Cora Sheibani

I gioielli intramontabili di Cora Sheibani

Dolci e gelati, oppure vasi fioriti e cactus per Cora Sheibani. La designer con base a Londra ha creato collezioni di gioielli isprate ai motivi più diversi. Una si chiama Copper Mould e si ispira ai vecchi, stampi metallici per dolci, periodicamente rinnovata. Sembra fatta apposta per chi ama concedersi il piacere di una fetta di torta o di un budino. Gli stampi sembrano generare una serie di dolci di vario genere, dai gelati ai pudding, che in realtà sono pietre dure intagliate a mano come opale, ossidiana occhio di tigre, su cui in qualche caso sono applicate altre piccole pietre come fossero decorazioni di una torta. Creme e cioccolato, insomma, diventano eleganti anelli che hanno il solo difetto di stimolare l’appetito. E non per modo di dire: la designer ha anche pubblicato un libro di ricette per accompagnare la collezione (lei però conserva una silhouette invidiabile).

Cupcake RIng, con oro rosa, opale rosa e spinelli
Cupcake RIng, con oro rosa, opale rosa e spinelli

Un’altra collezione, invece, prende spunto dai vasi fioriti ammirati durante un viaggio in Italia. Un’altra ancora a piante spinose come i cactus, oppure alle uova di dinosauro. Insomma, i motivi sono davvero inconsueti e il risultato è sorprendente.

Cactus cocktail ring, in oro bianco e granati viola
Cactus cocktail ring, in oro bianco e granati viola

Cora Sheibani, in effetti, il mondo dei dolci lo conosce bene, visto che è nata in Svizzera, Paese considerato la patria del cioccolato. Ma grazie all’ambiente famigliare in cui è cresciuta (con i genitori commercianti di arte) è stata circondata con la passione per il bello, come testimonia una laurea in Storia dell’Arte presso la New York University. Nel gennaio 2001, mentre studiava Rinascimento e pre-Raffaeliti, Cora Sheibani ha deciso che voleva disegnare gioielli. Nel 2002 ha conseguito la laurea in gemmologia presso il Gia di Londra e ha lanciato la sua omonima etichetta. È anche un’appassionata di design e ha pubblicato un libro della sua collezione Valence con testo del designer italiano Ettore Sottsass, uno dei suoi primi sostenitori.

Anello Dino, in oro giallo e opale
Anello Dino, in oro giallo e opale
Orecchini a clip con pietra luna brown e perle di zaffiri
Orecchini a clip con pietra luna brown e perle di zaffiri
Italian Pot ring in titanio
Italian Pot ring in titanio
Orecchini Saturn con acquamarina e diaspro
Orecchini Saturn con acquamarina e diaspro
Green Pudding Ring, con opale verde e zaffiro blu
Green Pudding Ring, con opale verde e zaffiro blu
Gugelhupf Ring, con occhio di tigre e diamante orange
Gugelhupf Ring, con occhio di tigre e diamante orange
Anello in oro rosa, calcedonio, cacholong
Anello in oro rosa, calcedonio, cacholong
Strawberries and cream ring, con rodocrosite e zaffiro bianco
Strawberries and cream ring, con rodocrosite e zaffiro bianco

Guida ai nuovi orecchini trendy




Forme strane, nomi nuovi: imparate a riconoscere i diversi tipi di orecchini trendy. Veloce guida ♦

Vi è mai capitato di voler comprare degli orecchini e sentirvi un po’ disorientate tra modelli come earcuff, wrap-around e wired? Tutta colpa del vocabolario: una volta erano tre i modelli del gioiello più amato dalle donne: a bottone, a cerchio e pendente.

