I Giardini di Lakshmi porta Pasquale Bruni nell’olimpo della filosofia indiana, tra oro rosa e calcedonio ♦︎
Dai Giardini segreti ai Giardini inesplorati. A cui si aggiunge il profumo dei fiori del misticismo indiano. Pasquale Bruni continua ad abbinare l’estetica dei gioielli ai mondi della filosofia induista, come per la collezione I Giardini di Lakshmi. Per chi non lo sapesse, Lakshmi nei sacri testi indiani è la dea dell’abbondanza, della luce, della saggezza e del destino, ma anche della fortuna, bellezza e fertilità. Il pantheon induista la colloca come consorte di Viṣṇu, e madre con lui di Kama. Ma, ora, è anche la nuova collezione presentata dalla Maison di Valenza che richiama la forma dei petali di loto, e per questo motivo i gioielli sono considerati da Pasquale Bruni anche come una sorta di talismani. «Lakshmi è la bellezza di petali di loto che danzano in un saluto al sole», commenta la direttrice creativa, Eugenia Bruni. I gioielli dei Giardini di Lakshmi hanno una forma allungata, sinuosamente orientale. Sono in oro rosa a 18 carati, come per gli orecchini pendenti, oppure con un mosaico di calcedonio rosa, non a caso un colore tipicamente femminile, assieme a diamanti. Giulia Netrese