[wzslider]Si chiama Punto Linea: orecchini light, piccoli anelli, ciondoli dalle geometrie astratte in argento, ottone e bronzo, placcati in oro e impreziositi da diamanti taglio brillante. Per chi non si intende d’arte diciamo subito che il riferimento è al padre dell’arte astratta, il russo Wassily Kandinskij. Tradotto da Daniela De Marchi, che di brand fa Ddm, nella nuova capsule collection. Il punto, oltre a essere la forma geometrica primaria, costituisce anche il primo nucleo del gioiello, l’inizio di tutto. Punto e Linea, in questo caso, danno vita a volumi leggeri e richiami optical, lontano dallo stile abituale della designer. Che per la presentazione ha scelto di allestire il suo spazio con gli scatti del fotografo Pier Luigi Gibelli: frammenti di architetture e paesaggi. Dopotutto, anche l’architettura si basa su linee e punti, no? M.d.B.
Ddm, via dei Piatti, 9
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