Anversa

I diamanti si chiamano Bloch

Della famiglia Bloch di Anversa si conosce poco. Eppure da mezzo secolo anni Bloch è una delle gioiellerie più quotate del Belgio, ma con un largo raggio d’azione. Non a caso Anversa è la capitale europea dei diamanti e la famiglia Bloch con i diamanti ha confidenza da parecchi decenni. L’azienda è guidata dall’amministratore delegato, Leslie Bloch, mentre managing director è Mickey Bloch. Tutto in famiglia, insomma, in un’atmosfera di totale discrezione. E anche la sede, in via Vestingstraat 59, nel quartiere dei diamanti della città, è assolutamente anonima.

Orecchini a cerchio con diamanti
Orecchini a cerchio con diamanti

Hanno un’immagine precisa, invece, le collezioni di gioielli di alta gamma, progettate e realizzate ad Anversa, che riassumono lo stile della gioielleria che si è sviluppato nella città fiamminga. La lavorazione esclusivamente con artigiani altamente qualificati e con pietre di alta qualità, con diamanti incolori oppure fancy, sono nello stile più classico e tradizionale possibile. Classici solitaire, ancora più classici anelli con pietra preziosa, oppure a banda infinity, orecchini a bottone, eccetera. Non manca la qualità, è assente qualsiasi idea stravagante.

Orecchini con diamanti e zaffiri blu
Orecchini con diamanti e zaffiri blu
Orecchini a bottone in oro bianco e diamanti
Orecchini a bottone in oro bianco e diamanti
Anello infinity in oro giallo e diamanti
Anello infinity in oro giallo e diamanti
Anello in oro bianco con diamanti, zaffiro rosa e smeraldo
Anello in oro bianco con diamanti, zaffiro rosa e smeraldo

Gli intrecci di Salima Thakker

Salima Thakker, perfetto esempio di culture che si incontrano: la designer è nata e lavora ad Anversa, padre indiano e madre belga. Anversa è la capitale europea dei diamanti e i gioielli sono stati una irresistibile tentazione per Salima Thakker, da abbinare al mondo dell’arte: ha studiato alla Royal Academy di Anversa e ha conseguito il Master presso il Royal College of Art di Londra, dove ha consolidato il suo mestiere e la passione per il design. Tanto che è poi diventata insegnante all’Accademia di Belle Arti, con la quale collabora ancora. Ma la sua maison di gioielleria è arrivata dopo una collaborazione con Damiani, a Milano, una ventina di anni fa.

Orecchini in oro bianco, diamanti navette e tormalina Paraiba
Orecchini in oro bianco, diamanti navette e tormalina Paraiba

Un’esperienza che l’ha aiutata ad aprire il suo laboratorio e negozio ad Anversa, realizzando lei stessa i gioielli. La designer descrive il suo lavoro come frutto di un intreccio, una cultura condivisa tra diverse origini etniche, che sono una fusione della cultura mondiale. Utilizza solo pietre, gemme e diamanti eticamente tracciabili e i suoi gioielli sono ora venduti in tutto il mondo, inclusi New York, Hong Kong e Anversa.

Collana in oro 18 carati e argento
Collana in oro 18 carati e argento
Anello Labyrinth con peridoto
Anello Labyrinth con peridoto
Anello eternity in oro giallo e diamanti
Anello eternity in oro giallo e diamanti
Anello in oro rosa con tormaline
Anello in oro rosa con tormaline
Bracciale in oro giallo 18 carati
Bracciale in oro giallo 18 carati
Bracciale in oro giallo 18 carati e citrini
Bracciale in oro giallo 18 carati e citrini
Bracciale in oro giallo 18 carati e argento sterling
Bracciale in oro giallo 18 carati e argento sterling
Orecchini in oro bianco e rosa, con morganite e acquamarina
Orecchini in oro bianco e rosa, con morganite e acquamarina

 

La rapida ascesa di Dries Criel




Ha studiato legge all’università di Gent, in Belgio. Ma l’unica legge che lo ha appassionato davvero è quella della gioielleria. Alla professione di avvocato Dries Criel ha preferito quella di designer di gioielli e nel 2019 ha fondato la sua Maison. Con un ottimo riscontro. Tanto che in poco tempo i suoi gioielli sono stati scelti da grandi negozi online oltre che sul corpo di Lady Gaga. I suoi gioielli sono ispirati ad aspetti diversi, tutti legati ai suoi interessi. Per esempio, dal suo background nella danza moderna, dai viaggi, dai gioielli antichi, dall’architettura, dall’arte contemporanea, ma anche dall’antico Egitto. Inutile aggiungere che, in perfetto mainstream, sono anche genderless.

Orecchini ispirati all'antico Egitto in oro giallo, smalto, diamanti
Orecchini ispirati all’antico Egitto in oro giallo, smalto, diamanti

I gioielli sono realizzati a mano da artigiani di Anversa, dove Dries Criel prima di fondare la sua Maison ha conseguito un diploma di esperto in diamanti alla HRD Antwerp, la massima autorità europea per queste gemme. Ma in precedenza ha anche lavorato nel marketing per la Louis Reichman Jewellery. Acqua passata, ora è un designer.

