Diadema in oro, cammeo e smalto di Jacques-Amboise Oliveras del 1808 circa con cinque cammei ovali in pietra dura raffiguranti Zeus, Dioniso (probabilmente XVIII secolo), Medusa, Pan e Gaia (probabilmente fine XVI secolo); offerto insieme a una chiusura da cintura di design simile, con un cammeo in agata di Medusa (probabilmente fine del XVI secolo) e un ornamento per cintura con un cammeo in pietra dura di Zeus (1780-1800), nella custodia originale
Diadema in oro, cammeo e smalto di Jacques-Amboise Oliveras del 1808 circa con cinque cammei ovali in pietra dura raffiguranti Zeus, Dioniso (probabilmente XVIII secolo), Medusa, Pan e Gaia (probabilmente fine XVI secolo); offerto insieme a una chiusura da cintura di design simile, con un cammeo in agata di Medusa (probabilmente fine del XVI secolo) e un ornamento per cintura con un cammeo in pietra dura di Zeus (1780-1800), nella custodia originale

I gioielli di Joséphine raddoppiano la stima




Nell’anno dell’anniversario della morte di Napoleone, due diademi che, per tradizione, si pensa siano appartenuti a Joséphine de Beauharnais (1763-1814), moglie dell’imperatore francese, sono stati venduti da a Londra da Sotheby’s per 576.600 sterline (circa 671.00 euro o 759.000 dollari). Una cifra che ha quasi raddoppiato la stima massima di 300.000 sterline. Segno che i gioielli storici conservano un fascino che va al di là del loro valore materiale.

Giuseppina di Beauharnais ritratta da Andrea Appiani
Joséphine de Beauharnais ritratta da Andrea Appiani

I diademi sono considerati esempi del più raffinato artigianato francese dell’inizio del XIX secolo. Sono stati realizzati a Parigi intorno al 1808 con design neoclassico. Dopo la Rivoluzione francese, infatti, Napoleone aveva cercato di legittimare il suo nuovo governo facendo risorgere riferimenti storici e culturali all’antica Roma. Joséphine capì il valore della sua immagine pubblica, e usò vestiti e gioielli per evocare gli ideali del mondo antico e collegandola con l’attuale Impero per aumentare il prestigio del regime del marito.

Diadema in oro, cammeo e smalto di Jacques-Amboise Oliveras del 1808 circa con cinque cammei ovali in pietra dura raffiguranti Zeus, Dioniso (probabilmente XVIII secolo), Medusa, Pan e Gaia (probabilmente fine XVI secolo); offerto insieme a una chiusura da cintura di design simile, con un cammeo in agata di Medusa (probabilmente fine del XVI secolo) e un ornamento per cintura con un cammeo in pietra dura di Zeus (1780-1800), nella custodia originale
Diadema in oro, cammeo e smalto di Jacques-Amboise Oliveras del 1808 circa con cinque cammei ovali in pietra dura raffiguranti Zeus, Dioniso (probabilmente XVIII secolo), Medusa, Pan e Gaia (probabilmente fine XVI secolo); offerto insieme a una chiusura da cintura di design simile, con un cammeo in agata di Medusa (probabilmente fine del XVI secolo) e un ornamento per cintura con un cammeo in pietra dura di Zeus (1780-1800), nella custodia originale

I due diademi fanno parte di una parure (progettati per essere indossati anche insieme). Sono realizzati in oro e smalto champlevé blu decorato con venticinque intagli di corniola, prevalentemente teste classiche maschili e femminili. Sono stati offerti insieme a un paio di orecchini pendenti, ciascuno con un solo intaglio e similmente decorati, e un pettine per capelli e un ornamento per cintura, con al centro con un cammeo in corniola di Bacco. I gioielli sono stati custoditi a Londra per 150 anni.

Diadema in oro, cammeo e smalto di Jacques-Amboise Oliveras del 1808 circa con cinque cammei ovali in pietra dura raffiguranti Zeus, Dioniso (probabilmente XVIII secolo), Medusa, Pan e Gaia (fine XVI secolo)
Diadema in oro, cammeo e smalto di Jacques-Amboise Oliveras del 1808 circa con cinque cammei ovali in pietra dura raffiguranti Zeus, Dioniso (probabilmente XVIII secolo), Medusa, Pan e Gaia (fine XVI secolo)







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