arte

L’arte contemporanea diventa gioiello con De Meo

Arte, artigianato, oreficeria. Tre parole che si rincorrono e, a volte, si riuniscono nel lavoro di qualcuno che non rincorre le mode, ma un’idea. Come nel caso di Corrado De Meo, artista e gioielliere fuori dagli schemi, che vive e lavora a Livorno e che produce gioielli artistici. Anche il suo percorso professionale non segue gli schemi abituali: si è laureato in sociologia, poi ha viaggiato in tutto il mondo e ha scoperto il fascino delle culture etniche. Fino al 2005, quando una esposizione di gioielli a Palazzo Medici Riccardi, a Firenze a cui partecipa, segna la svolta: decide di creare gioielli-opere.

Spilla Rebirth in argento ossidato, tessuto
Spilla Rebirth in argento ossidato, tessuto

Nel tempo le sue sculture di arte contemporanea trasformate in spille e anelli hanno partecipato a diverse esposizioni. Il Museo degli Argenti di Palazzo Pitti a Firenze, nella collezione permanente, ospita uno dei suoi lavori. De Meo ha partecipato anche alla Beijing International Jewelry Art Biennale in Cina e e al progetto Dialoghi/Dialogues AGC-JJDA a Tokio. Utilizza i materiali più diversi, dall’argento al polistirolo, dalle perle al legno. Certo, non sono gioielli comuni da indossare, ma forse da osservare.

Spilla in argento, cartapesta, pittura acrilica
Spilla in argento, cartapesta, pittura acrilica
Spilla in argento, legno, pittura acrilica
Spilla in argento, legno, pittura acrilica
Spilla in resina epossidica, pittura arilica, ossido di argento, perle
Spilla in resina epossidica, pittura arilica, ossido di argento, perle
Spilla in polisitorolo, vernice acrilica, perle, ossido d'argento
Spilla in polisitorolo, vernice acrilica, perle, ossido d’argento

I gioielli da guardare di Patrizia Corvaglia






Gioielli, ma da guardare prima che indossare: sono quelli di Patrizia Corvaglia, artista-designer romana. Più che gioielli in senso classico, infatti, le produzioni di Patrizia Corvaglia sono più a loro agio sotto le bacheche di una mostra, piuttosto che in gioielleria. Ma questo non vuol dire che non possano anche essere utilizzati come ornamenti, anche se sono pezzi unici e creati con l’idea di una ricerca sul materiale e sui volumi. Sculture che utilizzano oro e pietre semi preziose come materiali.

Pendente Orchidea, Un'allegoria dei fiori, della  collezione di Patrizia Corvaglia per il museo del Prado di Madrid. Bronzo e smalto
Pendente Orchidea, Un’allegoria dei fiori, della collezione di Patrizia Corvaglia per il museo del Prado di Madrid. Bronzo e smalto

Il brand Patrizia Corvaglia Gioielli nasce nel 2002. Da all0ra, i gioielli della designer hanno partecipato a numerose mostre, a testimonianza del fatto che si tratta prima di tutto di realizzazioni create anche con lo spirito della ricerca artistica. Fonte di ispirazione dei gioielli sono elementi naturali, come nella collezione Foglie, ma anche geometrie astratte, come nel caso della collezione Optical, dove si ripete in modo ipnotico la forma del cerchio. E al contrario della collezione Geometrie, che predilige il disegno rettangolare. Non manca un link con l’architettura e la storia del Salento, terra di origine della designer: la collezione Barocco riprende i riccioli e le curve di quel periodo artistico che ha segnato l’arte in Puglia.

Anello Assolo in argento
Anello Assolo in argento
Bracciale Torrente, collezione Forme, argento
Bracciale Torrente, collezione Forme, argento
Bracciale Ficus, collezione Foglie, in bronzo
Bracciale Ficus, collezione Foglie, in bronzo
Anello Ficus, collezione Foglie, in bronzo
Anello Ficus, collezione Foglie, in bronzo
Anello Bacio in bronzo
Anello Bacio in bronzo

Tocco d’arte di Tiffany a Bologna




Mentre lancia la sua campagna in vista del Natale realizzando un film su Andy Warhol, girato a New York da Mario Sorrenti con la fotografia di Raymond Meier, Tiffany in Italia apre un nuovo store (il primo lo aveva aperto nel 2007). Questa volta la storica Maison americana ha scelto Bologna, famosa per il suo centro città, la vita culturale e sociale, oltre che per le sue torri (e, sì, anche per la gastronomia). A Bologna Tiffany ha inaugurato uno spazio di quasi 200 metri quadrati distribuito su due livelli. Lo spazio, oltre ai gioielli, ospita le opere di otto artisti: Ian Rayer Smith, Kai & Sunny, Caspar Jansen, Jan Kalab, Lila Farget, Zhang He, Rhia Hurte e Eelco Hilgersom. Una novità, che si inserisce nella strategia adottata dall’azienda di avvicinare il marchio al mondo dell’arte.

Interno dello store Tiffany a Bologna
Interno dello store Tiffany a Bologna

Il negozio, che si trova in Galleria Cavour, ospita anche una lampada da terra Tiffany Laburnum, progettata dal Tiffany Studio all’inizio del 1900 e realizzata con vetro e bronzo dorato in stile art nouveau. Ovviamente il colore predominante è il classico azzurro Tiffany, che incornicia gioielli con diamanti e le più richieste collezioni del brand, tra cui Tiffany T, Tiffany City HardWear, Tiffany Victoria, Jean Schlumberger ed Elsa Peretti, come pure la nuova collezione Lock. In occasione dell’apertura dello store, la boutique ospita il collier X Link in oro giallo con 755 diamanti disegnato da Schlumberger per Tiffany & Co. e indossato da Beyoncé nel video della nuova campagna Lose Yourself in Love. Una creazione che ha richiesto più di 80 ore di lavoro per essere realizzata dagli artigiani della Maison.

Esterno dello store Tiffany a Bologna
Esterno dello store Tiffany a Bologna
Il nuovo store Tiffany a Bologna
Il nuovo store Tiffany a Bologna
La collana Pavé X Link in in oro giallo con 755 diamanti indossato da Beyoncé
La collana Pavé X Link in in oro giallo con 755 diamanti indossato da Beyoncé
Il collier Pavé X Link
Il collier Pavé X Link






A Firenze il gioiello d’avanguardia




Prenotate aereo, treno o albergo per Firenze. E non solo per le storiche meraviglie artistiche della città. È in arrivo, infatti, la Florence Jewellery Week 2022 (dal 28 aprile al 2 maggio), curata da Giò Carbone e Alice Rendon. L’evento si svolte in diverse sedi, tra mostre, incontri e workshop dedicati, ovviamente, al mondo della gioielleria. Al centro c’è Preziosa, mostra allestita alla Galleria delle Carrozze di Palazzo Medici Riccardi, che riunisce il lavoro di nove artisti-gioiellieri: Lauren Kalman, Anya Kivarkis, Rein Vollenga, Sam Tho Duong, Jayne Wallace, Kazumi Nagano, Conversation Piece (Beatrice Brovia & Nicolas Cheng), Ana Rajcevic e Barbara Paganin.

Lauren Kalman, oggetto indossabile Flourish
Lauren Kalman, oggetto indossabile Flourish

Obiettivo, secondo gli organizzatori, è «comprendere attraverso il lavoro di questi autori come si stiano ridefinendo gli orizzonti del gioiello contemporaneo, campo che si trova oggi a misurarsi con il progressivo disfacimento di categorizzazioni ormai obsolete, aprendosi alla fusione dei linguaggi espressivi e all’intersezione delle pratiche artistiche». Per questa ragione in mostra non ci solo gioielli, ma anche sculture indossabili.

Anya Kivarkis, spilla Movement
Anya Kivarkis, spilla Movement

Altro driver è la smaterializzazione dell’oggetto nell’era del digitale, che si spera non si diffonda fino a far scomparire la matericità del gioiello. Non poteva mancare un aspetto legato alla sostenibilità e, in particolare, all’upcycling, ovvero del riciclo creativo. Peraltro, una pratica da sempre in vigore appena si indossa un gioiello di famiglia ereditato. Da segnalare anche le installazioni artistiche vestibili dell’olandese Rein Vollenga, le creazioni della serba Ana Rajcevic delle statunitensi Lauren Kalman e Anya Kivarkis. Qui siamo nell’area della ricerca, con strane oscillazioni tra arte concettuale e artigianato orafo perfettamente compatibile con l’usuale impiego dei gioielli.

