Art Deco

Roberto Coin fa il bis con Art Déco Mini

L’Art Déco, uno dei trend inesauribili della gioielleria, è stato adottato quattro anni fa anche da Roberto Coin. Art Déco è diventata una delle collezioni più amate del marchio in tutto il mondo. Il suo design tra retrò e contemporaneo ha portato Netflix e i suoi autori a presentare la collezione nella seconda stagione della serie televisiva Emily in Paris. La collezione Art Déco, quindi, è stata apprezzata e ora si ripresenta in versione mini. Dimensioni più contenute, stesso design, e alcune novità nei materiali utilizzati, come l’aggiunta di corniola e lapislazzuli mescolati al turchese, alla malachite, alla giada nera e alla madreperla della collezione originale. Oltre a essere più piccoli, i gioielli della collezione Art Déco Mini sono anche più leggeri dei modelli precedenti.

Art Déco Mini, orecchini pendenti in oro, lapislazzuli, diamanti
Art Déco Mini, orecchini pendenti in oro, lapislazzuli, diamanti

Una delle novità nel design è, per esempio, l’anello in oro rosa 18 carati con lapislazzuli, giada nera, malachite, turchese, agata rossa, madreperla e diamanti. Le pietre sono tagliate in tessere rettangolari e si alternano lungo l’intero perimetro dell’anello. C’è anche una versione con una nappa, sempre in oro: un dettaglio che caratterizza tutta la collezione Art Déco.

Collane in oro, con lapislazzuli, malachite, diamanti
Collane in oro, con lapislazzuli, malachite, diamanti
Orecchini a nappa in oro 18 carati e diamanti
Orecchini a nappa in oro 18 carati e diamanti

Piccola guida ai gioielli vintage

Gioielli vintage: piacciono sempre di più, ma prima di sceglierli bisogna conoscere bene le loro caratteristiche. Ecco i consigli della gemmologa della casa d’aste online Catawiki. 

Quale anello vintage scegliere? A lei piacerà? Oppure: come fargli capire che cosa mi piace? La prima regola è andare sul classico. La seconda, è seguire il trend. E, in questa chiave, arrivano i consigli della casa d’aste online Catawiki. Secondo quanto rileva l’azienda, ci sarebbe (meglio usare il condizionale) un incremento nell’acquisto di anelli antichi. Può essere. Ma, in ogni caso, gli anelli in uno stile d’antan hanno sempre avuto estimatori ed estimatrici.

Collana vittoriana con diamanti. Prezzo: 28.000 dollari
Collana vittoriana con diamanti. Prezzo: 28.000 dollari

La casa d’aste, quindi, ha pensato bene di chiedere a Deborah Mazza, gemmologa e banditore su Catawiki, un commento: «Negli ultimi dieci anni si è verificato un forte cambiamento rispetto a quello che gli utenti cercano al momento della scelta di un anello di fidanzamento. I trend rivelano un allontanamento dagli anelli dallo stile classico, come i solitari acquistati in gioiellerie di alto livello, mentre adesso si cerca qualcosa che non rientri nell’ordinario, per questo gli anelli vintage sono diventati molto diffusi e richiesti. Ma questo implica il dover fare una ricerca per selezionare un oggetto vintage e, per evitare che la futura sposa resti delusa, bisogna rivolgersi ad un gemmologo, che potrà garantire la qualità e la provenienza dell’anello. Tutto il resto dipende dal gusto personale».

Spilla vittoriana in alluminio annerito e jet-Whitby
Spilla vittoriana in alluminio annerito e jet-Whitby (giaietto), un mineraloide di origine vegetale

Aggiunge Louise Baltruschat Hollis, responsabile del noto sito per matrimoni Whimsical Wonderland Weddings: «Per alcune coppie, il matrimonio rappresenta indubbiamente il giorno più importante della propria vita. Per questo, non c’è da meravigliarsi se si fa di tutto per rendere questo giorno memorabile. Le spose di oggi optano per qualcosa di personalizzato, dal festival chic alle cerimonie nel bosco, e questo desiderio di avere qualcosa di unico passa anche attraverso la scelta dell’anello».

Quindi, ecco una breve guida agli anelli nello stile del passato.

Vittoriano È un anello per chi ama i colori. Molto spesso, infatti, gli anelli vittoriani montano gemme colorate inclusi granati, smeraldi e zaffiri, per questo gli anelli di questo periodo di tempo sono la scelta ideale quando si cerca di un’alternativa al classico diamante solitario. «In genere, quando si opta per le gemme colorate, c’è la tendenza a scegliere anelli con zaffiro grazie alle sue proprietà di resistenza all’usura, ed è stata Kate Middleton a lanciare questo trend», continua la gemmologa. «Per coloro che cercano qualcosa di insolito ma comunque colorato e resistente, suggerirei di cercare un rubino. I rubini hanno una resistenza incredibile, seconda solo ai diamanti e alla metà del prezzo, non c’è quindi da stupirsi se si è verificato un forte aumento della richiesta».

Anello vittoriano in oro e diamanti
Anello vittoriano in oro e diamanti

Art Nouveau Sono l’antitesi alla semplicità di un solitario tradizionale. Gli anelli in stile Art Nouveau (in Italia si chiama stile Liberty) si caratterizzano per la forma. Originario dei primi del Novecento, lo stile Art Nouveau è conosciuto per i disegni intricati e ricchi di dettagli e curve, che lo rendono una scelta audace per le spose. Sono ricchi di storia e presentano dettagli del romanticismo. Spesso presentano molte pietre colorate innestate in uno stile delicato ma complesso.

Il classico Trinity di Cartier, in oro e diamanti. È nato nel 1924 ed è ancora prodotto
Il classico Trinity di Cartier, in oro e diamanti. È nato nel 1924 ed è ancora prodotto

Art Déco Questo stile ha acquisito popolarità negli anni Venti e Trenta, con disegni sono caratterizzati da un deciso stile geometrico e angoli che rappresentano una rottura con lo stile del periodo precedente. Sono tornati di gran moda anche grazie al Il Grande Gatsby.

Anello Art Deco in platino, diamanti e onice
Anello Art Deco in platino, diamanti e onice

Antique Tiffany & Co. Per alcune donne che desiderano unicamente l’eccellenza, l’unica scelta possibile è un Tiffany & Co. vintage. La Maison americana produce anelli di fidanzamento dal 1837, e sebbene tendano ad avere uno stile classico, acquistando un pezzo vintage è possibile garantirsi un tocco unico per sentirsi fuori dall’ordinario e indossare un pezzo di storia.

Il classico anello in oro bianco e tre diamanti di Tiffany & co.
Il classico anello in oro bianco e tre diamanti di Tiffany & co.
Spilla a forma di farfalla con diamanti e perle, di epoca vittoriana
Spilla a forma di farfalla con diamanti e perle, di epoca vittoriana
Tiara e collana vittoriana venduta da Christie's
Tiara e collana vittoriana venduta da Christie’s
Spilla di René Lalique, con smalto e crisoprasio
Spilla di René Lalique, con smalto e crisoprasio
Anello Art Nouveau con lucertola e uccello, in oro e opale
Anello Art Nouveau con lucertola e uccello, in oro e opale
Bracciale Art Déco con diamanti e rubini di Van Cleef & Arpels, 1940
Bracciale Art Déco con diamanti e rubini di Van Cleef & Arpels, 1940
Anello art déco con diamanti
Anello art déco con diamanti
Particolare di un bracciale Art Deco di Cartier, con perle con zaffiri e diamanti
Particolare di un bracciale Art Deco di Cartier, con perle con zaffiri e diamanti

Il Feelings di Nikos Koulis

Nikos Koulis è uno dei designer di gioielleria più acclamati. Premiato, elogiato, ricercato: le sue collezioni sono un’evoluzione personale che affonda le radici nell’art déco, ma con una buona dose di contemporaneità. Lo testimonia la classica collezione intitolata Feelings, che si rinnova e si ripropone con pezzi nuovi e sorprendenti. I gioielli utilizzano una particolare catena a serpente in oro giallo, che può essere manipolata, curvandola oppure annodandola in diverse forme. Accanto all’oro della catena non mancano un classico di Nikos Koulis, i diamanti di tagli diversi allineati a formare figure geometriche e lo smalto nero.

