I bijoux delicati di Carolina Ravarini, designer milanese che ha lasciato la toga per comporre collane ♦
Invece della toga da avvocato, Carolina Ravarini indossa collane colorate, con pietre semipreziose e rame. Bijoux, insomma, ma graziosamente milanesi, con quel gusto e carattere che solo il capoluogo lombardo può avere. Decisamente non era il suo destino lavorare in un’aula di tribunale, nonostante la laurea in giurisprudenza. D’altra parte, con un padre architetto e designer, e una nonna pittrice il dna non poteva che essere creativo. Come tanti altri creatori e creatrici che hanno trovato un posto nel mondo dei gioielli,
Carolina ha iniziato da bambina, creando piccole collane perle vendite di beneficenza organizzate dalla madre. Poi, da grande, ha imparato la tecnica utilizzata per formare i rosari, con piccole perle unite da elementi di metallo. La sua fortuna, oltre che la bravura nel comporre le collane, è stata essere notata dall’azienda che produce le calze Gallo. La collezione Gemelli, presentata nelle boutique del marchio, ha avuto successo. Da lì il passo di abbracciare la vita della designer a tempo pieno, con un debutto in via Sant’Andrea, il cuore della moda milanese. Il suo stile? Ispirazioni esotiche e artigianalità Made in Italy. I bijoux hanno un’aria anche vagamente esotica, nonostante la milanesità: è l’effetto del simbolo scelto per la sua piccola Maison, l’elefante. Che, in effetti, non si è mai visto a passeggio per la città lombarda.