come indossare

Come indossare tiara o diadema

Tiare e diademi sono di gran moda, preziose o semplici bijoux. Ecco una selezione e i consigli su come indossare una tiara o un diadema e non solo al matrimonio ♦

Oggi, la parola tiara è diventato sinonimo di diadema. La tiara è spesso tradotta con una parola simile a diadema in molte lingue. Entrambe le parole, in ogni caso, derivano dagli ornamenti indossati sulla testa da uomini e donne nell’antichità. Questi ornamenti indicavano uno status elevato. Ma oggi non è più così. La tiara è indossata spesso durante le occasioni formali, in particolare se il codice di abbigliamento è la cravatta bianca, oppure per cerimonie come quelle del matrimonio. E non solo: una tiara può essere anche indossata con un abbigliamento informale. Naturalmente, in questo caso, sarà differente dalla tiara utilizzata per una cerimonia.

Elizabeth von Thurn und Taxis indossa una spilla e e una tiara con diamanti e smeraldi (immagine dal catalogo Sotheby's)
Elizabeth von Thurn und Taxis indossa una spilla e e una tiara con diamanti e smeraldi (immagine dal catalogo Sotheby’s)

La prima donna a rendere popolari tiare, diademi e coroncine, appannaggio dell’alta gioielleria e dell’alta società, è stata Courtney Love, nel 1995, quando si è presentata a un concerto con un voluminoso cerchietto di cristalli che sembravano diamanti. Qualcosa di simile alla corona di Miss America, peccato che il rossetto fosse volutamente sbavato.

Meghan Markle, prima del suo principesco matrimonio, con tiara
Meghan Markle, prima del suo principesco matrimonio, con tiara

Sono passati oltre 20 anni e ci sono ragazze a New York che non rinunciano a un  gioiello tra i capelli nemmeno per andare in ufficio, mentre la stilista Vivienne Westwood indossa un diadema di corallo quando va in giro in bicicletta per Londra. Insomma, un po’ come il cappello firmato Borsalino, tornato di moda per gli uomini anche giovani e vestiti casual, un outfit non è completo se manca l’ornamento giusto in testa. Che, attenzione, non è più espressione di un rango, ma una libera scelta.

Come indossare la tiara

La cosa più interessante è che la democratizzazione della tiara ha modificato persino l’etichetta delle giovani principesse e regine europee, con Kate Middelton in testa (è il caso di dire), che indossa la tiara piuttosto indietro, in linea con le orecchie e inclinata di almeno 45 gradi, mentre la consuetudine la vorrebbe collocata molto più avanti e quasi orizzontale. Ora che conoscete anche il modo più giusto per portarla ecco una selezione adatta ai matrimoni e alle occasioni meno formali.  

Carolina Herrera, Falling Jasmine tiara e orecchino a bottone in argento placcato oro e smalto bianco
Carolina Herrera, Falling Jasmine tiara e orecchino a bottone in argento placcato oro e smalto bianco

I diademi sono spesso indossati dalle attrici nei film, nelle commedie e in televisione. Nel 2013, Cartier ha creato una replica della tiara di rubini e diamanti che avevano originariamente realizzato nel 1956 per la Principessa Grace di Monaco per il film Grace of Monaco , con Nicole Kidman. Ma le tiare possono essere anche in plastica, strass , cristalli Swarovski o qualsiasi altro materiale non prezioso. Sono indossati dalle donne in occasioni come una festa o un ballo. Sono anche indossati dai vincitori dei concorsi di bellezza e dai bambini che si travestono da principesse Disney.