Anello ispirato all'antico Egitto in oro bianco, smalto, lapislazzuli
Anello ispirato all’antico Egitto in oro bianco, smalto, lapislazzuli
Orecchini Brute in oro giallo, smalto e diamanti
Orecchini Brute in oro giallo, smalto e diamanti
Dries Criel
Dries Criel
Orecchini pendenti in oro giallo e diamanti
Orecchini pendenti in oro giallo e diamanti
Bracciale Infinite Triangle in oro giallo e diamanti
Bracciale Infinite Triangle in oro giallo e diamanti
lotus yellow gold ring
Anello Lotus in oro giallo

Anello in oro rosa
Anello in oro rosa







Hulchi Belluni, nuovi gioielli, diamanti e Feng Shui

///




I nuovi gioielli di Hulchi Belluni: nascono in Belgio, sono prodotti in Italia, ma hanno anche un pizzico di Oriente ♦︎

Martine Hul è una specialista in pavé di diamanti. E non poteva essere altrimenti: vive e lavora nel cuore della capitale dei diamanti, Anversa, in Belgio. È una professionista del settore della gioielleria con una lunga esperienza alle spalle. Nel 2001 ha deciso di fondare la sua linea di gioielli con il marchio Hulchi Belluni, che suona italiano. La spiegazione c’è: la parola Hulchi deriva dal cognome della fondatrice (Hul) a cui si aggiunge (chi), che è un riferimento alla filosofia orientale. Belluni, invece, suona invece simile alle parole italiane “bella luna”. Perché anche l’Italia è stata fonte di ispirazione per la designer belga.

Anello in oro rosa e diamanti della collezione Cheri
Anello in oro rosa e diamanti della collezione Cheri

Tra le collezioni, infatti, ci sono anche linee di gioielleria con il nome italiano come Cubini o Funghetti. La Maison belga, inoltre, ha un altro link con l’Italia: i suoi gioielli sono infatti realizzati ad Arezzo. I pavé di diamanti, però, non sono tutti uguali: la formula di incastonare tante piccole pietre una vicina all’altra si alterna con elaborate forme in oro rosa, giallo o bianco.

Bracciali e orecchini della collezione Cubini
Bracciali e orecchini della collezione Cubini indossati

Ma non è tutto. Perché a distinguere il brand belga c’è anche la scelta di disegnare i gioielli in coerenza con i principi del Feng Shui. Se non sapete che cos’è, riportiamo la definizione di Wikipedia: «Arte geomantica taoista della Cina, ausiliaria dell’architettura, affine alla geomanzia occidentale. A differenza di questa prende però in considerazione anche aspetti della psiche e dell’astrologia. Attualmente non esiste alcuna prova scientifica delle sue ipotesi». Ma che siate affascinate dal Feng Shui oppure no, i gioielli sono di sicuro reali.

Bracciale in oro rosa 18 carati e diamanti della collezione Cubini
Bracciale in oro rosa 18 carati e diamanti della collezione Cubini
Anello in oro rosa 18 carati e diamanti della collezione Funghetti
Anello in oro rosa 18 carati e diamanti della collezione Funghetti
Anello in oro rosa 18 carati e diamanti della collezione Cubini
Anello in oro rosa 18 carati e diamanti della collezione Cubini
Orecchini in oro rosa 18 carati e diamanti della collezione Petra
Orecchini in oro rosa 18 carati e diamanti della collezione Petra

Orecchini in oro rosa 18 carati della collezione Funghetti
Orecchini in oro rosa 18 carati della collezione Funghetti







I mille riflessi del cuscino di Henri Daussi

/





Storia e diamanti di Henri Daussi, un nome e una garanzia come la città in cui è nata, Anversa ♦︎

Ad Anversa i diamanti sono come le baguette a Parigi o le arance in Sicilia: un elemento che fa parte del territorio e della tradizione. E nella città belga Henri Daussi Loots è nato e cresciuto. Ha imparato l’arte del taglio dei diamanti da suo padre, che a sua volta lo aveva imparato da suo padre. Dopo anni di esperienza, Henri è diventato un grande maestro del diamante e ha lavorato per altri produttori di diamanti per tagliare solo i loro diamanti più unici e significativi.

Anello con diamante centrale a taglio Henri Daussi Cushion
Anello con diamante centrale a taglio Henri Daussi Cushion

Henri, dato sia una passione e un talento eccezionale per il taglio del diamante, è stato il maestro artigiano e pioniere. Ha progettato una ruota di taglio per tagliare i diamanti in modo più preciso e uniforme. Ha anche innovato il classico taglio cuscino, con una variante che lo rende tra il 10% e il 30% più grande e brillante. Ma, soprattutto, è diventato famoso per i diamanti a forma di cuore: è stato il primo a riuscirci con successo. Da piccola azienda con due dipendenti, la sua DTC (Diamond Trading Company) si è ingrandita fino ad avere 200 dipendenti.

Competenza e passione è rimasta nella famiglia Loots con i nipoti del fondatore, Jeff e Kristiaan Loots, che guidano la Henri Daussi, brand fondato 60 anni fa. I gioielli della Maison, è facile indovinare, sono tutti a base di diamanti.

