De Vecchi

De Vecchi, nostalgie Primitive

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Argento e design nella collezione Primitive di De Vecchi ♦︎

Design e argento sono una coppia di fatto. Il metallo bianco, lucente, puro, è spesso associato a una forte attenzione all’aspetto del design di un gioiello. È questa la forza di De Vecchi, brand nato a Milano nel 1935 come specialista del bianco metallo, e non soltanto nel campo della gioielleria. La fine del 2017, in ogni caso, rappresenta il debutto di due nuove collezioni di De Vecchi. Di una, Foglie, abbiamo scritto qui. L’altra nuova collezione si chiama Primitive. Come indica il nome, si ispira alle forme tribali, antiche, come le collane di conchiglie o la punta di una freccia. Solo che queste forme sono interpretate in un più moderno e stilizzato design, con le forme che sono tradotte nel linguaggio contemporaneo. Prezzi: il bracciale della collezione Primitive costa 709 euro, la collana 989 euro, gli orecchini 199 euro.





Anello in argento 925 di De Vecchi
Anello in argento 925 di De Vecchi

Bracciale in argento della collezione Primitive
Bracciale in argento della collezione Primitive
Ferma biglietti
Ferma biglietti
Gemelli in argento
Gemelli in argento
Girocollo in argento 925
Girocollo in argento 925
De Vecchi, orecchini della collezione Primitive, in argento
De Vecchi, orecchini della collezione Primitive, in argento

Orecchini della collezione Primitive, in argento
Orecchini della collezione Primitive, in argento







De Vecchi trasforma l’argento in oro

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De Vecchi introduce gioielli in oro nella collezione Foglie accanto al classico argento ♦︎

Per trasformare l’argento in oro bisogna essere alchimisti (con un po’ di fantasia) oppure chiamarsi De Vecchi. La storia Maison milanese celebre per i suoi argenti, dopo oltre 80 anni svolta e presenta una collezione che comprende anche l’oro. D’accordo, la maggior parte dei gioielli dal design deciso resta in argento. Ma i tre gioielli in oro 9 carati introdotti nella collezione Foglie rappresentano una svolta nella storia dell’azienda. Non è stata una decisione casuale. La richiesta, spiegano in azienda, arriva dal mercato, cioè da tanti gioiellieri che hanno chiesto una variante al solo argento. Eccoli accontentati con la collezione Foglie, con un design molto nordico, semplice, con un pizzico di art déco. La collezione comprende ciondolo, anello e orecchini sia in solo argento che in metallo giallo, con caratura light. I prezzi sono ovviamente differenti: il ciondolo in argento costa 185 euro, mentre nella versione oro 819. Gli anelli costano 213 in argento e 469 euro in oro. Gli orecchini 198 euro in argento e 549 euro in oro.





Anello in argento 925 della collezione Foglie
Anello in argento 925 della collezione Foglie

De Vecchi, anello in oro 9 carati
De Vecchi, anello in oro 9 carati
Collana in argento 925 della collezione Foglie
Collana in argento 925 della collezione Foglie
De Vecchi, pendente in oro 9 carati
De Vecchi, pendente in oro 9 carati
Orecchini in argento 925 della collezione Foglie
Orecchini in argento 925 della collezione Foglie

Orecchini in oro 9 carati
Orecchini in oro 9 carati







Argento più giovane per De Vecchi

I nuovi gioielli in argento e design di De Vecchi Milano 1935: immagini e prezzi.

