Cagnoni

I prossimi appuntamenti dopo il Summit del gioiello




Strategie, programmi, previsioni sul gioiello italiano. O, più precisamente, sull’industria dei preziosi, che nel distretto toscano di Arezzo ha uno dei suoi punti di forza. È partita da qui la discussione organizzata da Ieg nel Primo summit del gioiello italiano, assieme al Comune di Arezzo, alla Camera di Commercio locale e Arezzo Fiere e Congressi. Con la pandemia che limita i viaggi, infatti, il momento di riflessione ha sostituito l’appuntamento autunnale di Gold Italy. Ma l’industria italiana dell’oro rimane forte: sono 7.482 le imprese del settore attive, che danno lavoro a 31.172 addetti e generano un fatturato di quasi 8 miliardi di euro.

Dibattito al Primo Summit del gioiello italiano
Dibattito al Primo Summit del gioiello italiano

Attorno a un tavolo virtuale, il presidente di Ieg Lorenzo Cagnoni, il sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli, il presidente della Camera di commercio di Arezzo Siena Massimo Guasconi e il presidente di Arezzo Fiere e Congressi, Ferrer Vannetti, hanno discusso assieme al direttore generale di Ice, Roberto Luongo, che ha fotografato lo stato di salute del settore orafo-gioielliero sui mercati internazionali, con particolare riferimento a Stati Uniti, Svizzera, Francia, Emirati Arabi Uniti e Hong Kong. Il dopo lockdown ha portato a una crescita robusta del Made in Italy del gioiello, con +71,3% rispetto al 2020 (questo era facile), ma anche +7,2% rispetto al 2019, con valore nei primi nove mesi del 2021 è stato pari a 5,5 miliardi di euro. Il gioiello ha contributo all’export italiano, tra il 2020 e il 2021, con un aumento dello 0,44%.

Gioielli a OroArezzo
Gioielli a OroArezzo

Ma alla discussione non è mancato l’apporto di marchi forti, come Bulgari, Vhernier e Unoaerre. Eleonora Rizzuto di Lvmh a cui fa capo Bulgari, ha spiegato come l’approccio al lusso sia destinato a cambiare: il cliente darà sempre più attenzione alla trasparenza delle informazioni, sarà più curioso e desideroso di risposte su tutto ciò che riguarda la gestione responsabile delle attività.

Secondo Maria Cristina Squarcialupi, di Unoaerre, un passo in avanti ulteriore può arrivare dalla cura di valori condivisi con tutti gli attori della value chain: il ruolo delle aziende durante la transizione sarà strategico nel riprogettare un sistema economico e la produzione italiana ha una marcia in più, perché è caratterizzata da una filiera interconnessa che va dal recupero e dalla produzione delle materie prime alla loro trasformazione in prodotto finito, dalla realizzazione di tutte le componenti alla finitura dell’oggetto.

Isabella Traglio
Isabella Traglio

Isabella Traglio (Vhernier), ha messo invece l’accento sull’importanza della riconoscibilità del brand, un elemento che ne incorpora parte del valore. E il Made in Italy ha fatto della qualità e del controllo puntuale di tutta la filiera i cardini della propria differenziazione rispetto ai competitor globali.

Nella discussione anche alla presidente di Federorafi Confindustria, Claudia Piaserico, e alla vicepresidente con delega alla formazione Alessia Crivelli: le due manager hanno presentato il progetto intitolato La Nuova Rete Metropolitana della Formazione. Obiettivo: creare nuove professionalità, operative e manageriali, attraverso piani formativi specialistici, nati grazie a una sempre più proficua collaborazione tra istituti tecnici professionali, università e fondazioni accademiche, ma anche con una comunicazione efficace ai giovani di opportunità formative e prospettive professionali.

Claudia Piaserico
Claudia Piaserico

Conclusioni affidate a Corrado Peraboni, amministratore delegato di Ieg, che assieme a Marco Carniello, Global Exhibition Director Jewellery & Fashion della società fieristica, ha presentato le prossime tappe a disposizione delle aziende orafe per incontrare i mercati internazionali: Vicenzaoro January (21-26 gennaio 2022, fiera di Vicenza), Jewellery Gem & Technology Dubai (22-24 febbraio 2022, Dubai World Trade Center), Oroarezzo (7-10 maggio 2022, Arezzo Fiere e Congressi).