Orecchini di diamanti in oro giallo e bianco 18 carati
Orecchini di diamanti in oro giallo e bianco 18 carati

Più raramente, però, assieme alle catene morbide delle collezione Feelings Koulis utilizza anche smeraldi e zaffiri blu. Della collezione fanno parte molti orecchini, ma anche bracciali, collane e anelli. L’oro è soprattutto giallo, ma con alcuni dettagli in oro bianco. Le chiusure delle collane sono a moschettone. I gioielli sono realizzati a mano ad Atene, dove si trova anche la boutique del designer.

Collana in oro giallo e bianco Feelings con diamanti
Collana in oro giallo e bianco Feelings con diamanti
Orecchini in oro giallo e diamanti
Orecchini in oro giallo e diamanti
Orecchini Together in oro giallo, smalto e diamanti
Orecchini Together in oro giallo, smalto e diamanti
Orecchini Together in oro giallo e diamanti
Orecchini Together in oro giallo e diamanti
Orecchini in oro 18 carati, smeraldi e diamanti
Orecchini in oro 18 carati, smeraldi e diamanti
Nikos Koulis. Copyright: gioiellis.com
Nikos Koulis. Copyright: gioiellis.com

Il vintage di oggi con Jenna Blake




Disegnare oggi gioielli a Los Angeles. Gioielli di ieri. O, meglio, che hanno un sapore un po’ vintage. È quanto fa Jenna Grosfeld, che ha fondato il suo brand Jenna Blake. La designer, moglie con tre figli del finanziere e immobiliarista Jason Grosfeld, ha deciso di sviluppare la sua passione per i gioielli del passato: colleziona gioielli vintage da anni e da lì trae ispirazione. Naturalmente, i suoi gioielli non sono copie, ma nuove interpretazioni di alcune forme che, secondo lei, sono particolarmente creative. Ama, su tutti, i gioielli art déco e quelli francesi degli anni Quaranta come quelli di Bucheron e René Boivin.

Orecchini Orbit circolari in oro e pietre semi preziose
Orecchini in oro giallo 18 carati e gemme

Lavora in questo modo ormai da 15 anni, creando interpretazioni modernizzate di design classici. Sono gioielli, ha spiegato la designer, che non seguono la moda del momento, ma sono destinati a durare nel tempo. Insomma, i gioielli Jenna Blake si presentano come l’antitesi del trendy. Sono quelli da lasciare in eredità o, comunque, da indossare tutta la vita. Lo stile è un mix di tutte queste idee: molto art déco, qualche ciondolo che sembra quasi dei primi decenni del Novecento, oro, diamanti e pietre dure come la malachite.

Orecchini intercambiabili in oro giallo 18 carati e malachite
Orecchini in oro giallo 18 carati e malachite
Anello in oro 18 carati, lapislazzuli circondato da zaffiri , rubini e diamanti
Anello in oro 18 carati, lapislazzuli, zaffiri , rubini e diamanti
Pendente a forma di conchiglia naturale in oro giallo 18 carati e diamanti
Pendente a forma di conchiglia naturale in oro giallo 18 carati e diamanti
Orecchini Snake in oro rosa, diamanti e turchesi
Orecchini Snake in oro rosa, diamanti e turchesi
Anello Nautical in oro giallo 18 carati e smeraldo
Anello Nautical in oro giallo 18 carati e smeraldo
Bracciale Nautical in oro giallo, smeraldo e laccio in cuoio
Bracciale Nautical in oro giallo, smeraldo e laccio in cuoio







Quanto rende investire in gioielli d’epoca?




Secondo la casa d’aste britannica Bonhams, c’è un tesoro nei vostri cassetti: i gioielli d’epoca si sono rivalutati più di ogni altro bene ♦
Investire in gioielli, a patto di conservarli a lungo, può essere un affare. Lo sostiene la casa d’aste britannica Bonhams. Secondo un’analisi condotta tempo fa dalla società di vendite all’incanto, i gioielli d’epoca hanno guadagnato più del 80 per cento in valore negli ultimi dieci anni. Eppure, la maggior parte dei proprietari di questi gioielli non se ne rende pienamente conto. I gioielli dal periodo Art Déco (1920 e 1930), così come i pezzi che risalgono alla Belle Epoque (1890-1915), hanno aumentato il loro valore dell’88 per cento negli ultimi dieci anni. E i gioielli dal dopoguerra sono saliti del 70 per cento in valore. La casa d’aste fa anche il confronto con un altro bene d’investimento: la propria abitazione.

Bracciale in oro e diamanti circa 1925, venduto do Bonhams
Bracciale in oro e diamanti circa 1925, venduto do Bonhams

In Gran Bretagna, per esempio, i prezzi medi delle case sono aumentati del 47 per cento rispetto allo stesso periodo considerato. E in altri Paesi, come l’Italia, nello stesso periodo si è assistito addirittura a una discesa dei prezzi degli immobili, anche se ora sono in ripresa. Attenzione: l’aumento di valore dei gioielli d’epoca funziona per gioielli di qualità, non certo per i monili di marche sconosciute o fattura incerta. Maison come Cartier o Van Cleef & Arpels, per esempio, secondo Bonhams sono una garanzia di valore che si conserva nel tempo, anche se qualche volta i gioielli sono privi di etichette. Quindi, è il caso di conservare con attenzione i gioielli ricevuti in eredità, anche se vi sembrano fuori moda. Potrebbero avere un valore notevole, anche se non tutti i gioielli d’epoca sono davvero preziosi.

Bracciale in oro, diamanti, perle coltivate
Bracciale in oro, diamanti, perle coltivate

Jean Ghika, a capo del settore gioielli per gli Stati Uniti e l’Europa di Bonhams, ha fatto anche un esempio: quello di una signora anziana che pensava di avere nel cassetto un inutile pezzo di bigiotteria, ma che si è rivelato essere una rara collana di Chanel disegnata da Coco Chanel in persona.  La collana è stata valutata da Bonhams (che ha scorto una piccola incisione con il nome Chanel) ed è stata venduta per 83.188 dollari, partendo da una stima pre-vendita di 4.858-7.287 dollari. Meglio che cominciate subito a guardare nei vostri cassetti: forse c’è un tesoro.  

Bracciale con ametiste di Suzanne Belperron
Bracciale con ametiste di Suzanne Belperron

Se volete acquistare un gioiello d’epoca come investimento è necessario, però, non scegliere a caso. Un gioiello vintage o d’epoca, non è per forza qualcosa che si rivaluta nel tempo. È necessario valutare bene la qualità del gioiello, se è usurato, se ha elementi rovinati o consumati, se ha gemme di pregio. Un altro fattore che influisce molto è la provenienza, che deve essere certificata. Infine, bisogna tenere conto che un gioiello d’epoca ha più probabilità di incrementare il suo valore se è stato realizzato da una grande Maison, o se è stato progettato da famosi gioiellieri o designer.