Anello a banda con una tripla fila di diamanti
Anello a banda con una tripla fila di diamanti
Orecchini con diamanti
Orecchini con diamanti
Anello con diamanti Henri Daussi Cushion cut
Anello con diamanti Henri Daussi Cushion cut
PEndente in oro bianco con pavé di diamanti
PEndente in oro bianco con pavé di diamanti

Anello a banda con diamanti bianchi e neri
Anello a banda con diamanti bianchi e neri







La nuova vita di Kimy Gringoire

/




Evoluzione o rivoluzione? Capita, a un certo punto della vita, di avere voglia o bisogno di ricominciare. Ed è qiuello che è accaduto a Kim Hye Mee, designer coreana di cui abbiamo già parlato qui. Dopo aver fontato ad Anversa il marchio Kimmeeheye e mentre, spiega, stava per “realizzare design su larga scala”, la creatrice ha scoperto di essere incinta e ha deciso di concentrarsi su un nuovo marchio, assieme al suo compagno Steve Marchal.

Bracciale Love Cables in oro rosa 18 carati
Bracciale Love Cables in oro rosa 18 carati

Il nuovo marchio, Kimy Gringoire, nelle intenzioni celebra l’amore. Di sicuro celebra il design: la prima collezione si chiama Love Cables. Nata in Corea, Kim Hye Mee è cresciuta in Belgio, ma è anche una appassionata di viaggi. Dopo aver studiato Comunicazione in Belgio, ha scelto la gioielleria per esprimere la propria cretività. Il design dei gioielli Kimy Gringoire è innovativo, ma non esuberante. Anelli in oro, con piccoli diamanti e con linee morbide, arrotondate. Comunque molto diverso dalla precedente produzione della designer.

Love Cables Knuckle Ring in oro rosa con diamanti
Love Cables Knuckle Ring in oro rosa con diamanti
Kim Hye Mee
Kim Hye Mee
Love Cables Square in argento
Love Cables Square in argento
Love Cables Square in oro rosa con diamanti
Love Cables Square in oro rosa con diamanti

Love Cables Knuckle Ring a doppio cerchio in oro rosa con diamanti
Love Cables Knuckle Ring a doppio cerchio in oro rosa con diamanti







Altre libellule per Anapsara




I gioielli di Anapsara in oro e diamanti con sottofondo mistico: e alle collezioni si aggiungono nuove libellule ♦

Fate conto di entrare in una gioielleria e di ascoltare queste parole: «Lo stadio larvale delle libellule dura fino a cinque anni. È tempo. Sei pronto per la tua trasformazione?». Nel caso sentiate questa frase, sappiate che vi stanno offrendo gioielli di Anapsara, brand con base ad Anversa, nato nel 2014 tra le spiagge di Ibiza. Nonostante la sua origine, però, Anapsara segue una filosofia che mette in primo piano l’aspetto della spiritualità. Oro e misticismo? La fondatrice del brand, Eugenia Shekhtman, racconta di essere stata ispirata a creare la sua linea di gioielli di lusso dopo anni di studi spirituali e pratiche vediche, dopo 20 anni di lavoro nel mondo della moda. Tanto per cominciare, la parola Anapsara deriva dalla parola sanscrita Apsara, che significa «colei che si muove attraverso l’acqua».

Il logo della collezione, una libellula, è stato scelto per la sua bellezza e il significato: il cambiamento nella prospettiva della realizzazione di sé stessi.

Anello Dragonfly in oro rosa
Anello Dragonfly in oro rosa

Per questo Eugenia accompagna la presentazione dei suoi gioielli con frasi come quella che abbiamo ricordato all’inizio. In ogni caso, che siate sensibili alle mistiche indiane o che siate insensibili alla leggiadria della libellula, i gioielli di Anapsara possono ricoprire anche una funzione esclusivamente estetica. Insomma, potete indossarli senza pensarci troppo.

Anello in oro bianco e diamanti
Anello in oro bianco e diamanti

Anello in oro rosa, diamanti, smalto
Anello in oro rosa, diamanti, smalto

Anello in oro rosa, diamanti neri
Anello in oro rosa, diamanti neri
Mono orecchino in oro rosa
Mono orecchino in oro rosa
Collana e pendente in oro rosa
Collana e pendente in oro rosa
Orecchini in oro bianco e diamanti
Orecchini in oro bianco e diamanti

Orecchini in oro e diamanti neri
Orecchini in oro e diamanti neri







Joelle Jewellery, la tradizione che va di moda

Savransky è il nome di una famiglia di commercianti di diamanti, con sede ad Anversa, la capitale europea della pietra preziosa più richiesta. Ma Joelle Savransky ha iniziato la sua carriera nel mondo moda, frequentando la Royal Academy of Antwerp e occupandosi di abiti. Ma il richiamo delle radici è stato troppo forte: nel 2013 la designer ha fondato la sua azienda di gioielleria, Joelle Jewelry. Il risultato è un mix che unisce la tradizione dei gioielli con diamanti alla fashion jewellery, più legata ai trend che si susseguono. Insomma, gioielli veri, ma anche sintonizzati con i tempi attuali.

