Hemmerle

Tutto sull’ametista

La pietra di febbraio è l’ametista. Ma piace anche negli altri 11 mesi dell’anno. Scoprite le qualità dell’ametista in questo articolo ♦
Da sempre ritenuta una sorta di talismano, Sumeri e Babilonesi ed Egiziani indossavano amuleti di ametista per protezione, mentre per gli antichi cinesi era un materiale con cui conservare spezie, balsami e unguenti di guarigione. In natura questa varietà di quarzo si trova all’interno di masse pietrose e cave, geodi, che contengono raggruppamenti di cristalli. Uno dei più famosi è quello scoperto in Brasile nella zona di Rio Grande Sol, 30 metri di lunghezza e 15 metri di larghezza completamente rivestiti da cristalli di ametista, talmente grande da dover essere scavato a terra. L’ametista è anche la pietra del mese di febbraio.

Orecchini con ametista e diamanti
Orecchini con ametista e diamanti by Michele della Valle

Colore La gamma è davvero notevole, va dal rosa pastello al viola intenso con tante tinte intermedie, come l’esemplare lavanda o lilla, battezzato Rose de France, o la tonalità più scura quasi bluastra dalle sfumature rosse o rosa tipica delle pietre provenienti dalla Russia, le cui miniere sono ormai esaurite. Poi ci sono le ametiste dell’Uruguay e dell’Arizona con un violaceo-blu profondo, quelle dello Zambia porpora chiaro. Tutte devono il loro colore a impurità ferrose. Alcune sono bicolori, dorate e violacee, prendono il nome di ametrina, e sono composte da quarzo citrino e ametista. Altre ancora, sono verdi e sono battezzate prisiolite.

Anello con ametista e diamante al centro
Aaron Basha, anello con ametista e diamante al centro

Provenienza. Sono molte le fonti minerarie, praticamente si estrae in quasi tutto il mondo, ma i produttori più importanti sono Brasile, Uruguay, Madagascar e Zambia. Pietre di buona qualità si trovano anche negli Stati Uniti, in Corea del Sud e Austria.

Anello Sissi con agata intagliata e ametista
Anello Sissi di Sanalitro con agata intagliata e ametista

Valutazione. Fino al 18 ° secolo era considerata una gemma preziosa tanto quanto un diamante, uno zaffiro, uno smeraldo o un rubino. Gli esemplari più pregiati provenivano dai Monti Urali della Russia, ma la scoperta di grandi giacimenti in Brasile e in altri Paesi ha fatto diminuire drasticamente il prezzo. Attualmente il criterio principale di valutazione è il colore: quanto più è intenso e uniforme maggiore è la qualità. Attenzione alle sfumature, non devono essere né marroni né tantomeno grigie.

Anello in oro bianco, diamanti, ametista e agata di Voga Gioielli
Anello in oro bianco, diamanti, ametista e agata di Voga Gioielli

Purezza. È una gemma di tipo II, quindi può presentare leggere inclusioni visibili a occhio nudo. Ma se il colore scuro le nasconde, diventa più difficile che siano celate nelle varietà rosa, lavanda o verde. La gemma di ametista trova spesso in grandi dimensioni, può arrivare anche a 20 carati, ed è quasi sempre naturale perché il trattamento termico e quindi il costo su una pietra così conveniente non ha senso.

Anello in oro rosa, rubellite e diamanti
Anello in oro rosa, rubellite e diamanti
Collana vinage in oro e argento con ametista
Collana vinage in oro e argento con ametista
Anello con ametista di 81 carati, 2014
Anello con ametista di 81 carati, 2014
Anello Aurora in oro, ametista, rodolite di Shaun Leane
Anello Aurora in oro, ametista, rodolite di Shaun Leane

 

I gioielli del Tefaf a Maastricht




A Maastricht (Paesi Bassi) Torna il Tefaf (11-19 marzo) e, accanto a pezzi di antiquariato e opere d’arte dei 270 espositori, presenta come sempre anche straordinaria alta gioielleria. In mostra ci sono gioielli vintage d’autore, ma anche nuovi, firmati da Maison che scelgono il Tefaf per mostrare le loro nuove creazioni, come la tedesca Hemmerle, Boghossian, Otto Jakob, ma sono presenti anche brand della gioielleria come van Cleef & Arpels.

Collana in oro, smeraldi, zaffiri e diamanti di Van Cleef & Arpels
Collana in oro, smeraldi, zaffiri e diamanti di Van Cleef & Arpels

Tra i gioielli nuovi presente non vanno dimenticati nuovi pezzi presentati dalla artista-designer Anna Hu, come il bracciale Enchanted Lily Bangle, centrato da un peridoto da 53,92 carati con gemme colorate, diamanti e gemme. Ma anche i gioielli d’epoca hanno un fascino speciale. Per esempio, la collana heritage e pendente a clip di Van Cleef & Arpels creata nel 1971 in oro giallo, con 13 smeraldi intagliati per circa 35,52 carati, 14 zaffiri birmani anch’essi intagliati per circa 32,17 carati e diamanti.

Fabergé, spilla in oro, diamanti e crisopraso
Fabergé, spilla in oro, diamanti e crisopraso

Altro pezzo fuori dall’ordinario è la spilla con al centro un crisoprasio firmati da Fabergé: ha una provenienza straordinaria, che comprende tre famiglie regnanti europee, danese, greca e imperiale russa. Ultima annotazione: lo scorso anno al Tefaf (che si era tenuto a giugno causa covid) è avvenuta una clamorosa, incredibile rapina, con il furto di una collana del valore di 27 milioni di euro. Ma sembra che nessuno si sia lasciato scoraggiare da questo precedente.

Anna Hu, collana Peacock
Anna Hu, collana Peacock
Boghossian, orecchini con conch pearl, diamanti gialli e zaffiri rosa
Boghossian, orecchini con conch pearl, diamanti gialli e zaffiri rosa
Hemmerle, anello con diamante brillante di 5,68 carati e diamanti reverse
Hemmerle, anello con diamante brillante di 5,68 carati e diamanti reverse per 2,5 carati






Gioielli preziosi in alluminio?




L’alluminio è stato riscoperto per la gioielleria di qualità. Ecco come pulire e conservare i gioielli in alluminio ♦︎

Lattine per le bibite, stoviglie, componenti per aeroplani: l’alluminio serve a tante cose. E sembra che anche la gioielleria stia riscoprendo questo metallo leggero e resistente. Non si tratta, infatti, di una novità: l’alluminio fu mostrato per la prima volta all’Expo di Parigi del 1855. Ma, a quel tempo, era un materiale raro: per questo era utilizzato per creare gioielli e posate di lusso. Di quel periodo, quando l’alluminio era considerato prezioso come l’oro, ne esistono ancora pochissimi pezzi. Era molto costoso e molto apprezzato: chi poteva, metteva in bella mostra una spilla in alluminio. Gioielli di alluminio annerito furono richiesti alla corte della regina Vittoria dopo la morte del suo amato Albert e divennero popolari in tutto l’Impero britannico.

Anello Ascending Shadows in oro bianco, diamante centrale brown di 12,4 carati, titanio e alluminio
Anello Ascending Shadows in oro bianco, diamante centrale brown di 12,4 carati, titanio e alluminio

Il metallo. L’alluminio è il metallo più diffuso sulla Terra e uno degli elementi chimici più comuni. Fino a circa un secolo fa, però, non era conosciuto il processo per utilizzarlo industrialmente dai minerali in cui si trova, come la bauxite. È un metallo molto leggero e resistente. Non è particolarmente tossico e non provoca allergie (tranne in rari casi). Una curiosità: l’ossido di alluminio, chiamato anche corindone, sotto forma di cristalli trasparenti è più conosciuto come zaffiro e rubino. È anche la sostanza naturale più dura dopo il diamante, con durezza relativa 9 nella scala di Mohs (che arriva a 10).

