Africa

I segreti dei gioielli Masai

Olivia Palermo è un’attrice, modella e blogger statunitense. Ma non solo: è anche ambasciatrice di Progetto Masai. Anni fa ha partecipato alla proiezione in anteprima di Red 2, a New York, indossando un abito Alexander Wang bianco e una splendida collana di ispirazione tribale. Vistosa, certo, ma di sicuro effetto.

Olivia Palermo
Olivia Palermo

Ma quanti conoscono, davvero, il significato e la storia dei bijoux dei Masai? Ecco che cosa bisogna sapere: la tribù Masai vive nella zona Centro-Est dell’Africa. È famosa per la tradizione dei gioielli composti da perline colorate. Il beadwork fa parte della loro cultura e le donne Maasai quasi ogni giorno trovano il tempo per comporre collane o bracciali.

Un uomo della tribù Masai. Photo: Kureng Workx
Un uomo della tribù Masai. Photo: Kureng Workx

La produzione di gioielli tribali, infatti, è affidata alle donne, anche se poi i monili sono indossati anche dagli uomini. Ma non solo per una questione di moda: il colore e il tipo di perline indossate, infatti, indicano età e condizione sociale Per esempio, gli uomini con un alto rango sociale nella tribù indossano gioielli più elaborati, con più colori. Oltre a indossarli, i gioielli tribali costituiscono una fonte di reddito, visto che sono venduti ai turisti: difficile resistere alla tentazione di aquistare un bijou.

Collane Masai
Collane Masai

Ma se volete farvi regalare un gioiello, è meglio conoscerne il significato. Le ragazze Maasai spesso indossano un grande disco pianeggiante attorno al collo quando ballano. Il movimento del disco accentuano grazia, flessibilità e agevolano la ricerca di un marito. Una volta sedotto il maschio, le donne indossano una collana un molto elaborata e pesante il giorno delle nozze. Non è molto consigliabile: spesso pende talmente verso il basso che può rendere difficile per persino camminare. Una volta diventata moglie, una donna Maasai indossa il Nborro, lunga collana con perline blu.

Ragazza Masai con collana e orecchini
Ragazza Masai con collana e orecchini

Anche i colori, infatti, hanno un significato. Spesso i colori sono relativi al bestiame posseduto, che è la principale fonte di cibo del Maasai e resta un simbolo di ricchezza. Il rosso, in ogni caso, è considerato un colore associato al coraggio e al sangue. Ma anche delle vacche quando sono macellate. Il bianco rappresenta invece la pace, la purezza  e la salute.  Il blu è legato all’energia e al cielo, l’arancione all’ospitalità, così come il giallo. Il verde è associato alla salute e alla terra. Infine, il nero rappresenta il popolo e le lotte che deve sopportare.

Donne in cerca di marito
Donne in cerca di marito
Complicati orecchini Masai
Complicati orecchini Masai
Collana a disco
Collana a disco
Elaborato diadema di perline
Elaborato diadema di perline
Giovane perlinato
Giovane con perline

Le cose da sapere sui diamanti neri

Satta Matturi nel regno dell’antica Nubia




Esperta di gioielli, professionista nel commercio di diamanti: Satta Matturi, passaporto britannico, ha fondato quasi 20 anni fa la Maison che porta il suo nome. Ma ha deciso di combinare la sua esperienza con l’impegno a valorizzare le sue radici africane. È un’aspetto del grande continente che è poco noto, comunemente sottovalutato: le tradizioni di antiche culture, unite alle risorse minerarie che vanno dall’oro alle gemme più preziose, sono elementi che da sempre sono state a disposizione dei gioiellieri Occidentali. E Satta Matturi unisce le abilità orafe europee con le icone africane.

Orecchini indossati della collezione Whispers of Meroë
Orecchini indossati della collezione Whispers of Meroë

Un esempio è la collezione Whispers of Meroë, la terza firmata Matturi Fine Jewellery. Si tratta di gioielli ispirati al regno nubiano perduto di Kush e alle sue storie di potere femminile, resilienza e opulenza perduta durante l’antico Egitto. I gioielli, in particolare gli orecchini, sono realizzati in oro, strati di smalto e gemme tagliate su misura. Le forme rimandano alle oltre 200 sottili piramidi scoperte nella capitale nubiana di Meroë assortite con uno stile Art-Déco, decostruito utilizzando forme lineari in ricco oro giallo e bianco 18 carati. I gioielli sono arricchiti con diamanti di taglio triangolare e brillante rotondo (di provenienza etica), dischi di onice nero, morganiti pastello, rodoliti rosso intenso e perle dorate, che riflettono i colori dei paesaggi lungo l’alto delta del Nilo. All’interno di ogni pezzo  della collezione si trova impresso l’occhio di Horus, che simboleggia protezione, potere reale e (per chi ci crede) buona salute per chi lo indossa.

Orecchini Nomoli Totem Arc in oro 18 carati, con diamanti naturali, onice
Orecchini Nomoli Totem Arc in oro 18 carati, con diamanti naturali, onice
Orecchini Totem Nomoli in oro giallo 18 carati, diamanti naturali, onice, quarzo fumé
Orecchini Totem Nomoli in oro giallo 18 carati, diamanti naturali, onice, quarzo fumé
Pendente in oro giallo 18 carati, diamanti, onice
Pendente in oro giallo 18 carati, diamanti, onice
Orecchini a bottone in oro giallo 18 carati, diamanti, onice
Orecchini a bottone in oro giallo 18 carati, diamanti, onice
Orecchini in oro giallo 18 carati, diamanti, onice
Orecchini in oro giallo 18 carati, diamanti, onice
Orecchini Bayuda in oro giallo 18 carati, morganite, smalto, pavé di diamanti
Orecchini Bayuda in oro giallo 18 carati, morganite, smalto, pavé di diamanti






Le conchiglie magiche di Almasika

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Le conchiglie africane si trasformano in gioielli d’oro e diamanti. Con l’ispirazione agli antichi riti del continente nero ♦

Africa e diamanti sono un binomio naturale. Ma i designer africani con l’esperienza e il gusto per lavorare in Occidente sono pochi: tra questi c’è Catherine Sarr, nata e cresciuta in Francia, ma originaria del Benin, che ha poi scelto di vivere e lavorare a Londra. Prima di fondare Almasika, ha lavorato per diversi marchi di lusso, tra cui De Beers. La passione per i gioielli di Catherine va di pari passo con il fascino per i disegni tradizionali del suo Paese di origine. Almasika rappresenta il risultato di questa ambivalenza. Il nome deriva da Almasi, la parola swahili che significa diamante, e Sika, che significa oro in diverse lingue dell’Africa occidentale.

