Diadema

I gioielli della corona di Olanda

Anche i reali di Olanda possono vantare un buon numero di gioielli importanti. Ecco quali sono ♦

Maxìma di Olanda anni fa era stata inserita dalla rivista Time tra le 100 persone più influenti al mondo per il suo impegno sociale. E sembra proprio una donna fortunata: ha sposato un principe, è diventata regina, dopo che nel 2013 Beatrice d’Olanda ha abdicato a favore del figlio Guglielmo Alessandro. Maxima Zorreguieta Cerruti, argentina di nascita, ha così avuto anche accesso a una delle collezioni di gioielli più ricche d’Europa. È un patrimonio accumulato nei secoli e mantenuto intatto grazie a una brillante soluzione: quella di far confluire i pezzi più importanti in una fondazione. E se i membri femminili della famiglia possono usufruirne in base al ruolo dinastico, alcuni di questi preziosissimi gioielli sono riservati unicamente alla regina regnante o consorte. Come, appunto, la regina Máxima , che a un anno dall’incoronazione ha dimostrato grande abilità nel modificarli e indossarli. Perché si tratta di diademi smontabili e rimontabili come collane e bracciali e viceversa. Ecco come, partendo proprio dalla tiara di diamanti zaffiri indossata nel giorno dell’incoronazione.

Maxìma d’Olanda con la tiara e gli orecchini della parure di zaffiri
Maxìma d’Olanda con la tiara e gli orecchini della parure di zaffiri

Sapphire Parure. Realizzata nel 1881 per la regina Emma, la tiara, che fa parte della Sapphire Parure, ha 655 diamanti sudafricani di 242 carati complessivi con un taglio brillante e 33 zaffiri del Cashmere di 155 carati. Uno zaffiro centrale a taglio cuscino circondato da due zaffiri più piccoli e da cinque diamanti per lato è l’elemento centrale, indossabile anche separatamente come spilla. Per renderla più leggera la nuova regina elimina sostituisce i tre diamanti montati a forma di giglio sulla sommità e li sostituisce con un unico grande diamante. Il girocollo di questa parure invece, è stato indossato come tiara aggiungendo sulla sommità cinque elementi costituiti da uno zaffiro centrale, circondato da diamanti in una montatura a forma di rombo.

Maxìma d’Olanda con la collana della parure di zaffiri indossata come tiara
Maxìma d’Olanda con la collana della parure di zaffiri indossata come tiara

Tiara di diamanti. Dono di nozze della regina Emma nel 1879, era in origine sormontata da tre stelle di diamanti a 12 punte. Ora è composta da tre diamanti centrali che possono essere sostituiti da rubini.

Dettaglio della tiara con 34 diamanti taglio rosa
Dettaglio della tiara con 34 diamanti taglio rosa

Tiara di diamanti taglio rosa. Tiara formata da una fila di 34 grossi diamanti i incastonati su una placca di platino (chaton) secondo una moda in voga nella metà del XIX secolo, che può essere usato come diadema o una collana.

Maxìma d’Olanda con la tiara di 34 diamanti taglio rosa
Maxìma d’Olanda con la tiara di 34 diamanti taglio rosa

Tiara della Regina Anna. Appartenuta alla Gran Duchessa Anna Pavlovna di Russia, moglie di Guglielmo II d’Olanda, è composta da diamanti e sette perle a forma di pera che pare risalgano al 1600.

Maxìma d’Olanda con la tiara delle perle antiche
Maxìma d’Olanda con la tiara delle perle antiche

Tiara delle margherite. Trasformata più volte, inizialmente aveva sulla sommità cinque perle tonde circondate ciascuna da dieci diamanti taglio brillante, in modo da formare una margherita, appunto. Nel 2002 al posto dei fiori vennero inserite delle stelle tramandate dalla regina Emma, seconda moglie di Guglielmo III. I gioielli a forma di stella erano popolari nel tardo XIX secolo, e fu Sissi l’imperatrice Elisabetta d’Austria a decretarne il successo usandole come fermagli nei capelli.Maxìma le ha volute per il giorno del suo matrimonio.

La tiara delle margherite
La tiara delle margherite

Tiara Mellerio. Fa parte di una parure costituita da una collana, un bracciale e una spilla con rubini e diamanti in grande quantità: 385 gemme nella tiara, 425 nella collana e 135 nel bracciale.

La tiara Mellerio con bracciali e orecchini
La tiara Mellerio con bracciali e orecchini

Tiara Wurttenberg. È un diadema con un intricato disegno di diamanti e perle che formano volute e gigli, sormontati da due file di perle a forma di goccia: sei nella parte inferiore e cinque in quella superiore, entrambe sono rimovibile e per questo sono possibili quattro versioni: con o senza perle, con la prima o seconda fila. È sempre stata la preferita dell’ex regina Beatrice, che dal giorno del suo matrimonio in poi l’ha portata in tutte le occasioni ufficiali.

Dettaglio della tiara Wurttenberg
Dettaglio della tiara Wurttenberg
Maxìma d’Olanda con la tiara di tre diamanti centrali sostituibili con i rubini
Maxìma d’Olanda con la tiara di tre diamanti centrali sostituibili con i rubini
Dettaglio della tiara delle margherite-stelle
Dettaglio della tiara delle margherite-stelle
La tiara dele perle antiche senza perle
La tiara dele perle antiche senza perle

Una tiara di platino segue i Borbone

I gioielli, e soprattutto le tiare, della regina di Spagna, Letizia Ortiz ♦︎

Come tutte le regine, anche Letizia Ortiz Rocasolano moglie di Filippo VI di Spagna, ama i gioielli. Da ex giornalista di network come Bloomberg, Cnn e dell’emittente pubblica spagnola Tve, conosce bene il valore dell’immagine e della comunicazione visiva. Abbigliamento e scelta dei gioielli sono, quindi, particolarmente curati da Letizia, che si è sposata con l’allora principe delle Asturie, Felipe di Borbone, il 22 maggio del 2004. La cerimonia è stata un evento seguito dalle televisioni di tutto il mondo: sugli schermi è apparsa, così, una delle innumerevoli tiare che fanno parte del corredo reale.

La tiara regalata dall'ex dittatore Francisco Franco alla allora regina di Spagna, Sofia, e ora indossata da Letizia
La tiara regalata dall’ex dittatore Francisco Franco alla allora regina di Spagna, Sofia, e ora indossata da Letizia

È un tipo di gioiello che sembra essere tra i preferiti della regina. Non a caso per festeggiare l’anniversario di matrimonio il re Filippo VI ha regalato una tiara del valore di 50.000 euro a Letizia: è composta da 450 diamanti taglio brillante e cinque paia di perle australiane. Accanto alle tiare, ovviamente, la regina di Spagna conserva molti altri gioielli, tra cui un paio di orecchini con tre zaffiri ciascuno e un grande bracciale di Cartier in oro bianco e diamanti. A proposito di bracciale: Letizia ha anche deciso di trasformare una corona di diamanti della regina Vittoria Eugenia. I diamanti incastonati sono stati rimossi per essere riutilizzati in due braccialetti identici.

La tiara prussiana. Dalla linea neoclassica con ispirazione greca, la tiara è stata realizzata a Berlino nel 1913 dal gioielliere Koch. In platino e diamanti, è composta da due fasce: la parte superiore con foglie di alloro e il fondo con greche, nel mezzo una fila di fasce verticali di brillanti con un motivo centrale da cui pende un diamante taglio a pera. Fu regalata a Sofia dalla madre per il suo diciottesimo compleanno.

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La tiara prussiana
Letizia Ortiz indossa la tiara prussiana il giorno delle nozze con Felipe di Borbone
Letizia Ortiz indossa la tiara prussiana il giorno delle nozze con Felipe di Borbone

La collana chatones. Dono di nozze del re Alfonso Alfonso XIII alla moglie era un tipo di collana molto in voga nella metà del XIX secolo: i diamanti incastonati su una placca di platino (chaton) con una montatura a quattro gambi molto discreta. Il re era solito a ogni anniversario, compleanno o nascita aggiungere due diamanti. Risultato? Una collana di 90 carati che arrivava fino alla vita. Divisa in due parti, una toccò a Juan Carlos e spesso si vede al collo di Sofia di Spagna.

La regina Sofia indossa la tiara di Cartier e la collana chatones
La regina Sofia indossa la tiara di Cartier e la collana chatones
Letizia con la tiara chatones
Letizia con la tiara chatones

La tiara Cartier. Realizzata negli anni Venti per la regina Vittoria Eugenia il diadema è composto da una aigrette centrale, ossia una montatura o gioiello a forma di piuma, in platino e diamanti e da tre riccioli digradanti con una perla incastonata al centro. In un secondo tempo le perle vennero sostituite da smeraldi ereditati  dall’imperatrice Eugenia di Francia sua madrina. Che furono poi venduti durante l’esilio romano e la tiara tornò al suo aspetto originale.

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La tiara Cartier in un immagine precedente all’eliminazione della perla sulla sommità

La tiara Mellerio o de la Chata. Regalo di Isabella II per le nozze della figlia, soprannominata Chata, è uno dei pochi gioielli che si è salvata dalla vendita durante l’esilio parigino. La struttura di platino raffigura idealmente la schiuma di un’onda nel centro e ai lati delle conchiglie da cui pendono delle perle a forma di pera e 12 brillanti che ondeggiano seguendo i movimenti della testa. Questo è quanto generalmente è noto. Ma un lettore di gioiellis.com (vedi commenti in fondo a questa pagina) fa notare che la storia è un’altra: il diadema Mellerio di diamanti e perle di pera, precisa, non fu venduto a Drouot (30 giugno 1878) da Isabelle II semplicemente perché la regina ricevette una rendita dalla Spagna dopo il ritorno al trono di suo figlio, Alfonso, ed è con questo denaro che ha acquistato nuovi gioielli dal gioielliere francese, come una collana e una tiara a stella.

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La principessa delle Asturie con la tiara de la Chata

La tiara floreale. Si trasforma in collana o spilla il diadema composto di grandi di fiori di diamanti, regalato da Francisco Franco a Sofia di Grecia, promessa sposa di Juan Carlos di Borbone.

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La tiara floreale regalo di Francisco Franco a Sofia di Grecia per le nozze con Juan Carlos

I rubini Niarchos. Opera di Van Cleef et Arpels, sono un regalo di nozze a Sofia di Grecia da parte dell’armatore greco. La collana è composta da una catena montata in oro con rubini cabochon di diverse grandezze, ognuno circondato da diamanti. La tiara è una doppia fila dello stesso motivo della collana e può essere utilizzata come una collana a due giri o come un lungo sautoir. A completare la parure degli orecchini pendenti a goccia.