Barbara Paganin, Memoria aperta
Barbara Paganin, Memoria aperta

L’inglese Jayne Wallace propone invece una iniezione hi-tech nell’oggetto-gioiello, la coppia italo-hongkonghese formata da Beatrice Brovia & Nicolas Cheng recupera dalle discariche i minerali di cui sono fatti i dispositivi elettronici mentre l’italiana Barbara Paganin recupera oggetti della memoria dai mercatini dell’usato per trasformarli in nuovi ibridi che attraversano il tempo. Se volete stupirvi, sappiate che c’è anche il vietnamita Sam Tho Duong che  taglia, piega e assembla insieme secondo una logica di incastri vasetti di yogurt esauriti e  Kazumi Nagano che applica alla gioielleria tecniche tessili e pittoriche tradizionali dello stile giapponese.

Florence Jewellery Week
28 aprile – 2 maggio 2022
Mostra Preziosa
Galleria delle Carrozze di Palazzo Medici Riccardi
Firenze, Via Cavour 5
Ingresso libero

Jayne Wallace, ReFind, oggetto portatile, Corian, ottone, schermo digitale
Jayne Wallace, ReFind, oggetto portatile, Corian, ottone, schermo digitale

Kazumi, Nagano, collana
Kazumi, Nagano, collana







Gioielli d’arte a Lugano




Un nuovo appuntamento tra arte e gioielleria a Lugano (Svizzera). La Kromya Art Gallery (Viale Franscini, 11)ospita la mostra Preziose Prospettive. Opere e gioielli in dialogo dedicata ai lavori dell’architetto e designer Eleonora Castagnetta con opere in bronzo dell’artista Alex Pinna. La mostra è curata da Paola Stroppiana, storica dell’arte. L’iniziativa ha l’obiettivo riassegnare al gioiello d’artista un ruolo di primo piano nel contesto contemporaneo. «Il gioiello come opera d’arte, perfettamente compiuta, è in grado di esprimere la forza della creatività al pari delle altre discipline, integrando alla peculiare dimensione espressivo-creativa del manufatto artistico la caratteristica dell’indossabilità.

Spilla in argento e smalti con diamanti
Spilla in argento e smalti con diamanti

Da questa considerazione nascono le nuove prospettive di lettura del lavoro dei due artisti coinvolti: Alex Pinna, scultore, e Eleonora Castagnetta, architetto, declinano il gioiello ognuno secondo il proprio linguaggio espressivo, trovando in esso una mirabile occasione formale e concettuale di trasposizione della propria poetica personale». Eleonora Castagnetta espone alcune opere inedite, ispirate da Le città invisibili di Italo Calvino, trasformando in gioiello quattro delle città utopiche descritte nel volume: Dorotea, Fedora, Sofronia e Tecla: spille in argento e smalti con dettagli in oro e diamanti, in uno scrigno che ne contestualizza la dimensione. Il percorso in mostra è arricchito dalla presenza di altri gioielli, precedentemente realizzati, ispirati a grandi maestri dell’architettura e al Bauhaus: l’anello Mognolo (per la realizzazione del quale ha tratto ispirazione dalla Chiesa di San Giovanni Battista a Mogno, in Svizzera, progettata dall’architetto di fama internazionale Mario Botta, con il quale Eleonora ha collaborato per 13 anni); Ziggurat; Omaggio a Le Corbusier e Omaggio al Bauhaus.

Eleonora Castagnetta, spilla  Dorotea in argento e smalti
Eleonora Castagnetta, spilla
Dorotea in argento e smalti
Fedora, argento e smalti con dettaglio oro
Fedora, argento e smalti con dettaglio oro

Sofronia, argento e smalti
Sofronia, argento e smalti







GemGèneve si allarga all’arte con Katerina Perez e Flair




GemGèneve, la fiera di gioielli e gemme in programma dal 4 al 7 novembre a Ginevra (Svizzera) ha arruolato una delle più note esperte del settore, Katerina Perez, per organizzare il lavoro della comunità di artisti Flair. Il risultato è Flair @flairproject_official, una galleria online e una community artistica multimediale indipendente rivolta ai creatori di oggetti e creazioni uniche ispirate al mondo della gioielleria e delle pietre preziose. I suoi membri, di Regno Unito, Francia, Germania e Russia, sono stati selezionati da Katerina Perez, che è la fondatrice del progetto.

Transcedance di Celia Martorchini-Fabbri
Transcedance di Celia Martorchini-Fabbri

Le creazioni dei 15 artisti Flair saranno presentate alla prossima fiera GemGenève, con pezzi disponibili per l’acquisto esclusivamente presso la mostra stessa e su Instagram, piattaforma su cui Katerina Perez ha grande seguito. L’idea è quella di una comunità di persone con la stessa vision e che condividono il processo di creazione artistica, consentendo allo stesso tempo a dipinti, stampe e opere d’arte uniche di trovare un acquirente. Tutte le opere d’arte sono create come pezzi unici progettati esclusivamente per il progetto Flair e non verranno riprodotte. I prezzi variano da 1.000 a 36.000 euro.

Aishwarya Rai vista da Vladimir Skrotzky
Aishwarya Rai vista da Vladimir Skrotzky

Flair è parte del perseguimento della mia missione di far conoscere il mondo della gioielleria e delle pietre preziose. Il progetto di collaborazione con GemGenève è una grande opportunità per onorare gli artisti Flair e per portare gioielli e pietre preziose nella vita delle persone in un modo magnifico e senza precedenti. Questo progetto rende omaggio anche alla mia famiglia. Mia madre restaura quadri e mio padre restaura vecchi mobili. Penso di aver ereditato una sensibilità artistica che avvantaggia il mio lavoro nel settore della gioielleria e permea la mia passione per il design e l’arte multimediale.
Katerina Perez

Katerina Perez
Katerina Perez

Ogni membro di Flair viene selezionato in base alle proprie capacità e stile unico, piuttosto che al riconoscimento o alla fama internazionale, al fine di presentare al mondo gemme nascoste in diversi campi artistici. Per esempio, a GemGenève Celia Martorchini-Fabbri proporrà un approccio originale all’arte digitale, in contrasto con quello dell’artista e fotografa di moda, Ksenia Usacheva, che presenterà una serie di foto e dipinti ad olio. Il famoso illustratore Hossein Borojeni esporrà una serie di acquerelli in bianco e nero in uno stile tradizionale, mentre la fotografa londinese Julia Flit presenterà due decorazioni murali con tocchi di colore. L’artista di alta moda Aigana Gali esporrà un cappotto dipinto a mano unico, mentre Anna Petrich ha preparato una collezione di borse ispirata ai gioielli dipinti a mano.

Anna Petrich, borsa dipinta a mano con perle
Anna Petrich, borsa dipinta a mano con perle

Le opere degli artisti Flair saranno esposte presso lo Stand C11, presso il centro fieristico e congressuale Palexpo di Ginevra, in Svizzera, per incoraggiare visitatori ed espositori a scoprire pezzi e incontrare di persona alcuni artisti. Ksenia Usacheva, per esempio, dipingerà a olio direttamente sullo stand per consentire ai visitatori di assistere a «come funziona la magia». Anche Katerina Perez sarà sul posto per mostrare una collaborazione unica con il maestro del taglio delle pietre preziose, Pauly Carvings, che si esprime sotto forma di una scultura in cristallo di rocca della mano di Perez. Inoltre, sabato 6 novembre alle 11,30, partecipanti ed espositori sono invitati a partecipare a una conferenza dal titolo L’importanza della creatività nell’arte, nel design del gioiello e nella comunicazione del marchio.