Anello Le Cauri in oro giallo e diamanti
Anello Le Cauri in oro giallo e diamanti

Un esempio è stata la sua prima collezione, Le Cauri Endiamanté, che riprende la forma di una conchiglia, il classico guscio di ciprea. Questa conchiglia è stata in passato un simbolo di prosperità, spiritualità e la fertilità: è stata utilizzata per gli ornamenti e anche come moneta in diversi regni africani, diventando sinonimo di ricchezza e fortuna. E ancora sono utilizzate dagli indovini oppure indossate come un talismano. In questo caso, però, sono anche un apprezzabile gioiello in oro e diamanti.

Orecchini Harmony in oro giallo 18 carati e diamanti
Orecchini Harmony in oro giallo 18 carati e diamanti
Collana Harmony in oro giallo 18 carati e diamanti
Collana Harmony in oro giallo 18 carati e diamanti
Orecchini Le cauri in oro annerito 18 carati e diamanti
Orecchini Le Cauri in oro annerito 18 carati e diamanti
Orecchini Le Petit Cauri in oro 18 carati
Orecchini Le Petit Cauri in oro 18 carati
Orecchini Universum in oro 18 carati e diamanti
Orecchini Universum in oro 18 carati e diamanti

Collana Vici in oro 18 carati e diamanti
Collana Vici in oro 18 carati e diamanti







L’architettura preziosa di Ena Iro

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I gioielli architettonici della sofisticata designer Ena Iro: bracciali ispirati all’antica arte africana, giapponese, bizantina… ♦︎

Bracciali che si ispirano alle antiche maschere della tribu Punu, nell’Africa centrale. Siamo tutti d’accordo che non è un soggetto molto utilizzato in gioielleria. Eppure il lavoro di Ena Iro, che vive e lavora a Ginevra, è sorprendente. La giovane designer, che è nata in Gabon, ha iniziato a studiare e disegnare i propri gioielli nel 2010. Ma, rispetto al lavoro che svolge, otto anni sono pochi. La complessità architettonica dei suoi grandi bracciali richiede mesi di lavoro e, in qualche caso, anche oltre un anno per accostare tutti i fili d’oro che compongono la trama e l’ordito con cui sono costruiti i gioielli.

Anello cocktail in oro rosa intrecciato e diamanti
Anello cocktail in oro rosa intrecciato e diamanti

I suoi bracciali, come gli anelli, sono grandi, ma sorprendentemente anche leggeri e non difficili da indossare, e un paio di anni fa hanno sorpreso i visitatori di GemGèneve, dove la designer era presente. Un po’ come certi gioielli tradizionali africani. Eppure, altra sorpresa, la designer ama accostare gli arabeschi delle antiche moschee e l’arte folk africana con il leggero stile giapponese. Il braccialetto Eshira, per esempio, è frutto di questa fusione, che comprende anche l’architettura bizantina.

 

Braccialetto Eshira. Un bracciale di ispirazione africana che riassume il ricco patrimonio di Ena Iro. Traendo ispirazione dalla tribù Punu, realizzato in titanio e presenta zaffiri gialli e rosa misti e diamanti champagne. Il lato del bracciale è impreziosito da zaffiri blu con taglio princess
Braccialetto Eshira. Un bracciale di ispirazione africana che riassume il ricco patrimonio di Ena Iro. Traendo ispirazione dalla tribù Punu, realizzato in titanio e presenta zaffiri gialli e rosa misti e diamanti champagne. Il lato del bracciale è impreziosito da zaffiri blu con taglio princess
Anello in oro 18 carati, zaffiro verde, ametista e diamanti
Anello in oro 18 carati, zaffiro verde, ametista e diamanti
Orecchini in oro rosa 18 carati
Orecchini in oro rosa 18 carati
Bracciale in palissandro, oro e diamanti
Bracciale in palissandro, oro e diamanti
Anello con apatite verde e zaffiri
Anello con apatite verde e zaffiri
Bracciale in oro rosa e zaffiri rosa: per la realizzazione sono stati necessari due anni di lavoro
Bracciale in oro rosa e zaffiri rosa: per la realizzazione sono stati necessari due anni di lavoro

Ena Iro. Copyright: gioiellis.com
Ena Iro. Copyright: gioiellis.com







Almasika punta al centro

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Ha sede a Chicago, ma Almasika ha una eco africana. Il nome, infatti, deriva dalle parole swahili che significano diamante e oro in diverse lingue dell’Africa occidentale. La scelta del nome è di Catherine Sarr, designer che è co-fondatrice del Prix Sarr-Les Beaux-Arts di Parigi, dove ha vissuto, e appassionata collezionista d’arte: è anche membro del consiglio di amministrazione della Diamond Do Good Foundation, del comitato di programmazione dell’Arts Club of Chicago, di The Tokyo Art Club e The Art Institute of Chicago. Oro e diamanti, in ogni caso, sono il cuore dei gioielli di Almasika.

Collana con medaglie Veni Vidi Vici in oro 18 carati
Collana con medaglie Veni Vidi Vici in oro 18 carati

L’idea di Catherine Sarr è quella di fondere di design e cultura, anche con richiami storici sorprendenti, come i gioielli ispirati al celebre Veni, vidi, vici (sono venuto, ho visto, ho vinto in lingua latina), pronunciata da Cesare riferendosi a una battaglia vinta. I gioielli sono comunque progettati a Chicago e realizzati con oro 18 carati e i diamanti sono naturali e provengono da Paesi privi di conflitti. Lo stile dei gioielli è ben definito: molti cerchi, spesso concentrici, e catene con la forma della classica conchiglia Cypraea, in passato usata da alcune popolazioni africane come moneta.

