January

Tutto sul granato, pietra di gennaio

Il granato è una delle pietre più utilizzate in gioielleria. Ma sapete riconoscerlo? Ecco quello che dovete sapere sul granato, pietra del mese di gennaio, che in realtà riunisce tante tipologie diverse ♦

Si fa presto a dire granato. In realtà questa pietra è classificata in modi diversi e confusa con altre pietre dello stesso colore. Un vizio antico: in passato l’unico criterio per descrivere una pietra era, in modo generico, il colore. Così tutte le gemme rosse erano riconosciute come rubini, dal latino rubeus che significa rosso, appunto. Non stupisce, quindi, che per 700 anni la pietra centrale della corona d’Inghilterra, di 170 carati, sia stata chiamata «il rubino del Principe Nero», pur essendo un magnifico spinello, pietra che non è un granato, ma ci assomiglia. Anche alcune varietà di granato in passato sono state erroneamente categorizzate come rubini. La faccenda però si complica ulteriormente perché non solo ha altre colorazioni come viola, marrone, arancio, giallo e verde, ma spesso è venduta con il nome commerciale e non quello scientifico. Insomma, la natura abbonda pietre preziose colorate eppure non è sempre stato facile catalogarle. Come distinguerle e quali scegliere? Ecco una guida.

Pendente in oro giallo, con granati mandarino, diamanti e smalto
Pendente in oro giallo, con granati mandarino, diamanti e smalto

 Rhodolite

È una varietà di granato. Dal punto di vista geologico, la pietra è composta per il 55% di piropo e per il 37% di almandino. Il granato si differenzia dal rubino non solo per la sua composizione, ma anche per come si comporta sotto la luce: da un rubino naturale emergerà un doppio arcobaleno con varie tonalità di rosso e di blu, mentre la rhodolite risulta ancora più brillante e viva, e mostrerà un solo arcobaleno con il verde e il giallo. Attenzione: la rhodolite può essere sintetizzata in laboratorio, ma è una delle poche pietre a non essere mai trattata artificialmente. Il suo nome deriva dal greco rhodo (rosa) e lithos (pietra) e fu coniato da George Frederick Kunz per la sua somiglianza con il colore del fiore del rododendro di montagna.

Colore: rispetto agli altri granati rossi è leggermente più chiaro e per questo è confuso con il rubino, ma presenta delle sfumature viola e porpora. Non a caso le colorazioni più ricercate sono rosso-porpora e Lampone scoperta nel 1987, dalla tonalità del frutto.

Dove si trova: è stata scoperta in Carolina del Nord, ma i maggiori giacimenti si trovano in Sri Lanka, Tanzania, dove nella regione di Kangala è stata individuata la varietà Lampone e nella valle Umba quella viola pallido, Zimbabwe e Brasile. Dalla regione indiana di Orissa e solo da qui provengono le pietre color uva, simile all’ametista.

Anello con rodolite e zaffiri blu
Anello con rodolite e zaffiri blu

 Granato almandino

La presenza di metalli come manganese e calcio conferisce al granato tantissime colorazioni, ma quando la componente di almandino è predominate, l’aspetto è rosso scuro, talvolta tendente al marrone. Ed è questa la varietà più conosciuta, anche con il nome di granato del Mozambico, dal nome dal paese dell’Africa orientale da cui proviene. Citata nella mitologia greca, elogiata nella tradizione ebraica e musulmana e usata dai vichinghi per gli ornamenti funerari, è piuttosto dura e con un alto indice di rifrazione. A volte prende il nome di Granato orientale.

Dove si trova: Mozambico, India e Brasile.

Naomi Sarna, anello con granato almandino intagliato
Naomi Sarna, anello con granato almandino intagliato

 Spessartite

Il nome deriva da Spessart, località bavarese dove fu scoperta la metà dell’Ottocento. Inizialmente poco usata in gioielleria perché molto rara, dopo il rinvenimento di un altro giacimento in Namibia, la sua diffusione è cresciuta moltissimo, anche perché è la varietà di granato che ha il più alto indice di rifrazione dopo il diamante. Caratteristica che la rende una delle gemme più versatili.

Vhernier, spessartite al centro del collier Orange Velvet
Vhernier, spessartite al centro del collier Orange Velvet

Colore: dal manganese deriva il suo caratteristico colore arancio primario mentre la presenza di ferro dona le sfumature rosse e vira verso l’arancio rosso, arancio dorato, arancio giallino o rosso cupo. Il Granato mandarino è la varietà più pregiata di Spessartina, scoperta a Kunene, in Namibia.

Dove si trova: se la miniera di Spessart è ormai esaurita, la Namibia continua a essere il punto di riferimento insieme alla Nigeria, mentre altri giacimenti sono in Australia, Brasile, Kenya, Madagascar, Mozambico, Pakistan, Sri Lanka, Tanzania e Zambia.

Tsavorite

È il nome commerciale del Granato Grossularia Verde, coniato nel 1974 dal geologo britannico Campbell R. Bridges e da Henry B. Platt, due consulenti di Tiffany, in onore dello Tsavo National Park in Kenya, luogo del ritrovamento.

Colore: deve il suo colore alla presenza del vanadio e in piccola parte del cromo, gli stessi elementi che conferiscono allo smeraldo i suoi colori. Se una maggiore quantità di vanadio ne accentua il verde della Tsavorite, una sfumatura giallognola invece indica la presenza di ferro. Il verde va dal vivido e chiaro al profondo e vellutato e, come tutti i granati, ha un’ottima brillantezza, grazie all’alto indice di rifrazione. Rispetto allo smeraldo però ha meno inclusioni e può essere anche senza difetti a occhio nudo.

Selim Mouzannar, orecchini con tsavoriti, avorio, smalto, diamanti
Selim Mouzannar, orecchini con tsavoriti, avorio, smalto, diamanti

Dove si trova: più raro dello smeraldo ha due principali siti di estrazione, la miniera Scorpion vicina al Tsavo National Park in Kenya e le colline Merelani nella regione di Arusha in Tanziana. E un piccolo giacimento nella provincia di Tuléar in Madagascar.

