La storica collezione Dune di Annamaria Cammilli, che p anche il principale best-seller della Maison, si avvia a festeggiare il quarto di secolo: l’anno prossimo compirà 25 anni la linea di gioielli ispirati alle ondulate formazioni sabbiose del deserto, che hanno conosciuto un successo che non accenna a diminuire. Il design morbido dei gioielli, unito alle otto varietà di colorazione dell’oro, che sono un’altra specialità del brand fiorentino, hanno però consentito innumerevoli variazioni sul tema.
Come nel caso delle nuove linee Dune Chic e Dune Chic Pavé. Con collane, orecchini e pendenti che riprendono il design della collezione originaria, e che sono arricchiti da diamanti singoli o pavé. Nuove geometrie di nastri dall’aspetto essenziale ampliano la gamma, offrendo un’ulteriore possibilità di indossare un gioiello subito riconoscibile (e che conta molti tentativi di imitazione) di Annamaria Cammilli, che proprio lo scorso anno ha celebrato i 40 anni di attività.
Nuovi gioielli Couture per Annamaria Cammilli
Annamaria Cammilli ha da tempo introdotto anche una serie di gioielli di alta gamma, che si affiancano alle linee di gioielleria che hanno reso celebre il brand toscano, come Dune. La linea di alta gamma Couture nel 2024 si arricchisce di nuove creazioni dalle caratteristiche forme sinuose che caratterizzano la Maison di Firenze. I gioielli, in oro nelle tipiche esclusive sfumature con finitura opaca, seguono i canoni stilistici del brand, con forme arrotondate e avvolgenti, in cui sono incastonate pietre come diamanti fancy o tormaline. Le dimensioni degli anelli sono abbondanti senza essere eccessive.
Un altro esempio di gioelleria di alta gamma firmata Annamaria Cammilli è la nuova collezione Cocoon, che utilizza una sovrapposizione di superfici di oro che aggiungono ai gioielli una tridimensionalità inaspettata. Al centro dei gioielli, realizzati con alcune delle otto sfumature di oro utilizzate dalla Maison, si trovano pietre come tanzaniti o tormaline dai colori vivaci.
Sempre di alta gamma è la collezione Premiere, con le sue forme ispirate al mondo marino. La collezione utilizza pietre preziose come smeraldi, zaffiri, diamanti fancy e brown a taglio goccia. Nella linea compare ora anche una collana in oro con sottili bordi di diamanti che circondano 18 smeraldi tagliati a goccia. Lo scorso anno il brand aveva presentato una collana con lo stesso design, ma con zaffiri.
Annamaria Cammilli allarga Firenze
Firenze diventa più grande. Non la città, ma l’omonima collezione dedicata da Annamaria Cammilli alla capitale del Rinascimento, sede della Maison. Dopo la presentazione, lo scorso anno, dei primi gioielli in occasione dei festeggiamenti per i 40 anni dell’azienda, il successo per la novità ha indotto Annamaria Cammilli ad aggiungere nuovi pezzi con lo stesso stile, che è poi quello che caratterizza da sempre il brand fiorentino. Ora la collezione comprende pendenti, orecchini, bracciali e anelli che ripropongono i volumi scultorei e le molteplici finiture del gioiello celebrativo.
La nuova collezione Firenze conta sette versioni: Lux, realizzata in solo oro, Icon e Icon Lux nello stile dell’iconica collezione Dune, in versione satinata con finitura Aetherna e versione lucida. CI sono, inoltre, le versioni Galaxy e Galaxy Lux, con pavé declinato in versione satinata con finitura Aetherna e versione lucida. Infine, Pavé e Pavé Color sono gioielli ricoperti di pietre, diamanti o rubini, zaffiri, smeraldi, diamanti brown e black. L’insieme delle versioni della collezione rappresenta la sintesi della creatività di 40 anni di Cammilli, oltre che il risultato della massima specializzazione raggiunta nell’espressione delle forme e nei volumi. Firenze pavé color, in particolare è la versione che si distingue per i colori vibranti delle pietre modulate sulle forme morbide del gioiello.
