Anello della collezione Aura
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Coronavirus, la strategia di Gismondi 1754




Il coronavirus, che si è abbattuto anche sulle aziende della gioielleria, spiega Gismondi 1754, può essere sconfitto con un solo vaccino: diversificare le località di vendita. L’impresa di gioielleria genovese, per esempio, dopo la DJWE-Doha Jewellery Watches exibition, la più importante esposizione dedicata al mondo della gioielleria e dell’orologeria che si è tenuta a Doha a fine febbraio 2020. Al termine dell’esposizione, dedicata principalmente a una clientela retail (ordini per 200.000 euro), Gismondi 1754 ha ufficializzato l’accordo con il Gruppo Alfardan per l’ apertura di un corner Gismondi 1754 presso il department store di Alfardan a Doha, che consentirà al brand genovese di approdare con continuità nel mercato qatariota.

Voglio rassicurare i nostri clienti, i nostri investitori e azionisti che stiamo affrontando il momento con consapevolezza e la giusta reattività, in modo da non risentire in modo sensibile degli effetti dell’emergenza Coronavirus e siamo già al lavoro per mettere in campo strategie alternative che ci consentano di ottimizzare e concretizzare le opportunità che il mercato ci sta offrendo. L’accordo con Alfardan ci dà un impulso forte in un Paese strategico, così come potenzieremo il canale con gli Stati Uniti. Essere presenti in diversi Paesi nel mondo ci consente di poterci muovere con elasticità e essere reattivi nel recepire i segnali del mercato, confortati dagli apprezzamenti di clienti e concessionari che incrementano la domanda dei nostri gioielli a livello di singole region.
Massimo Gismondi, Ceo di Gismondi 1754

Massimo Gismondi
Massimo Gismondi

Gismondi 1754, che è una società quotata in Borsa, tiene anche a rassicurare i propri investitori e stakeholders di aver già pianificato un piano di contingency a sostegno del fatturato per il 2020, potendo a oggi stimare una prevedibile diminuzione dei ricavi del negozio stagionale di Portofino e di quello di Milano che, nonostante sia chiuso dal 25 febbraio in ottemperanza ai decreti emessi dal Governo, nei primi due mesi del 2020 ha registrato un aumento delle vendite del +226% (44.010 euro), rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Il piano prevede il dirottamento di parte dello stock dei negozi in Italia nel mercato statunitense, intensificando la rete vendita americana (blocco aereo permettendo). Allo stesso tempo, nonostante la Società avesse stabilito nel proprio business plan di rendere operative le vendite online dal 2021, stante l’attuale situazione, il management team ha deciso di accelerare fin da subito il piano di messa online delle collezioni, avviando la trattativa per la vendita dei prodotti su piattaforme digitali internazionali in modo da rendere operativo il servizio e-commerce già entro la primavera 2020.

Molto buoni, infine, i dati del negozio di Saint Moritz che, pur chiudendo con una settimana di anticipo, tra il mese di gennaio e il 10 marzo 2020 ha registrato +34% (pari a vendite per 90.546 euro), rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Jane Fonda con il set Rugiada di Gismondi 1754
Jane Fonda con il set Rugiada di Gismondi 1754
Collana con diamanti e smeraldi di Gimondi 1754
Collana con diamanti e smeraldi di Gimondi 1754 vincitrice a Couture Design Awards
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