Orecchini con labirinto in alluminio e tormalina verde
Hemmerle, orecchini con labirinto in alluminio e tormalina verde

Gioielleria. Quando l’alluminio ha iniziato a essere prodotto in grandi quantità, è praticamente cessato il suo utilizzo in gioielleria, a parte nei bijoux da poco prezzo. Ma di recente questo materiale è stato riscoperto in modo creativo da Maison che ne valorizzano le qualità, spesso con lavorazioni raffinate. L’alluminio è stato utilizzato, per esempio, da Hemmerle, Vhernier, Chopard, Suzanne Syz o il giovane designer Emmanuel Tarpin. Tra i vantaggi dell’allumino c’è senza dubbio la leggerezza, che permette di realizzare gioielli con un peso ridotto al minimo. Inoltre, è un metallo molto duttile e facile da lavorare.

Orecchini a forma di punti esclamativi e interrogativi in alluminio e diamanti
Suzanne Syz, orecchini a forma di punti esclamativi e interrogativi in alluminio e diamanti

Cura dell’alluminio. L’alluminio può ossidarsi. I gioielli in alluminio possono rovinarsi a contatto con creme, saponi e sostanze acide. Bisogna fare attenzione, inoltre, a non deformare il metallo se si pratica uno sport oppure si fanno lavori domestici. Per la pulizia, se il gioiello non ha altri elementi come perle o smalti, basta immergere il gioiello in acqua tiepida in cui sono state disciolte due gocce di sapone liquido. Risciacquare bene e asciugare con un panno di cotone. Dato che il metallo è resistente, ma può essere danneggiato, è meglio conservare separatamente i gioielli in allumino, in recipienti in cui non siano a contatto con altri oggetti.

Orecchini in alluminio, oro bianco, diamanti
Orecchini in alluminio, oro bianco, diamanti by Villa Milano
Orecchini Geranium in alluminio e oro
Orecchini Geranium in alluminio e oro by Jar
Spilla vittoriana in alluminio con ametista
Spilla vittoriana in alluminio con ametista
Orecchini a forma di foglie di geranio venduti da Christie's, alluminio e diamanti
Emmanuel Tarpin, orecchini a forma di foglie di geranio venduti da Christie’s, alluminio e diamanti

Clematis, spilla con zaffiri, diamanti, alluminio, oro bianco
Hemmerle, Clematis, spilla con zaffiri, diamanti, alluminio, oro bianco







Hemmerle, la frontiera dell’alta gioielleria

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I gioielli di Hemmerle: le raffinate e inimitabili invenzioni del gioielliere di Monaco di Baviera ♦

In Germania è un’istituzione. Negli Stati uniti una celebrità. Nel mondo Hemmerle, fondata nel 1893, è conosciuto come uno dei nomi dell’alta gioielleria più all’avanguardia, perché con una storia secolare iniziata nel 1893 a Monaco, ha innovato la tradizione ottocentesca dei gioielli berlinesi in ferro incastonando un diamante in una montatura dello stesso metallo. Era il 1995 e da allora Stefan Hemmerle ha continuato nell’uso, coraggioso, di ottone, rame, acciaio e legno, come sfondo a pietre preziose, spesso rare e sempre abbinate in maniera inconsueta. Ma, secondo la leggenda, l’idea è nata grazie a  un cliente che detestava le gemme troppo appariscenti e indossava gioielli in ferro berlinese dell’inizio del XIX secolo.

Orecchini con tormaline  e granati demantoidi in vortici alluminio
Orecchini con tormaline e granati demantoidi in vortici alluminio

Oggi è Christian Hemmerle a guidare l’azienda, insieme a sua moglie Yasmin e ai genitori Stefan e Sylveli. L’approccio creativo è geniale: trattare con pari dignità materiali comuni e pietra preziose, ferro, alluminio, ciottoli e pietre di luna, così come come diamanti e rubini. Il risultato è un mix di rigorosa opulenza, di severa sensualità a ritmo di contrapposizioni tra colori e superfici, di finiture opache e lucide, di geometria e dinamismo. E di asimmetrie nelle sfumature.
Anello in bronzo e oro bianco con zaffiro dello Sri Lanka di 11,8 carati
Anello in bronzo e oro bianco con zaffiro dello Sri Lanka di 11,8 carati

Tutto questo senza che griffe o punte che sostengono le pietre siano visibili. Insomma, una buona dose di tecnica, che gli Hemmerle attribuiscono a un’attitudine ingegneristica tutta tedesca, ma non si vede. Quello che si nota invece è un certo realismo, ma di design. La Maison utilizza tecniche del passato, come la lavorazione a maglia di pietre tagliate a tutto tondo sulla seta, assieme a sistemi innovativi (per la gioielleria), come anodizzare l’alluminio per creare nuovi colori.

Orecchini con diamanti e due miniature a smalto del XVIII secolo che raffigurano due dame
Orecchini con diamanti e miniature a smalto del XVIII secolo che raffigurano due dame
Orecchini con oltre 250 diamanti brown su bronzo e oro bianco
Orecchini con oltre 250 diamanti brown su bronzo e oro bianco
Bracciale Harmony ispirato all'Egitto, acquistato nella collezione permanente Cooper Hewitt,  Smithsonian Museum
Bracciale Harmony ispirato all’Egitto, acquistato nella collezione permanente Cooper Hewitt, Smithsonian Museum
Bracciale Harmony, acquistato dal Victoria and Albert Museum di Londra
Bracciale Harmony, acquistato dal Victoria and Albert Museum di Londra
Anello con diamante romboidale
Anello con diamante romboidale

Orecchini con due kunziti di 30 carati ciascuna e pavé di zaffiri su argento
Orecchini con due kunziti di 30 carati ciascuna e pavé di zaffiri su argento







I debuttanti del Tefaf (due sono italiani)

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Tanti debutti, tra cui due italiani, al Tefaf New York Fall, la prestigiosa fiera di preziosi e antichità che quest’anno, causa coronavirus, sarà online. I due debuttanti sono Gismondi 1754 e Vendorafa. La fiera online organizzata dalla European Fine Art Foundation (1-4 novembre oltre a un’anteprima 30-31 ottobre, 300 espositori) comprende un nutrito drappello di gioiellieri famosi, come l’artista-designer di Hong Kong Wallace Chan, Hemmerle, Cindy Chao, Taffin, Otto Jakob. Ne parliamo in un altro articolo. È interessante, infatti, raccontare chi sono i debuttanti.

Bracciale della collezione Genesi di Gismondi 1754
Bracciale della collezione Genesi di Gismondi 1754

Una delle novità è rappresentata da Gismondi 1454, che presenterà la collezione Genesi, con gioielli che si si ispirano al guscio a spirale elicoidale della conchiglia Nautilus. In effetti, la Maison è di Genova, città di mare. I gioielli, infatti, sono ispirati ai fossili visti dal Ceo Massimo Gismondi al Museo di Storia Naturale. I gioielli sono composti da fili in oro rosa 18 carati che descrivono morbide ellissi, con pavé di diamanti e sormontati e ceramica bianca a forma di goccia con bordi in oro.