Anello in vermeil oro rosa con diamanti
Anello in vermeil oro rosa con diamanti

Naturalmente, l’ambiente familiare ha contribuito a rendere il diamante qualcosa di vicino. I suoi pezzi sono disponibili in 25 Paesi in tutto il mondo, oltre che online, e secondo la designer mescolano influenze Pop Rock e Punk Chic con la vera femminilità, anche con ispirazioni che ricordano i gioielli vittoriani. Le collezioni sono realizzate in argento placcato oro, cioè vermeil, spesso anche in versione annerita. E, naturalmente, non mancano piccoli diamanti ad arricchire bracciali, anelli e orecchini.

Orecchini in argento annerito e diamanti
Orecchini in vermeil oro rosa con perle
Orecchini in vermeil oro rosa con diamanti
Orecchini in vermeil oro rosa con diamanti
Orecchini con perle e diamanti
Orecchini con perle e diamanti
Orecchini con malachite
Orecchini con malachite
Anello Lack Lace in vermeil annerito e diamanti
Anello Lack Lace in vermeil annerito e diamanti
Orecchini Feather Climber in argento annerito e diamanti
Orecchini Feather Climber in argento annerito e diamanti






Katerina Marmagioli, la prima della classe

/




Ha frequentato la London School of Economics, una delle più prestigiose università del mondo. Poi, Katerina Marmagioli ha lavorato in qualità di avvocato in uno degli studi legali di fama mondiale, Simmons & Simmons, a Londra. In seguito, si è occupata di competizione e commercio nell’ambito dell’Unione Europea, con incarichi internazionali in giro per il mondo. In breve: una prima della classe che ha fatto carriera. Ma se ne parliamo si gioiellis.com sapete già che cosa ha deciso di fare da grande: la designer di gioielli, attività che ha iniziato nel 2018.

Anello Anemone in oro giallo 14k incastonato con una grande perla d'acqua dolce circondata da ametista, diamanti, zaffiri blu
Anello Anemone in oro giallo 14k incastonato con una grande perla d’acqua dolce circondata da ametista, diamanti, zaffiri blu

Non si può dire, però, che l’esperienza professionale accumulata non sia servita a nulla. Paesaggi, culture, abitudini dei diversi Paesi del mondo che ha visitato per lavoro sono stata la base ispiratrice per gioielli non stereotipati, dove l’asimmetria dei gioielli trova un inaspettato equilibrio. Ha imparato dagli artigiani locali dei Paesi in via di sviluppo, ma anche da esperti globali. Ha appreso la classificazione delle perle di Tahiti presso la Cook Island Pearl Authority a Rarotonga, Isole Cook, nel mezzo dell’Oceano Pacifico, dove le perle crescono in acque poco profonde e calde. Ma ha anche studiato gli aspetti gemmologici delle perle al Gia (Gemological Institute of America) e si è qualificata come Diamond Grader presso HRD ad Anversa, in Belgio. Infine, ha studiato design di gioielli alla Central Saint Martins di Londra. Insomma, una prima della classe anche nel mondo dei gioielli.

Anello Royal con  ametista viola a taglio ovale circondata da tre citrini a taglio triangolare e 12 diamanti bianchi
Anello Royal con ametista viola a taglio ovale circondata da tre citrini a taglio triangolare e 12 diamanti bianchi
Orecchini in oro giallo, due ametiste verdi (prassiolite), tre peridoti, due topazi azzurri, smalto nero
Orecchini in oro giallo, due ametiste verdi (prassiolite), tre peridoti, due topazi azzurri, smalto nero
Anello Ocean Dive in oro-giallo 14k, topazio blu, iolite, ametista
Anello Ocean Dive in oro-giallo 14k, topazio blu, iolite, ametista
Orecchini Angel con corallo e ambra
Orecchini Angel con corallo e ambra
Pendente Supernova in oro rosa 18 carati con zaffiro, perle e tsavorite
Pendente Supernova in oro rosa 18 carati con zaffiro, perle e tsavorite

Collana in oro giallo 14K e oro-bianco 14K, quarzo trasparente, tre cabochon crisoprasio, un peridoto quadrato, un peridoto ortogonale, un citrino quadrato
Collana in oro giallo 14K e oro-bianco 14K, quarzo trasparente, tre cabochon crisoprasio, un peridoto quadrato, un peridoto ortogonale, un citrino quadrato







Oro, diamanti e GioMio

///




Oro, diamanti e la sobria eleganza di GioMio, frutto della fantasia di Georges Sabbagh ♦︎

Il nome forse sound Italy, ma è nato ad Anversa, capitale europea dei diamanti, dall’iniziativa di un designer, Georges Sabbagh, di origine greca. Lui, però, ama l’Italia e tifa Ferrari. GioMio propone gioielli in oro e diamanti. Lo stile è riconoscibile: i gioielli sono in gran parte realizzati in oro rosa o bianco, con un contorno di diamanti, spesso con una pietra centrale più grande contornata da altre più piccole, oppure con un pavé che contribuisce a sottolineare la brillantezza mantenendo più contenuto il prezzo.