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La parure di rubini, regalo di Stavros Niarchos a Sofia di Grecia per le nozze con Juan Carlos

La tiara russa. Realizzata in platino, perle e diamanti per Cristina d’Austria, reggente di Spagna, si ispira al tradizionale copricapo femminile russo Kokoshnikc, da cui proviene il nome.

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Sofia di Spagna con la tiara russa, appartenuta a Cristina d’Austria reggente di Spagna

La tiara dei fiori di giglio. Il più spettacolare tra i doni di nozze di Alfonso XIII, fu creato nel 1906 dal gioielliere Ansorena di Madrid ed è composto da diamanti taglio brillante e cuscino, su una montatura in platino che disegna il simbolo araldico dei Borboni: i gigli. Sarà per questo che la ex regina Sofia l’ha indossata solo nelle grandi occasioni, come gioiello simbolo delle regine di Spagna.

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La tiara con i fiori di giglio simbolo araldico dei Borboni
La tiara regalata da Filippo per l'anniversario di nozze
La tiara regalata da Filippo per l’anniversario di nozze
La ex regina di Spagna Sofia con la tiara prussiana
La regina di Spagna Sofia con la tiara prussiana
La regina Sofia con la tiara
La regina Sofia con la tiara

Come indossare tiara o diadema

Tiare e diademi sono di gran moda, preziose o semplici bijoux. Ecco una selezione e i consigli su come indossare una tiara o un diadema e non solo al matrimonio ♦

Oggi, la parola tiara è diventato sinonimo di diadema. La tiara è spesso tradotta con una parola simile a diadema in molte lingue. Entrambe le parole, in ogni caso, derivano dagli ornamenti indossati sulla testa da uomini e donne nell’antichità. Questi ornamenti indicavano uno status elevato. Ma oggi non è più così. La tiara è indossata spesso durante le occasioni formali, in particolare se il codice di abbigliamento è la cravatta bianca, oppure per cerimonie come quelle del matrimonio. E non solo: una tiara può essere anche indossata con un abbigliamento informale. Naturalmente, in questo caso, sarà differente dalla tiara utilizzata per una cerimonia.

Elizabeth von Thurn und Taxis indossa una spilla e e una tiara con diamanti e smeraldi (immagine dal catalogo Sotheby's)
Elizabeth von Thurn und Taxis indossa una spilla e e una tiara con diamanti e smeraldi (immagine dal catalogo Sotheby’s)

La prima donna a rendere popolari tiare, diademi e coroncine, appannaggio dell’alta gioielleria e dell’alta società, è stata Courtney Love, nel 1995, quando si è presentata a un concerto con un voluminoso cerchietto di cristalli che sembravano diamanti. Qualcosa di simile alla corona di Miss America, peccato che il rossetto fosse volutamente sbavato.

Meghan Markle, prima del suo principesco matrimonio, con tiara
Meghan Markle, prima del suo principesco matrimonio, con tiara

Sono passati oltre 20 anni e ci sono ragazze a New York che non rinunciano a un  gioiello tra i capelli nemmeno per andare in ufficio, mentre la stilista Vivienne Westwood indossa un diadema di corallo quando va in giro in bicicletta per Londra. Insomma, un po’ come il cappello firmato Borsalino, tornato di moda per gli uomini anche giovani e vestiti casual, un outfit non è completo se manca l’ornamento giusto in testa. Che, attenzione, non è più espressione di un rango, ma una libera scelta.

Come indossare la tiara

La cosa più interessante è che la democratizzazione della tiara ha modificato persino l’etichetta delle giovani principesse e regine europee, con Kate Middelton in testa (è il caso di dire), che indossa la tiara piuttosto indietro, in linea con le orecchie e inclinata di almeno 45 gradi, mentre la consuetudine la vorrebbe collocata molto più avanti e quasi orizzontale. Ora che conoscete anche il modo più giusto per portarla ecco una selezione adatta ai matrimoni e alle occasioni meno formali.  

Carolina Herrera, Falling Jasmine tiara e orecchino a bottone in argento placcato oro e smalto bianco
Carolina Herrera, Falling Jasmine tiara e orecchino a bottone in argento placcato oro e smalto bianco

I diademi sono spesso indossati dalle attrici nei film, nelle commedie e in televisione. Nel 2013, Cartier ha creato una replica della tiara di rubini e diamanti che avevano originariamente realizzato nel 1956 per la Principessa Grace di Monaco per il film Grace of Monaco , con Nicole Kidman. Ma le tiare possono essere anche in plastica, strass , cristalli Swarovski o qualsiasi altro materiale non prezioso. Sono indossati dalle donne in occasioni come una festa o un ballo. Sono anche indossati dai vincitori dei concorsi di bellezza e dai bambini che si travestono da principesse Disney.

Princess Eugenia con la tiara
Princess Eugenia con la tiara
La principessa Beatrice con lo sposo Edoardo Mapelli Mozzi, indossa la Queen Mary's Fringe Tiara
La principessa Beatrice con lo sposo Edoardo Mapelli Mozzi, indossa la Queen Mary’s Fringe Tiara
Swarovski, Lucia tiara, in palladio e oro
Swarovski, Lucia tiara, in palladio e oro
Tiara in platino con acquamarina
Bulgari, tiara in platino con acquamarina
Tiffany, diadema Butterfly. Gli spinelli rosa e i diamanti tondi taglio brillante adornano un diadema in platino di squisita manifattura, che sviluppa il tema della farfalla al centro. Peso complessivo in carati: diamanti tondi taglio brillante, 19.97; spinelli rosa, 10.98; diamanti marquise, 0.73
Tiffany, diadema Butterfly. Gli spinelli rosa e i diamanti tondi taglio brillante adornano un diadema in platino di squisita manifattura, che sviluppa il tema della farfalla al centro. Peso complessivo in carati: diamanti tondi taglio brillante, 19.97; spinelli rosa, 10.98; diamanti marquise, 0.73
TIara di Susan McLeary
Tiara di Susan McLeary
Kate Middleton con la tiara di Cartier
Kate Middleton con la tiara di Cartier
Tiara e collana vittoriana venduta da Christie's
Tiara e collana vittoriana venduta da Christie’s
BijouxBrigitte, diadema color argento con strass. Prezzo: 25 euro
BijouxBrigitte, diadema color argento con strass
La tiara progettata per Asscher (dal sito di Reena Ahluwalia)
La tiara progettata per Asscher (dal sito di Reena Ahluwalia)
Oscar de La Renta, tiara in metallo placcato oro e cristalli. Prezzo: 300 euro
Oscar de La Renta, tiara in metallo placcato oro e cristalli

I gioielli della regina Elisabetta visti da vicino




L’addio alla regina Elisabetta ha emozionato milioni di persone. Ma la regina lascia un’eredità non solo legata alla sua figura istituzionale, ma anche materiale. A partire dai suoi gioielli. E uno degli eventi legati al giubileo della regina, celebrato solo due mesi prima della sua morte, riguarda la mostra dei gioielli di sua maestà. La mostra, organizzata dal Royal Collection Trust, si trova in quella che era la casa della regina, cioè a Buckingham Palace, a Londra. I visitatori possono ammirare molti storici gioielli della regina, accompagnati da immagini e stampe originali rifinite a mano scattate da Dorothy Wilding (1893-1976), che ha ritratto in più occasioni Elisabetta II. La mostra si intitola The Platinum Jubilee: The Queen’s Accession e dura fino al 2 ottobre.

La regina Elisabetta indossa la tiara The Girls of Great Britain and Ireland
La regina Elisabetta indossa la tiara The Girls of Great Britain and Ireland

I gioielli sono gli oggetti più eccitanti per gli appassionati. Anche perché non ci sono solo gioielli che hanno un valore esclusivamente storico, oltre che essere preziosi. Molti dei gioielli in mostra, invece, sono tra i preferiti della regina, che li ha indossati più volte in occasioni ufficiali e per i ritratti che sono diventati icone. Per esempio, la tiara Diamond Diadem e la tiara The Girls of Great Britain and Ireland.

La tiara The Girls of Great Britain and Ireland. La regina fece riattaccare la parte superiore e la fascia nel 1969 e da allora la tiara è diventata uno dei suoi gioielli più riconoscibili
La tiara The Girls of Great Britain and Ireland. La regina fece riattaccare la parte superiore e la fascia nel 1969 e da allora la tiara è diventata uno dei suoi gioielli più riconoscibili

Il Diamond Diadem è stato creato in occasione della incoronazione di Giorgio IV, nel 1821. È un gioiello realizzato con 1.333 diamanti taglio brillante e con una fascia con due file di perle. Due diamanti sono incastonati nella forma di una rosa, un cardo e due quadrifogli: sono i simboli nazionali di Inghilterra, Scozia e Irlanda. Il diadema fu ereditato nel 1837 dalla regina Vittoria e, tra l’altro, compare sul primo francobollo mai creato, il mitico Penny Black. Il diadema è passato alla regina Alessandra, poi alla regina Mary, alla regina Elisabetta, alla regina madre e poi a Elisabetta II, che lo ha indossato il giorno della sua incoronazione e per l’apertura del parlamento dal primo anno del suo regno.

Il Diamond Diadem. È incastonato con 1.333 diamanti taglio brillante e 169 perle. Il diadema è stato originariamente creato per l'incoronazione di Giorgio IV nel 1821
Il Diamond Diadem. È incastonato con 1.333 diamanti taglio brillante e 169 perle. Il diadema è stato originariamente creato per l’incoronazione di Giorgio IV nel 1821

Il diadema Vladimir, invece, si chiama così perché è stato realizzato per la Granduchessa Vladimir di Russia e venduto da sua figlia alla regina Mary nel 1921. Ereditato dalla attuale regina nel 1953, il diadema è stato indossato con le sue gocce di perle originali. Ma ci sono anche gioielli che sono visibili in pubblico per la prima volta, come la spilla con fiocco Dorset e un paio di braccialetti con diamanti.

Diadema Vladimir. Realizzato per la Granduchessa Vladimir di Russia, questo diadema è stato venduto da sua figlia alla regina Mary nel 1921. Ereditato dalla regina nel 1953, il diadema è stato indossato con le sue gocce di perle originali
Diadema Vladimir. Realizzato per la Granduchessa Vladimir di Russia, questo diadema è stato venduto da sua figlia alla regina Mary nel 1921. Ereditato dalla regina nel 1953, il diadema è stato indossato con le sue gocce di perle originali

La la tiara The Girls of Great Britain and Ireland, invece, è della regina dal 1947, come regalo per il matrimonio da parte della nonna, la regina Mary. Tra i gioielli compare anche la collana Nizam of Hyderabad in platino con 300 diamanti: è stata donata alla principessa Elisabetta dal Nizam di Hyderabad (governatore del Regno, titolo dei sovrani nativi dello Stato indiano di Hyderabad) come regalo di nozze nel 1947. Elisabetta II l’ha indossata stato spesso indossato per impegni ufficiali e per ritratti formali.

