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Le nuove pietre di Stanoppi

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Le nuove collezioni di Stanoppi presentate a VicenzaOro 2017: tanzanite, diamanti e ametiste ♦

In Italia non ci sono solo Vicenza, Valenza, Arezzo, Napoli: i gioiellieri con una storia alle spalle sono un po’ ovunque, come Stanoppi, che si trova a Ferno, paese in provincia di Varese, ma con produzione anche a Milano. Fondata nel 1948 come azienda a conduzione familiare, con il tempo si è evoluta e ora propone una varietà di orecchini, anelli, collane e set di gioielli.

Orecchini in oro rosa 18 carati con ametista, peridoto e quarzo lemon
Orecchini in oro rosa 18 carati con ametista, peridoto e quarzo lemon

La mente imprenditoriale e creativa è Gisella Stanoppi, che ha nel cassetto il diploma all’Igi, Istituto Gemmologico Italiano. L’azienda produce gioielli che in gran parte esporta, in particolare nell’area del Medio Oriente, tanto che ha un ufficio all’aeroporto di Malpensa. Nulla vieta, però, di guardare i suoi gioielli, realizzati con pietre colorate preziose e semi-preziose, diamanti e perle, anche perché le sue collezioni sono commercializzate anche in Italia. Nelle immagini vedete alcuni esempi della sua produzione, come gli anelli in oro rosa con diamanti, smeraldo e zaffiro blu, o la collana con in oro rosa con zaffiri e diamanti. Giulia Netrese

Anello in oro bianco 18 carati, con topazio azzurro e peridoto
Anello in oro bianco 18 carati, con topazio azzurro e peridoto
Anello in oro bianco e rosa 18 carati, con tanzanite, tormalina rosa e diamanti bianchi
Anello in oro bianco e rosa 18 carati, con tanzanite, tormalina rosa e diamanti bianchi
Anello in oro rosa 18 carati con ametista verde e diamante bianco
Anello in oro rosa 18 carati con ametista verde e diamante bianco
Anello in oro rosa 18 carati
Anello in oro rosa 18 carati
Catena in oro bianco 18 carati con iolite e diamanti bianchi
Catena in oro bianco 18 carati con iolite e diamanti bianchi

Orecchini in oro bianco 18 carati con diamanti bianchi
Orecchini in oro bianco 18 carati con diamanti bianchi







A metà marzo l’evento digitale We Are Jewellery




Promette di essere una fiera, ma anche uno show, quasi un festival. Tutto digitale. We Are Jewellery è il nome dell’evento che, senza sostituire Vicenzaoro cancellato causa covid, promette un aggiornamento sul mondo della gioielleria. L’evento digitale è in programma il 23 marzo e, secondo Ieg, la società organizzatrice, è il punto di partenza di una roadmap su misura per il ritorno alle manifestazioni fieristiche in presenza del comparto. Vicenzaoro in edizione mista con la presenza fisica e digitale di aziende e visitatori, infatti, è prevista per metà settembre.

Foglie d'oro al museo archeologico di Arezzo
Foglie d’oro al museo archeologico di Arezzo

We Are Jewellery, invece, sarà seguito con video ad altissima definizione, in sintonia con le esperienze prodotte nel mondo dell’alta moda. Sono previsti oltre 30 Jewellery Frame, quadri ambientati interpretati da modelle che presenteranno le novità di collezione delle aziende e dei brand d’eccellenza del Made in Italy a una platea di buyer collegati da tutto il mondo.

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Una modella in una passata edizione di Oroarezzo

L’idea è stata sviluppa da Ieg in collaborazione con l’art director Beppe Angiolini, fashion buyer italiano più famoso. We Are Jewellery, in ogni caso, no avrà un link con Vicenza, ma con Arezzo, distretto specializzato nella lavorazione dell’oro. L’ambientazione dei collegamenti, infatti, è stata studiata per mettere in risalto gli aspetti monumentali e turistici della città Toscana.

Corrado Peraboni, Ceo di Ieg
Corrado Peraboni, Ceo di Ieg

Gioielli a OroArezzo
Gioielli a OroArezzo







Kelly Xie, dalla Cina con amore

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La esuberante fantasia della designer cinese Kelly Xie e la sua alta gioielleri ♦︎

È una piccola Maison, ancora poco conosciuta in Europa, ma produce una eccezionale alta gioielleria. Si tratta di Kelly Xie Fine Jewelry, brand fondato nel 2012 a Shanghai, in Cina. Anche in Europa dovrebbe avere la notorietà che merita. La fondatrice, Kelly Xie, ha imparato la lavorazione dei gioielli da un famoso maestro locale, con una particolare attenzione alla tradizionale pittura cinese. Come è tipico dei cinesi, ha lavorato sodo per migliorare le proprie capacità. Il training è durato dieci anni.

Anello China Rose Tianwai, in titanio, smeraldo Muzo, diamanti
Anello China Rose Tianwai, in titanio, smeraldo Muzo, diamanti

Il suo repertorio, spiega, spazia dal tradizionale al free-style e «trasuda immaginazione disinibita». utilizza molte pietre colorate e i suoi gioielli sono, in effetti, quasi la trasposizione di certe pitture tradizionali, ma rielaborate con maggiore vivacità. Questi quadri tridimensionali in oro e pietre preziose sono anche capaci di raccontare storie, ispirate in gran parte al mondo della natura. Inutile aggiungere che la fantasia nel disegno non reggerebbe se non fosse sorretta da una straordinaria capacità di tradurre le idee in gioielli lussuosi. Non a caso tempo fa alcuni gioielli selezionati dalla stessa designer sono stati venduti con successo all’asta di Hong Kong Poly Jewelry a un prezzo elevato. Se da noi Kelly Xie è ancora (per poco) sconosciuta, in Cina è già popolare tra star e celebrità dello spettacolo. Un motivo in più per conoscere il suo lavoro. Giulia Netrese

Spilla Lotus Wind in titanio con opale, pietra luna, tsavorite, zaffiro
Spilla Lotus Wind in titanio con opale, pietra luna, tsavorite, zaffiro
Orecchini Rainforest in oro bianco, diamanti, tsavoriti, smeraldi Muzo
Orecchini Rainforest in oro bianco, diamanti, tsavoriti, smeraldi Muzo
Orecchini in oro e diamanti
Orecchini in oro e diamanti
Spilla con cammeo Figlia del Mare su agata intagliata, oro 18 carati, diamanti, perle
Spilla con cammeo Figlia del Mare su agata intagliata, oro 18 carati, diamanti, perle

Anello farfalla in oro 18 carati, tsavorite, diamanti
Anello farfalla in oro 18 carati, tsavorite, diamanti







La ex Baselworld (forse) torna a giugno




Mentre Vicenzaoro ha cancellato la data di marzo per slittare a settembre, la ex Baselworld punta su giugno. Ma con molti punti interrogativi. Il Gruppo MCH, società che organizza l’evento di Basilea, che era stato cancellato dopo il forfait dei brand più importanti e messo all’angolo dal covid, tornano in pista e hanno programmato l’erede di Baselworld per giugno. In realtà l’evento non si chiamerà più Baselworld, ma HourUniverse, e spera di attirare perlomeno il mondo dell’orologeria che non partecipa a Watches & Wonders (ex SIHH), evento di Ginevra dedicato ai top del mercato delle lancette e che era programmato dall’8 al 12 aprile, ma che è stato a sua volta cancellato. HourUniverse era in origine previsto a Basilea, parallelamente a Watches & Wonders, ma il perdurare dell’epidemia ha convinto gli organizzatori della ex Baselworld a posticipare l’evento.

