Un design molto personale quello di Yehouda Saketkhou e della sua Yael Design con base a San Francisco. A partire dal nome, omaggio alla sorella disabile ♦
Si chiama Yehouda Saketkhou, è cresciuto in Iran e in Francia, ma ora ha conquistato San Francisco con Yael Designs. Gioielli molto colorati, molto selezionati, molto costosi. Pezzi unici, in cui il materiale principale sono le pietre, spesso dai colori decisi: azzurro, rosa, rosse. Il designer ha il gioiello nel sangue: è nato in una famiglia di gioiellieri, ha iniziato come apprendista nella gioielleria dello zio dopo che la sua famiglia si è trasferita in California.

Il nome della Maison è un omaggio alla sorella Yael, disabile, che ha incoraggiato Yehouda a realizzare gioielli ritagliando le foto dei suoi pezzi preferiti. Lui non ha saputo resistere, e si è ispirato ad artisti, più che a brand noti nel settore: Jar, Salvador Dalì e l’estroso architetto catalano Antoni Gaudì. «Creo gioielli che scaldano i cuori di chi li indossa», dice lui. Dato che Yehouda ama viaggiare, spiega anche che i suoi gioielli si ispirano spesso alle architetture che incontra nel suo spostarsi da un punto all’altro del mondo, dalle Filippine alla Columbia. E viaggiare sembra sia fruttuoso: le creazioni artigianali di Yael hanno già vinto numerosi premi.