Orecchini della collezione Eyes, indossati di Cora Sheibani
Orecchini della collezione Eyes, indossati di Cora Sheibani

Poi, è arrivato lo chandelier, variante elaborata dell’orecchino lungo, ma nulla è stato più come prima dopo la comparsa degli earcuff, parola che letteralmente significa «polsini da orecchio», perché sono disegnati per avvolgerne la parte superiore. E così da qualche anno ogni stagione ecco che arriva una nuova versione, con qualche dettaglio in più, magari un filo sul retro del lobo, oppure un elemento che dondola davanti e dietro, o catene che fanno sembrare i primi ear cuff oggetti tradizionali. Ecco un mini glossario con la spiegazione di ogni stile, tenendo conto la vera novità sono gli ear jackets, sì la traduzione letterale è proprio giacche da orecchio, mentre quelli più donanti sono i climbers, ossia che si arrampicano. Se poi sono anche un po’ pendenti, è il massimo del trendy.

Ear band cuff Piacerà a chi sviene alla sola vista dell’ago perché è l’unico modello di orecchini che non richiede il buco: infatti si tratta di fasce decorate con pietre o sottili cerchi come delle fedine aperte da sovrapporre lungo la parte alta dell’orecchio. E spesso costano meno di tutti gli altri.

1 Stone, oro rosa 18 carati e diamanti. 2 Maria Francesca Pepe, ottone placcato oro e perla. 3 Bjørg, argento placcato oro. 4 First People First, ottone con tre coni.
1 Stone, oro rosa 18 carati e diamanti. 2 Maria Francesca Pepe, ottone placcato oro e perla. 3 Bjørg, argento placcato oro. 4 First People First, ottone con tre coni.

Ear chain (catena) Dallo stile bohemien moderno, fa molto Coachella festival (l’evento musicale che si svolge a fine aprile a Indio in California) con la sua catena che parte dall’alto e finisce nel buco del lobo. La moda la vuole abbinata a più band cuff impilati sulla cartilagine.

1 Ileana Makri, orecchino ear cuff in oro rosé 18kt con diamanti, zaffiri e tsavorite. 2 Lara Bohinc, orecchini con rodio.
1 Ileana Makri, orecchino ear cuff in oro rosé 18kt con diamanti, zaffiri e tsavorite. 2 Lara Bohinc, orecchini con rodio.

Ear jackets Simili ai wrap around come concetto, questi orecchini si concentrano nel lobo e hanno una parte frontale che può essere un punto luce o una barretta orizzontale e qualcosa di più intricato e il vero pezzo forte sbuca dal retro e abbraccia la curva del lobo come un semicerchio.

1 Niko Koulis, oro nero 18 carati diamanti blu. 2 Perlota, oro bianco e giallo18 carati e ovali con diamanti bianchi pendenti. 3 Sidney Evan, accessorio per ear jacket in oro giallo 14 carati e diamanti grigi. 4 Ca&Lou, metallo e strass colorati.
1 Niko Koulis, oro nero 18 carati diamanti blu. 2 Perlota, oro bianco e giallo18 carati e ovali con diamanti bianchi pendenti. 3 Sidney Evan, accessorio per ear jacket in oro giallo 14 carati e diamanti grigi. 4 Ca&Lou, metallo e strass colorati.

Ear stud double sided Variazione sul tema: la forma viene replicata sul retro in dimensioni maggiori. Da indossare con altri modelli.

1 Vita Fede, ottone placcato oro e cristalli Swarovski. 2 Yoko London, orecchini in oro rosa e diamanti con due perle Tahiti grigie. 3 Dior Tribale, orecchini in palladio con pavé di cristalli grigi e perla ricoperta in resina rosa.
1 Vita Fede, ottone placcato oro e cristalli Swarovski. 2 Yoko London, orecchini in oro rosa e diamanti con due perle Tahiti grigie. 3 Dior Tribale, orecchini in palladio con pavé di cristalli grigi e perla ricoperta in resina rosa.

Ear stud hoop Né carne né pesce, verrebbe da dire. E, invece, sono una combinazione tra i due che rende un classico iper moderno: il bottone davanti e il cerchio incompiuto che si allunga da dietro.

1 Luxory Fashion, metallo e cristalli Swarovski. 2 Maria Francesca Pepe, ottone e strass. 3 CZ by Kenneth Jay Lane, ottone e zirconi.
1 Luxory Fashion, metallo e cristalli Swarovski. 2 Maria Francesca Pepe, ottone e strass. 3 CZ by Kenneth Jay Lane, ottone e zirconi.