Spilla con diamanti del 1885
Spilla con diamanti del 1885

Buona parte degli acquisti di gioielli d’epoca avviene attraverso le aste. Spesso arrivano all’incanto gioielli di grande pregio e non è raro che si possano trovare prezzi interessanti. Ma non è sempre così. Innanzitutto è facile che chi commercia in gioielli e sia esperto del mercato del vintage abbia gà messo gli occhi sui pezzi più interessanti e sia disposto a spendere di più. Inoltre dovete considerare che ai prezzi stabiliti  durante un’asta bisogna aggiungere il ricarico per la casa d’aste che ha organizzato la vendita. Vanno aggiunte le tasse, se previste dalle leggi locali, e soprattutto i diritti d’asta che variano ma possono arrivare anche al 25% del prezzo di aggiudicazione. Un aspetto di cui tenere conto prima di acquistare all’asta un gioiello d’epoca.

Collana girocollo in stile vittoriano con diamanti e perle South Sea su argento e oro
Collana girocollo in stile vittoriano con diamanti e perle South Sea su argento e oro Collana girocollo in stile vittoriano con diamanti e perle South Sea su argento e oro
Collana vittoriana in turchese a forma di serpente
Collana vittoriana in turchese a forma di serpente






La nuova Art Dèco di Roberto Coin

L’Art Déco sta per compiere cento anni. Il nome, infatti, è l’abbreviazione di Arts Décoratifs, ed è uno stile apparso per la prima volta in Francia poco prima della prima guerra mondiale, ma che ha preso ufficialmente il nome dall’Esposizione internazionale delle arti decorative e industriali che si è tenuta a Parigi nel 1925. Nonostante questo, lo stile art déco gode di ottima salute, come dimostra anche la linea di gioielli lanciata qualche anno fa da Roberto Coin, che continua a essere rinnovata.

Rose gold pendants with lapislazuli and diamonds and Rose gold pendant with diamonds
Rose gold pendants with lapislazuli and diamonds and Rose gold pendant with diamonds

La collezione del gioielliere italiano ha registrato un buon successo ed è per questo che la Maison ha alimentato il catalogo con sempre nuove varianti. I gioielli sono realizzati con i materiali tipici del brand: oro giallo e rosa, giada nera, madreperla, lapislazzuli blu intenso, malachite e il turchese, con l’aggiunta di pezzi con diamanti bianchi. Le lunghe collane con pendente, i nuovi anelli multicolore e gli orecchini a forma di nappa sono le new entry della collezione.

Rose gold earrings with lapislazuli and diamonds
Rose gold earrings with lapislazuli and diamonds
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Rose gold earrings with diamonds
Rose gold earrings with diamonds

Come riconoscere i gioielli Art Deco




I gioielli in stile Art Déco sono stati i protagonisti degli anni Venti e Trenta, ma sono stati riscoperti dalle grandi Maison. Sapete riconoscere un anello o una collana Art Déco? Ecco una veloce guida ai gioielli degli Anni Ruggenti ♦

I gioielli che andavano di moda un secolo fa sono di moda anche oggi. La gioielleria in quel periodo era scintillante, decadente e allo stesso tempo struggente. I disegni geometrici, l’accento su forme nette, colori spesso piatti, con uno stile architettonico e classico allo stesso tempo, hanno reso i gioielli Art Déco dei pezzi intramontabili. E non solo piacciono quelli originali, realizzati in quegli anni dalle grandi Maison, ma quello stile è continuamente fonte di ispirazione per i designer contemporanei.

Bracciale stile art déco in platino, diamanti e onice
Neil Lane, bracciale stile art déco in platino, diamanti e onice

Come mai l’Art Deco ha successo oggi? Facciamo un passo indietro: nel mondo della gioielleria, gli anni 1920 e 1930 sono stati un periodo di genio frenetico e innovazione, di sorprendente ingegnosità. I grandi maestri gioiellieri come Cartier, Boucheron, Van Cleef & Arpels, Mauboussin e Lacloche hanno attinto l’energia creativa che si viveva a Parigi tra le due guerre. E stato un periodo di rottura con la tranquilla classica era della Belle Époque. Negli anni Venti i gioielli hanno scoperto nuovi motivi ornamentali, materiali insoliti e il colore, la forma e il movimento, sfidando le convenzioni. Hanno introdotto tonalità innovative e texture, ma anche l’utilizzo sorprendente del pezzo monocromatico. Libera fantasia Questa interpretazione del design del gioiello riflette la nuova libertà che hanno conquistato le donne dopo la fine della Prima guerra mondiale. Insieme con i loro corsetti, in quegli anni si sono ridotte inibizioni e restrizioni: potevano lavorare, guidare, bere alcol e fumare in pubblico. Cominciavano a viaggiare da sole, fare sport e ballare il Charleston. I loro vestiti e i loro gioielli hanno semplicemente tenuto il passo con il nuovo ritmo di vita.

Il collier art déco di Jean Fouquet con acquamarina e lacca
Il collier art déco di Jean Fouquet con acquamarina e lacca

Come un cocktail frizzante, i gioielli degli anni venti sono stati un miscuglio inebriante di ispirazioni e influenze. Un ponte tra la stilizzazione dei Ballets Russes che entusiasmavano Parigi e l’emozione della Jazz Age: velocità, corsa, il ritmo della macchina, Cubismo, arte africana, esotismo orientale. Queste influenze si sono riverberate anche sulle creazioni del lusso e del design. Uno stile che è finito per passare alla storia come Art Deco, dopo il 1925 Paris ExpositionInternationale des Arts Décoratifs et Industriels Modernes. Il ruolo di Cartier Questo stile ha un’evoluzione lenta. Si era andato formando anche per il lavoro di Cartier, che intorno al 1910 ha iniziato una maggiore stilizzazione dei motivi floreali, con composizioni composte da piccole gemme intagliate. Come la serie conosciuta come Tutti-frutti, tripudio di smeraldi, perle, rubini e zaffiri. Ora questi gioielli sono tra i più ricercati, grazie alle caratteristiche più tipiche dei pezzi Art Deco di Cartier. Forse non tutti sanno, tra l’altro, che l’idea di questo design è stata influenzata dai gioielli indiani, grazie ai rapporti di Cartier con un maharajah arrivato a Parigi per realizzare i gioielli tradizionali del suo Paese, ma rivisitati in stile moderno. L’accostamento di blu e verde, tratto dal tradizionale lavoro di smalto indiano, e tecniche come quella del gioiello-scultura, hanno giocato un ruolo vitale nello sviluppo dei gioielli Art Deco di Cartier.

Ancora oggi questo stile piace. Un braccialetto Tutti-frutti di Cartier è stato venduto per 1,4 milioni dollari da Sotheby. Ma l’esempio più famoso dello stile è il Collier Hindou, realizzato da Cartier nel 1936 per Daisy Fellowes, ereditiera dell’azienda di macchine per cucire Singer e collezionista ossessiva di gioielli. A Van Cleef & Arpels la stessa Daisy Fellowes nel 1926 e nel 1928 ha commissionato una coppia di braccialetti (o cavigliere) di ispirazione indiana: sono stati concepiti come una fascia profonda di diamanti disposti in uno schema geometrico, che ricorda un tappeto persiano, con una frangia lussureggiante di gocce di smeraldo.

