L’artista del gioiello forse più ammirato al mondo, Wallace Chan, ha fatto centro. A Londra, come abbiamo già anticipato qui ha presentato un volume in edizione limitata con le immagini delle sue opere, ma anche una mostra con quarantina di opere frutto del suo personale Eden popolato di farfalle, libellule, pesci, insetti e draghi. Con la calma olimpica di chi pratica il buddismo zen, ma anche con la tenacia di chi non si fa distrarre dai vizi del successo, il designer ha mostrato agli occhi golosi dei visitatori i suoi gioielli in titanio e giada, pietre preziose e, soprattutto, tanta perizia nel realizzare le sue mini sculture. Che sono inimitabili: non a caso Wallace Chan a volte si costruisce gli attrezzi per poter realizzare un gioiello particolarmente difficile. Per non parlare del taglio delle pietre: il suo inconfondibile «taglio Wallace» ha richiesto 13 anni di duro lavoro.
Risultato: un gioiello come una collana di diamanti e giadeite chiamata Grande Muraglia, è stata venduta nel 2012 per 73,5 milioni di dollari. Ma il problema maggiore, con un monumento vivente come Chan, è che i suoi pezzi unici sono tanto preziosi quanto rari. Anche l’uomo più ricco del mondo dovrebbe attendere che l’elaborato percorso creativo del maestro. Quindi, anche se avete molti soldi da parte, rassegnatevi, fate un bel respiro e assieme a Wallace Chan dite: Om. Rudy Serra