Anello Onda di Vendorafa
Anello Onda di Vendorafa

L’altro brand italiano al debutto, la Maison di Valenza Vendorafa, propone le sue classiche creazioni in oro, come l’anello Onda. Il gioiello presenta una tipica lavorazione di Vendorafa, con oro giallo martellato assieme a una banda con finitura lucida e una linea di piccoli diamanti sul bordo.

Pod ring di Nicholas Liou con un diamante blu-verde e diamanti bianchi
Pod ring di Nicholas Liou con un diamante blu-verde e diamanti bianchi

Dall’Oriente, invece, la new entry è Nicholas Lieou, designer di alta gioielleria con sede a Hong Kong. I suoi gioielli li abbiamo già visti lo scorso a GemGèneve, che però quest’anno non si terrà. Nicholas Lieou ha iniziato come apprendista per il gioielliere londinese Shaun Leane. Ed è stato anche direttore del design per l’alta gioielleria su misura per Tiffany & Co. Ha da poco lanciato una capsule collection in collaborazione con Sotheby’s Diamonds: uno dei gioielli che presenta è il Pod Ring, con un diamante fancy taglio cuscino di colore verde-bluastro da 4,40 carati circondato da un pavé di diamanti bianchi su platino.

Orecchini Pearl Raind di Tatiana Verstraeten
Orecchini Pearl Raind di Tatiana Verstraeten

Infine, un altro nome nuovo per il Tefaf è quello di Tatiana Verstraeten, designer belga che predilige gioielli con lunghe frange, come gli orecchini con una pioggia di perle dell’immagine in questa pagina. Tatiana ha fatto pratica da Chanel con la supervisione di Karl Lagerfeld e ha acquisito i segreti dei maestri artigiani francesi. Un anno fa ha aperto uno showroom in Place Vendôme e, come se non bastasse, ha destinato parte dei ricavi dalla vendita dei suoi orecchini con frange a UN Women France, con l’obiettivo di promuovere l’uguaglianza di genere e l’emancipazione delle donne. Cate Blanchett ed Eva Longoria, che hanno acquistato i suoi gioielli, apprezzano. Federico Graglia

Massimo Gismondi
Massimo Gismondi
Nicholas Lieou
Nicholas Lieou

Tatiana Verstraeten
Tatiana Verstraeten. Copyright: gioiellis.com

Augusto Ungarelli (Vendorafa)
Augusto Ungarelli (Vendorafa)







Alta gioielleria al Pad London





Torna il Pad London con un gruppo di Maison e designer di alta gioielleria. Ecco chi sono ♦︎

Si chiama Pad London ed è la fiera sorella dell’analogo evento parigino.  Ma non per questo è meno importante, perlomeno per la gioielleria.  L’International Exhibition for Modern Art, Design, Decorative Arts, Photography, Jewellery & Tribal Art (30 settembre – 6 ottobre 2019), infatti, offre ai fortunati che possono acquistare pezzi di alta gioielleria alcuni capolavori di Maison o designer selezionati.

Ciondolo con opale di fuoco di Taffin
Ciondolo con opale di fuoco di Taffin

A Berkeley Square, Londra, Regno Unito si sono dati appuntamento 69 importanti gallerie internazionali, che espongono pezzi di design contemporaneo, vetri e ceramica, e gioielli da collezione. Come quelli del designer francese Lorenz Bäumer, ex direttore artistico dell’alta gioielleria di Louis Vuitton. Ma anche di Boghossian, Fabio Salini, Taffin, Elisabetta Cipriani Wearable Art, Anna Hu Haute Joaillerie, Karry Berreby, Glenn Spiro, Hemmerle, Objet D’emotion, Valery Demure, The Beautiful Watch, Suzanne Syz, Walid Akkad.

Pad London

Berkeley Square , Berkeley Square , Mayfair , Londra W1J 5AX
TELEFONO
+33 (0) 1 53 30 85 20
Dal 30 settembre al 6 ottobre 2019
ORARI DI APERTURA
Lunedì: anteprima dei collezionisti 11: 00-20: 00, martedì apertura VIP 11: 00-20: 00, da mercoledì a sabato 11: 00-20: 00, domenica 11: 00-18: 00
www.pad-fairs.com




Anna Hu con la collana Monet Waterlilies
Anna Hu con la collana Monet Waterlilies
Orecchini di smeraldi di Glenn Spiro
Orecchini di smeraldi di Glenn Spiro
Bracciale di ebano, argento, oro bianco e tsavorite di Hemmerle
Bracciale di ebano, argento, oro bianco e tsavorite di Hemmerle
Orologio in esposizione da Karry Berry
Orologio in esposizione da Karry Berry
Anello con moissanite di Boghossian
Anello con moissanite di Boghossian
Anelli di Elisabetta Cipriani
Anelli di Elisabetta Cipriani







Le nuove straordinarie creazioni di Hemmerle

Le straordinarie creazioni di Hemmerle, regina dell’alta gioielleria di design ♦︎

Non è un caso quando un matrimonio dura 22 anni. Se, poi, l’unione non è condizionata da vincoli giuridici o religiosi, il matrimonio vale ancora di più. Infatti, non è un caso che la Maison tedesca Hemmerle sia stata presente da 22 anni al Tefaf di Maastricht, raffinato appuntamento per chi ama l’antichità ma, più in generale, l’arte. Qui approdano solo pochi gioiellieri, solo quelli che fanno della propria produzione un’opera che sta alla pari con un quadro o una scultura. E Hemmerle è una di questi.

Il gioielliere di Monaco di Baviera è uno straordinario creatore di raffinati pezzi unici.

Hemmerle, orecchini in alluminio anodizzato con cavità in cui sono inserite acquamarine
Hemmerle, orecchini in alluminio anodizzato con cavità in cui sono inserite acquamarine

Nata 126 anni fa, Hemmerle è gestita ancora dalla famiglia, in particolare da Christian Hemmerle, e produce circa 200 pezzi all’anno. Pezzi unici non solo per lo stile, ma anche per l’utilizzo di materiali sorprendenti e lavorazioni d’avanguardia. Per esempio, l’alluminio. Grazie a un processo di anodizzazione, Hemmerle crea un alluminio con tonalità che ricordano i colori che si trovano in natura nelle pietre preziose. Gli orecchini presentati al Tefaf che assomigliano a piccoli asteroidi azzurri , per esempio, sono stati realizzati in alluminio anodizzato e acquamarina.

Orecchini ispirati al pittore svizzero Paul Klee. Argento annerito, filo in oro, diamanti
Orecchini ispirati al pittore svizzero Paul Klee. Argento annerito, filo in oro bianco, diamanti

Ma Hemmerle riesce a nobilitare anche l’argento, magari in lega con altri metalli fino a renderlo irriconoscibile. Al Tefaf, per esempio, il brand ha presentato due orecchini in argento annerito che si ispirano a un quadro di Paul Klee del 1927, Schwarzer Fürst, con un volto stilizzato in cui l’occhio è costituito da un diamante. Ma anche il titanio, metallo leggero e robusto, ma difficile da lavorare, è tra i materiali preferiti dalla Maison. Davvero un caso unico nel mondo della gioielleria.