Granato Demantoide

Varietà del Granato Andradite, scoperta negli Urali nel 1849, ha una brillantezza eccezionale e il suo nome è stato mutuato dal tedesco Demant perché simile al diamante come sfavillio. Passione del gioielliere Carl Fabergé, che appena poteva lo inseriva nelle sue creazione e contribuì alla sua fama leggendaria, era ambito da molti anche dal capo gemmologo di Tiffany, George Frederick Kunz, che si spinse fino in Russia con l’obiettivo di acquistare tutti gli esemplari sul mercato. La rivoluzione sovietica ne bloccò le mire e la commercializzazione, ma molti anni più tardi, nel 1991, grazie alla riprese delle attività mineriarie negli Urali e alla scoperta di altri giacimenti in Namibia, tornò alla ribalta.

Una varietà verde della andradite, minerale che è uno delle più preziose varietà del granato Demantoide
Una varietà verde della andradite, minerale che è uno delle più preziose tipologie del granato Demantoide

Colore: a seconda della quantità di cromo e ferro, varia dal verde intenso al giallastro a giallo verde o verde oliva. In pratica, maggiore è la presenza di ferro più gialla è la pietra. E sebbene verde foresta sia il tono di riferimento, nel caso del Demantoide ciò che davvero conta è il fuoco, ossia la varietà e l’intensità del gioco di colori quando riflette la luce.

Dove si trova: dagli Urali provengono esemplari di color verde intenso con una peculiarità, le inclusioni coda di cavallo, che le rendono speciali, mentre le pietre delle Namibia sono più chiare e senza inclusioni.

Anello con granato mandarino e zaffiri rosa
Anello con granato mandarino e zaffiri rosa
Bracciale in oro bianco, diamanti e granato
Bracciale in oro bianco, diamanti e granato
Pendente Demeter con granato mandarino e diamanti
Pendente Demeter con granato mandarino e diamanti
Anello in oro giallo con granato mandarino e smalto nero
Anello in oro giallo con granato mandarino e smalto nero
Anello con tsavorite al centro, opale di fuoco, ametista, apatite, zaffiro
Anello con tsavorite al centro, opale di fuoco, ametista, apatite, zaffiro
Anello con spessartite abochon di 32 carati, diamanti, zaffiri rosa, topazio imperiale, acquamarina, labradorite, andalusite
Anello con spessartite cabochon di 32 carati, diamanti, zaffiri rosa, topazio imperiale, acquamarina, labradorite, andalusite

Vicenzaoro January ha fatto centro




Il bilancio di Vicenzaoro January riflette i numeri relativi al business della gioielleria: sono d’oro. La società organizzatrice dell’evento, Italian Exhibition Group, la definisce l’edizione dei record. Di fatto Vicenzaoro e il settore della gioielleria si sono messi alle spalle la crisi causata dal covid. Anche da un punto di vista estetico: sono ricomparsi gli allestimenti delle edizioni standard, più ampi e accoglienti. Quanto al riverbero della guerra in Ucraina, forse è ancora presto per conteggiarne il peso. Vicenzaoro tornerà a fine estate (8-12 settembre) tra l’altro, in un ambiente fieristico rinnovato da una ristrutturazione appena iniziata.

Operatori a Vicenzaoro January
Operatori a Vicenzaoro January

Ma veniamo ai numeri ufficiali: 1.300 brand espositori e 400 buyer esteri. Rispetto a un anno fa i buyer esteri sono raddoppiati (+105%). Più in generale, l’affluenza è stata record (+11,5%) rispetto a gennaio 2020. E questo, fa notare Ieg, nonostante la durata di Vicenzaoro 2023 sia stata più breve di un giorno. I visitatori dall’estero sono il 60% del totale e sono arriovati da 136 Paesi del mondo. In particolare, da Europa (54,5%) il Medio Oriente (9,5%), Asia (9%), Turchia (9%), Nord America (7,2%), Africa (5,4%) e America Latina (4,7%). Tra i Paesi più rappresentati ci sono Stati Uniti, Turchia, Grecia, Germania, Spagna, Uk, Francia, Emirati Arabi, Israele, Arabia Saudita, India, Giappone e Tailandia. Da notare però l’assenza di Russia d Cina, perlomeno dal consuntivo ufficiale.
Visitatori a Vicenzaoro
Visitatori a Vicenzaoro

Tra le novità di Vicenzaoro, inoltre, c’è di sicuro l’ingresso consistente del mondo della orologeria contemporanea e alla sua filiera con la piattaforma Time, accanto a quello parto al pubblico di Vo Vintage, per orologeria e gioielleria d’epoca aperto.

Vicenzaoro January
Vicenzaoro January
Lo spazio di U-Boat nell'area Time
Lo spazio di U-Boat nell’area Time

Visitatrici a Vicenzaoro January
Visitatrici a Vicenzaoro January







Vicenzaoro January parte e fa il pieno




Torna Vicenzaoro, la più grande fiera dedicata ai gioielli italiana ed europea. Passata la depressione del periodo covid, il settore orafo è tornato pimpante. Lo testimoniano i padiglioni e gli spazi tutti occupati, con oltre 1.300 brand, espositori che arrivano da 36 Paesi. Insomma, un successo annunciato per gli organizzatori di Italian Exhibition Group? Le somme si tirano alla fine, ma le premesse, nonostante la plumbea nube che staziona sull’Ucraina e sulla Russia, sembrano esserci.