L’importante, nello sport, è ripetere i propri successi, magari migliorandoli. Ma anche nella gioielleria vale lo stesso principio: se qualcosa piace, meglio continuare sulla stessa strada, aggiungendo semmai un pizzico di novità. Ed è la strategia di molte Maison, tra cui De Vecchi Milano 1935, che è nota al grande pubblico per i suoi argenti di design. Nel flagship store di via Santo Spirito, a due passi da via Monte Napoleone, il brand ha presentato le novità di stagione, comprese quelle per le linee di gioielleria. Nuovi pezzi si aggiungono, così, alle linee Maracas, Torchon, Contrarié, Tubes e Unchained. Gli argenti sono sempre brillanti e, soprattutto, hanno un design speciale, che è il punto di forza della casa. La linea Maracas, per esempio, si allarga con un bracciale rigido, orecchini e pendente con catena sottile. Il nome deriva dal tintinnio, discreto, prodotto dagli elementi mobili sui gioielli. Siamo in grado di indicare i prezzi: orecchini 575 euro, bracciale 835 euro, collana con pendente 560 euro. Linea Torchon: fanno il loro ingresso un bracciale rigido e due anelli in differenti dimensioni caratterizzati dallo stesso gioco a spirale. Due le misure degli anelli: quello con spessore di 13 millimetri ha un prezzo di 460 euro, quello da 9 millimetri 440 euro. Il bracciale, invece, costa 790 euro. Contrarié: le novità sono due anelli, uno a sezione ovale e uno quadra (tutti e due 670 euro). Tubes: l’idea è quella di un vago accenno ai gioielli etnici, ma in realtà di design. Il bracciale rigido costa 790 euro. Unchained: alla collana a catena se ne aggiungono altre due con placche geometriche, più un bracciale. Prezzi: le collane costano 900 euro, mentre il bracciale 395 euro.

Bracciale Unchained
Bracciale Unchained
Orecchini Maracas
Orecchini Maracas
Collane con pendente Maracas
Collane con pendente Maracas
Anello Contrarié
Anello Contrarié
Due misure dell'anello Torchon
Due misure dell’anello Torchon
Anello Contrarié tondo
Anello Contrarié tondo
Anello Contrarié quadro
Anello Contrarié quadro
Collane della linea Unchained
Collane della linea Unchained
Bracciale rigido Tubes
Bracciale rigido Tubes. Prezzo: 790 euro
Bracciale Maracas
Bracciale Maracas

San Valentino bicolore con De Vecchi

San Valentino si avvicina: per la festa degli innamorati De Vecchi Milano 1935 ripropone la collezione Global Love. Non ha a caso: la linea è composta da grandi cuori in argento e ottone bronzato che concorrono a comporre collier e bracciale, entrambi semirigidi. L’alternarsi dei due colori, argento e bronzo, sono una metafora del rapporto di coppia, oltre che un aspetto estetico. De Vecchi consiglia di abbinare bracciale e collier a un paio di orecchini e a un grande cocktail ring. Di seguito i prezzi: anello a cuore in argento: 570 euro, bracciale semirigido in argento e ottone bronzato: 660 euro, orecchini in argento e ottone bronzato: 530 euro, collier rigido in argento e ottone bronzato: 1.280 euro. Lavinia Andorno

Orecchini in argento e ottone bronzato. Prezzo: 530 euro. De Vecchi Milano 1935
Orecchini in argento e ottone bronzato. Prezzo: 530 euro. De Vecchi Milano 1935
Collier rigido in argento e ottone bronzato. Prezzo: 1.280 euro
Collier rigido in argento e ottone bronzato. Prezzo: 1.280 euro
Bracciale semirigido in argento e ottone bronzato. Prezzo: 660 euro
Bracciale semirigido in argento e ottone bronzato. Prezzo: 660 euro
Anello a cuore in argento. Prezzo: 570 euro
Anello a cuore in argento.
Prezzo: 570 euro

De Vecchi, l’argento è vivo

Dal 1935 De Vecchi è sinonimo di argento. Con una curiosa antitesi semantica, però, l’azienda milanese ora si è svecchiata. Non solo nella classica argenteria per la casa, nuova nel design ma tradizionale nella qualità. Ora De Vecchi propone anche una linea di gioielli che è bella, moderna, aggressiva. D’altra parte, più che uno svecchiamento è un ritorno alle origini, visto che l’azienda è stata fondata da Piero De Vecchi sull’onda della cultura futurista, non a caso nata a Milano. La modernità è di casa, insomma.

Le novità e i primi pezzi presentati a primavera (vedi anche https://gioiellis.com/torna-largento-design-di-de-vecchi), hanno debuttato nella boutique di via Santo Spirito, in pieno fashion district, e si basano su forme sinuose, nordiche, consistenti. Anelli grandi, luccicanti, che si annodano alle dita con movimenti morbidi e sorprendenti. Design piacevole e, soprattutto, accattivante: non è detto che il piacere di una superficie liscia si traduca in noia. In questo caso, non si corre il rischio. Oltre agli anelli, ci sono orecchini composti da tanti singoli pezzi uniti come in una maglia, e una collana rigida che sembra una scultura, satinata a metà. E, poi, l’ottone bronzato: un materiale che in alcuni gioielli serve a muovere e a scaldare l’argento.

