Le tiare sono tornate di moda, ma per Chaumet lo sono sempre state, tanto che per festeggiare i 230 anni dell’azienda fondata nel 1780 da Marie-Etienne Nitot, ha creato Josephine, una linea ispirata al diadema realizzato per la moglie di Napoleone Bonaparte, la prima cliente importante dell’orafo che grazie all’imperatrice dei francesi (oggi si direbbe che è stata una testimonial) divenne famosissimo e richiestissimo in tutta Europa. Cinque anni fa Chaumet ha lanciato primi anelli di fidanzamento in platino, con una fascia full pavé di diamanti taglio brillante, e altre due fasce laterali a sostenere un diamante con taglio a pera montato a testa in giù e con la punta posizionata esattamente al centro della pietra sottostante. Un design perfettamente simmetrico dal sapore vintage, ma rigoroso, che con il tempo si è arricchito di nuovi dettagli, colori e metalli. Oltre all’aggiunta di elementi a fascia, sempre full pavé (una lavorazione traforata per permettere alla luce di penetrare completamente attraverso le pietre), la linea di gioielli comprende anche i colori intensi dei diamanti gialli, dei rubini, degli smeraldi e degli zaffiri blu, rosa e viola, cosa abbastanza rara sopratutto per quelli rosa, montati su platino, al verde delle tormaline e il lampone delle rubelliti montate su oro rosa. E poi i motivi ad Aigrette per sottili bracciali, anelli e due tiare. In quasi tutti i pezzi, comunque, la protagonista è una gemma con taglio a pera, montata esattamente al contrario dei tradizionali solitari con pietre della stessa forma, le cui dimensioni vanno dai 0,40 carati a 1 carati e per gli esemplari più preziosi si arriva a 2 carati. Insomma, il diadema non si porta solo tra i capelli, ma anche al dito. Lavinia Andorno








