Anya Kivarkis, spilla Movement
Anya Kivarkis, spilla Movement

A Firenze il gioiello d’avanguardia




Prenotate aereo, treno o albergo per Firenze. E non solo per le storiche meraviglie artistiche della città. È in arrivo, infatti, la Florence Jewellery Week 2022 (dal 28 aprile al 2 maggio), curata da Giò Carbone e Alice Rendon. L’evento si svolte in diverse sedi, tra mostre, incontri e workshop dedicati, ovviamente, al mondo della gioielleria. Al centro c’è Preziosa, mostra allestita alla Galleria delle Carrozze di Palazzo Medici Riccardi, che riunisce il lavoro di nove artisti-gioiellieri: Lauren Kalman, Anya Kivarkis, Rein Vollenga, Sam Tho Duong, Jayne Wallace, Kazumi Nagano, Conversation Piece (Beatrice Brovia & Nicolas Cheng), Ana Rajcevic e Barbara Paganin.

Lauren Kalman, oggetto indossabile Flourish
Lauren Kalman, oggetto indossabile Flourish

Obiettivo, secondo gli organizzatori, è «comprendere attraverso il lavoro di questi autori come si stiano ridefinendo gli orizzonti del gioiello contemporaneo, campo che si trova oggi a misurarsi con il progressivo disfacimento di categorizzazioni ormai obsolete, aprendosi alla fusione dei linguaggi espressivi e all’intersezione delle pratiche artistiche». Per questa ragione in mostra non ci solo gioielli, ma anche sculture indossabili.

Anya Kivarkis, spilla Movement
Anya Kivarkis, spilla Movement

Altro driver è la smaterializzazione dell’oggetto nell’era del digitale, che si spera non si diffonda fino a far scomparire la matericità del gioiello. Non poteva mancare un aspetto legato alla sostenibilità e, in particolare, all’upcycling, ovvero del riciclo creativo. Peraltro, una pratica da sempre in vigore appena si indossa un gioiello di famiglia ereditato. Da segnalare anche le installazioni artistiche vestibili dell’olandese Rein Vollenga, le creazioni della serba Ana Rajcevic delle statunitensi Lauren Kalman e Anya Kivarkis. Qui siamo nell’area della ricerca, con strane oscillazioni tra arte concettuale e artigianato orafo perfettamente compatibile con l’usuale impiego dei gioielli.

Barbara Paganin, Memoria aperta
Barbara Paganin, Memoria aperta

L’inglese Jayne Wallace propone invece una iniezione hi-tech nell’oggetto-gioiello, la coppia italo-hongkonghese formata da Beatrice Brovia & Nicolas Cheng recupera dalle discariche i minerali di cui sono fatti i dispositivi elettronici mentre l’italiana Barbara Paganin recupera oggetti della memoria dai mercatini dell’usato per trasformarli in nuovi ibridi che attraversano il tempo. Se volete stupirvi, sappiate che c’è anche il vietnamita Sam Tho Duong che  taglia, piega e assembla insieme secondo una logica di incastri vasetti di yogurt esauriti e  Kazumi Nagano che applica alla gioielleria tecniche tessili e pittoriche tradizionali dello stile giapponese.

Florence Jewellery Week
28 aprile – 2 maggio 2022
Mostra Preziosa
Galleria delle Carrozze di Palazzo Medici Riccardi
Firenze, Via Cavour 5
Ingresso libero

Jayne Wallace, ReFind, oggetto portatile, Corian, ottone, schermo digitale
Jayne Wallace, ReFind, oggetto portatile, Corian, ottone, schermo digitale

Kazumi, Nagano, collana
Kazumi, Nagano, collana







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