Orecchini Berceau in oro e diamanti
Orecchini Berceau in oro e diamanti
Bracciale in oro e diamanti
Bracciale in oro e diamanti
Catherine Sarr
Catherine Sarr
Orecchini Le Cauri Endiamanté
Orecchini Le Cauri Endiamanté
Orecchini con la forma di conchiglie
Orecchini con la forma di conchiglie
Pendente Vici
Pendente Vici
Orecchini Universum, oro e diamante centrale
Orecchini Universum, oro e diamante centrale

Anello Universum, oro e diamante centrale
Anello Universum, oro e diamante centrale







Kinraden, design danese con un po’ di Africa

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Con Kinraden l’oro e il design del nord si sposano con il legno africano.

Il mpingo è un piccolo albero nodoso, che cresce molto lentamente. Mpingo, più precisamente, è il nome swahili di dalbergia melanoxylon, chiamato anche il blackwood dell’Africa orientale. Gli alberi hanno spesso uno stelo multiplo e sono ampiamente ramificati. Non si tagliano prima dei 70-100 anni. A trasformare questo legno in «diamanti» per gioielli ci ha pensato Sarah Müllertz, ex partner e responsabile globale del design presso lo studio di fama internazionale Henning Larsen Architects di Copenaghen.

Anello in oro 18 carati ed elementi di mpingo
Anello in oro 18 carati ed elementi di mpingo

La sua origine professionale si riflette sul design: Sarah lavora a metà tra architettura, design e arte, con una forte influenza della cultura danese e giapponese. Kindred, il suo brand, sperimenta materiali, combinando gli elementi abituali, come l’oro, con quelli sorprendenti, come il mpingo. Il legno, comunque, proviene da boschi sostenibili in Tanzania protetti dal WWF. Anche l’oro è sostenibile: è metallo riciclato e purificato, oppure argento sterling.

Orecchino singolo in oro riciclato e legno mpingo
Orecchino singolo in oro riciclato e legno mpingo
Orecchino singolo Our Lips in oro e mpingo
Orecchino singolo Our Lips in oro e mpingo
Orecchino singolo Doric in oro
Orecchino singolo Doric in oro
Orecchino singolo Corinthian
Orecchino singolo Corinthian
Collana in oro riciclato 18 crati
Collana in oro riciclato 18 crati

Anello in oro riciclato e mpingo
Anello in oro riciclato e mpingo







La natura selvaggia nell’alta gioielleria De Beers

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Il fascino dei diamanti… C’è bisogno di descriverlo? Di ricordarlo? Di ricamarci sopra? No, però è bello che una pietra così amata da centinaia di secoli si trasformi in piccoli capolavori se capita nelle mani, e nelle menti, giuste. Per Céline Assimon, nuovo Ceo di De Beers, i diamanti sono il business abituale. Che, a volte, può diventare speciale. Come nel caso della nuova vasta collezione di alta gioielleria Reflections of Nature, divisa in 39 pezzi e cinque linee: Okavango Grace, Motlatse Marvel, Namib Wonder, Landers Radiance ed Ellesmere Treasure. Il soggetto è la natura o, più propriamente, la natura africana, la terra da cui De Beers estrae i diamanti. Le terre selvagge di Botswana e Namibia diventano così gioielli suggestivi, realizzati con tutte le sfumature di diamanti fancy: gialli, brown, verdi, rosa oltre che bianchi.

Anello Okavango Grace di De Beers
Anello Okavango Grace di De Beers con diamanti verdi e rosa. Al centro si trova un raro diamante verde grigio scuro fantasia da 1,01 carati,

Un esempio su tutti: il bracciale Motlatse Marvel, composto da 158 diamanti per un totale di 26,98 carati, che ricorda il sole cocente dell’Africa e l’ambiente subtropicale del Motlatse Canyon sudafricano. Oppure il set Namib Wonder, ispirato alle dune del deserto della Namibia, con gioielli che utilizzano i diamanti con sfumature gialle e bianche. Oppure l’anello della linea Okavango, con diamanti verdi e rosa, che sembrano estratti dalle terre del delta del fiume africano. Una collezione che somma rare gemme con suggestioni di terre lontane e ancora sconosciute alla maggior parte del mondo. E per questo ancora più affascinanti.

Orecchini Okavango Grace, con due file di diamanti bianchi tondi brillanti e due file di grezzi verdi e rosa che sfumano da tonalità scure a più chiare, terminando in un diamante tondo brillante rosa
Orecchini Okavango Grace, con due file di diamanti bianchi tondi brillanti e due file di grezzi verdi e rosa che sfumano da tonalità scure a più chiare, terminando in un diamante tondo brillante rosa
Orecchini Landers Radiance, con un peso totale di 7,50 carati
Orecchini Landers Radiance, con un peso totale di 7,50 carati
Bracciale Namib Wonder con diamanti con un peso totale di 21,32 carati
Bracciale Namib Wonder con diamanti con un peso totale di 21,32 carati
Medaglione Ellesmere, composto da 478 diamanti
Medaglione Ellesmere, composto da 478 diamanti
Anello Landers Radiance, con diamante centrale di forma ovale arancione fancy brown da 1,01 carati
Anello Landers Radiance, con diamante centrale di forma ovale arancione fancy brown da 1,01 carati
Bracciale Motlatse Marvel, composto da 158 diamanti per un totale di 26,98 carati
Bracciale Motlatse Marvel, composto da 158 diamanti per un totale di 26,98 carati
Anello con diamanti bianchi e gialli Namib Wonder
Anello con diamanti bianchi e gialli Namib Wonder







Vania Leles, l’anima africana delle gemme

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Rubini, smeraldi, diamanti: sono i colori dell’Africa per Vania Leles, che utilizza gemme di provenienza responsabile per gioielli di alta classe firmati VanLeles ♦