La cupola aperta che sovrasta la piazza che unisce i padiglioni della Fiera di Basilea
La cupola aperta che sovrasta la piazza che unisce i padiglioni della Fiera di Basilea

Al momento la nuova data non è stata ancora determinata, ma l’idea è quella di fissare l’appuntamento per HourUniverse a metà giugno, anche se non è escluso che si verifichi un ennesimo rinvio. D’altra parte, anche Reed Jewelry Group ha deciso di rinviare il JCK Las Vegas. L’ultima Baselworld si è svolta nel 2019, tra abbandoni e polemiche dopo l’addio di Rolex, Tudor, Patek Philippe, Chanel e Chopard: i big avevano annunciato l’idea di creare un proprio evento, ma non è seguita poi nessuna decisione.

Ingresso a Baselworld 2019. Copyright: gioiellis.com
Ingresso a Baselworld 2019. Copyright: gioiellis.com
Baselworld. Copyright: gioiellis.com
Baselworld. Copyright: gioiellis.com

Baselworld, visitatore avvinghiato a due modelle
Baselworld, visitatore avvinghiato a due modelle







Vicenzaoro slitta a settembre




Vicenzaoro slitta ancora. La più grande fiera italiana dedicata alla gioielleria, infatti, si terrà in settembre. Lo ha deciso Ieg, la società che organizza l’evento a Fiera Vicenza. Lo scorso ottobre, in un momento di ottimismo, Italian Exhibition Group aveva fissato per il 12-16 marzo (quindi tre mesi dopo il classico appuntamento di gennaio) la rassegna dedicata alla gioielleria. Ora, però, arriva uno stop. La pandemia, infatti, è ancora troppo diffusa per consentire un regolare svolgimento di Vicenzaoro. A marzo, però, ci sarà un’inedita edizione digital.

VicenzaOro. Copyright: gioiellis.com
VicenzaOro. Copyright: gioiellis.com

Un lungo comunicato stampa di Ieg, quindi, ha deciso nuove date per tutte le fiere organizzate dalla società. «Armonizzando il calendario degli appuntamenti B2B del settore orafo gioielliero di cui Ieg detiene la regia unica in Italia», si legge nel comunicato, «Vicenzaoro si terrà a Vicenza dal 10 al 14 settembre 2021, assieme a T.Gold, il salone internazionale per i macchinari e le tecnologie per il gioiello, e Vo Vintage, marketplace dell’orologeria e gioielleria d’epoca e di pregio. Oroarezzo riaprirà il quartiere fieristico aretino dal 12 al 15 giugno 2021. Ad anticipare il ritorno in fiera della community internazionale, sarà WE ARE Jewellery, il 23 marzo, un inedito format B2B digital studiato per promuovere le nuove collezioni di gioielleria ai buyer collegati da tutto il mondo».

Gioielli esposti a VicenzaOro. Copyright: gioiellis.com
Gioielli esposti a VicenzaOro. Copyright: gioiellis.com
VicenzaOro January 2020. Copyright: gioiellis.com
VicenzaOro January 2020. Copyright: gioiellis.com
VicenzaOro January. Copyright: gioiellis.com
VicenzaOro January. Copyright: gioiellis.com

Lorenzo Cagnoni, presidente di Ieg
Lorenzo Cagnoni, presidente di Ieg







Torna Homi e fa gli scongiuri




Tornano, timidamente, le fiere. Grazie al vaccino il covid fa un po’ meno paura, anche se continuerà a condizionare le attività del 2021. Così, dopo Vicenzaoro (12-16 marzo), torna in calendario anche Homi, l’evento milanese dedicato in buona parte al mondo dei bijoux. Le principali manifestazioni del comparto moda accessori (Homi Fashion&Jewels Exhibition, Micam Milano, Mipel, TheOne Milano, Lineapelle) si svolgeranno in sinergia nelle medesime date per creare un hub espositivo. Tradotto: ottimizzeranno le risorse e le visite. Homi Fashion&Jewels Exhibition, dedicata all’accessorio moda, al bijoux e al gioiello trendy aprirà sabato 20 marzo fino a lunedì 22 marzo 2021.

Anelli di Cameo Italiano
Anelli di Cameo Italiano

Oltre al plauso per il coraggio degli organizzatori di Fiera Milano (la società che gestisce gli spazi espositivi), va segnalato un aspetto divertente: Homi dedicherà questo appuntamento al tema della fortuna. O, meglio, dei gioielli scaccia-jella: un argomento interessante, visto l’andamento del 2020. Gli amuleti, insomma, saranno al centro dell’attenzione con l’hashtag #BELUCKY. D’altra parte, in effetti, i gioielli sono nati proprio come portafortuna. Speriamo che siano efficaci.

Esposizione di gioielli a Homi Fashion&Jewels
Esposizione di gioielli a Homi Fashion&Jewels

Visitatori a Homi Fashion&Jewels
Visitatori a Homi Fashion&Jewels







Antonio Papini, non solo oro




I gioielli in oro e diamanti firmati Antonio Papini, gioielleria toscana ♦

Oro classico: catene, grosse, in oro giallo o rosa, e qualche volta bianco. E, magari, diamanti ed ebano: Antonio Papini è un’azienda che ha compiuto il mezzo secolo di vita ed è cresciuta un po’ discosta dalle aree classiche dove si è sviluppata la gioielleria in Italia. La sede, infatti, è a Empoli, una cittadina vicino a Firenze. Dal 1987, precisano alla Antonio Papini, l’azienda ha sviluppato l’attività di produzione segnata dal pusher di fabbrica 995 FI. Tanto per dire che dietro il brand c’è un’impresa consolidata nel panorama dell’oreficeria italiana. La sua produzione è indirizzata soprattutto all’export.