Dettaglio di un dipinto a olio di Yeeler Feng
Dettaglio di un dipinto a olio di Yeeler Feng
Opera di Larissa Panok
Opera di Larissa Panok
Dettaglio di un dipinto a olio di Ksenia Usacheva
Dettaglio di un dipinto a olio di Ksenia Usacheva
Photo di Julia Flit
Photo di Julia Flit
Acquarello di Hossein Borojeni
Acquarello di Hossein Borojeni

Vaso di cermaica e gemme di Artashes Sardaryan
Vaso di cermaica e gemme di Artashes Sardaryan







James Rivière, il cammino continua

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Arte o gioielli? Tutti e due gli aspetti sono riuniti nel lavoro di James Rivière ♦︎

Sul nuovo sito di James Rivière, nome d’arte di Vincenzo Teora Rivière, si trova una breve autobiografia:

“È considerato uno dei più grandi designer di gioielli del 20° secolo. È un artista versatile ed è anche un designer, scultore” si legge.

Eppure, nonostante questo, James Rivière non partecipa quasi mai a eventi pubblici. Sono passati 50 anni dall’esordio: ha iniziato il suo percorso ufficiale come designer partecipando alla Triennale di Milano e dove ha vinto concorsi di gioielleria nel 1972 e nel 1973. Il suo percorso artistico è davvero unico: tra gli aspetti più curiosi c’è l’utilizzo di frammenti di meteorite per  alcuni dei pezzi unici, incluso quello creata per Papa Benedetto XVI.

I gioielli creati da James Riviere sono anche presenti in alcuni musei e collezioni private del mondo, tra cui il bracciale Monolite, esposto al Musée des Arts Décoratifs du Louvre, Parigi.

Anello moi et toi con perla e smeraldo
Anello moi et toi con perla e smeraldo

L’artista-gioielliere ha anche inventato un proprio linguaggio espressivo. Per esempio, il triangolo rappresenta creatività e dinamismo. Il quadrato razionalismo e concretezza. Il cerchio completezza e perfezione. Insomma, i gioielli non sono semplicemente oggetti da indossare, ma anche simboli per riflettere.

Anche la sua storia segue un cammino diverso da quello di altri creativi: a 25 anni Rivière è stato nominato professore onorario per un seminario sulle forme plastiche in metallo presso l’Università di Danzica. Ha poi partecipato alla costituzione del Centro Design Orafo e allo Ied, Istituto Europeo di Design. I pezzi unici dell’artista nascono tra Via Montenapoleone e Via Bigli, nel cuore di Milano, e sono destinati a un selezionato gruppo di collezionisti privati. Cosimo Muzzano

Bracciale Danza in oro giallo e titanio policromo
Bracciale Danza in oro giallo e titanio policromo
Collana Danza in oro giallo e titanio policromo
Collana Danza in oro giallo e titanio policromo
Ciondolo della collezione Ele Infinito, con lapislazzulo e diamante
Ciondolo della collezione Ele Infinito, con lapislazzulo e diamante
Ele Infinito, ciondolo e orecchini in oro e malachite
Ele Infinito, ciondolo e orecchini in oro e malachite
Monolite, anello
Monolite, anello
orecchini trio
Orecchini della collezione Trio
Collana in oro bianco 18 carati e diamanti della collezione Trio
Collana in oro bianco 18 carati e diamanti della collezione Trio
Collezione Trio Classic, pendente in oro con lapislazzuli, malachite e diaspro
Collezione Trio Classic, pendente in oro con lapislazzuli, malachite e diaspro






 

Il tocco magico di Georg Hornemann

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Sono pochi i gioiellieri che possono vantarsi si essere dei veri artisti: Georg Hornemann è uno di questi. Il designer ha una storia che vale la pena di essere raccontata. È nato nel 1940 a Dassau, in quella che era la Germania Est. Fin da quando era giovane è emersa la sua attitudine al design, alla famosa scuola del Bauhaus, e a 15 anni ha lavorato come apprendista con uno dei principali orafi di Dessau. Prima della chiusura definitiva dei confini, nel 1958 Hornemann è riuscito ad andare in Germania Ovest, e a trovare lavoro alla Weyersberg, una delle principali gioiellerie di Düsseldorf.

Anello Octopus in oro bianco, diamanti, zaffiri rosa
Anello Octopus in oro bianco, diamanti, zaffiri rosa

A 27 anni ha ricevuto il primo premio internazionale come designer di gioielli e avviato la propria attività come orafo. La sua specialità sono pezzi unici e insoliti. All’inizio degli anni Settanta, i suoi disegni erano ispirati all’Op Art, ma Hornemann ha utilizzato anche materiali estranei ai gioielli come monete antiche, croci bizantine, icone russe e parti di spade giapponesi. Nel 1982 è stato ammesso alla Diamonds International Academy da Sir Anthony Oppenheimer e i suoi gioielli sono stati esposti a New York, Parigi, Londra, Sydney, Singapore, Tokyo, Hong Kong, Zurigo, Düsseldorf e Berlino e hanno vinto premi.

Anello in oro giallo, diamanti, tsavoriti
Anello in oro giallo, diamanti, tsavoriti

Dal 1985, ha iniziato a lavorare con lui anche il figlio, Alexander Hornemann. Dai gioielli, il design del designer tedesco si è quindi trasferito agli oggetti per la casa in argento e ferro, ciotole e candelabri. Con il nuovo secolo, inoltre, Hornemann ha creato le sue cosiddette sculture ad anello, ispirate all’architettura, alla scultura e all’arte contemporanee.

Orecchini in oro giallo
Orecchini in oro giallo

Hornemann è stato anche il primo orafo a disegnare una collezione di gioielli appositamente per la collezione prêt-à-porter dell’estate 2005 del marchio di lusso Akris, esposta a Parigi al Carrousel du Louvre. Lavora con pietre preziose e oro, argento, platino, bronzo e ferro, ma anche corian o acrilico. I motivi della flora e della fauna sono centrali, per cui semplifica e astrae le forme naturali e sottolinea l’ornamentale. Un altro tema è la tensione tra la vita e la morte.

Anello in oro giallo e tsavoriti
Anello in oro giallo e tsavoriti
Spilla ape di Georg Hornemann
Spilla ape di Georg Hornemann

Anello Rana in oro giallo e tsavoriti
Anello Rana in oro giallo e tsavoriti







L’eredità artistica di Daverio 1933




Si dice che il gioiello è una piccola opera d’arte. Ma spesso non è vero. Non tutti i gioielli sono realizzati con una ricerca formale, oltre che con l’obiettivo di una facile vendita. Ci sono, però, eccezioni. Una di queste riguarda Daverio 1933, piccola Maison di Bergamo. L’eccezione riguarda, in particolare, le radici dell’azienda, che prende il nome da Franco Daverio, illustratore e scultore italiano con qualità artistiche lodate anche da un famoso pittore italiano, Fausto Melotti. Daverio ha sviluppato la sua opera  in un periodo del Novecento particolarmente denso di sviluppi per il mondo dell’arte. A quella esperienza si ispira la produzione di gioielli iniziata da Luca Daverio, il figlio.

Anello della linea Ricci in oro rosa e oro bianco 18 carati, diamanti
Anello della linea Ricci in oro rosa e oro bianco 18 carati, diamanti

I gioielli di Daverio 1933 risentono di quella eredità legata alle avanguardie artistiche italiane della metà del secolo scorso e, soprattutto, dell’opera paterna ma, naturalmente, presentano anche una indossabilità che li rende sintonizzati ai giorni nostri. L’atelier di Daverio 1933 produce gioielli artigianali e, in particolare, pezzi unici per gli appassionati del gioiello artistico. I gioielli sono frutto della creatività di Luca Daverio, che disegna personalmente ogni singolo pezzo e lo realizza in collaborazione con esperti artigiani di  Milano e Valenza.