L’Africa per Vania Leles, nata in Guinea-Bissau, vuole dire due cose: orgoglio e pietre preziose, con cui realizza anche collezioni di alta gioielleria. Anche per questo, per esempio, un paio di anni fa ha creato una collezione di sei pezzi di alta gioielleria con smeraldi e diamanti dello Zambia dalle miniere di Gemfields, che vanta un processo di acquisizione etico delle pietre. La collezione rende omaggio a Dido Elizabeth Belle, che nacque in schiavitù nelle Indie Occidentali nel 1761, ma è stata liberato ed è cresciuta a Londra, e per Sarah Forbes Bonetta, che fu presentata come un «dono» alla regina Vittoria nel 1850 e successivamente cresciuta come figlioccia della regina. Insomma, storie di schiavitù di altri tempi. Che però Vania, di pelle scura, ha voluto ricordare. L’ultima collezione, invece, si chiama Sahara: dedicata al deserto, è realizzata in oro e diamanti.

Girocollo in oro giallo e diamanti della collezione Sahara
Girocollo in oro giallo e diamanti della collezione Sahara

La designer ha avuto, per sua fortuna, una storia diversa: è stata una modella per Saint Laurent. Ma poi ha deciso che i gioielli erano più interessanti della vita sul catwalk e ha studiato al Gemological Institute of America e poi ha lavorato per Graff e De Beers. Come dire che ha cominciato dall’alto. Imparato il mestiere, ha aperto un atelier a New Bond Street, a Londra. I suoi gioielli sono top top top, come potete vedere dalle immagini in questa pagina. Lavinia Andorno

Choker della collezione Sahara
Choker della collezione Sahara
Orecchini della collezione Sahara in oro giallo e diamanti
Orecchini della collezione Sahara in oro giallo e diamanti
Anello cocktail con rubini
Anello cocktail con rubini
Anello con rubino e diamanti
Anello con rubino e diamanti
Orecchini pendenti con diamanti
Orecchini pendenti con diamanti

Orecchini a cerchio con diamanti
Orecchini a cerchio con diamanti







Le uova Fabergé per la natura in Africa

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Fabergé, marchio di gioielleria indissolubilmente legato alle imperial eggs, alta oreficeria legata all’epoca degli zar, lancia una collezione limitata a cinque pezzi: Walk for Giants, nome di una campagna che sottolinea le minacce alla fauna e ai luoghi selvaggi dell’Africa. La campagna di sensibilizzazione è un’iniziativa dell’associazione Space for Giants, che in questo caso ha trovato una sponda in Gemfields, il gruppo minerario che è proprietario del marchio Fabergé. Il ricavato di ogni pezzo venduto sarà devoluto a Space for Giants.

La collana Heritage 18 k Rose Gold & Emerald Transformable con Elephant Surprise Locket
La collana Heritage 18 k Rose Gold & Emerald Transformable con Elephant Surprise Locket

La collezione comprende un ciondolo uovo in oro rosa 18 carati, laccato a mano con la tecnica guilloché con un colore verde vibrante per rappresentare il paesaggio africano. L’uovo si apre al tocco di un pulsante realizzato con uno smeraldo zambiano e rivela all’interno un elefante in miniatura in oro bianco. Altro pezzo: la collana Heritage 18 k Rose Gold & Emerald Transformable con Elephant Surprise Locket, realizzata in oro rosa 18 carati, composta da 206 perle di smeraldo dello Zambia, diamanti rotondi e con taglio princess.

Collana con ciondolo della collezione Walk for Giants
Collana con ciondolo della collezione Walk for Giants
Il ciondolo con elefante in oro bianco
Il ciondolo con elefante in oro bianco

Collana in oro rosa 18 carati, composta da 206 perle di smeraldo dello Zambia, diamanti rotondi e con taglio princess
Collana in oro rosa 18 carati, composta da 206 perle di smeraldo dello Zambia, diamanti rotondi e con taglio princess







Satta Matturi, preziosa Africa

Satta Matturi, tra Gran Bretagna e Africa i gioielli che uniscono due culture ♦︎

È cittadina britannica e della Sierra Leone, dove è nata. Ed è una delle poche designer di gioielli africana. Satta Matturi ha lanciato la sua prima collezione solo nel 2016, ma ha alle spalle una lunga esperienza di 16 anni come key account manager presso De Beers. Nella società più importante nel settore diamanti, Satta Matturi ho imparato quello che c’è da sapere su diamanti grezzi e lucidati, sul taglio, sul rapporto con il design.

Orecchini Zen con diamanti e rubellite
Orecchini Zen con diamanti e rubellite

I suoi gioielli, quindi, sono ispirati alla purezza delle gemme e alle tradizioni dell’Africa occidentale: cerimonie, usanze e cultura di quella regione. L’unione tra le abitudini britanniche e quelle africane si è tradotta in una gioielleria piuttosto raffinata, dove un totem si trasforma in orecchini in oro 18 carati, diamanti taglio rose da 1,61 carati e cabochon di rubellite.

È quasi scontato che Satta Matturi realizzi i suoi gioielli con oro 18 carati e diamanti o gemme di provenienza responsabile. Come nella collezione Artful Indulgence, composta da una varia gamma di orecchini, che ricordano i gioielli tradizionali, ma con un moderno tocco africano.

Indulgence collection, in oro bianco,diamanti, perle
Indulgence collection, in oro bianco,diamanti, perle
Orecchini con diamanti e rubellite
Orecchini con diamanti e rubellite
Orecchini Birds of Paradise della collezione Artful Indulgence, in oro 18 carati, diamanti, rubellite e onice verde
Orecchini Birds of Paradise della collezione Artful Indulgence, in oro 18 carati, diamanti, rubellite e onice verde
Orecchini con ametista e diamanti
Orecchini con ametista e diamanti
Satta Matturi
Satta Matturi

Kristen Malan, la sua Africa

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Dal Sud Africa i pezzi unici di Kristen Malan, tra design, tribale e rivisitazione dei gioielli vintage ♦

I gioielli etnici africani, così come la scultura tribale, hanno affascinato molti artisti. Così non è strano vedere una designer che vive e lavora in Sud Africa, utilizzare alcune delle caratteristiche di quell’artigianato, prima tra tutte l’aspetto scaramantico, cioè legare il gioiello a una funzione anti malocchio.