I gioielli sono realizzati ad Anversa da artigiani locali, mentre i gioielli sono prodotti e realizzati dallo stesso fondatore del brand.

Anello in oro bianco e diamanti
Anello in oro bianco e diamanti

Anche se il tema dominante è quello dell’oro e di piccoli diamanti, i gioielli non sono monotoni. Ci sono collezioni, come Diamond Blossom, che riescono a esprimere una personalità leggera ed elegante. Questa collezione, per esempio, riproduce le forme naturali dei rami e dei fiori pronti a sbocciare per la primavera.

Bracciale in oro bianco e diamanti
Bracciale in oro bianco e diamanti
Collana in oro rosa e diamanti
Collana in oro rosa e diamanti
Orecchini flessibili in oro rosa e diamanti
Orecchini flessibili in oro rosa e diamanti
Orecchini a cerchio in oro rosa e diamanti
Orecchini a cerchio in oro rosa e diamanti
Anello flessibile in oro bianco e diamanti
Anello flessibile in oro bianco e diamanti

Anello in oro rosa e diamanti
Anello in oro rosa e diamanti







L’eredità preziosa di Nadine Aysoy

//




Si chiamano Catena e Celeste. Due parole italiane per le collezioni di Nadine Aysoy, belga che  vive e lavora a Londra. Insomma, un respiro internazionale per questa Maison di gioielleria di lusso nelle cui vene scorre sangue di una famiglia che ha una lunga storia nel mondo dei diamanti. Le due collezioni Catena e Celeste sono molto differenti tra loro. La prima gioca sull’intramontabile incastro di anelli d’oro, in modo molto creativo, specialmente per quanto riguarda gli anelli. La collezione Celeste, invece, utilizza eterea giada bianca con sfumature grigio-verdi assieme a tsavorite, rubini e diamanti, un uno stile quasi esotico.

Anello della collezione Catena in oro rosa e rubino cabochon
Anello della collezione Catena in oro rosa e rubino cabochon

Nadine Aysoy è nata ad Anversa, in Belgio, la città che è la capitale europea dei diamanti. E il nonno, infatti, era un commerciante di primo piano al quale il governo belga ha conferito il titolo onorifico di Dean of the Diamond Industry. Un’eredità professionale che la designer ha utilizzato in modo diverso. Infatti, prima di fondare la sua Maison di gioielleria ha frequentato una business school in Svizzera, dove la famiglia si era trasferita, e ha lavorato nel mondo del private banking. È passata poi dall’arida finanza al mondo del lusso progettando e ridisegnando il suo anello di fidanzamento (per ben quattro volte, pare). E ha iniziato una nuova vita con studi gemmologici, sempre in Svizzera, ad Anversa e poi a Londra. Lei stessa selezione le gemme da utilizzare per i propri gioielli. Il nonno ne sarebbe fiero.

Orecchini Catena in oro rosa e pavé di diamanti
Orecchini Catena in oro rosa e pavé di diamanti

Anello Catena in oro rosa e topazio
Anello Catena in oro rosa e topazio

Collezione Celeste, anello in giada bianca con diamanti e zaffiri gialli
Collezione Celeste, anello in giada bianca con diamanti e zaffiri gialli

Collezione Celeste, orecchini in giada bianca con diamanti e zaffiri gialli
Collezione Celeste, orecchini in giada bianca con diamanti e zaffiri gialli

Anello della collezione Tsarina in oro bianco, diamanti e morganite
Anello della collezione Tsarina in oro bianco, diamanti e morganite

Anello con perla e berillo giallo
Anello con perla e berillo giallo
Orecchini con perle barocche e zaffiri gialli
Orecchini con perle barocche e zaffiri gialli
Orecchini con perle, rubini e diamanti
Orecchini con perle, rubini e diamanti

Orecchini in giada bianca, zaffiri e diamanti
Orecchini in giada bianca, zaffiri e diamanti







Il gioco di Malakine

/




I gioielli di Malakine, alias Catherine Malvaux, designer belga con l’anima russa ♦︎

Il sito web di Malakine riporta una frase di Michele della Valle, un grande designer-artista italiano che ha base a Ginevra: «È iniziato come un gioco e deve rimanere come un gioco». Ma il gioco di Catherine Malvaux è assolutamente serio: d’altra parte, tutti sanno che non si scherza quando ci si diverte a fare qualcosa. E questo qualcosa sono gioielli, creati su misura oppure in brevi e raffinate collezioni.