Ear wire (filo) Si tratta di un gioiello che richiede il buco con un filo che passa dietro l’orecchio per essere ben posizionato lungo la cartilagine. Il risultato è un gioiello dall’aspetto etereo e delicato come sospeso.

1 Perlota, oro bianco 18 carati e diamanti bianchi. 2 Cristina Ortiz, oro rosa 9 carati e diamanti brown. 3 Sophie Bille Brahe, oro giallo 18 carati e pietre multicolore.
1 Perlota, oro bianco 18 carati e diamanti bianchi. 2 Cristina Ortiz, oro rosa 9 carati e diamanti brown. 3 Sophie Bille Brahe, oro giallo 18 carati e pietre multicolore.

Ear wrap-around (arrotolato) Più elaborato rispetto ai cugini, si avvolge dietro l’orecchio con un’estremità che pende dal davanti sulla parte superiore dell’orecchio e un’altra, spesso più vistosa o più grande e con una maggiore quantità di pietre, che sbuca dal retro nella parte inferiore all’altezza del lobo.

1 Vickisarge, metallo placcato palladio con Swarovski. 2 Delfina Delettrez, oro 9 carati, 9 topazi multicolore e un peridoto. 3 Vibe Harslof, metallo dorato con due perle bianche. 4 Emanuele Bicocchi, argento con strass.
1 Vickisarge, metallo placcato palladio con Swarovski. 2 Delfina Delettrez, oro 9 carati, 9 topazi multicolore e un peridoto. 3 Vibe Harslof, metallo dorato con due perle bianche. 4 Emanuele Bicocchi, argento con strass.







Torna il Designer Vivarium di GemGèneve




Dopo aver annunciato il ritorno (dopo l’anno di pausa pandemico), GemGèneve delinea i contorni della terza edizione (4-7 novembre). In particolare, gli organizzatori dell’evento di Ginevra hanno presentato i nuovi espositori al Designer Vivarium, spazio riservato ai creatori di gioielli raffinati, piccole boutique spesso composte da un singolo gioielliere. Il Designer Vivarium è curato da Vivienne Becker con il contributo Ida Faerber, una delle maggiori esperte del mondo del gioiello, e comprende una gamma di gioielli contemporanei straordinariamente originali e innovativi. Uno spazio che, in un certo senso, è alternativo a quello del resto degli espositori, concentrati su pietre preziose, proposte di alta gamma di Maison esclusive e gioielli vintage.

Il PalaExpo che ospita GenGenève
Il PalaExpo che ospita GenGenève

Cerco gioielli che abbiano un punto di vista forte, individuale, un’identità ben definita e una visione creativa, e per una certa raffinatezza artigianale. Cerco una sofisticata integrazione di concept, materiale e tecnica e forse soprattutto cerco designer che abbiano qualcosa da dire, qualcosa di nuovo da dire, attraverso i loro gioielli. Cerco i creatori di oggi che faranno parte del lungo e ricco continuum della storia della gioielleria.
Vivienne Becker

Vivienne Becker. Photo: G.Maillot
Vivienne Becker. Photo: G.Maillot

Vivarium, invece, propone gioielli d’avanguardia: un’idea nata originariamente dai fondatori di GemGenève, Thomas Faerber e Ronny Totah, forse per infondere una ventata di freschezza che bilancia un evento dai contorni molto tradizionale. I designer che partecipano a questa edizione sono Aline Debusigne (Svizzera), Regina Gambatesa (Italia), Studio Renn (India), Atelier Allure (Austria), G Suen (Gran Bretagna), Alexandra Jefford (Gran Bretagna), Cora Sheibani (Gran Bretagna), Alexander Tenzo (Russia).

Alexander Tenzo. Copyright: gioiellis.com
Alexander Tenzo. Copyright: gioiellis.com

Cora Sheibani
Cora Sheibani







Cora Sheibani risplende al buio





Gli anelli fluorescenti e fosforescenti di Cora Sheibani: al buio risplendono di più ♦︎

Gioielli che diventano opere d’arte, oppure opere d’arte che diventano gioielli? Scegliete voi. L’idea di Glow, la prima mostra della designer Cora Sheibani, attirato sia l’attenzione del mondo dell’arte sia delle donne che indosserebbero volentieri anelli, orecchini e bracciali fluorescenti. In effetti, anche il gioiello più straordinario al buio non si vede più, un vero peccato. Una gemma fluorescente, invece, nell’oscurità diventa una stella luminosa.

