A Vicenza la Fratelli Bovo si è evoluta nel brand Peruffo Jewelry: produce gioielli delicati e dalle forme eclettiche grazie a una sofisticata tecnologia ♦
Non è vero che la tradizione orafa non si possa coniugare con l’innovazione tecnologica: lo dimostra l’azienda di Vicenza Fratelli Bovo, fondata nel 1977 dai fratelli Ivana e Luciano Bovo, ora guidata dai cugini Michele, Enrico e Roberto. Oggi l’azienda è condotta da Enrico Peruffo, seconda generazione e amministratore delegato del marchio, che ha dato nome al nuovo brand Peruffo Jewelry. In un’area dove l’oreficeria è spesso tramandata come un segreto di padre in figlio, Fratelli Bovo ha deciso di spingersi al limite delle possibilità che offre la tecnica: dalla tradizionale microfusione, alle lavorazioni in lastra tridimensionale con taglio e assemblaggio laser, dalle lavorazioni meccaniche a controllo numerico fino alla più recente introduzione della tecnologia Slm. Dato che, probabilmente, non ne avrete mai sentito parlare, ecco di che si tratta.
In sostanza, i gioielli realizzati con questa tecnica sono prima disegnati al computer in 3D. Poi, una speciale macchina deposita su un piano di lavoro un sottile strato di polvere metallica che è poi fusa da un laser. Ovviamente il movimento segue il disegno in 3D. Strato dopo strato il gioiello viene composto fino a completare il disegno. Ma questa tecnica di realizzazione consente anche di realizzare forme finora impossibili con le tradizionali tecniche di microfusione. Il risultato lo vede in alcune di queste immagini (buona parte dei gioielli continua a essere realizzata con i sistemi usuali).