Orecchini di giada su argento annerito e oro
Orecchini di giada su argento annerito e oro
Orecchini in bronzo, oro bianco e diamanti
Orecchini in bronzo, oro bianco e diamanti
Anello in alluminio, oro bianco e tsavorite
Anello in alluminio, oro bianco e tsavorite
Anello in bronzo, oro bianco e diamante brown
Anello in bronzo, oro bianco e diamante brown

 

I nuovi gioielli del Tefaf

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Tornano i raffinati gioielli del Tefaf di Maastricht, da Wallace Chan a Hemmerle ♦︎

Torna il Tefaf (Maastricht, 16-24 marzo), un luna park per gli appassionati di arte, antichità e anche di gioielli. E dei 279 espositori che partecipano al Tefaf Maastricht 2019, 40 sono nuovi. Qui, in ogni caso, entrano solo gioielli antichi e di grande pregio, oppure contemporanei, ma firmati da prestigiosi designer che è meglio definire come artisti. Un nuovo ingresso, per esempio, è quello di Cindy Chao, di cui abbiamo già scritto.

Leggi anche: I gioielli di Cindy Chao al Tefaf

Cindy Chao, spilla Flower Bud
Cindy Chao, spilla Flower Bud

Sarà presente anche un altro grande maestro orientale: Wallace Chan. I suoi gioielli-scultura sono pezzi ricercati dai collezionisti e lasciano quasi sempre a bocca aperta. Chan è un maestro scultore e gioielliere di Hong Kong, che ha iniziato a lavorare in un laboratorio di pietre preziose nel 1974 e ora è una divinità della gioielleria. Basti dire che ha inventato un particolare metodo di lavorazione, il Wallace Cut: un sistema di intaglio delle pietre che crea figure, per esempio un volto, all’interno della pietra stessa. Un’altra prerogativa di Wallace Chan è la sua capacità nella lavorazione del titanio, un materiale leggero, ma molto ostico da utilizzare. Eppure il maestro cinese riesce a modellare il titanio come fosse una foglia d’argento. E non è finita: un paio di anni fa ha annunciato la creazione della Wallace Chan Porcelain, una ceramica cinque volte più resistente dell’acciaio, che può essere modellata in un’ampia gamma di colori e forme. Insomma, una specie di Leonardo da Vinci della gioielleria.

Accanto ai suoi gioielli si troveranno, come sempre, quelli di un’altra Maison innovativa, Hemmerle, che abbina raffinate e rare perle, diamanti verdi, oro e platino a materiali come ferro, alluminio o rame, in un design semplice e raffinato. Esattamente l’opposto di Chan, ma altrettanto stimolante. Federico Graglia





Wallace Chan, Parure Eyes of Infinity, con alessandrite, occhio di gatto, rubini, granati demantoidi, zaffiri gialli, diamanti fancy
Wallace Chan, Parure Eyes of Infinity, con alessandrite, occhio di gatto, rubini, granati demantoidi, zaffiri gialli, diamanti fancy

Wallace Chan, spilla Bellezza celeste, in titanio, zaffiri
Wallace Chan, spilla Bellezza celeste, in titanio, zaffiri

Wallace Chan, collana Wheel of Time, con perle del Mare del Sud, diamanti gialli, zaffiri, diamanti bianchi e titanio
Wallace Chan, collana Wheel of Time, con perle del Mare del Sud, diamanti gialli, zaffiri, diamanti bianchi e titanio

Hemmerle, anello in alluminio  con tanzanite
Hemmerle, anello in alluminio con tanzanite

Hemmerle, anello in bronzo e oro bianco con diamante fancy
Hemmerle, anello in bronzo e oro bianco con diamante fancy







I gioielli del Tefaf a New York





Il Tefaf torna a New York per l’autunno con tanti gioielli eccezionali ♦︎

A New York torna il Tefaf, il grande evento dedicato a design, antiquariato e oggetti preziosi, come i gioielli. Nata a Maastricht, da tempo la fiera ha ampliato gli appuntamenti con due eventi nella città americana, a primavera e in autunno (27-31 ottobre nel 2018). Il motivo è evidente: New York offre il contesto ideale in America per una fiera come Tefaf, che rimane il punto di riferimento per il mercato europeo. È, insomma, un punto di approdo per commercianti e appassionati del bello, dalla pittura (cone opere fino al 1920) ai gioielli, ma in questo caso non solo vintage.

Al Tefaf di New York sono presenti pezzi di Maison come Cartier, Otto Jakob, Hemmerle o designer come Suzanne Belperron e René Lalique.

Bracciale art déco in platino con diamanti, smeraldi, zaffiri, rubini, smalto
Bracciale art déco in platino con diamanti, smeraldi, zaffiri, rubini, smalto

Oltre all’aspetto commerciale, al Tefaf sono in programma anche eventi culturali, come una conferenza domenica 28 ottobre che ha per tema Uomini e gioielli: un orecchino ha un genere? Perché, insomma,  i gioielli in Occidente sono visti così spesso come una forma d’arte femminile? Intanto, il Metropolitan Museum prepara una mostra dal titolo Jewelry: The Body Transformed. Insomma, per chi capita a New York è un’occasione per considerare i gioielli anche da un punto di vista culturale. Margherita Donato





Collana di René Lalique in  argento dorato, oro, vetro e oro smaltato
Collana di René Lalique in argento dorato, oro, vetro e oro smaltato

Hemmerle, anello in argento, oro bianco e diamanti
Hemmerle, anello in argento, oro bianco e diamanti
Cartier, orecchini in corallo, diamanti, platino
Cartier, orecchini in corallo, diamanti, platino
Spilla a forma di salamandra di epoca vittoriana, in oro, diamanti, granato demantoide
Spilla a forma di salamandra di epoca vittoriana, in oro, diamanti, granato demantoide
Spilla Fiore di Suzanne Belperron, in calcedonio, diamanti, zaffiri su oro bianco
Spilla Fiore di Suzanne Belperron, in calcedonio, diamanti, zaffiri su oro bianco
Orecchini a grappolo di Cartier con turchesi e diamanti
Orecchini a grappolo di Cartier con turchesi e diamanti

Orecchini pendenti con diamanti e smeraldi colombiani
Orecchini pendenti con diamanti e smeraldi colombiani







Gioielli da collezione al Pad London





Il Pad London ospita gioielli da collezione e designer d’eccezione. Ecco chi espone ♦︎

Sul Tamigi festa del design con l’edizione numero 12 di Pad London12a (1-7 ottobre 2018). E dove c’è design c’è anche gioielleria. Mentre la maggior parte della superficie espositiva è dedicata alle proposte di 68 importanti gallerie tra arte, design, arti decorative, arte tribale e antichità, una significativa parte del Pad è dedicata ai gioielli, quelli da collezione. Ecco le firme della gioielleria presenti: Walid Akkad (Francia), Lorenz Bäumer (Francia), Karry Berreby (Francia), G. (Regno Unito), Hemmerle (Germania), Ma Tei (Francia), Object D’Émotion – Valery Demure (Regno Unito), Siegelson (Usa), Suzanne Syz (Svizzera).

La gioielleria da collezione, arte da indossare e gioielli vintage e artigianali contemporanei,  sta guadagnando un enorme successo alle fiere internazionali.

Una passata edizione di Pad London
Una passata edizione di Pad London

Per questa edizione la fiera ha ampliato quindi la sua offerta con quattro nuove gallerie specializzate. Il designer francese Lorenz Bäumer, ex direttore artistico dell’alta gioielleria di Louis Vuitton e creatore di collezioni per Chanel, esibisce pezzi architettonici che rivelano la sua formazione come ingegnere e la sua passione per la poesia, la natura e il colore. Il designer libanese Walid Akkad offre gioielli minimal, che riflettono la sua ricerca di bellezza senza tempo e di un lavoro impeccabile. Glenn Spiro, maestro inglese gioielliere ed ex esperto di Christie’s, porta i suoi disegni spettacolari ispirati alla natura e alla dimostrazione il suo innovativo lavoro con il titanio. Objet d’Émotion – Valéry Demure, invece, riunisce una selezione di gemme vintage e creazioni contemporanee di talenti emergenti come Melanie Georgacopoulos, Francesca Villa, Polly Galles e Nadia Morgenthaler.