Orecchini di ametista e rubellite
Orecchini di ametista e rubellite

Ma non pensate a bijoux qualsiasi. I gioielli di Kristen Malan sono pezzi unici, che hanno vinto più di un premio per il design (per esempio, un International Design Excellence Award a Hong Kong). Lei, non a caso, si paragona più a un pittore che a un designer. Il risultato sono gioielli spesso spettacolari: grandi, scenografici, preziosi. Forse anche perché ha lavorato anche come art director nel settore della pubblicità: un’esperienza che le ha insegnato come comunicare emozioni con la propria creatività. Ma non solo: un altro pallino di Kristen Malan è la caccia ai gioielli di qualità del passato. Spille vittoriane, persino un uovo Fabergé: i gioielli sono trasformati con aggiunte e varianti. E i risultati spesso sono sorprendenti. Margherita Andorno




Anello in oro rosa, malachite e smeraldi
Anello in oro rosa, malachite e smeraldi
Bracciale in oro
Bracciale in oro
Spilla con hessonite, granato, almandino e diamanti con uovo Fabergé al centro
Spilla con hessonite, granato, almandino e diamanti con uovo Fabergé al centro
Orecchini con tormalina
Orecchini con tormalina
Collana talismano
Collana talismano
Bracciale Molecular Truth
Bracciale Molecular Truth
Collier Brisingamen in oro giallo, con pendente staccabile
Collier Brisingamen in oro giallo, con pendente staccabile
Bracciale Molecular
Bracciale Molecular Truth
Halo, diadema cincitore all'AngloGold Ashanti, retro
Halo, diadema cincitore all’AngloGold Ashanti, retro
Halo, diadema cincitore all'AngloGold Ashanti
Halo, diadema cincitore all’AngloGold Ashanti







L’Africa di Chaumet

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Animali e arte d’Africa diventa alta gioielleria con la nuova collezione di Chaumet ♦︎

L’arte africana ha ispirato artisti come Picasso e Braque. Perché non dovrebbe essere la fonte di ispirazione anche nella gioielleria? Ma la collezione di alta gioielleria intitolata Trésors d’Afrique di Chaumet ga ancora di più. Perché è frutto della collaborazione con il graphic designer e artista pointillist nato in Kenya, Evans Mbugua, che vive e lavora a Parigi e ha lavorato nella pubblicità prima di dedicarsi all’arte. Un esempio, frutto di questo lavoro, è la collana Cascade Royale, con onice nero, oro bianco e giallo e nove diamanti taglio marquise, più uno smeraldo da 7,15 carati delle miniere di Muzo, Colombia. Oppure i bracciali Talismania, in ebano, malachite e crisoprasio, ispirate al parco del Serengeti.

Non è una sorpresa che nella collezione ci siano anche sei spille che rappresentano i classici animali selvaggi africani, come giraffa, scimmia e leone.

Spilla Leone in oro bianco, rosa e giallo, zaffiri e diamanti disegnata da Evans Mbugua per Chaumet
Spilla Leone in oro bianco, rosa e giallo, zaffiri e diamanti disegnata da Evans Mbugua per Chaumet

Secondo Chaumet, altre fonti di ispirazione sono i gioielli e i diademi delle regine africane, le perline indossate dal popolo Dinka del Sud Sudan, o i Nyangatom dell’Etiopia, oppure i copricapi reali del Ruanda e gli ornamenti da sposa del Samburu, Kenya. Mbugua ha, inoltre, progettato anche i quadranti di sei orologi meccanici, pezzi unici, che riproducono, in miniatura, tecniche di incisione a mano, un nuovo repertorio animalier. Giulia Netrese




Bracciale Talismania in oro rosa, ebano e rubellite
Bracciale Talismania in oro rosa, ebano e rubellite
Bracciale composto da perline di spinello, zaffiro, smeraldo
Bracciale composto da perline di spinello, zaffiro, smeraldo
Collana Cascades Royale, Cascade Royale, con onice nero, oro bianco e giallo e nove diamanti taglio marquise, più uno smeraldo da 7,15 carati delle miniere di Muzo
Collana Cascades Royale, Cascade Royale, con onice nero, oro bianco e giallo e nove diamanti taglio marquise, più uno smeraldo da 7,15 carati delle miniere di Muzo
La lavorazione dei gioielli Chaumet
La lavorazione dei gioielli Chaumet
Chaumet, orecchini Cascades
Chaumet, orecchini Cascades
Orecchini in oro, zaffiri e lapislazzuli
Orecchini in oro, zaffiri e lapislazzuli
Spilla Giraffa della collezione Trésors d'Afrique
Spilla Giraffa della collezione Trésors d’Afrique







Marco Bicego torna in Africa

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Marco Bicego presenta tre nuove extension della collezione Africa ♦︎

Il padre di Marco Bicego, Giuseppe Bicego, ha iniziato fondando un’azienda di catene d’oro a Vicenza. Il successo dell’azienda orafa, però, non è bastato al designer, che ha elaborato una sua proposta. Nell’azienda del padre, infatti, Marco Bicego ha iniziato a sperimentare e a imparare il mestiere, fino ad aprire un marchio tutto suo, nel 2000.