Daisy Fellowes
Daisy Fellowes

Tagli nuovi ed esotismo In questo periodo le pietre sono state tagliate spesso a forma di piccoli quadrati o rettangoli oblunghi, messe insieme con un design elegante, con modanature, arrotondamenti o cabochon. Come nei famosi bracciali con fregio in stile egizio di Arpels, in cui le scene sono disegnate con gemme colorate dal taglio impeccabile. Anche Cartier non è stata immune dalla vena egizia, che ha fatto parte del clima di esotismo che si è allargato ai disegni di ispirazione persiana, cinese e giapponese, partita nei primi del Novecento. In alcuni casi i gioielli Cartier hanno perfino utilizzato, incorporandoli, frammenti di antichità del passato, come scarabei egizi o amuleti. Da questo esotismo anche arrivate le combinazioni audaci di colori, che sono una caratteristica sorprendente di gioielli Art Deco: il mix di blu e verdi, zaffiri con smeraldi, turchesi con lapis, il contrasto di corallo e onice, o corallo con smeraldi, diamanti e onice.

Anello Tiffany in onice
Anello Tiffany in onice

Viva il monocromo A metà degli anni 1920 è arrivato invece un cambio di passo, un mood alternativo, con colori monocromatici e composizioni in bianco e nero. Nel 1925 Tiffany ha proposto un anello con una superficie in onice, in segmenti neri, e diamanti. Uno schema che è stato favorito dal grande talento della stilista Suzanne Belperron, nel suo lavoro con Bernard Herz. La Belperron ha sintetizzato in un certo senso la nuova donna degli anni tra il 1920 e 1930. I suoi gioielli, come tutti i più bei pezzi Art Deco, sono stati al di là della moda del momento, che aveva adottato forme adeguate alla nuova silhouette femminile, cioè abiti meno disegnati per la «curva a esse» della donna edoardiana. In quegli anni i vestiti sono invece proposti con una linea filante, con una sagoma cilindrica, tubolare, corta, senza maniche. Magari con frange, perline o paillettes per la danza, mentre le acconciature vanno a la garçonne, con il taglio di capelli corto, che fa risaltare orecchini lunghi.

Spilla di diamanti e rubino, Van Cleef & Arpels , 1937
Spilla di diamanti e rubino, Van Cleef & Arpels , 1937

Cambia l’orizzonte Il design del gioiello anni Venti-Trenta era generalmente verticale. Le spille avevano perni lunghi, il jabot o cliquet doppia testa, indossate magari in un angolo del vestito inusuale, sulla cintura, sui cappelli cloche, vicino alla scollatura. E le collane erano in genere sautoir, cioè lunghi e sciolti fili di perline, spesso con un fiocco sensuale alla fine. Per le grandi ereditiere e mondane come Daisy Fellowes, la signora Harrison Williams o Barbara Hutton, questi gioielli favolosamente moderni e audaci facevano parte della loro personalità. Eppure, quelli che allora erano design audaci, sono diventati classici. Giulia Netrese 

Spilla art déco del 1925 con lapislazzuli, corallo, giada, onice, diamanti
Spilla art déco del 1925 con lapislazzuli, corallo, giada, onice, diamanti
Cartier, Art Déco. Bracciale Tutti Frutti con diamanti, smeraldi, rubini, zaffiri
Cartier, Art Déco. Bracciale Tutti Frutti con diamanti, smeraldi, rubini, zaffiri
Bracciale Art Dèco di Cartier, 1922. Corallo, onice, diamanti
Bracciale Art Dèco di Cartier, 1922. Corallo, onice, diamanti
Anello Art Deco con rubino e diamanti, circa 1930. Prezzo: 10.500 sterline
Anello Art Deco con rubino e diamanti, circa 1930
Bracciale Art Déco con diamanti e rubini di Van Cleef & Arpels, 1940
Bracciale Art Déco con diamanti e rubini di Van Cleef & Arpels, 1940
Cartier, orecchini di diamanti tagliati a smeraldo e smeraldi a goccia, 1934
Cartier, orecchini di diamanti tagliati a smeraldo e smeraldi a goccia, 1934






 

Art Deco di Roberto Coin per Emily a Parigi

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Roberto Coin dalle vetrine della gioielleria agli schermi televisivi. A comparire in una serie di Netflix non è, però, il gioielliere veneto, ma una serie speciale della sua collezione Art Deco. Si tratta di una versione inedita della collezione, con turchese e diamanti, che è entrata a far parte della seconda stagione di Emily a Parigi, serie di grande successo. È la storia degli amori, amicizie e avventure sentimentali di Emily Cooper, giovane ragazza di Chicago che lavora nel marketing e nelle pubbliche relazioni, che si trasferisce in Francia per assistere una piccola agenzia boutique nel cuore della città.

Pendente in oro rosa, diamanti, turchese
Pendente in oro rosa, diamanti, turchese

Per la seconda stagione è stata scelta la collezione Art Deco di Roberto Coin, che è anche una delle collezioni più vendute del marchio. La collezione riprende le linee a zig zag, angoli appuntiti e morbide nappe, elementi che caratterizzano lo stile tra gli anni Trenta e Quaranta. Le frange aggiungono un tocco in più che rende i gioielli anche piccoli passatempi con cui giocare.

Orecchini in oro rosa e turchese della collezione Art Deco
Orecchini in oro rosa, diamanti e turchese della collezione Art Deco
Orecchini in oro rosa e madreperla, indossati
Orecchini in oro rosa e madreperla, indossati
Gioielli della collezione Art Deco indossati
Gioielli della collezione Art Deco indossati
Anelli Art Deco indossati
Anelli Art Deco indossati
Pendente in oro rosa e turchese
Pendente in oro rosa e turchese

Anello con nappa in oro rosa, diamanti e turchese
Anello con nappa in oro rosa, diamanti e turchese







Doryn Wallach, Manhattan stile art deco

I gioielli newyorkesi stile art deco dell’astro nascente Doryn Wallach, con tante le novità ♦

Doryn Wallach è stata nominata Emerging Designer of 2016 by Centurion Jewelry ed è entrata tra gli «astri nascenti» scelti da Jck a Las Vegas, e nel 2017 ha debuttato al Couture. E dire che si era specializzata come arredatrice d’interni. Case, appartamenti, mobili sono stati il suo primo interesse: ha studiato interior design al Fashion Institute of Technology di New York. Poi, ha scoperto la gioielleria.

Anello in oro con diamanti e onice pan di zucchero esagonale
Anello in oro con diamanti e onice pan di zucchero esagonale

In ogni caso, il suo primo interesse traspare dal tipo di stile che Doryn ha scelto: geometrico, con una predilezione dichiarata per l’art deco. Quasi che collane, bracciali e anelli fossero piccoli arredi di lusso da indossare. Un modo di interpretare la gioielleria decisamente moderno. Lei vive e lavora a New York e da newyorkese è attratta dall’atmosfera della sua città, piena di contrasti: forse per questo nei suo gioielli si trovano linee che si intersecano, pietre insolite, texture sorprendenti. Utilizza, per esempio, oro satinato assieme a un diamante bianco o nero, onice, agata, turchese, rosso corallo, perle, zaffiri e smeraldi, ma rigorosamente separati in gioielli differenti.

