Nato nel 1995 come brand giovane, Dodo rappresenta oggi circa il 30% del fatturato del gruppo Pomellato e, con il tempo, ha conquistato una propria autonomia. Non solo: i gioielli di Dodo hanno anche seguito un’evoluzione darwiniana. Se il design è rimasto coerente con quello degli anni passati, con molte silhouette di animali e icone lineari, con il tempo le collezioni hanno puntato a legare la forma semplice dei bijoux a una realizzazione più raffinata, con l’utilizzo di oro e pietre preziose. È il caso dei nuovi gioielli, che riprendono il gioco delle stelline, ma con l’aggiunta di oro bianco o rosa, piccole pepite e stelle con pavé di diamanti bianchi, brown e black, rubini, tsavoriti e zaffiri, in pavé realizzati a mano. Ma c’è anche un bracciale con stringa in cuoio dedicato al 2016. I prezzi sono coerenti con quanto offerto: pepita in oro bianco e diamanti bianchi, in oro rosa e diamanti brown, in oro rosa e diamanti black da 680 euro. Rondella in oro bianco e diamanti bianchi, in oro rosa e zaffiri, rubini, diamanti brown e tsavoriti da 300 euro.
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