Ci sono anche i gioielli antichi di Siegelson, gioielli blue-chip come una suite eccezionale di Suzanne Belperron del 1951 in vendita per la prima volta in assoluto e un iconico bracciale Art Moderne di Jean Després dal 1931.

Bracciale di Ma Tei
Bracciale di Ma Tei

Hemmerle, Ma Tei e Suzanne Syz presentano il loro ambita creazioni contemporanee mentre Karry Berreby espone pezzi da collezione vintage e contemporanei. Federico Graglia





Orecchini di Hemmerle
Orecchini di Hemmerle

Bracciale di Hemmerle
Bracciale di Hemmerle
Lorenz Bäumer, collezione Astrolabe
Lorenz Bäumer, collezione Astrolabe
Lorenz Bäumer, collezione Inséparable
Lorenz Bäumer, collezione Inséparable

Lorenz Bäumer, collezione Lumiére Blanche
Lorenz Bäumer, collezione Lumiére Blanche







I gioielli del Tefaf

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Tornano i gioielli al Tefaf di Maastricht. Ecco alcuni dei pezzi più interessanti ♦︎

Torna il Tefaf (Maastricht, 10-18 marzo). Fondata nel 1988, la fiera della città olandese è considerata il principale appuntamento mondiale per arte, antiquariato, design e gioielli speciali. Anche se di recente si è moltiplicata con due appuntamenti in primavera e autunno a New York, il Tefaf originale di Maastricht resta sempre l’avvenimento più atteso. Gestita come una fondazione senza scopo di lucro, Tefaf vanta una tradizione di capolavori in ogni categoria di arte, design e antiquariato, ma anche Haute Joaillerie. E anche questa’anno i pezzi forti di gioielleria non mancano. Si possono trovare gioielli molto diversi tra loro, da un pendente in oro, smeraldi e smalto realizzato in Spagna nel Settecento, a un anello dello scultore italiano Arnaldo Pomodoro, oppure il bracciale con anello abbinato di Cartier in oro giallo 18 carati, ametista e turchese, datato tra il 1966 e il 1969. Ma non mancano i gioielli contemporanei, come gli orecchini con quarzo fumé, diamanti brown, bronzo e oro bianco di Hemmerle. Sempre della raffinata Maison tedesca si trova il bracciale Harmony con acquamarina, alluminio e oro bianco del diametro di circa 8 centimetri, altro pezzo di grande design.

Tra l’altro, più in generale, Tefaf vanta un grande controllo su qualità, autenticità e condizione degli oggetti proposti: un aspetto da non sottovalutare quando si acquistano pezzi d’epoca. Federico Graglia





Hemmerle, bracciale Harmony con acquamarina, alluminio e oro bianco
Hemmerle, bracciale Harmony con acquamarina, alluminio e oro bianco

Hemmerle, orecchini con quarzo fumé, diamanti brown e oro bianco
Hemmerle, orecchini con quarzo fumé, diamanti brown e oro bianco
Hemmerle, spilla con zaffiro, ferro e oro bianco
Hemmerle, spilla con zaffiro, ferro e oro bianco
Hemmerle, anello in rame, oro bianco e zaffiro
Hemmerle, anello in rame, oro bianco e zaffiro
Arnaldo Pomodoro, anello in oro bianco e giallo, con una sfera traforata
Arnaldo Pomodoro, anello in oro bianco e giallo, con una sfera traforata
Girocollo Glycines di Philippe Wolfers, Art Nouveau. Oro, tormalina intagliata, opale intagliato, rubini, granato
Girocollo Glycines di Philippe Wolfers, Art Nouveau. Oro, tormalina intagliata, opale intagliato, rubini, granato
Cartier, bracciale e anello in oro giallo 18 carati, ametista, turchese (1966-1969)
Cartier, bracciale e anello in oro giallo 18 carati, ametista, turchese (1966-1969)
Oro smeraldi e smalto 6 x 45 cm 2.4 x 1.8 in
Spilla spagnola del Settecento in oro, smeraldi e smalto

Spilla Calabrone firmata Fabergé con diamanti, rubini e perle
Spilla Calabrone firmata Fabergé con diamanti, rubini e perle







Meraviglie al Tefaf



Al Tefaf di New York le meraviglie della gioielleria di ieri e di oggi♦︎

Le cose che hanno successo si replicano. Per esempio, le fiere come il Tefaf, istituzione fondata nel 1988 a Maastricht, Olanda, e diventata in breve tempo la più quotata Fiera d’Arte e antiquariato in Europa. E, dall’anno scorso, anche in America, con l’edizione che si svolge in autunno a New York, in Park Avenue Armory. Il 2017 vede, quindi, la seconda prova del Tefaf in trasferta negli States (dal 28 ottobre al 1 novembre). Come per l’edizione di Maastricht, la maggior parte dei pezzi esposti riguarda opere d’arte, mobili antichi, arredamento d’epoca. Ma ci sono anche gioielli sia antichi che moderni, tutti di altissima qualità.

Per esempio, Siegelson presenta pezzi art déco di Cartier e firmati Suzanne Belperron. Ma, come per l’edizione europea, ci sono anche designer di oggi, come la tedesca Hemmerle, oppure il gioielliere-artista cinese Wallace Chan, che accanto a una progettazione di alta virtuosità tecnica, utilizza anche sistemi brevettati per lavorare con il titanio. Tra le opere esposte, per esempio, ci sono gli orecchini Meraviglie della Vita, che ricordano un fiore che fiorisce da un pino, con radici realizzate con diamanti briolette e smeraldi. Una luce verde brilla dal bulbo composto da tsavoriti su titanio viola, mentre zaffiri rosa collegano il gambo della pianta a un fiore di diamanti bianchi. Federico Graglia




Otto Jakob, orecchini in oro giallo parzialmente ossidato
Otto Jakob, orecchini in oro giallo parzialmente ossidato
Wallace Chan, orecchini in titanio con diamanti bianchi e gialli, tsavoriti, granati, smeraldi
Wallace Chan, orecchini in titanio con diamanti bianchi e gialli, tsavoriti, granati, smeraldi
Wallace Chan, anello in titanio con rubino a forma di esagono e zaffiri rosa
Wallace Chan, anello in titanio con rubino a forma di esagono e zaffiri rosa
Van Cleef & Arpels, spilla e orecchini in platino, diamanti e zaffiri
Van Cleef & Arpels, spilla e orecchini in platino, diamanti e zaffiri
Hemmerle, orecchini in oro bianco con argento e peridoti
Hemmerle, orecchini in oro bianco con argento e peridoti
Hemmerle, anello in bronzo e oro bianco con zaffiro gialli
Hemmerle, anello in bronzo e oro bianco con zaffiro gialli
Hemmerle, orecchini in bronzo e oro con zaffiri gialli
Hemmerle, orecchini in bronzo e oro con zaffiri gialli
Hemmerle, orecchini con giada, diamanti, argento, oro bianco
Hemmerle, orecchini con giada, diamanti, argento, oro bianco
Castellani, collana in oro, perle e rubini. Roma, 1880
Castellani, collana in oro, perle e rubini. Roma, 1880






Le novità del Pad di Londra



Il Pad di Londra con gioielli vintage, ma anche di moderno design. Ecco una selezione ♦︎

