La collana Rose de France di Alessio Boschi: una storia di alta gioielleria piena di sorprese ♦︎
Alta gioielleria: la collana Rose de France di Alessio Boschi è ispirata ai roseti settecenteschi di Maria Antonietta, la regina ghigliottinata durante la Rivoluzione francese, e riabilitata con una revisione storica, nonché da film di successo. E siccome Alessio Boschi più che un designer è un artista che lavora con oro e pietre preziose, ma trae ispirazione dalla Storia della cultura, ecco che il gioiello presentato a VicenzaOro ha necessità di un articolo a sé. Non solo perché si tratta di una elaborata creazione orafa, ma anche perché è uno di quei pezzi fuori dai consueti canoni della gioielleria. Come è abitudine di Alessio Boschi.
La collana, tra l’altro, riserva delle sorprese nascoste: un’altra caratteristica del gioielliere romano con base a Bangkog.
La collana Rose de France è realizzata con pietre in colori pastello, griffe smaltate di arancione che, mentre fissano la pietra alla montatura, svolgono una funzione decorativa minore, ma essenziale nel suo complesso: rappresentano i pistilli. Il retro mostra una fattura artigianale di altissima qualità: i pezzi possono muoversi per adattarsi meglio al décolleté. Sul metallo, i calici incisi raccolgono dei petali: qui Alessio Boschi ha utilizzato la tecnica en tremblant, che permette ad alcune parti del fiore di vibrare con il movimento del corpo di chi indossa il gioiello. Proprio come fossero veri petali vegetali. I calici altro non sono che forme geometriche definite dai tagli ripresi a mano, secondo la tecnica a-jour inventata per dare risalto alla luce delle pietre sull’altro lato, ossia la parte anteriore.
Non solo, la chiusura, nascosta da un diamante, può essere posizionata a diverse altezze per modulare la lunghezza della collana.
Non poteva mancare la versatilità: la parte pendente della collana può essere staccata per trasformarsi in una spilla lunga, oppure in una coppia di orecchini asimmetrici.
La chiusura è una rosa. Insomma, ormai lo sappiamo, una delle principali caratteristiche dei gioielli di Boschi è il gioiello nel gioiello, con la levetta nascosta che apre uno scrigno segreto, in cui è inciso un motto o disegnata una miniatura, oppure la componente meccanica che rende l’oggetto talmente versatile da trasformarsi in tre gioielli diversi con altrettanti usi. E immancabilmente, pur essendo consci di tutto ciò, Alessio Boschi riesce sempre a sorprendere. Monica Battistoni