Collana Nizam of Hyderabad in platino con 300 diamanti
Collana Nizam of Hyderabad in platino con 300 diamanti
Bracciale di Cartier in platino, diamanti e zaffiri
Bracciale di Cartier in platino, diamanti e zaffiri
Collana Delhi Durbar. È composta con nove smeraldi originariamente di proprietà della nonna della regina, Mary. Il diamante ovale da 8,8 carati è stato tagliato dal diamante Cullinan, il più grande mai trovato
Collana Delhi Durbar. È composta con nove smeraldi
originariamente di proprietà della nonna della regina, Mary. Il diamante ovale da 8,8 carati è stato tagliato dal diamante Cullinan, il più grande mai trovato
Garrard, collana regina del Sudafrica, 1947
Garrard, collana regina del Sudafrica, 1947
Garrard, bracciale della regina del Sudafrica
Garrard, bracciale della regina del Sudafrica
La regina Elisabetta II ritratta da Dorothy Wilding
La regina Elisabetta II ritratta da Dorothy Wilding
La regina Elisabetta II indossa il Diamond Diadem e la collana Nizam of Hyderabad
La regina Elisabetta II indossa il Diamond Diadem e la collana Nizam of Hyderabad
Spilla con diamanti dono della contea del Dorset alla regina Mary nel 1893. È stata donata alla principessa Elisabetta come regalo di nozze nel 1947
Spilla con diamanti dono della contea del Dorset alla regina Mary nel 1893. È stata donata alla principessa Elisabetta come regalo di nozze nel 1947






La tiara di Lady Diana (e altre 50) esposte a Londra da Sotheby’s




Sotheby’s ha organizzato a Londra la più grande mostra di diademi (28 maggio – 15 giugno)  mai allestita negli ultimi 20 anni. L’evento coincide anche con la Jubilee Season, i festeggiamenti per i 70 anni di regno della regina Elisabetta. E tra le tiare in mostra ce n’è una più speciale di altre: la storica Spencer Tiara, indossata da uno dei membri più influenti della Famiglia Reale: Lady Diana. La tiara risale al 1767 ed è stata tramandata di generazione in generazione all’interno della famiglia Spencer. Il gioiello è stato indossato da Lady Diana, poco più di 40 anni fa, anche in occasione del matrimonio con il principe Carlo nella cattedrale di St. Paul.

La Spencer Tiara
La Spencer Tiara

La Spencer tiara ha un design in stile ghirlanda, con un elemento centrale a forma di cuore con incastonato un diamante affiancato da volute, intervallate da fiori a forma di stella e tromba, anch’essi tempestati di diamanti, montati in argento e oro. Il diamante centrale era particolarmente amato da Lady Diana: sua nonna, Lady Cynthia Hamilton, lo ricevette come regalo di nozze per il suo matrimonio nel 1919 con Jack, il visconte Althorp, il futuro settimo conte Spencer.

La principessa Diana con la Spencer Tiara
La principessa Diana con la Spencer Tiara

Nel corso di quasi 200 anni, come spesso accade in gioielli di questo tipo, la tiara Spencer è stata aggiunta e trasformata fino a quando il gioielliere della corona, Garrard, è stato incaricato negli anni Trenta di trasformare la tiara originale nel gioiello attuale. Lady Diana era nota per essere affezionata alla Spencer Tiara, spesso indossandola in occasione di eventi speciali: l’ha scelta almeno sette volte tra il 1983 e il 1992.

Le celebrazioni del Giubileo della Regina ci hanno offerto l’occasione perfetta per esporre al pubblico un’eccezionale selezione di diademi di provenienza nobile e reale, molti dei quali non venivano esposti da decenni. L’acquisto di questi gioielli è stato un lavoro d’amore, sfociato in una mostra che mette in mostra le migliori iterazioni all’interno del registro dello stile tiara, attraverso alcune delle sue incarnazioni più famose, tra cui la tanto amata e fotografata Spencer Tiara. Questo è anche un momento meraviglioso per noi per illuminare una luce speciale sull’abbagliante maestria consegnata da generazioni di gioiellieri principalmente con sede nel Regno Unito attraverso diversi secoli di produzione di diademi.
Kristian Spofforth, Head of Jewellery di Sotheby’s London

La Derby Tiara, inizialmente creata per la Duchessa di Devonshire nel 1893
La Derby Tiara, inizialmente creata per la Duchessa di Devonshire nel 1893

Oltre alla tiara di Lady Diana, la mostra presenta una cinquantina di diademi di provenienza aristocratica e reale, con alcuni pezzi che verranno esposti pubblicamente per la prima volta. Praticamente tutti i diademi della mostra sono stati realizzati e posseduti dalla nobiltà britannica e insieme offrono una rassegna abbagliante e completa di tutti i principali stili di design dei diademi, attraverso alcuni degli esponenti più esemplari del genere.

La tiara della regina Vittoria con diamanti e smeraldi realizzata dal gioielliere Joseph Kitching nel 1845
La tiara della regina Vittoria con diamanti e smeraldi realizzata dal gioielliere Joseph Kitching nel 1845

Un certo numero di diademi nella mostra, in particolare, sono stati indossati in occasione dell’incoronazione della regina nel 1953, come la tiara Anglesey, che si pensa sia stata realizzata intorno al 1890. Oppure la Derby Tiara, inizialmente creata per la Duchessa di Devonshire nel 1893 e la Westminster Halo Tiara, commissionata ai gioiellieri parigini Lacloche Frères nel 1930 dal Duca di Westminster per la sua sposa Loelia Ponsonby. Si possono confrontare, quindi, i design più affermati all’interno del genere tiara, come lo stile Impero, Naturalismo romantico, Belle Époque, Art Deco, genere moderno e contemporaneo.

The Fitzwilliam tiara, circa 1820, esposta alla Tiaras exhibition at Sotheby’s
The Fitzwilliam tiara, circa 1820, esposta alla Tiaras exhibition at Sotheby’s

Tra i pezzi più speciali c’è anche la tiara di smeraldi e diamanti della regina Vittoria, disegnata dal principe consorte Alberto nel suo stile revival gotico nel 1845. La tiara è stata realizzato dal gioielliere della corona Joseph Kitching, per la somma principesca (a quel tempo) di 1.150 sterline. È uno dei tanti gioielli che il principe ha ideato per la regina nel corso degli anni e, secondo quanto riferito, era il preferito. È anche considerato uno dei diademi di pietre preziose colorate più eleganti e sontuose mai creati: incastonato in oro ha diamanti a forma di cuscino intervallati da smeraldi taglio a gradino allineati sulla sua base, sormontati da ulteriori diamanti e smeraldi modellati a volute e sormontati da una fila graduata di 19 smeraldi cabochon rovesciati a forma di pera, il più grande dei quali pesa 15 carati.

Tiara di Cartier, 1904
Tiara di Cartier, 1904

Questa tiara è spesso associata alle rappresentazioni di una regina Vittoria più giovane con la sua famiglia, il principale tra questi è il ritratto La famiglia reale nel 1846 di Franz Xaver Winterhalter, che raffigura la regina Vittoria con il principe Alberto circondato dai loro figli, oltre a un numero di ritratti più intimi dell’artista. La regina Vittoria è anche nota per aver indossato la tiara in diversi impegni ufficiali, inclusa una visita di stato in Francia nel 1855.

Tiara appartenuta a Giuseppina Bonaparte in oro e cammei
Tiara appartenuta a Giuseppina Bonaparte in oro e cammei

Tiara con diamanti e perle coltivate
Tiara con diamanti e perle coltivate

Tiara con diamanti, circa 1830
Tiara con diamanti, circa 1830
Diadema di Cartier con ametista, zaffiro e onice, 1920
Diadema di Cartier con ametista, zaffiro e onice, 1920
Tiara di Van Cleef & Arpels con diamanti e turchese, 1960
Tiara di Van Cleef & Arpels con diamanti e turchese, 1960
Diadema in argento placcato di Garrard
Diadema in argento placcato di Garrard
Diadema i a banda con gemme, circa 1920
Diadema i a banda con gemme, circa 1920
Tiara di diamanti di Carrington & co
Tiara di diamanti di Carrington & co

Diadema e collana della seconda metà dell'Ottocento
Diadema e collana della seconda metà dell’Ottocento







Due diamanti big e tiare principesche all’asta di Christie’s




Il catalogo è ormai completato. E per gli appassionati di gioielli eccezionali e collezionisti di gemme, che in periodi storici difficili costituiscono un tipo di investimento particolarmente apprezzato, la vendita di Christie’s dei Magnifxicent Jewels l’11 maggio al Four Seasons Hotel des Bergues offrirà parecchie opportunità. A cominciare da The Rock, diamante che parte da una con un divario molto ampio: dai 19 ai 30 milioni di franchi svizzeri (13-24 milioni di euro oppure 9,2-20,5 milioni di dollari). Il diamante pesa 228,31 carati ed è il più grande mai visto nella storia in asta.

Rahul Kadakia con The Rock
Rahul Kadakia con The Rock

Siamo lieti di presentare l’asta di Ginevra Magnificent Jewels guidata da The Rock, il più grande diamante bianco mai offerto all’asta e un momento fondamentale nel mercato. Accanto a questo il leggendario diamante della Croce Rossa , che ha sostenuto coloro che hanno sopportato le difficoltà da quando è stato venduto all’Appello della Croce Rossa di Christie’s nel 1918, viene offerto con una quota del ricavato da donare al Comitato Internazionale della Croce Rossa. Con le pietre preziose della migliore qualità, gioielli di nobile provenienza e design iconici, l’asta rappresenta un’entusiasmante opportunità per i nostri collezionisti internazionali in questa stagione.
Max Fawcett, Head of Department, Jewellery

Come abbiamo già raccontato, torna invece per la terza volta in asta The Red Cross Diamond, che a dispetto del nome è di colore giallo intenso taglio cuscino di oltre 205 carati. È stato venduto per la prima volta da Christie’s nel 1918, e in parte il ricavato era destinato alla Croce Rossa. E anche questa vendita va in parte a beneficio del Comitato Internazionale della Croce Rossa.

