Alexandra Mor nell’Olimpo delle migliori designer del secolo. E con una missione nobile: salvare gli elefanti dal bracconaggio ♦︎
Quante brave designer sarebbero disposte a fare qualche sacrificio pur di entrare tra le selezionate di Women Jewellery Designers, prestigioso volume redatto dalla gemmologa e scrittrice Juliet Weir-de la Rochefoucauld? Alexandra Mor ci è riuscita, e senza sforzo.
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Il volume, pubblicato dalla Acc Publishing di Londra, approfondisce l’influenza e il lavoro delle designer di gioielli di tutto il mondo nel corso del secolo scorso fino a oggi. Per quanto riguarda lo stile di Alexandra Mor, Juliet Weir-de La Rochefoucauld scrive: «I gioielli di Mor sono giovani e del momento. Sono intensamente personali. Portano nel ventunesimo secolo l’ideale americano di gioielli che possono essere trasformati per diverse occasioni. Si possono aggiungere semplici orecchini per creare elaborati orecchini chandelier, mescolando e abbinare una varietà di gocce di pietre preziose: un’idea che ha attraversato l’Oceano Atlantico dall’Europa del XVIII e XIX secolo. I suoi gioielli parlano di aggraziata semplicità e linee eleganti che si soffermano sulla mente, esigendo un’ammirazione esigente – classici pronti a perpetuare i ricordi per la generazione successiva». Insomma, un commento molto gratificante per la designer americana, che nel 2016 si è trasferita a Bali. Che non solo è capace di creare pezzi unici di alto livello, con pietre straordinarie e composizioni raffinate e originali. Alexandra Mor è anche capace di innovare e stupire, come quando abbina pietre preziose a semi di tagua. Cioè un legno esotico che è chiamato anche avorio vegetale. È un materiale ricavato dai semi di una palma, la Phytelephas macrocarpa, che cresce nella foresta pluviale del Sud America. Il frutto, una volta essiccato, ha consistenza, colore e aspetto molto simile all’avorio e può essere facilmente lavorato e tinto. La designer lo utilizza in abbinata con perle o quarzi: l’effetto è davvero sorprendente. E non è una scelta solo stilistica: la designer ha optato per i semi di tagua per non contribuire all’uccisione degli elefanti. Forse non lo sapete, ma ne viene abbattuto uno ogni 15 minuti dai bracconieri a caccia di zanne. Alessia Mongrando