Le sue collezioni sono spesso ispirate ai luoghi che ha visitato e che sono rimasti maggiormente impressi, come Jaipur, il Cairo, Murano e Africa. E quest’ultima collezione, una tra quelle di maggior successo, ha ora una serie di extension, con variazioni sul tema per ora presentate sul mercato americano: la prima è Africa Turquoise, che come nella collezione originale, è composta da sfere d’oro incise a mano con la tecnica del bulino fiorentino «perfettamente imperfette». Ma, accanto all’oro 18 carati si trovano perle turchesi. Ci sono, poi, Africa Constellation, con diamanti taglio brillante di varie dimensioni incastonati nelle perle d’oro e Africa Stellar, con diamanti grezzi, non lavorati. Le collezioni saranno disponibili ufficialmente durante il 2018. Alessia Mongrando




Bracciale con perle d'oro e turchese
Bracciale con perle d’oro e turchese
Bracciale in oro e diamanti
Bracciale in oro e diamanti
Collana a un filo della collezione Africa Constellation
Collana a un filo della collezione Africa Constellation
Marco Bicego, collana a un filo con perle d'oro e turchese
Marco Bicego, collana a un filo con perle d’oro e turchese
Marco Bicego, orecchini in oro e diamanti
Marco Bicego, orecchini in oro e diamanti
Marco Bicego, bracciale in oro e diamanti
Marco Bicego, bracciale in oro e diamanti

Bracciale in oro, tuchese e diamanti
Bracciale in oro, tuchese e diamanti







Vhernier for Africa

Vhernier nelle baraccopoli del Sudafrica. Non con i raffinati gioielli delle sue collezioni, ovviamente, ma con un progetto di charity. Anche se il termine non è esattamente appropriato: il brand della gioielleria guidato da Carlo Traglio, infatti, ha deciso di sostenere il progetto Empower Shack, sviluppato dallo studio Urban Think-Tank del Politecnico Federale di Zurigo ETH-Zürich. Il team è guidato dall’architetto Alfredo Brillembourg e dal suo socio Hubert Klumpner, in collaborazione con Ikhayalami NGO. In che cosa consiste il progetto? Non è un traguardo da poco: migliorare la qualità della vita di coloro che vivono negli slum di Cape Town. Per riuscirci, l’idea è stata quella di ideare delle unità abitative minimaliste. La prima è già stata installata, ma il cammino è lungo: lo slum alle porte di Cape Town, nel distretto di Khayelitsha, copre un’area di 4 chilometri quadrati, in cui vivono 400mila persone. L’obiettivo è realizzare le prime cento unità, ognuna costa circa 6mila euro. Un  tetto, delle pareti, servizi minimi: molto più di quanto abbia ora chi vive nelle baraccopoli.

Che c’entra Vhernier? Presto detto: il brand ha creato il ciondolo Africa, un gioiello che rappresenta il volto del Paese, disponibile nelle boutique Vhernier. Il 25% del prezzo di vendita del gioiello sarà devoluto per la costruzione di nuovi Empower Shack. Tra l’altro, acquistarlo non è solo un sostegno filantropico: il ciondolo è grazioso, una reinterpretazione delle tradizionali maschere africane, un profilo in ebano con occhi d’oro.

«Con i suoi oltre 50 milioni di abitanti e con una delle economie più importanti del continente, il Sudafrica è un paese nel quale le diseguaglianze economiche fortissime producono tensioni sociali drammatiche», spiega Carlo Traglio, presidente Vhernier. «Sono subito rimasto affascinato dal progetto Empower Shack, che nella sua semplicità rappresenta una soluzione efficace e sostenibile al disastroso processo con cui stanno crescendo le megalopoli sudafricane. Inoltre, trovo ammirevole che un’archistar come Alfredo Brillembourg si occupi di sociale senza concentrarsi sul business».

Quella relativa al Sudafrica non è l’unica iniziativa etica di Vhernier. Un altro esempio è «Un anello per salvare un bambino», iniziato nel 2010 per supportare gli interventi della Fondazione Francesca Rava NPH Italia Onlus: il cento per cento dei proventi ricavati  dalla vendita dell’anello Pirouette Vhernier for Kids, in argento e oro rosa, è andato a sostegno dell’attività di chirurgia pediatrica dell’ospedale Saint Damien di Haiti. «Chi compra un anello di fatto salva una persona: il costo del Pirouette corrisponde al costo in un’operazione chirurgica», ricorda Traglio. Vhernier negli Usa supporta Artists for Peace and Justice (APJ), l’Associazione fondata dal filmmaker premio Oscar Paul Haggis, con l’iniziativa «Un’istruzione per i ragazzi di Haiti»: la vendita di ogni anello garantisce un anno di formazione ad uno studente della St. Luc Street School e all’Academy for Peace and Justice. «Ad Haiti l’analfabetismo raggiunge il 43%. Questo è un piccolo passo concreto, per un futuro migliore», conclude il presidente dell’azienda. G.N.

Carlo Traglio, presidente di Vhernier
Carlo Traglio, presidente di Vhernier
Il ciondolo Africa di Vhernier
Il ciondolo Africa di Vhernier
L'interno della prima abitazione del progetto progetto Empower Shack
L’interno della prima abitazione del progetto progetto Empower Shack
L'esterno dell'abitazione nello slum di Cape Town
L’esterno dell’abitazione nello slum di Cape Town
Il ciondolo Africa
Il ciondolo Africa
L'architetto Alfredo Brillembourg
L’architetto Alfredo Brillembourg
Uno schizzo del modulo abitativo Empower Shack
Uno schizzo del modulo abitativo Empower Shack

Lebole, pagne per Africa

Tendenza pagne: il tessuto che impazza nelle passerelle è anche il tema di Africa, la nuova collezione di Lebole Gioielli. Sdoganato da stilisti emergenti con un successo tale da varcare i confini dei loro Paesi, non è solo un indumento ma un linguaggio simbolico e d’identità sociale tipicamente africane. Insomma, è radicato nella cultura del continente. E proprio per questo le sagome in legno leggerissimo degli orecchini asimmetrici sono una maschera con i dettagli del volto in tessuto da abbinare alla cartina dell’Africa ricoperta di stoffa, o alla figura femminile con una gonna lunga svolazzante. Il pagne, generalmente di cotone, è realizzato con la tecnica wax-print, nata in Olanda a fine 800’. Consiste nel coprire più volte alcune parti di tessuto di cera e impregnare il rimanente con varie tinture per ottenere precisi motivi e forme, fino ad applicare il colore sulla stoffa con tamponi di legno per ottenere precisi motivi e forme, dal significato anche religioso. In questo caso però il concetto che si vuole esprimere è quello della solidarietà: Lebole con la collezione Africa sostiene la campagna Con le donne per vincere la fame dell’associazione umanitaria Oxfam Italia. L’obiettivo è dare loro strumenti tangibili, a partire dall’ istruzione e formazione e quindi lavoro in modo liberare da fame e povertà moltissime donne e le loro famiglie. G.N.