The red Cross diamond, di oltre 205 carati
The red Cross diamond, di oltre 205 carati

Da quasi mezzo secolo la nostra famiglia ha il privilegio di salvaguardare il diamante della Croce Rossa. Da quando è stato introdotto sul mercato per la prima volta nel 1918, l’eredità di questo simbolo dell’umanità è sempre stato il sostegno delle comunità devastate dalla guerra, dalla carestia e da altre difficoltà subite da persone in tutto il mondo. In questo momento di buon auspicio nella storia, onoriamo la chiamata che altri hanno fatto prima di noi. In collaborazione con Christie’s, siamo lieti di mettere in vendita The Red Cross Diamond con una quota del ricavato da donare alla grande istituzione di cui porta il nome. Dedichiamo ulteriormente questa vendita agli instancabili sforzi dei volontari del Comitato Internazionale della Croce Rossa e abbiamo il privilegio di sostenere la loro causa.
Anonimo proprietario di The Red Cross Diamond

La Tiara Fürstenberg
La Tiara Fürstenberg

L’asta di Magnificent Jewels comprende anche diademi del XIX e XX secolo, tra cui la Tiara Fürstenberg (stima 400.000-600.000 franchi svizzeri), e una tiara di perle e diamanti con il marchio del famoso gioielliere austriaco Gustav Flach. Questo esemplare gioiello artigianale apparteneva a Sua Altezza Reale la Principessa di Fürstenberg, nata Contessa Irma di Schönborn Buchheim (1867-1948), membro di una delle più eminenti famiglie aristocratiche dell’Impero Asburgico. Una lettera negli archivi di Fürstenberg, diretta dal gioielliere Flach Mediansky & Paltscho, spiega i molti modi in cui la tiara può essere trasformata, da un diadema per i balli di corte dell’alta società viennese a uno stile più moderato con perle, mentre i motivi di diamanti possono essere indossati come una collana, una spilla o delle forcine per capelli.

Collana di Bulgari con diamanti e rubini
Collana di Bulgari con diamanti e rubini
Orecchini di Jar a spirale con tormaline verdi
Orecchini di Jar a spirale con tormaline verdi






 

I gioielli di Joséphine raddoppiano la stima




Nell’anno dell’anniversario della morte di Napoleone, due diademi che, per tradizione, si pensa siano appartenuti a Joséphine de Beauharnais (1763-1814), moglie dell’imperatore francese, sono stati venduti da a Londra da Sotheby’s per 576.600 sterline (circa 671.00 euro o 759.000 dollari). Una cifra che ha quasi raddoppiato la stima massima di 300.000 sterline. Segno che i gioielli storici conservano un fascino che va al di là del loro valore materiale.

Giuseppina di Beauharnais ritratta da Andrea Appiani
Joséphine de Beauharnais ritratta da Andrea Appiani

I diademi sono considerati esempi del più raffinato artigianato francese dell’inizio del XIX secolo. Sono stati realizzati a Parigi intorno al 1808 con design neoclassico. Dopo la Rivoluzione francese, infatti, Napoleone aveva cercato di legittimare il suo nuovo governo facendo risorgere riferimenti storici e culturali all’antica Roma. Joséphine capì il valore della sua immagine pubblica, e usò vestiti e gioielli per evocare gli ideali del mondo antico e collegandola con l’attuale Impero per aumentare il prestigio del regime del marito.

Diadema in oro, cammeo e smalto di Jacques-Amboise Oliveras del 1808 circa con cinque cammei ovali in pietra dura raffiguranti Zeus, Dioniso (probabilmente XVIII secolo), Medusa, Pan e Gaia (probabilmente fine XVI secolo); offerto insieme a una chiusura da cintura di design simile, con un cammeo in agata di Medusa (probabilmente fine del XVI secolo) e un ornamento per cintura con un cammeo in pietra dura di Zeus (1780-1800), nella custodia originale
Diadema in oro, cammeo e smalto di Jacques-Amboise Oliveras del 1808 circa con cinque cammei ovali in pietra dura raffiguranti Zeus, Dioniso (probabilmente XVIII secolo), Medusa, Pan e Gaia (probabilmente fine XVI secolo); offerto insieme a una chiusura da cintura di design simile, con un cammeo in agata di Medusa (probabilmente fine del XVI secolo) e un ornamento per cintura con un cammeo in pietra dura di Zeus (1780-1800), nella custodia originale

I due diademi fanno parte di una parure (progettati per essere indossati anche insieme). Sono realizzati in oro e smalto champlevé blu decorato con venticinque intagli di corniola, prevalentemente teste classiche maschili e femminili. Sono stati offerti insieme a un paio di orecchini pendenti, ciascuno con un solo intaglio e similmente decorati, e un pettine per capelli e un ornamento per cintura, con al centro con un cammeo in corniola di Bacco. I gioielli sono stati custoditi a Londra per 150 anni.

Diadema in oro, cammeo e smalto di Jacques-Amboise Oliveras del 1808 circa con cinque cammei ovali in pietra dura raffiguranti Zeus, Dioniso (probabilmente XVIII secolo), Medusa, Pan e Gaia (fine XVI secolo)
Diadema in oro, cammeo e smalto di Jacques-Amboise Oliveras del 1808 circa con cinque cammei ovali in pietra dura raffiguranti Zeus, Dioniso (probabilmente XVIII secolo), Medusa, Pan e Gaia (fine XVI secolo)







I diademi di Giuseppina Bonaparte all’asta da Sotheby’s




Il 2021 è stato il bicentenario della morte di Napoleone Bonaparte. La vendita da parte di Sotheby’s di due diademi che sono appartenuti a Joséphine de Beauharnais (1763-1814), almeno secondo la ricostruzione corrente, è dunque di attualità.  Joséphine, moglie di Napoleone Bonaparte (1769-1821), è stata imperatrice di Francia e ha indossato questi rarissimi diademi che, a parte il loro valore materiale, costituiscono una testimonianza storica dell’artigianato francese dell’inizio del XIX secolo.

Diadema in oro, cammeo e smalto di Jacques-Amboise Oliveras del 1808 circa con cinque cammei ovali in pietra dura raffiguranti Zeus, Dioniso (probabilmente XVIII secolo), Medusa, Pan e Gaia (probabilmente fine XVI secolo); offerto insieme a una chiusura da cintura di design simile, con un cammeo in agata di Medusa (probabilmente fine del XVI secolo) e un ornamento per cintura con un cammeo in pietra dura di Zeus (1780-1800), nella custodia originale
Diadema in oro, cammeo e smalto di Jacques-Amboise Oliveras del 1808 circa con cinque cammei ovali in pietra dura raffiguranti Zeus, Dioniso (probabilmente XVIII secolo), Medusa, Pan e Gaia (probabilmente fine XVI secolo); offerto insieme a una chiusura da cintura di design simile, con un cammeo in agata di Medusa (probabilmente fine del XVI secolo) e un ornamento per cintura con un cammeo in pietra dura di Zeus (1780-1800), nella custodia originale

I gioielli sono stati realizzati a Parigi intorno al 1808, nello stile neoclassico che piaceva a Napoleone, che cercava riferimenti storici e culturali nell’antica Roma. Joséphine, in perfetta sintonia, ha usato vestiti e gioielli per evocare gli ideali del mondo antico e collegandola con l’attuale Impero per aumentare il prestigio del regime del marito. Proprio come una influencer, insomma. L’imperatrice era un’appassionata di gioielli. In soli sei anni, Joséphine ha speso una somma impressionante di oltre 25 milioni di franchi in gioielli e vestiti, superando di gran lunga l’indennità che le era stata assegnata.

Set Filetto o Collare con nove cammei e 10 piccoli intagli con animali, francese o italiano, XIX secolo
Set Filetto o Collare con nove cammei e 10 piccoli intagli con animali, francese o italiano, XIX secolo

Questi maestosi gioielli incastonati con cammei e intagli evocano certamente lo stile della grande imperatrice Joséphine – il suo rango di moglie di Napoleone Bonaparte, il suo gusto impeccabile e il suo interesse per il mondo classico. L’imperatrice Joséphine era molto più di un semplice collezionista di antichità. Essendo la prima a incorporare questi cammei e intagli nel suo vestito, indossandoli fianco a fianco con perle e diamanti, ha creato una moda completamente nuova che ha travolto Parigi e il mondo, basata su forme neoclassiche. I gioielli offerti qui dimostrano il lavoro più fine e delicato dei migliori laboratori francesi e, oggi, non ci sono quasi pezzi paragonabili al mondo. Quando le mode sono cambiate, i gioielli sono stati scomposti e rimodellati, rendendo la loro sopravvivenza davvero eccezionale.
Kristian Spofforth, Head of Sotheby’s Jewels Department a Londra

Chiusura da cintura, cammeo in agata di Medusa fine del XVI secolo e un ornamento per cintura con un cammeo in pietra dura di Zeus (1780-1800), nella custodia originale
Chiusura da cintura, cammeo in agata di Medusa fine del XVI secolo e un ornamento per cintura con un cammeo in pietra dura di Zeus (1780-1800), nella custodia originale

I due diademi fanno parte di due parure. Sono incastonati con pietre preziose incise con teste classiche, molte delle quali sono forse antiche: si credeva che donassero a chi le indossava  virtù come l’eroismo, la fedeltà e l’amore. I gioielli sono parte di una collezione privata del Regno Unito, dove sono rimaste per almeno 150 anni, ed entrambe sono ancora contenute nelle loro scatole originali in pelle. Saranno offerti con stime di 200.000-300.000 e 100.000-200.000 sterline nella vendita di Sotheby’s London Treasures, prevista il 7 dicembre.

Diadema in oro, cammeo e smalto di Jacques-Amboise Oliveras del 1808 circa con cinque cammei ovali in pietra dura raffiguranti Zeus, Dioniso (probabilmente XVIII secolo), Medusa, Pan e Gaia (fine XVI secolo)
Diadema in oro, cammeo e smalto di Jacques-Amboise Oliveras del 1808 circa con cinque cammei ovali in pietra dura raffiguranti Zeus, Dioniso (probabilmente XVIII secolo), Medusa, Pan e Gaia (fine XVI secolo)

Le parure saranno prima esposte dal 2 al 9 novembre al Mandarin Oriental, Ginevra, insieme agli highlights delle vendite Sotheby’s di Magnificent Jewels. Una parure simile è conservata nella collezione della famiglia reale svedese, ereditata dal figlio di Joséphine, Eugène Rose de Beauharnais, duca di Leuchtenberg. Sua figlia, Joséphine di Leuchtenberg, portò numerosi gioielli alla famiglia reale svedese quando sposò il futuro re Oscar I nel 1823.