Le diverse linee di bijoux hanno un nome proprio: Geometri essenziali, come indica il nome, predilige curve che si alternano a spigoli, con maxi anelli e volumi sostanziosi. La linea Intrecci preziosi comprende quattro anelli, sempre grandi, tra cui un pezzo-scultura costruito come un origami d’argento lucido. La serie Global Love è la più tradizionale, con grandi cuori in argento e ottone bronzato. Ancora: la Global Oval contrappone superfici lucide a satinate, con ogni pezzo, dal collier al bracciale, dagli orecchini agli anelli, realizzato unendo tra loro tanti piccoli ovali. La linea Maracas si chiama così, invece, perché gli anelli ricordano gli strumenti della musica centroamericana: sappiate che al movimento della mano producono un leggero tintinnio. Per chi non vuole passare inosservata. Infine: Portebonheur, cioè portafortuna: un piccolo pendente a forma di chicco di caffè al culmine di una sottile catenella.

Considerazione necessaria: già, ma se poi l’anello o il bracciale si scurisce, come avviene nella maggior parte dei gioielli di argento? «Niente paura: tutti i pezzi sono trattati con una raffinata tecnica che prevede l’uso di nanoparticelle di ceramica. Una patina invisibile che, però, protegge i gioielli dall’ossidazione. Non si scuriscono, quindi», spiega Lorenzo Traglio, amministratore delegato di De Vecchi.

Infine, i prezzi: gli anelli partono da 250 euro per i più semplici fino ai 700, mentre la catenella con il chicco di caffè costa 185 euro. Nelle didascalie delle immagini trovare i prezzi precisi. Matilde de Bounvilles

Collezione Global Oval
Collezione Global Oval. Prezzo: 570 euro
Anello della linea Intrecci Preziosi
Anello della linea Intrecci Preziosi, Nodo Quadrato. Prezzo: 670 euro
Global Love, collana
Global Love, collana. Prezzo: 1.280 euro
Global Love, anello
Global Love, anello. Prezzo: 570 euro
Global Love, orecchini
Global Love, orecchini. Prezzo: 530 euro
Global Love, bracciale
Global Love, bracciale. Prezzo: 660 euro
Collana Geometrie Essenziali
Collana Geometrie Essenziali. Prezzo: 880 euro
De Vecchi, Geometrie Essenziali, anello
De Vecchi, Geometrie Essenziali, anello. Prezzo: 670 euro
Anello Geometrie Essenziali
Anello Geometrie Essenziali. Prezzo: 665 euro
Collana Portebonheur
Collana Portebonheur. Prezzo: 185 euro
Anello della linea Intrecci Preziosi
Anello della linea Intrecci Preziosi. Prezzo: 665 euro
Anello Intrecci Preziosi
Anello Intrecci Preziosi. Prezzo: 670 euro
Bracciale GLobal Oval
Bracciale GLobal Oval. Prezzo: 500 euro
Collana della linea Global Oval
Collana della linea Global Oval. Prezzo: 1.280 euro
Orecchini Global Oval, con elemento in ottone bronzato
Orecchini Global Oval, con elemento in ottone bronzato. Prezzo: 660 euro
Anello Global Oval
Anello Global Oval. Prezzo: 285 euro
Anello della linea Maracas
Anello della linea Maracas. Prezzo: 665 euro
Lorenzo Traglio
Lorenzo Traglio