Anello di Roberto Coin
Anello di Roberto Coin

Vicenzaoro dura cinque giorni, fino a martedì 24 gennaio, affiancato da T.Gold, manifestazione internazionale dedicata alle tecnologie del gioiello e, dal 20 al 23 gennaio, dalla quarta edizione di Vo Vintage, aperto al pubblico e dedicato a orologi e gioielli vintage. Non solo: i padiglioni ospitano una fitta serie di eventi, che abbiamo elencato qui. https://gioiellis.com/it/il-programma-di-vicenzaoro-january
Uffici di Ieg a Vicenzaoro
Uffici di Ieg a Vicenzaoro. Copyright: gioiellis.com

Altri numeri su Vicenzaoro: il 40% proviene da 36 Paesi esteri, mentre sono 400 i buyer ospitati, provenienti da oltre 60 Paesi, grazie al supporto della rete degli uffici Ice (ente governativo per l’export) nel mondo. In effetti l’Italia esporta un sacco di gioielli e semi lavorati, anche se la statistica segnala un rallentamento nel terzo trimestre del 2022. Il cumulato dei primi nove mesi del 2022 del settore orafo registra una crescita in valore del 27,2% su gennaio-settembre 2021, a poco più di 7 miliardi di euro. È un incremento pari a +41,4% rispetto ai 5,07 miliardi di euro esportati nei primi nove mesi 2019. Ma, forse come avvisaglia della incombente recessione, la crescita nel terzo trimestre del 2022 è rallentata: dopo gli aumenti superiori al 30% in valore del primo e del secondo trimestre, da luglio a settembre l’export ha registrato +14,6% secondo le stime del Centro Studi di Confindustria Moda su dati Istat per Federorafi).

Business a Vicenzaoro. Copyright: gioiellis.com
Business a Vicenzaoro, marzo 2022. Copyright: gioiellis.com

Maxilogo all'ingresso di Vicenzaoro
Maxilogo all’ingresso di Vicenzaoro







Il programma di Vicenzaoro January





Come sempre l’appuntamento con Vicenzaoro è anche un’occasione per la formazione, l’informazione e l’ideazione, grazie ai tanti eventi collaterali al business. Anche per Vicenzaoro January (20-23 gennaio) la società organizzatrice della fiera, Italian Exhibition Group, ha preparato una serie di talk che possono essere utili a chi parteciperà. Di seguito, il programma previsto nei quattro giorni dell’evento dedicato alla gioielleria.

Il Talk sui diamanti sintetici a Vicenzaoro
Talk sui diamanti a Vicenzaoro

Venerdì 20 gennaio
Opening Ceremony
 11.30 – 12.30 | Teatro Palladio

Il settore orafo italiano: aggiornamento e presentazione dell’analisi congiunturale
Talk
a cura di Club degli Orafi Italia
14:30 – 15:30 | Sala Tiziano B
Piazza Italia: toward a more sustainable internationalization with our B2B digital integration
Event a cura di Piazza Italia
17:30 – 19:00 | Buyers Lounge

Vicenzaoro September. Copyright: gioiellis.com
Vicenzaoro September. Copyright: gioiellis.com

Sabato 21 gennaio

W&J Initiative Summit
Event
a cura di CIBJO
10:00 – 12:00 | Sala Tiziano B
Dreamscapes
Between Reality and Fiction pushing the boundaries of the Jewellery Sector
Event
a cura di Trendvision Jewellery + Forecasting
11:00 – 12:30 | Teatro Palladio
Women driving sustainability in mining
Talk
a cura di Italpreziosi S.p.A.
12:30 – 13:30 | Sala Tiziano B
Women & business in jewellery (gems, stones, mines)
Talk a cura di Italian Exhibition Group S.p.A. in collaborazione con BPW International e Africa Business Council
14:00 – 18:00 | Sala Tiziano A
Dior Joiellerie
Intervista a Dominique Dufermont, Responsable Service Pierres Maison Dior
Event
a cura di Assogemme
15:00 – 16:00 | Sala Tiziano B
Katerina Perez: turning passion into a profession
Event a cura di Katerina Perez
16:30 – 17:30 | Teatro Palladio

Giorgio Villa, presidente del Club degli Orafi Italia e Stefania Trenti, Responsabile Industry Research, Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo sul palco di Vicenzaoro. Copyright: gioiellis.com
Giorgio Villa, presidente del Club degli Orafi Italia e Stefania Trenti, Responsabile Industry Research, Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo sul palco di Vicenzaoro. Copyright: gioiellis.com

Domenica 22 gennaio

Jewellery Technology Forum
Event a cura di Legor Group S.p.A.
09:45 – 17:30 | Sala Tiziano
Chinese new year celebration
Event a cura di Italian Exhibition Group S.p.A
10:00 – 11:00 | Hall 7 – Welcome Lounge
The branding of the jewellery market
Seminar
a cura di CIBJO
10:00 – 11:00 | Teatro Palladio
Open day: orientamento per le scuole a Vicenzaoro January 2023
Event a cura di Italian Exhibition Group S.p.A.
in collaborazione con Confindustria Federorafi e Provincia di Vicenza
10:00 – 13:00 | Sala Vip
Lounge

Sustainability through successful succession
Seminar a cura di CIBJO
11:15 – 12:15 | Teatro Palladio
PROGOLD 3D Design Contest Award Ceremony
Reinterpreting an iconic aesthetic through the use of new technologies in a sustainable way
Event
a cura di Progold S.p.A.
14:00 – 15:00 | Teatro Palladio
HRD Design Awards XVIII edizione
Event
a cura di HRD Antwerp e Italian Exhibition Group S.p.A. sotto l’alto patrocinio di CIBJO
16:30 – 19:00 | Teatro Palladio

Visitatori a Vicenzaoro. Copyright: gioiellis.com
Visitatori a Vicenzaoro. Copyright: gioiellis.com

Lunedì 23 gennaio

Le sorprendenti caratteristiche di alcune gemme: le gemme camaleontiche e le gemme fenomeniche
Gem talk a cura di I.G.I. (Istituto Gemmologico Italiano)
10:00 – 11:00 | Sala Tiziano B

Addio vecchi dogmi, benvenuti nuovi paradigmi. Vivere e non sopravvivere nel cambiamento
Retail talk a cura di Federpreziosi Confcommercio
11:30 – 12:15 | Sala Tiziano B

Vendere su Amazon: il gioco vale la candela?
Retail talk a cura di Gruppo Giovani Imprenditori Federpreziosi Confcommercio
12:30 – 13:15 | Sala Tiziano B