Bracciale in oro bianco e tormalina, anello in oro rosa e zaffiro rosa
Bracciale in oro bianco e tormalina, anello in oro rosa e zaffiro rosa

Così Cora Sheibani, designer londinese, ha realizzato gioielli che hanno una proprietà incredibile: emettono luce di un altro colore mentre sono esposte all’illuminazione ultravioletta (Uv). I gioielli sono quindi stati esposti a Londra e nella prestigiosa Louisa Guinness Gallery ospitata presso la Colnaghi Gallery di New York. L’oscurità, in questo caso, è stata utilizzata per esaltare i minerali fluorescenti e fosforescenti, scovati dalla designer britannica dopo una lunga ricerca. Per esempio, gli spinelli rosa intenso della miniera di Mansin, in Birmania, sono chiamati spinelli Jedi dai commercianti locali perché la loro forte fluorescenza ricorda le spade laser di Star Wars. Anche molti diamanti (circa il 30%) hanno una fluorescenza, che può essere rilevata con particolari condizioni di luce.

Leggi anche: La luce nascosta dei diamanti 

La fluorescenza e la fosforescenza sono una caratteristica significativa di alcune gemme, una qualità che è spesso trascurato ma credo che dovrebbe essere usato come una caratteristica del design

Cora Sheibani

Cora Sheibani. Copyright: gioiellis.com
Cora Sheibani. Copyright: gioiellis.com

I gioielli, in ogni caso, sono stati progettati con particolare attenzione a come i colori appaiono anche in condizione di illuminazione normale. Hanno semplicemente una dimensione luminosa in più quando è notte. Nello stile Sheibani, sono stati completamente progettati e realizzati con la massima qualità, principalmente in Svizzera, ma anche in Francia, Germania e Regno Unito.




Anelli della collezione Glow
Anelli della collezione Glow

 

Orecchini di Cora Sheibani
Orecchini di Cora Sheibani
Anello Small Eye con diamante beige
Anello Small Eye con diamante beige
Anello Small Cactus in oro giallo con tsavorite e orecchini in oro rosa con giada lavanda e smeraldi
Anello Small Cactus in oro giallo con tsavorite e orecchini in oro rosa con giada lavanda e smeraldi

Spilla Cloud e Skyline in oro bianco 18 carati con diamanti fluorescenti
Spilla Cloud e Skyline in oro bianco 18 carati con diamanti fluorescenti







La seconda chance di GenGèneve





GemGèneve tra gemme, designer, gioielli vintage, diamanti e… Al via la seconda edizione ♦︎

Partita nel 2018 come un’avventura su cui non molti erano pronti a scommettere, GemGèneve torna (9-12 maggio) con più espositori e con una serie di eventi collaterali che ne certificano la vitalità.

Per esempio, Elizabeth Fischer assieme a Vivienne Becker affronterà il tema del rapporto tra design del gioiello e società contemporanea. A Jean-Baptiste Tavernier, esploratore, avventuriero, mercante e narratore del suo vagabondare, che ha contribuito a sviluppare in Europa la conoscenza di altrove e il gusto per le pietre preziose, è dedicato un altro incontro. Insomma, una fiera articolata e organizzata a tutti gli effetti.

GemGenève, insieme di booths
GemGenève, insieme di booths

Insomma, l’idea di due gioiellieri, Thomas Faerber e Ronny Totah, stanchi della formula di Basilea, avrebbe potuto avere un destino incerto. Invece sembra un successo. La seconda edizione di GemGenève vede la presenza circa 200 espositori, con una nutrita presenza di chi compra e vende gemme preziose, diamanti, e anche gioielli vintage. Ma non solo.