Torna l’argento design di De Vecchi

Il linguaggio dell’arte e del design abita negli oggetti di De Vecchi 1935, storico brand dell’argento, e parla di superfici specchiate, di contrasti di luce, di nuovi materiali. Vale per i pezzi storici come l’ultra famoso T8, un progetto rivoluzionario, che nel 1947 cambiò per sempre i canoni del candelabro fatto a stelo con i suoi tre punti di appoggio. E vale anche per la nuovissima collezione di gioielli presentata nel negozio di via Santo Spirito a Milano. «L’idea era quella di creare una linea con un estetica fortemente riconoscibile come De Vecchi, molto materica nei volumi, che valorizzasse le superfici lucide, accessibile nel prezzo, ma con una grandissima qualità», racconta Lorenzo Traglio, alla guida del marchio storico di argenteria milanese, rilevato da Vhernier nel 2010. Così l’argento si attorciglia nelle geometrie rotonde o quadrate degli anelli Contrarié (divisi all’estremità), si sovrappone sinuosamente nell’anello Nodo, in tre versioni diverse con gli elementi tondi, a sezione quadrangolare oppure nelle combinazione delle due forme, e si unisce negli anelli Abbraccio.

Anello Abbraccio in argento
Anello Abbraccio in argento

Tradizionale abilità

«Attenzione, ci vuole molta capacità artigianale nel lavorare l’argento per ottenere forme ondulate e ritorte e garantire non solo l’armonia del disegno, ma anche una perfetta vestibilità. Soprattutto quando si tratta di anelli di una certa dimensione», aggiunge Traglio. Che con molta soddisfazione mostra un bellissimo bracciale, ovale tondeggiante, all’apparenza molto semplice, ma con una torsione appena accennata e raffinatissima. «È il pezzo più importante della collezione, il bracciale Torcion a cui abbiamo dedicato sei mesi di progettazione e innumerevoli prove di modellazione. Non gira intorno al polso, per mantenere sempre a vista il dettaglio della torsione. Quest’ultima piega in modo discreto, e dà movimento al gioiello con un effetto di grande design. Non solo, la cerniera che ne permette l’apertura è letteralmente impalpabile: sfido che chiunque, a occhi chiusi, riesca a individuare il punto di snodo con il tatto. Quindi, il bracciale non solo è piacevole da indossare, ma si può portare dal mattino alla sera in qualunque occasione, anche quella più formale e sentirsi lo stesso eleganti. Ecco, questo è un esempio di alta gioielleria», spiega il manager.

Bracciale Torcion in argento
Bracciale Torcion in argento

Anelli, bracciali, collane e…

Ma Torcion non è l’unico pezzo della collezione che vanta abilità orafa. Anche modelli più stagionali e giovani non sono semplicemente «piatti». Anelli, orecchini, altri bracciali e collane, in solo argento o alternato al bronzo, sempre a specchio, sono a forma di cuore oppure ovali, e leggermente bombati per conferire maggior carattere a un disegno in fondo semplice. Dettaglio simile per l’anello Lastra, che scorre aperto sulla prima falange. E poi catene, chocker, anelli con lamelle tonde basculanti, che con un certo umorismo sono stati battezzati Maracas. I prezzi vanno dai 250 euro per l’anello Lastra ai 550 per gli altri anelli, fino ai 1.100 euro per il bracciale Torcion, che per è l’unico ad avere questo valore. Per tutti i pezzi un trattamento antiossidante evita l’annerimento del metallo e lo mantiene lucido, assicurano in azienda, almeno per due anni. Federico Graglia 

Anello Contrarié in argento
Anello Contrarié in argento
Anello Nodo in argento
Anello Nodo in argento
Girocollo Contrarié in argento
Girocollo Contrarié in argento
lastra
Anello Lastra in argento
Lorenzo Traglio
Lorenzo Traglio

2 / Brian & Barry, risiko dei gioiellieri

L'interno dello store Brian & Barry, secondo piano dedicato ai gioielli
L’interno dello store Brian & Barry, secondo piano dedicato ai gioielli