Ecco un altro appuntamento per gli amanti dell’arte, delle antichità e dei gioielli, vintage oppure moderni: il Pad di Londra. Nel cuore di Mayfair, quartiere chic della capitale britannica, il Pad è la fiera principale di Londra per l’arte, il design e le arti decorative del XX secolo. Molte gallerie, ma anche singole Maison anche di gioielleria, vogliono essere presenti al Pad per mostrare il meglio ai selezionati visitatori. Ha una sua struttura a boutique: è come un concentrato di ricchezza, culturale e venale allo stesso tempo. Quest’anno la fiera si svolge dal 3 all’8 ottobre a Berkeley Square W1. Ci sono anche i gioielli. Alcuni, quelli d’epoca sono in mostra da firme dell’antiquariato come Siegelson, che quest’anno presenta pregevoli pezzi di Cartier anni Trenta. Ma ci sono anche firme del design come la tedesca Hemmerle o la svizzera Suzanne Syz: gioielli super moderni, per veri intenditori, di gran classe. Oppure l’artista e designer londinese Eliane Fattal, che ha collaborato dal 2011 con SJ Phillips, la mecca per i gioielli d’antiquariato, per creare pezzi unici, storici e moderni. Presenta gioielli resuscitati come pezzi contemporanei, indossabili e talvolta trasformabili: fiori, foglie, insetti, farfalle e animali che non hanno rivali nel loro genere. Federico Graglia





Anello Vuoi una mentina? Di Suzanne Syz, con tormalina Paraiba, oro, smalto, diamanti
Anello Vuoi una mentina? Di Suzanne Syz, con tormalina Paraiba, oro, smalto, diamanti

Bracciale Art Dèco di Cartier, 1922. Corallo, onice, diamanti
Bracciale Art Dèco di Cartier, 1922. Corallo, onice, diamanti
Collana di Cartier, 1935. Diamanti e zaffiri
Collana di Cartier, 1935. Diamanti e zaffiri
Eliane Fattal, spilla in oro e diamanti
Eliane Fattal, spilla in oro e diamanti
Eliane Fattal, spilla in oro e diamanti a forma di rosa
Eliane Fattal, spilla in oro e diamanti a forma di rosa
Anello di Hemmerle, in bronzo, oro bianco e diamante fancy yellow
Anello di Hemmerle, in bronzo, oro bianco e diamante fancy yellow
Collana presentata da Ma Tei con cristallo di rocca, bronzo
Collana presentata da Ma Tei con cristallo di rocca, bronzo
Hemmerle, orecchini in bronzo, diamanti, oro bianco e zirconi
Hemmerle, orecchini in bronzo, diamanti, oro bianco e zirconi

Hemmerle, orecchini in alluminio, oro bianco e diamanti
Hemmerle, orecchini in alluminio, oro bianco e diamanti







Hemmerle stupisce ancora

Le nuove sorprese di alta gioielleria firmate Hemmerle ai Masterpiece London ♦︎

Una visita al numero 14 di Maximilianstrasse, a Monaco, riserva sempre delle sorprese. Qui abita l’alta gioielleria tedesca, sotto le insegne di Hemmerle. Maison specialista negli accostamenti raffinati di materiali (come alluminio, rame, legno abbinati a pietre preziose), racchiusi in forme semplici e precise, Hemmerle concepisce e produce gioielli al di fuori dell’ordinario.

Solo un pubblico di intenditori, dai gusti nobili, e naturalmente con le risorse economiche adeguate, è capace di apprezzare i gioielli dell’azienda fondata nel 1893 dai fratelli Joseph e Anton Hemmerle, che ora è condotta da Stefan Hemmerle, nipote di Joseph. È lui che gestisce l’azienda insieme alla moglie Sylveli, mentre la quarta generazione, con Christian e Yasmin Hemmerle, si occupa di gestire la progettazione e dello sviluppo del prodotto. Per esempio, le novità presentate al Masterpiece London 2017, che comprendono un paio di orecchini in oro bianco, diamanti e argento annerito. Alessia Mongrando





Orecchini in oOrecchini in oro bianco, argento annerito e diamanti. Photo: Bernhard Rampf, Courtesy Hemmerlero bianco, argento annerito e diamanti
Orecchini in oro bianco, argento annerito e diamanti. Photo: Bernhard Rampf, Courtesy Hemmerle

Bracciale in rame e oro bianco con granati, 2013
Bracciale in rame e oro bianco con granati, 2013
Orecchini in oro bianco e argento con smeraldi
Orecchini in oro bianco e argento con smeraldi
Anello in rame, oro rosa e granato mandarino, 2016
Anello in rame, oro rosa e granato mandarino, 2016
Anello in bronzo, oro bianco e diamanti, 2016
Anello in bronzo, oro bianco e diamanti, 2016
orecchini in aluminio, oro bianco , tormalina e zaffiri, 2016
orecchini in aluminio, oro bianco , tormalina e zaffiri, 2016
Orecchini in oro bianco, argento e turchesi
Orecchini in oro bianco, argento e turchesi
Orecchini in oro bianco, bronzo e zaffiri
Orecchini in oro bianco, bronzo e zaffiri

Collier in rame e oro rosa, con topazi, granati mandarino, corniola
Collier in rame e oro rosa, con topazi, granati mandarino, corniola







Hemmerle stupisce ancora

Hemmerle stupisce ancora al Tefaf: i raffinati accostamenti tra orecchini egizi, bracciali, alluminio e pietre preziose ♦

Innovazione, coraggio, fantasia. Quale altra definizione manca per descrivere Hemmerle? Paradossalmente una: tradizione. Suona davvero strano che una delle maison di gioielleria più creative del mondo, ai limiti della temerarietà, sia anche il frutto di una storia ultracentenaria. Hemmerle è nata a Monaco di Baviera nel 1893, quando il Giappone ha deciso di adottare il calendario gregoriano, Rudolf Diesel brevetta il tipo di motore che porta il suo nome, l’anno in cui muore lo scrittore Guy de Maupassant. Insomma, in un’altra epoca.

Due anni dopo l’azienda lavorava già per Ludwig III di Baviera, e l’imprinting di lavorare su pezzi unici, fantasiosi, fuori dal comune, è forse la caratteristica che ha conservato meglio. Il discendente di quella schiatta di orafi d’élite, Christian Hemmerle, conduce ora con la moglie Yasmin l’azienda famosa per le sue raffinate creazioni, come quelle che ha mostrato durante il Tefaf di Maastricht (in uno stand disegnato dall’architetto olandese Tom Postma). Un’alta gioielleria insolita, dove meravigliosi zaffiri possono essere montati su un set in alluminio, un diamante marrone si accompagna con l’umile rame, oppure con orecchini in stile antico egizio. Giulia Netrese

Orecchini in alluminio, ametista e zaffiro
Orecchini in alluminio, ametista e zaffiro
Orecchini in oro bianco, alluminio, argento, acquamarina
Orecchini in oro bianco, alluminio, argento, acquamarina
Orecchini in rame, oro bianco, zaffiri e tormalina
Orecchini in rame, oro bianco, zaffiri e tormalina
Hemmerle, bracciale con acquamrina e zaffiri
Hemmerle, bracciale con acquamrina e zaffiri
Orecchini con diamanti, giada, rame
Orecchini con diamanti, giada, rame
Orecchini con micro mosaico di rame, oro rosa, zaffiri
Orecchini con micro mosaico di rame, oro rosa, zaffiri
Orecchini in oro bianco, zaffiri, demantoidi, zirconi
Orecchini in oro bianco, zaffiri, demantoidi, zirconi
Lo stand di Hemmerle al Tefaf
Lo stand di Hemmerle al Tefaf
Orecchini in rame, oro bianco, smalto, zaffiri, zirconi
Orecchini in rame, oro bianco, smalto, zaffiri, zirconi