Orecchini pendenti in oro giallo e diamanti
Orecchini pendenti in oro giallo e diamanti

Nessun volo pindarico per questi gioielli che racchiudono lo stile semplice, ma efficace per chi vuole indossare un gioiello d’oro, visibilmente d’oro. Ma anche con l’aggiunta di personalità, come nel bracciale in cui i segmenti del gioiello si torcono e il metallo e lavorato all’interno in una sorta di rete, mentre gli elementi sono legati da anelli con pavé di diamanti. Le grandi catene, però, non sono mai banali. Possono piacere a chi ama da sempre questo genere di gioielleria, ma anche ai rapper di successo. Lavinia Andorno

Collana con anelli ovali
Collana con anelli ovali
Orecchini in oro giallo a goccia
Orecchini in oro giallo a goccia
Orecchini in oro rosa con pavé di diamanti
Orecchini in oro rosa con pavé di diamanti
Collana in oro rosa con pavé di diamanti
Collana in oro rosa con pavé di diamanti
Collana a catena in oro giallo 18 carati e diamanti
Collana a catena in oro giallo 18 carati e diamanti
Bracciale in oro giallo 18 carati
Bracciale in oro giallo 18 carati

Bracciale tubogas con pavé di diamanti
Bracciale tubogas con pavé di diamanti







Vicenzaoro slitta a marzo




V come virus, V come Vicenzaoro che slitta di un paio di mesi, nella speranza che la seconda ondata del malefico covid-19 si sia placata. Una decisione inevitabile: troppi rischi per mantenere la data fissata a gennaio della più grande fiera della gioielleria in Europa (grazie anche alla scomparsa di Baselworld).

Il brand di VicenzaOro
Il brand di VicenzaOro

Vicenzaoro, quindi, torna dal 12 al 16 marzo 2021, sempre alla Fiera di Vicenza, in concomitanza con T.Gold. È una data che può andare bene anche alle aziende: in fondo, fino a un paio di anni fa Baselworld si svolgeva proprio in questo periodo dell’anno. Ieg, la società organizzatrice, confida che per marzo possa essere ripresa la mobilità internazionale in Europa, ma anche da Stati Uniti, Giappone, Russia, Medio Oriente e Far East. Insomma, un ritorno alla normalità, seppure probabilmente con misure di sicurezza anti contagio ancora in vigore.

VicenzaOro September, ingresso. Copyright: gioiellis.com
VicenzaOro September, ingresso. Copyright: gioiellis.com

La scelta, spiega un comunicato, è stata condivisa con aziende e associazioni e risponde all’esigenza di garantire a tutte le aziende la più ampia visibilità internazionale e le migliori opportunità di matching con i buyer dei mercati strategici, grazie anche al contributo di Ice (l’agenzia statale italiana per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane).
VicenzaOro January, ingresso. Copyright: gioiellis.com
VicenzaOro January, ingresso. Copyright: gioiellis.com

La prima edizione dell’anno di Vicenzaoro come sempre accoglierà la platea internazionale con anteprime e novità di collezione, ultime tendenze e un’offerta espositiva che spazia dai semilavorati al prodotto finito, dalle gemme al packaging, dalle perle alle soluzioni per il visual merchandising fino al mondo dell’orologeria, oltre a decine di momenti di confronto per parlare di sostenibilità, innovazione e trend. In contemporanea anche T.Gold, il Salone delle tecnologie e dei macchinari per la produzione orafa.

VicenzaOro september 2018. Copyright gioiellis.com
VicenzaOro september 2018. Copyright gioiellis.com







Voice ce l’ha fatta, resta un dubbio




È facile immaginare il presidente di Ieg (la società che organizza Vicenzaoro), Lorenzo Cagnoni, la primavera scorsa in versione Amleto, mentre recita il famoso monologo: essere o non essere? Questo è il problema. Cioè: essere Vicenzaoro, e riproporre uno degli appuntamenti più importanti al mondo per la gioielleria, oppure non esserlo e annullare l’appuntamento, come hanno fatto le altre fiere di settore? Con un certo coraggio la società ha scelto di essere una terza via: Voice.

Esterno a Voice
Esterno a Voice

Definito un summit della gioielleria, Voice si è dimostrato essere prima di tutto un tentativo di ripartenza del settore, richiesto prima di tutto dalle aziende italiane. Essere riusciti a mettere in piedi Voice, nonostante l’emergenza sanitaria sia ancora una palla al piede per il business, è già un successo. Certo, hanno sottolineato gli organizzatori, non bisognava aspettarsi che fosse la solita Vicenzaoro con la sola differenza delle mascherine da indossare. E mentre molti grandi marchi hanno scelto di essere presenti, altri, in particolare quelli che vendono molto all’estero, hanno disertato l’appuntamento. Era prevedibile.

Voice, interno
Voice, interno

Ma, in ogni caso, il bilancio ufficiale indica 370 aziende presenti, un centinaio di speaker negli oltre oltre 600 incontri di business matching organizzati da Ieg (un terzo online), con un denso palinsesto di appuntamenti, seminari, conferenze e talk show. Nelle virtual buyers room, create per sopperire alla ridotta presenza di buyer stranieri, si sono realizzati oltre 200 scambi commerciali. I contenuti generati nei padiglioni hanno avuto oltre 3 milioni e mezzo di visualizzazioni sui canali digital. Voice, infatti, ha miscelato la presenza fisica in fiera con i canali online. Un allestimento sobrio, ma non spartano, ha mantenuto l’equilibrio con l’atmosfera di sfida allo stop causato dal coronavirus.

Lorenzo Cagnoni, presidente di Ieg
Lorenzo Cagnoni, presidente di Ieg

Insomma, è andata. Ma l’amletico dilemma si riproporrà a breve, visto che il prossimo appuntamento si chiama, per ora, Vicenzaoro January. Essere, o non essere? È proponibile una fiera come quella degli scorsi anni se la pandemia non sarà cessata del tutto o, perlomeno, ridotta anche sotto il profilo psicologico? Oppure Ieg sarà indotta a riproporre il format di Voice? D’altra parte, quello che si è tenuto a Vicenza è l’unico evento dedicato ai gioielli da febbraio in poi nel mondo. Era un rischio, ma si può dire che la partita è stata vinta. Con un po’ di fiatone, però.

Una virtual buyer room
Una virtual buyer room

Vetrina di Roberto Coin. Copyright: gioiellis.com
Vetrina di Roberto Coin. Copyright: gioiellis.com

Espositore di gioielli Antonini
Espositore di gioielli Antonini

Voice
Voice







A Voice la politica della gioielleria italiana




“Caro ministro, è il caso di darsi da fare. Anzi, se il governo non sa da che parte cominciare, qualche idea la suggeriamo noi”. Si può sintetizzare così l’appello lanciato dalle categorie professionale e imprenditoriali del mondo del gioiello durante Voice – Vicenzaoro International Community Event, l’evento di Italian Exhibition Group inaugurato alla Fiera a Vicenza (370 le aziende presenti). Le richieste sono indirizzate (nel previsto collegamento digitale) a Luigi Di Maio, ministro degli Esteri ed esponente del movimento 5Stelle da parte di Cna Orafi Nazionale, Confartigianato Orafi, Confimi Industria Categoria Orafa ed Argentiera, Confindustria Federorafi, Federpreziosi Confcommercio, Assocoral.

