Gioielleria in Cina
Gioielleria in Cina

L’impatto del coronavirus sul mondo dei gioielli e dell’oro

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Quale impatto avrà il coronavirus, alias Covid19, sul mondo della gioielleria e dell’oro? Prova a rispondere Juan Carlos Artigas, direttore per Ricerca e investimenti del World Gold Council, associazione delle principali aziende di estrazione e commercio di oro. L’esperto, in sostanza, traccia due scenari: quello più positivo, con un’emergenza destinata a risolversi nel giro di poco tempo, qualche settimana. E uno scenario peggiore, con un coronavirus che si abbatte come un flagello anche sul mondo occidentale: questo potrebbe portare a minori vendite di gioielli ma, contemporaneamente a un maggiore prezzo dell’oro.

Le cinesi amano il lusso
Le cinesi amano il lusso

Al centro del consumo di oro, però, è inevitabile mettere l’epicentro dell’epidemia, la Cina. Con una premessa: è sbagliato, secondo Artigas, fare un paragone con la Sars, altra epidemia che ha colpito la Cina tra 2002 e 2003. In quel caso, infatti, l’impatto sulle condizioni sanitarie (numero di contagiati e di morti) è stato nettamente minore.

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Acquirenti cinesi a Baselworld

Per quanto riguarda la Cina, per esempio, si può già dire che la domanda cinese di gioielli è stata nettamente minore rispetto allo scorso anno. Anche perché i cinesi acquistano gioielli specialmente nel primo e quarto trimestre dell’anno. La diminuzione delle vendite, al momento è di circa il 10-15%. C’è, poi, il riflesso sul prezzo dell’oro, che tradizionalmente sale quando nel mondo si affacciano crisi di vario genere. Oggi la Cina, spiega il World Gold Council, è il più grande mercato dell’oro, contribuendo al 30% della domanda dei consumatori nel 2019.

Pepite e lingotti
Pepite e lingotti

Alcuni degli effetti del coronavirus sono già visibili dall’aumento dei volumi degli scambi allo Shanghai Gold Exchange, la Borsa dell’oro cinese, che ha visto acquisti degli investitori. Ma alla fine la potenziale decelerazione della domanda dei consumatori potrebbe avere un effetto più evidente sul prezzo rispetto al 2003.

Precauzioni per il coronavirus
Precauzioni per il coronavirus

In sintesi, a causa del coronavirus la domanda di oro nel primo trimestre può contrarsi di almeno il 10-15%. Se la domanda riprenderà o continuerà ad attenuarsi, dipenderà dalla durata dell’epidemia e dal suo impatto sulla crescita economica.

I due scenari

Modella cinese con gioielli di Annamaria Cammilli
Modella cinese con gioielli di Annamaria Cammilli

1 Se la situazione viene risolta relativamente rapidamente e l’impatto globale è contenuto, il risultato potrebbe essere limitato a una domanda cinese dell’oro più debole e un impatto transitorio sul prezzo

2 Se, invece, l’epidemia si diffonde ulteriormente e continua a influenzare il sentimento degli investitori, i flussi globali di volo verso la qualità, tra le preoccupazioni di una decelerazione globale, potrebbero avere un impatto (positivo) più sostenuto sul prezzo dell’oro.

Gioielleria in Cina
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