I gioielli del Tefaf

I gioielli del Tefaf 2017: Da Hemmerle a Belperron, da Cartier a Reza e… ♦

Il Tefaf 2017 di Maastricht (10-19 marzo) non è interessante solo per le novità di Wallace Chan (ne abbiamo parlato qui). Quella che è una delle più importanti mostre di antiquariato e di design al mondo ospita anche quest’anno numerosi pezzi di grande gioielleria è conosciuto come uno dei più importanti del mondo arte, d’antiquariato e le fiere di design con un processo di valutazione che è considerato da molti come tra le più severe al mondo dell’arte. Tra i 275 rivenditori e designer provenienti da 20 Paesi, non mancano gioielli da vedere, antichi e moderni. oltre a Chan, per esempio, sono presenti firme del design come Otto Jakob e Hemmerle, che utilizza materiali tradizionali e poco ortodossi per creare i suoi pezzi su misura. A metà tra antico e moderno sono i pezzi firmati Verdura e Belperron, ricreati dai disegni originali dei due famosi designer. Non manca l’alta gioielleria, per esempio quella di Reza, firma di Place Vendôme presente con alcuni pezzi mozzafiato. E poi Cartier, Lalique, Tiffany… Ecco le immagini di alcuni dei pezzi più interessanti. Federico Graglia 

Cartier, oro, platino, diamanti, zaffiri.Circa 1945
Cartier, oro, platino, diamanti, zaffiri.Circa 1945
Cartier, Uccello del Paradiso, spilla
Cartier, Uccello del Paradiso, spilla
Chopard, anello con smeraldo
Chopard, anello con smeraldo
Hancocks, Ernest Pierret
Hancocks, Ernest Pierret
Hemmerle, anello in alluminio e diamante
Hemmerle, anello in alluminio e diamante
Hemmerle, bracciale
Hemmerle, bracciale
Marjan Sterk, orecchini d'epoca con opale di fuoco e diamanti
Orecchini d’epoca con opale di fuoco e diamanti
Set di Van Cleef & Arpels, con corallo
Set di Van Cleef & Arpels, con corallo
Otto Jacob, orecchini con oro e diamanti
Otto Jacob, orecchini con oro e diamanti
Van Cleef & Arpels, spilla Camelia con diamanti e zaffiri
Van Cleef & Arpels, spilla Camelia con diamanti e zaffiri
Reza, anello di Dune
Reza, anello di Dune
Reza, collana Delhea
Reza, collana Delhea
Spilla di Tiffany, 1890
Spilla di Tiffany, 1890
Spilla di Suzanne Belperron
Spilla di Suzanne Belperron


Hemmerle stupisce ancora

I nuovi pezzi di alta gioielleria della tedesca Hemmerle: materiali inediti e accostamenti sorprendenti.

Come si dice in tedesco alta gioielleria? È facile: si pronuncia Hemmerle. La Maison condotta da Stefan e Christian Hemmerle non solo ha un coraggio da leoni nel presentare forme inedite, ma coglie sempre nel segno (cioè causa palpitazioni di cuore ai tradizionalisti), con l’utilizzo di materiali che non fanno parte della storia della gioielleria, come l’alluminio. A questo si aggiunge la ricerca di novità nella lavorazione di pietre e metalli, e i risultati sono sorprendenti. Al Tefaf che si è tenuto in ottobre a New York, per esempio, Hemmerle ha presentato pezzi realizzati anche con rame, acciaio, bronzo e alluminio, abbinati a zaffiri del Kashmir e diamanti neri o bianchi, giada e argento, oro e agata. Il contrasto è forte, ma anche stimolante. Di sicuro i gioielli di Hemmerle, anche questi nuovi pezzi, si amano o si odiano. Probabilmente chi ama il design moderno, innovativo, audace, tenderà ad apprezzare questa gioielleria che, in fondo, per alcuni aspetti ricorda uno stile vagamente Bauhaus. Anche quel movimento di designer e architetti negli anni Trenta è stato visto con sospetto dai tradizionalisti. Ma oggi è l’esempio di come il design possa diventare un’opera d’arte. Margherita Donato

Anello in allumino e diamante
Anello in allumino e diamante
Anello in bronzo e diamante
Anello in bronzo e diamante
Bracciale in legno di olivo, con intrecci in bronzo e diamanti
Bracciale in legno di olivo, con intrecci in bronzo e diamanti
Anello in bronzo e diamante
Anello in bronzo e diamante
Orecchini di Hemmerle, con diamanti
Orecchini di Hemmerle, con diamanti
Orecchini in oro, argento, con giada e tsavoriti
Orecchini in oro, argento, con giada e tsavoriti
Orecchini con zaffiri, argento e oro
Orecchini con zaffiri, argento e oro
Orecchini con tormalina, demantoidi, oro e argento, presentati al Tefaf 2015
Orecchini con tormalina, demantoidi, oro e argento, presentati al Tefaf 2015

Anticonformisti a tutto volume




I gioielli di 17 designer anticonformisti in un libro da collezione.

Tutto sui gioielli. Anzi, tutto sui gioielli che sono diventati delle pietre miliari, dei capolavori nella storia della gioielleria. Se siete appassionati di orecchini, anelli e collane eccezionali (e probabilmente date un’occhiata tutti i giorni a gioiellis.com), potete ordinare online il libro scritto da Stellene Volandes, caporedattore di Town & Country. Il volume è un viaggio tra i gioielli di design: è edito da Rizzoli, ha 256 pagine, e si intitola Jeweler: Masters, Mavericks, and Visionaries of Modern Design (costa 85 dollari su Amazon).

Immagine da «Jeweler: Masters, Mavericks, and Visionaries of Modern Design»
Immagine da «Jeweler: Masters, Mavericks, and Visionaries of Modern Design»

Sotto la lente ci sono i lavori di 17 maestri del gioiello, molto diversi tra loro (mavericks, cioè anticonformisti), ma accomunati dalla fantasia e dalla capacità di trasformare semplici monili da indossare in piccoli capolavori. Dopo la prefazione di Carolina Herrera, si trovano per esempio, opere di Hemmerle, Giampiero Bodino, Nicholas Varney, James de Givenchy, Judy Geib, Wallace Chan, Elena Votsi, Lauren Adriana, Marie-Hélène de Taillac, Suzanne Syz, Muriel Grateau, Mark Davis. Tra materiali sorprendenti e forme innovative, pietre straordinarie e virtuosismi orafi, si trovano immagini che fanno la felicità di tutti gli appassionati. Rudy Serra

Anelli di Nicholas Varney
Anelli di Nicholas Varney
Collana di smeraldi di Judy Geib
Collana di smeraldi di Judy Geib
Spilla a forma di cavolfiore di Hemmerle
Spilla a forma di cavolfiore di Hemmerle
La copertina di Jeweler: Masters, Mavericks, and Visionaries of Modern Design
La copertina di Jeweler: Masters, Mavericks, and Visionaries of Modern Design
Collana di Giampiero Bodino
Collana di Giampiero Bodino
Anelli in ceramica di James de Givenchy
Anelli in ceramica di James de Givenchy
Orecchini da «Jeweler: Masters, Mavericks, and Visionaries of Modern Design»
Orecchini da «Jeweler: Masters, Mavericks, and Visionaries of Modern Design»
Gioiello a forma di granchio
Gioiello a forma di granchio







In quattro al Pad

Quattro firme del gioiello al Pad di Londra, la grande fiera dedicata al design di lusso.