Annamaria Cammilli show a Hong Kong
Da Firenze a Hong Kong, per festeggiare i primi 40 anni di Annamaria Cammilli. Il brand toscano ha presentato nella ex colonia britannica in Cina, assieme al partner Masterpiece by King Fook, una mostra sul mondo creativo della Maison: Firenze to Firenze, nello spazio del Tai Kwun di Hong Kong, complesso di edifici commerciali nel centro della città. Iniziativa supportata dal Consolato Generale d’Italia e dalla Camera di Commercio Italiana e presentata come la punta di diamante del programma di Italia on Stage. La mostra è stata focalizzata sulla personalità e sul lavoro della fondatrice Annamaria Cammilli, con una collezione di dipinti, sculture e gioielli nelle diverse fasi di crescita dell’azienda.
Quest’anno la nostra azienda raggiunge un traguardo importante: 40 anni di storia. In questa occasione speciale, abbiamo sentito il bisogno di guardare indietro alla nostra evoluzione creativa, oltre che alle nostre origini, celebrando i pilastri fondamentali della nostra identità: 40 anni sono sinonimo di specializzazione ed esperienza orafa, ma anche di un particolare approccio artistico che poteva nascere e prosperare solo a Firenze, massima espressione dell’arte e della bellezza rinascimentale. Per questo motivo, quest’anno abbiamo reso omaggio alla città che da sempre ispira la nostra creatività non solo con l’omonimo gioiello celebrativo, Firenze, ma anche con un evento che si è svolto il 9 luglio nel cuore di Firenze, proprio nei luoghi simbolo del suo patrimonio artistico: la Loggia dei Lanzi, la Galleria degli Uffizi e lo storico Palazzo Gondi. In questo spirito, abbiamo apprezzato molto l’idea del nostro partner Masterpiece by King fook, che ci ha proposto con entusiasmo di esportare questo concetto a Hong Kong, organizzando una mostra spettacolare e una proiezione immersiva per accompagnare il pubblico in un viaggio alla scoperta della bellezza ispiratrice di Firenze, della nostra storia e della forte interconnessione tra arte e design del gioiello.
Riccardo Renai, Ceo di Annamaria Cammilli
Gli otto colori dell’oro di Annamaria Cammilli
Annamaria Cammilli è l’unica Maison a proporre gioielli in oro con otto diverse tonalità.
C’è chi punta tutto sull’oro bianco, magari accompagnato da un piccolo diamante. C’è chi amplia la scelta ai tre classici colori del metallo: giallo, rosa e bianco. Ma solo una Maison si è allargata oltre questi confini e ha ampliato la palette di colori dell’oro. Con quattro? Macché. Cinque? Neppure. Annamaria Cammilli si era spinta fino a sette colori dell’oro. Ma poi il brand di Firenze ha ulteriormente allargato la tavolozza dei colori con il Brown Chocolate. I colori dell’oro per cui il brand è famoso, insomma, sono diventati otto.
L’oro cambia colore in esclusive sfumature che sono il risultato di fusioni di leghe speciali. Ma tutti i colori sono rigorosamente 18 oro carati.
Gli otto colori dell’oro proposti da Annamaria Cammilli sono: Giallo Lemon Bamboo, Giallo Sunrise, Bianco Ice, Rosa Champagne, Brown Chocolate, Nero Lava, Arancio Apricot, Natural Beige.
Le sfumature introdotte negli anni da Annamaria Cammilli vanno dal giallo sunrise al rosa champagne, fino ad arrivare al nero, passando per il bianco e il beige natural. Anche i nuovi gioielli nella sfumatura cioccolato utilizzano la classica finitura della superficie dell’oro satinata, uno dei segni distintivi della Maison. La speciale lavorazione in cui il brand è famoso si trova, inoltre, nelle nuove collezioni, di cui parleremo in altri articoli su gioiellis.com. M.B.
