Baselworld 2017
Baselworld 2017

Un addio pesante a Baselworld



Baselworld, la più grande fiera di orologeria e gioielleria, perde un altro pezzo, Eberhard ♦︎

Noi ci occupiamo di gioielli, come indica il nome della nostra testata. Ma dobbiamo registrare una notizia che è  collegata con il mondo dei gioielli indirettamente: Eberhard & Co., Maison svizzera di orologeria nata nel 1887, che quest’anno celebra 130 anni di storia, ha annunciato che non sarà presente nel 2018 a Baselworld, il più grande salone mondiale dell’orologeria e gioielleria, del quale è stato espositore per 70 anni.

Non è una notizia da poco. Quello che è stato il più grande appuntamento mondiale per l’orologeria, ma anche per la gioielleria, perde un pezzo importante.

«Proprio nel corso dell’ultima edizione della Fiera di Basilea, nonostante il marchio sia stato tra i protagonisti principali della manifestazione, grazie anche alla collocazione nella prestigiosa Hall 1.0, si è iniziato a riflettere sull’opportunità di un cambiamento, arrivando a maturare la decisione di non affidare più a Baselworld la presentazione delle novità del brand», si legge in un comunicato dell’azienda svizzera. «Eberhard & Co. ha quindi scelto per il 2018 di non essere più fra i marchi del Salone, la cui organizzazione ha annunciato per la prossima edizione un’ulteriore defezione degli espositori stimabile fra il 30% e il 60%, dopo le già notevoli riduzioni verificatesi negli ultimi anni. Risulta evidente che per i marchi indipendenti come Eberhard sia giunto il momento di slegarsi dai contesti tradizionali per cercare una maggiore vicinanza ai mercati e alle loro esigenze».

Mario Peserico, Eberhard
Mario Peserico, Eberhard

Il commento di Mario Peserico, direttore generale di Eberhard, è ancora più severo: «Baselworld è stato in passato rappresentativo della filiera del settore, ma questo aspetto sta ora scomparendo senza che venga sostituito da un nuovo progetto. Credo che molte altre saranno le defezioni per il 2018». Eberhard ha aggiunto che la presentazione delle sue novità 2018 avverrà a partire da marzo attraverso attività ed eventi dedicati.

È un colpo duro per Baselworld. Già quest’anno la fiera aveva visto calare il numero degli espositori: «Sono stati 12 mesi difficili e hanno costretto alcuni operatori ad abbandonare l’industria dell’orologeria o della gioielleria», aveva ammesso Sylvie Ritter, managing director di Baselworld. «Il nostro processo di trasformazione dovrà sempre prediligere la qualità alla quantità. A titolo di prova, per questa edizione abbiamo deciso di respingere alcuni espositori. È una scelta, la nostra scelta». Un modo elegante per giustificare la diminuzione degli stand presenti. L’edizione 2017 (era la numero cento), infatti, ha chiuso con 106.000 buyer (-4% rispetto al 2016, quando erano stati 111.000 e meno anche dei 114.000 del 2015) provenienti da oltre 100 paesi. E  gli espositori sono scesi del 13,3%, da 1.500 a 1.300.

Baselworld 2017
Baselworld 2017

Nel settore della orologeria, per esempio, aveva già annunciato la sua defezione il gruppo Timex Swiss Luxury Division, che gestisce marche di lusso come Salvatore Ferragamo, Versace, Versus e Nautica attraverso accordi di licenza. Il settore dell’orologeria, tra l’altro, sta soffrendo la diffusione degli smart watch, dispositivi come l’Apple Watch, che per fatturato ha superato quello di un colosso come Rolex. E nella gioielleria da tempo non partecipano più a Baselworld molti marchi di media dimensione, come Vhernier o Antonini, per citare due italiani. Ora la fiera di Basilea dovrà cercare di utilizzare molta creatività per recuperare appeal.   





Baselworld 2017, interno
Baselworld 2017, interno

L'area di Crivelli a Baselworld
L’area di Crivelli a Baselworld

Sylvie Ritter
Sylvie Ritter







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