I gioielli di Malakine, alias Catherine Malvaux, designer belga con l’anima russa ♦︎
Il sito web di Malakine riporta una frase di Michele della Valle, un grande designer-artista italiano che ha base a Ginevra: «È iniziato come un gioco e deve rimanere come un gioco». Ma il gioco di Catherine Malvaux è assolutamente serio: d’altra parte, tutti sanno che non si scherza quando ci si diverte a fare qualcosa. E questo qualcosa sono gioielli, creati su misura oppure in brevi e raffinate collezioni.
Catherine Malvaux è una designer belga di origine russa. Da queste origini ha coltivato la passionalità e il desiderio di spingersi oltre. Dove? Sulla frontiera invisibile che accompagna chi lavora nella gioielleria: disegnare pezzi originali, esclusivi, ma allo stesso tempo che si adattino alla personalità di chi li indossa. Nella storia di Malakine, che è una crasi tra il nome della nonna e quello del marito, ci sono studi di antropologia e filologia, ma anche di disegno e pittura (i preferiti sono Degas e Boldini) all’Accademia des Beaux-Arts prima di un lavoro di consulenza nel mondo delle imprese. Ma la svolta è arrivata davanti a una retrospettiva del lavoro di Fabergé organizzata a Parigi, che l’ha spinta a studiare gemmologia (rivela di avere una predilezione speciale per il taglio cabochon) e la frequentazione degli artigiani di Anversa, dove dal 2007 realizza i suoi gioielli. Giulia Netrese