Presentazione del concorso di Design del Gioiello: il gioiello del faraone
Event a cura di LabiGem – Laboratorio Italiano di Gemmologia
15:00 – 16:00 | Sala Tiziano B

Mercato del lusso e dei gioielli: analisi delle variabili chiave per il posizionamento competitivo. L’esperienza di Confartigianato Imprese Vicenza
Talk a cura di Confartigianato Imprese Vicenza
16:30 – 17:30 | Sala Tiziano B

Gioielli di Roberto Coin a Vicenzaoro. Copyright: gioiellis.com
Gioielli di Roberto Coin a Vicenzaoro. Copyright: gioiellis.com







A Vicenzaoro previsti 1200 brand e qualche debutto




Anteprima di Vicenzaoro. Ieg, la società che organizza l’appuntamento dedicato al gioiello (20-24 gennaio 2023) anticipa alcuni dei punti interessanti del prossimo evento. Le previsioni indicano la partecipazione di oltre 1.200 brand espositori da 33 Paesi, con nuove presenze come Niessing, AWKN1 e Coeur de Lion, marchio tedesco recentemente distribuito anche in Italia. Torna anche la The Design Room, questa volta con la presenza di brand come Antonini, Salima Thakker, Morphée Joaillerie, Marina B e Victoria Yu, Alessio Boschi, Cédille Paris, José Maria Goñi, Mousson Atelier e Netali Nissim. Come già annunciato, accanto a Vicenzaoro ci sarà il salone internazionale delle tecnologie e dei macchinari per l’oreficeria T.Gold, oltre a uno spazio aperto al pubblico dedicato all’orologeria e alla gioielleria vintage.

Vicenzaoro September 2022. Copyright: gioiellis.com
Vicenzaoro September 2022. Copyright: gioiellis.com

Tra i marchi più affermati nella community Icon ci saranno come sempre Damiani, Roberto Coin, Crivelli, Fope, Leo Pizzo, Annamaria Cammilli, Crieri. Nell’area Look sono attese new entry come PdPaola e la francese Aurélie Bidermann, assieme al ritorno di brand come Amen, Brosway, Bronzallure, Unoaerre. Per chi prevede di partecipare è già attiva l’app di Vicenzaoro The Jewellery Golden Cloud, con indicazioni utili.

Il booth di Nanis a VicenzaOro January. Copyright: gioiellis.com
Il booth di Nanis a VicenzaOro January. Copyright: gioiellis.com

Gioielli di Roberto Coin a Vicenzaoro. Copyright: gioiellis.com
Gioielli di Roberto Coin a Vicenzaoro. Copyright: gioiellis.com

Giselle Effting. Copyright: gioiellis.com
Giselle Effting. Copyright: gioiellis.com

VicenzaOro January 2020
VicenzaOro January 2020







Vicenzaoro slitta a marzo




Vicenzaoro January vittima del covid. La recrudescenza del virus, e nonostante le misure di sicurezza programmate, hanno indotto la società organizzatrice Italian Exhibition Group a rinviare la fiera dedicata alla gioielleria. Vicenzaoro January era in programma dal 21 al 26 gennaio. È stata invece rinviata al 17-21 marzo prossimi. Lo spostamento, doloroso per tutti, è arrivato dopo un confronto con le aziende e le associazioni di categoria. Lo sviluppo del virus nella variante omicron, infatti, riduce anche la possibilità di viaggi, in particolare dall’estero.

VicenzaOro. Copyright: gioiellis.com
VicenzaOro. Copyright: gioiellis.com

Lo spostamento a marzo per Vicenzaoro January è avvenuto, precisa una nota di Ieg, in concertazione e accordo con il mercato, le associazioni di categoria, le aziende e gli operatori. Certo, nessuno ne sarà felice. Ma, probabilmente, non c’era altro da fare. In fondo, fino a qualche anno fa a marzo si teneva Baselworld.

Vicenzaoro September. Copyright: gioiellis.com
Vicenzaoro September. Copyright: gioiellis.com

Vicenzaoro settembre 2021. Copyright: gioiellis.com
Vicenzaoro settembre 2021. Copyright: gioiellis.com







Torna T-Gold con 130 aziende presenti




Come tutti gli anni (a eccezione del pandemico 2020) e come, eccezionalmente, è avvenuto a settembre 2021, a Vicenzaoro torna l’evento internazionale dedicato ai macchinari per l’oreficeria e la manifattura del gioiello: T.Gold. Ieg, società che organizza gli eventi legati al gioiello, comunica che sono oltre 130 le aziende da 15 Paesi previste dal 21 al 26 gennaio 2022 a Fiera Vicenza in contemporanea con Vicenzaoro January 2022. Tra le maggiori aziende saranno presenti si contano Legor Group, Sisma, Lm Industry, Ombi, Invimec, Dws, Btt Impianti del Gruppo Lem Industries, Ciemmeo, Heimerle + Meule e Goodwin Refractory Services. T.Gold è l’evento considerato più importante per il mondo dedicato alla tecnologia del comparto orafo. Visti i tempi, Ieg precisa anche che la Hall 9 sarà completamente dedicata e allestita in modo da garantire a espositori e visitatori la massima sicurezza in termini di distanziamento sociale.

Macchine per oreficeria a T.Gold
Macchine per oreficeria a T.Gold

Gli espositori saranno disposti in modo da facilitare ai buyer la scoperta di tutte le novità grazie ad un percorso espositivo organizzato in sei macro-categorie: fusione, lavorazione meccanica, prototipazione e produzione digitale, finitura, affinazione e recupero, utensili-banchi e materiali. Inoltre, T.Gold prevede anche uno spazio per la formazione il 23 gennaio con il Jewellery Technology Forum, conferenza internazionale dedicata alle nuove tecnologie del settore della gioielleria e occasione di contatto tra gli operatori attivi in ricerca e sviluppo e gli operatori orafi. L’appuntamento è co-organizzato con Legor Group.