Sei cammei in pietra dura e un grande intaglio, con quattro piccoli intagli in corniola, attaccati a una collana associata più tardi, italiano, fine XVIII/inizio XIX secolo
Sei cammei in pietra dura e un grande intaglio, con quattro piccoli intagli in corniola, attaccati a una collana associata più tardi, italiano, fine XVIII/inizio XIX secolo







Una spirale per l’alta gioielleria Chaumet

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L’estetica dell’ellisse, delle linee che si avviluppano attorno a un baricentro come nella nuova collezione di Chaumet, ha caratterizzato il periodo del barocco. Ma non solo: anche nell’Ottocento le spirali hanno avuto un momento di gloria. Lo testimonia, per esempio, la colonna al centro di Place Vendôme alta 44 metri e decorata con bassorilievi che rappresentano trofei e scene di battaglie combattute dall’esercito francese. Come nella Colonna Traiana a Roma, innalzata nell’anno 113 per celebrare la conquista della Dacia, anche nel monumento di Place Vendôme i bassorilievi seguono un andamento a spirale. E proprio a questo motivo si è ispirata la Maison che produce alta gioielleria da 1780 (prima che fosse eretta la colonna). In ogni caso, Chaumet è stata la prima gioielleria ad aprire un negozio in Place Vendôme nel 1812.

Tiara Torsade de Chaumet
Tiara Torsade de Chaumet

Il risultato è Torsade de Chaumet, che presenta gioielli contrassegnati dal motivo della spirale, in oro bianco diamanti e rubini, zaffiri o smeraldi. Non manca il gioiello che ha contribuito alla fama di Chaumet: la tiara. La Maison ne creò una anche per il suo primo grande cliente, l’imperatrice Giuseppina, moglie di Napoleone. La tiara Torsade de Chaumet è in oro bianco 18 carati, ornata di 385 diamanti bianchi Ef Vvs taglio brillante, per un totale di 63,63 carati e 156 diamanti bianchi taglio a rosa per 23,87 carati. Le spirali sono poi utilizzate per orecchini, collane, bracciali e anelli, sempre come segno distintivo della collezione.

Orecchini in oro bianco e diamanti
Orecchini in oro bianco e diamanti
Anello in oro bianco, zaffiro e diamanti
Anello in oro bianco, zaffiro e diamanti
Anello in oro bianco, smeraldo e diamanti
Anello in oro bianco, smeraldo e diamanti
Bracciale in oro bianco e diamanti
Bracciale in oro bianco e diamanti

Collana in oro bianco, diamanti e rubini
Collana in oro bianco, diamanti e rubini







Quali gioielli indossare per il matrimonio


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Quali gioielli indossare il giorno delle nozze? Se state pensando a che cosa scegliere oltre all’anello di matrimonio, leggete questo articolo ♦

Avete individuato il vestito. Avete deciso il locale del banchetto. Avete trovato un accordo (faticoso) sulla lista degli invitati. Resta un dubbio: quali gioielli indossare il giorno del matrimonio? D’accordo, c’è l’anello nuziale, ma poi? Se avete qualche perplessità ecco 9 consigli utili.

Anello nuziale sulla mano sinistra
Anello nuziale

1 Abbinate tessuti e oro. Anche l’oro ha un colore: può essere bianco, giallo o rosa. Se il colore dell’oro si abbina a quello del vestito l’effetto sarà migliore. Ci avevate pensato? Il color avorio di una stoffa, per esempio, si abbina meglio con l’oro giallo, perché è in nuance con la tonalità del tessuto. Se l’abito è candido senza sfumature, si abbina meglio l’oro bianco o il platino e magari anche l’argento, a patto che sia di design. Attente alle perle: anche quelle le piccole sfere possono essere più o meno bianche e si intonano con l’abito. L’oro rosa si abbina meglio a un vestito colorato: non tutte si sposano in bianco, giusto? Altra cosa da tenere d’occhio: spesso gli abiti da sposa sono ornati con perline o decorazioni in argento: in questo caso i gioielli vanno coordinati con il tipo di prezioso decor scelto.

Gioielli abbinati con il colore del tessuto
Gioielli abbinati con il colore del tessuto

2 Non bisogna strafare. Anche se nel cassetto avete molti gioielli, oppure avete la possibilità di acquistarne a volontà, il giorno delle nozze è meglio non assomigliare a un albero di Natale. Non è necessario indossare contemporaneamente diadema, orecchini, collana, bracciale e, magari, altri anelli. Meglio scegliere uno o due gioielli di qualità, ma che siano appropriati con l’abito. Il vecchio «less si more» vale anche quando ci si sposa.

Per i gioielli nel giorno del matrimonio vince sempre la semplicità
Per i gioielli nel giorno del matrimonio vince sempre la semplicità

3 Orecchini solo se… Bisogna fare attenzione agli orecchini: non solo devono essere in tono con il resto dell’abbigliamento, ma anche alla forma del viso. Potrebbero anche essere di troppo, per esempio, se avete optato per un diadema molto ricco.

Leggi anche: Come scegliere gli orecchini.

Orecchini pendenti molto vistosi, ma niente collana né diadema
Orecchini pendenti molto vistosi, ma niente collana né diadema

4 Collana semplice. Assieme a un vestito con scollatura è quasi obbligatoria una collana. Una sottile catena con pendente non troppo grande va bene quanto il classico filo di perle, singolo o doppio. Chi ha un collo sottile e slanciato può anche avventurarsi nella scelta di un girocollo, a patto che sia coordinato con l’abito e non sembri trovato per caso nel baule della nonna. Niente collana, invece, nel caso di un abito monospalla.

Collana, orecchini e diadema con piccole perle: perfettamente coordinati
Collana, orecchini e diadema con piccole perle: perfettamente coordinati

5 Niente orologio. È arrivata l’ora di dire «sì». Ma non è il caso di consultare le lancette, siete d’accordo? Ci penseranno gli altri a dirvi di non andare in anticipo. Se sentite la necessità di indossare qualcosa al polso, meglio un bracciale che si intoni con l’abito. Ricordate che le mani sono molto fotografate il giorno del matrimonio: una ragione in più per una scelta ragionata del bracciale che deve essere in sintonia con l’anello.

Parure di collana e bracciale. Niente orologio
Parure di collana e bracciale. Niente orologio

6 Rispettate i tempi. Non c’è niente di peggio che ridursi all’ultimo momento per la scelta dei gioielli: sono una parte fondamentale dell’aspetto per un giorno altrettanto fondamentale della vita. Scegliete e provate gli abbinamenti almeno tre mesi prima.

Il rischio di arrivare alla vigilia del matrimonio senza l'anello
Il rischio di arrivare alla vigilia del matrimonio senza l’anello

7 Budget. Non è il caso di indossare tanti gioielli di poco valore. Se il vostro portafoglio non vi consente una grande spesa, meglio sceglierne uno solo, ma di qualità: rimarrà con voi il resto della vita ed è un piccolo investimento.

Fede di Cartier, oro bianco e diamanti.
Fede di Cartier, oro bianco e diamanti. Prezzo: 19.900 euro

8 Diadema sì o no? Il diadema a forma di cerchietto o piccola corona, decorato con perle, pietre preziose o fiori, è il gioiello che è più visibile di altri. Occorre, quindi, molta cautela nella scelta, anche perché un diadema rischia di sovrastare l’effetto del vestito. Prima di tutto, il diadema va coordinato con l’abito: per esempio, se il vestito ha delle perline, anche il diadema utilizzerà delle perle. Inoltre, va di sicuro abbinato agli altri gioielli: di solito una tiara è in argento oppure oro bianco. Fate attenzione che il colore corrisponda a quello di orecchini o del bracciale, se ne indossate uno. Altro punto importante: il diadema deve corrispondere alla quantità e al tipo di capelli. Inutile indossare un piccolo cerchio tra una massa di capelli ricci: scomparirà. Infine: è assolutamente necessario provare il diadema prima, e con il tipo di acconciatura dei capelli che sarà utilizzata il giorno del matrimonio. Quando fate la prova, indossatelo per un po’, per capire se è comodo oppure si tramuta in un meccanismo che fa venire il mal di testa.

Volete saperne di più sulle tiare? Leggete Le tiare regali raccontate da Enrica Roddolo. 

Una tiara può anche essere un semplice cerchio con perline
Un diadema può anche essere un semplice cerchio con perline

9 Scegliere l’anello. Sembra scontato, eppure c’è chi si riduce all’ultimo momento nella scelta dell’anello da scambiarsi al momento del «sì». È un errore: quell’anello sarà il gioiello più indossato negli anni a venire, meglio ponderare bene l’acquisto. Non è detto che l’anello debba essere una semplice fede in oro giallo: ormai si trovano anelli nuziali in tutti e tre i colori dell’oro. C’è anche chi sceglie un anello con pietre colorate ma, in quel caso, è più difficile l’abbinamento con il vestito e tutto il resto. Un consiglio utile: considerate il tipo di lavoro o occupazione abituale e scegliete un anello che vi permetta libertà di movimento oppure non rischi di rovinarsi con l’uso quotidiano.

Leggi anche: Come scegliere l’anello di matrimonio

Anelli nuziali
Anelli nuziali







Tiare e corone, la festa è in testa




Fare festa con qualcosa di prezioso tra i capelli: una tiara. Diademi e corone sono gioielli perfetti per una sera speciale

Un po’ di coraggio e un tocco scintillante: per sentirsi regine della notte in occasione di una serata speciale (decidete voi quale) basta un gioiello tra i capelli. Non occorre essere principesse o indossare un vestito da sposa per indossare un diadema. A proposito, è meglio specificare: una tiara è una leggera corona ornamentale. È un gioiello indossato dalle donne fin dall’antichità. Indossavano una tiara le donne dell’antica Grecia e le matrone dell’antica Roma. Oggi la tiara è indossata in particolare durante occasioni molto formali ma non solo, come qualcuno crede, per la cerimonia di matrimonio. Se siete curiose, la parola tiara è una parola che si è conservata dal latino, e a sua volta deriva dal greco antico τιάρα termine sua volta importato dall’antico persiano. Un sinonimo di tiara è diadema.

