I gioielli tra cultura e sfarzo di Coomi, dall’India agli Usa. Ora con una nuova collezione con gli smeraldi colombiani di Muzo ♦
Dai palazzi fané di Mumbai ai viali trafficati di New York o Los Angeles: Coomi Bhasin è una designer indiana che nel 1977 ha lasciato il suo Paese natale (con molta nostalgia) e ha fondato la sua azienda di gioielli negli Usa. È uno strano mix di stile e filosofia: designer tessile, architetto e paesaggista, ha portato le sue esperienze nel mondo della gioielleria.
Non a caso si definisce una donna rinascimentale, cioè capace di creare e ragionare su molti binari diversi della cultura. La sua marca di gioielli è attiva dal 2002 e non ha faticato a trovare un posto di rilievo non solo negli Stati Uniti, ma anche all’estero. La sua laurea in Storia dell’Arte l’ha portata creare collezioni che si ispirano all’antichità, dal mondo degli Egizi alla scultura greca e romana. Ma non solo, come dimostra la Muzo collection, con gli smeraldi colombiani estratti dalla società mineraria. Amica e apprezzata da molte celebrity, Coomi ha trovato un equilibrio tra Storia con la S maiuscola e le storie (con la s minuscola) di attori e attrici. In fondo a Mumbay l’industria più fiorente è quella di Bollywood. Alessia Mongrando