Ciondolo Ricci in oro bianco, con diamanti fancy
Ciondolo Ricci in oro bianco, con diamanti fancy
Anello in oro bianco con diamanti bianchi e neri
Anello in oro bianco con diamanti bianchi e neri
Anello in oro rosa con diamanti bianchi e colorati
Anello in oro rosa con diamanti bianchi e colorati
Collezione Spirali, anello in oro rosa e diamanti bianchi e neri
Collezione Spirali, anello in oro rosa e diamanti bianchi e neri
Anello in oro bianco e diamanti
Anello in oro bianco e diamanti
Ciondolo Spirali in oro brunito con diamanti blu e bianchi
Ciondolo Spirali in oro brunito con diamanti blu e bianchi
Anello in oro rosa e topazio di 12 carati, con diamanti brown e bianchi
Anello in oro rosa e topazio di 12 carati, con diamanti brown e bianchi

Orecchini con zaffiri e diamanti grigi
Orecchini con zaffiri e diamanti grigi







Arte e gioielleria con Elisabetta Cipriani

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Arte e gioielleria si affiancano nella galleria di Elisabetta Cipriani a Londra ♦︎

Il mondo dell’arte e dei gioielli sono legati. Non solo perché pezzi di alta gioielleria sono piccoli capolavori di creatività, ma anche perché concettualmente i protagonisti dei due mondi ogni tanto si sovrappongono. Ne è un esempio è il lavoro di Elisabetta Cipriani, che a Londra nel 2009, ha aperto una galleria in cui ha esposto gioielli creati da oltre 40 pittori e scultori. Tutti nomi di primo piano, come Ai Weiwei, Chiharu Shiota, Giulio Paolini, Ilya ed Emilia Kabakov, Carlos Cruz-Diez, Enrico Castellani, Erwin Wurm, Giorgio Vigna, Jannis Kounellis, Rebecca Horn e Pedro Cabrita Reis.

Anello in oro di Sissi
Anello in oro di Sissi

Anelli che sono sculture, sculture che si indossano, gioielli unici: Elisabetta ha convinto gli artisti e designer di gioielli a collaborare con il progetto, che prevede la realizzazione artigianale di pezzi che si possono indossare. Ma anche semplicemente ammirare, visto che molti gioielli sono esposti in musei e collezioni private in tutto il mondo, tra cui il Musée des Arts Décoratifs, Parigi; Museum of Art and Design, New York; World Jewellery Museum, Seoul; e The State Hermitage Museum, San Pietroburgo.





Bracciale in oro di Ai Weiwei
Bracciale in oro di Ai Weiwei

Anello labbra di Jannis Kounellis
Anello labbra di Jannis Kounellis
Bracciale in oro giallo satinato 18 carati di Sophie Whettnall
Bracciale in oro giallo satinato 18 carati di Sophie Whettnall
Chiharu Shiota, Carrying Memory, collana in oro giallo 18 kt e argento ossidato
Chiharu Shiota, Carrying Memory, collana in oro giallo 18 kt e argento ossidato
Collana di Paolo Canevari
Collana di Paolo Canevari

Collana di Noor Fares con zaffiri, diamanti, smeraldo
Collana di Noor Fares con zaffiri, diamanti, smeraldo







I gioielli d’arte di Palmiero

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L’arte incontra il gioiello con la collezione 2019 di Palmiero, pezzi di alta scuola ♦︎

Quando l’arte incontra il gioiello? Scritta così è una domanda che affiora quando si osserva una collezione o un singolo pezzo di gioielleria, in particolare quelli di alta gioielleria. Dunque, quando l’arte incontra il gioiello? Quando un bracciale, un anello o una collana possono essere considerati opere d’arte? È la stessa domanda che si è posto chi gioielli che sono opere d’arte li disegna e li produce, Carlo Palmiero, uno dei nomi blasonati della gioielleria made in Valenza, Piemonte, Italy. Infatti il gioielliere ha intitolato la sua collezione, presentata a Baselworld 2019, proprio così: Quando l’arte incontra il gioiello (senza punto di domanda). Ma la risposta è: sì, la incontra.

Perché questi gioielli possono essere considerati come piccole (per dimensioni) opere d’arte?

The Curious Parrot: spilla in diamanti bianchi, neri e colorati, zaffiri e pietre semipreziose su oro bianco
The Curious Parrot: spilla in diamanti bianchi, neri e colorati, zaffiri e pietre semipreziose su oro bianco

Innanzitutto si tratta di pezzi unici. Non sono imitabili, hanno un loro inconfondibile stile, per essere realizzati hanno bisogno di manualità esperta, come quella di un pittore che colora con il pennello. E, ancora, sono indiscutibilmente frutto della creatività. E, oltre al design dell’oggetto, anche la scelta delle pietre è frutto di una attitudine creativa: sono diverse e uniche per la loro purezza e la loro qualità. Diamanti bianchi, neri, cognac, azzurri, verdi, gialli, viola, zaffiri che sfumano come colori su una tela in blu, rosa, gialli, topazi reali, tanzaniti, rubelliti, opali, servono a Palmiero come i colori sulla tavolozza. Alessia Mongrando

The Curious Parrot: collier con spilla staccabile in diamanti bianchi, neri e colorati, zaffiri e pietre semipreziose su oro bianco
The Curious Parrot: collier con spilla staccabile in diamanti bianchi, neri e colorati, zaffiri e pietre semipreziose su oro bianco
Tissage Collection: anello in diamanti bianchi e smeraldi su oro bianco
Tissage Collection: anello in diamanti bianchi e smeraldi su oro bianco
Tissage Collection: anello in diamanti bianchi su oro bianco
Tissage Collection: anello in diamanti bianchi su oro bianco
Dancing Soul: collana con anima flessibile, anello e orecchini in diamanti bianchi e zaffiri blu su oro bianco
Dancing Soul: collana con anima flessibile, anello e orecchini in diamanti bianchi e zaffiri blu su oro bianco
Embracing Flowers: anelli in oro bianco e oro rosa con diamanti bianchi, zaffiri colorati e rubellite, tanzanite e ametista centrali
Embracing Flowers: anelli in oro bianco e oro rosa con diamanti bianchi, zaffiri colorati e rubellite, tanzanite e ametista centrali
Galaxy Collection: orecchini in diamanti bianchi e blu su oro bianco
Galaxy Collection: orecchini in diamanti bianchi e blu su oro bianco

Galaxy Collection orecchini in diamanti bianchi e colorati su oro bianco
Galaxy Collection: orecchini in diamanti bianchi e colorati su oro bianco







L’arte di Graff si ispira all’arte





Una serie di pezzi unici firmati Graff e ispirati alle opere di un famoso artista americano,Cy Twombly. È davvero gioielleria con diamanti da collezione ♦︎

La gioielleria, quella di alto livello, è un’arte. E se questa arte si ispira all’arte, quella che si trova nei musei? È iper arte, arte al cubo, meta arte: chiamatela come volete. Ma è quello che ha presentato Graff a Baselworld 2018. E cioè diamanti (la specialità del gioielliere londinese) e zaffiri che si compongono per formare gioielli ispirati alle opere di un artista considerato come Andy Warhol, Basquiat o Pablo Picasso: Cy Twombly. È un artista americano scomparso nel 2011 che propone opere che, secondo alcuni, ricordano gli scarabocchi su un foglio di carta. Ma che, comunque si consideri la produzione artistica di Twombly, tradotti in gioielli sono perfetti: un equilibrio tra estrosa innovazione e lusso classico, con orecchini che terminano con due pregevoli diamanti taglio a pera. L’artista è anche tra i preferiti di Laurence Graff, che ha collezionato anche diverse opere di Twombly, accanto ad altri maestri di arte contemporanea. Non è stato facile, però, tradurre lo spirito artistico alla base di un quadro in gioielli. Solo una Maison con una lunga tradizione e capacità artigianali al di sopra della media poteva riuscirci. Curiosamente, però, la collezione non ha un nome preciso: è ispirata all’arte e basta. Ed è composta da pezzi unici: proprio come il quadro di un pittore. Rudy Serra




Graff, anello con diamanti
Graff, anello con diamanti
Collana con diamanti e zaffiri, con zaffiro taglio cuscino di 21.61
Collana con diamanti e zaffiri, con zaffiro taglio cuscino di 21.61
Collana con diamanti ispirata all'opera di Cy Twombly
Collana con diamanti ispirata all’opera di Cy Twombly
Gouache di orecchini con diamanti e rubini
Gouache di orecchini con diamanti e rubini
Graff, orecchini di diamanti ispirati a Cy Twombly
Graff, orecchini di diamanti ispirati a Cy Twombly
Orecchini con diamanti
Orecchini con diamanti
Orecchini con diamanti e zaffiri
Orecchini con diamanti e zaffiri
Cy Twombly, Bacchus
Cy Twombly, Bacchus






A Parigi 250 gioielli d’artista




Da Calder a Koons: a Parigi i gioielli d’artista della collezione di Diane Venet. Fino all’8 luglio ♦︎

Che cosa fa una donna con l’anima di artista e moglie di uno scultore? Fa collezione di gioielli. Ma di gioielli speciali, creati da altri artisti. Così Diane Venet, moglie di Bernar Venet, in 30 anni ha messo assieme una considerevole raccolta, che spesso gira per il mondo. Ora, però, Parigi fa le cose in grande e dal 7 marzo all’8 luglio 2018 il Musée des Arts Décoratifs dedica spazio alla grande raccolta intitolata De Calder à Koons, bijoux d’artistes. La colletion idéale de Diane Venet.

