Il 2015 è l’anno dell’Expo e Stephan Hafner rende omaggio all’esposizione universale con quattro collezioni ispirate a luoghi e culture dei continenti, dove i modelli di punta sono i bracciali e la luce è quella dei diamanti. Così i decori delle architetture del Nord Africa sono i motivi che si ripetono nel bracciale della collezione Jasmine, una rivisitazione del tipico tessuto di diamanti Stephen Hafner. Una struttura morbida, ma solida, composta da fili rigidi e arrotondati in oro bianco, compone invece il bracciale della collezione Oceano, dedicato all’America e ai suoi mari. Ha12 carati di diamanti di varie grandezze ed è stato il primo pezzo venduto a VicenzaOro January. Insomma, un deciso ritorno al bianco, al classico dell’alta gioielleria per la maison piemontese, rilanciata da un gruppo di finanziatori indiani dopo la scomparsa del suo fondatore nel 2009. I gioielli, nei modelli Chopin caratterizzati dal taglio navette, si accompagnano talvolta agli zaffiri per ricordare i notturni del grande compositore. Questa collezione guarda al Romanticismo ottocentesco, espressione della cultura europea, ma punta anche, come le altre, alle clienti asiatiche e ai mercati emergenti, con clienti che spendono più facilmente. I topazi coloratissimi e l’uso audace delle combinazioni di colore caratterizzano Aria, la seconda collezione dopo Acqua di una trilogia dedicata agli elementi naturali. Una linea giovane, una sorta di entry level. Infatti, il modello base parte da circa mille euro, con pietre preziose e semipreziose dal taglio ovale. Mentre Promise, l’anello premiato nel 2011 come il migliore anello di fidanzamento, continua a far sognare anche quest’anno con diamanti rosa e zaffiri che vanno dal cipria al viola. Monica Battistoni
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