Bracciale in oro con diamanti taglio rosa
Bracciale in oro con diamanti taglio rosa
Anello in oro con diamanti
Anello in oro con diamanti
Orecchini con diamanti neri e smeraldi
Orecchini con diamanti neri e smeraldi
VINTAGE ONYX AND DIAMOND LORGNETTE
Pendente stile vintage in oro bianco, diamanti e onice
Anello in agata marmorizzata con diamanti e oro giallo satinato
Anello in agata marmorizzata con diamanti e oro giallo satinato
Orecchini di Doryn Wallach
Orecchini di Doryn Wallach
Orecchini con diamanti bianchi e neri
Orecchini con diamanti bianchi e neri
Pendente in oro, diamanti, agata e perla
Pendente in oro, diamanti, agata e perla
Anello in oro satinato con perle
Anello in oro satinato con perle
Anello in oro con diamanti e onice pan di zucchero esagonale
Anello in oro con diamanti e onice pan di zucchero esagonale

Gioielli da collezione venduti online da Christie’s




I cacciatori di gioielli vintage, di grandi Maison, di pezzi prestigiosi, puntano il binocolo sul 21 giugno, data di inizio di una vendita online di Christie’s, che durerà sino al 5 luglio. Ormai le aste di alta gioielleria online sono diventate un’abitudine e non deve sorprendere che con un clic sia possibile acquistare pezzi di grande valore. In questo caso, il lotto di punta della vendita è una collana di Jean Fouquet del 1925, della quale si erano perse le tracce dal momento della sua creazione. È un pezzo da museo, che piacerà ai collezionisti e appassionati di gioielli: rappresenta il miglior esempio della creazione di gioielli modernisti influenzati da il movimento artistico dell’Uam (associazione di artisti francesi dell’epoca) di cui faceva parte la famiglia Fouquet. Nel 1925, inoltre, Jean Fouquet ricevette il premio in occasione dell’Esposizione di arti decorative e industriali, un evento importante per il periodo Art Déco. La collana simboleggia la transizione dalla gioielleria raffinata alla gioielleria scultorea, giustapponendo geometrie forme. È realizzata in oro bianco e argento, con il disco striato del collana che rievoca l’opera del pittore Fernand Léger, intitolata Les disques de la ville (1918). La pietra è un’acquamarina.

Il collier art déco di Jean Fouquet con acquamarina e lacca
Il collier art déco di Jean Fouquet con acquamarina e lacca

Per gli appassionati di Art Déco, l’asta propone anche una spilla Jabot di Cartier con smeraldi colombiani e diamanti, stimata in 30.000-40.000 euro. Sono di Cartier due graziose spille della famosa collezione Tutti Frutti, gioielli tra i più ricercati: la stima è di 30.000-40.000 euro. Di Cartier anche un bracciale realizzato con zaffiri, turchesi, lapislazzuli e diamanti (40.000-80.000 euro).

Cartier, bracciale con diamanti, turchesi, lapislazzuli, zaffiri
Cartier, bracciale con diamanti, turchesi, lapislazzuli, zaffiri

Nella vendita online non mancano i diamanti: una pietra di 17,47 carati taglio antico, montata su un anello di Boucheron è stimata in 420.000-550.000 euro. Un altro diamante è un giallo vivido fancy da 4,29 carati (60.000-80.000 euro). Un grande diamante pendente da 7,83 carati è stimato in 140.000-160.000 euro. Sempre nella vendita online sono presenti zaffiri, rubini e smeraldi. In particolare, uno zaffiro del Kashmir su anello di Cartier è stimato 60.000-80.000 euro), mentre un grande zaffiro di Ceylon da 53 carati ha una valutazione di 40.000-60.000 euro e uno zaffiro da 29 carati montato su una corona di diamanti di Van Cleef & Arpels è stimato in 100.000-200.000 euro. Infine, la vendita comprende anche un’importante collezione di gioielli Bulgari, con diversi pezzi della collezione Monete, come una collana d’oro in argento antico, gioiello iconico del marchio italiano.

Anello con diamante di 17,47 carati
Anello con diamante di 17,47 carati
René Lalique, spilla Art Nouveau Libellules, con aquamarina, smalto e diamanti
René Lalique, spilla Art Nouveau Libellules, con aquamarina, smalto e diamanti
Dettaglio della collana di Jean Fouquet
Dettaglio della collana di Jean Fouquet

anello zaffiro 1
Anello di Van Cleef & Arpels con diamanti e zaffiro







Cerchi e linee rette con Jolly Bijou

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Dal mondo della moda di Parigi e Londra al mondo della gioielleria di New York: il volo attraverso l’Oceano Atlantico l’ha compiuto la designer francese Caroline Denis, che nel 2017 ha fondato il marchio Jolly Bijou a Brooklyn, dove vive e produce i suoi gioielli. Dopo 15 anni di lavoro con marchi come Saint-Laurent e Chloé, dove era responsabile dell’immagine e dell’identità visiva, Caroline è volata con marito e figli negli Stati Uniti. Per prima cosa è tornata tra i banchi di scuola, al Gemological Institute of America. Poi, ha messo a frutto la sua esperienza e le sue nuove competenze.

Anello in oro 14 carati con zaffiri rosa
Anello in oro 14 carati con zaffiri rosa

Dalla Francia, però, ha portato con sé il gusto per Art Déco in versione moderna, utilizzata per le sue collezioni di gioielli in oro 14 carati, con abbondanza di gemme come tormaline e zaffiri colorati, tsavorite e topazi, che sono allineate a comporre linee rette e cerchi spezzati: forme geometriche che, grazie alle pietre colorate, risultano molto allegre. I suoi gioielli sono realizzati a mano a New York.

Collana in oro con zaffiri colorati
Collana in oro con zaffiri colorati
Orecchini in oro con tormaline
Orecchini in oro con tormaline
Orecchini in oro con tormalina verde
Orecchini in oro con tormalina verde
Orecchini in oro rosa 14 carati con tormalina verde
Orecchini in oro rosa 14 carati con tormalina verde

Anello in oro rosa con rodolite
Anello in oro rosa con rodolite







Gioielli della regina Vittoria all’asta di Sotheby’s


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Passano gli anni, ma la nobiltà britannica continua a esercitare un fascino che incoraggia le tante serie televisive, da Downton Abbey a The Crown. Oppure si manifesta con l’interesse per le aste di oggetti e gioielli legati alla corte inglese. Ne è un esempio l’asta che si terrà il 24 marzo, da Sotheby’s, a Londra. La vendita offrirà pezzi pregiati provenienti da due famiglie leggendarie, con oltre 350 lotti che spaziano tra gioielli, mobili, dipinti, sculture, opere d’arte cinesi, argenti, ceramiche e oggetti d’arte.

Patricia Edwina Victoria Mountbatten nel giorno del matrimonio con il marito, John Knatchbull
Patricia Edwina Victoria Mountbatten nel giorno del matrimonio con il marito, John Knatchbull

Saranno in vendita, quindi, beni preziosi appartenuti alla seconda contessa Mountbatten di Birmania, pronipote della regina Vittoria, e anche pronipote dell’ultima zarina russa, cugina di primo grado del principe Filippo e figlia dell’ultimo viceré d’India della Gran Bretagna. Nonché cugina di terzo grado della regina Elisabetta. Patricia Edwina Victoria Mountbatten, nata nel 1924, durante la sua vita nel cuore dell’establishment culturale britannico è stata conosciuta e ricordata per la sua «incrollabile perseveranza e seducente senso dell’umorismo». Patricia ha poi sposato John Knatchbull, settimo Lord Brabourne. È scomparsa nel 2017.

Collana Tutti i frutti
Collana Tutti i frutti

L’asta, tra i tanti oggetti preziosi, comprende anche i gioielli di lutto della regina Vittoria. Il valore, in questo caso, è dato soprattutto dalla storia. Sempre vestita di nero, per la morte del marito Alberto nel 1861, la regina indossava spille, bottoni e ciondoli a lutto. Gioielli che, nei vari incroci dell’albero genealogico, sono arrivati alla contessa Mountbatten. Si tratta di un bottone di onice e perla con un ritratto in miniatura della Principessa Alice, un ciondolo in agata e perla con una ciocca di capelli con inciso «da nonna VR» e una spilla con croce in smalto e diamanti, con un cuore di onice al centro con la scritta Alice sotto una corona. Il quarto gioiello è un ciondolo in agata e diamanti, commissionato dallo stesso principe Alberto poco prima della sua morte, per commemorare la madre della regina Vittoria, la principessa Vittoria di Sassonia-Coburgo-Saalfeld, duchessa di Kent.