Princess Eugenia con la tiara
Princess Eugenia con la tiara
La principessa Beatrice con lo sposo Edoardo Mapelli Mozzi, indossa la Queen Mary's Fringe Tiara
La principessa Beatrice con lo sposo Edoardo Mapelli Mozzi, indossa la Queen Mary’s Fringe Tiara
Swarovski, Lucia tiara, in palladio e oro
Swarovski, Lucia tiara, in palladio e oro
Tiara in platino con acquamarina
Bulgari, tiara in platino con acquamarina
Tiffany, diadema Butterfly. Gli spinelli rosa e i diamanti tondi taglio brillante adornano un diadema in platino di squisita manifattura, che sviluppa il tema della farfalla al centro. Peso complessivo in carati: diamanti tondi taglio brillante, 19.97; spinelli rosa, 10.98; diamanti marquise, 0.73
Tiffany, diadema Butterfly. Gli spinelli rosa e i diamanti tondi taglio brillante adornano un diadema in platino di squisita manifattura, che sviluppa il tema della farfalla al centro. Peso complessivo in carati: diamanti tondi taglio brillante, 19.97; spinelli rosa, 10.98; diamanti marquise, 0.73
TIara di Susan McLeary
Tiara di Susan McLeary
Kate Middleton con la tiara di Cartier
Kate Middleton con la tiara di Cartier
Tiara e collana vittoriana venduta da Christie's
Tiara e collana vittoriana venduta da Christie’s
BijouxBrigitte, diadema color argento con strass. Prezzo: 25 euro
BijouxBrigitte, diadema color argento con strass
La tiara progettata per Asscher (dal sito di Reena Ahluwalia)
La tiara progettata per Asscher (dal sito di Reena Ahluwalia)
Oscar de La Renta, tiara in metallo placcato oro e cristalli. Prezzo: 300 euro
Oscar de La Renta, tiara in metallo placcato oro e cristalli

Come indossare i gioielli, le nuove regole del bon ton




Quanti gioielli indossare? L’orologio va bene con un abito da sera? E l’oro rosa… Sei regole da in frangere, ma facendo attenzione ♦︎

Non indossare un orologio alla sera. I diamanti sono permessi solo dopo le 18. L’oro rosa è di cattiva qualità… Sono alcune delle vecchie regole che per tanti anni sono state rispettate da generazioni di donne. Quelle, almeno, di un certo ceto sociale. Ancora oggi c’è chi segue questi precetti non scritti. Ma hanno ancora senso? Ecco sei regole che sono tutte o in parte superate e che, quindi, potete tranquillamente infrangere. Ma, attenzione: a patto di non seppellire il senso estetico.

Regola numero 1
L’oro rosa non è di cattiva qualità

All’inizio del XIX secolo l’oro rosa era molto popolare in Russia e per questo era conosciuto anche come oro russo. L’oro rosa si ottiene aggiungendo rame all’oro puro, giallo. Naturalmente troppo rame rende la lega meno preziosa (perché contiene meno oro giallo), e conferisce anche una tonalità troppo accesa. Oggi, però, non è più così. L’oro rosa è tornato di moda e i gioiellieri dosano attentamente la quantità di rame per non ottenere un colore eccessivamente carico. Meglio, quindi, scegliere gioielli realizzati con un metallo non troppo tendente al rosso.

Anello chevalier indossato
Anello chevalier in oro rosa indossato

Regola numero 2
Le perle si indossano anche prima dei 40 anni

Il classico filo di perle al collo è stato per decenni il gioiello indossato dalle donne mature, specialmente se abbinato ad abiti classici: un golfino di cachemire o camicetta sotto un abito completo. Sono state queste le divise di intere generazioni. Oggi, però, le perle sono utilizzate da molti gioiellieri anche in maniera molto creativa, sia per gioielli molto costosi sia per quelli a prezzo abbordabile. E oggi una collana di perle può essere indossata benissimo anche sui jeans. Quindi, indossate perle anche se avete meno di 30 anni.

Collana con perle barocche
Collana con perle barocche

Regola numero 3
Quando indossare diamanti prima delle 18

Sappiate che, secondo alcuni, questa regola è ancora in vigore. Ma sono tenute a rispettarla solo in poche, per esempio i membri della famiglia reale britannica. Ebbene sì, Kate Middleton e Meghan Markle (che però probabilmente dopo l’addio a Londra non ci pensa più) non possono indossare gioielli con diamanti prima che sia sera, cioè per convenzione prima delle 18. Con una eccezione, però: sono consentiti gli anelli di fidanzamento oppure gioielli con diamanti in alcune particolari cerimonie. E il resto del mondo? Non bada certo a regole come queste. Anelli di fidanzamento a parte, che sono sempre consentiti, orecchini, collane e bracciali si possono indossare. Ma solo a patto che il contesto sia adeguato: in occasione di spettacoli importanti, feste eleganti, cerimonie. Insomma, diamanti sì, ma non per andare in ufficio o fare shopping: in questo caso sono proprio eccessivi.