La creatività è come una pianta: quando nasce va coltivata e può solo crescere. Principio che vale anche per Annamaria Cammilli, brand fiorentino che ha tagliato il traguardo dei 40 anni di attività Un compleanno festeggiato con un grande evento a Firenze, con tutti gli onori. Una serata speciale iniziata in Piazza della Signoria, con gli ospiti della Maison che hanno visitato la Boutique di Cammilli e sostato presso la Loggia dei Lanzi, riservata ai presenti per l’occasione, e un’esclusiva visita guidata del Museo degli Uffizi. Poi, la festa per l’anniversario ha avuto il suo centro di gravità nello storico Palazzo Gondi, uno dei più illustri edifici rinascimentali fiorentini.
Intrattenimento, musica, cibo. E, naturalmente, gioielli, con la presentazione dell’anello celebrativo Firenze, dedicato alla città culla di arte e bellezza che da sempre ha ospitato e ispirato la creatività del marchio Cammilli. La fondatrice della Maison, Annamaria Cammilli, ha dedicato l’anello Firenze alla sua città nelle mani del sindaco, Dario Nardella. Un momento simbolico che rappresenta la sintesi della lunga storia che ha portato il marchio italiano a essere conosciuto in tutto il mondo. Si tratta di un anello in edizione limitata di soli 40 esemplari, nato per celebrare i 40 anni di Annamaria Cammilli. È realizzato con la classica finitura satinata Aetherna, ma in sette diverse varianti, che prevedono anche la versione lucida, o la presenza di varie tipologie e disegni di pavé di diamanti e pietre preziose. Fuori dell’ordinario è anche il packaging: uno scrigno totalmente scolpito in pietra di alabastro.
Le sette versioni dell’anello Firenze
• Versione Lux: solo oro
• Versioni Icon e Icon Lux: in perfetto stile dell’iconica collezione Dune, declinato in versione satinata con finitura Aetherna e versione lucida
• Versioni Galaxy e Glaxy Lux: illuminate da un tocco di pavé, declinato in versione satinata con finitura Aetherna e versione lucida
• Versioni Pavé e Pavé Color: completamente ricoperte di pietre, diamanti o pietre preziose di colore come rubini, zaffiri, smeraldi, diamanti brown e black
Un cammino iniziato nel 1983, quando Annamaria Cammilli ha deciso di trasformare la sua boutique di gioielleria nel cuore di Firenze in qualcosa di più grande. Grazie a questa scelta coraggiosa la designer, che è anche pittrice e scultrice, è riuscita nell’impresa di fondare un’azienda sul proprio talento artistico, dando vita a creazioni scultoree che si distinguono per l’eccezionale plasticità delle forme. Oggi, la creatività di Annamaria Cammilli è accompagnata dalla gestione del Ceo Riccardo Renai.
Nel corso degli anni il suo modo diverso di far gioielleria è diventato un vero e proprio stile, un messaggio creativo originale e molto riconoscibile. Il talento dei mastri orafi di Cammilli ha permesso poi di maturare un’alta specializzazione su vari aspetti tecnici, come le 8 originali tonalità di oro 18 carati e l’esclusiva finitura vellutata delle superfici Aetherna, che distinguono in maniera inequivocabile i gioielli del brand, con una lavorazione segreta appositamente sviluppata per esaltare la tridimensionalità del gioiello. Produzione rigorosamente 100% Made in Italy e un design esclusivo: sono i valori che hanno permesso all’azienda di rinnovarsi costantemente nel tempo.