Pandora e Queriot, Vhernier e De Vecchi, Pasquale Bruni e ReCarlo, Chopard e Mattia Cielo, David Webb e Veschetti, Pippo Perez e Zancan, Lenti Villasco e Dodo, Ole Lynggaard e Shamballa, Nanis e Marco Valente. Sono i brand di gioielleria presenti al secondo piano dello store Brian & Barry (https://gioiellis.com/brian-barry-tempio-dei-gioielli/) in piazza San Babila, a Milano, che è dedicato ai gioielli e agli orologi, con un concept mutuato dai migliori department store americani: «È il primo esperimento di questo genere in Europa: ogni marchio, invece di allestire il proprio spazio come avviene negli altri store multi brand, ha a disposizione un format preciso che include l’arredamento, volutamente essenziale per evidenziare i prodotti, e nei corner anche l’assistenza alla vendita. Insomma, in questo caso l’uniformità serve a esprimere una filosofia, quella del lusso senza barriere: chi non vuole entrare in una gioielleria, ma desidera acquistare un oggetto prezioso qui lo può fare sapendo di poter scegliere il meglio», commenta Marco Valente, fondatore dell’omonima azienda di alta gioielleria, che ha introdotto il gruppo BBB nel settore e contribuito a selezionare i partner. Ed è proprio questa idea che ha convinto un brand come Vhernier a partecipare: quello dello store milanese di Brian & Barry è un modo per un nome prestigioso ma di nicchia, per farsi conoscere anche da un pubblico più vasto senza timore di abbassare il target. Una formula che potrebbe indurre anche il gruppo Kering a investire ulteriormente nel progetto, secondo quanto raccolto da Gioiellis.com ufficiosamente: la presenza di Dodo nello store è la prova dell’attenzione ai piani di sviluppo dell’azienda fondata da Giuseppe Rabolini e ora entrata a far parte dell’ex colosso Ppr (ora Kering, appunto). In futuro, forse, anche Pomellato potrebbe avere una sua vetrina nello store.

Brian & Barry, esterno
Brian & Barry, esterno

Per la storica gioielleria bresciana Veschetti, che accanto ai suoi bracciali, anelli e collane, propone pezzi vintage, tra cui una croce in oro prodotta su commissione da Cartier a fine 800′, quello milanese è invece il trampolino di lancio dell’americano David Web, marchio acquisito in esclusiva per l’Italia. Se i danesi Ole Lynggaard e Shamballa guardano al cliente italiano, la location è sicuramente un vantaggio anche per chi all’estero è già conosciuto, come Pippo Perez, gioielliere partenopeo amico di famiglia dei fratelli Zaccardi, che ha colto l’occasione per supportare i piani di internazionalizzazione. Stessa motivazione per Mattia Cielo, che qui prosegue la strategia di apertura nei migliori luxory store del mondo, e mostra Armadillo, anello icona del movimento, caratteristica dei suoi gioielli. In attesa, è il pensiero comune a tutti, dell’Expo. M.d.B. 

Lo store il giorno dell'inaugurazione riservata alla stampa
Lo store il giorno dell’inaugurazione riservata alla stampa

 

 

Anello Armadillo by Mattia Cielo
Anello Armadillo by Mattia Cielo


ukThe risiko of jewelery

Pandora and Queriot, Vhernier and De Vecchi, Pasquale Bruni and Recarlo, Chopard and Mattia Cielo, David Webb and Veschetti, Pippo Perez and Zancan, Lenti Villasco Dodo, Ole Lynggaard and Shamballa, Nanis and Marco Valente. They are the brand of jewelry present on the second floor of the store Brian & Barry (https://gioiellis.com/brian-barry-tempio-dei-gioielli/) in San Babila square, in Milan, which is dedicated to jewelry and watches, with a concept borrowed from the best American department stores: “It is the first experiment of its kind in Europe, every brand, instead of setting up their own space as they do in other multi-brand store, has available a standard format that includes the furniture, deliberately essential to highlight products, and in the corner also sales support. In short, in this case the uniformity serves to express a philosophy, that of luxury without barriers: those who do not want to get into a jewelry store, but want to buy a valuable item here can do so knowing that you can choose the best, “says Marco Valente, founder of the company of fine jewelry, which introduced the BBB group in the industry and helped to select the partners. And it is this idea that has convinced a brand like Vhernier to participate: that of Brian & Barry store in Milan is a way for a prestigious name but niche, also to be known by a wider audience without fear of lowering the target. A formula that would lead the group also Kering to invest further in the project, as collected by Gioiellis.com unofficially: the presence of the Dodo in the store is evidence of attention to the development plans of the company founded by Joseph Rabolini and time entry part of the former giant PPR (Kering now, in fact). In the future, perhaps, Pomellato could have its own showcase in the store. For the historical jewelery Veschetti Brescia, who alongside his bracelets, rings and necklaces, offers vintage pieces, including a gold cross produced on commission from Cartier to end ‘800, that Milan is instead the springboard American David Web, mark acquired in Italy exclusively. If the Danes Ole Lynggaard and Shamballa look to the Italian customer, the location is definitely an advantage for those abroad is already known as Pippo Perez, jeweler Neapolitan family friend of the brothers Zaccardi, who took the opportunity to support internationalization plans. Same motivation for Mattia Cielo, who here continues with its strategy of opening the best luxory stores in the world, and shows Armadillo ring icon of the movement, characteristic of its jewels. Waiting, is the thought common to all, the Expo.