Corrado Peraboni, Ceo di Ieg
Corrado Peraboni, Ceo di Ieg







È l’ora di VicenzaOro January





VicenzaOro accende i motori in vista dell’appuntamento di gennaio. Ecco le novità ♦︎

Così come i gioiellieri rinnovano le loro collezioni, allo stesso modo chi propone una vetrina ai gioielli cerca di offrire novità che possano interessare aziende e pubblico. Per questo VicenzaOro January si preannuncia con cambiamenti che hanno l’obiettivo di stimolare l’attenzione e, soprattutto, di essere funzionali al prodotto che offre, cioè un appuntamento fieristico. In questo caso, inoltre, per gli operatori del settore l’attenzione è doppia, visto che a VicenzaOro si abbina T-Gold, salone internazionale per i macchinari e le tecnologie avanzate per i processi di progettazione e realizzazione del gioiello.

VicenzaOro January 2019. Copyright: gioiellis.com
VicenzaOro January 2019. Copyright: gioiellis.com

Tutti e due i saloni sono in programma dal 17 al 22 gennaio. Una data scelta dagli organizzatori di Italian Exhibition Group che, sulla carta, sembra propizia, visto che Baselworld quest’anno è slittata all’inizio di maggio assieme al Sihh, appuntamento dedicato all’alta orologeria. Insomma, di fatto VicenzaOro diventa il maggiore appuntamento del settore fino all’inizio dell’estate. Un aspetto che ha suggerito l’hashtag #primavicenzaoro, una punzecchiatura ai rivali svizzeri. In ogni caso, Ieg ormai controlla in Italia quasi tutta l’attività fieristica legata al gioiello, con i due VicenzaOro di gennaio e settembre, Oroarezzo e Gold Italy. Solo Mondo Prezioso organizzato al Tarì di Caserta resta fuori.

Il binomio business e innovazione è ineludibile e a ogni edizione i nostri eventi si arricchiscono. In questo caso, di un appuntamento ex novo Vo Vintage, un’esposizione originale dedicata a orologeria e gioielleria d’epoca con pezzi unici e rarità tra le più ricercate al mondo, un annuncio che so essere gradito all’intero mercato.
Lorenzo Cagnoni presidente di Ieg

Lorenzo Cagnoni
Lorenzo Cagnoni

VicenzaOro January 2020, in ogni caso, attende circa 1.500 brand espositori, contando l’intera filiera produttiva, e la loro articolazione in aree (Icon, Glam, Design Room, Creation, Look, Expression, Evolution) in base al posizionamento e al target facilita l’esperienza di visita degli operatori, buyers a maggioranza straniera, provenienti da oltre 120 Paesi: dalle boutique più prestigiose, ai mall, dagli store delle grandi metropoli mondiali ai retailer.

Team room di Italian Exhibition Group a VicenzaOro
Team room di Italian Exhibition Group a VicenzaOro

Nei padiglioni della Fiera di Vicenza ci saranno conferme e novità. In particolare, nell’area Icon, che ospita i grandi marchi della gioielleria, è confermata la presenza di Maison come Crivelli, Damiani e Roberto Coin, che presenterà nuove collezioni come Petals e Rock and Diamonds. Alta gioielleria anche con altri tre nomi illustri di Valenza: Leo Pizzo, Carlo Palmiero e Picchiotti. Confermata anche la presenza di Annamaria Cammilli, Fope, Antonini, Mariani, Giovanni Ferraris e della gioielleria tecno-spermimentale di Mattia Cielo.

Booth di Fope, VicenzaOro January 2018. Copyright: gioiellis.com
Booth di Fope, VicenzaOro January 2018. Copyright: gioiellis.com

La novità, invece, è rappresentata da Gismondi 1754, storico marchio genovese che ha debuttato in Borsa il 18 dicembre, con la nuova collezione Dedalo. Tra i marchi della tradizione di Napoli e dintorni, ci saranno De Simone, e Chantecler. Dall’estero confermata la presenza del pluripremiato Nikos Koulis, dalla Grecia, e della maison tedesca Stenzhorn, mentre dall’Australia sono attese le perle di Autore.

Nel booth di Alessio Boschi. Copyright: gioiellis.com
Nel booth di Alessio Boschi. Copyright: gioiellis.com

A gennaio torna anche The Design Room, l’area riservata ai designer di tendenza. In questa tornata ospita conferme e new entry: Alessio Boschi, Cedille Paris, Lydia Courteille, Margaritis Lefteris, Mousson Atelier, Netali Nissim, Paolo Costagli New York, Sicis, Tomasz Donocik, Bare Jewelry, DreamBoule Milano e Yeprem.