I numeri confermano che il mercato apprezza: Cammilli infatti ha chiuso il 2022 con un aumento del fatturato del 38% rispetto all’anno precedente, e l’incremento rispetto all’anno di riferimento prima del covid (2019) è addirittura del 97%. Una crescita dovuta anche a una politica di investimenti mirata a incrementare la distribuzione del brand, la notorietà e la conoscenza del valore aggiunto dei suoi prodotti. Come l’investimento dedicato alla formazione testimoniato dall’inaugurazione in giugno 2022 della Cammilli Academy, una modernissima struttura dedicata alla formazione del personale di vendita dei concessionari che presentano il brand in tutto il mondo. Un percorso che dà ai partecipanti non solo la possibilità di apprendere come trasmettere con efficacia le caratteristiche speciali dei gioielli Cammilli, ma anche di vivere un’esperienza immersiva nel cuore di Firenze, alla scoperta delle origini e della vera essenza del brand. Un’iniziativa che parla della volontà di continuare ad alimentare la crescita, portando nel mondo la bellezza pervasiva di Firenze e il savoir-faire dei propri mastri artigiani, racchiusi in un gioiello.
Annamaria Cammilli spaziale con Moon Drops
Gocce di pioggia, gocce di rugiada, gocce di mare. Le possibili gocce sono tante, ma tra queste ci sono i gioielli della storica linea Goccia di Annamaria Cammilli. Ma, per il 2023, l’idea della Maison toscana, che compie i suoi primi 40 anni, è più sorprendente, perché le gocce non sono più liquide, ma rappresentazione diretta del satellite della Terra, cioè la luna. Riccardo Renai, Ceo di Cammilli e direttore creativo, ha introdotto la linea Moon Drops.
SI tratta della innovazione più importante tra quelle presentate all’apertura del nuovo anno. Moon Drops è anche il frutto, spiegano all’azienda toscana, di un lungo studio. I gioielli si sviluppano con un susseguirsi di gocce, che con incastri elaborato fanno brillare un riflesso a forma di luna disegnato con i diamanti. La collezione porta con sé tutte le innovazioni stilistiche e cromatiche, a partire dai raffinati colori dell’oro, della Maison. Nel catalogo di Annamaria Cammilli rimane comunque presente la più tradizionale collezione Goccia.
Annamaria Cammilli Couture
Annamaria Cammilli è tra i brand che hanno saputo creare uno stile unico e subito riconoscibile. La designer toscana ha inventato un proprio ecosistema in cui convivono linee di gioielli legati da un unico modo di interpretare l’oggetto. Il 2023, per esempio, aggiunge nuove creazioni Couture, che si collocano nella fascia alta della gioielleria. Accanto all’anello 914, che da ormai più di dieci anni rappresenta Dune, una delle linee di maggiore successo del brand, presentato lo scorso anno, la linea Couture si arricchisce di nuovi anelli che conservano le linee ondulate tipiche della Maison. I gioielli sono realizzati in oro color albicocca, beige oppure bianco, con l’aggiunta di smeraldi, tormaline verdi o rosa.
Oltre a oro e tormaline i gioielli sono arricchiti anche da pavé di diamanti che segnano i i bordi o percorrono la superficie. La linea Couture comprende anche anelli, orecchini o pendenti, dove le forme arrotondate, che compongono gioielli in oro color albicocca, che racchiudono al centro diamanti taglio brillante di dimensioni notevoli.
I colori di Dune Solar di Annamaria Cammilli
Le Dune di Annamaria Cammilli sono il marchio di fabbrica che ha reso celebre la Maison fiorentina. Logico, quindi, che la designer riservi particolare attenzione per la linea di gioielli che presenta sinuose curve punteggiate da diamanti o pietre di colore. Nel tempo la collezione Dune si è ramificata in diverse linee, ognuna con la sua caratteristica. In autunno, per esempio, è stata presentata Dune Color, a cui si aggiungono ora nuovi gioielli. La novità è costituita da Dune Solar Color, che combina il design a onde della linea principale con i colori di varie pietre semipreziose.