Libero scambio

Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio
Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio

La premessa: nel settore orafo, spiegano le associazioni, i dazi e le barriere non tariffarie impediscono la commercializzazione diretta dei manufatti italiani verso aree che rappresentano oltre il 60% del consumo mondiale. Fermo restando, quindi, la necessità di rilanciare con forza le iniziative a livello Ue per politiche commerciali volte alla liberalizzazione regolamentata del commercio mondiale attraverso gli accordi di libero scambio il settore ritiene importante che, nell’ambito del Patto per l’Export, siano evidenziate alcune specificità. Ecco le iniziative necessarie per i gioiellieri.

Ingresso a Voice
Ingresso a Voice
  • La ratifica dell’adesione dell’Italia alla cosiddetta Convenzione di Vienna sui metalli preziosi per facilitare il commercio internazionale degli oggetti in metalli preziosi garantendo, nel contempo, un’adeguata tutela del consumatore. Il ritardo nell’iter parlamentare di approvazione non consente alle nostre aziende di utilizzare le agevolazioni previste all’interno di paesi che rappresentano il 30% del nostro export.
  • Il potenziamento delle capacità di intervento preventivo ed ex-post da parte degli help desk anticontraffazione su alcuni mercati strategici (Usa, Turchia, Cina, EAU, Russia…) e l’attivazione di help desk per un primo affiancamento delle imprese nei contenziosi con gli operatori esteri.
  • Il potenziamento degli accordi con la Gdo (in Usa e Giappone, ma non solo) che hanno rappresentato, nella fase pre-Covid un fattore di successo nelle politiche di incremental business settoriali.
  • L’attivazione attraverso accordi con i singoli Paesi, di fast-line o fast-track per permettere, nel rispetto di determinati protocolli sanitari bilaterali, la riduzione delle restrizioni previste per l’ingresso in determinati paesi. Questo per promuovere l’arrivo di operatori stranieri in Italia e agevolare, anche attraverso le nostre sedi diplomatiche, la presenza di operatori italiani nei paesi strategici per il nostro export
  • Potenziamento delle azioni a supporto delle manifestazioni fieristiche di settore nonché, sempre nell’ambito B2B, l’agevolazione all’accesso delle piccole e medie imprese al programma Maeci/Ice Fiera Smart 365 così come la promozione e il supporto per le aziende meno smart nella fruizione degli accordi avviati con le principali piattaforme di e-commerce internazionali.
  • La necessità di accompagnare la comunicazione trasversale del brand Italia in fase di impostazione da parte del Maeci, con una campagna a livello settoriale per incidere in modo più chirurgico sul trade internazionale.
Vetrina di Coin a Voice. Copyright: gioiellis.com
Vetrina di Coin a Voice. Copyright: gioiellis.com

Sostenibilità e origine delle materie prime

Il settore dei preziosi è tra i settori più all’avanguardia in materia di economia circolare e nel recupero e nel riutilizzo degli oggetti e dei metalli/materiali usati. Non solo: da oltre 20 anni nel settore sono state adottate politiche per la tracciabilità dell’origine no-conflict dei diamanti con la certificazione dell’origine dei diamanti (il Kimberley Process) e con l’adozione di disciplinari internazionali anche per l’origine dei metalli preziosi.

Dal gennaio 2021, inoltre, entrerà in vigore il Regolamento europeo per la due diligence con l’obiettivo di garantire l’origine conflict free dell’oro. Riguardo a questo i gioiellieri ritengono importante sottolineare alcune richieste.

  • L’Italia si adoperi per estendere misure di tracciabilità anche nelle altre aree mondiali concorrenziali (Cina e India) e armonizzare a livello europeo le parti disciplinate dai singoli Stati membri (sanzioni, soglie, controlli…).
  • Si sostenga con forza la candidatura dell’Italia come Paese di riferimento a livello Ue per l’emissione delle certificazioni Kimberley Process per proporre una regolamentazione europea sulla corretta distinzione tra diamanti naturali e artificiali.
  • Eliminare i blocchi doganali in ingresso in Cina dei prodotti in Corallo Rosso del Mediterraneo (Corallium Rubrum), vero Made in Italy, e che non sono assoggettati a vincoli Cites.
Interno di Voice. Copyright: gioiellis.com
Interno di Voice. Copyright: gioiellis.com

Semplificazione fiscale

Il mondo orafo gioielliero è oggetto di particolari e doverose attenzioni in termini di controlli e procedure fiscali create a tutela di operatori e consumatori. Talvolta tuttavia queste rischiano di appesantire e ostacolare produzione e diffusione dei beni a causa di norme che si sovrappongono che penalizzano la competizione delle nostre aziende. Le aziende orafe ritengono importante la semplificazione.

  • Estendere il regime di Reverse Charge alla filiera di produzione e commercializzazione del gioiello. Introdurre un nuovo testo di legge di cui all’art.17 co.5 DPR 633/72 al fine di introdurre il regime di inversione contabile a tutti i passaggi commerciali all’interno della filiera industriale, risolvendo così molti problemi interpretativi e ponendo ostacoli alle frodi fiscali.
  • Emendare le modalità di applicazione dell’art. 128, U.C. DEL T.U.L.P.S. Il fermo amministrativo o cautelare nelle operazioni tra operatori del settore rappresenta un ostacolo alla circolazione dei beni senza che ciò apporti benefici in termini di tracciabilità. Nello scambio BtoB, l’operatore eredita una operazione di per sé già pienamente tracciata che gode di una ampia documentazione contabile fiscale (documento di trasporto/fattura) in taluni casi, le operazioni di cessione e relativa compravendita tra operatori potrebbero essere oggetto di altre transazioni commerciali tra altri soggetti facenti parte della filiera orafa, sommando, di fatto più volte, il fermo amministrativo o cautelare.

Formazione

Nel settore orafo italiano si assisterà nei prossimi anni all’uscita dal mondo del lavoro di alcune migliaia di professionisti tecnici per raggiunti limiti di età. A oggi il ricambio generazionale di queste competenze non è garantito con il rischio di depauperare un patrimonio di conoscenze unico.

  • Rilanciare i percorsi formativi professionalizzanti attraverso opportune campagne di informazione e sensibilizzazione (studenti, genitori, docenti).
  • Rafforzare e finanziare la presenza di progetti di istruzione superiore con particolare riguardo alle produzioni di qualità nei licei artistici, negli istituti tecnici e professionali.
  • Incentivare in modo opportuno la staffetta generazionale per la migliore gestione del trasferimento delle conoscenze in azienda.







