La collezione Rêve_r di Mattioli, che mette in luce la parte nascosta delle pietre. Citrini, ametiste, diamanti, peridoti, rubini: tutte le gemme mostrano il taglio posteriore. Ora con nuove aggiunte ♦
Oltre alla collezione Antea di cui abbiamo già scritto qui. Mattioli nel 2016 ha presentato Rêve_r, aggiornata a VicenzaOro January 2018. La collezione che ha un nome che gioca su diversi significati. La parola, insomma, può essere letta in modi differenti. Cominciamo a dire che in francese la parola rêve significa sogno. E che, sempre nella lingua di Balzac, rêver significa fantasticare. Ma revers significa inverso. Il sogno è nato da un viaggio in Brasile di Licia Mattioli, che è rimasta incantata dalle gemme racchiuse nelle pietre prime dei geodi. Da questo capriccio geologico della natura nasce la collezione Rêve_r. Il risultato è sia un sogno che un gioco inverso, dato che le pietre incastonate sugli anelli sono sistemate in modo da spuntare dalla superficie, come se fossero fiorite dal terreno, invece che scoperte scavando. E, soprattutto, esibiscono il loro lato B. Su oro e titanio, i due metalli utilizzati per gli anelli, spuntano citrini, diamanti bianchi e neri, rubini. Quattro le varianti di questi anelli dalla pungente visibilità su tonalità verde, bianca, gialla e nero-rossa. Sono disponibili in due versioni simili, grande e piccola, oltre a una meno appariscente fedina. Monica Battistoni

