VicenzaOro January 2019. Copyright: gioiellis.com
VicenzaOro January 2019. Copyright: gioiellis.com

E il rinnovamento? Una novità, come abbiamo già scritto su gioiellis.com, sarà VicenzaOro Vintage (18-20 gennaio), organizzato nel foyer del primo piano della Fiera di Vicenza, e dedicato a gioielli e orologi. A differenza di VicenzaOro, il salone dedicato al vintage sarà aperto al pubblico di appassionati, che potranno vedere da vicino le raccolte di grandi collezionisti come Sandro Fratini e incontrare esperti come Giulio Papi, il maestro orologiaio più noto al mondo.

VicenzaOro January 2019. Copyright: gioiellis.com
VicenzaOro January 2019. Copyright: gioiellis.com

Saremo a Vo Vintage per incontrare una platea selezionata e preparata. Vendere il vintage significa vendere anche la storia e la cultura dell’oggetto d’epoca, far scoprire e rivivere agli appassionati il sapore dell’orologio di una volta, farli innamorare della storia che vi sta dietro.
Stefano Mazzariol di Vintage Watches

Stefano Mazzariol
Stefano Mazzariol

Accanto alla novità Vintage, è confermato il focus sulla sostenibilità sviluppata e approfondita in tutte le sue articolazioni nell’appuntamento di Cibjo, oltre che nei tradizionali Digital Talks e nei Gem Talks. Nella fiera fa invece irruzione il mondo della tecnologia: infatti, è annunciato un hackaton in collaborazione con l’Università di Padova. La parola hackton è utilizzata per indicare un evento al quale partecipano esperti di diversi settori dell’informatica: sviluppatori di software, programmatori e grafici. In questo caso la definizione sembra un po’ estensiva: il cosiddetto hackton coinvolgerà 60mila studenti e ricercatori chiamati a trovare soluzioni di business su nuovi modi di indossare un gioiello e realizzare packaging. A VicenzaOro arriveranno le 40 migliori proposte da sottoporre a un advisory board composto da aziende e protagonisti del settore.

Il brand di VicenzaOro
Il brand di VicenzaOro

Che cosa propone T-Gold

Il salone internazionale dedicato ai macchinari e alle tecnologie avanzate si estenderà su 4 mila metri quadri dedicati alle maggiori industrie del settore, specializzate nella produzione orafa. La fiera offre una panoramica completa del settore tra mostra, seminari e workshop per un mercato sempre più internazionale ed eterogeneo. Sono previste circa 160 aziende espositrici dello scenario mondiale.

VicenzaOro January, visitatori nel booth di Giovanni Ferraris
VicenzaOro January, visitatori nel booth di Giovanni Ferraris. Copyright: gioiellis.com






Italian Exhibition Group acquisisce in anticipo OroArezzo e GoldItaly

Ieg, che organizza VicenzaOro, anticipa la prevista acquisizione di OroArezzo e GoldItaly ♦︎

Il mondo delle fiere è in fermento. Cambiano i format e, soprattutto, si consolida il mercato. E, grazie al carburante fornito dalla recente quotazione in Borsa, Italian Exhibition Group (la società che organizza VicenzaOro) acquisisce  OroArezzo e GoldItaly.

Team room di Italian Exhibition Group a VicenzaOro
Team room di Italian Exhibition Group a VicenzaOro

Il 15 novembre, infatti, l’assemblea dei soci di Arezzo Fiere e Congressi ha accolto la proposta di Italian Exhibition Group di anticipare il periodo di esercizio previsto per l’opzione di acquisto di OroArezzo e GoldItaly, storici eventi del distretto toscano della oreficeria. Ieg acquisirà quindi a breve i due eventi che già aveva in gestione dal 2017. Il valore dell’operazione, precisa una nota, è determinato da una componente fissa di 3,5 milioni di euro e da una componente variabile che potrà sfiorare un valore massimo di 1 milione.