Al via Voice Vicenzaoro




Scommessa vinta o scommessa persa? Voice Vicenzaoro (sabato 12 a lunedì 14 settembre) è, in pratica, l’unico grande evento legato alla gioielleria (tutto da verificare l’Istanbul Jewelry Show di ottobre) che non sia slittato o trasformato con cosmesi digitale a causa del covid. Voice Vicenzaoro, però, non vuole essere un’edizione zoppa delle fiere dedicate alla gioielleria. Ieg, la società che organizza Vicenzaoro, ha infatti studiato un forma un po’ diverso. Ma quanto diverso?

Voice september

Con tanti talk show e seminari, ovviamente anche online, e con espositori che si sono adattati a spazi espositivi più sobri. Gli eventi previsti sono organizzati  su più aree del quartiere fieristico vicentino e un’innovativa integrazione con i più sofisticati sistemi di regia televisiva e strumentazioni digitali consentirà la diretta online di tutti i talk e seminari, visibili anche in streaming su YouTube, Instagram, FB per permetterne il seguito in ogni parte del mondo.

Voice Talk
Voice Talk

Voice è soprattutto un summit, ha precisato International Exhposition Group, che ha alle spalle l’appoggio del ministero degli Affari Esteri, Ice (ente per l’export), Confindustria Federorafi, Confartigianato, Cna, Apindustria, Confcommercio, Assocoral e, a livello internazionale, Cibjo, la Confederazione mondiale della gioielleria.

VicenzaOro January, visitatori nel booth di Giovanni Ferraris
VicenzaOro January, visitatori nel booth di Giovanni Ferraris. Copyright: gioiellis.com

In campo ci sono 350 aziende e, benché manchi all’appello qualche grande nome della gioielleria presente alle edizioni «normali», sembra già un successo. Senza contare che all’esterno, a Vicenza, è stato confermato Vioff  che comprende una serie di eventi collaterali. Insomma, tanto lusso per esorcizzare il covid.

VicenzaOro January 2020. Copyright: gioiellis.com
VicenzaOro January 2020. Copyright: gioiellis.com







La gioielleria 2021? Sarà fluida




Come sarà la gioielleria dei prossimi due anni? Come sempre Vicenzaoro, che quest’anno è sostituita dal format Voice, tenta di rispondere Trendvision Jewellery + Forecasting, il primo Osservatorio indipendente di Italian Exhibition Group specializzato nelle previsioni per il settore. Quest’anno l’appuntamento è organizzato nell’ambito dei Tv Talk con il titolo Predictions 2021-22. Emerging Phenomena, Panorama and Forecast 2022. L’appuntamento è in programma lunedì 14 settembre alle 14.30 nello spazio di Voice, in Fiera Vicenza, e sarà trasmesso anche in streaming sul sito e sui profili YouTube e Facebook della manifestazione.

Collana di perle per uomo di Mikimoto
Collana di perle per uomo di Mikimoto

Si può già anticipare, in sintesi, il risultato dell’analisi: i trend dei prossimi anni sono blending culturale, spiritualità e gender fluid. Il gioiello della ripartenza post covid si ispirerà all’artigianalità delle tecniche tradizionali di India, Europa e Sud America rivisitate dai giovani designer emergenti. Avrà anche l’ambizione di instillare una nuova spiritualità in chi lo indossa, un’esperienza della trascendenza che si manifesta attraverso talismani e amuleti, espressione di un approccio olistico alla vita. Insomma, macché tecnologia, si guarda al Medioevo. Allo stesso tempo, i gioielli saranno unisex: superanno le divisioni di genere, proponendosi al singolo individuo e allineandosi al suo intendere la vita, rifiutando ogni caratterizzazione forzosa e opprimente. Donne che indosseranno le pesanti catene scelte finora dagli uomini? O maschi che si diletteranno con delicati gioielli in oro rosa? In uno scenario necessariamente impattato dalla pandemia globale, rivela Trendvision, le rivoluzioni innescate dal #MeToo e dal movimento per la sensibilizzazione sui cambiamenti climatici spingono verso l’etica e la sostenibilità, valori condivisi da Millennial e Gen Z.

Il rapper A$AP Ferg all’evento di presentazione della collezione Tiffany Men’s
Il rapper A$AP Ferg all’evento di presentazione della collezione Tiffany Men’s

Trend prossimo venturo anche l’uso tecniche innovative, giochi di contrasti tra smalti, pietre naturali colorate, vetri e ceramiche. Una realtà che è contaminazione continua, fusione, sinergia e dialogo, in cui vige la consapevolezza che la ripresa dovrà valorizzare tutte le parti dell’insieme, attraverso una fusione virtuosa e rispettosa.

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Insomma, tutti argomenti al centro dell’incontro programmato sul palcoscenico interattivo allestito nel cuore della Hall 7, The Stage of Voice, con Paola De Luca, Founder e Creative Director di Trendvision Jewellery + Forecasting, e David Brough, Founder ed Editor in Chief di Jewellery Outlook, presentatori dell’evento e moderatori nei momenti di talk-show. A seguire, la presentazione del The Jewellery Trendbook 2022+.

VicenzaOro september 2018. Copyright gioiellis.com
VicenzaOro september 2018. Copyright gioiellis.com







Sono 350 gli espositori a Voice Vicenzaoro




Chi avrebbe scommesso su una partecipazione così ampia a Voice Vicenzaoro, il format che sostituisce il classico appuntamento fieristico di settembre dedicato alla gioielleria? Eppure, alla fine sono più di 350 gli espositori presenti all’evento (12 al 14 settembre) organizzato da Italian Exhibition Group a Vicenza.

Tra i booth di VicenzaOro January. Copyright: gioiellis.com
Tra i booth di VicenzaOro January. Copyright: gioiellis.com

Le prime ad aderire alla nuova formula, nel format suggerito dal freno imposto dall’emergenza sanitaria, sono stati Damiani, Crivelli, Leo Pizzo, Mirco Visconti, Fope, Roberto Coin, Pesavento, Karizia, Chrysos, Ronco, Chiampesan, Riccardo Orsato, Alessi Domenico, Silvex, Daveri Vicenza, Unoaerre, Giordini, Richline, Fratelli Chini, Quadrifoglio, Amen, Annamaria Cammilli, Rosato, Pianegonda, Brosway, Rue des Milles, Aucella, Bruno Mazza, Coscia, De Simone, Idea Coral, Mattia Mazza, Enzo Liverino.   

