I gioielli della designer belga, di origine coreana, Kim Hye Mee: semplici geometrie che nascondono complesse soluzioni ♦
Lei si definisce «grezza e raffinata allo stesso tempo». Kim Hye Mee è una designer di origine coreana, ma cresciuta a Bruxelles, Belgio, dove vive e lavora con sede ad Anversa. Ha fondato il brand che porta il suo nome nel 2012. A dire il vero grezza non lo è per nulla. Anzi, la sua ricerca sulla forma più che sui materiali, la colloca tra i designer emergenti e, senza dubbio, originali. Le sue collezioni sono posizionate nella fascia alta della gioielleria, con un lusso non troppo ostentato, lineare, quasi semplice. Quasi.
In realtà le sue idee sembrano facili, ma sono frutto di una forte personalità. A fare da padrona è l’idea del doppio. I suoi pezzi sono spesso reversibili, piegabili, trasformabili. Anelli con due facce, bracciali che si sdoppiano e orecchini che si dimezzano fanno parte del repertorio di questa giovane ma decisa designer: per consentire questi movimenti, spesso i gioielli nascondono complessi meccanismi invisibili. In fondo, anche lei vive due volte, tra cultura asiatica ed europea. Oro, anche rodiato, e diamanti bianchi o neri, costituiscono i materiali base su cui lavora Kim Hye Mee. Prezzi: un anello della collezione Swing Swing ring costa circa 6000 euro. Giulia Netrese