I gioielli presentano diverse tonalità e sfumature di tormaline, il blu profondo delle tanzaniti, il verde sgargiante del peridoto a cui si aggiungono il rosa della rodolite e il celeste dell’acquamarina. Colori che si abbinano alla varietà di colorazioni dell’oro, che è un’altra caratteristica di Annamaria Cammilli: la Maison, nelle diverse collezione, propone il metallo più prezioso declinato in otto diverse tonalità.
Altri quattro brand per Haute Jewels Geneva
Haute Jewels Geneva attira nuove Maison di gioielleria. Partito in sordina nel 2019 con la presenza di quattro brand, l’evento fondato e organizzato dal Ceo di Yoko London, Michael Hakimian, si è allargato. Per l’edizione 2023 al Fairmont Grand Hotel Geneva da domenica 26 marzo a domenica 2 aprile sono così attesi altri quattro marchi di gioielleria: Pasquale Bruni, Karen Suen, Busatti 1947 e Casato. I nuovi arrivi si aggiungeranno ai 18 brand già presenti nel 2022 e che hanno confermato la presenza per la nuova edizione: Yoko Londra, Roberto Coin, Sutra, Crivelli, Bayco, Eto Maria, Stenzhorn, Marco Bicego, Mariani, Palmiero, Picchiotti, Gorgoglione, Hans D.Krieger, Leo Pizzo, Verdi, Annamaria Cammilli, Sicis, Baraka.
Siamo lieti di dare il benvenuto a quattro marchi unici nella famiglia Haute Jewels Geneva. Dopo un evento di grande successo nel 2022, siamo entusiasti di avere l’opportunità di far crescere il concetto di Haute Jewels Geneva con l’aggiunta di questi marchi.
Michael Hakimian
Haute Jewels Geneva è nata sulle ceneri della dissoluzione di Baselworld e in concomitanza con l’altro grande evento nella città svizzera, Watches and Wonders, dedicato al mondo dell’alta orologeria, che quest’anno si tiene dal 27 marzo al 2 aprile. Haute Jewels Geneva, organizzata all’interno dell’hotel che si affaccia sul lago, è un appuntamento all’insegna della discrezione in un ambiente soft. Sebbene Haute Jewels Geneva sia cresciuta dal suo inizio, notano gli organizzatori, «uno dei suoi obiettivi principali rimane quello di rimuovere la formalità dalla tradizionale esperienza fieristica, offrendo un’atmosfera rilassata sia ai clienti che agli espositori per scoprire design di gioielli esclusivi».
Annamaria Cammilli aumenta Prestige
Annamaria Cammilli negli anni ha saputo conquistare molte donne con i suoi gioielli dalle forme ondulate e sinuose, rappresentati dalla linea Dune e Velaa, ma anche con l’altrettanto morbida linea Goccia. Quest’ultima si è evoluta in una collezione ai confini dell’alta gioielleria, chiamata Prestige. In sostanza, il brand fiorentino non abbandona lo stile già utilizzato per un’altra versione chiamata Premiere, ma la arricchisce. La linea Prestige utilizza come sempre la caratteristica lavorazione vellutata dell’oro, che assume in colori pastello esclusivi della Maison, come black lava, beige, Ice o champagne, frutto di raffinate leghe.
La caratteristica principale dei gioielli è però costituita dall’abbinamento dell’oro con diamanti taglio a pera o tanzaniti che sono inseriti all’interno della superficie a goccia cava, o petalo, del gioiello. Il tutto delimitato da una linea di diamanti a pavé. I nuovi pezzi della linea Prestige comprendono diversi anelli, pendenti e orecchini.
Haute Jewels Geneva torna il 26 marzo
Haute Jewels Geneva, si replica. Sono 18 i brand di gioielleria che parteciperanno all’evento che si terrà al Fairmont Grand Hotel Geneva dal 26 marzo al 2 aprile 2023. Haute Jewels Geneva è un’idea di Michael Hakimian, Ceo di Yoko London, che ha voluto reagire così alla scomparsa di Baselworld. Per questo l’appuntamento a Ginevra si svolge in parallelo a Watches and Wonders, dedicata all’alta gioielleria, che nel 2023 si svolgerà dal 27 marzo al 2 aprile. Sempre negli hotel della città, inoltre, sono presenti altri marchi di gioielleria.