A Londra torna il Pad e compie dieci anni. Per gli appassionati di antiquariato, arte decorativa, scultura, fotografia e, infine, gioielli, saranno presenti oltre 65 espositori internazionali. I gioielli sono rappresentati da quattro aziende: Karry Berreby (Francia), Louisa Guinnes (Gran Bretagna), Hemmerle (Germania), Siegelson (Usa). In pratica, solo Hammerle è una Maison che produce gioielli, mentre gli altri tre sono raffinati rivenditori di pezzi antichi o d’epoca. Non mancano, comunque, i motivi di interesse, come potete vedere dalle immagini in questa pagina. La fiera dedicata al design è nata nel 2007 con solo una ventina di espositori, i più importanti operatori internazionali del settore. Ma si è allargata nel tempo. Il Pad ha deciso di sostenere l’ascesa del design come arte high-end e nel 2009 ha ampliato la sua portata globale con l’introduzione di arte moderna, fotografia, arte tribale e gioielli, fa riferimento alle sue radici francesi, con la fiera sorella, il Pad di Parigi. Per la gioielleria, Louisa Guinness lavora con i più importanti scultori e pittori di oggi per creare gioielli. Hemmerle è un gioielliere che punta sulla originalità della sua proposta, con un design di avanguardia nonostante la tradizione che risale al 1893. Un pezzo unico di Hemmerle può richiedere più di 500 ore di lavoro e possono passare anni in attesa di trovare le pietre colorate perfette per completare un pezzo.

Lee Siegelson propone gioielli speciali del XIX secolo, di epoca Art Nouveau e Art Déco, fino a pezzi di design contemporaneo. È attiva dal 1920 e si è conquistata una solida fama. Kerry Berreby, infine, è una Maison parigina famosa per i suoi gioielli scultura e le sue scoperte di opere uniche di Van Cleef Andrew Grima, Cartier, David Webb, Boivin. Federico Graglia

Bracciale in lacca nera e argento di Jean Després, Parigi 1931
Bracciale in lacca nera e argento di Jean Després, Parigi 1931
Hemmerle, bracciale con granati, rame e oro bian co
Hemmerle, bracciale con granati, rame e oro bian co
Anello di Cartier in oro, con diamanti, perle e rubini. Parigi, 1960
Anello di Cartier in oro, con diamanti, perle e rubini. Parigi, 1960
Karry Berberry: bracciale con corno di zebù
Karry Berberry: bracciale con corno di zebù
Karry Berberry: collana Lunar Solar Oculus in oro e argento
Karry Berberry: collana Lunar Solar Oculus in oro e argento
Karry Berberry: anello in oro e argento
Karry Berberry: anello in oro e argento
Hemmerle: anello con diamante, bronzo e oro bianco
Hemmerle: anello con diamante, bronzo e oro bianco
Hemmerle: orecchini realizzati a mano con giada, diamanti, bronzo, oro bianco
Hemmerle: orecchini realizzati a mano con giada, diamanti, bronzo, oro bianco
Hemmerle: orecchini realizzati a mano con zaffiri, rame, oro bianco
Hemmerle: orecchini realizzati a mano con zaffiri, rame, oro bianco
Orologio-bracciale tubogas Baume e Mercier
Orologio-bracciale tubogas Baume e Mercier
Da Siegelson: orecchini di Fulco di Verdura per Coco Chanel. Parigi, 1935
Da Siegelson: orecchini di Fulco di Verdura per Coco Chanel. Parigi, 1935

I gioielli di Masterpiece London

Antiquariato, ma anche tanti gioielli straordinari: Masterpiece London è la principale fiera internazionale per l’arte e il design, che attira collezionisti da tutto il mondo. Tra i 154 stand di selezionati espositori si trova di tutto, dalla statua antica ai gioielli contemporanei. Tutto, però, di un livello alto, altissimo. Tutte le opere sono in vendita e certificate da esperti internazionali per garantire provenienza e qualità. Si trovano, per esempio, gioielli firmati da Suzanne Belperron, di Castellani e perfino di Salvato Dalì, accanto a Maison acclamate come Cartier e Van Cleef & Arpels, Chase, Verdura, Hemmerle, Boghossian, Somlo, SJ Phillips, Véronique Bamps, Chatila e Grima. Non pensate, però, di trovare gli stessi gioielli che potete acquistare in gioielleria. Questi sono una razza a parte. E ci sarà anche Wallace Chan, che farà il suo debutto nel Regno Unito proprio per la Masterpiece London: il designer di Hong Kong presenterà la Collana Seta 2016 creata apposta per la Fiera, composta di 54 diamanti, 124 tormaline rosa, diamanti colorati, zaffiri rosa e agata bianca. Federico Graglia

Masterpiece London
30 giugno – 6 luglio 2016
Royal Hospital Chelsea, South Grounds
www.masterpiecefair.com
Orario: 11:00-21:00

Audouard (circa 1850). Spilla mazzolino di fiori in oro smaltato insieme con vecchi diamanti taglio brillante e granati nei boccioli di rosa
Audouard (circa 1850). Spilla mazzolino di fiori in oro smaltato insieme con vecchi diamanti taglio brillante e granati nei boccioli di rosa
Da Boghart, orecchini con oro e diamanti
Da Boghart, orecchini con oro e diamanti
Bracciale di Boghossian, diamanti e perle
Bracciale di Boghossian, diamanti e perle
Bracciale Giacinto di Fulco di Verdura, oro, platino, zaffiri, diamanti
Bracciale Giacinto di Fulco di Verdura, oro, platino, zaffiri, diamanti
Ciondoli a forma di pesce di Fabergé
Ciondoli a forma di pesce di Fabergé, oro e legno
Spilla-pendente di Boucheron con citrini
Spilla-pendente di Boucheron con citrini
Bracciale in oro giallo con due tigri, diamanti fancy, onice, smeraldi (gli occhi)
Bracciale in oro giallo con due tigri, diamanti fancy, onice, smeraldi (gli occhi)
Collana di René Bonvin, oro giallo, disegnato come una catena, cavo flessibile che sospende una frangia di nappe con diamanti taglio brillante. Consegnata nel 1945 per la principessa Irene di Grecia
Collana di René Bonvin, oro giallo, disegnato come una catena, cavo flessibile che sospende una frangia di nappe con diamanti taglio brillante. Consegnata nel 1945 per la principessa Irene di Grecia
Collana di diamanti e acquamarine di Van Cleef & Arpels
Collana di diamanti e acquamarine di Van Cleef & Arpels
Orecchini Persistenza del Suono, di Salvator Dalì
Orecchini Persistenza del Suono, di Salvator Dalì
Anello Swinging Peral di Grima
Anello Swinging Peral di Grima
Suzanne Belperron, bracciale con citrini
Suzanne Belperron, bracciale con citrini
Spilla di Tiffany & C.
Spilla di Tiffany & C.
Castellani, circa 1880. Collana in stile revival archeologico in oro giallo, rubini cabochon taglio e perle naturali. Una collana simile dalla tenuta del nipote di Augusto Castellani appartiene alle collezioni dei Musei Capitolini di Roma
Castellani, circa 1880. Collana in stile revival archeologico in oro giallo, rubini cabochon taglio e perle naturali. Una collana simile dalla tenuta del nipote di Augusto Castellani appartiene alle collezioni dei Musei Capitolini di Roma