Una vita con in mano un cesello. Il risultato è eccezionale: si chiama Cameo Italiano. L’azienda, che ora ha base al Centro Orafo di Marcianise (Caserta) è il frutto del lavoro della famiglia Di Luca. La storia è iniziata nel 1957, con Michele Di Luca. Appresa l’arte dell’intaglio, il maestro orafo ha deciso di continuare la tradizione che ha fatto di Torre del Greco, Napoli e dintorni la capitale mondiale del Cameo.
Un’arte che è stata subito apprezzata anche all’estero, tanto che il gioielliere ha ricevuto una medaglia d’oro per avere contribuito allo sviluppo economico della regione. La tradizione del cameo è stata continuata dai figli Gino, Anna, Pina e Marinella, che nel 1980 hanno trasformato l’azienda con un profondo rinnovamento organizzativo, ma senza intaccare l’aspetto artigianale della lavorazione, che è realizzata ancora a mano. Il Gino, inoltre, va il merito di aver lanciato nel 2012 il brand riconosciuto in tutto il mondo, Cameo Italiano. Un’eccellenza dell’oreficeria che ha rinnovato la tradizione senza cancellare la sua peculiarità, come testimoniano anche i gioielli presentati e l’apprezzamento di un’attrice come Cate Blanchett.
Collane in corallo, orecchini in corallo, anelli in corallo: ma Enzo Liverino 1894 è anche molto di più ♦︎
I gioielli che non si possiedono, di solito, si possono ammirare solo in due luoghi: in gioielleria oppure in occasione delle grandi fiere di gioielleria. Si possono anche sbirciare al collo delle celebrity in occasione delle loro passeggiate sui red carpet, ma si vedono da lontano. C’è, però, anche un’altra possibilità, che riguarda solo pochi gioielli. Sono quelli conservati nei musei. Uno di questi è il Museo del Corallo, a Torre del Greco (Napoli). E all’interno di questo museo c’è un’intera collezione di un unico gioielliere: è la collezione Liverino.
Enzo Liverino 1894 è il nome della Maison che da oltre cinque generazioni produce e lavora soprattutto il corallo. Ma con una grande attenzione per l’aspetto ambientale: Liverino è president of the CIBJO Coral Commission, per la Certification as Carbon Neutral through the CIBJO Greenhouse Gas Measurement Initiative.
La collezione, in particolare, è stata iniziata nel 1934 da Basilio Liverino, quando aveva 16 anni. Nel tempo ha raccolto un migliaio di pezzi tra gioielli e sculture in corallo e pietre dure. L’azienda ancora oggi è tra i più apprezzati produttori di gioielli in corallo. Oltre alle collane con tutte le sfumature di corallo, anelli e orecchini, Enzo Liverino 1984 ha tra le sue specialità anche i cammei, altra tradizionale lavorazione artigianale dell’area di Torre del Greco. Ma non solo: di recente ha messo a punto un’idea davvero originale: mattonelle composte da corallo pressato. Sono mattonelle-gioiello, destinate a chi si può permettere un arredamento-gioiello.
Aucella in rosso da quattro generazioni
Corallo e camei: sono la specialità di una dei più tradizionali gioielleri di Torre del Greco: Aucella ♦
Corallo da quattro generazioni cresciute nel polo partenopeo di questa arte: Aucella fa parte di questa élite da ottant’anni. A Torre del Greco, patria della tradizione orafa che mette al centro il rosso frutto del mare, la famiglia Aucella lavora tra coralli, cammei e gioielli dal 1930 a oggi. E proprio nella primavera del 2019 Vincenzo Aucella è stato eletto presidente di Assocoral, l’associazione italiana che riunisce i produttori di gioielli in corallo e cammei.
Loro definiscono la loro passione, con vezzo ironico (tipico dei napoletani), «una misteriosa malattia». Per fortuna la cura a questa misteriosa malattia non è stata trovata, e la storia di questi specialisti del corallo, nata quando nel Golfo di Napoli si trovava ancora questo materiale marino, deve ancora finire. Il corallo è lavorato liscio o inciso, per gioielli o cammei. I gioielli, al principio creati su richiesta dei clienti, sono adesso arricchiti con pietre naturali, diamanti, perle South Sea e Tahiti. Ma accanto ai pezzi unici, il brand ha inaugurato anche una linea di prodotti meno impegnativa, in argento, con il nome 925byAucella. Oppure abbinano il corallo a oro, diamanti e pietre preziose.
Oltre al corallo, Aucella produce anche cammei. Tra le specialità della casa c’è anche la realizzazione di cammei a partire da una fotografia: molto meglio di un selfie.