VicenzaOro. Copyright: gioiellis.com
VicenzaOro. Copyright: gioiellis.com

È un’operazione per i clienti, per il mercato. Sono anni che sosteniamo il principio della regia unica, molto importante per produrre risultati a Vicenza e ad Arezzo. Abbiamo indicato questo obiettivo sin dall’inizio. Ne abbiamo misurato il valore sul campo in tre anni di concreta collaborazione e oggi abbiamo piena coscienza di compiere un’operazione molto valida sotto il profilo imprenditoriale. La prima con una fiera della Toscana. E auspico possa diventare, naturalmente a patto vi sia corrispondenza di comuni obiettivi, un’operazione di più estesa collaborazione con un più vasto sistema fieristico regionale. Noi siamo molto aperti a verificarne la concreta fattibilità. Chi ci conosce sa che non ci spaventa il fatto di affrontare le questioni in tempi veloci.
Lorenzo Cagnoni, presidente di Ieg

Lorenzo Cagnoni, presidente di Ieg
Lorenzo Cagnoni, presidente di Ieg

OroArezzo si svolge ogni anno in aprile ed è il salone internazionale che valorizza la migliore produzione orafa Made in Italy, una manifestazione utile per la pianificazione degli acquisti annuali e il riassortimento primaverile di wholesalers, catene e top brand della distribuzione. È una fiera internazionale per la domanda che ha come punti di forza la creatività e la velocità del delivery.

GoldItaly, invece, si tiene ogni anno in ottobre, favorisce l’incontro tra le eccellenze dei distretti orafi italiani e i buyers internazionali, puntando sull’esclusiva formula dell’international business workshop basata su un’attenta segmentazione del prodotto esposto e un’accurata profilazione degli operatori invitati.

Gioielli a OroArezzo
Gioielli a OroArezzo

Attraverso l’esercizio dell’opzione Ieg anticipa il previsto consolidamento nel settore dell’oreficeria e della gioielleria. OroArezzo e Gold Italy affiancheranno quindi, anche in termini societari, Vicenzaoro January, T-Gold, Vicenzaoro September, Vod Dubai International Jewellery Show.

Avere sotto lo stesso ombrello i brand leader delle fiere di settore significa orientarli con linearità e chiarezza di posizionamento a tutto favore di aziende e buyer. Arezzo insiste sul distretto più importante d’Europa per produzione e volumi di oreficeria di qualità. Oroarezzo e Gold Italy sono coerenti con questo background storico e territoriale. Così come coerente con il settore è il loro timing perché gli operatori necessitano di un appuntamento con l’oreficeria in primavera e in autunno in un luogo che li ospita da più quarant’anni, due punti di riferimento per esportare in tutto il mondo, forti e chiari verso buyer giusti attivati grazie a un preciso posizionamento in target.
Marco Carniello Group Brand Director Jewellery & Fashion di Ieg

Marco Carniello
Marco Carniello

Nei primi sei mesi del 2019, l’export del distretto orafo aretino ha segnato +11,4%, contribuendo al 28,9% del valore complessivo nazionale (+14,8% verso gli Emirati Arabi Uniti, primo mercato di sbocco per Arezzo). Con un valore di oltre 1 miliardo (1.051,8 milioni) di euro solo nei primi sei mesi dell’anno, Arezzo si conferma il primo distretto d’Italia e d’Europa per export di Oreficeria. Nei 12 mesi del 2018 aveva sfiorato i 2 miliardi di euro.

Interno di OroArezzo
Interno di OroArezzo
OroArezzo 2018
OroArezzo 2018






VicenzaOro, tra le novità c’è l’addio di Marzotto





Il vice presidente di Ieg, Matteo Marzotto, lascia con polemica, mentre si prepara l’edizione di VicenzaOro January ♦︎

Si annunciano già le prime novità per la prossima edizione di VicenzaOro January. Ma all’appuntamento dell’edizione invernale della fiera dedicata al gioiello brillano anche le polemiche. Che non possono lasciare indifferenti gli addetti ai lavori.

Qualche giorno fa, infatti, Matteo Marzotto, vice presidente di Ieg, società nata dall’unione di Fiera Rimini con Fiera Vicenza, si è dimesso dalla carica, in polemica con l’ottuagenario presidente di Italian Exhibition Group, Lorenzo Cagnoni.