Kate Middleton al Bafta con collana e orecchini di diamanti e smeraldi
Kate Middleton al Bafta con collana e orecchini di diamanti e smeraldi

Regola numero 4
Quando indossare l’orologio di sera

Una volta uscire di casa alla sera significava un’occasione speciale. L’orologio lo portava il marito o il fidanzato, quindi non era necessario che una donna lo indossasse. Per fortuna non è più così. Ma l’orologio va considerato, comunque, come un accessorio da coordinare con il resto dell’abito. Un cinturino di cuoio marrone, sportivo, non si addice a un elegante vestito nero da sera. Meglio, casomai, un orologio con un cinturino di maglia in oro bianco o giallo con una cassa piccola. Insomma, nell’era degli smartphone l’orologio ha sempre più una funzione di ornamento: nessuno lascia a casa il proprio cellulare, mentre di un segnatempo se ne può fare a meno. Quindi se volete indossarlo alla sera consideratelo come un gioiello da coordinare con l’occasione.

Paris Hilton sfida le convenzioni indossando un orologio di de Grisogono in oro bianco e diamanti assieme all'abito da sera
Paris Hilton sfida le convenzioni indossando un orologio di de Grisogono in oro bianco e diamanti assieme all’abito da sera

Regola numero 5
Come mischiare oro e argento

Questa regola è decisamente superata. Ci sono perfino gioiellieri che propongono orecchini, anelli o bracciali realizzati contemporaneamente i oro e argento. Piuttosto, è la qualità del gioiello quella che conta. L’argento che viene fatto passare per oro bianco non è certo una grande idea. Un gioiello di design che utilizza assieme sia oro sia argento può essere, invece, molto prezioso. E gioielli diversi? Anche in questo caso quello che conta è l’accostamento, il mix di stili che deve risultare piacevole e omogeneo.

Anello in argento, con oro rosa e giallo di Spinelli Kilcollin
Anello in argento, con oro rosa e giallo di Spinelli Kilcollin

Regola numero 6
Come indossare assieme oltre cinque gioielli

Bisogna fare attenzione: trasformarsi in albero di Natale non è consigliabile neppure oggi. Ma può essere divertente indossare tanti bracciali diversi, oppure impilare sottili anelli. In questo modo si supera facilmente il tetto di cinque gioielli assieme, ma va benissimo. Il vero problema, casomai, è scegliere i gioielli giusti. Aumentare il numero non è garanzia di un effetto piacevole. Per questo alcuni gioiellieri propongono gioielli che sono studiati apposta per essere accostati.

Anelli impilati con zaffiri di diversi colori
Anelli impilati con zaffiri di diversi colori di Gumuchian






Quando indossare un mono orecchino




I mono orecchini, cioè orecchini che si indossano uno alla volta. Ma quando si possono indossare i mono orecchini? Ecco le regole da seguire  ♦

Grandi e vistosi, in ottone brunito, placcato oro e con forme stravaganti: sono i mono orecchini. Dopo ear cuff, ear climbers e borchie asimmetriche, ecco l’idea di indossare orecchini diversi uno dall’altro, oppure uno solo. Perché a volte due non è meglio di uno. Quando i mono orecchini sono gioielli fashion non passano inosservati e molti designer si sono adeguati con proposte di tutti tipi, anche preziose. Ma c’è anche chi suggerisce di indossare cascate di diamanti e platino da un solo lobo, per dare un tocco di modernità all’alta gioielleria. E se con le dimensioni esagerate i costi lievitano, la soluzione può essere trovare un’amica con cui condividere la spesa. Insomma, il chandelier single è bello soprattutto quando si hanno gli stessi gusti. Ecco come sceglierli.

Orecchino della collezione Universe (immagine da Facebook)
Nikos Koulis, orecchino della collezione Universe (immagine da Facebook)

Regola numero 1. Un mono orecchino minuscolo non ha ragione di esistere. Nessuno noterà un piccolo anello o un bottone in oro. Soprattutto nessuno si accorgerà che l’altro orecchio non indossa nulla.

Regola numero 2. Un grande, vistoso, luccicante mono orecchino non passa inosservato. Ma, con tutta sincerità, siete sicure che sia una buona idea attirare l’attenzione sulle vostre orecchie? Se sono a sventola oppure con qualche difetto meglio non esagerare: in questo caso meglio indossare normali orecchini di taglia non troppo evidente.

Regola numero 3. Prima di indossare un grande mono orecchino fate attenzione al peso: non deve diventare fastidioso per il lobo: potrebbe anche provocare irritazioni alla pelle.

Regola numero 4. Un mono orecchino non solo ha una dimensione generosa, ma ha anche una forma originale. Se volete indossare un solo orecchino, insomma, meglio non limitarsi al classico anello in oro.