Rendering di un'area destinata ai talk show a Voice Vicenzaoro
Rendering di un’area destinata ai talk show a Voice Vicenzaoro

Poi, si sono aggiunti altri brand di rilievo, come la maison di San Pietroburgo Fabergé, Mattioli, Vendorafa, Antonini, Bronzallure, Better Silver, Songa, Ronco, Italgold, il Gruppo Richline, Giordini, F.lli Chini, Golden Clef, Chiampesan, Pianegonda, Amen, Cameo Italiano. Con una nicchia di orologeria, con Victorinox, Meccaniche Veneziane e la tedesca Junghans.

Team room di Italian Exhibition Group a VicenzaOro
Team room di Italian Exhibition Group a VicenzaOro

Tutti gli espositori possono valorizzare le proprie creazioni grazie al catalogo online consultabile sul sito web e sulla App della manifestazione, potenziata e rinnovata per l’occasione. Durante l’evento saranno disponibili anche le Inspiration boards, foto e post realizzati dalle cool-hunters di Vicenzaoro in cerca delle ispirazioni tra le vetrine degli espositori.

VicenzaOro September 2019. Copyright: gioiellis,com
VicenzaOro September 2019. Copyright: gioiellis,com







Cancellata anche GemGèneve




Un’altra fiera della gioielleria cade sul campo della battaglia al covid. È GemGèneve, l’evento che negli anni scorsi si è svolto in maggio e che per il 2020 era programmato dal 1 al 4 novembre, ovviamente a Ginevra. Ne ha dato notizia, a sorpresa, su Forbes Anthony DeMarco, un giornalista specializzato nel settore della gioielleria.

Il PalaExpo che ospita GenGenève
Il PalaExpo che ospita GenGenève

Quella programmata a novembre sarebbe stata la terza edizione di GemGèneve, che aveva registrato già un buon numero di adesioni. Ma a spingere gli organizzatori Ronny Totah e Thomas Faerber a cancellare la data è stata la situazione di incertezza causata dall’epidemia: restrizioni di viaggio e precauzioni di tipo sanitario non sono certo propedeutici a una buona riuscita di una fiera. A differenza di quanto è avvenuto per Baselworld, però, gli organizzatori hanno fatto sapere che tutti i 145 espositori attesi saranno rimborsati (le aziende che partecipano a una fiera versano in anticipo il costo dello spazio espositivo). Una decisione che causa perdite consistenti agli organizzatori ma che, di sicuro, lascia una buona impressione alle aziende che dovevano partecipare a GemGèneve. L’unico evento in programma legato alla gioielleria, quindi, rimane Voice VicenzaOro (12-14 settembre).

Thomas Faerber
Thomas Faerber
Ronny Totah
Ronny Totah

Lo spazio riservato alla Head. Foto: G.Maillot
Lo spazio riservato alla Head. Foto: G.Maillot







Il programma di Voice-Vicenzaoro




A piccoli passi, ma a Voice alta. Le tappe di avvicinamento previste da Ieg a Voice, l’evento alternativo (12 al 14 settembre 2020) a Vicenzaoro prevedono il palinsesto degli incontri previsti: non a caso Voice è l’acronimo di Vicenzaoro International Community Event, format innovativo che Italian Exhibition Group organizza con il coinvolgimento di 300 aziende presenti ed eventi formativi. Ecco, dunque, i principali appuntamenti negli spazi della Fiera di Vicenza.

voice

Sabato 12 settembre. Intervista a Jerome Favier, Ceo di Damiani, top manager francese a capo del brand italiano. Il talk How we see the Future, invece, presenterà il punto di vista delle nuove generazioni di imprenditori tra contaminazioni del mondo fashion, innovazione digitale, ispirazioni da nuovi strumenti. Al pomeriggio di sabato focus sulla sostenibilità, area di sviluppo delicata per il mercato che richiede alle aziende attenzione e innovazione sempre maggiori, con due seminari Cibjo dedicati alle ricadute post covid su Csr e sostenibilità e all’iniziativa imprenditoriale di cinque artiste e designer africane.

Voice Talk
Voice Talk

Domenica 13 settembre. Innovazione e tecnologia sono i temi di talk e incontri di approfondimento organizzati in collaborazione con il Club degli Orafi Italia. Tra i contenuti, in esclusiva a Vicenza, De Beers presenta l’Insight sul settore dei diamanti. Si rinnova anche la collaborazione tra Assocoral e Cibjo, questa volta con un obiettivo centrale: la classificazione della gamma di colori del corallo Mediterraneo.

Tra i booth di VicenzaOro January. Copyright: gioiellis.com
Tra i booth di VicenzaOro January. Copyright: gioiellis.com

Lunedì 14 settembre. Le tendenze e il design con il VO+ Talk intitolato Filling the gap: what’s missing between Brand and Retail, oltre al classico appuntamento con Trendvision Talk sui fenomeni culturali e le direzioni di stile di Trendvision Jewellery + Forecasting, l’osservatorio indipendente sul gioiello di Ieg che presenta anche il 19esimo The Jewellery Trendbook 2022+, in versione digitale, con le anticipazioni sui trend d’acquisto dei prossimi mesi. Sempre lunedì è dedicato agli orologi il talk L’anticontraffazione online, strumenti e strategie organizzato da Assorologi con la presenza di importanti protagonisti del settore. Interviene il Presidente Mario Peserico e la moderazione è affidata a Dody Giussani, Editor in Chief de L’Orologio.

Un aspetto del piano #safebusiness by Ieg
Un aspetto del piano #safebusiness by Ieg

Corrado Peraboni, Ceo di Ieg
Corrado Peraboni, Ceo di Ieg







Ecco come sarà Voice-Vicenzaoro




The Voice era uno dei soprannomi di Frank Sinatra. Ora, però, in Italia the Voice è Michela Amenduni, product marketing & communication manager Jewellery & Fashion Division di Ieg. Cioè la donna su cui ricade l’onere e l’onore di far conoscere Voice (Vicenza, 12-14 settembre), l’evento cugino di Vicenzaoro September, la fiera che è stata cancellata a causa della nota emergenza sanitaria mondiale. Benché Italian Exhibition Group, la società che organizza Vicenzaoro, ci abbia provato fino all’ultimo, quest’anno era impossibile riproporre la classica fiera dedicata al gioiello, che pesa per circa il 13% sul fatturato di Ieg (società che è quotata in Borsa). Ecco, quindi, l’idea di un format diverso, ma non per questo meno interessante. «Anzi, in futuro potrebbe anche camminare con le proprie gambe», anticipa a gioiellis.com la manager.

Michela Amenduni, product marketing & communication manager Jewellery & Fashion Division di Ieg
Michela Amenduni, product marketing & communication manager Jewellery & Fashion Division di Ieg

Com’è nata l’idea di Voice.