Una passata edizione di T.Gold
Una passata edizione di T.Gold

Macchina per la lavorazione dell'oro
Macchina per la lavorazione dell’oro







Assemblea Cibjo con Vicenzaoro January




Nella marcia di avvicinamento a Vicenzaoro January (21-26 gennaio) si delineano anche eventi e partnership legati alla manifestazione fieristica dedicata al gioiello. Un aspetto riguarda Cibjo, la Confederazione Mondiale della Gioielleria, che la presenza all’evento organizzato da Italian Exhibition Group. D’altra parte, l’abbinamento prosegue da oltre dieci anni. Il 24 e 25 gennaio, quindi, Vicenzaoro ospiterà l’Assemblea Generale di Cibjo, la World Jewellery Confederation, sessione conclusiva del Congresso Virtuale Cibjo 2021, che si è svolto nell’arco di otto giorni nel novembre scorso.

L’evento ibrido (in presenza e streaming) vedrà coinvolti 70 delegati internazionali riuniti a Fiera Vicenza e gli stakeholder collegati online. In programma c’è l’analisi a livello globale sul settore e sugli standard industriali internazionali per i comparti dei diamanti, pietre colorate, perle, laboratori di gemme, metalli preziosi, corallo e approvvigionamento responsabile. L’occasione servirà anche per determinare il programma della World Jewellery Confederation Education Foundation relativo alle attività responsabili e sostenibili nel settore e alla cooperazione di Cibjo con le Nazioni Unite.

Vicenzaoro
Vicenzaoro

Desideriamo ringraziare Ieg e il suo team di Vicenza per la generosa offerta di ospitare la nostra assemblea generale e fornire l’opportunità di incontrarsi faccia a faccia dopo un periodo di oltre due anni. La pandemia ha insegnato a tutti noi come la vita può continuare online, ma è impossibile sostituire l’elemento di interazione fisica. Sviluppando il suo formato ibrido, Vicenzaoro è stato pioniere di un nuovo modo di condurre il business, e siamo lieti di poterne usufruire. Spero che quanti più membri possibili saranno in grado di fare il viaggio a Vicenza nel mese di gennaio.
Gaetano Cavalieri, presidente del Cibjo

Gaetano Cavalieri, presidente Cibjo
Gaetano Cavalieri, presidente Cibjo

Alla vigilia dell’assemblea generale, il 23 gennaio, Cibjo presenterà a Vicenza due seminari aperti al pubblico di Vicenzaoro su approvvigionamento responsabile, attivismo sociale e sostenibilità nel settore della gioielleria. Il primo, intitolato Emphasising jewellery’s positive impact on society, as an integral part of its value proposition, avrà come focus la forte domanda di gioielli di pregio e il profondo cambiamento culturale in corso, e come i dettaglianti possono attivarsi per dimostrare il loro impegno a rispondere alle aspettative dei consumatori, sostenendo iniziative di sostenibilità e comunicando gli impatti positivi della gioielleria sulla società.

Il secondo appuntamento, dal titolo Innovation and technology in jewellery manufacturing, supporting creativity and driving sustainable impact, approfondirà, invece, il tema delle nuove tecnologie di produzione, che consente sia una maggiore precisione nei pezzi finiti e nei processi di fabbricazione sia una maggiore creatività, contribuendo ad attrarre una gamma più inclusiva e diversificata di designer di gioielli e un uso più diffuso di materiali alternativi.

Vetrina a Vicenzaoro. Copyright: gioiellis.com
Vetrina a Vicenzaoro. Copyright: gioiellis.com







Il programma di VO Vintage




Come aveva già anticipato, Italian Exhibition Group conferma assieme al prossimo Vicenzaoro January (21-26 gennaio 2022) una nuova edizione (la terza) di VO Vintage, evento aperto al pubblico dedicato agli appassionati e curiosi di orologeria e gioielleria vintage. A VO Vintage sarà riservato il foyer del primo piano della Fiera di Vicenza, dove si svolge anche Vicenzaoro, che però è riservato agli operatori professionali.

Vo Vintage 2019, gioielli. Copyright: gioiellis.com
Vo Vintage 2019, gioielli. Copyright: gioiellis.com

VO Vintage è anche una risposta al mercato che cerca acquisti sostenibili (dato che gioielli e orologi sono già realizzati), ma anche a chi collezione preziosi come beni di investimento. Fra gli ospiti attesi è confermato Stefano Mazzariol, uno dei più grandi esperti di Rolex Daytona al mondo, antiquario, commerciante, perito e consulente di orologeria vintage. A lui è riservata una sessione di approfondimento su Newman Master a quattro mani con Carlo Pergola, co-autore con Mazzariol del libro Rolex Daytona, dalla nascita al mito.

Vo Vintage, laboratorio. Copyright: gioiellis.com
Vo Vintage, laboratorio. Copyright: gioiellis.com

Nel programma di VO Vintage sono previsti alcuni eventi. Sabato 22 e domenica 23 si svolgeranno i corsi con i formatori del Capac (Politecnico del commercio) di Milano per apprendere le basi dell’orologeria meccanica e acquisire le competenze per montare e smontare un movimento meccanico. I corsi sono aperti a tutti gli appassionati e non è richiesta alcuna competenza tecnica. Domenica 23 gennaio, invece, si terranno due sessioni tecniche per conoscere i meccanismi più affascinanti dell’orologeria: la cronografia, il tourbillon e il calendario perpetuo. Il relatore sarà Ugo Pancani di FHH (Fondation de la Haute Horlogerie, che organizza Watches and Wonders a Ginevra).

Expertise su un orologio a VO Vintage
Expertise su un orologio a VO Vintage

VO Vintage è anche l’occasione per ammirare e conoscere la tradizione orafo-gioielliera del passato e per lasciarsi sedurre dal fascino di quei preziosi che sono passati alla storia come simboli della propria epoca, ancor oggi attuali per la loro unicità. Saranno infatti presenti selezionati operatori del mercato specializzati in preziosi d’epoca e alta gioielleria vintage, fra cui Ela Antichità, Art Decò Bijoux e Montegrandi.