Regola numero 5. Scegliete l’orecchino che si adatta meglio alla forma del vostro viso. Se avete un viso ovale e magro, meglio non esagerare con un orecchino pendente e lungo, che accentua questa caratteristica. Se, invece, il vostro viso è di forma più rotonda, un orecchino pendente e lungo servirà a snellire il volume. Alessia Mongrando

Il mono orecchino firmato da Millie Bobby Brown
Il mono orecchino Pandora firmato da Millie Bobby Brown
Orecchino in titanio e diamanti
Arunashi, orecchino in titanio e diamanti
Tahiti Solo Earring
Daniela Villegas, orecchino Thaiti, con tormaline watermelon, ametista
Orecchino Palio, chiuso
Alessio Boschi, orecchino Palio, chiuso
Orecchino in oro rosa con quarzo fumé e diamanti
Alfieri & St.John, orecchino in oro rosa con quarzo fumé e diamanti
Orecchino a spirale con pietra luna, oro e diamanti
Noor Fares, orecchino a spirale con pietra luna, oro e diamanti
Delfina Delettrez, orecchino triplo con bocche
Delfina Delettrez, orecchino triplo con bocche
Orecchino singolo Libellula, oro giallo, diamanti, tsavorite
Yvonne Léon, orecchino singolo Libellula, oro giallo, diamanti, tsavorite
Tory Burch
Tory Burch
Vicki Sarge
Vicki Sarge
Nina tra le nuvole
Nina tra le nuvole
Rosantica
Rosantica
Daniela Villegas
Daniela Villegas
Orecchino singolo in oro e diamanti
Orecchino singolo in oro e diamanti di Shihara
Linda Palais
Linda Palais
Givenchy
Givenchy
Vittorio Ceccoli
Vittorio Ceccoli
Celine
Celine
Annabel Chan
Annabel Chan






Un anello per due dita

/




Come indossare gli anelli che coprono due dita: sono alla moda, sono belli, sono vistosi. Ma la controindicazione è… ♦︎

Un anello per due dita. Sembra un po’ come quelle offerte commerciali nei supermercati: paghi uno e prendi due. Ma non è così. Gli anelli che vestono due dita (e in alcuni casi tre) sono molto alla moda e non sempre sono economici, anche se non mancano i modelli alla portata di qualsiasi tasca (o borsetta). In effetti sono molte le Maison di gioielleria che hanno deciso di aggiungere i two fingers ring al proprio listino: in questa pagina ne trovate una rassegna.

Anello con acquamarina indossato
Anello con acquamarina di 72 carati, indossato

Ma come si indossano gli anelli a due dita? Dipende. Se sono molto semplici possono essere tranquillamente infilati sulle dita anche durante il giorno. Forse solleveranno un po’ di curiosità nelle vostre colleghe sul luogo di lavoro, ma non sembreranno esagerati. Se, invece, optate per anelli molto elaborati, magari con pietre colorate, oppure se il gioiello è particolarmente prezioso, è meglio indossarlo nelle serate importanti. Una festa, un cocktail, un happy hour, un teatro, una discoteca: sono tutte occasioni in cui sfoggiare un anello multiplo. Al contrario, non è una buona idea sfoggiare anelli troppo vistosi in ufficio: potrebbero suscitare l’invidia delle vostre colleghe, oppure suggerire l’idea che il vostro stipendio è troppo alto. Questo scrupolo non vale, però, se lavorate in un ambiente molto creativo: pubblicità, moda e, magari, gioielleria.

Anello in diamanti per due dita di Messika
Anello in diamanti per due dita di Messika

Gli anelli che coprono due dita, quando sono molto grandi e ricchi, sono anche molto delicati: la possibilità di impigliare l’anello nella stoffa, oppure di urtarlo contro una superficie che può graffiarlo o deformarlo sono maggiori. Chi sceglie di indossare un anello che copre due dita, insomma, deve raddoppiare anche l’attenzione.

Come pulire un anello doppio? Allo stesso modo degli altri: acqua appena tiepida, una goccia di sapone liquido, spazzolino da denti morbido.

Modella con orecchino e anello doppio di Yeprem, indossati
Modella con orecchino e anello doppio di Yeprem, indossati

 

Melissa Keye, anello a due dita in oro 18 carati e rubino
Melissa Keye, anello a due dita in oro 18 carati e rubino







Come abbinare la collana al vestito

/





Collana lunga, corta, o mezza misura? Dipende. Ecco come scegliere il tipo e la dimensione della collana abbinata al vestito 

La misura conta, di sicuro per quanto riguarda le collane. E non è importante solo la lunghezza, ma vanno valutati anche la larghezza, il volume, lo stile del gioiello. Insomma, non è fondamentale solo scegliere una collana che piace: è essenziale anche abbinarla correttamente al vestito, perché non tutte si adattano a ogni abito.