«Abbiamo raccolto le richieste di imprese e associazioni di settore, ma anche di molti buyer, soprattutto tedeschi. Durante il lockdown, quando solo l’Italia si era fermata, dall’estero la percezione era che fosse finito tutto, che le imprese fossero scomparse. Invece no, le imprese italiane sono vive e attive. Ma non era possibile riproporre Vicenzaoro con mezzo mondo bloccato a causa del virus. Troppi punti interrogativi».

voice

Il format.

«L’idea è Voice, acronimo di Vicenzaoro International Community Event, ma è anche un nome evocativo: diamo voce al settore della gioielleria. Un summit. Cancellate le fiere di Basilea e Hong Kong, Voice per le imprese è la prima occasione dell’anno, dopo VicenzaOro January. Tre giorni densi di occasioni di incontri, anche di momenti di formazione in collaborazione con istituti universitari, di dibattiti, seguiti in streaming sui social. Ma anche di business. Con l’aiuto dell’Ice ci saranno anche i buyer, in particolare siamo concentrati su quelli dell’area Schengen».

L’allestimento.

«Impossibile ricreare lo stesso ambiente di Vicenzaoro. Le aziende partecipanti avranno a disposizione booth di 15 metri quadri, che possono raddoppiare e che, naturalmente, sono personalizzabili. Cercheremo anche di ricreare un color code che si colleghi alla suddivisione per aree omogenee di attività, come avviene per Vicenzaoro. E tanto spazio a disposizione per rispettare le misure di sicurezza sanitaria».

Espositori e business.

«Sono 300 gli espositori che hanno già confermato la loro presenza, ma il numero potrebbe salire ancora, forse fino a 400. Per loro c’è il progetto Buyer Virtual Room. Come funziona? Si tratta di una piattaforma (I-Mop Ieg Meeting Omnichannel Platform) che è già stata sperimentata nella fiera dedicata al turismo di Rimini, e già utilizzata per GoldItaly ad Arezzo. Per i virtual meeting saranno allestite alcune salette».

Voice Talk
Voice Talk

Chi c’è, chi non c’è

«Per aiutare gli espositori stiamo collaborando con Alo, azienda che realizza video in 3D: nelle salette dedicate ai collegamenti a distanza con i buyer esteri si avrà la possibilità di proiettare video dei gioielli con una resa decisamente migliore. Questo può essere utile ai brand che vendono molto all’estero e che non hanno ancora deciso se partecipare a Voice.

Il futuro.

«Il format di Voice potrebbe affiancare Vicenzaoro nel futuro. Ma non sostituirlo. Per esempio, Voice potrebbe diventare un evento che cammina con le proprie gambe, un format ibrido, più compatto e versatile, che si potrebbe anche esportare nel mondo, da Shanghai a Panama. Vedremo».

Immagine di VicenzaOro September 2019. Copyright: gioiellis.com
Immagine di VicenzaOro September 2019. Copyright: gioiellis.com







Voice-Vicenzaoro con 300 aziende e tanti big




Vicenzaoro è stato sospesa. Viva Vicenzaoro. Che, però, a settembre si chiama Voice. Se l’emergenza sanitaria ha indotto Ieg (la società che organizza Vicenzaoro) a trasformare il format dell’evento cambiando anche il nome, le aziende del settore hanno una forte necessità di mostrare la loro produzione ai buyer, che l’appuntamento si chiami Vicenzaoro o Voice non importa. È quanto si deduce dall’annuncio che, a luglio, superano quota 300 le aziende che hanno scelto di esporre a Voice-Vicenzaoro International Community Event (12 al 14 settembre) i loro gioielli.

Booth di Fope, VicenzaOro January 2018. Copyright: gioiellis.com
Booth di Fope, VicenzaOro January 2018. Copyright: gioiellis.com

Circa 300 aziende significa un calo molto contenuto di circa il 15% rispetto alle presenze dello scorso anno. E tenendo conto che le maggiori fiere, non solo della gioielleria, sono slittate al prossimo anno, l’adesione a Voice è un successo, forse inaspettato. Insomma Vicenzaoro, ops, Voice ha un forte potere di attrazione. Lo testimoniano anche i nomi che hanno già prenotato il loro spazio.

VicenzaOro January 2020. Copyright: gioiellis.com
VicenzaOro January 2020. Copyright: gioiellis.com

Per esempio, Damiani, Crivelli, Leo Pizzo, Mirco Visconti, Fope, Roberto Coin, Pesavento, Karizia, Chrysos, Ronco, Chiampesan, Riccardo Orsato, Alessi Domenico, Silvex, Daveri Vicenza, Unoaerre, Giordini, Richline, Fratelli Chini, Quadrifoglio, Amen, Annamaria Cammilli, Rosato, Pianegonda, Brosway, Rue des Milles. E non mancheranno neppure le aziende della Campania, specialiste nella lavorazione dei coralli e dei cammei, come Aucella, Bruno Mazza, Coscia, De Simone, Idea Coral, Mattia Mazza, Enzo Liverino.

VicenzaOro september 2018. Copyright gioiellis.com
VicenzaOro september 2018. Copyright gioiellis.com

VicenzaOro January 2019. Copyright: gioiellis.com
VicenzaOro January 2019. Copyright: gioiellis.com







VicenzaOro September cancellata, al suo posto c’è Voice




VicenzaOro September è ufficialmente cancellata. Ha vinto il covid-19. Al suo posto nasce Voice, un nuovo format. La grande fiera italiana della gioielleria ha subito la stessa sorte di Couture e Baselworld, che hanno dovuto arrendersi all’emergenza sanitaria. Certo, in Italia la pandemia è quasi scomparsa, ma in altre parti del mondo imperversa e questo, secondo gli organizzatori, avrebbe compromesso lo svolgimento dell’appuntamento di settembre a Vicenza. Italian Exhibition Group, la società che organizza la manifestazione, ha quindi deciso di rimandare tutto all’appuntamento di gennaio.

Nel booth di Roberto Demeglio. Copyright: gioiellis.com
Nel booth di Roberto Demeglio. Copyright: gioiellis.com

Come parziale alternativa, Ieg propone il format Voice, sigla che sta per Vicenzaoro International Community Event, tra sabato 12 e lunedì 14 settembre 2020. Il nome dell’evento allude, infatti, all’idea di dare voce ai protagonisti della filiera della gioielleria. Ovviamente non è la stessa cosa di VicenzaOro, anche se Voice avrà il patrocinio di una serie di istituzioni: il ministero degli Affari Esteri, Agenzia Ice (organizzazione dello Stato per incentivare l’export), Confindustria Federorafi, Confartigianato, Cna, Apindustria, Confcommercio, Assocoral e, a livello internazionale, Cibjo, la Confederazione mondiale della gioielleria.