Pendente in oro, granato mandarino, diamanti, smeraldi
Pendente in oro, granato mandarino, diamanti, smeraldi

Catherine Malvaux è una designer belga di origine russa. Da queste origini ha coltivato la passionalità e il desiderio di spingersi oltre. Dove? Sulla frontiera invisibile che accompagna chi lavora nella gioielleria: disegnare pezzi originali, esclusivi, ma allo stesso tempo che si adattino alla personalità di chi li indossa. Nella storia di Malakine, che è una crasi tra il nome della nonna e quello del marito, ci sono studi di antropologia e filologia, ma anche di disegno e pittura (i preferiti sono Degas e Boldini) all’Accademia des Beaux-Arts prima di un lavoro di consulenza nel mondo delle imprese. Ma la svolta è arrivata davanti a una retrospettiva del lavoro di Fabergé organizzata a Parigi, che l’ha spinta a studiare gemmologia (rivela di avere una predilezione speciale per il taglio cabochon) e la frequentazione degli artigiani di Anversa, dove dal 2007 realizza i suoi gioielli. Giulia Netrese

Anello in oro, diamanti, acquamarina
Anello in oro, diamanti, acquamarina
Anello in oro, diamanti zaffiri
Anello in oro, diamanti zaffiri
Anello in oro, giada, rubino, diamanti
Anello in oro, giada, rubino, diamanti
Orecchini in oro bianco e diamanti bianchi e neri
Orecchini in oro bianco e diamanti bianchi e neri

Pendente della collezione Cocktail Party in oro, diamanti
Pendente della collezione Cocktail Party in oro, diamanti

Anello della collezione Cocktail Party in oro, diamanti, perle
Anello della collezione Cocktail Party in oro, diamanti, perle

Pendente in oro bianco, diamanti, zaffiri
Pendente in oro bianco, diamanti, zaffiri







Nadine Aysoy, ritorno alle gemme

/





Pietre preziose, affare di famiglia: così Nadine Aysoy è tornata alla sua passione di origine ♦︎

C’è un’intera categoria di gioiellieri che è nata letteralmente circondata dalle pietre preziose. L’esperienza dell’infanzia, insomma, ha deciso il loro destino, lo ha favorito e, forse, ha concesso qualcosa in più rispetto ad altri. Fa parte di questa pattuglia Nadine Aysoy, nata nella capitale mondiale dei diamanti, Anversa, in una famiglia di commercianti di pietre preziose. Suo nonno, PN Ferstenberg, è stato premiato dal governo belga con il titolo di Dean of the Diamond Industry. Da bambina, Nadine visitava spesso l’ufficio del nonno ed era affascinata dalle pietre. Eppure, quando aveva 14 anni, la famiglia di Nadine si è trasferita in Svizzera.

Anello con topazio e diamanti su oro bianco
Anello con topazio e diamanti su oro bianco

La vita ha preso un’altra strada: Nadine si è laureata in una business school di primo piano, e ha iniziato a lavorare come investment banker a Zurigo, poi a New York, a Los Angeles per poi stabilirsi a Londra nel 2003. Ma, racconta, la sua passione per i gioielli non è mai diminuita. Nel 2008 la designer è tornata in Svizzera, dove ha finalmente avuto l’opportunità di realizzare il suo sogno: disegnare e realizzare gioielli. Anche grazie a un ritorno alle proprie radici: ad Anversa ha incontrato gli esperti di gemme, amici e conoscenti del nonno. Un’esperienza che ha consentito a Nadine Aysoy di entrare dalla porta principale nel mondo della gioielleria. Alessia Mongrando

Anello con diamanti della collezione Tsarina
Anello con diamanti della collezione Tsarina
Anello con perla e acquamarina
Anello con perla e acquamarina
Collezione Celeste, orecchini con zaffiri rosa e giada
Collezione Celeste, orecchini con zaffiri rosa e giada
Collezione Celeste, orecchini con zaffiri rosa e giada
Collezione Celeste, orecchini con zaffiri rosa e giada
Orecchini con peridoto e tsavoriti
Orecchini con peridoto e tsavoriti
Collezione Elle et Lui, orecchini con perle, diamanti, rodolite
Collezione Elle et Lui, orecchini con perle, diamanti, rodolite
Orecchini della collezione Tsarina in oro nero e bianco, diamanti, zaffiri e crisoprasio e una ametista verde al centro
Orecchini della collezione Tsarina in oro nero e bianco, diamanti, zaffiri e crisoprasio e una ametista verde al centro
Anello in oro bianco con diamanti e acquamarine
Anello in oro bianco con diamanti e acquamarine
Anello in oro bianco e diamanti
Anello in oro bianco e diamanti
Collezione Tsarina, orecchini modulari, utilizzabili anche come pendente
Collezione Tsarina, orecchini modulari, utilizzabili anche come pendente
Nadine Aysoy, anello con perla dei mari del Sud, diamanti e rubellite
Nadine Aysoy, anello con perla dei mari del Sud, diamanti e rubellite
Orecchini modulari in oro e peridoto
Orecchini modulari in oro e peridoto






Il doppio mondo di Kim Hye Mee

/




I gioielli della designer belga, di origine coreana, Kim Hye Mee: semplici geometrie che nascondono complesse soluzioni ♦

Lei si definisce «grezza e raffinata allo stesso tempo». Kim Hye Mee è una designer di origine coreana, ma cresciuta a Bruxelles, Belgio, dove vive e lavora con sede ad Anversa. Ha fondato il brand che porta il suo nome nel 2012. A dire il vero grezza non lo è per nulla. Anzi, la sua ricerca sulla forma più che sui materiali, la colloca tra i designer emergenti e, senza dubbio, originali. Le sue collezioni sono posizionate nella fascia alta della gioielleria, con un lusso non troppo ostentato, lineare, quasi semplice. Quasi.