Haute Jewels Geneva, però, è organizzato come un evento a sé. Anche nel 2023 è confermata la partecipazione di Yoko London, Roberto Coin, Crivelli, Sutra, Bayco, Eto Maria, Stenzhorn, Marco Bicego, Mariani, Palmiero, Picchiotti, Gorgoglione, Hans D. Krieger, Leo Pizzo, Verdi, Annamaria Cammilli, Barakà e Sicis.
Le morbide ondulazioni, che sono il marchio di fabbrica di Annamaria Cammilli si colorano. La collezione Dune, lanciata dal brand fiorentino nel 2010, anno dopo anno si rinnova con piccole o grandi innovazioni che, in ogni caso, lasciano inalterato quello che è l’imprinting estetico dei gioielli, composti da bande di oro parallele tra loro, che hanno all’interno piccole gemme incastonate. Una longevità che è stata agevolata non solo dalla flessuosa irregolarità delle curve di anelli, orecchino o pendenti, ma anche dalla possibilità di replicare il design con gli otto abbondanti colori di oro che sono un’altra delle prerogative del marchio.
Per il 2022 Annamaria Cammilli aggiunge una nuova linea: Dune Color, che combina il design della collezione con i colori di semipreziose, soprattutto tormaline, ma anche tanzaniti e peridoto. Le gemme sono presenti in nuance di verde, rosso o azzurro. Assieme alle pietre semi preziose, inoltre, i gioielli sono arricchiti anche da diamanti con taglio brillante, che aumentano la luminosità del gioiello e, ovviamente, anche il suo valore.
Haute Jewels Geneva, bilancio positivo
L’idea ha funzionato. Il bilancio di Haute Jewels Geneva, che si è tenuta al Fairmont Grand Hotel Geneva in contemporanea con Watch & Wonders nella città svizzera sul lago di Lemano, ha avuto un riscontro positivo. All’evento hanno partecipato 18 big della gioielleria: Yoko London, Roberto Coin, Crivelli, Sutra, Bayco, Eto Maria, Stenzhorn, Marco Bicego, Mariani, Palmiero, Picchiotti, Gorgoglione, Hans D. Krieger, Leo Pizzo, Verdi, Annamaria Cammilli, Barakà e Sicis.
L’edizione 2022 di Haute Jewels Geneva è stata un successo inequivocabile. Riteniamo che il trionfo di questa mostra segni l’inizio di un nuovo entusiasmante capitolo per l’industria della gioielleria. Eventi commerciali più piccoli composti da marchi che la pensano allo stesso modo possono offrire un’esperienza di lusso più mirata, più piacevole e vantaggiosa sia per i marchi che per i visitatori. Attendiamo con entusiasmo l’edizione 2023 di Haute Jewels Geneva.
Michael Hakimian, Ceo di Yoko London e Event Founder
Il successo della «mini Baselword» è dovuto anche alla selezione dei brand e all’atmosfera offerta dalla location. Nello stesso albergo, anche se al di fuori di Haute Jewels Geneva, erano presenti, inoltre, altri due marchi: Piero Milano e Dolce & Gabbana, aspetto che ha probabilmente contribuito ad attrarre visitatori.
In 18 per Haute Jewels Geneva
È arrivata l’ora della piccola Baselworld della gioielleria, come l’ha soprannominata qualcuno. Dal 30 marzo al 5 aprile, al Fairmont Grand Hotel di Ginevra, 18 grandi nomi della gioielleria danno vita a Haute Jewels Geneva. Si tratta di un evento nato dopo la evaporazione di Baselworld e in concomitanza con Watches and Wonders, fiera centrata sull’alta orologeria che si svolge negli stessi giorni nella città svizzera. Un primo esperimento era già stato organizzato nel 2019, ma con soli quattro espositori e con la successiva sospensione a causa del covid. Ora, però, gli organizzatori con in testa Michael Hakimian, Ceo di Yoko London, sono tornati e con una maggiore partecipazione.
