Chiampesan

Gli ori di Chiampesan Fabris

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Sei anni fa si è allargata con l’incorporazione di Diemmeffe, ma Chiampesan non ha perso certo le seu caratteristiche. Ora che si chiama Chiampesan Fabris (dal nome della famiglia proprietaria di Diemmeffe), la storica azienda vicentina continua il suo percorso, che significa soprattutto lavorazione dell’oro. Collane, bracciali, anelli e orecchini in oro giallo, con qualche concessione all’oro bianco, costituiscono sin dalla sua fondazione dell’azienda, nel 1959, il punto di forza di Chiampesan, che continua a esportare in tutto il mondo gran parte della sua produzione.

Anello della collezione Bacio in oro satinato e ametista
Anello della collezione Bacio in oro satinato e ametista

Tecnica ed esperienza, manualità unita a standard produttivi consolidati, si concretizzano con collezioni che aggiungono anche pietre semi preziose, come nel caso della linea Bacio, in cui sono utilizzati anche citrini e ametiste. Ma la maggior parte dei gioielli è esclusivamente in oro, con la caratteristica satinatura a mano introdotta con successo nel mondo dell’oreficeria da Lino Chiampesan. Si tratta di un processo di levigatura che si raggiunge graffiando la superficie metallica per ottenere minuscole e fitte e sottili linee, che aggiungono all’oro una superficie vellutata.

Anello della collezione Bacio in oro satinato e citrino
Anello della collezione Bacio in oro satinato e citrino
Orecchini in oro 18 carati
Orecchini in oro 18 carati
Collana in oro e diamanti
Collana in oro e diamanti
Collana stile art déco in oro  bicolore 18 carati
Collana stile art déco in oro bicolore 18 carati
Bracciale in oro 18 carati
Bracciale in oro 18 carati

Orecchini della collezione Bacio in oro satinato e ametista
Orecchini della collezione Bacio in oro satinato e ametista







Voice-Vicenzaoro con 300 aziende e tanti big




Vicenzaoro è stato sospesa. Viva Vicenzaoro. Che, però, a settembre si chiama Voice. Se l’emergenza sanitaria ha indotto Ieg (la società che organizza Vicenzaoro) a trasformare il format dell’evento cambiando anche il nome, le aziende del settore hanno una forte necessità di mostrare la loro produzione ai buyer, che l’appuntamento si chiami Vicenzaoro o Voice non importa. È quanto si deduce dall’annuncio che, a luglio, superano quota 300 le aziende che hanno scelto di esporre a Voice-Vicenzaoro International Community Event (12 al 14 settembre) i loro gioielli.

Booth di Fope, VicenzaOro January 2018. Copyright: gioiellis.com
Booth di Fope, VicenzaOro January 2018. Copyright: gioiellis.com

Circa 300 aziende significa un calo molto contenuto di circa il 15% rispetto alle presenze dello scorso anno. E tenendo conto che le maggiori fiere, non solo della gioielleria, sono slittate al prossimo anno, l’adesione a Voice è un successo, forse inaspettato. Insomma Vicenzaoro, ops, Voice ha un forte potere di attrazione. Lo testimoniano anche i nomi che hanno già prenotato il loro spazio.

VicenzaOro January 2020. Copyright: gioiellis.com
VicenzaOro January 2020. Copyright: gioiellis.com

Per esempio, Damiani, Crivelli, Leo Pizzo, Mirco Visconti, Fope, Roberto Coin, Pesavento, Karizia, Chrysos, Ronco, Chiampesan, Riccardo Orsato, Alessi Domenico, Silvex, Daveri Vicenza, Unoaerre, Giordini, Richline, Fratelli Chini, Quadrifoglio, Amen, Annamaria Cammilli, Rosato, Pianegonda, Brosway, Rue des Milles. E non mancheranno neppure le aziende della Campania, specialiste nella lavorazione dei coralli e dei cammei, come Aucella, Bruno Mazza, Coscia, De Simone, Idea Coral, Mattia Mazza, Enzo Liverino.

VicenzaOro september 2018. Copyright gioiellis.com
VicenzaOro september 2018. Copyright gioiellis.com

VicenzaOro January 2019. Copyright: gioiellis.com
VicenzaOro January 2019. Copyright: gioiellis.com







Diemmeffe, oro con colori come seta

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I gioielli firmati dalla Diemmeffe di Chiampesan Fabris, tra oro satinato a mano e tecnica del mosaico ♦︎

Chiampesan è una storica azienda vicentina, un nome noto nel mercato della gioielleria. È stata fondata nel 1959 ed è ora nota anche attraverso il suo marchio Diemmeffe. Come spesso accade, infatti, le aziende attraversano periodi di cambiamento: nel 2014, quindi, Chiampesan si è evoluta con un nuovo socio, la famiglia Fabris, proprietaria di Diemmeffe.

