ambiente

Svolta verde di Tiffany




L’oro di Tiffany sarà verde. In senso propositivo, cioè più sostenibile. La Maison americana controllata dal gruppo francese Lvmh annuncia una svolta ecologica, con l’obiettivo di «accelerare il proprio impegno nella lotta al cambiamento climatico con l’impegno di raggiungere l’azzeramento delle emissioni nette di gas a effetto serra (Ghg) in tutte le proprie operazioni (Scope 1 e 2 ) e la catena di approvvigionamento (Scope 3) entro il 2040 in conformità con il Net-Zero Standard della Science Based Targets Initiative (SBTi)». Non è un obiettivo facile. D’altra parte, con l’arrivo del gruppo francese in plancia di comando l’azienda ha assunto connotati sempre più sensibili ai temi sociali. E i consumatori, specialmente i più giovani, hanno manifestato apprezzamento per le politiche di salvaguardia ambientale.

Tiffany Net-Zero
Tiffany Net-Zero

Tiffany & Co., con questo in mente, ha fissato un obiettivo di riduzione dei gas serra a breve termine per il 2030 in linea con il Net-Zero Standard di SBTi. Entro il 2030, l’azienda di New York City si impegna a ridurre del 70% le emissioni degli Scope 1 e 2: sono le emissioni generate dalle operazioni di Tiffany, come negozi, centri di distribuzione, produzione e uffici. Non solo: il brand vuole ridurre del 40% le emissioni Scope 3, cioè quelle generate nella catena di fornitura, che rappresentano la stragrande maggioranza dell’impronta ecologica della Maison. L’impegno di azzerare l’impronta climatica entro il 2040, precede di dieci anni quanto previsto dall’Accordo sul clima di Parigi. Inoltre, Tiffany risponde all’appello degli scienziati del clima di mantenere il riscaldamento a non più di 1,5 gradi centigradi per evitare il peggioramento del cambiamento climatico.
Alexandre Arnault. Stefanie Keenan e Jon Kopaloff/ Getty Images per Tiffany & Co
Alexandre Arnault. Stefanie Keenan e Jon Kopaloff/ Getty Images per Tiffany & Co

Ma non solo: il passo successivo è l’obiettivo net-zero, che includerà una riduzione del 90% delle emissioni di Ambito 1, 2 e 3 entro il 2040. Il restante 10% delle emissioni sarà neutralizzato entro il 2040, con rimozioni di carbonio grazie agli investimenti di Tiffany in soluzioni basate sulla natura. Di solito questo si traduce, per esempio, con una politica di piantumazione di alberi in alcune zone della Terra. Tiffany ha anche sintetizzato le sue prossime mosse, che riportiamo di seguito:
Esame delle gemme
Esame delle gemme a Tiffany

• Verso l’approvvigionamento del 100% dei metalli preziosi (oro, argento e platino) da fonti riciclate note. L’approvvigionamento di metalli preziosi riciclati potrebbe ridurre le emissioni di carbonio associate all’approvvigionamento di metalli fino al 90%, determinando progressi significativi nella categoria di beni e servizi acquistati Scope 3 di Tiffany.
* Questa riduzione delle emissioni è stata calcolata sulla base dei volumi di approvvigionamento di oro, argento e platino del 2021 e presuppone che i volumi di approvvigionamento del 2022 saranno coerenti con i volumi del 2021.
Lavorazione dei gioielli Tiffany
Lavorazione dei gioielli Tiffany

• Investire nel trasporto sostenibile, inclusa una nuova partnership con Toshi , vincitore del sesto Lvmh Innovation Award e società di servizi e consegne di lusso dell’ultimo miglio . Fondata nel 2017, Toshi offre consegne pianificate dal cliente in 60 minuti per clienti di lusso online ed esegue tutte le consegne con zero emissioni di carbonio. Tiffany & Co. lancerà con Toshi a New York e Londra nel 2022, con l’intenzione di espandersi in altre città nel 2023 .

• Costruzione e ristrutturazione di edifici più sostenibili nei suoi siti di vendita al dettaglio, produzione, uffici e distribuzione. Tutte le principali nuove costruzioni, espansioni, ristrutturazioni e allestimenti interni sono in fase di progettazione per la certificazione Leadership in Energy and Environmental Design (Leed) Silver o superiore.

Lo store di Tiffany all'angolo tra la 57a Strada e Fifth Avenue, New York
Lo store di Tiffany all’angolo tra la 57a Strada e Fifth Avenue, New York

• Utilizzare il 100% di elettricità rinnovabile entro il 2030 e investire in iniziative operative di efficienza energetica. Nel 2021, l’89% del consumo globale di elettricità di Tiffany proveniva da fonti pulite e rinnovabili, inclusa l’energia generata dai pannelli solari nelle sedi di Tiffany & Co. e dai crediti di elettricità rinnovabile acquistati. Tiffany & Co. continuerà a investire in miglioramenti dell’efficienza energetica come l’illuminazione a Led, gli aggiornamenti Hvac (riscaldamento, ventilazione, aria condizionata e raffreddamento) e il miglioramento dei sistemi di gestione degli edifici.