In tutto, quindi, i brand presenti al Fairmont Grand Hotel Geneva sono 18, con una maggioranza di Maison italiane: Yoko London, Roberto Coin, Sutra, Crivelli, Bayco, Etho Maria, Stenzhorn, Marco Bicego, Mariani, Palmiero, Picchiotti, Gorgoglione, Hans D.Krieger, Leo Pizzo, Verdi Gioielli, Annamaria Cammilli, Barakà, Sicis.
Haute Jewels si allarga con Barakà e Sicis
Si allarga il gruppo di brand che parteciperanno a Haute Jewels Geneva, un evento pensato per un pubblico internazionale, in contemporanea con Watches and Wonders, centrato sull’alta orologeria. I due eventi si svolgeranno, infatti, nelle stesse date, dal 30 marzo al 5 aprile. Alla pattuglia di brand annunciati in autunno, si aggiungono ora due aziende italiane: Baraka e Sicis. La prima è specializzata in gioielli per il mondo maschile. La seconda, invece, è famosa per l’utilizzo della tecnica di micromosaico. In tutto, quindi, i brand che esporranno al Fairmont Grand Hotel Geneva saranno 18: Yoko London, Roberto Coin, Sutra, Crivelli, Bayco, Etho Maria, Stenzhorn, Marco Bicego, Mariani, Palmiero, Picchiotti, Gorgoglione, Hans D. Krieger, Leo Pizzo, Verdi Gioielli, Annamaria Cammilli, Barakà e Sicis.
Siamo lieti di aver avuto l’opportunità di aggiungere altri due prestigiosi marchi globali alla line-up di Haute Jewels Geneva. Sicis e Baraka porteranno ulteriore fascino e interesse al gruppo e si preannuncia un evento magnifico.
Michael Hakimian, Ceo di Yoko London e fondatore di Haute Jewels Geneva
Quella che si annuncia come una piccola fiera esclusiva è nata dall’esigenza delle aziende della gioielleria di presentarsi a un pubblico che non ha più a disposizione il palcoscenico di Baselworld, tramontata due anni fa. Un primo assaggio di Haute Jewels Geneva si è svolto già nel 2019, con i primi quattro marchi di gioielli (erano Yoko London, Crivelli, Sutra e Roberto Coin), mentre nei due anni precedenti l’idea è stata congelata dall’epidemia. I visitatori, nel programma degli organizzatori, «sperimenteranno un ambiente intimo e lussuoso per gli acquirenti e i fornitori di gioielli per condurre affari, un concetto che sembra ancora più rilevante dopo le restrizioni imposte dalla pandemia. Con la possibilità di vedersi di nuovo faccia a faccia, si preannuncia un evento dinamico, che unisce la forza, la creatività e l’esperienza dei marchi partecipanti». La registrazione dei visitatori si effettua sul sito dedicato all’evento.
Da quando è salpata nel mare della gioielleria, la collezione Velaa di Annamaria Cammilli è approdata in numerose varianti. Il design morbido, che caratterizza la maison fiorentina, l’utilizzo delle sfumature di oro e di pavé di pietre sono state ora applicate a una nuova linea della collezione: Velaa Color. Il design rimane minimale, ma aggiunge alle sfumature calde dell’oro anche le tonalità di zaffiri, rubini, smeraldi e diamanti bianchi o fancy. I diversi elementi sono combinati in un’ampia varietà di combinazioni cromatiche che gioca sull’abbinamento tra le pietre preziose e la tipica finitura vellutata dell’oro, uno dei segni caratterizzanti della Maison.