Da sinistra, Matteo Marzotto, Lorenzo Cagnoni, Ugo Ravanelli
Da sinistra, Matteo Marzotto, Lorenzo Cagnoni, Ugo Ravanelli, ad di Ieg

Non è un addio da poco, visto che a Marzotto va riconosciuto il merito di aver rilanciato VicenzaOro, oltretutto in un momento difficile per l’economia italiana. Nuove idee, dinamismo e le relazioni personali di Marzotto sono state la ricetta per il nuovo volto del format, esportato poi con successo all’estero. Tutto questo, però, non sembra essere bastato alla nuova gestione dell’azienda fieristica. Più che una fusione tra due soci, è il senso dell’addio di Marzotto, si è trattata di un’Opa di Rimini su Vicenza. E per Ieg, che ha come traguardo la quotazione in Borsa, quello di Marzotto non è un addio di poco conto.

La distanza era già apparsa palese durante l’ultima edizione di VicenzaOro September, in cui Marzotto non era coinvolto.

Matteo Marzotto, presidente di Fiera Vicenza (a sinistra) e Corrado Facco, direttore generale
Matteo Marzotto, ex presidente di Fiera Vicenza (a sinistra) e Corrado Facco, ex direttore generale

L’imprenditore veneto, in ogni caso, non ha usato mezzi termini e ha denunciato in una lettera il mancato «rispetto istituzionale del socio di minoranza, troppo spesso mal tollerato a tenuto in disparte, anche in occasioni di importanti decisioni, come quella dell’assegnazione della progettazione per gli ampliamenti dei quartieri fieristici, portata in cda dall’ad Ravanelli a cose ampiamente fatte e per mera informativa».

La lettera di Marzotto sottolinea anche quanto gli addetti ai lavori commentano negativamente da tempo: il frettoloso licenziamento dell’ex direttore di Fiera Vicenza, Corrado Facco, braccio destro di Marzotto e co-artefice del rilancio di VicenzaOro.

«Il nostro modo di vedere è opposto praticamente su tutto, tranne che sulla bontà della fusione delle due società fieristiche e della loro quotazione in Borsa», ha concluso con amarezza Marzotto.

VicenzaOro September
VicenzaOro September

Forse anche per stendere un velo su questo epilogo poco commendevole, Ieg inizia ad accendere le luci sul prossimo appuntamento. Ecco le novità: Roberto Coin presenterà le nuove versioni della collezione Princess Flower, Damiani le estensioni delle collezioni D.Side, Eden e dell’iconica Belle Epoque (chissà se le aziende sono contente di perdere l’effetto sorpresa). Nell’area Icon non mancheranno Fope, Crivelli, Leo Pizzo, Tamara Comolli, Djula. Una conferma è anche quella di Alessio Boschi nell’area Design Room, nella quale si troverà anche la designer-artista parigina Lydia Courteille, il vicentino Mattia Cielo (per lui un ritorno) e Monica Rich Kosann. Conferme anche per Giovanni Raspini, Rue de Milles, Victoria Cruz, Bronzallure, Crieri. Cosimo Muzzano





VicenzaOro January
VicenzaOro January 2017

L'area Design Room a VicenzaOro September
L’area Design Room a VicenzaOro September

Alessio Boschi
Alessio Boschi

Jessica Kahawaty e Roberto Coin
Jessica Kahawaty e Roberto Coin

Interno di Fiera Vicenza September. Foto di Carolina Nobile
Interno di Fiera Vicenza September. Foto di Carolina Nobile







VicenzaOro si allarga

Italian Exhibition Group presenta il progetto che dà più spazio al polo fieristico che ospita VicenzaOro ♦︎

Un piano strategico per far brillare di più VicenzaOro. Italian Exhibition Group ha presentato un progetto di riqualificazione del quartiere fieristico vicentino, centrato in particolare sulla manifestazione di riferimento per il settore della gioielleria. Non è un intervento di poco conto: l’investimento è di 35 milioni di euro e prevede la riqualificazione radicale del padiglione 2. Il progetto c’è già e sarà realizzato dall’architetto Volkwin Marg, partner dello studio GMP Von Gerkan, Mark & Partner di Amburgo. La superficie del padiglione sarà di 26 mila metri quadri. Sarà costruito su due livelli, contro i cinque attuali, e sarà dotato di tecnologie funzionali e sostenibili.

L’intervento deciso da Ieg, società che il prossimo anno dovrebbe affrontare la quotazione in Borsa (andamento dei mercati permettendo), parte dall’investimento che, nel 2015, è stato compiuto sul padiglione 7. È stato un intervento che ha permesso a VicenzaOro di ridisegnare la mappa degli espositori in community omogenee, e di mettere a punto il format The Boutique Show. Dopo qualche mugugno iniziale da parte di qualche espositore che si è dovuto spostare dall’abituale posizione, la nuova formula è stata unanimemente considerata un’evoluzione positiva. Nelle ultime edizioni Vicenza ha così raggiunto un’occupazione altissima, pari a oltre il 98%, mentre la richiesta di spazi da parte degli espositori continua a crescere.