Elizabeth von Thurn und Taxis indossa una spilla e e una tiara con diamanti e smeraldi (immagine dal catalogo Sotheby's)
Elizabeth von Thurn und Taxis indossa una spilla e e una tiara con diamanti e smeraldi (immagine dal catalogo Sotheby’s)

La tiara è spesso associata alla nobiltà, benché sia un ornamento ormai entrato nell’uso comune, anche se limitato alle occasioni importanti. È molto in uso, per esempio, nell’alta società americana. Resta il fatto che in origine tiare e diademi fossero un appannaggio dei nobili. Non a caso la famiglia reale britannica ne possiede un numero imprecisato. La regina indossa spesso tiare in occasioni di cerimonie di Stato. Buona parte delle tiare della regina Elisabetta sono un’eredità della regina Alexandra di Danimarca, moglie di Edoardo VII, figlio maggiore della regina Vittoria.

La principessa Beatrice con lo sposo Edoardo Mapelli Mozzi, indossa la Queen Mary's Fringe Tiara
La principessa Beatrice con lo sposo Edoardo Mapelli Mozzi, indossa la Queen Mary’s Fringe Tiara

La regina Mary, moglie di Giorgio V, figlio di Edoardo), per esempio ha ricevuto una famosa tiara in stile kokoshnik (acconciatura popolare russa) come regalo di nozze da Lord e Lady Iveagh nel 1893. Consiste di numerosi cerchi di diamanti a incastro, con gocce di perle attaccate all’interno. Ora è indossata di Camilla, duchessa di Cornovaglia e moglie del principe Carlo.

La Kokoshnik tiara e una collana di diamanti e smeraldi
La Kokoshnik tiara e una collana di diamanti e smeraldi indossati dalla regina Elisabetta

Ma le tiare non sono sempre così preziose. Ce ne sono con finte perle, ci sono diademi con cristalli Swarovski, piccole corone in stile greco, ma con foglie di pelle invece che d’oro. Insomma, questo gioiello non è più posato solo sulle teste coronate e c’è anche chi lo indossa per uscire la sera, come Rihanna, Sarah Jessica Parker e altre celebrity. Insomma, perché farne a meno?

Carolina Herrera, Falling Jasmine tiara e orecchino a bottone in argento placcato oro e smalto bianco
Carolina Herrera, Falling Jasmine tiara e orecchino a bottone in argento placcato oro e smalto bianco
Tiara di diamanti trasformabile in collana di Cartier
Tiara di diamanti trasformabile in collana di Cartier

Tiara in oro bianco 18 carati, diamanti e ametiste di diverse sfumature
Tiara in oro bianco 18 carati, diamanti e ametiste di diverse sfumature

Meghan Markle, prima del suo principesco matrimonio, con tiara
Meghan Markle, prima del suo principesco matrimonio, con tiara







La strana storia della tiara indossata da Beatrice

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La maggior parte dei commenti sui giornali e sul web riguardo alle nozze della principessa Beatrice con Edoardo Mapelli Mozzi si sono centrati sul vestito firmato Norman Hartnell. Pochi, invece, hanno sottolineato la scelta di indossare una tiara che ha una storia lunga e sorprendente. Quindi, vale la pena di raccontare la storia della tiara indossata dalla principessa Beatrice, figlia del principe Andrea, duca di York e secondo figlio maschio della regina Elisabetta. Gioiello chiamato Queen Mary’s Fringe Tiara.

La principessa Beatrice con lo sposo Edoardo Mapelli Mozzi, indossa la Queen Mary's Fringe Tiara
La principessa Beatrice con lo sposo Edoardo Mapelli Mozzi, indossa la Queen Mary’s Fringe Tiara

La tiara che ha indossato Beatrice è speciale: basti dire che era tra i capelli della regina Elisabetta il giorno del suo matrimonio con Filippo, principe di Edimburgo nel 1947. Si tratta della Queen Mary Fringe, che ha più di cento anni. La tiara, infatti, è stata realizzata dal gioielliere di Londra Garrard su commissione della regina Mary nel 1919. Ma ha un origine ancora più antica perché è composta con i diamanti di un collana che la regina Vittoria aveva regalato nel 1893 alla regina Mary in occasione del suo matrimonio con quello che sarebbe diventato Giorgio V, e allora era nipote della inquilina di Buckingham Palace.

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Ancora un passo indietro. La collana di diamanti, che è diventata tiara, erano in origine di proprietà di Giorgio III e di sua moglie, la regina Charlotte. Proprio per questo motivo la tiara è chiamata anche come diadema di Giorgio III o di Hannover, in passato il titolo nobiliare della famiglia reale, che ha origini tedesche. Ma era una collana con una forma esotica e, soprattutto, in stile kokoshnik: parola che indica un tradizionale copricapo delle donne russe. La collana, infatti, era convertibile e poteva essere indossata anche sui capelli come diadema.

La tiara, dunque, è stata indossata dalla regina Mary per il suo matrimonio e poi dalla regina Elisabetta per il suo matrimonio con Philip Mountbatten. Ma con un piccolo dramma: mentre Elisabetta si stava vestendo per la cerimonia, si è bloccato il meccanismo che mantiene la forma della cornice della tiara. Un problema risolto, con qualche ansia, dopo che il gioiello è stato portato in tutta fretta nel laboratorio del gioielliere. Nonostante questo, la frangia centrale della tiara è rimasta leggermente inclinata, come testimoniano le foto scattate nell’occasione .

La regina Elisabetta il giorno del suo matrimonio
La regina Elisabetta il giorno del suo matrimonio

La storia della tiara non è finita. È stata indossata ancora, infatti, dalla Principessa Anne nel 1973, in occasione del suo matrimonio con Mark Phillips. La regina Elisabetta, in seguito, ha ereditato il diadema nel 2020 quando è morta la regina Madre e lo ha indossato in un Diamond Jubilee Portrait, un’immagine scattato nella Sala Blu a Buckingham Palace da Julian Calder per il Governatore Generale della Nuova Zelanda nel 2011. E ora è stata la volta di Beatrice. Chi sarà la prossima a indossare il gioiello?

La regina Elisabetta II (a destra) ela principessa Augusta di Hesse Cassel, Duchessa di Cambridge (a destra) con la tiara The Cambridge Lover Knot
La regina Elisabetta II (a destra) ela principessa Augusta di Hesse Cassel, Duchessa di Cambridge (a destra) con la tiara The Cambridge Lover Knot

La Queen Mary's Fringe Tiara
La Queen Mary’s Fringe Tiara







Dorotheum mette all’asta i gioielli d’Asburgo

All’asta di Dorotheum diadema e spilla di Maria Valeria, arciduchessa d’Austria ♦︎

Il fascino dell’antica nobiltà è spesso presente nelle aste di gioielli. Lo sa bene Dorotheum, che a Vienna il 27 novembre mette in vendita diadema e spilla di Maria Valeria, figlia dell’Imperatrice Elisabetta. Maria Valeria è stata la figlia prediletta di Elisabetta Amalia Eugenia di Wittelsbach, duchessa di Baviera che, con il matrimonio con Francesco Giuseppe, divenne imperatrice d’Austria, regina apostolica d’Ungheria, regina di Boemia e di Croazia.

Diadema di Maria Valeria, arciduchessa d’Austria
Diadema di Maria Valeria, arciduchessa d’Austria

I due preziosi gioielli di proprietà di Maria Valeria sono un diadema incastonato con 15 perle orientali e diamanti di 25 carati, e un’altrettanto magnifica spilla, cosiddetta corsage: due pezzi che stupiscono non solo con i loro diamanti, ma anche per le numerose e rarissime perle orientali, allora di moda in tutta Europa, simbolo di bellezza, potere e influenza. I due gioielli sono considerati in ottimo stato di conservazione. La stima va dai 100.000 ai 200.000 euro (per il diadema) e dai 60.000 ai 100.000 euro (per la spilla).

Spilla corsage di Maria Valeria, arciduchessa d’Austria
Spilla corsage di Maria Valeria, arciduchessa d’Austria

Nel 1890, quando l’arciduchessa Maria Valeria sposò l’arciduca Francesco Salvatore d’Austria-Toscana, il gioielliere A. E. Köchert era fornitore di Corte e Camera Imperial-Regia già di terza generazione. È stato lui a eseguire la spilla intorno al 1890. È invece a Wilhelm Friedrich Haarstrick, fino al 1891 firmatario autorizzato e responsabile dell’atelier, che si deve il disegno del diadema. Federico Graglia

Maria Valeria, arciduchessa d’Austria
Maria Valeria, arciduchessa d’Austria

Elisabetta d'Austria, quadro di Franz Xaver Winterhalter
Elisabetta d’Austria, quadro di Franz Xaver Winterhalter







Le tiare di Chaumet in mostra




Le famose tiare di Chaumet, e altri gioielli, in mostra nel Principato di Monaco ♦︎

La Maison Chaumet, uno dei grandi nomi della gioielleria, dal 1780 a oggi ha creato oltre 2000 tiare. Per regine, famiglie aristocratiche, o semplicemente per donne che vogliono indossare un gioiello speciale e, naturalmente, sono tanto fortunate da avere un partner che regalo loro una tiara o un diadema. Infatti, un tempo la tiara era riservata a principesse e regine, mentre ora è un gioiello che può essere indossato da tutte le donne in speciali occasioni, come il matrimonio. Nell’arte della tiara, spiegano a Chaumet, tutto inizia con un disegno. Negli anni, le tiare di Chaumet hanno così interpretato lo stile del romanticismo, naturalismo, Belle Époque e Art Déco. Ora la Maison vanta 400.000 disegni d’archivio e un Salon des Diadèmes, vetrina delle collezioni storiche di Chaumet.

Diadema trasformabile con motivo a giglio appartenuto alla famiglia Leuchtenberg, discendenti dell'imperatrice Giuseppina, 1830. Il grande solitario di smeraldo esagonale può essere indossato come una spilla
Diadema trasformabile con motivo a giglio appartenuto alla famiglia Leuchtenberg, discendenti dell’imperatrice Giuseppina, 1830. Il grande solitario di smeraldo esagonale può essere indossato come una spilla

Un patrimonio che da un paio di anni gira il mondo in una mostra, che ora arriva nel Principato di Monaco, dopo essere passata per Pechino e Tokyo. La mostra si intitola Chaumet in Majesty, Jewels of Sovereigns since 1780 ed è organizzata al Grimaldi Forum di Monaco. Chi vuole sognare, può vedere da vicino diademi eccezionali tra 250 gioielli di sovrani, alcuni dei quali esposti per la prima volta al pubblico.