Tra i partner di VO Vintage c’è anche Ahci, Académie Horlogère des Créateurs Indépendants, storica associazione svizzera votata a perpetuare l’arte dell’orologeria indipendente, e il nuovo Forum Watchouse dedicato agli appassionati di orologi e fondato da Jacopo Giudici e Giorgione, key opinion leader nel settore.

Gioielli d'epoca a Vo Vintage. Copyright: gioiellis.com
Gioielli d’epoca a Vo Vintage. Copyright: gioiellis.com







Vicenzaoro All in Once al 21 gennaio




Nel caso a qualcuno fosse venuto qualche dubbio (vista la quarta ondata di covid): Vicenzaoro January è confermata. La fiera della gioielleria organizzata da Italian Exhibition Group si terrà dal 21 al 26 gennaio 2022. La società, probabilmente, non si attende però un pieno ritorno alla normalità pre-epidemia. Lo show avrà sempre un pubblico internazionale,  ma con espositori, buyer e operatori provenienti in particolare da Europa e Middle-East. Tradotto: per i visitatori da Stati Uniti e America Latina c’è ancora tempo. Una novità invece,  è il nuovo claim per Vicenzaoro: All at once. Sembra indicare, insomma, che il mondo del gioiello si trova tutto in una volta in una piattaforma «che ottimizza i percorsi d’acquisto, facilita il cross selling, rivela le ultime tendenze e innovazioni, aiuta ad ampliare il networking».

Vetrine di Piovani a Vicenzaoro September. Copyright: gioiellis.com
Vetrine di Piovani a Vicenzaoro September. Copyright: gioiellis.com

Vicenzaoro, in effetti, non comprende solo l’offerta di prodotti finiti, i gioielli, ma anche pietre, dalle tecnologie di lavorazione, packaging, e da un paio di anni anche orologi nello spazio, confermato, di Vo Vintage. Tecnologie e le innovazioni di processo torneranno, inoltre, con T.Gold, il salone internazionale per i macchinari e processi di progettazione e realizzazione del gioiello, organizzato in collaborazione con l’Associazione Italiana di Fabbricanti ed Esportatori di Macchine Orafe.

Visitatori a Vicenzaoro September. Copyright: gioiellis.com
Visitatori a Vicenzaoro September. Copyright: gioiellis.com

Per evitare problemi legati alla malefica pandemia, non è stato dimenticato l’aspetto della sicurezza, grazie al piano #safebusiness by Ieg, che permette un’esperienza in fiera sicura e agile, grazie al programma globale di certificazione degli standard internazionali di pulizia, sanificazione e prevenzione dei rischi infettivi per ambienti e personale promosso dal Global Biorisk Advisory Council.

Vicenzaoro
Vicenzaoro

Vicenzaoro September. Copyright: gioiellis.com
Vicenzaoro September. Copyright: gioiellis.com







VicenzaOro apre le porte alle start-up della gioielleria





VicenzaOro (17 al 22 gennaio) è soprattutto una fiera dedicata ai gioielli. Ma da tempo non è più solo un appuntamento per buyer in cerca delle nuove collezioni. Vicenzaoro January è anche l’occasione per ampliare opportunità di business. Lo testimonia Startup & Carats, un focus inedito che connette tutti gli attori della filiera orafa con le startup e le piccole e medie aziende.

Il brand di VicenzaOro
Il brand di VicenzaOro

A Vicenzaoro January, infatti, un’intera area nella Hall 2.2 sarà dedicata all’esposizione e presentazione di nuove realtà, dando visibilità ai business model innovativi che si affacciano sulla scena orafa attraverso talk, momenti d’incontro e il coinvolgimento di incubatori internazionali.

VicenzaOro January, visitors. Copyright: gioiellis.com
VicenzaOro January, visitors. Copyright: gioiellis.com

Raccogliendo la direzione strategica definita da Ice (Istituto per il Commercio Estero) e con il suo diretto appoggio attraverso l’iniziativa nazionale Italian StartUp, il progetto vuole supportare l’evoluzione e lo sviluppo del settore orafo e gioielliero, all’insegna di tre parole d’ordine: contaminazione, innovazione e creatività.

Italian jewelry Trends Show nell'area di VicenzaOro a Las Vegas
Italian jewelry Trends Show nell’area di VicenzaOro a Las Vegas

Per esempio, tra le start up che prenderanno parte all’inedito format si segnalano Doralia, marketplace italiano per l’alta gioielleria fondato da Massimiliano Brustia, che collega artigiani italiani e consumatori finali esteri, senza intermediari. Altra start-up italiana è Lumi Industries, nata nel 2014 grazie al crowdfunding internazionale, fondata da Davide Marin e Manuela Pipino: offre i vantaggi della stampa 3D a un bacino sempre più ampio di utenti. Il tutto grazie a soluzioni originali per sviluppare e produrre dispositivi di stampa 3D altamente innovativi, focalizzate principalmente sulla tecnologia a resina. Oppure Meccaniche Veneziane, atra giovane azienda fondata dai fratelli Morelli, entrambi under 30, specializzata nella creazione di orologi meccanici ad alta precisione Swiss Made, realizzati con materiali all’avanguardia, coniugando linee classiche e un carattere innovativo.

L'area Design Room a VicenzaOro September
L’area Design Room a VicenzaOro September







Più estero a VicenzaOro January





Il bilancio di VicenzaOro January: la fiera del gioiello è sempre più internazionale ♦︎

Spente le luci di VicenzaOro January, chiuse le teche dove hanno brillato i gioielli, smontati i booth che attendevano i visitatori, è arrivato il momento di fare il bilancio. Come è andata questa edizione della maggior fiera italiana del gioiello? Italian Exhibition Group, società che organizza l’evento, non offre una panoramica esaustiva di tutti i numeri, ma assicura di essere soddisfatta del risultato.

In generale, sembra esserci stato un maggiore apporto internazionale.