Anello in oro giallo e pietre semi preziose
Anello in oro giallo e pietre semi preziose

Ora l’azienda si chiama Chiampesan Fabris, ma accanto al nome rinnovato conserva la tradizione orafa che prevede un ciclo di lavorazione completo, dal disegno dei gioielli, ai prototipi, fino alla lavorazione. Il nuovo assetto ha unito il meglio dei due mondi aziendali: la satinatura a mano introdotta da Lino Chiampesan nel mondo dell’oreficeria e la tecnica mosaico inventata da Diemmeffe. Insomma, oreficeria, gioielleria e capacità artigianale uniti sotto la stessa bandiera. Un esempio è la collezione Bacio, con oro bianco e rosa lucido, oro satinato a mano con la tecnica del bulino, a cui si aggiunge l’utilizzo del quarzo. Alessia Mongrando

Anello in oro con pietre di colore e zirconi bianchi
Anello in oro con pietre di colore e zirconi bianchi
Pendente in oro giallo con opali rosa
Pendente in oro giallo con opali rosa
Pendente in oro giallo con pietre di colore e zirconi bianchi
Pendente in oro giallo con pietre di colore e zirconi bianchi
Pendente in oro giallo con pietre semi preziose
Pendente in oro giallo con pietre semi preziose
Schiava in oro giallo con pietre semi preziose
Schiava in oro giallo con pietre semi preziose

Schiava in oro giallo con opali rosa
Schiava in oro giallo con opali rosa







OroArezzo punta sulla produzione





Parte OroArezzo, è la edizione numero 40. Con qualche novità ♦︎

Per la quarantesima volta torna OroArezzo (anticipata  quest’anno al 6-9 aprile): la fiera è dedicata in particolare agli operatori dell’area toscana, ma non solo. Sono oltre 500 le aziende di oreficeria, argenteria e gioielleria, tra cui anche nomi di spicco, come Chiampesan, Falcinelli, Graziella, Unoaerre, tanto per citarne qualcuno. Attesi anche 450 buyer, ospitati grazie anche al supporto dell’Ice.

La fiera è articolata attraverso percorsi espositivi dedicati all’oreficeria, gioielleria, argenteria, semilavorati e pietre che accolgono alcune tra le migliori aziende manifatturiere italiane. Come sempre sono previste aree dedicate: Cash & Carry e Tech.

Bracciale in oro di Quadrifoglio
Bracciale in oro di Quadrifoglio

Una novità rispetto alle passate edizioni: Italian Exhibition Gruop, società che gestisce OroArezzo, organizza assieme a Ice Meccanica e Afemo (Associazione Fabbricanti Esportatori Macchine per Oreficeria) un incoming dedicato dai Paesi che stanno maggiormente richiedendo tecnologie, come Indonesia, Algeria, Marocco, Malesia, India, Vietnam e Perù, con il coinvolgimento di 30 aziende. Insomma, l’accento è sull’aspetto produttivo. Ma non manca il Concorso Premiere, invece, ha scelto quest’anno come tema portante l’anello.





Bracciale in oro di Quadrifoglio
Bracciale in oro di Quadrifoglio

Interno di OroArezzo
Interno di OroArezzo
OroArezzo 2018
OroArezzo 2018
Gioielli di Graziella
Gioielli di Graziella

Collana di Caoro
Collana di Caoro

OroArezzo 2015
OroArezzo







I migliori bracciali di OroArezzo

I migliori 11 bracciali di OroArezzo, scelti tra 65 nella competizione Première ♦

In 65 si sono presentate per una gara di bracciali. L’occasione è stato Première, concorso di gioielleria che si ripete a ogni OroArezzo (questa è l’edizione numero 27, la prima gestita direttamente da Italian Exhibition Group, la stessa che organizza VicenzaOro). Il tema del concorso per il 2017 è stato, appunto, il bracciale. Di tendenza, creativi, fantasiosi, di metallo più o meno prezioso: ecco gli 11 vincitori designati dalla giuria, premesso che il concorso è stato suddiviso in quattro sezioni, e cioè Invenzione creativa e fatto ad arte, Innovazione nella tradizione, Gioielli della fantasia, Gioiello scultura.