Molte delle community merceologiche, spiegano a Ieg, da quella dei brand di alta gamma al mondo della produzione di qualità, fino alle gemme e al gioiello fashion e di design, mostrano grandi potenzialità di crescita. Con l’intervento deciso VicenzaOro dovrebbe offrire  a loro più spazio.

VicenzaOro January 2018
VicenzaOro January 2018
Lorenzo Cagnoni, presidente di Ieg
Lorenzo Cagnoni, presidente di Ieg
Il progetto di allargamento della Fiera di Vicenza
Il progetto di allargamento della Fiera di Vicenza
La situazione attuale della Fiera di Vicenza
La situazione attuale della Fiera di Vicenza
VicenzaOro January
VicenzaOro January
Uno dei booth di VicenzaOro January
Uno dei booth di VicenzaOro January

Con Ieg un executive per VicenzaOro





Un uomo forte al comando di Ieg: al nuovo amministratore delegato Ugo Ravanelli le deleghe operative ♦︎

VicenzaOro o, meglio, Italian Exhibition Group, società che tra l’altro organizza la fiera del gioiello nella città veneta e OroArezzo, ha un nuovo manager operativo. Allo storico presidente Lorenzo Cagnoni (79 anni) e al vice presidente esecutivo Matteo Marzotto (51 anni) si aggiunge Ugo Ravanelli, 64 anni, finora consigliere di amministrazione indipendente e presidente del Comitato Controllo e Rischi di Marr, società di distribuzione e food quotata al Segmento Star di Borsa Italiana (in passato ne è stato anche amministratore delegato e presidente).

Scambio di deleghe

La nota diffusa dalla società descrive la novità al vertice con le decisioni prese dal nuovo consiglio di amministrazione «avendo quale riferimento le indicazioni sull’assetto della governance emerse dall’Assemblea. Tra queste la raccomandazione, indicata anche dal Comitato per la Corporate Governance e derivante dalla best practice internazionale, di evitare la concentrazione di cariche in una sola persona ed in particolare di prevedere la separazione dei ruoli di presidente e di amministratore delegato. Conseguentemente il cda ha assegnato le deleghe e nominato Lorenzo Cagnoni quale presidente della società e Matteo Marzotto quale vice presidente; ha inoltre assegnato le deleghe per la gestione ordinaria e straordinaria di Ieg a Ugo Ravanelli, nominandolo quindi amministratore delegato». Sarà Ravanelli, quindi, l’uomo forte di Ieg («gestione ordinaria e straordinaria»), società impegnata in una marcia di avvicinamento alla Borsa, dove conta di quotarsi nel 2019. Un percorso che Ravanelli conosce, visto che ha già portato alla quotazione Marr.

Il nuovo vertice

L’assemblea del gruppo fieristico ha anche parzialmente rinnovato il consiglio di amministrazione, che ora è composto da Barbara Bonfiglioli (confermata), Lorenzo Cagnoni (confermato), Michela Cavalieri (new entry, 51 anni, assessore alle Risorse Economiche del Comune di Vicenza), Daniela Della Rosa (confermata), Maurizio Renzo Ermeti (confermato), Lucio Gobbi (confermato), Catia Guerrini (confermata), Matteo Marzotto (confermato), Ugo Ravanelli (new entry, nuovo ad), Simona Sandrini (confermata).

Infine, l’assemblea ha approvato il biancio 2017 di Ieg: fatturato consolidato a 130,7 milioni di euro (124,8 milioni quello 2016), Ebitda a 23,2 milioni, utile netto consolidato a 9,1 milioni di euro (6,6 milioni lo scorso anno).




Da sinistra, Matteo Marzotto, Lorenzo Cagnoni, Ugo Ravanelli
Da sinistra, Matteo Marzotto, Lorenzo Cagnoni, Ugo Ravanelli
Il consiglio di amministrazione di Italian Exhibition Group al gran completo
Il consiglio di amministrazione di Italian Exhibition Group al gran completo
VicenzaOro 2017
VicenzaOro 2017
VicenzaOro January 2018
VicenzaOro January 2018

VicenzaOro January 2018
VicenzaOro January 2018