• Ampliare gli investimenti in soluzioni basate sulla natura, basandosi sulla lunga eredità della Maison nella protezione degli ecosistemi naturali. Tiffany & Co. continuerà a dare la priorità a progetti che proteggono e ripristinano gli ecosistemi naturali, riducono le emissioni di carbonio e rafforzano le comunità locali.

Diamante nel laboratorio Tiffany di Anversa
Diamante nel laboratorio Tiffany di Anversa







I gioielli di Aaron Henry che amano la natura e nascono in California

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Gioielli e natura, gioielli e ambiente, gioielli e sostenibilità: Aaron Henry è un gioielliere californiano che mette la filosofia green al primo posto. Ma senza rinunciare al lusso. Forse piacerebbe a Greta Thunberg, la giovane paladina della causa climatica. Gran parte dei gioielli del designer americano ha come soggetto foglie e fiori (ma non solo). Certo, non è l’unico che ha scelto questo tema, ma la sua non è solo una scelta formale.

Aspen and Brier Leaf Necklace in oro 19,2 carati
Aspen and Brier Leaf Necklace in oro 19,2 carati

Aaron Furlong è nato in California e rappresenta la terza generazione in una famiglia di gioiellieri e commercianti di pietre preziose. Il designer ha anche seguito il training classico di formazione: laurea in gemmologia all Gemological Institute of America, Bachelor of Arts dell’Università della California, Davis. Ha poi fatto un apprendistato di sei anni con un maestro gioielliere, fino a creare il suo brand. Ha avuto successo, testimoniato da una luna serie di premi. Per i suoi gioielli utilizza platino oppure varie tonalità di oro almeno a 18 carati, assieme a pietre con certificazione che ne attesta la massima qualità.

Orecchini a forma di rami in oro 19,2 carati
Orecchini a forma di rami in oro 19,2 carati

Collana Aspen and Southerne Oak Leaf in oro 19,2 carati
Collana Aspen and Southerne Oak Leaf in oro 19,2 carati

Anello Olive Branch in oro bianco 18 carati e diamanti
Anello Olive Branch in oro bianco 18 carati e diamanti

Anello Honeycomb in oro 18 carati e diamanti
Anello Honeycomb in oro 18 carati e diamanti

Orecchini Jacaranda in oro, zaffiri viola e blu, diamanti
Orecchini Jacaranda in oro, zaffiri viola e blu, diamanti

Orecchini Mosaic in oro e diamanti
Orecchini Mosaic in oro 18 carati e diamanti

anello tanzanite
Anello in oro bianco, diamanti e tanzanite







BaYou with Love propone gioielli con l’oro nascosto nei computer




BaYou with Love propone gioielli realizzati anche con l’oro nascosto nei computer.

Volete sapere la parola più importante per la gioielleria nei prossimi anni? Sostenibilità. Utilizzare oro e gemme di provenienza sostenibile è il traguardo per tutti i brand, ma c’è chi ha scelto una strada originale per raggiungere l’obiettivo. È il caso, per esempio, di BaYou with Love un marchio di Los Angeles centrato su moda e produzione sostenibili nell’ambito della gioielleria, dell’abbigliamento, della casa e della bellezza. BaYou with Love è stato fondato dall’attrice e ambientalista Nikki Reed. A differenza di altri marchi di gioielli, BaYou with Love utilizza anche oro che ha una provenienza sorprendente: i computer.

Anello in oro giallo 14 carati con diamanti creati in laboratorio
Anello in oro giallo 14 carati con diamanti creati in laboratorio

BaYou with Love e Dell, infatti, hanno collaborato alla creazione di collezioni di gioielli in oro 10-18 carati progettate da Nikki Reed e realizzate a Los Angeles da oro riciclato, la maggior parte da quello nascosto all’interno dei vecchi computer, recuperato ed estratto responsabilmente grazie ai programmi di riciclaggio di Dell. Solo il 12,5% circa dell’elettronica viene riciclato responsabilmente a livello globale. Per esempio, solo nei telefoni gli americani gettano via più di 60 milioni di dollari in oro o argento ogni anno. Per questo Dell estrae l’oro dalle vecchie schede madri contenute nei computer. È un esempio di economia circolare applicato alla gioielleria. Anche gli altri materiali utilizzati per i gioielli sono di provenienza sostenibile.