france-flagLe risiko des bijoux 

Pandora et Queriot, Vhernier et De Vecchi, Pasquale Bruni et Recarlo, Chopard et Mattia Cielo, David Webb et Veschetti, Pippo Perez et Zancan, Lenti Villasco e Dodo, Ole Lynggaard et Shamballa, Nanis et Marco Valente. Ils sont la marque de bijoux présents sur le deuxième étage de la boutique Brian & Barry (https://gioiellis.com/brian-barry-tempio-dei-gioielli/) in place San Babila, à Milan, qui se consacre à bijoux et montres, avec un concept emprunté des meilleurs grands magasins américains: «C’est la première expérience du genre en Europe, toutes les marques, au lieu de mettre en place leur propre espace comme ils le font dans d’autres magasins multi-marques, dispose d’un format standard qui comprend les meubles, délibérément essentiel pour mettre en surbrillance produits, et dans le coin aussi un soutien des ventes. En bref, dans ce cas, l’uniformité sert à exprimer une philosophie, celle du luxe sans obstacles: ceux qui ne veulent pas entrer dans un magasin de bijoux, mais que vous voulez acheter un objet de valeur ici peut le faire en sachant que vous pouvez choisir la meilleure », dit Marco Valente, fondateur de la société de bijoux, qui a introduit le groupe du Bureau de l’industrie et a aidé à sélectionner les partenaires. Et c’est cette idée qui a convaincu une marque comme Vhernier à participer: celle de Brian & Barry magasin à Milan est un moyen pour un nom prestigieux, mais niche, également à être connu par un public plus large, sans crainte de l’abaissement de la cible. Une formule qui conduirait le groupe Kering également d’investir davantage dans le projet, telles que recueillies par Gioiellis.com officieusement: la présence de la Dodo dans le magasin est la preuve de l’attention sur les plans de développement de la société fondée par Joseph Rabolini et entrée de temps partie de l’ancien géant PPR (Kering maintenant, en fait). Dans l’avenir, peut-être, Pomellato pourrait avoir son propre vitrine dans le magasin. Pour le bijoux de l’histoire Veschetti Brescia, qui aux côtés de ses bracelets, bagues et colliers, propose des pièces vintage, y compris une croix d’or produite à la commission de Cartier à la fin ‘800 », que Milan est la place du tremplin américain David Web, marque acquise en Italie exclusivement. Si le Danois Ole Lynggaard et Shamballa se tournent vers le client italien, l’emplacement est certainement un avantage pour ceux à l’étranger qui est déjà connu comme Pippo Perez, bijoutier napolitaine ami de la famille de la Zaccardi frères, qui en a profité pour soutenir des projets d’internationalisation. Même motivation pour Mattia Cielo, qui ici se poursuit avec sa stratégie d’ouverture des meilleurs magasins de grand luxe dans le monde, et montre Armadillo anneau icône du mouvement, caractéristique de ses bijoux. En attendant, c’est la pensée commune à tous, l’Expo.