anello fiore in oro rosa 18 carati e tormalina rosa
anello fiore in oro rosa 18 carati e tormalina rosa

In realtà le sue idee sembrano facili, ma sono frutto di una forte personalità. A fare da padrona è l’idea del doppio. I suoi pezzi sono spesso reversibili, piegabili, trasformabili. Anelli con due facce, bracciali che si sdoppiano e orecchini che si dimezzano fanno parte del repertorio di questa giovane ma decisa designer: per consentire questi movimenti, spesso i gioielli nascondono complessi meccanismi invisibili. In fondo, anche lei vive due volte, tra cultura asiatica ed europea. Oro, anche rodiato, e diamanti bianchi o neri, costituiscono i materiali base su cui lavora Kim Hye Mee. Prezzi: un anello della collezione Swing Swing ring costa circa 6000 euro. Giulia Netrese




Orecchino Alana in oro bianco e tormalina verde
Orecchino Alana in oro bianco e tormalina verde
Anello girevole in oro rosa e rubini
Anello girevole in oro rosa e rubini
Orecchino Carlotta Oro bianco e diamanti bianchi
Orecchino Carlotta in oro bianco bianchi, rubino e morganite
Anello Engagement Alliance, in oro giallo
Anello Engagement Alliance, in oro giallo
Bracciale Engagement, oro rodiato
Bracciale Engagement, oro rodiato
Double Rocker Lips, oro e diamanti neri
Double Rocker Lips, oro e diamanti neri
Bracciale Twisted con oro e diamanti
Bracciale Twisted con oro e diamanti
Kim Hye Mee
Kim Hye Mee
Anello Twisted, con diamanti neri
Anello Twisted, con diamanti neri
Anello Swing Swing, oro rosa e diamanti, aperto
Anello Swing Swing, oro rosa e diamanti, aperto
Anello Swing Swing, oro e diamanti
Anello Swing Swing, oro e diamanti
Bracciale pieghevole Twisted Bracelet
Bracciale pieghevole Twisted Bracelet
Orecchino pieghevole Swing Swing
Orecchino pieghevole Swing Swing







Venduto il diamante Leggenda

/




Venduto per 40 milioni di dollari il quinto diamante più grande del mondo, The Lesotho Legend ♦︎

In quali gioielli si trasformerà il quinto diamante più grande del mondo? Il diamante, 910 carati, perfetto, colore D, tipo IIa, è stato estratto a gennaio dalla miniera di Letšeng, in Lesotho. Poco più di un mese dopo è stato venduto ad Anversa, Beglio, capitale mondiale dei diamanti, per 40 milioni. Il diamante è stato soprannominato The Lesotho Legend e appartiene ora alla società mineraria Gem Diamonds. Ma forse è stato un affare: il prezzo di vendita del diamante, infatti, è stato di 43.956 dollari per carato, cioè una cifra di molto inferiore al prezzo record toccato per un diamante grezzo, cioè 77.649 dollari, stabilito da Constellation, pietra di 812,77-carati, estratta anni fa da Lucara Diamond in Botswana. Chi è il nuovo proprietario del quinto diamante più grande del mondo? Si chiama Samir Gems, ed un broker di pietre con sede ad Anversa, fondato nel 1982 e gestito dalla famiglia di origine indiana Bhansali, che ha acquistato la pietra assieme ad altri partner. Non resta che attendere la nascita di un gioiello altrettanto eccezionale. Rudy Serra





The Legend of Lesotho
The Legend of Lesotho

Il diamante da 910 carati
Il diamante da 910 carati







Salvini brilla con Anversa

Anversa è la capitale mondiale dei diamanti e, ora, anche una collezione di Salvini. Il brand del gruppo Damiani e Hrd Antwerp (il più grande laboratorio di diamanti al mondo che emette certificati di affidabilità), infatti, danno vita a una nuova collezione, che prende il nome della città belga. Va da sé che al centro di questa nuova linea di gioielli c’è il semplice, pulito, chiaro, eterno, scintillante, desiderato (gli aggettivi potrebbero continuare) diamante, la pietra su cui si sono scritte cascate di parole, per la maggior parte dei casi inutili. È la pietra stessa a parlare. Ed ecco la in solitari, collier e orecchini punti luce. Tutto garantito: la collezione nasce dalla collaborazione che Hrd Antwerp riserva solo ai grandi marchi della gioielleria. Il disegno dei gioielli è l’essenza del classico: oro bianco, diamante centrale. E una incisione sulla corona: Hrd Antwerp certified, con numero del certificato e logo Salvini. Insomma, bellezza assicurata. Matilde de Bounvilles

Collier della collezione Salvini Anversa
Collier della collezione Salvini Anversa
Classico solitaire Salvini
Classico solitaire Salvini
Solitario con diamanti sulla banda in oro bianco
Solitario con diamanti sulla banda in oro bianco