VicenzaOro January, visitors. Copyright: gioiellis.com
VicenzaOro January, visitors. Copyright: gioiellis.com

Ieg, con maggiore entusiasmo, parla di “formidabile crescita delle provenienze estere”. In effetti, i numeri confortano l’ottimismo: sono state oltre il 60% le presenze degli operatori stranieri, che avevano sorpassato gli italiani già nel 2018, quando si era registrata un’impennata degli arrivi dall’estero. Usa e Cina, infatti, hanno confermato la performance del 2018, ma anche il l’Europa ha visto presenze in crescita: tra Germania Svizzera Austria +12%, Regno Unito (+11,7%), Francia (+10,5%), Spagna (+ 9,6%), Nord Europa +10,5%. In forte ripresa gli Emirati Arabi Uniti e l’Arabia Saudita (dopo i cali dello scorso anno) +24,2%. Anche Russia e Ukraina hanno visto il 10,4% di presenze in più, con un exploit del Kazakistan a +46%. Nessun dato, invece, riguardo all’India, che nel 2018 aveva visto un incremento del 51%. Il comunicato si limita a indicare, invece, che “la provenienza dei visitatori dall’Italia ha confermato il dato positivo dello scorso anno”.

VicenzaOro January, visitatori nel booth di Giovanni Ferraris
VicenzaOro January, visitatori nel booth di Giovanni Ferraris. Copyright: gioiellis.com

Capitolo presenze

VicenzaOro January si è chiusa con oltre 35.000 presenze. Nel 2018 erano state 36.000, ma l’anno precedente 33.000. Insomma, siamo nella media. Come negli anni scorsi, il ministero dello Sviluppo, tramite l’Ice (ente per il commercio estero), ha dato una mano ospitando oltre 400 buyer selezionati dai principali mercati, che si sono aggiunti agli oltre 2000 operatori gestiti direttamente da Ieg.

I brand nelle vetrine degli espositori sono stati indicati in 1500, più o meno come lo scorso anno, nonostante il forfait di marchi storici come Pasquale Bruni o Garavelli, ma con la rentré di importanti Maison come Chantecler. Il 42% dei brand, in ogni caso, è arrivato da aziende di 35 Paesi, come lo scorso anno.

Soddisfazione di Ieg anche per la contemporanea T.Gold, salone dedicato alle tecnologie per le diverse lavorazioni della gioielleria: giunto alla 41° edizione, “ha confermato la propria leadership incontrastata a livello internazionale e il suo ruolo rappresentativo di un’eccellenza tecnologica italiana”. Prossimi appuntamenti di Ieg: OroArezzo dal 6 al 9 aprile e Premier Show di Las Vegas, 30 maggio – 3 giugno 2019.




Vetrine di Alessio Boschi
Vetrine di Alessio Boschi
VicenzaOro January
VicenzaOro January
Il booth di Fope
Il booth di Fope

Il booth di Roberto Coin
Il booth di Roberto Coin







VicenzaOro Design Room, chi c’è e chi non c’è

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Chi c’è, chi non c’è e chi è da scoprire tra gli 11 designer invitati a VicenzaOro January nella Design Room ♦︎

Aida Bergsen, Akillis, Fernando Jorge, Bia Tambelli, Alissa jewelry, BebPop, Kellyxia Fine Jewelry, Magerit, Noor Jewelry, Netali Nissim, Qayten, Federica Rettore. Sono 11 i creatori invitati nel distretto The Design Room alla prossima VicenzaOro January 2018. L’area riservata alle piccole Maison create da designer giovani, emergenti e, possibilmente, con qualche cosa in più da dire. Rispetto allo scorso anno, quando è stata introdotta questa area espositiva, ci sono alcune conferme, come Federica Rettore, Netali Nissim, Magerit, Qayten e Fernando Jorge. Le novità, invece, iniziano con Aida Bergsen, che nonostante il nome nordico ha sede a Istanbul ed è una designer-scultrice. Akillis è una Maison di Parigi creata da Caroline Gaspard, che si descrive come «une aventurière, audacieuse et determinée». C’è poi Bia Tambelli, emergente designer brasiliana. Kellyxia, invece, è una azienda cinese, con sede a Shanghai, anch’essa per ora ignorata da Google. Infine, Noor Jewelry è il brand di Noor Fares, designer libanese cresciuta a Parigi e trasferita a Londra, già molto quotata. Insomma, nella Design Room sono previsti brand già ben affermati, come Fernando Jorge, Magerit, Qayten o Federica Rettore assieme a nomi che sono letteralmente da scoprire. Forse per aumentare la curiosità. Lavinia Andorno




Noor Fares, anello Flower of Life, pietra luna, oro giallo, pietre di colore e diamanti
Noor Fares, anello Flower of Life, pietra luna, oro giallo, pietre di colore e diamanti
Noor Fares
Noor Fares
Anello in oro di Fernando Jorge
Anello in oro di Fernando Jorge
Fernando Jorge
Fernando Jorge
Akillis, bracciale Puzzle, in oro bianco e diamanti
Akillis, bracciale Puzzle, in oro bianco e diamanti
Caroline Gaspard
Caroline Gaspard
VicenzaOro January 2017
VicenzaOro January 2017






VicenzaOro più internazionale

VicenzaOro sempre più internazionale. E a settembre show dei designer greci ♦

È arrivato il momento dei consuntivi. Smontati gli stand, VicenzaOro ha fatto i conti con i numeri della edizione invernale di quella che è una delle fiere di riferimento per il settore della gioielleria. Risultato: tenuta nonostante la crisi, soprattutto grazie alle presenze dall’estero. «Nonostante il 2016 sia stato un anno particolarmente complesso per il settore dell’oreficeria e gioielleria, avendo fatto registrare nei primi nove mesi un calo complessivo del 27% di consumo di oro per la produzione di preziosi, VicenzaOro January ha saputo dare nuovo slancio al mercato che, a fronte di una proposta molto articolata di nuove collezioni, ha risposto con una presenza della domanda internazionale molto soddisfacente», recita il comunicato finale. «I sei giorni di manifestazione hanno infatti registrato l’ingresso di oltre 18.500 buyer, generando complessivamente oltre 33.000 presenze». Un po’ meno quindi rispetto allo scorso anno (nel 2016 ci sono stati 35.000 ingressi, con 19.381 buyer), ma si può parlare di una sostanziale conferma.