Che è davvero vasta: 230 pezzi, più altri 20 prestati da gallerie e proprietari, con sculture-gioiello di artisti celeberrimi, come Alexander Calder, Jeff Koons, Max Ernst, Pablo Picasso, Niki de Saint Phalle, Caesar, Takis e Louise Bourgeois, Salvator Dalì e, ovviamente, Bernar Venet. In tutto sono 150 gli autori rappresentati nella collezione. I materiali utilizzati sono in gran parte tradizionali: oro, argento, bronzo, smalto. I gioielli progettati dagli artisti sono spesso stati realizzati da orafi.

«La mia passione per il gioiello d’arte è nata il giorno in cui Bernar si è divertito avvolgendo il mio anulare sinistro un sottile Bacchetta d’argento… Questo gesto, toccante nella sua spontaneità, ha avuto un altro effetto su di me, quello di scoprire l’universo poco conosciuto di questi gioielli d’arte unici, preziosi per la loro rarità e il loro carico simbolico spesso all’origine della loro creazione», ha raccontato Diane Venet. Certo, alcuni di questi gioielli sono sculture in miniatura, non indossabili, ma altri sono stati concepiti come opere d’arte da infilare al dito oppure attorno al collo. Sono gioielli veri. Ma con un guizzo che rivela lo stile e la creatività dell’autore. Rudy Serra

De Calder à Koons, bijoux d’artistes. La colletion idéale de Diane Venet
Musée des Arts Décoratifs
107, rue de Rivoli, Paris
Da martedì a domenica: 11-18
Ticket da 9 a 13 euro




Damien Hirst. Pill Charm Bracelet, 2004, argento
Damien Hirst. Pill Charm Bracelet, 2004, argento
Diane Venet. Foto: Damian Noszkowicz
Diane Venet. Foto: Damian Noszkowicz
Luciano Fontana, bracciale Elisse Concetto Spaziale, 1967
Luciano Fontana, bracciale Elisse Concetto Spaziale, 1967
Frank Stella, anello in oro
Frank Stella, anello in oro
Victor Vasarely, bracelet Jolie, 1985, argento e smalto
Victor Vasarely, bracelet Jolie, 1985, argento e smalto
Bernar Venet, anello Ligne indéterminée, oro, 1998
Bernar Venet, anello Ligne indéterminée, oro, 1998

Claude Viallat, collier, acrilico, 2016
Claude Viallat, collier, acrilico, 2016







I paesaggi del gioiello a Parigi



A Parigi va in scena l’avanguardia del bijoux con la mostra Metaphysical landscapes ♦︎

Il gioielli di avanguardia si sposta sotto un altro famoso gioiello di avanguardia, la Tour Eiffel. A portarli a parigi è A/dornment, che si definisce come «progetto curatoriale integrato dedicato al gioiello contemporaneo». Il risultato è Metaphysical landscapes, mostra organizzata alla Galerie Graphem in occasione di Parcours Bijoux 2017. I gioielli, che sono in realtà opere sul sottile crinale che separa un oggetto di uso comune dall’avanguardia, sono realizzati da Florence Croisier, Daria Borovkova e María Ignacia Walker Guzmán. Saranno anche gioielli da ascoltare, visto l’intervento di un sound designer, Enrico Ascoli, con l’idea di rendere immersiva l’esperienza dell’esposizione.

Metaphysical landscapes ha l’obiettivo di «moltiplicare le suggestive estetiche dei gioielli attraverso un’installazione multidisciplinare». Molto diverse le tre interpretazioni del gioiello come paesaggio estetico delle proprie emozioni. I gioielli-opere sono realizzati con stili diversi e materiali diversi, dal titanio al bronzo. Più che a essere indossati, insomma, sono gioielli da guardare. Come i paesaggi.

La Galerie Graphem si trova nel 12° arrondissement di Parigi a fianco alla cantina Ici-Même,68 rue de Charenton 75012 Paris. Dal 13 al 29 orrobre 2017. Federico Graglia





Gioielli di Daria Borovkova
Gioielli di Daria Borovkova

Gioiello di Maria Walker
Gioiello di Maria Walker
Orecchini di Florence Croisier
Collana di Florence Croisier
Bracciale di Daria Borovkova
Bracciale di Daria Borovkova
Maria Ignacia Walker Guzman, Trascendieron
Maria Ignacia Walker Guzman, Trascendieron
Maria Ignacia Walker Guzman
Maria Ignacia Walker Guzman
Opera di Florence Croisier
Opera di Florence Croisier

Gioielli di Daria Borovkova
Gioielli di Daria Borovkova







A Milano l’arte del gioiello in mostra

Se siete dalle parti di Milano, magari per visitare l’Expo, non lasciatevi scappare la mostra intitolata Gioiello – arte e nutrimento dell’anima. È realizzata da Club degli Orafi Italia (giovedì 25 giugno – lunedì 27 luglio) al Museo Poldi Pezzoli di Milano. I gioielli sono collocati nel loro ambiente naturale, quello artistico: sono in mostra quelli delle botteghe rinascimentali, fino ai pezzi contemporanei. Qualche nome ammesso tra le bacheche e il celeberrimo ritratto di dama del Pollaiolo: Broggian, Cesari e Rinaldi, Chantecler, Fope, Forevemark, Enzo Liverino, Vendorafa Lombardi e Vhernier. Firme della gioielleria che espongono, tutti insieme e in un museo, pezzi pregiati delle proprie collezioni, segno del legame tra passione e abilità artigiana, capacità commerciale e senso estetico. D’altra parte, in Italia la gioielleria si è sviluppa in parallelo con l’evoluzione dell’arte classica, quella delle tele e delle sculture. Nota a parte: il rapporto di affinità e di ricerca comune che lega il Club degli Orafi Italia e il Museo Poldi Pezzoli, è  testimoniato dal sostegno del Club per il restauro di due preziosi smalti limosini, ora restituiti al loro splendore: una Pace con l’Adozione del bambino e una Pace con la Pietà, entrambe del 1500 circa. Ecco alcune immagini che abbiamo scattato all’inaugurazione.