Le pietre compongono strisce di pavé tra gli ondulati strati di oro. In particolare è presentata un’ampia varietà di anelli: per ogni abbinamento di colore sono proposte quattro variazioni di spessore, da sei strati fino a una singola banda di oro bianco, oppure giallo, nero, rosa champagne, beige. I diversi colori di oro sono, infatti, una delle più apprezzate caratteristiche di Annamaria Cammilli.
Haute Jewels Geneva con 16 grandi marchi
By by Baselworld. I gioiellieri si organizzano e fanno da soli, in combinazione com Watches and Wonders, l’evento dedicato ai marchi segnatempo top. La novità si chiama, invece, Haute Jewels Geneva, fiera internazionale dell’alta gioielleria, che si terrà al Fairmont Grand Hotel dal 30 marzo al 5 aprile 2022, in contemporanea con l’evento dedicato agli orologi. Insomma, nessun ritorno a Basilea. Il primo assaggio di Haute Jewels Geneva è stato nel 2019, a gennaio, con la partecipazione di quattro marchi (Yoko London, Roberto Coin, Crivelli e Sutra). L’idea è piaciuta e nel 2020 l’evento doveva essere replicato con otto marchi. Ma la pandemia ha costretto ad annullare l’appuntamento sia nel 2020 sia nel 2021.
Nel 2022, però, Haute Jewels Ginevra tornerà con 16 grandi marchi di gioielleria: Yoko London, Roberto Coin, Sutra, Crivelli, Bayco, Eto Maria, Stenzhorn, Marco Bicego, Mariani, Palmiero, Picchiotti, Gorgoglione, Hans D. Krieger, Leo Pizzo, Verdi, Annamaria Cammilli. La decisione dei brand segna, forse, la pietra tombale sulla ex grande fiera della orologeria e gioielleria di Baselworld. D’altra parte, il mondo cambia in fretta.
Non sempre è necessario pensare in grande. Anzi, ci sono occasioni in cui è necessario pensare in piccolo. Per esempio, quando si vuole contenere i costi oppure rendere qualcosa delle dimensioni appropriate. Come nel caso della nuova collezione del brand fiorentino Annamaria Cammilli. La Maison, infatti, ha studiato una linea su misura per i più giovani, ma senza perdere lo stile e le caratteristiche che contraddistinguono i gioielli delle collezioni abituali. La nuova collezione ha un nome esplicito: Les petites.
Si tratta di gioielli in scala ridotta, ma con il design di collezione più note, come la serie Desert Rose e pezzi delle linee Dune Assolo e Velaa Star. Tutti i gioielli sono accomunati da un design essenziale, esaltato dalla preziosa alternanza di superfici lucide e vellutate dell’oro, che sono utilizzate per tutte le collezioni del brand fiorentino. In aggiunta ci sono piccoli diamanti che brillano all’interno dei gioielli e forniscono un tocco di luce in più. Insomma, piccoli, ma brillanti.
Secondo la mineralogia, la rosa del deserto è una formazione sedimentaria che si trova nei paesi desertici. Ha un colore che sfuma dall’arancione al giallo-ocra ed è un aggregato di cristalli di gesso. A questa creazione della natura si ispira Annamaria Cammilli per la sua nuova collezione Les Petits. D’altra parte, la Maison ha creato la collezione Dune, la più famosa del brand fiorentino: il riferimento al deserto è quasi obbligatorio.
Les Petits è una collezione che, come indica il nome, propone gioielli con volumi molto contenuti, e di conseguenza anche con un prezzo più abbordabile anche per i più giovani. La nuova linea racchiude la serie Desert Rose e i nuovi pezzi che vanno ad arricchire le collezioni Dune Assolo e Velaa Star. Sono gioielli che condividono un design essenziale, esaltato dall’alternanza di superfici lucide e vellutate dell’oro, tipico di annamaria Cammilli. La collezione si compone di anelli di diverse dimensioni, bracciali rigidi, pendenti con diamanti, orecchini: una sintesi della produzione della Maison, in scala ridotta.