Ana de Armas con una collana Tiffany con 19 zaffiri a forma di pera di oltre 101 carati totali e diamanti taglio principessa di oltre 6 carati totali
Ana de Armas con una collana Tiffany con 19 zaffiri a forma di pera di oltre 101 carati totali e diamanti taglio principessa di oltre 6 carati totali

Anzi, è vero il contrario: ogni gioiello ha bisogno di essere scelto in base al tipo di outfit scelto per l’occasione. E se l’abbinamento non corrisponde è meglio lasciare perdere (o correre ad acquistare la collana giusta). Per esempio, un girocollo è valorizzato se il vestito non ha una scollatura troppo alta. E una scollatura ad angolo retto o quasi si combina meglio se indossata con una collana dalla forma altrettanto geometrica. Così come un gioiello con leggere e intricate volute può conciliarsi perfettamente con pizzi e tessuti molto lavorati.

Collana in oro rosa indossata
Collana in oro rosa indossata

Vestiti formali. Dovete partecipare a un matrimonio, a una funzione religiosa, al conferimento di una medaglia d’onore? Oppure avete in agenda un colloquio di lavoro, un incontro con il capo azienda, un appuntamento con l’avvocato per una questione importante? Ovviamente per queste occasioni sceglierete di indossare qualcosa di sobrio (o, almeno, dovreste farlo). Per esempio, un tailleur, un completo giacca pantaloni, un vestito a tinta unita. In questo caso anche la collana deve essere sintonizzata sul tipo di abito: niente di vistoso, grande, ingombrante. Meglio una collana semplice, come una catena con un piccolo ciondolo o un filo di perle.

Collana di Hermès indossata
Collana di Hermès indossata

Vestiti sportivi. Nel tempo libero anche la vostra fantasia è libera. Scegliere il gioiello che più vi piace ma, naturalmente, è consigliabile non dimenticare l’equilibrio. Una collana con tante gemme colorate perde la sua vivacità su una camicia a fiori. Viceversa, una collana grande e appariscente può dare quel tocco in più se non è a diretto conflitto con qualcosa di altrettanto vistoso.

Collana e anello con diamanti e smeraldi di Jacobs & Co
Collana e anello con diamanti e smeraldi di Jacobs & Co

La prima uscita. Forse in questo caso è superfluo dare consigli: le donne sanno che il primo appuntamento, e la prima impressione, contano molto. Una scollatura, senza esagerare, può essere l’arma in più per riuscire a sedurre. E una collana è proprio quello che ci vuole per sottolineare la forma del vostro corpo. Ma deve essere della lunghezza giusta, cioè fermarsi a qualche centimetro dal bordo inferiore della scollatura. L’effetto è ipnotico.

Collana e pendente Mezzaluna in oro rosa e diamanti, indossato
Al Coro, collana e pendente Mezzaluna in oro rosa e diamanti, indossato

Al lavoro. Le collane sono un gioiello insostituibile. Ma non sempre si possono abbinare al vestito utilizzato sul luogo di lavoro. Se siete in un ufficio, per esempio, la collana può essere più facilmente abbinata all’abito che indossate. Ma se per scelta o per obbligo indossate un camice accollato, una tuta o una divisa aziendale, la collana è meglio non esibirla: difficilmente potete riuscire a combinarla in modo adeguato.

Quale collana scegliere
Quale collana scegliere

Per sintetizzare, quelle che possono essere le scelte giuste, lo schema grafico indica il tipo di collana che esalta la foggia dell’abito. Naturalmente, però, oltre alla forma dovrete considerare anche i colori di gioielli e abito: ma questo è un altro capitolo.  

Collana di Al Coro indossata
Collana di Al Coro indossata







Come scegliere una spilla




Come scegliere una spilla? Ecco le cose da sapere prima di scegliere una spilla e i consigli su come indossarla ♦

Per molto tempo sono state poco considerate. Le spille facevano venire in mente i gioielli della nonna, perché un tempo la spilla era un elemento immancabile su un foulard o appuntato all’abito di una signora. Certo, non sono mancati pezzi di gioielleria sublime ma, in generale, la spille erano rimaste in ombra. Ora, però, le spille sono tornate. Di gran classe oppure semplicemente divertenti, possono essere un elemento di creatività in più nell’abbigliamento: in inverno per fermare le sciarpe di lana, in estate da appuntate su abiti di cotone o su un cappello, oppure per arricchire in bavero di una giacca.

