I gioielli, i colori, la fantasia e un po’ di energia primitiva nella collezione di gioielli Color di David Webb.
Con un gioco di parole, si potrebbe chiamarlo World Wide Webb, perché la fantasia non ha confini. Con due «b» alla fine, come il nome del gioielliere nato nel 1925 ad Asheville in North Carolina, al culmine della Grande Depressione. E che, nonostante il clima di crisi, ha saputo comunicare attraverso i gioielli il suo amore per il bello. Grazie a quello che era il Federal Art Project, Webb ha imparato la tecnica della gioielleria, che ne ha fatto uno dei grandi designer per lungo tempo. Ma i gioielli di David Webb, apprezzati e collezionati da trendsetter come Jackie Kennedy, la duchessa di Windsor o Elizabeth Taylor, sono ancora oggi apprezzati dagli intenditori e anche dalle star di Hollywwod che li sfoggiano quando sfilano sul red carpet. Perché la Maison di New York non solo mette in campo tutto il lusso che si può immaginare, ma anche una creatività che non si è esaurita con il tempo. Come dimostra la collezione Color, in cui i gioielli prendono forma di totem atzechi, amuleti indios, monili rituali. Naturalmente è un pretesto per una virtuosa reinterpretazione dell’artigianato indigeno, che si trasforma in gioielli prodigiosi (anche nel prezzo). Rudy Serra