german-flagDas risiko Schmuck

Pandora und Queriot, Vhernier und De Vecchi, Pasquale Bruni und Recarlo, Chopard und Mattia Cielo, David Webb und Veschetti, Pippo Perez und Zancan, Lenti Villasco e Dodo, Ole Lynggaard und Shamballa, Nanis und Marco Valente. Sie sind die Marke von Schmuck, das auf der zweiten Etage des Ladens & Brian Barry (https://gioiellis.com/brian-barry-tempio-dei-gioielli/) San Babila square, in Mailand, die zu Schmuck und Uhren gewidmet ist, mit einem Konzept ausgeliehen aus den besten amerikanischen Kaufhäusern: “Es ist das erste Experiment seiner Art in Europa, jede Marke, anstelle der Einrichtung ihren eigenen Raum, wie sie in anderen Multi- Brand-Store zu tun, muss Verfügung ein Standardformat, die Möbel, bewusst auf die besonders aufmerksam beinhaltet Produkte und in der Ecke auch Vertriebsunterstützung. Kurz gesagt, in diesem Fall die Einheitlichkeit dient dazu, eine Philosophie ohne Barrieren zu äußern, dass von Luxus: diejenigen, die nicht wollen, um in einem Juweliergeschäft zu bekommen, aber kaufen wollen, ein wertvolles Einzelteil hier können dies tun, wissen, dass Sie das Beste zu wählen “, sagt Marco Valente, Gründer der Gesellschaft von edlen Schmuck, die die BBB Gruppe in der Branche eingebracht und dazu beigetragen, die Partner zu wählen. Und es ist diese Idee, dass eine Marke wie Vhernier überzeugt hat auf Teilnahme: die des Brian Barry & Store in Mailand ist ein Weg für einen renommierten Namen, sondern Nische, die auch durch ein breiteres Publikum, ohne Angst vor der Senkung des Ziel bekannt sein. Eine Formel, die führen würde, die Gruppe auch kering weiter in das Projekt investieren, wie Gioiellis.com inoffiziell gesammelt: die Anwesenheit der Dodo in der Filiale ist ein Beweis für die Aufmerksamkeit auf die Entwicklungspläne des Unternehmens durch Joseph Rabolini gegründet und Zeiterfassung Teil des ehemaligen Riesen PPR (kering jetzt, in der Tat). In der Zukunft, vielleicht, Pomellato könnte seine eigene Schaufenster in den Laden zu haben. Für die historischen Schmuck Veschetti Brescia, der neben seiner Armbänder, Ringe und Halsketten bietet Vintage-Stücke, darunter eine im Auftrag von Cartier hergestellt, um am Ende ‘800 Gold- Kreuz “, dass Mailand das Sprungbrett statt Amerikaner David Web markieren Sie in Italien exklusiv erworben. Wenn die Dänen Ole Lynggaard Shamballa und der italienischen Kunden suchen, die Lage ist auf jeden Fall ein Vorteil für diejenigen im Ausland bereits als Pippo Perez, Juwelier neapolitanischen Familie Freund der Brüder Zaccardi, die die Möglichkeit, unterstützt hat bekannt Internationalisierung Pläne. Gleiche Motivation für Mattia Cielo, der hier fährt mit seiner Strategie der Öffnung die besten luxory Häuser der Welt und zeigt, Armadillo Ring Symbol der Bewegung, die charakteristisch für seine Juwelen. Warten ist der Gedanke, die für alle, die Expo.

flag-russiaЮвелирные изделия Risiko

Пандора и Queriot, Vhernier и Де Векки, Паскуале Бруни и Recarlo, Chopard и Маттиа Cielo, Дэвид Уэбб и Veschetti, Пиппо Перес и Zancan, Lenti Villasco,  DoDo, Оле Lynggaard и Шамбала, Nanis и Марко Валенте. Они бренд ювелирной настоящее на втором этаже магазина Брайан & Барри (https://gioiellis.com/brian-barry-tempio-dei-gioielli/) в Милане, который посвящен ювелирных изделий и часов, с концепцией, заимствованной от лучших американских универмагов: ” это первый эксперимент в своем роде в Европе, каждый бренд, вместо того, чтобы создавать свои собственные пространства, как в другом магазине мульти- бренда, имеет в наличии стандартный формат, который включает мебель, намеренно существенную для выделения продукты, и в углу также поддержки продаж. Короче говоря, в этом случае равномерность служит для выражения философию, что роскоши без барьеров: те, кто не хочет попасть в ювелирный магазин, но хотите купитьценный предмет здесь, могут сделать это, зная, что вы можете выбрать лучший “, говорит Марко Валенте, основатель компании ювелирных украшений, который представил группу ВВВ в промышленности и помог выбрать партнеров. И именно это идея, которая убедила бренд как Vhernier участвовать: у Брайана и Барри магазина в Милане является для престижным именем, но нише, также должен быть известен более широкой аудитории, не опасаясь снижения цель. Формула, которая приведет группа также Kering в дальнейшем инвестировать в проект, как собирают Gioiellis.com неофициально: наличие Додо в магазине является свидетельством внимания к планам развития компании основана Джозефом Rabolini и въезда времени часть бывшего гиганта PPR (Kering сейчас, на самом деле). В будущем, возможно, Pomellato может иметь свой собственный витрину в магазине. Для исторического украшений Veschetti Брешиа, которые вместе со своими браслеты, кольца и ожерелья, предлагает старинные части, в том числе золотым крестом, производимой на комиссии от Cartier в конец 800, что Милан является вместо трамплином американец Дэвид Веб, отмечают приобрел в Италии исключительно. Если датчане Оле Lynggaard и Шамбала смотреть в итальянском клиента, расположение, безусловно, преимущество для тех, за рубежом уже известен как Пиппо Переса, ювелирной неаполитанской друг семьи братьев Zaccardi, который воспользовался возможностью, чтобы поддержать планы интернационализации. То же мотивация для Маттиа Cielo, который здесь продолжается с ее стратегией открытия лучшие Luxory магазинов в мире, и показывает Armadillo кольцо значок движения, характерную ее драгоценностями. Ожидание, это мысль общим для всех, Экспо.

