
Le sue creazioni sono state considerate una ventata di aria fresca tra i designer francesi: nel 2007 Caroline Gaspard ha fondato Akillis. Il brand, che ricorda la parola inglese to kill (uccidere) è diventato un punto di riferimento per chi ama un design aggressivo, fuori dagli schemi. Il mondo a cui si ispira la designer, infatti, è quello delle bond girl, le bellissime dei film di 007. Un motivo c’è: a 27 anni, erede di una dinastia di forniture per ufficio, Caroline si è trovata coinvolta in una sparatoria a Mosca, dove ha seguito il suo fidanzato. Lei stessa, racconta, ha esploso dei colpi. «Ho provato una specie di paura e di eccitazione mista al senso di potere di essere una Bond girl», ha raccontato. Quella esperienza le ha suggerito l’idea di concepire gioielli a forma di proiettile. «Le mie creazioni sono progettate per Paris Hilton e per uomini che vogliono far sapere che sono pericolosi».

La passione per i gioielli, in ogni caso, precede le peripezie da bond girl. Caroline Gaspard ha iniziato a disegnare gioielli a 17 anni, inizialmente per fare regali personalizzati. Il primo gioiello che ha creato è stato il padre: lo ha chiamato Re Giorgio, il nome del genitore. Ha provato anche la pittura su seta, l’acquerello. A Mosca, comunque, la designer francese si trova bene: «Dopo la scuola mi sono innamorata di Mosca. Questo è un paese libero e moderno, dinamico, dove tutto è possibile se lo si desidera. I russi lavorarno sodo e giocano un sacco: è uno stato molto d’animo positivo. Lì, ho lanciato una marca di lingerie, una sorta di Victoria ‘s Secret russa, ma avevo 24 anni e non ero in grado di negoziare con l’Indonesia, trovare produttori». Passata ai gioielli, ha fondato Akillis, cioè Achille. Ma il nome è stato trasformato per significare il lato aggressivo e provocatorio del marchio. Per i suoi gioielli Caroline utilizza oro 18 carati, oro bianco, oro giallo, oro, lucido o satinato rosa. Ma anche oro nero, cioè una patina di rodio nero su oro bianco. Belli, aggressivi: ma non usate questi gioielli per far male a qualcuno. Matilde de Bounvilles