Amedeo tra Ganesh, robot e Spike Lee
I nuovi gioielli con cameo di Amedeo Scognamiglio, intagliati a Torre del Greco (Napoli) e che piacciono tanto negli States ♦
Di Amedeo Scognamiglio vi abbiamo già parlato qui. Basta ricordare che ha i cammei nel sangue: a 16 anni ha imparato l’arte dell’intaglio da suo padre. Una specialità di famiglia che affonda le radici nell’Ottocento, Da Torre del Greco (Napoli) alla gioielleria internazionale. A 29 anni Amedeo, assieme al suo amico d’infanzia di Roberto, ha lanciato la Faraone Mennella, Rfmas, uno dei marchi di lusso più celebri oggi al mondo.
Nel 2006 ha aperto Amedeo, boutique nella chic Upper East Side a New York, dedicata ai cammei, che continua a produrre a Torre del Greco, ma rivisitati nello stile contemporaneo. È stato un successo. Alle ormai collezioni che hanno in buona parte per soggetti scimmie e teschi, si aggiungono ora altre icone, come divinità hindu Ganesh, un robot, una tartaruga. Insomma, tecnica del cammeo, ma lontano dalle figure neoclassiche che di solito popolano questo tipo di gioielli.
Un lavoro, quello di Amedeo, che piace anche celebrity come Spike Lee, che ha indossato i gioielli del gioielliere napoletano in occasione della cerimonia degli Oscar. Lavinia Andorno
Amedeo, nuovi cameo a New York
I nuovi sorprendenti cammei firmati da un italiano a New York: Amedeo Scognamiglio, che ha fatto tornare di moda l’antica arte ♦
Dalla scuola di gioielli napoletana al centro di New York: è la storia di Amedeo Scognamiglio, un designer che ha rilanciato lo stile del cameo. Il New York Times gli ha dedicato un lungo articolo. Amedeo è figlio d’arte: a 16 anni ha imparato l’arte di intagliare cammei nell’azienda di suo padre, M + M Scognamiglio. È una tradizione antica, che risale ai primi anni del 1800 e che continua ancora nella sua città natale, Torre del Greco. A 29 anni Amedeo e il suo amico d’infanzia, Roberto, hanno lanciato una collezione di gioielli per Faraone Mennella, uno dei marchi di lusso più famosi.
Nel 2006 è arrivato il salto di qualità, con l’apertura di una boutique Amedeo sulla Upper East Side di New York: una sfida difficile disegnare cammei con uno stile moderno nella Grande Mela. Amedeo Scognamiglio ci è riuscito: i cammei sono diventati glamour e di tendenza. I suoi one-of-a-kind apparsi sulle pagine di Vogue America, Vogue Paris, Vogue Italia, Elle, New York Times, W Magazine, V Magazine, Town and Country, Style.com, Departures. Oggi impiega 60 intagliatori a Torre del Greco per creare cammei che sono diventati di moda. Giulia Netrese
Puttini preziosa tra Capri e Milano
Angela Puttini, brand di Capri, l’isola dell’imperatore Tiberio e di Gianni Agnelli, fa tintinnare i suoi gioielli in vista della stagione più calda dell’anno per il settore, quella del Natale. La designer, oltre alle più comuni monete in stile romano abbinate a bracciali e anelli, propone anche creazioni per una fascia di prezzo più alta. E Angela Puttini… Ritorno a Capri, è anche il titolo di un’esposizione di gioielli programmata a Milano il 27-28-29-30 novembre, in via Terraggio 5. L’orario è continuato, dalle 10 alle 19. Due saranno le collezioni in mostra: Ad Maiora, con il tema delle tipiche carte napoletane: l’asso di coppe e l’asso di denari, entrambi simbolo di fortuna e prosperità, secondo la tradizione napoletana (il primo rappresenta la famiglia, la contentezza, la felicità; il secondo il sole, la ricchezza, il massimo ottenibile). L’altra collezione è la nuova versione di Provident Capri, con gioielli che raffigurano l’immagine del volto dell’imperatore Tiberio, che a Capri, dice la leggenda, costruì 12 ville ognuna intitolata a una divinità. M.d.B.
Bianca D’Aniello tribale
Bianca D’Aniello e i suoi Bibijoux: ora ne arriva un altro, il Cameo Tribale. Il design ha l’obiettivo di far convivere influenze gitane e folk «contaminate con delicati richiami ad antichi monili affettuosamente recuperati dal portagioie della nonna». Il tutto in un aspetto senza fronzoli. Il bracciale Tribal Cameo è di ottone rigido liscio dal profilo irregolare e bagnato in oro. Prezzo: 189 euro. Info: www.bibibjoux.it