Gioielli da lutto appartenuti alla regina Vittoria
Gioielli da lutto appartenuti alla regina Vittoria

L’asta, in ogni caso, mette in vendita anche gioielli di altro tipo. Per esempio, una serie di gioielli art déco Tutti i Frutti. Lo stile, che emulava gemme multicolori dall’India (il padre, Lord Mountbatten, è stato l’ultimo viceré) aveva un posto speciale nel cuore della contessa. La collana della contessa Mountbatten presenta una corona di rubini intagliati, smeraldi e zaffiri accentati con diamanti e perle di zaffiro. Sempre art déco è un braccialetto del 1929 a maglie ottagonali in cristallo di rocca, diamanti e smeraldi in vendita firmato Hennell, gioielliere che all’epoca era il rivale britannico di Cartier e Boucheron.

Tra i gioielli, ci sono anche due spille di diamanti considerate unisex: una croce maltese di diamanti, simbolo di protezione, e una spilla circolare, anch’essa incastonata con diamanti in un motivo a onde. Erano un regalo alla contessa di suo padre, Louis Mountbatten.

Bracciale con cristallo di rocca, smeraldi e diamanti by Hennell
Bracciale con cristallo di rocca, smeraldi e diamanti by Hennell

Coppia di spille a clip Tutti i frutti
Coppia di spille a clip Tutti i frutti

Pendente con diamanti
Pendente con diamanti

Spille croce di Malta e onde con diamanti donate da Louis Mountbatten
Spille croce di Malta e onde con diamanti donate da Louis Mountbatten







Andrew Glassford, dalla banca ai gioielli

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Un banchiere con il pallino dei gioielli. Ogni mattina Andrew Glassford va in ufficio, dove occupa una posizione di rilievo: è vice presidente e responsabile rischi per il credito alle piccole imprese di Bank of America, colosso bancario degli Stati Uniti. Ma tre anni fa ha scoperto che i soldi non sono tutto. C’è anche la passione per i gioielli: per anni, racconta, ha ritagliato foto di anelli, bracciali e collane dai giornali, affascinato dal design. E così, dopo aver frequentato l’École Van Cleef & Arpels a Parigi e appreso opportunità e insidie delle gemme al Gia, ha fondato la sua Maison a Dallas, Texas. Un profilo inconsueto, ma Glassford con il suo secondo lavoro ha saputo convincere tutti.

Anello in oro giallo, diamanti e smalto
Anello in oro giallo, diamanti e smalto

Oltre alla passione per i gioielli e per il suo barboncino di nome Mack II, Andrew ama le orchidee ed è un entusiasta del mondo asiatico, dopo un recente viaggio in Cina e Giappone. Ma per i suoi gioielli sembra avere una spiccata predilezione per l’art déco, con linee precise, geometrie sicure, smalto che separa oro e pietre preziose. Chi l’avrebbe mai detto che un banchiere potesse avere una sensibilità estetica così profonda?

Collana in oro giallo, smalto, turchesi
Collana in oro giallo, smalto, turchesi
Collana in oro giallo, smeraldo, diamanti e smalto nero
Collana in oro giallo, smeraldo, diamanti e smalto nero
Anello in oro giallo, smeraldo, diamanti e smalto nero
Anello in oro giallo, smeraldo, diamanti e smalto nero
Bracciale in oro giallo, smeraldi e diamanti
Bracciale in oro giallo, smeraldi e diamanti
Orecchini in oro giallo, diamanti, turchese, smalto
Orecchini in oro giallo, diamanti, turchese, smalto
Orecchini in oro giallo 18 carati, opale, smeraldi e tormalina
Orecchini in oro giallo 18 carati, opale, smeraldi e tormalina
Orecchini in oro giallo 18 carati, diamanti, smalto, tormalina
Orecchini in oro giallo 18 carati, diamanti, smalto, tormalina

Orecchini in oro giallo 18 carati, diamanti, smalto, cristallo di rocca
Orecchini in oro giallo 18 carati, diamanti, smalto, cristallo di rocca







Angoli di coppia

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Aguzzi o molto arrotondati: ecco i gioielli di Kavant & Sharart, coppia tra la Tailandia e gli Stati Uniti ♦︎

La Tailandia è una speciale terra su cui i gioielli crescono come fossero frutti di bosco. Insomma, è uno dei Paesi al mondo dove prospera e si moltiplica l’arte della gioielleria. Uno dei frutti è rappresentato dalla coppia composta da Shar-Linn e Kenny, affiatata sia nella vita che nella professione. Anche per questo il marchio Kavant & Sharart è distribuito anche al di fuori dalla Tailandia, in molte città americane.

Orecchini in oro giallo e diamanti
Orecchini in oro giallo e diamanti

Va subito detto che la diffusione dipende anche dal suo suo stile, per niente orientale. Anzi, contaminato dal genere art déco e con geometrie affilate, oppure morbidissime. Due aspetti contrapposti che sono sempre portati al limite. Dal lancio del brand, nel 2011, i gioielli Kavant & Sharart sono stati indossati da celebrità come Katy Perry, Hilary Duff, Adriana Lima, Miranda Lambert, Gabrielle Union. E ha anche recentemente vinto un premio al Couture Show.

Anello in oro giallo e zaffiri rosa
Anello in oro giallo e zaffiri rosa

Lo stile molto occidentale deriva dal fatto che Shar-Linn e Kenny si sono conosciuti nel 2004 all’Università del Wisconsin-Madison. Kenny è cresciuto in una gioielleria, con un padre gioielliere e un nonno orafo. Dopo la laurea, la coppia si è trasferita in California, ma oggi i due vivono e lavorano tra Bangkok e Singapore. Alessia Mongrando

Orecchini in oro bianco e diamanti
Orecchini in oro bianco e diamanti
Orecchini in oro bianco, diamanti e rubini
Orecchini in oro bianco, diamanti e rubini
Orecchini in oro giallo e diamanti
Orecchini in oro giallo e diamanti
Anello Onda danzante, in oro giallo e diamanti
Anello Onda danzante, in oro giallo e diamanti
Orecchini con diamanti e smeraldi
Orecchini con diamanti e smeraldi







La nuova Art Déco di Roberto Coin

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L’art déco è uno degli stili più utilizzati dai gioiellieri, come testimonia anche la storica collezione di Roberto Coin. Forse non tutti sanno che il nome è una sintesi di Exposition internationale des arts décoratifs et industriels modernes, evento che si è tenuto a Parigi nel 1925 e che ha dato vita a questo stile che esalta le forme geometriche. Una moda che, in particolare, è stata in auge in America fino al 1940. E che ha lasciato profonda traccia nel mondo della gioielleria.

Rose gold tassel ring with malachite and diamonds
Rose gold tassel ring with malachite and diamonds

Lanciata qualche anno fa con buona accoglienza da parte del pubblico, la collezione Art Déco di Roberto Coin ha continuato a rinnovare quello stile fatto di linee a zig zag, curve vaste, angoli appuntiti e morbide nappe. Gli ultimi pezzi sono stati presentati solo da poco, ma più o meno ogni anno la Maison veneta aggiunge qualche novità. Si tratta di anelli che non passano inosservati, con nappe e inserti di giada nera, malachite, madreperla e diamanti. Lo scorso anno si erano aggiunti anelli, orecchini e pendenti con diamanti e malachite oppure corallo fossile: un materiale inusuale, che presenta sulla superficie come delle piccole inflorescenze. Art déco, insomma, ma del tutto originale.

