Gli anelli e i pendenti della Maison tedesca Victor Mayer ♦
Per due decenni (1989-2009), la rinomata azienda di gioielli tedesca Victor Mayer è stata autorizzata a creare i gioielli Fabergé in licenza esclusiva mondiale. Questo per dire che la perizia orafa del brand di Pforzheim valica i confini nazionali. L’impresa ha una storia antica e non stupisce che nel suo catalogo abbia anche una collezione chiamata Chevalière. La linea di gioielli è basata sul classico anello che nella tradizione riporta il sigillo nobiliare. L’anello serviva (nel passato) anche a imprimere la propria firma nella ceralacca con cui si sigillavano le missive. La nobiltà, in effetti, era spesso analfabeta e lo stemma era un elegante sostituto della firma.

Con i secoli, l’anello chevalière è poi stato indossato semplicemente per eleganza, spesso al mignolo o al dito indice, anche da chi non ha sangue blu. Faceva snob o, se preferite, cool. Fatto sta che è stato rivalutato, come nel caso della collezione firmata Victor Mayer. Gli anelli sono unisex e disponibili in due dimensioni. La caratteristica di questi anelli è la lavorazione guilloché: è un tipo di disegno ripetitivo, in questo caso anche su lacca, con righe incise, lineari oppure ondulate, circondate da una corona di diamanti. Oltre agli anelli Victor Mayer propone anche gemelli da polso, da uomo e anche per donna. Di recente la Maison ha proposto anche una serie di medaglioni apribili, realizzati sempre con la stessa tecnica orafa.

Due parole (ma si potrebbe scrivere un romanzo), sul brand tedesco. È stato fondato da Victor Mayer (1857-1946), artista e amante dell’arte (ora è di proprietà di Marcus Oliver Mohr). Dopo una formazione come incisore su lastre di metallo, Mayer nel 1877 è stato uno dei primi studenti della nuova scuola granducale di Arti e Mestieri. Ha passato tre anni a Vienna come incisore, dove ha imparato la tecnica di guilloché e smaltatura. Tornato a Baden Baden, ha fondato la propria manifattura di gioielli. La città termale tedesca, capitale estiva d’Europa durante la Belle Epoque, lo ha lanciato definitivamente. Dopo le difficili prove della Prima e Seconda guerra mondiale, i sopravvissuti della famiglia hanno avuto la forza di ripartire alla grande.






Sehr geehrter Herr Sella,
wow, ein wirklich toller Artikel über unsere Manufaktur VICTOR MAYER.
Herzlichen Dank für die fantastische Arbeit.
In der Überschrift ist Mayer leider falsch geschrieben, es wäre schön, wenn Sie das korrigieren könnten.
Herzlichen Dank,
Katja Pompa
Vielen Dank, wir für den Tippfehler entschuldigen, die wir sofort korrigiert (in den fünf anderen Sprachen gut geschrieben wurde, zum Glück). Ein großes Lob an euch. R.S.
Grazie mille per la sua preziosa collaborazione. Ribadisco – l’articolo é fenomenale 🙂