Collana con perle di variscite verde e oro 14 carati
Collana con perle di variscite verde e oro 14 carati

Per esempio, Bayou la maggior parte dei diamanti utilizzati sono prodotti in laboratorio da Diamond Foundry, ma a emissioni zero al 100%: le macchine che creano le pietre sintetiche sono alimentate al 100% da fonti idroelettriche fornite dal fiume Columbia, nello Stato di Washington. Inoltre, Nikki Reed ha collaborato con Morgan Bogle, fondatore di Freedom of Animals, organizzazione per la protezione dei diritti degli animali, e ha trascorso con lui un anno a sviluppare Bayou with Love.

Orecchini in oro 14 carati e diamanti sintetici
Orecchini in oro 14 carati e diamanti sintetici

Collana con pendente in oro 14 carati e diamanti sintetici
Collana con pendente in oro 14 carati e diamanti sintetici

Orecchini Ocean Totem in oro 14 carati, turchese verde rame, diamanti di laboratorio
Orecchini Ocean Totem in oro 14 carati, turchese verde rame, diamanti di laboratorio
Anello in oro 14 carati e diamante creato in laboratorio di 2 carati
Anello in oro 14 carati e diamante creato in laboratorio di 2 carati
Anello in oro giallo 14 carati con 13 zaffiri di differenti sfumature
Anello in oro giallo 14 carati con 13 zaffiri di differenti sfumature

Orecchini Ocean Totem in oro 14 carati, turchese, diamanti di laboratorio
Orecchini Ocean Totem in oro 14 carati, turchese, diamanti di laboratorio







Il mondo nascosto in un anello

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Anelli e ciondoli che sono ispirati dalla natura: per chi ama mari, montagne e foreste ♦

Anelli di legno. Non è una novità, diciamolo. Ma quelli di My Secret Wood, acquistabili online (attenti, però, per ottenerli ci vogliono circa quattro-cinque settimane), sono diversi. Ok, non sono alta gioielleria, ma vi potete divertire anche con questi bijoux davvero speciali realizzati in Usa, specialmente se siete amanti della natura. E se viaggiate spesso con la fantasia: questi anelli, infatti, ospitano minuscoli mondi nascosti. Non ci sono pietre preziose in questa collezione, ma legno, resina e cera d’api.

Amber Spirit Forest
Amber Spirit Forest

Per esempio il wenge, un legno tropicale di colore scuro e robusto. Gli anelli hanno nomi come Deep Sea Geyser, Laguna Rocky, Enchanted Forest, Cascade. Divertenti da guardare da vicino o in trasparenza: ricordano a volte quelle sfere di vetro con dentro un paesaggio che si vendono nelle località turistiche. Ma questi sono molto più raffinati. Tutti i bijoux sono fatti a mano e unici. Avvertenza: meglio evitare un contatto prolungato con l’acqua. Prezzo: da  89 a 180 dollari, più 14 per il costo di trasporto. Lavinia Andorno

Anello Aurora Boreale
Anello Aurora Boreale
Anello White Oak Forest
Anello White Oak Forest
Anello Blue Waves
Anello Blue Waves
Ciondolo Azure Falls, edizione limitata
Ciondolo Azure Falls, edizione limitata
Anello Dark Pink Ametista
Anello Dark Pink Ametista
Anello Dark Fores Artica
Anello Dark Fores Artica
Anello foresta Incantata
Anello Foresta Incantata
METISTA FORESTA
Anello Foresta Ametista
Anello Oasi Oceanica indossato
Anello Oasi Oceanica indossato
Anello Pacific Wood
Anello Pacific Wood







La gioielleria verde di Gazza Ladra, New York

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Anche la gioielleria è sempre più sensibile all’effetto Greta: lo dimostra il lavoro di Gazza Ladra. Oltre a essere un’opera di Gioachino Rossini e un volatile che ama portare nel nido gli oggetti che luccicano, la Gazza Ladra (scritto proprio così, in italiano) è un brand di gioielleria nato a New York fondato da Sunny Setton de Poortere. La Maison ha due obiettivi: proporre gioielli piacevoli e originali, ma anche essere utile all’ambiente. Anche la forma dei gioielli, infatti, è ispirata a elementi della natura: il sole, gli animali, il cielo. I gioielli di Sunny Setton de Poortere sono quasi esclusivamente collane, bracciali e orecchini. Gli anelli, invece, al momento non sono quasi del tutto contemplati.

Collana in oro e diamanti con il simbolo del riciclaggio di materiali
Collana in oro e diamanti con il simbolo del riciclaggio di materiali

I gioielli di Gazza Ladra sono realizzati utilizzando solo materiali di origine etica e pensati per trasmettere un messaggio oltre che essere indossati: anche i diamanti di una collana, per esempio, sono riciclati e compongono l’icona utilizzata per il riuso dei materiali. Una percentuale delle vendite dei gioielli, inoltre, è donata a Plastic Pollution Coalition, organizzazione senza scopo di lucro che si propone di educare il pubblico sul crescente tasso di inquinamento.