spagna-okEl risiko de las joyas

Pandora y Queriot, Vhernier y De Vecchi, Pasquale Bruni y Recarlo, Chopard y Mattia Cielo, David Webb y Veschetti, Pippo Perez y Zancan, Lenti Villasco e Dodo, Ole Lynggaard y Shamballa, Nanis y Marco Valente. Son la marca de joyas presentes en el segundo piso de la tienda de Brian & Barry (https://gioiellis.com/brian-barry-tempio-dei-gioielli/) en plaza San Babila, a Milán, que se dedica a la joyería y relojería, con un concepto tomado a partir de los mejores grandes almacenes estadounidenses: “Es la primera experiencia de este tipo en Europa, todas las marcas, en lugar de crear su propio espacio como lo hacen en otra tienda multimarca, tiene a su disposición un formato estándar que incluye el mobiliario, deliberadamente esencial para resaltar productos, y en la esquina también soporte de ventas. En resumen, en este caso la uniformidad sirve para expresar una filosofía, la de lujo sin barreras: los que no quieren entrar en una joyería, pero quieren comprar un objeto de valor aquí puede hacerlo sabiendo que usted pueda elegir el mejor “, dice Marco Valente, fundador de la empresa de joyería fina, que introdujo el grupo de la acreditación en la industria y ayudó a seleccionar a los socios. Y es esta idea que ha convencido a una marca como Vhernier de participación: la de Brian & Barry tienda en Milán es una forma de que un nombre de prestigio pero de nicho, además de ser conocido por un público más amplio, sin temor a la reducción de la meta. Una fórmula que llevaría el grupo también Kering para seguir invirtiendo en el proyecto, procedentes de la Gioiellis.com extraoficialmente: la presencia del Dodo en la tienda es evidencia de la atención a los planes de desarrollo de la empresa fundada por Joseph Rabolini y entrada de tiempo parte de la antigua PPR gigante (Kering ahora, de hecho). En el futuro, tal vez, Pomellato podría tener su propio escaparate en la tienda. Para las joyas históricas Veschetti Brescia, quien junto a sus pulseras, anillos y collares, ofrece piezas de época, entre ellos una cruz de oro producido por encargo de Cartier para poner fin a ‘800, que el Milan es en cambio el trampolín estadounidense David Web, marca adquirida en Italia exclusivamente. Si los daneses Ole Lynggaard y Shamballa miran al cliente italiano, la ubicación es sin duda una ventaja para aquellos en el extranjero ya se conoce como Pippo Perez, joyero napolitano amigo de la familia de los hermanos Zaccardi, quien aprovechó la oportunidad para apoyar planes de internacionalización. Igual motivación para Mattia Cielo, que aquí continúa con su estrategia de apertura de las mejores tiendas luxory en el mundo, y muestra el icono de anillo Armadillo del movimiento, característico de sus joyas. Esperar, es el pensamiento común a todos, la Expo.