Gioiello – arte e nutrimento dell’anima
Museo Poldi Pezzoli
via Manzoni 12
25 giugno – 27 luglio 2015
Dalle 10 alle 18 (ultimo ingresso alle 17.30), chiuso tutti i martedì.
Biglietto (mostra e collezione permanente) 10 euro intero

Chantecler, orecchini collezione Agrumi in oro  e smaltatura a vetrata in resina
Chantecler, orecchini collezione Agrumi in oro e smaltatura a vetrata in resina
Chantecler, collana e orecchini collezione Agrumi in oro e smaltatura a vetrata in resina
Chantecler, collana e orecchini collezione Agrumi in oro e smaltatura a vetrata in resina
Cesari e Rinaldi, prototipo di collana in 3D con tre pietre: rubellite, tanzanite, granato mandarino
Cesari e Rinaldi, prototipo di collana in 3D con tre pietre: rubellite, tanzanite, granato mandarino
Il bracciale Orofilato in tessuto d'oro di seganti da Giovanna Broggian
Il bracciale Orofilato in tessuto d’oro di seganti da Giovanna Broggian
Inaugurazione mostra
Inaugurazione mostra
Vendorafa Lombardi,  collana e orecchini della collezione Orto prezioso  in oro giallo e bianco, con diamanti bianchi e brown, rubini, peridoto, quarzo citrino, rodolite, smalto, realizzata partendo da foglie vere
Vendorafa Lombardi, collana e orecchini della collezione Orto prezioso in oro giallo e bianco, con diamanti bianchi e brown, rubini, peridoto, quarzo citrino, rodolite, smalto, realizzata partendo da foglie vere
Constantine Papadimitriou per Forevermark, bracciale collezione Cornestones in oro bianco e diamanti
Constantine Papadimitriou per Forevermark, bracciale collezione Cornestones in oro bianco e diamanti
La sala della mostra
La sala della mostra
Vhernier, anello Aladino in oro rosa, madreperla grigia e cristallo di rocca
Vhernier, anello Aladino in oro rosa, madreperla grigia e cristallo di rocca
Aladino, anello in oro rosa,  madreperla bianca australiana  e cristallo di rocca
Aladino, anello in oro rosa, madreperla bianca australiana e cristallo di rocca
Solo Mia Luce, bracciali in oro bianco, rosa e giallo con diamanti
Solo Mia Luce, bracciali in oro bianco, rosa e giallo con diamanti
Chantecler: Agrumi
Chantecler, collezione Agrumi

Arte del gioiello a Valenza (con Damiani)

L’arte e il gioiello, nella patria dell’oreficeria. Ovvero, una mostra dedicata agli artisti che si sono cimentati e si cimentano ancora a tradurre la loro creatività in collane, anelli, bracciali. Pezzi unici che, con Damiani, nume tutelare della gioielleria, sono in mostra nella cittadina piemontese che è la valley della oreficeria: Valenza e l’arte del gioiello è stata presentata a Milano dalla padrona di casa, Silvia Damiani, dalla madrina Dalila Di Lazzaro, dal sindaco della cittadina, Sergio Cassano e dal curatore della mostra, Vittorio Sgarbi, nel suo ruolo di esperto d’arte alternato a quello di artista della polemica. La mostra, ospitata nella villa Scalcabarozzi, al primo piano ospiterà la storia della Maison Damiani, con una selezione di prestigiosi oggetti e rare immagini già raccolti in occasione della mostra Damiani 90 years of excellence and passion. Si potranno ammirare pezzi speciali che hanno caratterizzato la storia di Damiani e alcune opere orafe pluripremiate oltre ai gioielli che hanno ricevuto il Diamonds International Award, considerato l’Oscar della Gioielleria. Damiani è l’unico gioielliere al mondo ad avere ricevuto ben 18 Diamonds International Awards. Il resto, circa 40 opere, è frutto della selezione di Sgarbi, un mix di autori star, come De Chirico, Mitoraj, Pomodoro, César, Fausto Melotti, Lucio Fontana, Valerio Adami, Sonia Delaunay, e di artisti meno noti al grande pubblico, ma altrettanto interessanti, come la greca Lisa Sotilis, Federico Bonaldi, Gino De Dominicis, Gaetano Pesce, Wilfred Lam, Giuseppe Bergomi, Livio Scarpella, Franco Cannilla, Nino Franchina, Pietro Consagra e Carlo Lorenzetti, Giuseppe Uncini, Luigi Ontani. Quelli che interessano di più il critico, in ogni caso, sembrano essere quelli che hanno utilizzato la propria capacità artistica per creare nuovi gioielli, piuttosto che trasporre la propria opera in versione ridotta e preziosa. Non piccole sculture della propria arte, insomma, ma il confronto con una nuova forma espressiva. Appartengono a questa categoria Alberto Giorgi, Paola Crema, Cristiana Perali, Mauro Vanzi e Claudio Mariani. «Questi ultimi due, in particolare, raggiungono notevoli risultati in un rigore formale che sembra trovare nell’arte orafa un terreno ideale per la loro creatività, allusiva a fonti dell’arte astratta, senza esserne debitori», precisa Sgarbi. Federico Graglia

Valenza e l’arte del gioiello
12 giugno- 2 agosto 2015
villa Scalcabarozzi, in via Mazzini 42, Valenza
giovedì e venerdì 15.00-19.00
sabato e domenica 11.00-19.00

Gioiello disegnato da De Chirico, esposto alla mostra «L'arte e il gioiello» a Valenza
Gioiello disegnato da De Chirico, esposto alla mostra «L’arte e il gioiello» a Valenza

Da sinistra: Dalila Di Lazzaro, Vittorio Sgarbi, Silvia Damiani, Sergio Cassano
Da sinistra: Dalila Di Lazzaro, Vittorio Sgarbi, Silvia Damiani, Sergio Cassano

Anello Gomitolo, di Damiani

Anello Gomitolo, di Damiani

Anelli della collezione Metropolitan Dream, di Damiani
Anelli della collezione Metropolitan Dream, di Damiani

Anteprima: i gioielli di Vicenza

[wzslider]Nove pezzi unici di grande valore: sono i gioielli simbolo delle nove sale a tema del primo Museo del Gioiello (https://gioiellis.com/arriva-museo-gioiello/), che verrà inaugurato a Vicenza il 24 dicembre. E non poteva essere altrimenti dato che verranno ospitati in un sito dichiarato Patrimonio Mondiale dell’Unesco dal 1994. Insomma una degna cornice, grazie anche un allestimento pensato per connettere la l’arte Rinascimentale con quella contemporanea: dalle antiche logge palladiane in marmo, alle sale interne, alle teche, agli espositori, al gioiello, che diventa il trait d’union tra ieri e oggi. Ciascuno rappresenta un concetto: bellezza, simbolo, icone, design, futuro, funzione, arte , moda e magia. Ci sono i cammei e i coralli tipici della tradizione italiana provenienti dalla collezione privata dei Fratelli De Simone, uno dei nomi illustri della gioielleria italiana, c’è un modernissimo riferimento a Michelangelo, ci sono materiali di scarto che diventano design ma sociale e anche l’idea di rendere un oggetto ornamentale anche utile. Gioiellis li ha visti in anteprima e ve li mostra. M.B.

Preview: jewelery from Vicenza

Nine pieces of great value: are the jewels symbol of the nine themed rooms of the first Museum of Jewelry (https://gioiellis.com/arriva-museo-gioiello/), that will be opened in Vicenza December 24th. And could not be otherwise given that they will be hosted in a World Heritage Site listed by Unesco in 1994. Then a perfect framing, thanks to a layout designed to connect Renaissance art to contemporary, from ancient Palladian marble lodges, interior rooms, cabinets, exhibitors, to jewels, which become the link between yesterday and today. Each represents a concept: beauty, symbol, icon, design, future, function, art, fashion and magic. There are the cameos and corals of the typical Italian tradition from the private collection of the Fratelli De Simone, one of the illustrious names of Italian jewelery, there is a modern reference to Michelangelo, there are waste materials that become social design and also the idea of making of something jus decorative also useful. Gioiellis saw them in preview shows them here.

Avant-première: bijoux de Vicence

Neuf pièces de grande valeur: sont les joyaux symbole des neuf chambres à thème de la première Musée des joyaux (https://gioiellis.com/arriva-museo-gioiello/) qui sera ouverts à Vicenza December 24. Et et ne pouvait pas en être autrement, car ils seront hébergés dans un site classé au patrimoine mondial par l’Unesco en 1994. Enfin, un cadre idéal, grâce mise en scène conçu pour se connecter art de la Renaissance à la musique contemporaine, d’anciens pavillons de marbre palladiennes, pièces intérieures, des armoires, des exposants, à bijoux, qui deviennent le lien entre hier et aujourd’hui. Chacun représente un concept: la beauté, symbole, icône, conception, avenir, la fonction, l’art, la mode et de la magie. Il ya les camées et coraux typique de la tradition italienne de la collection privée de Fratelli De Simone, un des noms illustres de joaillerie italienne, Il ya une très moderne référence à Michel-Ange, il ya des déchets matériaux qui deviennent conception sociale et aussi l’idée de faire quelque chose de jus décoratif également utile. Gioiellis les vit en avant-première leur montre ici.