http://www.oxfamitalia.org/lebole

Lebole, orecchini Africa una maschera con tessuto pagne viola e giallo e perle lavanda, una con la mappa del continente e tessuto arancione blu e rosso e perle azzurre e una figura femminile con collana di  perle turchesi e gonna lunga blu, gialla, rossa, nera  rosa,
Lebole, orecchini Africa
Lebole, orecchini Africa maschera e mappa del continente con dettagli in tessuto pagne viola e giallo e perle lavanda
Lebole, orecchini Africa. Prezzo: 100 euro
Lebole, orecchini Africa una maschera e mappa del continente e tessuto arancione blu e rosso e perle azzurre
Lebole, orecchini Africa. Prezzo: 100 euro
Lebole, orecchini Africa con una maschera con dettagli di stoffa rosa e perle nere e rosa e una figura femminile con collana di perle turchesi e gonna lunga blu, gialla, rossa, nera e rosa
Lebole, orecchini Africa. Prezzo: 100 euro
Lebole, orecchini Africa con una maschera con dettagli di stoffa verde e perle nere e verdi e una figura femminile con collana di perle verdi e gonna lunga blu, gialla, verde, nera e rossa
Lebole, orecchini Africa. Prezzo: 100 euro

 

Africa al polso con Stella Jean

Spazia tra le passerelle e i tavoli su cui progetta bijoux. Sempre piuttosto originali: Stella Jean, stilista di origini italo-haitiane, atterra alla Vogue Fashion’s Night Out di Milano ospite della storica boutique milanese Biffi (corso Genova) assieme ai giovani talenti coinvolti nel progetto Ethical Fashion Initiative di ITC, PortenierRoth, Kiki Clothing e Christie Brown. Stella durante la fashion week milanese presenterà la collezione SS 2014 all’Armani/Teatro. Al progetto Ethical Fashion Initiative parteciperà invece con un bijou creato ad hoc per la manifestazione e realizzerà per l’occasione una istallazione nella vetrina della boutique dal titolo The Gentlemen’s Club. L’idea è di un’ironica rievocazione dei gentlemen’s club londinesi di epoca vittoriana, attraverso un ribaltamento e capovolgimento dei canoni estetici e simbolici, con tessuti rigati realizzati artigianalmente a telaio dalle donne del Burkina Faso e stoffe wax care alla stilista. I progetti creativi di Stella Jean, PortenierRoth, Kiki Clothing e Christie Brown saranno esposti nelle vetrine di Biffi Boutique durante la Settimana della Moda Milanese, dal 17 al 23 settembre. Matilde de Bounvilles 

I bracciali di Stella jean
I bracciali di Stella jean

 

 

Stella Jean
Stella Jean

ukStella Jean at Milan fashion week

Ranges from the catwalks and the tables on which designs jewelry. Always quite original: Stella Jean, a designer originally from the Italian-Haitian, lands at Vogue Fashion’s Night Out in Milan host of historic boutique in Milan Biffi (over Genoa), with the young talent involved in the project Ethical Fashion Initiative of ITC, PortenierRoth, Kiki Clothing and Christie Brown. Star during Milan Fashion Week SS 2014 collection will present the all’Armani / Theatre. The project Ethical Fashion Initiative will be represented by a bijou created specifically for the event and the opportunity to carry out an installation in the window of the boutique called The Gentlemen’s Club The idea is an ironic evocation of the gentlemen’s clubs of London’s Victorian era via a tilting and reversal of aesthetic and symbolic, with striped fabrics handcrafted frame by the women of Burkina Faso and fabrics wax dear to the designer. The creative designs of Stella Jean, PortenierRoth, Kiki Clothing and Christie Brown will be on display in the windows of Biffi Boutique during the Milan Fashion Week, September 17 to 23.

german-flagStella Jean auf der Mailänder Modewoche

Ranges von den Laufstegen und die Tische, auf denen Motive Schmuck. Immer ganz originell: Stella Jean, ein Designer ursprünglich aus der italienischen-Haitian, landet auf dem Vogue Fashion Night Out in Mailand zahlreiche historische Boutique in Mailand Biffi (über Genua), mit dem junge Talente in das Projekt Ethical Fashion Initiative von ITC, PortenierRoth, Kiki Kleidung und beteiligt Christie Brown. Stern während der Mailänder Fashion Week SS 2014 Kollektion präsentieren die all’Armani / Theater. Das Projekt Ethical Fashion Initiative wird von einem bijou speziell für die Veranstaltung und die Möglichkeit zur Durchführung einer Installation im Schaufenster der Boutique namens The Gentlemen-Club Die Idee erstellt dargestellt werden ist eine ironische Anspielung auf die Herren-Clubs der viktorianischen Ära in London über einen Kipp-und Umkehr der ästhetischen und symbolischen, mit gestreiften Stoffen handgefertigten Rahmen von den Frauen von Burkina Faso und Stoffe Wachs lieber an den Designer. Die kreativen Designs von Stella Jean, PortenierRoth, Kiki Kleidung und Christie Brown wird auf dem Display in den Fenstern der Boutique Biffi während der Mailänder Modewoche, 17. bis 23. September sein.