Chaumet in Majesty, Jewels of Sovereigns since 1780
dal 12 luglio al 28 agosto 2019
Grimaldi Forum di Monaco

 




Aigrette soleil rayonnant, in platino, smeraldo, diamanti. eno formale della tiara, l'aigrette offre comunque un'aria di festa e allunga la silhouette. Grassetto senza ostentazione, un'alternativa alle stelle e alle crescenti popolari della fine del XIX secolo, il Soleil fu introdotto da Chaumet intorno al 1900
Aigrette soleil rayonnant, in platino, smeraldo, diamanti. eno formale della tiara, l’aigrette offre comunque un’aria di festa e allunga la silhouette. Grassetto senza ostentazione, un’alternativa alle stelle e alle crescenti popolari della fine del XIX secolo, il Soleil fu introdotto da Chaumet intorno al 1900
Diadema Fleurs pensée
Diadema Fleurs pensée, circa 1850, oro, argento e diamanti
Diadema Boccioli di rosa, oro bianco, diamanti, perle
Diadema Boccioli di rosa, oro bianco, diamanti, perle
Diadème aux épis de blé (spighe di grano)
Diadème aux épis de blé (spighe di grano)
Collana Bayadère, Chaumet, Parigi, circa 1920, di Joseph Chaumet. Platino, diamanti, zaffiri e perle
Collana Bayadère, Chaumet, Parigi, circa 1920, di Joseph Chaumet. Platino, diamanti, zaffiri e perle
Chaumet, tiara in platino e diamanti
Chaumet, tiara in platino e diamanti
Spilla con diamante centrale a goccia
Spilla con diamante centrale a goccia
Spilla Fuchsia di Chaumet in diamanti fucsia realizzata nel 1840 sotto la direzione di Jean-Baptiste Fossin. Argento su oro con diamanti en tremblant
Spilla Fuchsia di Chaumet in diamanti fucsia realizzata nel 1840 sotto la direzione di Jean-Baptiste Fossin. Argento su oro con diamanti en tremblant
Spilla-aigrette Lune croissante, con diamanti e perle
Spilla-aigrette Lune croissante, con diamanti e perle







Altri serpenti per Boucheron

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Nuovi gioielli della collezione Serpent de Bohème firmati da Boucheron ♦︎

Spente le 160 candeline di compleanno Boucheron continua a proporre gioielleria e alta gioielleria. La storia continua: il marchio francese fondato nel 1858 da Frédéric Boucheron, che fa parte oggi del gruppo Kering, non rinnega le suo origini. Boucheron è stato il primo gioielliere ad aprire un negozio sotto i portici del Palais Royal, il centro del lusso parigino dell’epoca. Ed è stato il primo a introdurre con la Maison un certo modo di intendere la gioielleria. Per esempio, con una delle sue più classiche collezioni, Serpent Bohème. Il motivo dei gioielli a forma di rettile, in effetti, è ancora più antica. Serpent Bohème è una collezione che si rinnova periodicamente, com l’aggiunta di nuovi pezzi, gemme, soluzioni originali. Dal 2017, quando è stata proposta una aggiornamento della collezione, per esempio, sono state introdotte altre novità, come la fascia per capelli, in oro rosa e diamanti, mentre l’oro dell’anello è stato sempre lavorato in modo da riprodurre la pelle del serpente.

2 malachiti 520 carati Oro giallo
Anello in oro giallo Serpent de Bohème con due malachiti

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D’altra parte, a monsieur Boucheron piaceva l’avventura: in quei tempi, in cui i viaggi erano davvero pericolosi, si spingeva nei luoghi più lontani per visitare le miniere di pietre preziose. Partendo dalle gemme ha poi disegnato pezzi iconici come la collana Point d’Interrogation, pezzo emblematico e un’invenzione geniale: è stata disegnata senza un fermaglio, con un sistema a molla nascosta che consente alla collana di arricciarsi intorno al collo come una piuma, presentata al pubblico all’Esposizione Universale di Parigi del 1889.

 

point dinterrogation
La collana Point d’interrogation



fascia testa
Fascia per la testa in oro giallo e diamanti
Collana con 23 motivi pave in oro bianco
Collana con 23 elementi in oro bianco e diamanti
Boucheron Serpent Boheme a due pietre motivi S anello a due pietre con granati rodolite in oro rosa
Anello in oro rosa con due granati
16 diamanti tondi 067 carati Oro rosa
Anello in oro rosa con 16 diamanti
4 lapislazzuli pere 33 carati 164 diamanti rotondi 357 carati oro giallo
Bracciale con nappa in oro, quattro lapislazzuli, 164 diamanti
4 granati rodolite 2873 carati 32 diamanti rotondi
Orecchini con quattro granati e 32 diamanti







Nuovi gioielli nel tesoro di Maria-Antonietta





Sale a dieci il numero di gioielli posseduti da Maria-Antonietta all’asta di Sotheby’s ♦︎

Si amplia la possibilità di acquistare un pezzo di Storia assieme a un gioiello. Come abbiamo già scritto, il 14 novembre, a Ginevra, Sotheby’s mette in vendita i gioielli appartenuti a Maria-Antonietta, la regina di Francia decapitata insieme al marito, re Luigi XVI, durante la Rivoluzione francese. Sono gioielli non solo preziosi, ma che testimoniano un eccezionale pezzo di Storia dell’umanità e, quindi, le aspettative sono alte. Dopo la presentazione a giugno, però, ci sono delle novità: i pezzi attribuiti alla regina sono saliti a dieci .

Sotheby’s, infatti, ha svelato che nel catalogo della vendita sono stati aggiunti altri pezzi appartenuti a Maria Antonietta, tra cui un paio di orecchini con perle naturali e diamanti (stima tra 200.000 e 300.000 dollari).

Orecchini di perle naturali posseduti da Maria Antonietta
Orecchini di perle naturali posseduti da Maria Antonietta

Non solo: una collana di perle a sei fili ha una chiusura, rimasta inalterata, che faceva parte della collezione regale. La chiusura di nobili origini comprende cinque perle naturali grandi e 18 piccole e, in origine, serviva per un braccialetto di perle naturali a sei fili. La collana è stata poi commissionata dalla famiglia Bourbon-Parma e realizzata con perle coltivate. Altri cinque gioielli con diamanti sono collegati a Maria-Antonietta, come la spilla di diamanti del tardo XVIII secolo con un diamante giallo.

Sempre della regina di Francia era una spilla con doppio nastro, ma il diamante giallo pendente pare sia stato aggiunto più tardi. Sono i discendenti di Maria Antonietta, invece, che probabilmente hanno fatto realizzare un anello di diamanti con il ritratto della regina.

Se siete appassionati di gioielli antichi con il sangue blu sappiate che sono in vendita anche gioielli appartenuti a re Carlo X (1757-1836), l’ultimo re di Francia.

Diadema di diamanti appartenuto a Carlo X
Diadema di diamanti appartenuto a Carlo X

Per esempio, era di Carlo X il diadema di diamanti. Le pietre provenivano da un distintivo dell’Ordine reale dello Spirito Santo, ordine cavalleresco francese fondato dal re Enrico III nel 1578, che era di proprietà di Carlo X, cognato di Maria Antonietta. I diamanti furono trasferiti poi a Roberto I, Duca di Parma (1848-1907). La tiara fu creata utilizzando le pietre preziose intorno al 1912 per l’arciduchessa Maria Anna d’Austria (1882-1940) dal famoso gioielliere di Vienna Hübner: i fiori sulla tiara possono essere staccati e indossati separatamente come spille.

Un altro pezzo affascinante che è stato aggiunto all’asta dei gioielli è un emblema dell’Ordine del Toson d’Oro appartenente a Louis Antoine di Borbone, duca di Angoulême (1775-1844), che sposò la figlia di Maria Antonietta, sua cugina. L’Ordine del Toson d’Oro è stato a lungo considerato l’ordine di cavalleria più prestigioso ed esclusivo al mondo. Louis Antoine ha ricevuto il distintivo in seguito alla sua partecipazione alla spedizione spagnola del 1823. Sotto un grande diamante bianco, il distintivo riporta il tradizionale simbolo reale francese, l’orifiamma, rappresentato da uno zaffiro centrale e circondato da fiamme composte da rubini. Federico Graglia





Anello con ritratto di Maria Antonietta
Anello con ritratto di Maria Antonietta

Collana di perle: il fermaglio era di un bracciale della regina di Francia
Collana di perle: il fermaglio era di un bracciale della regina di Francia
Orecchini con diamanti precedentemente nella collezione di Marie-Thérèse de Savoie, Duchessa di Parma
Orecchini con diamanti precedentemente nella collezione di Marie-Thérèse de Savoie, Duchessa di Parma
Collana con perle che erano originariamente infilate in una lunga collana a tre fili e appartenenti alla regina Maria Antonietta
Collana con perle che erano originariamente infilate in una lunga collana a tre fili e appartenenti alla regina Maria Antonietta
Spilla per capelli con rubino di Bachruch, regalata dall'arciduca Frédéric d'Austria (1856-1936) a sua figlia, l'arciduchessa Maria Anna d'Austria, la principessa Elie de Bourbon-Parme (1882-1940) in occasione della nascita di suo figlio, Charles, nel 1905
Spilla per capelli con rubino di Bachruch, regalata dall’arciduca Frédéric d’Austria (1856-1936) a sua figlia, l’arciduchessa Maria Anna d’Austria, la principessa Elie de Bourbon-Parme (1882-1940) in occasione della nascita di suo figlio, Charles, nel 1905
Spilla a doppio nastro con diamanti bianchi appartenuto alla regina di Francia. Successivamente arricchita con il diamante giallo
Spilla a doppio nastro con diamanti bianchi appartenuto alla regina di Francia. Successivamente arricchita con il diamante giallo

Spilla del Toson d'Oro
Spilla del Toson d’Oro

Tiara di diamanti donata dall'imperatore Francesco Giuseppe a sua nipote, arciduchessa Maria Anna d'Austria
Tiara di diamanti donata dall’imperatore Francesco Giuseppe a sua nipote, arciduchessa Maria Anna d’Austria in occasione del matrimonio

Pendente con diamanti e perla naturale di eccezionali dimensioni (26 x 18 millimetri) appartenuto alla regina Maria Antonietta
Pendente con diamanti e perla naturale di eccezionali dimensioni (26 x 18 millimetri) appartenuto alla regina Maria Antonietta

Spilla con pendente in oro giallo e diamanti ricevuta dalla principessa Maria Pia Borbone-Due Sicilie in occasione del suo matrimonio con Roberto I
Spilla con pendente in oro giallo e diamanti ricevuta dalla principessa Maria Pia Borbone-Due Sicilie in occasione del suo matrimonio con Roberto I







A nozze con Dani

Sembra alta gioielleria, ma è a prezzo accessibile: la formula di Dani si allarga anche ai gioielli per la sposa ♦ 

Diciamo la verità: quanti sono pronti a indossare un gioiello che sembra qualcosa di più prezioso? Molti. Anche se, forse, non tutti sono disposti ad ammetterlo. Eppure, indossare un finto solitaire, che sembra un anello con vero diamante, può servire alla necessità: non solo consente di sfoggiare un gioiello dall’aspetto prezioso, ma anche di non correre rischi, per esempio di smarrire o, peggio, subire il furto dell’anello. Sono i ragionamenti che hanno ispirato nel 2014 il lancio a Baselworld di Dani, brand lanciato da Daniel K. I gioielli proposti da questo marchio hanno l’apparenza di pezzi molto preziosi, ma sono realizzati in argento e diamanti simulati, con l’aggiunta di spinello generato in laboratorio, corindone, e berillo, tutti tagliati a mano, lucidati e montati con tecniche di alta gioielleria. Questa idea di gioielli a prezzo di bijoux, ma con l’aspetto di pezzi di alta gamma, sembra aver fatto breccia. Tanto, che il brand (i gioielli si possono acquistare online) ha ampliato l’offerta, aggiungendo una linea dedicata alla sposa, con diademi, collane e anelli da indossare il giorno delle nozze.