Vorschau: Schmuck aus Vicenza

Neun Stücke von großem Wert: sind die Juwelen Symbol der neun Themenzimmer des ersten Museums für Schmuck (https://gioiellis.com/arriva-museo-gioiello/), die in Vicenza eröffnet wird der 24 Dezember. Und nicht anders angegeben, dass sie in einem Weltkulturerbe der Unesco im Jahr 1994 dann ein perfektes Rahmen aufgeführt in ein Layout entwickelt, um die Kunst der Renaissance bis zur zeitgenössischen verbinden, aus dem alten Palladio Marmor Lodges, Innenräumen , Schränken Gastgeber dank werden kann, Aussteller, um Schmuckstücke, die das Bindeglied zwischen gestern und heute zu werden. Jeweils ein Konzept: Schönheit, Symbol, Symbol, Design, Zukunft, Funktion, Kunst, Mode und Magie. Es gibt die Gastauftritte und Korallen des typischen italienischen Tradition aus der Privatsammlung des Fratelli De Simone, einer der illustren Namen der italienischen Schmuck, gibt es eine moderne Verweis auf Michelangelo gibt es Abfallstoffe, die soziale Konstruktion und auch die Idee zu werden der Herstellung von etwas einfach dekorative ebenfalls nützlich. Gioiellis sah, wie sie in der Vorschau und zeigt hier.

Предварительный просмотр: драгоценности из Виченцы

Девять штук большое значение: это символ драгоценности из девяти тематических номеров первого музея Ювелирные изделия (https://gioiellis.com/arriva-museo-gioiello/), которые будут открыты в городе Виченца, 24 декабря. И не может быть иначе, учитывая, что они будут размещены в список Всемирного наследия в список ЮНЕСКО в 1994 году Тогда идеального обрамления, благодаря макет разработан для подключения искусства эпохи Возрождения до современности, от древних Палладио мраморных ложах, внутренних помещений, кабинетов, экспонентов, в драгоценности, которые становятся связующим звеном между вчера и сегодня. Каждый из них представляет концепцию: красота, символ, икона, дизайн, будущий, функции, искусство, мода и волшебный. Есть камеи и кораллы типичного итальянской традиции с частной коллекции Fratelli De Simone, один из прославленных именами в итальянской драгоценности, есть современный ссылка на Микеланджело, есть отходы, которые становятся социальной дизайна, а также идея сделать что-то просто декоративные и полезно. Gioiellis видел их в предпросмотре и здесь показывает.

Vista previa: joyas de Vicenza

Nueve piezas de gran valor: son el símbolo de las joyas de las nueve salas temáticas del primer Museo de la joyería (https://gioiellis.com/arriva-museo-gioiello/), que se abrirá en Vicenza, el 24 de diciembre. Y no podía ser de otra forma dado que se alojarán en un Patrimonio Mundial por la Unesco en 1994. Entonces, un encuadre perfecto, gracias a un diseño diseñado para conectar el arte del Renacimiento hasta el contemporáneo, desde las antiguas logias de mármol de Palladio, habitaciones interiores, armarios, expositores, a las joyas, que se convierten en el vínculo entre ayer y hoy. Cada uno representa un concepto: la belleza, símbolo, icono, diseño, futuro, la función, el arte, la moda y la magia. Hay los camafeos y corales de la tradición italiana típica de la colección privada de la Fratelli De Simone, uno de los nombres ilustres de la joyería italiana, no es una referencia moderna a Miguel Ángel, hay materiales de desecho que se convierten en diseño social y también la idea de hacer algo simplemente decorativos también útil. Gioiellis los vio en la vista previa y los muestra aquí.

Con i cristalli capolavori per il corpo

Omaggio all’arte: Swarovski per la primavera-estate 2014 propone una collezione dedicata ai creatori, da quelli delle avanguardie alle esplorazioni culturali etniche. «Nei colori, forme, materiali e texture, l’arte è sempre stata una fonte di ispirazione per designer, creatori di moda», secondo Nathalie Colin, direttore creativo di Swarovski. «Le interazioni tra tutte queste influenze creano uno stile di gioielli che è unico e universale, per tutte le donne, per un look da giorno in giorno», ha raccontato in occasione della Mercedes-Benz Fashion Week Australia. «Ma ora la tradizione e l’artigianalità sono unite con tecniche d’avanguardia. Un matrimonio di culture viene convogliato in questa stagione da gioielli che si concentra su glam tribale e blu monocromo, temi principali della nuova collezione. Ecco alcuni pezzi: la collana Airy fa parte della linea Tribal Glam, ispirata all’arte e artigianato africano. Ma visto in chiave moderna. Oro giallo, metalli argentati, dorati, ma anche legno e cuoio. Il pendente Video e i braccialetti Stone utilizzano oro rosa, argento e toni di nero, mettendo in evidenza la combinazione della placcatura. Il pendente Arty e gli orecchini utilizzano il cristallo tagliato con tecniche precise di pavé e Pointiage. Afternoon, orecchini clip, utilizzano pigmenti naturali, per ottenere colori primari intensi, come il blu. Matilde de Bounvilles 

Orecchini a clip Afternoon
Orecchini a clip Afternoon
Collana award
Collana award
Collana Airy
Collana Airy

ukSwarovski masterpieces for the body

Art Homage: Swarovski for spring- summer 2014 offers a collection dedicated to the creators, from the avant-garde to the ethnic cultural explorations. “With colors, shapes, materials and textures, art has always been a source of inspiration for designers, fashion designers,” according to Nathalie Colin, Creative Director of Swarovski. “The interactions between all these influences create a style of jewelry that is unique and universal to all women, for a look from day to day,” he recounted at the Mercedes -Benz Fashion Week Australia. But now the tradition and craftsmanship are combined with avant-garde techniques. A marriage of cultures are conveyed in this season jewelry that focuses on tribal glam and blue monochrome, the main themes of the new collection. Some pieces: necklace Airy is part of the Tribal Glam inspired by the art and craft of Africa. But with a modern twist: yellow gold, metals silver, as well as wood and leather. The pendant Video and bracelets Stone, using rose gold, silver and black tones, highlighting the combination of plating. The Arty, pendant and earrings using crystal cut with precise techniques of paving blocks and Pointiage. The Afternoon clip earrings, using natural pigments for intense primary colors, such as blue.

france-flagSwarovskiChefs-d’œuvre de Swarovski pour le corps

Hommage d’art : Swarovski pour le printemps- été 2014 propose une collection dédiée aux créateurs, de l’avant-garde pour les explorations culturelles ethniques. “Avec les couleurs, les formes, les matériaux et les textures, l’art a toujours été une source d’ inspiration pour les designers, créateurs de mode”, selon Nathalie Colin, directeur de la création de Swarovski. “Les interactions entre toutes ces influences créent un style de bijoux qui est unique et universel pour toutes les femmes, pour un look de jour en jour”, a raconté à la Mercedes -Benz Fashion Week en Australie. Mais maintenant, la tradition et l’artisanat sont combinées avec des techniques d’avant-garde Un mariage de cultures sont transportés dans cette saison bijoux qui se concentre sur glam tribal et monochrome bleu, les thèmes principaux de la nouvelle collection. Voila du pièces: Airy est un collier fait partie de tribal Glam inspirée par l’art et l’artisanat de l’Afrique, mais avec une touche moderne avec or, argent, ainsi que le bois et le cuir. Vidéo est un pendentif en utilisant l’or rose, l’argent et les tons noir, mettant en évidence la combinaison de placage. L’Arty, pendentif et boucles d’oreilles à l’aide de cristal coupé avec des techniques précises de pavés et Pointiage. Les boucles d’oreilles clips Afternoon ont l’aide de pigments naturels pour les couleurs primaires intenses, comme le bleu.