Interessanti anche le due sezioni dedicate ai designer emergenti, con Ena Iro, Horowicz Fine Jewelery, Pierre d’Alexis e Syz Firework, e l’area Design Vivarium, con la presenza di Alexandra Jefford, Cora Sheibani, Milio, Ming, Mr. Lieou, Nadia Morgenthaler, Ninotchka, Racine Geneva, Sean Gilson, Tatiana Verstraeten, Tenzo. Monica Battistoni





Vetrina a GemGenève
Vetrina a GemGenève

Acquamarina da 130 carati e morganite di Nomads
Acquamarina da 130 carati e morganite di Nomads

GemGenève, vetrina di Dover Jewelry & Diamonds
GemGenève, vetrina di Dover Jewelry & Diamonds

GemGenève, visitatori
GemGenève, visitatori

GemGenève 2018
GemGenève 2018

La vetrina di Robert Procop con i gioielli disegnati da Angelina Jolie
La vetrina di Robert Procop con i gioielli disegnati da Angelina Jolie







11 designer per GemGenève

Gli 11 gioiellieri indipendenti che parteciperanno al Designer Vivarium nell’ambito di GemGenève ♦︎

Si chiama Designer Vivarium: un nome che ricorda uno spazio dedicato a una specie catalogato dalle scienze naturali, ma che è invece un’area di GemGenève per i gioiellieri indipendenti. In fondo, però, i designer indipendenti sono proprio una specie, anche se ignota agli eredi di Darwin. La fiera, alla sua seconda edizione, si terrà dal 9 al 12 maggio al Palaexpo di Ginevra. E, come lo scorso anno, riserverà un’area ai piccoli marchi innovatori: uno spazio che è stato al centro dell’interesse dei visitatori. Il Designer Vivarium è stato curato dalla studiosa del mondo dei gioielli Vivienne Becker, ed è è stato ampliato per includere più progettisti. Ecco gli 11 brand che esporranno i propri gioielli a GemGenève 20198.

Nicholas Lieou

Nato e cresciuto a Hong Kong, ha studiato in Europa, prendendo un master a Londra al prestigioso Royal College of Art, prima di lavorare per importanti gioiellieri a Londra e New York. È un designer cerebrale e appassionato, che mescola un approccio erudito con l’arte e l’immaginazione per rivitalizzare il classicismo dell’alta gioielleria. Per esempio, nei gioielli ispirati al mito di Dedalo, con diamanti a forma di ali stilizzate.

Nicholas Lieou
Nicholas Lieou

Alexandra Jefford

Designer nata a Ginevra, con sede a Londra, che attinge alla sua formazione artistica per creare gioielli profondamente considerati modernisti di linea potente e forma audace, colore e consistenza, spesso incorporando l’incisione dell’illustratore che era la sua specialità. Contrappone l’oscurità e la luce.

 Alexandra-Jefford
Alexandra Jefford

Ming Lampson

Conosciuto semplicemente come Ming, è un gioielliere privato «segreto» londinese, che è nato a Hong Kong e ha imparato a conoscere le gemme a Jaipur. Ha lanciato la sua azienda nel 1998, principalmente per concentrarsi nei gioielli su misura. Negli ultimi due anni, ha creato le sue prime due collezioni a tema, fondendo le sue radici asiatiche con raffinata artigianalità occidentale.

Ming Lampson
Ming Lampson

Milio

Si tratta di un duo madre e figlia originarie di Mosca: Lyudmila e Olga mantengono la cultura russa attraverso l’uso di raffinate gemme e incisioni su pietra, bilanciando un certo romanticismo nostalgico con un modernismo senza tempo ispirato all’Art Déco.

Tatiana Verstraeten

È una designer di accessori e bigiotteria di origine belga, che emerge da dietro le quinte dell’élite della moda parigina. Tatiana ha lanciato la sua prima collezione di alta gioielleria durante l’ultima Paris Couture di gennaio.

Tatiana Verstraeten
Tatiana Verstraeten

Nadia Morgenthaler

Designer e gioielliere con sede a Ginevra, era già presente lo scorso anno. Ha uno stile inconfondibile, che fonde dettagli architettonici con un romanticismo quasi vittoriano.

