La serie di collezioni di Pianegonda con il nome in lingua latina continua con Nexum. Per la verità, il nexum nell’antica Roma era una forma di garanzia, forse la più solenne che fosse prevista nell’ordinamento legale. Il nexum era codificato in forma scritta nelle Leggi delle XII tavole, dove il debitore dava in garanzia sé stesso al creditore, diventando assoggettato a quest’ultimo. In sostanza, significava darsi schiavo a qualcuno per pagare così i debiti del padre. Ma bisogna fermarsi qui, perché il nome Nexum, probabilmente, è utilizzato dal brand del gruppo Bros Manifatture in un senso completamente diverso.
La parola, infatti, dovrebbe indicare un nesso, cioè un legame tra due soggetti. In questo caso, il nesso sta nell’intreccio di fili metallici in argento naturale e in versione colorato con rutenio nero con cui sono composti i gioielli. Non a caso Pianegonda accosta la collezione Nexum all’immagine della Tour Eiffel, opera costruita con un intreccio di elementi di ferro. I gioielli della collezione Nexum, inoltre, presentano al loro interno zirconia cubica di diversi colori: bianca, gialla, azzurra, violetta. A voi scoprire il nesso.