Rose gold pendant with mother of pearl, fossil coral and crystal rock triplet and diamonds
Rose gold pendant with mother of pearl, fossil coral and crystal rock triplet and diamonds
Rose gold tassel ring with black jade and diamonds
Rose gold tassel ring with black jade and diamonds
Rose gold tassel ring with mother of pearl and diamonds
Rose gold tassel ring with mother of pearl and diamonds
White gold ring with malachite and crystal rock doublet and diamonds
White gold ring with malachite and crystal rock doublet and diamonds
Rose gold earrings with mother of pearl, fossil coral and crystal rock triplet and diamonds
Rose gold earrings with mother of pearl, fossil coral and crystal rock triplet and diamonds

Rose gold tassel pendant with mother of pearl, malachite, black jade and diamonds
Rose gold tassels pendant with mother of pearl, malachite, black jade and diamonds







L’Art Deco di Roberto Coin

La collezione Art Deco di Roberto Coin rielabora lo stile nato un secolo fa a Parigi ♦︎

Ci sono mode passeggere come la neve d’inverno. Sono mode, appunto. Ma ci sono anche stili che si piantano nella memoria come i recinti di un giardino che tutti vogliono visitare. Passa il tempo e i fiori di quel giardino continuano ad affascinare gli amanti del bello. Rientra in questa categoria l’art déco. Non tutti sanno che il nome deriva dalla Exposition internationale des arts décoratifs et industriels modernes che si tenne a Parigi nel 1925. Da allora è passato un secolo, ma lo stile tenuto a battesimo in quella occasione, e che ha influenzato arti decorative, visive, architettura e moda, continua a essere rivisitato. E la gioielleria non fa eccezione.

White gold ring with tanzanite, rubies and white diamonds. Yellow gold ring with citrine, orange sapphires and white diamonds. White gold ring with green tourmaline, natural green garnet and white diamonds
White gold ring with tanzanite, rubies and white diamonds. Yellow gold ring with citrine, orange sapphires and white diamonds. White gold ring with green tourmaline, natural green garnet and white diamonds

L’ultimo omaggio a quel gusto che combina geometrie rigorose con il piacere della decorazione è firmato da Roberto Coin. La nuova collezione presentata a VicenzaOro si chiama, appunto, Art Deco e raccorda l’atmosfera vintage con un design moderno e contemporaneo. Pietre preziose e oro si alternano nelle sagome squadrate o tonde, senza che il richiamo a uno stile del passato ne comprometta la freschezza. Accanto all’oro, bianco o rosa, i gioielli utilizzano una grande varietà di pietre, come diamanti, tormaline, malachite, rubini, ametiste, granati, tanzaniti, citrini, madreperla, giada nera…

 

White gold earrings with tanzanite, pink tourmalines and white diamonds
White gold earrings with tanzanite, pink tourmalines and white diamonds
Rose gold earrings with amethyst, ruby and white diamonds
Rose gold earrings with amethyst, ruby and white diamonds
Rose gold rings with black jade, mother of pearl, malachite and diamonds
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White gold ring with malachite and crystal rock doublet and diamonds
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White gold earrings with malachite and crystal rock doublet and diamonds
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Rose gold ring with mother of pearl, fossil coral and crystal rock triplet and diamonds
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La collana Beaumont regina di Sotheby’s

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Una collana di smeraldi Art Déco venduta per 3,6 milioni di dollari è stata la star dell’asta di Sotheby’s a Ginevra ♦︎

Record per i gioielli Art Déco, record per i gioielli antichi. L’asta Magnificent Jewels and Noble Jewels organizzata da Sotheby’s a Ginevra si è chiusa con vendite per oltre 42 milioni di dollari. Hanno trovato un proprietario l’80% dei pezzi proposti e il 60% con prezzi superiori alla stima di partenza.

The Beaumont necklace
The Beaumont necklace

La stella dell’asta è stata una collana art déco creata negli anni Trenta per Hélène Beaumont (1894 – 1988), una socialité americana amica della Duchessa di Windsor. La collana di smeraldi e diamanti è stata battuta per 3,6 milioni di dollari, più del doppio del prezzo raggiunto quando fu venduta per la prima volta all’asta nel 1994. La collana è composta da una fila di 11 smeraldi cabochon colombiani, del peso totale di oltre 75 carati, perfettamente abbinati sia per colore che per proporzioni. Queste eccezionali gemme sono abbinate a diamanti geometrici in un design Art Déco. Anche se non è firmato, il gioiello è attribuito a Van Cleef & Arpels, così come lo erano molti altri pezzi della sua collezione Beaumont. Le sezioni centrali di smeraldi e diamanti della collana possono essere staccate e indossate come braccialetti.

David Bennet
David Bennet

 

Questa sera abbiamo visto quanto è duraturo il fascino dei gioielli Art Deco. La collana Beaumont è, a mio parere, la più grande collana di smeraldi e diamanti del periodo. Ho avuto il privilegio di venderla un quarto di secolo fa e il raggiungimento di questo punto di riferimento stasera è un’ulteriore testimonianza della sua bellezza assoluta e senza tempo.

David Bennett, presidente di Sotheby’s Worldwide Jewellery

Tiara di diamanti -attribuita a Fabergé, circa 1903
Tiara di diamanti -attribuita a Fabergé, circa 1903

Oltre alla collana Beaumont, un diadema di diamanti di Fabergé è stato venduto a oltre 434.000 dollari (la sima massima era di 300.000). Il diadema è stato realizzato per il matrimonio dell’ultima principessa ereditaria di Prussia, la duchessa Cecilie von Mecklenburg-Schwerin (1886-1954), in occasione delle sue nozze con il principe ereditario Guglielmo (1882-1951), figlio del Kaiser Guglielmo II, a Berlino, nel giugno del 1905.

Oltre alla collana Beaumont, l’asta ha visto il successo di altri gioielli Art Déco. Un set di orecchini con smeraldi colombiani taglio cuscino del peso di 17,01 e 17,71 carati rispettivamente in stile Art Déco sono stati venduti a 972.934 dollari. e un bracciale di Cartier del 1933, con corallo e diamanti, ha raddoppiato la stima pre-vendita a 148.918 dollari.





Collana di smeraldi e diamanti, circa 1935
Collana di smeraldi e diamanti Beaumont, circa 1935

Coppia di orecchini pendenti con smeraldi e diamanti
Coppia di orecchini pendenti con smeraldi e diamanti

Braccialetto in corallo e diamanti, Cartier, 1933
Braccialetto in corallo e diamanti, Cartier, 1933

Importante anello con rubino e diamanti, Bulgari. Venduto per 1,7 milioni
Importante anello con rubino e diamanti, Bulgari. Venduto per 1,7 milioni

Anello di diamanti, Harry Winston, venduto per 1,2 milioni
Anello di diamanti, Harry Winston, venduto per 1,2 milioni







Wallace Chan torna al Tefaf





Wallace Chan torna al Tefaf di Maastricht con alcuni pezzi fuori dal comune ♦︎

Al Tefaf di Maastricht (10-18 marzo 2018) sono in catalogo parecchi nomi di primo piano della gioielleria. E non solo gioielli d’epoca di grandi Maison, come Cartier o Van Cleef & Arpels, ma anche di designer contemporanei. Oltre a Hemmerle, per esempio, alla grande fiera olandese dedicata all’arte, l’antiquariato e il design torna anche il maestro Wallace Chan.