Bracciale in oro con simboli portafortuna
Bracciale in oro con simboli portafortuna
Collana in oro giallo, smalto, diamanti, rubino
Collana in oro giallo, smalto, diamanti, rubino
Orecchini con il simbolo del sole
Orecchini con il simbolo del sole
Orecchini in oro rosa e zaffiri
Orecchini in oro rosa e zaffiri
Ciondolo con il simbolo del leone
Ciondolo con il simbolo del leone

Collana dedicata agli uccelli migratori, in oro, diamanti, rubini
Collana dedicata agli uccelli migratori, in oro, diamanti, rubini

Sunny Setton de Poortere
Sunny Setton de Poortere







L’oro diventa più verde

Un’indagine su scala mondiale rivela un sempre maggior interesse dei consumatori per l’oro estratto nel rispetto dell’ambiente ♦︎

Chi non ama la natura? Chi vuole un ambiente più inquinato? Chi non vuole aria pulita e acque limpide? Nessuno. Però non tutti hanno la stessa sensibilità. E queste differenze si possono tradurre in una diversa scelta di acquisto. Questo concetto riguarda anche i gioielli: a tutti piace possedere qualcosa di prezioso, ma non tutti scelgono la stessa cosa. Ecco perché è interessante leggere le conclusioni di una ricerca sui consumi condotta dal World Gold Council. Anche se i gusti variano da una popolazione all’altra, ci sono dati in comune, perlomeno per quanto riguarda alcuni trend.

Belloni
Belloni: fede in oro giallo etico certificato Alliance for Responsable Mining

La ricerca ha coinvolto oltre 18.000 persone in sei Paesi: Stati Uniti, India, Cina, Canada, Germania e Russia, con l’obiettivo di comprendere l’opinione nei confronti dell’oro come investimento oppure come ornamento. Il primo risultato riguarda la percentuale di ha già acquistato o sta per acquistare un gioiello d’oro: il 48%. In pratica, la metà dei consumatori intervistati, mentre il 38% si è detto disposto ad acquistarne uno e solo il 13% non si è detto interessato.

Anello in oro etico certificato. Prezzo: 1800 euro
Jem, anello in oro etico certificato

Un altro dato interessante, però, riguarda l’impatto ambientale e la eticità del metallo: i consumatori di tutto il mondo sono interessati da dove proviene il loro oro e quale impatto ha sulle persone che lo estraggono. Ed è un aspetto che riguarda in modo maggiore i giovani. Anche se, nel complesso, solo un quarto (23%) degli acquirenti rinuncerebbe ad acquistare un gioiello per un motivo etico, il 70% desidera acquistare gioielli prodotti eticamente, con un impatto minimo sull’ambiente e condizioni di lavoro eque per coloro che lo estraggono.

Generazione Z
Generazione Z

L’interesse per un oro estratto senza danni ambientali è particolarmente alto tra i consumatori della Gen Z, dai 9 ai 22 anni. Greta Thunberg, insomma, potrebbe influenzare la vendita di gioielli per i consumatori che si affacciano ora sul mercato. Anche perché, secondo il sondaggio, i consumatori della Gen Z intendono acquistare meno gioielli d’oro rispetto ai loro genitori. Negli Stati Uniti, per esempio, il 18% degli intervistati oltre i 39 anni e il 19% dei Millennial (tra 23 e 38 anni) ha dichiarato di voler acquistare gioielli d’oro entro i prossimi 12 mesi. Tra i giovanissimi, invece, solo l’11%.

Shopping di gioielli in A Shenyang
Shopping di gioielli a Shenyang

Un dato dovrebbe preoccupare chi produce e vende gioielli: la Gen Z della Cina è la meno interessata ai gioielli. Solo il 12% dei giovani cinesi intende acquistare gioielli d’oro nel prossimo anno, rispetto al 37% dei Millennial e al 42% degli adulti. E questo non per una mancanza di soldi, ma per un minore interesse verso i gioielli d’oro rispetto ai loro genitori.

Gen Z
Gen Z

Meglio concentrarsi, insomma, tra i potenziali acquirenti. Tra chi non ha ancora acquistato gioielli d’oro, ma non esclude di farlo, il 28% sostiene che è frenato dalla mancanza di fiducia, il 19% è preoccupato per la purezza del metallo (in pratica sul numero effettivo di carati) e il 14% non si fida dei rivenditori.

Interessanti anche alcuni aspetti che riguardano la tipologia dei prodotti: i Millennials degli Stati Uniti, per esempio, amano di più l’oro rosa rispetto a chi ha più di 39 anni. E tre quarti di chi non acquista gioielli d’oro ritiene il metallo giallo troppo appariscente e preferisce argento o diamanti.

Vetrina di gioielleria a Zurigo
Vetrina di gioielleria a Zurigo