Dani è stato lanciato da Daniel Koren, figlio di un commerciante di diamanti di seconda generazione, che ha già lanciato il suo marchio di alta gioielleria, Daniel K, a New York. Cosimo Muzzano





Anello in argento, rodiato, diamante simulato
Anello in argento, rodiato, diamante simulato

Orecchini in argento con pietre sintetiche
Orecchini in argento con pietre sintetiche
Orecchini in argento rodiato con pietre sintetiche colorate
Orecchini in argento rodiato con pietre sintetiche colorate
Orecchini in argento rodiato, con diamanti sintetici a goccia
Orecchini in argento rodiato, con diamanti sintetici a goccia
Orecchini in argento rodiato, con cristalli con taglio brillante, marquise, pera
Orecchini in argento rodiato, con cristalli con taglio brillante, marquise, pera
Collana Bohemian in argento con cristalli colorati
Collana Bohemian in argento con cristalli colorati

Orecchini argento e diamanti simulati a taglio smeraldo
Orecchini argento e diamanti simulati a taglio smeraldo







Diademi al polso con Cruciani C

Cruciani C, brand famoso per i suoi braccialetti in tessuto macramé, propone Diadema, bracciali con dettagli in argento e 43 cristalli Swarovski.

Un diadema di solito si indossa sui capelli, ma ore ce n’è anche uno che si infila al braccio. Si tratta, infatti, della serie di bijoux firmati Cruciani C, azienda famosa per i suoi lacci colorati in macramé. La collezione Diadema (parola che in greco significa semplicemente qualcosa che cinge), come al solito offre una ampia varietà di sette colori, dal grigio perla alla tonalità  cammello, da rosa antico a nero. Il bracciale è sempre realizzato in tessuto macramé, ma in corrispondenza dei nodi si trovano 43 cristalli Swarovski, a cui si aggiungono piccoli elementi in argento. Il bracciale è prodotto in una serie limitata di pezzi ed è in vendita a 79 euro. Lavinia Andorno

Bracciale Diadema Blunavy. Prezzo: 79 euro
Bracciale Diadema Blunavy. Prezzo: 79 euro
Bracciale Diadema Grigio perla. Prezzo: 79 euro
Bracciale Diadema Grigio perla. Prezzo: 79 euro
Bracciale Diadema acciaio. Prezzo: 79 euro
Bracciale Diadema acciaio. Prezzo: 79 euro
Bracciale Diadema cammello. Prezzo: 79 euro
Bracciale Diadema cammello. Prezzo: 79 euro
Bracciale Diadema cipria. Prezzo: 79 euro
Bracciale Diadema cipria. Prezzo: 79 euro
Bracciale Diadema nero. Prezzo: 79 euro
Bracciale Diadema nero. Prezzo: 79 euro
Bracciale Diadema rosa antico. Prezzo: 79 euro
Bracciale Diadema rosa antico. Prezzo: 79 euro

Incoronate dal re delle corone

Il re delle corone, George Wittels, che sono ambite dalle reginette di bellezza.

C’è gioielleria e gioielleria. C’è, per esempio, anche quella specializzata in corone per le Miss. Il re che incorona le regine dei concorsi di bellezza è un austriaco che si è trasferito in Venezuela quando aveva otto anni. Si chiama George Wittels e ogni 3 novembre nella sua gioielleria commemora la nascita di Benvenuto Cellini, maestro di tutti gli orafi del mondo. George Wittels, però, è orafo per caso. Ha studiato ingegneria, ma poi ha passato anche un periodo a New York, dove ha seguito i corsi del Gia. Diventato esperto gemmologo, è tornato in Venezuela, dove la famiglia aveva un negozio di stoffe a Maracaibo. Sempre per caso, nel 1999 è stato contattato per realizzare un gioiello per una concorrente a Miss Venezuela, che poi ha vinto. Da quel momento ha iniziato a creare le corone per le regine del concorso e, visto il successo, è stato chiamato a realizzare diademi e corone anche per altre manifestazioni in Sudamerica, ma anche negli Usa e in Europa, per esempio in Lettonia o Slovacchia. Le corone sono grandi, barocche, arzigogolate, ma per fortuna negli anni si sono alleggerite. Le povere reginette di 20 anni fa calzavano in testa un tripudio scintillante da 1 chilogrammo e mezzo. Oggi il peso è minore, anche perché accanto alle pietre George Wittels utilizza cristalli Swarovski, che sostituiscono in particolare i diamanti. Lavinia Andorno

Gioielli firmati George Wittels
Gioielli firmati George Wittels
Corona per Nuestra Beleza Latina 2016
Corona per Nuestra Beleza Latina 2016
Corona per Miss Venezuela
Corona per Miss Venezuela con turchesi
Corona per Miss Venezuela 2015, con smeraldi, rubini e lapislazzuli
Corona per Miss Venezuela 2015, con smeraldi, rubini e lapislazzuli
George Wittels
George Wittels
Miss Venezuela 2015
Miss Venezuela 2015
Corona per Miss Perla de Panama
Corona per Miss Perla de Panama
Vanessa Goncalves incoronata
Vanessa Goncalves incoronata
Orecchini di George Wittels per Vanezza Goncalves, Miss Venezuela 2010
Orecchini di George Wittels per Vanezza Goncalves, Miss Venezuela 2010
Corona per Miss Venezuela
Corona per Miss Venezuela

La storia di Chaumet vista da Chaumet

L’hanno battezzato Musée éphémère, cioè museo effimero, ma in questo caso l’aggettivo significa temporaneo perché il nuovissimo museo di Chaumet, inaugurato con una mostra dal tema naturalistico, di effimero non ha proprio nulla. Anzi, può contare su una solidissima tradizione iniziata nel 1780 con il fondatore, Marie-Étienne Nitot, che fu il fornitore ufficiale di Napoleone e il gioielliere dell’aristocrazia europea. Un percorso che nei secoli ha prodotto una collezione di pezzi straordinari, 55 mila disegni d’archivio, 500 mila fotografie scattate da fine 800 ai giorni nostri e 500 prototipi di tiare realizzate in alpacca, una lega di rame zinco e nichel. L’idea è proprio quella di raccontare una storia poco conosciuta attraverso delle esposizioni che collegano il passato con il presente.

Per sei mesi

Per esempio, nei prossimi sei mesi gli appassionati di gioielli avranno un’occasione unica per scoprire, al piano terra di un palazzo del 18 secolo in Place Vendôme, luogo icona del lusso parigino, sede del marchio che fa parte del gruppo Lvhm, lo stile inconfondibile della Maison: Promenade Bucolique è una mostra sulla sua visione della natura, rappresentata da particolari motivi di foglie, fiori e insetti che si trovano nei campi e nei boschi. Insomma, nulla di coltivato. Tra i 15 pezzi storici, accompagnati da disegni originali, fotografie in bianco e nero e opere d’arte, c’è anche la famosa tiara creata nel 1811 per l’imperatrice Maria Luisa d’Austria, giovane sposa di Napoleone. Un diadema dal disegno neoclassico, composto da 150 elementi raffiguranti delle spighe di grano disposti ad arco su una montatura d’argento con 60 carati di diamanti. L’effetto è di grande leggerezza, come se le spighe fossero mosse dal vento, ed è un modello importantissimo perché è stato rivisitato più volte dal gioielliere nelle tiare realizzate negli anni della Belle Époque e nelle spille prodotte dopo la seconda guerra mondiale.

Accanto al grano, ripreso persino con dei covoni in miniatura, si trovano altri motivi: biancospino, fili d’erba, foglie di acanto e l’edera, soggetto tipico del Romanticismo ed espressione di sentimenti come la fedeltà e l’attaccamento, ovviamente. Il collegamento con i giorni nostri è una serie limitata di gioielli che riprende la spiga del 1811 in chiave moderna, dove il contrasto tra l’oro lucido e quello spazzolato conferisce un aspetto iperrealista, ma non solo: per l’occasione sono state ridisegnate le api, il simbolo principale dell’Impero (Napoleonico) dal corpo fatto di pietre colorate con peridoti, granati mandarino, opali, tormaline, topazi e zaffiri gialli, e le ali in oro bianco e giallo, un delicato traforo tempestato di diamanti. La mostra però è anche un pretesto per Chaumet di dedicarsi di nuovo a un tema abbandonato negli 70’. Nel video potete vedere le sue nuove creazioni.

Promenade Bucolique
Fino al 30 gennaio 2016.
Le musée Ephémère de Chaumet, place Vendôme 12, Parigi
Da lunedì a sabato dalle 10.30 alle 19

Chaumet, la tiara disegnata per l'imperatrice Maria Luisa nel 1811
Chaumet, la tiara disegnata per l’imperatrice Maria Luisa nel 1811
Chaumet, diadema con motivi a foglia del 1907
Chaumet, diadema con motivi a foglia del 1907
Chaumet, orecchini collezione Jardins  in oro giallo, diamanti peridoto e franto mandarino
Chaumet, orecchini collezione Jardins in oro giallo, diamanti peridoto e franto mandarino
Chaumet, disegno del 1890 di un davanti de corsage con foglie di alloro e una farfalla
Chaumet, disegno del 1890 di un davanti de corsage con foglie di alloro e una farfalla
Chaumet, spilla a forma di spiga in oro giallo lucido e satinato con diamanti taglio  brillante
Chaumet, spilla a forma di spiga in oro giallo lucido e satinato con diamanti taglio brillante