Fratelli Bovo

Peruffo, lezioni di geometria




Le geometrie solide di Peruffo, brand dell’azienda vicentina Fratelli Bovo ♦︎
Si chiama Peruffo ed è la creatura dei fratelli Bovo, azienda fondata nel 1977 dai fratelli Ivana e Luciano Bovo a Trissino, paese vicino a Vicenza. Nel distretto orafo l’azienda si è consolidata con la produzione di gioielleria, e ora è guidata dai cugini Michele, Enrico e Roberto, ognuno con competenze diverse e complementari. Oltre a produrre gioielli con il marchio dell’azienda e per conto terzi, la Fratelli Bovo ha dato vita a Peruffo, un brand di gioielleria a prezzi abbordabili, ma con una propria spiccata identità.

Anello in oro, peridoto e topazio London della Stones collection
Anello in oro, peridoto e topazio London della Stones collection

Prima di tutto per quanto riguarda lo stile, molto pulito e basato su geometrie molto definite, con pietre semi preziose, come quarzo, onice o agata e oro a 9 carati. Inoltre, a differenza di molti altri brand concorrenti, la Fratelli Bovo tiene a sottolineare di essere socio membro del Responsible Jewellery Council, organizzazione con compiti normativi costituita per promuovere prassi responsabili dal punto di vista etico, dei diritti umani, sociale e ambientale in tutta la filiera dei diamanti e dell’oro. Una scelta che è altamente apprezzabile.

Bracciale con catena groumette in oro giallo 18 carati
Bracciale con catena groumette in oro giallo 18 carati

Un aspetto non secondario di Peruffo, inoltre, c’è l’interesse per la sperimentazione. “Architetture corporee e simboliche, segni, elementi semiotici sul corpo: il concetto si fa materia attraverso la continua sperimentazione sui materiali e alle mani di capaci artigiani. Forme decostruite e ricostruite grazie a tecniche di oreficeria innovative e al continuo scambio tra competenze diverse ma complementari: quelle dei designer, dei modellisti e di ognuno dei reparti necessari per la creazione di ogni singolo pezzo” è la filosofia del marchio.

Orecchino pendente singolo con catena groumette e 3 anelli ovali in oro giallo
Orecchino pendente singolo con catena groumette e 3 anelli ovali in oro giallo
Orecchino ricurvo singolo in oro giallo con elementi mobili e topazio London
Orecchino ricurvo singolo in oro giallo con elementi mobili e topazio London
Orecchino in oro giallo e topazio London
Orecchino in oro giallo e topazio London
Orecchino singolo con doppia fila di Stud in oro e agata blu
Orecchino singolo con doppia fila di Stud in oro e agata blu

Orecchino indossato della Stones colelction
Orecchino indossato della Stones colelction







I protagonisti di We Are Jewellery


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La versione digitale di Oroarezzo, ma sarebbe meglio dire il format alternativo che sostituisce la fiera nella capitale italiana dell’oro, fa un altro passo in avanti. L’evento organizzato da Italian Exhibition Group si chiama We Are Jewellery e ha selezionato le 32 aziende dell’oreficeria e della gioielleria Made in Italy che saliranno in passerella il prossimo 23 marzo per l’evento b2b in live streaming.

Il backstage del fashion movie realizzato dagli specialisti delle fashion week ad Arezzo
Il backstage del fashion movie realizzato dagli specialisti delle fashion week ad Arezzo

Si tratta di Alunno & Co., Artlinea, Coar 56ar, Daverivicenza, Del Pia, Family Gold, Femar, Gold Art, Golden Clef International, Goldetruria, Graziella & Braccialini, Migliorini Gioielli, Neri Romualdo, Quadrifoglio, S.I.L.O., Unoaerre Industries dal distretto orafo aretino. Inoltre, Vicenza Alessi Domenico, Better Silver, Fratelli Bovo, J-Tech, Karizia, Kimiya Gioielli, Linea Italia, Maria De Toni, Punto Oro Vi Giordana Castellan, Re Sole, Sade, Veneroso, Antonini Milano, Bronzallure Milano, Bulganeri, Cameo Italiano.

Backstage del video per We Are Jewellery
Backstage del video per We Are Jewellery

The Jewellery Golden Cloud proporrà un ambiente digitale potenziato da funzionalità avanzate favorirà il matchmaking mirato tra le aziende e gli operatori, che potranno accedervi a partire dal prossimo 19 marzo per esplorare i primi contenuti degli espositori, in attesa dello streaming live del 23 marzo.

Immagine del backstage del video per We Are Jewellery
Immagine del backstage del video per We Are Jewellery

Saranno originali Jewellery Frame, tableau vivant destinati al gioiello italiano, in un fashion movie realizzato dagli specialisti delle fashion week ad Arezzo, sotto la direzione artistica di Beppe Angiolini, il fashion buyer italiano più famoso all’interno di Palazzo Lambardi, oggi sede della boutique Sugar.