VicenzaOro January 2017
VicenzaOro January 2017

Gli organizzatori, nella nuova veste di Italian Exhibition Group, società frutto dell’unione tra Fiera Vicenza e Fiera Rimini, non nascondono «una contrazione significativa delle presenze italiane rispetto alle altre edizioni del 2016», ma allo stesso tempo sottolineano che «sono aumentate le presenze di buyer esteri, provenienti anche da quelle economie che nel corso del 2016 avevano registrato meno vigore negli acquisti. Il numero complessivo di operatori esteri ha di gran lunga superato le presenze nazionali». In particolare, la Cina, la Russia e le ex Repubbliche Sovietiche, i Paesi del Golfo, hanno evidenziato buone performance, con in più la presenza iraniana, sdoganata dal clima internazionale (per ora) più disteso. Bene anche Usa e alcuni Paesi dell’America Latina. Per quanto riguarda l’Unione Europea, secondo l’analisi degli organizzatori si conferma una selezione verso l’alto delle scelte d’acquisto che privilegiano collezioni ricercate e innovative. Buoni risultati anche con alcuni dei Paesi più dinamici dell’area del Sud Est Asiatico, tra cui la Thailandia.

L'ingresso a VicenzaOro
L’ingresso a VicenzaOro

Risultato a due facce

È positivo o negativo il bilancio? Per la Fiera positivo, perché ha fatto fronte a una situazione di mercato difficile. Per la gioielleria italiana non troppo roseo, dato che gli acquisti italiani sono fermi. Concetto ribadito dal direttore generale di Italian Exhibition Group, Corrado Facco: «È un bilancio molto buono su tutti i fronti, per certi versi quasi inaspettato, viste le contrazioni della domanda globale di oro per la gioielleria che hanno connotato il 2016, in particolare in alcuni tra i principali Paesi di riferimento. A questa edizione abbiamo invece registrato un’ottima presenza di buyer stranieri e, in generale, un sentiment decisamente positivo dei nostri clienti, che hanno presentato collezioni d’eccellenza, ricche di innovazione e design».

Le aree di VicenzaOro
Le aree di VicenzaOro

La novità di settembre

Di sicuro ha giovato all’atmosfera l’area dedicata a 12 designer internazionali (ne abbiamo parlato qui). «VicenzaOro si sta dimostrando un vero e proprio player mondiale dell’oreficeria e della gioielleria, un brand dallo standard di elevata qualità anche grazie al format The Boutique Show e ai nuovi contenuti d’interesse globale inseriti, dalla The Design Room al tema della Corporate Social Responsibility. La nascita di Ieg, con le sue economie di scala, non può che rafforzare il gruppo con importanti ricadute positive sui suoi prodotti fieristici, tra i quali anche VicenzaOro», è il commento del vice presidente di Ieg, Matteo Marzotto.

A proposito di designer e di novità internazionali. Gioiellis.com è lieta di anticipare che l’edizione di settembre di VicenzaOro ospiterà una nutrita rappresentanza di designer della Grecia, uno dei Paesi che sembra la culla di una nuova generazione di grandi designer, come testimonia il premio Palladio assegnato a Nikolas Koulis. La Fiera ospiterà infatti la rassegna A Jewel made in Greece. Un altro passo verso una maggiore internazionalizzazione.

VicenzaOro January 2017
VicenzaOro January 2017
Matteo Marzotto, Vice Presidente IEG, Lorenzo Cagnoni, Presidente IEG, Corrado Facco, Direttore Generale IEG
Matteo Marzotto, Vice Presidente IEG, Lorenzo Cagnoni, Presidente IEG, Corrado Facco, Direttore Generale IEG


VicenzaOro, scommessa vinta

Pare che VicenzaOro nuova versione abbia avuto successo. Timori, inutile nasconderlo, ce n’erano. Qualche mugugno tra gli espositori più refrattari al cambiamento c’è stato. Ma i numeri sono numeri. Alla chiusura di VicenzaOro January i nove padiglioni di Fiera Vicenza e i 29mila metri quadri di superficie dell’evento hanno accolto oltre 1.500 brand, e circa 33mila presenze nei sei giorni di manifestazione. Se la matematica non è un’opinione fanno una media di 5.500 visitatori al giorno, con una crescita del 10% rispetto all’edizione 2014 (che però è durata un giorno meno). Cosa ancora più ragguardevole per gli operatori, tra gli stand sono passati 18.532 buyer. A conferma della forte vocazione internazionale di Fiera di Vicenza e dell’interesse per la gioielleria Made in Italy, aumentano gli operatori stranieri, arrivati a 8.361 da 122 Paesi e segnando un +8%. Sono aumentate anche le presente degli operatori italiani, che raggiungono quota 10.171 (contro gli 8.653 dello scorso anno).

VicenzaOro January 2015
VicenzaOro January 2015

Non sorprende che la provenienza dei buyer, sia stata in crescita generalizzata dalla zona euro, dell’area balcanica e dell’Europa centro-orientale, ma in controtendenza quanto riguarda la Russia, mentre una conferma è arrivata dalle repubbliche asiatiche dell’ex-Urss. Crescita generalizzata anche dal bacino del Mediterraneo e dal sub-continente mediorentale. India e Cina confermano il crescente ruolo di mercati di sbocco per l’alto di gamma. Gli Stati Uniti evidenziano un rinnovato interesse rispetto al prodotto italiano di qualità, così come l’America Latina nel suo complesso, nonostante il non facile accesso a causa di barriere doganali. Scommessa vinta? Pare di sì: le nuove sei aree espositive organizzate per business omogenei sono orami una realtà. Ora le prossime sfide si giocheranno in trasferta. A cominciare dal campo di Dubai. Federico Graglia 

VicenzaOro 2015
VicenzaOro 2015