La Luna e i pianeti interpretati nei gioielli di Jaqueline Cullen ♦︎
L’arte non ama le vie di mezzo. E neanche designer come Jaqueline Cullen si cullano nei compromessi. Al contrario, imboccano strade precise, o da una parte o dall’altra. Jaqueline Cullen, per esempio, un anno fa aveva adottato il nero come colore principale per i suoi gioielli. E per percorrere questa ispirazione, aveva utilizzato materiali come il whitby jet (una specie di legno fossile) e black diamond. Ma l’arte non ama le vie di mezzo. La designer ha preso anche una strada opposta: tutto bianco.
Invece del nero whitby jet, utilizzato per altri gioielli, Jaqueline ha scelto l’agata bianca, in tutte le sue sfumature, dal colore lattiginoso a quello con una pallida sfumatura azzurra. Pianeti e satelliti, nelle fotografie del telescopio spaziale Hubble, sono tutti punteggiati da crateri. E nei gioielli della collezione Galactica i buchi si trasformano in piccoli diamanti color champagne o blu ghiaccio, che punteggiano la superficie. Ma non solo. Per i suoi gioielli la designer ha utilizzato anche la variegata agata del Botswana, una pietra con infinite sfumature, oppure labradorite, sempre con piccoli diamanti incastonati, o la iridescente spectrolite. Tutti i gioielli sono realizzati a mano a Londra, dove ha sede la Maison della designer.