VicenzaOro January 2020. Copyright: gioiellis.com
VicenzaOro January 2020. Copyright: gioiellis.com

Voice, nelle intenzioni, sarà un’occasione di incontro per discutere dello stato dell’industry e le prossime sfide con gli opinion leader. Temi: sostenibilità, trend & design, innovazione & tecnologia con momenti istituzionali e talks tecnici.

VicenzaOro. Copyright: gioiellis.com
VicenzaOro. Copyright: gioiellis.com

Gli eventi si snoderanno su più aree della Fiera di Vicenza, tra sistemi di regia televisiva e  dirette online di tutti i talk e seminari, visibili anche in streaming su Youtube, Instagram, Facebook. Non manca, però, la parte dedicata al prodotto: le più coraggiose aziende della filiera, che sfidano il timore di contagio, presenteranno le novità di collezione. Per i buyer esteri che non possono essere presenti sarà attivato il progetto Buyer Virtual Room: incontri programmati dagli stessi espositori attraverso la piattaforma I-Mop Ieg Meeting Omnichannel Platform. L’evento Voice vivrà anche all’esterno della Fiera di Vicenza, nella città, con Vioff, questa volta titolato The new golden way.

Gioielli esposti a VicenzaOro. Copyright: gioiellis.com
Gioielli esposti a VicenzaOro. Copyright: gioiellis.com







Stop anche a International Jewellery London




Un’altra fiera dedicata alla gioielleria è stata cancellata: Reed Exhibitions ha annunciato che International Jewellery London, in programma ad Alexandra Palace dal 13 al 15 settembre, non si terrà a causa della pandemia di covid-19. “Seguendo le linee guida del governo del Regno Unito e discussioni approfondite con i nostri clienti, le autorità sanitarie pubbliche e le organizzazioni partner, non crediamo di essere in grado di ospitare un incontro su larga scala per l’industria a settembre senza compromettere gli elementi di valore di IJL”, spiega una nota dell’organizzatore. International Jewellery London si svolge da 65 anni.

La passata edizione di International Jewellery London
La passata edizione di International Jewellery London

La cancellazione dell’International Jewellery London accende i fari sull’ultima grande fiera della gioielleria rimasta in programma: Vicenzaoro, prevista dal 5 al 9 settembre. Pochi giorni fa la società organizzatrice, Italian Exhibition Group, ha confermato Vicenzaoro assieme a una serie di misure di sicurezza per evitare i contagi. Ma, naturalmente, molto dipenderà anche dalle condizioni sanitarie generali, che per fortuna ora sembrano essere migliorate.

International Jewellery London
International Jewellery London

Un aspetto del piano #safebusiness by Ieg
Un aspetto del piano #safebusiness by Ieg

Team room di Italian Exhibition Group a VicenzaOro
Team room di Italian Exhibition Group a VicenzaOro

L'area Icon di VicenzaOro January. Copyright: gioiellis.com
L’area Icon di VicenzaOro January. Copyright: gioiellis.com







Misure anti contagio per OroArezzo e VicenzaOro




Assicurare operatori e visitatori, ma anche le aziende che partecipano, che il virus non costituisce un pericolo per OroArezzo e VicenzaOro, le due fiere organizzate da Italian Exhibition Group. È il senso di #safebusiness by Ieg.

Corrado Peraboni, Ceo di Ieg
Corrado Peraboni, Ceo di Ieg

Abbiamo lavorato a questo piano con la volontà di dare una risposta completa e affidabile ai clienti e al pubblico che, oggi più di ieri, ci chiedono di potere contare su fiere e congressi per ripartire. Lo abbiamo fatto in linea con le regole sanitarie contro il covid-19 e i documenti stilati da Aefi, Federcongressi, Ufi ed Emeca che ringrazio per la presenza costante su tema.
Corrado Peraboni, Ceo di Ieg

Un aspetto del piano #safebusiness by Ieg
Un aspetto del piano #safebusiness by Ieg

Secondo un comunicato stampa di Ieg, sono oltre 50 le indicazioni tracciate nel progetto a valle di un rigoroso protocollo normativo e organizzativo. Tra le altre: navette tra aeroporto, hotel e fiera sanificate, munite di disinfettanti, con obbligo mascherine a bordo e numero viaggiatori programmato; convenzioni con società di bike sharing e monopattini, in accordo con alberghi e territorio; biglietterie e pagamenti solo on line, ingressi programmati in base alla capacity dei padiglioni e orari d’apertura delle fiere prolungati, desk distribuzione mascherine (obbligatorio indossarle e per i diversamente abili, ausili specifici, come le mascherine trasparenti per lo staff di Ieg per facilitare la relazione con i non udenti), ingressi multipli, corridoi di sicurezza e segnaletica di distanziamento, titoli d’accesso dematerializzati, controlli sul pubblico con termoscanner e percorso di sanificazione, guardaroba con ciclo automatico e coperture monouso.

VicenzaOro January. Copyright: gioiellis.com
VicenzaOro January. Copyright: gioiellis.com

L’intera filiera degli allestimenti progettata e gestita in sicurezza, i flussi dei visitatori monitorati con rilevamento digitale centralizzato e il presidio in loco di steward teleguidati. Sanificazione a ciclo continuo per tutte le aree, sale e servizi, igienizzazione per i filtri dei canali di condizionamento dell’aria. Materiale informativo digitalizzato, produzione multimedia e live streaming a supporto di eventi, convegni, media.

Per la ristorazione: controllo della temperatura degli addetti, guanti, mascherine, camici usa e getta, pagamenti con app salta fila, lunch box e coffee box mono porzione, delivery negli stand con processo codificato.

DIstanze di sicuerezza con #safebusiness
DIstanze di sicuerezza con #safebusiness

Istituito un rigido protocollo di crisis management che definisce il comportamento in loco in presenza di casi sospetti. Dipendenti Ieg e personale di manifestazione saranno formati per garantirsi e garantire lo svolgimento delle mansioni in sicurezza, l’uso dei DPI, il rispetto di rigide procedure per igiene personale e disinfezione, il distanziamento.

vicenzaoro september copyright gioiellis com 4
Ingresso a VicenzaOro. Copyright: gioiellis.com

E proprio sul tema dei dipendenti il presidente di Italian Exhibition Group, Lorenzo Cagnoni annuncia che la società ha deciso lo screening sierologico di massa, su base volontaria: “Lo adottiamo a tutela dei nostri collaboratori, dei dipendenti delle società controllate e di tutto il nostro sistema relazionale. Operando su diverse regioni, lo faremo secondo i protocolli emanati e in via di emanazione ed è già stata presentata idonea istanza alla Regione Emilia Romagna”.

Tutte iniziative giuste. Certo, il clima di attenzione da allarme rosso è necessario. Chissà se tranquillizzerà chi teme un contagio.

Nel booth di Roberto Demeglio. Copyright: gioiellis.com
Nel booth di Roberto Demeglio. Copyright: gioiellis.com







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