german-flagSwarovski Meisterwerke für den Körper

Art Hommage: Swarovski für Frühjahr-Sommer 2014 bietet eine Sammlung an die Schöpfer gewidmet, von der Avantgarde der ethnischen kulturellen Erkundungen. Nach Nathalie Colin, Creative Director von Swarovski ” Mit Farben, Formen, Materialien und Texturen, Kunst war schon immer eine Quelle der Inspiration für Designer, Modedesigner, “. ” Die Wechselwirkungen zwischen all diesen Einflüssen schaffen einen Stil von Schmuck, einzigartig und universell für alle Frauen ist, für einen Blick von Tag zu Tag”, erzählte er bei der Mercedes -Benz Fashion Week in Australien. Aber jetzt ist die Tradition und Handwerkskunst mit Avantgarde- Techniken kombiniert Eine Ehe der Kulturen werden in dieser Saison Schmuck, der auf Stammes- Glam und blau monochrom, der Hauptthemen der neuen Kollektion konzentriert vermittelt Einige Stücke: Halskette Airy ist Teil der Tribal Glam inspiriert von der Kunst und Handwerk in Afrika aber mit einem modernen Touch :.. Gelbgold, Metalle Silber, sowie Holz -und Leder die Anhänger und Armbänder Video Stein, mit Roségold, Silber-und Schwarztöne, Hervorhebung der Kombination der Beschichtung. Die Arty, Anhänger und Ohrringe mit Kristallschliff mit präzisen Techniken von Pflastersteinen und Pointiage. Nachmittag Die Ohrclips, mit natürlichen Pigmenten für intensive Primärfarben wie Blau.

flag-russiaШедевры Swarovski для тела

Искусство Памяти : Swarovski весна-лето 2014 предлагает коллекцию, посвященную создателей, от авангарда к национально-культурных исследований. ” С цветов, форм, материалов и текстур, искусство всегда было источником вдохновения для дизайнеров, модельеров, ” в соответствии с Натали Колин, креативный директор Swarovski. ” Взаимодействие между всеми этими влияниями создать стиль украшений, который является уникальным и универсальным для всех женщин, для взгляда со дня на день “, он рассказал в Mercedes -Benz Fashion Week Австралии. ” Но теперь эта традиция и мастерство в сочетании с методами авангардныхбрак культур передаются в этом сезоне украшений, которая сосредотачивается на племенной глэм и синем монохромном цвете, основными темами новой коллекции несколько штук :.. Ожерелье Эйри является частью Племенной Glam вдохновлен искусством и ремеслом Африки Но в современной интерпретации :.. желтого золота, металлов серебра, а также дерева и кожи кулона видео и браслеты камень, с помощью розовое золото, серебро и черные тона, подчеркивая сочетание обшивки.Arty, подвеска и серьги с использованием кристаллов вырезать с точными методами брусчатки и Pointiage. Эти клип серьги Во второй половине дня, с использованием натуральных пигментов для интенсивных основных цветов, таких как синий.

spagna-okObras de Swarovski para el cuerpo

Homenaje del arte : Swarovski para la primavera- verano de 2014 ofrece una colección dedicada a los creadores, a partir de las vanguardias a las exploraciones culturales étnicas. “Con los colores, formas, materiales y texturas, el arte siempre ha sido una fuente de inspiración para diseñadores, diseñadores de moda”, según Nathalie Colin, Directora Creativa de Swarovski. “Las interacciones entre todas estas influencias crean un estilo de joyería que es única y universal para todas las mujeres, para un look de día a día”, relató en la Mercedes- Benz Fashion Week Australia. Pero ahora, la tradición y la artesanía se combinan con técnicas de vanguardia Un matrimonio de culturas se transmite en esta joyería de la temporada que se centra en el glam tribal y monocromo azul, los temas principales de la nueva colección Algunas piezas: el collar Airy es parte de tribal Glam inspirado en el arte y la artesanía de África, pero con un toque moderno, en oro, plata, así como la madera y el cuero. El colgante Vídeo y pulseras Stone, oro rosa, plata y tonos negros, destacando la combinación de la siembra. Arty, colgante y pendientes es utilizando corte cristal con las técnicas precisas de adoquines y Pointiage. Los pendientes de clip de la tarde, con pigmentos naturales para intensos colores primarios, como el azul.

A Firenze i gioielli nell’arte

I gioielli sono una forma di artigianato che si avvicina all’arte. Anzi, qualche volta diventano davvero delle opere d’arte. E non a caso i gioielli sono stati protagonisti in diverse forme nella storia della cultura. Per questo a Firenze torna dal 26 marzo l’appuntamento «I mercoledì del gioiello nell’arte», ciclo di conferenze organizzato da Lao, Le Arti Orafe Jewellery School, assieme al Museo Marino Marini e a Oma, Osservatorio per i Mestieri d’Arte dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze e in collaborazione con la Fondazione FiorGen. Le conferenze sono a cura di Maria Cristina Bergesio e, ad arricchire il programma di quest’anno, ci saranno Philip Sajet e Xavier Ines Monclùs, due tra gli artisti che negli anni scorsi hanno partecipato a Preziosa, evento internazionale organizzato da Lao. Per quattro mercoledì il Museo Marino Marini ospiterà gli incontri a ingresso gratuito (ma su prenotazione), durante i quali Maria Cristina Bergesio offrirà una panoramica del ruolo del gioiello nell’arte, dall’antichità al Postmodernismo. I due artisti invitati interverranno a due di questi incontri, illustrando la loro personale visione dell’oreficeria contemporanea e presentando il loro lavoro.

Opera di Xavier Ines Monclùs
Opera di Xavier Ines Monclùs

Sajet combina pietre e metalli preziosi con materiali di uso comune come vetro e smalti. I gioielli di Xavier Ines Monclùs, invece, si ispirano agli oggetti della vita quotidiana, con invenzioni divertenti al limite della vestibilità, con evidenti ispirazioni dadaiste, surrealiste, costruttiviste e della Pop Art. Federico Graglia

Calendario degli incontri

26 marzo 2014 Incontro con Philip Sajet “Desiderio e Avarizia”

9 aprile 2014 Maria Cristina Bergesio, conferenza Elogio del dettaglio

Il gioiello nell’arte. Dall’antichità al Rinascimento

30 aprile 2014 Incontro con Xavier Ines Monclùs “Narrative Jewellery”

21 maggio 2014 Maria Cristina Bergesio, conferenza Elogio del dettaglio

Il gioiello nell’arte. Dal Barocco al Postmoderno

26 marzo – 21 maggio 2014

Orario 17.00

Museo Marino Marini

Firenze, piazza San Pancrazio
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Gioielli d’arte a Milano

[wzslider]Arte e gioielli. Anelli e bracciali, collane e spille che sono piccole opere d’arte: per gli appassionati la capitale per i prossimi giorni è Milano. Artistar, infatti, ha organizzato una mostra di gioielli contemporanei che riassume le tendenze del gioiello di tendenza. Bello come gioco di parole, no? Perché, come tutti i manufatti in cui si sposano design e abilità manuale, artigianato e industria, valore e idee, anche i gioielli si evolvono e sono influenzati da quella che è la sensibilità artistica contemporanea. Un’evoluzione che non è mai terminata ma che, in particolare, si avverte di più a partire dagli inizi del Novecento, quando i gioielli entrano a far parte della grande famiglia delle creazioni non solo orafe, ma anche artistiche. E si arriva così ai gioielli firmati Dalì, Braque, De Chirico o Calder. Artistar Jewels Exhibition propone una rassegna di pezzi unici: oltre 200 pezzi tra bracciali, collane, orecchini, anelli, spille. Il tutto riassunto in un volume «Artistar Jewels» (Fausto Lupetti Editore). Matilde de Bounvilles

Il gioiello contemporaneo si racconta

con Artistar Jewels Exhibition

18 – 23 settembre dalle 10:00 alle 20:00

Inaugurazione giovedì 19 settembre

Spazio Fondazione Maimeri,
corso Cristoforo Colombo 15, Milano

www.artistar.it

info@artistar.it

tel. +39 02.36580208

 

Vedi anche:

https://gioiellis.com/larte-del-bijoux-a-parigi/

https://gioiellis.com/collana-di-calder-al-mercatino/

https://gioiellis.com/preziosa-firenze/

https://gioiellis.com/questi-gioielli-sono-opere-darte/