Dalla carta patinata alla brillantezza dei gioielli: Marie Lichtenberg ha lasciato le pagine della moda di Elle per reinventarsi designer. Ma solo dopo aver disegnato una collezione di camicette ricamate a mano in stile Kama Sutra, con bottoni d’oro e pietre preziose. Insomma, un passaggio graduale dalle stoffe degli abiti a bijoux, anche se i ciondoli delle collane (sono la parte preponderante del suo lavoro) sono sostenuti da cordini colorati di cotone, che creano un link con il mondo dell’abbigliamento.
Nella sua bio, Marie Lichtenberg racconta che la madre era una collezionista di gioielli antichi e raffinati. Insomma, la designer ha avuto fin da subito consuetudine con il mondo della gioielleria. Ora propone catene grandi che, racconta, sono ispirati alle sue origini creole, con medaglioni che hanno radici nelle Indie occidentali francesi da cui proviene una parte della sua famiglia. Ma una parte di gioielli è ispirata, invece, all’India e alle atmosfere mistiche di Jaipur: il cordino di cotone Mauli, ricorda riti e consuetudini del Paese asiatico. Il filo di cotone rosso legato al polso di chi visita un tempio è una tipica usanza indù come atto di amicizia, ma anche per ricevere una offerta. Ma ora serve anche per i gioielli di Marie Lichtenberg.