france-flagStella Jean à la Fashion Week de Milan

Gammes de les podiums et les tables sur lesquelles bijoux designs. Toujours assez original: Stella Jean, un designer originaire de la communauté italo-haïtiennes, les terres à la nuit de Vogue Fashion Out in Milan hôte de charme historique à Milan Biffi (plus de Gênes), avec le jeune talent impliqués dans l’Initiative de la mode éthique du projet du CCI, PortenierRoth, Kiki Clothing et Christie Brown. Étoile lors Week de Milan SS collection 2014 Fashion présentera le all’Armani / Théâtre. L’Initiative de la mode éthique du projet sera représenté par un bijou créé spécialement pour l’événement et la possibilité de réaliser une installation dans la fenêtre de la boutique appelée Le Club des Gentlemen L’idée est une évocation ironique de clubs de l’époque victorienne à Londres The Gentlemen via un basculement et reprise d’esthétique et symbolique, avec des tissus rayés cadre à la main par les femmes du Burkina Faso et de tissus wax chère à la créatrice. Les dessins et modèles créatifs de Stella Jean, PortenierRoth, Kiki Clothing et Christie Brown seront exposées dans les vitrines des Biffi Boutique durant la Fashion Week de Milan, le 17 Septembre à 23.

flag-russiaStella Жан на Миланской неделе моды

Диапазоны с подиумов и столы, на которых конструкции ювелирных изделий. Всегда довольно оригинально: Stella Жан, дизайнер родом из итальянского гаитянского, земли ночью Vogue Out Моды в Милане множество исторический бутик в Милане Biffi (более Генуя), с молодыми талантами, участвующих в проекте этической моды ИТЦ, PortenierRoth, Кики Одежда и Кристи Брауна. Звезда во время Milan Fashion Week коллекции SS 2014 представит all’Armani / Театр. Проект этической моды будет представлено миниатюрное созданный специально для мероприятия и возможность осуществлять установку в окне бутик под названием Клуб Господ Идея состоит в том ироническом воскрешение клубы джентльменский викторианскую эпоху Лондона с помощью наклона и разворота эстетические и символические, с полосатыми тканями ручной кадр женщин Буркина-Фасо и дорогие ткани воска в конструктор.Творческие проекты Стеллы Жан, PortenierRoth, Кики Одежда и Christie Brown будут выставлены в окнах Бутик Biffi во время Недели моды в Милане, 17 по 23 сентября.

Lusso nell’Africa nera

Come si dice fashion jewelry in lingua senegalese? Fedeli al motto che è utile lanciare uno sguardo al di fuori dai confini nazionali, ecco un paio di immagini dalle sfilate di Dakar, Senegal, dove la Fashion Week che si è tenuta in un hotel di lusso ha presentato il lavoro di 14 designer provenienti da West Africa, Europa, Sud America e Caraibi.  M.d.B.

Una modella con un abito di Habib Sangare, Costa d'Avorio, aspetta dietro le quinte di percorrere la passerella dell'Hotel des Almadies, a Dakar, in Senegal
Una modella con un abito di Habib Sangare, Costa d’Avorio, aspetta dietro le quinte di percorrere la passerella dell’Hotel des Almadies, a Dakar, in Senegal

 

 

Ultimo ritocco mentre si prepara a percorrere la passerella. Designer: Weni, del Benin. La collana riprende un motivo etnico
Ultimo ritocco mentre si prepara a percorrere la passerella. Designer: Weni, del Benin. La collana riprende un motivo etnico

Lunghissime collane per questa modella con abito disegnato dai Bibas, della Guinea-Bissau

Lunghissime collane per questa modella con abito disegnato dai Bibas, della Guinea-Bissau

ukLuxury in Black Africa 

As they say fashion jewelry in the Senegalese language? True to the motto that it is useful to cast a glance outside the national borders, here are a couple of pictures from the parades in Dakar, Senegal, where the Fashion Week that was held in a luxury hotel presented the work of 14 designers from West Africa, Europe, South America and the Caribbean.

france-flagLuxe en Afrique noire 

Comme ils le disent bijoux de mode dans la langue sénégalaise? Fidèle à la devise qu’il est utile de jeter un coup d’œil à l’extérieur des frontières nationales, voici quelques photos de défilés à Dakar, au Sénégal, où la Fashion Week qui a eu lieu dans un hôtel de luxe a présenté le travail de 14 créateurs de Afrique de l’Ouest, l’Europe, l’Amérique du Sud et dans les Caraïbes.

german-flagLuxus in Schwarzafrika 

Wie sie sagen Modeschmuck in der senegalesischen Sprache? Getreu dem Motto, dass es sinnvoll ist, einen Blick außerhalb der Landesgrenzen werfen, hier sind ein paar Bilder von den Umzügen in Dakar, Senegal, wo die Fashion Week, die in einem Luxushotel stattfand, stellte die Arbeit von 14 Designern aus West-Afrika, Europa, Südamerika und der Karibik.

flag-russiaРоскошь в Черной Африке 

Как говорится ювелирные изделия в сенегальской языке? Верный девизу, что это полезно бросить взгляд за пределы национальных границ, вот несколько картинок из парадов в Дакаре, Сенегал, где Неделя моды, которая прошла в роскошном отеле, представленной работу 14 дизайнеров из Западная Африка, Европа, Южная Америка и Карибский бассейн.

spagna-okLujo en África 

Como se suele decir de joyería de moda en el lenguaje de Senegal? Fiel al lema de que es útil echar una mirada fuera de las fronteras nacionales, aquí hay un par de fotos de los desfiles en Dakar, Senegal, donde la Semana de la Moda que se celebró en un hotel de lujo presenta el trabajo de 14 diseñadores de África occidental, Europa, América del Sur y el Caribe.

 

 

Melissa e Kevin al silicone per l’Africa

È il momento della bontà, anche (forse) per Melissa Satta e e Kevin Boateng, giocatore del Milan di origine ghanese. La coppia non scoppia (di caldo) e in una cocente Milano ha presentato a fine di solidarietà con la onlus Coopi, e del suo progetto a sostegno della condizione delle donne in Africa. Tutto ciò ha fatto da contorno alla presentazione di So Funny, nuova collezione di orologi e bracciali in silicone di Stroili. Ecco le prime immagini. G.N.

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Is the moment of kindness, even (perhaps) for Melissa Satta ee Kevin Boateng, Milan player of Ghanaian origin. The couple does not burst (hot) and in a scorching Milan presented at the end of solidarity with the non-profit organization COOPI, and his plan in support of the status of women in Africa. All this has made to contour to the presentation of So Funny, new collection of watches and bracelets silicone Stroili. Here are the first pictures.