La festa dei diamanti ad Anversa

Siete appassionati/e di diamanti? Avete in programma un week end all’estero? Ecco l’occasione: potete programmare un tour in Belgio, all’Antwerp Diamond Trade Fair, dove centinaia di creatori e rivenditori di gioielli di tutto il mondo si daranno appuntamento domenica 1 febbraio (fino a martedì 3). La fiera si svolgerà negli storici saloni commerciali di tre delle Borse diamanti di Anversa, capitale mondiale delle gemme: basti pensare che l’80% della produzione mondiale di diamanti grezzi passa per Anversa, dove viene inoltre commercializzato il 50% dei diamanti lucidati. Durante la fiera saranno inoltre organizzate visite ai laboratori gemmologici HRD e IGI per comprendere più a fondo l’importanza fondamentale che riveste la classificazione dei diamanti e le tecnologie innovative che sono sviluppate ad Anversa. Attenzione, non c’è biglietto d’ingresso, ma bisogna accreditarsi: l’ingresso alla fiera è rigorosamente su invito, che deve essere richiesto direttamente agli organizzatori tramite la sponsorizzazione da parte di un espositore o registrandosi all’indirizzo www.antwerpdiamondfair.com. Federico Graglia

Se volete indicazioni per visitare Anversa, le trovate a questo link: http://www.visitantwerpen.be/

Diamante grezzo
Diamante grezzo
La Fiera di Anversa
La Fiera di Anversa
Esperto al lavoro per la valutazione
Esperto al lavoro per la valutazione
Non sono perline, ma diamanti colorati
Non sono perline, ma diamanti colorati
Un super solitaire
Un super solitaire
Diamanti taglio brillante
Diamanti taglio brillante
La fiera dei diamanti
La fiera dei diamanti
Grosso diamante giallo
Grosso diamante giallo
Collana di diamanti
Collana di diamanti
Gemmologo al lavoro
Gemmologo al lavoro

Diamanti e perle di Annomis

[wzslider]Tra le novità viste a VicenzaOro c’è stato anche il debutto Annomis Jewellers di Anversa. La maison belga ha presentato la sua ultima collezione, Fusion. Ovviamente, dalla patria del diamante non potevano che essere gioielli con la regina delle gemme, in versione trasparente o nera. Le pietre sono inserite ad arte nella montatura, senza l’uso di colla o ganci d’oro. La collezione comprende anelli, orecchini, collane e braccialetti decorati con pavé di diamanti e oro a 18kt.  Ecco le immagini. Accanto alla linea Fusion, Annomis ha portato a Vicenza la collezione Star of Sea. Ancora diamanti, ma delicatamente montati assieme a perle di diversi colori (le stelle del mare) in collane, orecchini o anelli. Matilde de Bounvilles

 

 

I diamanti di Anversa

Da La Stampa

Sul quotidiano torinese un reportage da Anversa, la città dei diamanti.

GIANLUCA PAOLUCCI INVIATO AD ANVERSA

«Un dono di Dio». Non provate a parlare di meraviglie della natura con un commerciante di diamanti. Ebreo o indiano gianista, uno dei (pochi) protestanti fiamminghi rimasti o degli ultimi arrivati, i russi di fede ortodossa, per un commerciante di diamanti la pietra più rara, bella e preziosa del mondo è sempre «un dono di Dio». David Wahl commercia pietre da 42 anni, come prima di lui faceva il padre e come poi farà il figlio. Ebreo ortodosso, nel suo ufficio al sesto piano della Antwerp Diamond Ring – la Borsa specializzata nei diamanti grezzi – riceve clienti e fornitori rovesciando pietre sul tavolo, passandosele tra le dita e guardandole con occhio svelto e attento prima di dire un prezzo. Se un affare va in porto, per David e per tutti gli altri basta una stretta di mano e una parola: mazal (buona fortuna in ebraico, ma è la formula usata da tutti indipendentemente dalla religione, ndr) per chiudere scambi anche di decine o centinaia di migliaia di euro. Quello dei diamanti è un mercato basato essenzialmente, se non esclusivamente, sulla fiducia, spiega Alberto Osimo, commerciante di pietre milanese che si rifornisce regolarmente ad Anversa. La città belga, con le sue quattro borse dei diamanti, i 2500 dealer registrati e un indotto di centri di taglio, servizi di sicurezza, spedizione e lavorazione è la principale piazza mondiale per il commercio di queste pietre. In un’area di 2,5 chilometri quadrati, due vie chiuse al traffico e piene di telecamere,polizia e vigilanti privati, passa il 75% della produzione mondiale di diamanti grezzi e circa il 60% di quelli lavorati. Un mercato globale da 22 miliardi di dollari all’anno secondo una ricerca di Boston Consulting che pesa per il 6,5% del Pil del Belgio.

Il resto dell’articolo: www.lastampa.it/2012/11/25/esteri/alla-borsa-di-anversa-una-stretta-di-mano-vale-un-diamante-WcK30yPyL0kidN308VacUP/pagina.html

Anelli di diamanti esposti nel cosiddetto Diamond Ring di Anversa
Anelli di diamanti esposti nel cosiddetto Diamond Ring di Anversa
Anversa, boutique di diamanti
Anversa, boutique di diamanti