Leggi anche: I gioielli del Tefaf 

Wallace Chan è una leggenda nel mondo della gioielleria e non solo. Nato in una famiglia povera a Fuzhou nel 1956 e si è trasferito a Hong Kong all’età di cinque anni. Dopo un lungo apprendistato, nel 1987, ha ideato un metodo per scolpire figure all’interno di una pietra. La tecnica utilizza intagli come nei cammei per creare un’immagine  che è poi riflessa all’interno della gemma e crea un effetto tridimensionale. Come nella giadeite a forma di testa di cavallo, con diamanti bianchi, yellow rosa e brown, cristallo, granato tsavorite, su titanio: un pezzo da non perdere e che vedete fotografato in questa pagina.

Al Tefaf, in ogni caso non mancano altri pezzi di gioielleria fuori dal comune, come la collana con citrini firmata Andrew Grima, oppure l’anello con il diamante Cassiopea di 4 carati, parte della collezione di Amy Burton. Federico Graglia



Wallace Chan, anello Onde. Diamanti e titanio
Wallace Chan, anello Onde. Diamanti e titanio
Wallace Chan, spilla Una storia d'amore. Giadeite a forma di testa di cavallo, diamante, diamante rosa, giadeite, cristallo, diamanti yellow e brown, granato tsavorite, titanio
Wallace Chan, spilla Una storia d’amore. Giadeite a forma di testa di cavallo, diamante, diamante rosa, giadeite, cristallo, diamanti yellow e brown, granato tsavorite, titanio
Anello con diamante Cassiopea, 4,07 carati, collezione di Amy Burton
Anello con diamante Cassiopea Unum, 4,07 carati, collezione di Amy Burton
Bracciale in oro e corniola, Londra 1962
Bracciale in oro e corniola, Londra 1962
Collana con citrini e diamanti di Andrew Grima, 1974
Collana con citrini e diamanti di Andrew Grima, 1974
Glenn Spiro, anello con diamante taglio marquise su oro rosso e bronzo, 1962
Glenn Spiro, anello con diamante taglio marquise su oro rosso e bronzo, 1962
Orecchini Tourbillon di Van Cleef & Arpels in oro bianco e diamanti
Orecchini Tourbillon di Van Cleef & Arpels in oro bianco e diamanti
Pendente o spilla di Karel Appel, oro giallo, diamanti e smalto
Pendente o spilla di Karel Appel, oro giallo, diamanti e smalto
Spillaa forma di gufo di L. Gautrait, in oro, berillo dorato, smalto e diamante, circa 1900
Spillaa forma di gufo di L. Gautrait, in oro, berillo dorato, smalto e diamante, circa 1900
Collana art déco Marchak, con turchesi e lapislazzuli intagliato. Circa 1930
Collana art déco Marchak, con turchesi e lapislazzuli intagliato. Circa 1930
Spilla art déco di Cartier, in platino, diamanti e ametiste
Spilla art déco di Cartier, in platino, diamanti e ametiste
Van Cleef & Arpels, clip in oro rosa, spinelli, diamanti
Van Cleef & Arpels, clip in oro rosa, spinelli, diamanti







Il Novecento all’asta



Gioielli Art Nouveau e Art Déco dei più grandi designer in asta a Ginevra con Christie’s ♦︎

Sono molti gli appassionati di gioielli d’epoca che attendono l’occasione delle grandi aste per poter vedere da vicino pezzi che sono rimasti chiusi in cassetti e casseforti da decenni. Una di queste occasioni è il 13 novembre a Ginevra. Tra i Magnificent Jewels da una collezione europea, sono in vendita straordinari pezzi in stile Art Noveau (in Italia chiamata Liberty) e Art Déco di particolare bellezza. Roba da palati fini, da collezionisti, per amanti dell’arte applicata ai gioielli. Ma sono anche pezzi molto preziosi: la stima complessiva di questa collezione supera i 3 milioni di euro.

I gioielli sono il frutto di una collezione che è stata completata in 30 anni da una coppia (specialmente da lei) appassionata di questo genere di pezzi, in particolare della prima metà del Novecento. I nomi degli artisti e gioiellieri presenti nella collezione sono quelli che si trovano nei libri di storia dell’arte orafa: René Lalique (50 lotti, un record), Henri Vever o Leopold Gautrait, oppure Georges Fouquet, Raymond Templier, Cartier, Van Cleef e Arpels: in tutto, 110 gioielli. Tra tutti spicca la raccolta di gioielli firmati Lalique, un designer che ha creato i suoi migliori e più importanti pezzi di Art Nouveau ed è diventato un mito che continua ancora oggi. Federico Graglia





Spilla con corallo, diamanti e smalto di Janesich, 1930
Anello art nouveau con acquamarina, granati e smalto di Georges Fouquet

Spilla con corallo, diamanti e smalto di Janesich, 1930
Spilla con corallo, diamanti e smalto di Janesich, 1930
Collana con diamanti, smeraldo e onice di Jean Fouquet
Collana con diamanti, smeraldo e onice di Jean Fouquet
Anello con smeraldo di Jean Fouquet
Anello con smeraldo di Jean Fouquet
Pendente art nouveau di rené Lalique, con smalto e diamanti
Pendente art nouveau di René Lalique, con smalto e diamanti
Spilla art nouveau di René Lalique, con smalto e opale
Spilla art nouveau di René Lalique, con smalto e opale
Orecchini di René Lalique, con smalto e perle
Orecchini di René Lalique, con smalto e perle
Spilla di René Lalique, con smalto e crisoprasio
Spilla di René Lalique, con smalto e crisoprasio

Anello art déco con zaffiro di Raymond Templier
Anello art déco con zaffiro di Raymond Templier







Viaggio nel tempo con Lalique

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Viaggio nel tempo con la collezione 1927/1928 di Lalique, tutta art déco ♦︎

Lalique è la Maison di gioielli parigina che prende il nome dal celebre René Jules Lalique, orafo francese (1860-1945) che ha segnato un’epoca. In particolare, il periodo che va dalla fine dell’Ottocento alla prima metà del secolo scorso. Non è strano, dunque, che i gioielli presentati oggi da Lalique siano in qualche modo legati alla storia del marchio. Ora la Maison presenta una serie di gioielli che prendono il nome dagli anni di riferimento a cui sono ispirati: 1927/1928. Cioè gli anni in cui i motivi geometrici dell’art déco rappresentavano l’avanguardia non sono nella gioielleria, ma anche nell’architettura, nel design e, più in generale, nella moda. Sono gioielli, quindi, che non puntano tanto sulla preziosità di materiale o pietre quanto sul design, come testimonia l’utilizzo di materiali come la resina o il cotone. I prezzi sono conseguenti: si parte dal basso, attorno ai 150 euro, per salire fino a 700. Il costo di un viaggio nel tempo verso gli Anni Ruggenti. Margherita Donato

Leggi anche: Lalique, il nome conta ancora

 

Bracciale 1927 con cristallo chiaro placcato oro giallo 18 carati. Prezzo: 250 euro
Bracciale 1927 con cristallo chiaro placcato oro giallo 18 carati. Prezzo: 250 euro
Bracciale 1927 a doppio avvolgimento, con cristallo placcato oro giallo 18 carati. Prezzo: 170 euro
Bracciale 1927 a doppio avvolgimento, con cristallo placcato oro giallo 18 carati. Prezzo: 170 euro
Lalique, collana con cristallo placcato oro. Prezzo: 520 euro
Lalique, collana con cristallo placcato oro. Prezzo: 520 euro
Lalique, anello doppio con cristallo placcato oro. Prezzo: 150 euro
Lalique, anello doppio con cristallo placcato oro. Prezzo: 150 euro
Orecchini con cristallo placcato oro. Prezzo: 290 euro
Orecchini con cristallo placcato oro. Prezzo: 290 euro
Pendente con cristallo placcato oro. Prezzo: 220 euro
Pendente con cristallo placcato oro. Prezzo: 220 euro