Nadia Morgenthaler
Nadia Morgenthaler

Alexander Tenzo

Gemmologo russo straordinario, restauratore, incisore, scultore di pietra, crea cammei, intagli e incisioni complesse, con gioielli e che rivelano lentamente i loro affascinanti segreti.

Alexander Tenzo
Alexander Tenzo

Sean Gilson

Artista orafo americano che realizza a mano ogni gioiello con perle e oro, in una veste grafica e geometrica modernista.

Ninotchka

Duo di designer russi giovane e dinamico, che approfondisce la tradizione con pietre preziose, spesso antiche e provenienti da gli Urali, per creare fantastici ornamenti con ricchi riferimenti culturali.

Cora Sheibani

Designer nata in Svizzera e con base a Londra, è cresciuta nel mondo dell’arte. Usa il suo innato senso di linea, forma e colore, per rompere le regole-gioiello ed esplorare spazi completamente nuovi.

Cora Sheibani
Cora Sheibani

Oselieri Racine

Marito e moglie, talento emergente della sezione della GemGenève dello scorso anno, entra nel Designer Vivarium con i pavé, fusione di armonie o contrasti sorprendenti.





GemGenève 2018
GemGenève 2018

La vetrina di Robert Procop con i gioielli disegnati da Angelina Jolie
La vetrina di Robert Procop con i gioielli disegnati da Angelina Jolie
Gioielli d'epoca
Gioielli d’epoca

Il PalaExpo che ospita GenGenève
Il PalaExpo che ospita GenGenève







Gli occhi di Cora Sheibani

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La nuova collezione di Cora Sheibani si chiama Eyes ed è un piacere guardarla ♦︎

Quando aveva quattro anni, Cora Sheibani fa sapere che dipingeva in un garage con Jean-Michel Basquiat. Sul suo sito internet riporta anche un lusinghiero giudizio del designer italiano Ettore Sottsass: «Quando Cora Sheibani decise di disegnare gioielli, non optò per chili d’oro, volumi, complicazioni, barocco dorato con l’aggiunta di pietre più o meno preziose o povere superfici di diamanti per inseguire l’irraggiungibile mitologia del lusso». Arte e design: il pane che Cora ha mangiato fin dalla nascita. È figlia del mercante d’arte zurighese Bruno Bischofberger e di moglie Christina (nota a tutti come Yoyo). La casa, oltre a Basquiat, era frequentata da artisti di tutti i tipi, a partire da Andy Warhol. Quando ha compiuto otto anni, tanto per capirci, ha scelto per la sua cameretta di bambina una sedia colorata del Memphis Group, il collettivo di design postmoderno di Milano fondato nel 1981 da Sottsass, che era un amico di famiglia.

Tutta questa aria creativa respirata durante la sua crescita, Cora l’ha trasferita nel suo lavoro di designer di gioielli. Dopo aver studiato storia dell’arte a Firenze e New York, si è trasferita a Londra nel 2001 è trasferita a Londra e ha sposato Kaveh Sheibani, un finanziere. Incontra i clienti solo su appuntamento. La sua ultima collezione si chiama Eyes e sintetizza bene lo spirito del suo design estremo, no frills ma allo stesso tempo ricco. I gioielli hanno una dimensione piuttosto grande, sono in oro con pietre centrali come tanzanite, granato, spessartite, rubelliti rosa, zirconi brown. I gioielli assomigliano, appunto, a grandi occhi, ma anche a maschere primitive. I prezzi: da 5.000 a 40.000 sterline per quelli su misura. Giulia Netrese




Anello Mask, in oro e granati orange
Anello Mask, in oro e granati orange
Orecchini Butterfly, con tormalina e granati
Orecchini Butterfly, con tormalina e granati
Anello in oro e tormalina
Anello in oro e tormalina
Cora Sheibani, collezione Eyes
Cora Sheibani, collezione Eyes
Orecchini della collezione Eyes, indossati
Orecchini della collezione Eyes, indossati
Orecchini Mask
Orecchini Mask
Orecchini oro bianco e tormalina
Orecchini oro bianco e tormalina

small eye ring green