Bisogna partire dal 1997, quando Maria De Toni fonda un movimento artistico: H.P.- Art. Obiettivo: contaminare l’economia con l’apporto di artisti e designer. Un progetto che è valso alla promotrice l’approdo tra i finalisti del Premio Guggenheim Impresa & Cultura anno 1998. Venti anni dopo, a Sandrigo, tra i marchi hanno reso celebre l’industria del gioiello dell’area di Vicenza, Maria De Toni cerca ancora di costruire ponti tra diversi mondi. In particolare, quelli della moda, della cultura e del gioiello. Oro, diamanti e gemme preziose sono i materiali su cui l’imprenditrice vuole legare diversi aspetti decorativi. Esempi citati sono la creazione del Gioiello per la Pace per l’Unesco nel 2000, oppure il libro e nella mostra del 2004 Le Vie dell’Oro – Vicenza, Venezia La Serenissima e l’Oriente (1404-2004) e nel gioiello Palladio e l’Oriente del 2008. Ma la multitasking designer non si ferma qui. Promuove anche un «nuovo Rinascimento tra Oriente e Occidente con la diffusione internazionale delle proprie collezioni di gioielli in oro di design contemporaneo ad alto valore stilistico, arricchite da nuove linee glamour grazie alla recente acquisizione del marchio storico Auritalia». G.N.
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