La realizzazione dei tableau vivant destinati al gioiello italiano
La realizzazione dei tableau vivant destinati al gioiello italiano







La tecnologia amica dei Fratelli Bovo

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Vicenza, il cuore della gioielleria italiana. Nel distretto veneto sono tante le aziende del settore orafo. Tra queste, un brand storico è Fratelli Bovo. L’azienda è stata fondata a Trissino (Vicenza) nel 1977 dai fratelli Ivana e Luciano Bovo e produce gioielli che vende con il proprio marchio e realizza per conto terzi. Lo stile è versatile, capace di adattarsi alle onde alterne della moda e del gusto, ma senza dimenticare i design tradizionali. Ora l’azienda è guidata dalla seconda generazione, con i cugini del fondatori Michele, Enrico e Roberto che hanno preso in mano le redini della produzione.

Bracciale in oro e ametista
Bracciale in oro e ametista

L’oro, leggero e lavorato allo stato dell’arte, è il materiale alla base della produzione orafa dell’azienda. Una caratteristica che distingue Fratelli Bovo da altre aziende è l’utilizzo della tecnica Slm, Selective laser melting, che consiste nella deposizione su un piano di lavoro di un sottile strato di polvere, il quale viene fuso da un laser che segue le specifiche coordinate derivanti dal modello che si desidera produrre. Inoltre, spiega l’azienda, questa tecnica è adatta per oggetti che hanno come priorità le qualità estetiche superficiali, la leggerezza dell’oggetto e la libertà delle forme. E, diversamente dalle comuni tecniche di microfusione, la tecnologia Slm ha un impatto ambientale praticamente nullo.

Bracciale in oro a due colori
Bracciale in oro a due colori
Bracciale in oro giallo e bianco
Bracciale in oro giallo e bianco
Bracciale a catena in oro
Bracciale a catena in oro

Pendente in oro rosa e bianco
Pendente in oro rosa e bianco







Oroarezzo, i vincitori di Premier versione digital




È l’anno delle fiere digitali, dato che quasi tutte quelle previste sono state sospese a causa del covid-19. Ma è anche l’anno dei premi digitali, come Premiere, concorso abbinato solitamente a Oroarezzo che è, appunto, uno degli eventi che si sono arresi alla pandemia. Premiere, che la società organizzatrice Italian Exhibition Group ha lanciato in veste interamente digitale, ha quindi decretato in diretta Instagram i vincitori tra le 63 aziende in gara da tutti i principali distretti produttivi del Made in Italy.

Parure di Annaratone
Parure di Annaratone

Ecco, dunque, i vincitori della 30esima edizione di Premiere. Per la categoria Moda, Annaratone, Daniela Coaro, Del Pia, Govoni Fabio, Italian Fashion. Per la categoria Spettacolo, Alessi Domenico, Golden Clef International, Lusi, Orolò, Oxygene. Per la categoria Stampa: Chimera Gold, Eclat, Falcinelli Italy, Femar, Fratelli Bovo. Speciale premio digital: Nuovi Gioielli. Menzione speciale alle aziende storiche di Arezzo a Unoaerre, Graziella Group, Giordini.

Bracciale di Chimera
Bracciale di Chimera
Anello di Daniela Coaro
Anello di Daniela Coaro
Eclat, premio Stampa
Eclat, premio Stampa
Pendente di Falcinelli
Pendente di Falcinelli
Bracciale di Femar
Bracciale di Femar
Set di Govoni Gioielli
Set di Govoni Gioielli
Italian Fashion, Premio Moda
Italian Fashion, Premio Moda
Orolò, Premio Spettacolo
Orolò, Premio Spettacolo

Orecchini di Oxigene
Orecchini di Oxigene







I gioielli tech dei Fratelli Bovo





A Vicenza la Fratelli Bovo produce gioielli delicati e dalle forme eclettiche grazie a una sofisticata tecnologia ♦

Non è vero che la tradizione orafa non si possa coniugare con l’innovazione tecnologica: lo dimostra l’azienda di Vicenza Fratelli Bovo, fondata nel 1977 dai fratelli Ivana e Luciano Bovo, ora guidata dai cugini Michele, Enrico e Roberto. In un’area dove l’oreficeria è spesso tramandata come un segreto di padre in figlio, Fratelli Bovo ha deciso di spingersi al limite delle possibilità che offre la tecnica: dalla tradizionale microfusione, alle lavorazioni in lastra tridimensionale con taglio e assemblaggio laser, dalle lavorazioni meccaniche a controllo numerico fino alla più recente introduzione della tecnologia Slm. Dato che, probabilmente, non ne avrete mai sentito parlare, ecco di che si tratta.

Fratelli Bovo, pendente e bracciale
Fratelli Bovo, pendente e bracciale

In sostanza, i gioielli realizzati con questa tecnica sono prima disegnati al computer in 3D. Poi, una speciale macchina deposita su un piano di lavoro un sottile strato di polvere metallica che è poi fusa da un laser. Ovviamente il movimento segue il disegno in 3D. Strato dopo strato il gioiello viene composto fino a completare il disegno. Ma questa tecnica di realizzazione consente anche di realizzare forme finora impossibili con le tradizionali tecniche di microfusione. Il risultato lo vede in alcune di queste immagini (buona parte dei gioielli continua a essere realizzata con i sistemi usuali). Margherita Donato

Parure firmata Fratelli Bovo
Parure firmata Fratelli Bovo
Bracciale, collana con pendente, orecchini
Bracciale, collana con pendente, orecchini
Bracciale e anello
Bracciale e anello
Orecchini e collana
Orecchini e collana
Orecchini, bracciale e collana
Orecchini, bracciale e collana
Collana con pendente e orecchini
Collana con pendente e orecchini