Delfina Delettrez con una spilla in diamanti e smeraldi
Delfina Delettrez con una spilla in diamanti e smeraldi

Una storia antica. D’altra parte, che la spilla non fosse destinata a tramontare lo indica anche la sua lunga vita: chiamata fibula dagli antichi romani, è un ornamento che è stato apprezzato da millenni. E non solo dagli antichi romani: la fibula (fibulae al plurale) era una chiusura utilizzata per fermare le stoffe anche da greci, dai popoli germanici e dai Celti, fino dalla prima età del bronzo. Le fibbie e spille più antiche erano realizzate con ossa, poi è stata la volta del bronzo, del ferro e dell’oro.

Elisabeth Christine of Brunswick Wolfenbüttel Bevern con spilla, ritratto del 1740
Elisabeth Christine of Brunswick Wolfenbüttel Bevern con spilla, ritratto del 1740

Le forme. In generale le spille sono composte da quattro elementi: il corpo, il perno, la molla e cerniera. Il corpo è la parte decorata, quella immediatamente visibile. Gli altri elementi, invece, servono per rendere pratico il meccanismo di chiusura, sia nel caso che il gioiello serva come semplice ornamento, sia che il suo utilizzo sia pratico, cioè per fissare la stoffa dei vestiti.

Michael Koors, spilla con cristalli
Michael Koors, spilla con cristalli

Evoluzione. Dalle più semplici fibulae dell’antichità, la spilla si è evoluta in particolare a partire dal Medioevo, con l’introduzione di forme più complesse. Le due più comuni dal 1200 in poi sono le spille ad anello, con disegni quadrati e lobate, o con fiori. Sono state introdotte, inoltre, le spille piatte (badge), che riportavano figure di persone o animali. Queste spille sono state utilizzate anche come strumento di riconoscimento o di appartenenza a una classe o a una categoria. I badge dei pellegrini o degli addetti ai servizi nelle case signorili erano più semplici e di materiali poveri, come il piombo. Le spille sono state poi utilizzate anche per segnalare le onorificenze e, in questo caso, sono ovviamente più elaborate e composte da materiali nobili.

Ritratto della collezionista Barbara Berger, che indossa una spilla a forma di peonia disaegnata da lei
Ritratto della collezionista Barbara Berger, che indossa una spilla a forma di peonia disaegnata da lei

Stili. Le spille hanno seguito l’evoluzione stilistica dei gioielli. Ci sono quindi, spille elaborate di età Vittoriana, in stile Liberty, Art Deco, disegni geometrici, con animali, figure umane, fiori, frutta: non c’è limite a ciò che può essere rappresentato su una spilla.

La regina Elisabetta con spilla di diamanti
La regina Elisabetta con spilla di diamanti

Come scegliere una spilla. Una spilla può attirare l’attenzione sulla persona che la indossa, ma va scelta con cura. Meglio evitare di indossare una spilla che fa posare lo sguardo su una parte del corpo non perfettamente in forma. Niente spille troppo vicino a un collo grosso: in questo caso meglio appuntarle sul cappello, o in basso sul bavero della giacca. Una spilla grande è un’idea brillante se non risulta sproporzionata su chi la indossa: la dimensione va commisurata alla statura e alla forma del fisico. Un abito non eccezionale può essere rivitalizzato da una spilla, a patto che il gioiello non sottolinei una stoffa scadente. Fate una distinzione tra le spille da giorno (più vivaci) e quelle per la sera: sono due gioielli completamente diversi. Semaforo verde, invece, per le spille che indicano un’appartenenza, che contengono un messaggio, un’attitudine o un hobby. Insomma, la spilla può essere anche un piacevole biglietto da visita da mostrare a chi si incontra.

Elizabeth von Thurn und Taxis indossa una spilla e e una tiara con diamanti e smeraldi (immagine dal catalogo Sotheby's)
Elizabeth von Thurn und Taxis indossa una spilla e e una tiara con diamanti e smeraldi (immagine dal catalogo Sotheby’s)
Spilla di Van Cleef & Arpels
Spilla di Van Cleef & Arpels

Modella con spilla e orecchino di alta gioielleria Dauphin
Modella con spilla e orecchino di alta gioielleria Dauphin