Per la prima sezione, cioè Invenzione creativa e fatto ad arte, hanno vinto Sade (bracciale Onde in oro bianco, giallo, rosa, color cioccolato e nero), Falcinelli (bracciale Edera in oro giallo e diamanti neri), e Alunno &Co (bracciale Nucleo astratto, in argento con elementi mobili di catenelle a pallina e tubi). Per la sezione Tradizione e innovazione, sono stati scelti Eurocatene (bracciale della collezione Inca’s Mirror, in oro giallo e pietre Swarosky), Chiampesan (bracciale della collezione Nastrino, in oro giallo), Tessitore (con il Bracciale avvolgente in oro e diamanti), Migliorini (bracciale Twine, in oro), Govoni (bracciale in oro bianco con cuori di zaffiro e riviére di diamanti). Per la sezione Gioielli della fantasia, hanno prevalso Uno Aerre (bracciale in bronzo dorato Venus), Loto Preziosi (bracciale Collezione Spring, in oro giallo e pietre color champagne), Gobi (bracciale Shining, in argento con parti placcate in oro). Infine, per la sezione Gioiello Scultura, è stato scelto Graziella Group (bracciale in bronzo titolato Storie Racconti, opera dello scultore Cesare Del Brenna).





Alunno &Co, bracciale Nucleo astratto
Alunno &Co, bracciale Nucleo astratto

Chiampesan, bracciale della collezione Nastrino
Chiampesan, bracciale della collezione Nastrino
Eurocatene, bracciale della collezione Inca’s Mirror
Eurocatene, bracciale della collezione Inca’s Mirror
Falcinelli, bracciale Edera
Falcinelli, bracciale Edera
Gobi, bracciale Shining
Gobi, bracciale Shining
Govoni, bracciale in oro bianco con cuori di zaffiro e riviére di diamanti
Govoni, bracciale in oro bianco con cuori di zaffiro e riviére di diamanti
Graziella Group, bracciale in bronzo titolato Storie Racconti
Graziella Group, bracciale in bronzo titolato Storie Racconti
Loto Preziosi ,bracciale Collezione Spring
Loto Preziosi ,bracciale Collezione Spring
Migliorini, bracciale Twine
Migliorini, bracciale Twine
Sade, bracciale Onde
Sade, bracciale Onde
Tessitore , Bracciale avvolgente
Tessitore , Bracciale avvolgente

Uno Aerre, bracciale in bronzo dorato Venus
Uno Aerre, bracciale in bronzo dorato Venus







I mosaici di Diemmeffe

Chiampesan Fabris e il mosaico di Diemmeffe: l’arte italiana della gioielleria raddoppia.




Nel 1959 Lino Chiampesan ha fondato l’azienda che porta il suo nome. Un’azienda orafa, specializzata in lavorazioni esportate poi in tutto il mondo. La seconda tappa della storia è recente: nel 2014 l’impresa di Sandrigo (Vicenza) ha incorportato la Diemmeffe della famiglia Fabris e pertanto il nome si è allungato: ora si chiama Chiampesan Fabris. Accanto all’attività che ormai si avvia verso i 60 anni, si è aggiunto così un marchio che è definito come complementare. Se Chiampesan è sempre stato un brand conosciuto per la sua apprezzata capacità nella satinatura, Diemmeffe ha aggiunto la tecnica della lavorazione a mosaico, con tante piccole pietre preziose e semi preziose legate da un set in oro, come nel pendente Zeus, ma a cui si aggiungono in qualche caso anche le perle, come nella collezione Orchidea. Un matrimonio che funziona, insomma, che ha deciso di festeggiare l’unione che con le sue proposte a VincenzaOro January 2017 (Icon Pavilion 7 – Stand 720). Lavinia Andorno

Diemmeffe, anello della collezione Orchidea con la caratteristica tecnica mosaico
Diemmeffe, anello della collezione Orchidea con la caratteristica tecnica mosaico
Collezione Narciso, con due lastre d'oro che si specchiano l'una nell'altra
Collezione Narciso, con due lastre d’oro che si specchiano l’una nell’altra

Collezione Orchidea, pendente con la tecnica mosaico
Collezione Orchidea, pendente con la tecnica mosaico




Collezione Orchidea, parure
Collezione Orchidea, parure
Pendente della collezione Giganti
Pendente della collezione Giganti

Parure della collezione Narciso Goccia
Parure della collezione Narciso Goccia