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Assemblea Cibjo con Vicenzaoro January




Nella marcia di avvicinamento a Vicenzaoro January (21-26 gennaio) si delineano anche eventi e partnership legati alla manifestazione fieristica dedicata al gioiello. Un aspetto riguarda Cibjo, la Confederazione Mondiale della Gioielleria, che la presenza all’evento organizzato da Italian Exhibition Group. D’altra parte, l’abbinamento prosegue da oltre dieci anni. Il 24 e 25 gennaio, quindi, Vicenzaoro ospiterà l’Assemblea Generale di Cibjo, la World Jewellery Confederation, sessione conclusiva del Congresso Virtuale Cibjo 2021, che si è svolto nell’arco di otto giorni nel novembre scorso.

L’evento ibrido (in presenza e streaming) vedrà coinvolti 70 delegati internazionali riuniti a Fiera Vicenza e gli stakeholder collegati online. In programma c’è l’analisi a livello globale sul settore e sugli standard industriali internazionali per i comparti dei diamanti, pietre colorate, perle, laboratori di gemme, metalli preziosi, corallo e approvvigionamento responsabile. L’occasione servirà anche per determinare il programma della World Jewellery Confederation Education Foundation relativo alle attività responsabili e sostenibili nel settore e alla cooperazione di Cibjo con le Nazioni Unite.

Vicenzaoro
Vicenzaoro

Desideriamo ringraziare Ieg e il suo team di Vicenza per la generosa offerta di ospitare la nostra assemblea generale e fornire l’opportunità di incontrarsi faccia a faccia dopo un periodo di oltre due anni. La pandemia ha insegnato a tutti noi come la vita può continuare online, ma è impossibile sostituire l’elemento di interazione fisica. Sviluppando il suo formato ibrido, Vicenzaoro è stato pioniere di un nuovo modo di condurre il business, e siamo lieti di poterne usufruire. Spero che quanti più membri possibili saranno in grado di fare il viaggio a Vicenza nel mese di gennaio.
Gaetano Cavalieri, presidente del Cibjo

Gaetano Cavalieri, presidente Cibjo
Gaetano Cavalieri, presidente Cibjo

Alla vigilia dell’assemblea generale, il 23 gennaio, Cibjo presenterà a Vicenza due seminari aperti al pubblico di Vicenzaoro su approvvigionamento responsabile, attivismo sociale e sostenibilità nel settore della gioielleria. Il primo, intitolato Emphasising jewellery’s positive impact on society, as an integral part of its value proposition, avrà come focus la forte domanda di gioielli di pregio e il profondo cambiamento culturale in corso, e come i dettaglianti possono attivarsi per dimostrare il loro impegno a rispondere alle aspettative dei consumatori, sostenendo iniziative di sostenibilità e comunicando gli impatti positivi della gioielleria sulla società.

Il secondo appuntamento, dal titolo Innovation and technology in jewellery manufacturing, supporting creativity and driving sustainable impact, approfondirà, invece, il tema delle nuove tecnologie di produzione, che consente sia una maggiore precisione nei pezzi finiti e nei processi di fabbricazione sia una maggiore creatività, contribuendo ad attrarre una gamma più inclusiva e diversificata di designer di gioielli e un uso più diffuso di materiali alternativi.

Vetrina a Vicenzaoro. Copyright: gioiellis.com
Vetrina a Vicenzaoro. Copyright: gioiellis.com







Il programma di VO Vintage




Come aveva già anticipato, Italian Exhibition Group conferma assieme al prossimo Vicenzaoro January (21-26 gennaio 2022) una nuova edizione (la terza) di VO Vintage, evento aperto al pubblico dedicato agli appassionati e curiosi di orologeria e gioielleria vintage. A VO Vintage sarà riservato il foyer del primo piano della Fiera di Vicenza, dove si svolge anche Vicenzaoro, che però è riservato agli operatori professionali.

Vo Vintage 2019, gioielli. Copyright: gioiellis.com
Vo Vintage 2019, gioielli. Copyright: gioiellis.com

VO Vintage è anche una risposta al mercato che cerca acquisti sostenibili (dato che gioielli e orologi sono già realizzati), ma anche a chi collezione preziosi come beni di investimento. Fra gli ospiti attesi è confermato Stefano Mazzariol, uno dei più grandi esperti di Rolex Daytona al mondo, antiquario, commerciante, perito e consulente di orologeria vintage. A lui è riservata una sessione di approfondimento su Newman Master a quattro mani con Carlo Pergola, co-autore con Mazzariol del libro Rolex Daytona, dalla nascita al mito.

Vo Vintage, laboratorio. Copyright: gioiellis.com
Vo Vintage, laboratorio. Copyright: gioiellis.com

Nel programma di VO Vintage sono previsti alcuni eventi. Sabato 22 e domenica 23 si svolgeranno i corsi con i formatori del Capac (Politecnico del commercio) di Milano per apprendere le basi dell’orologeria meccanica e acquisire le competenze per montare e smontare un movimento meccanico. I corsi sono aperti a tutti gli appassionati e non è richiesta alcuna competenza tecnica. Domenica 23 gennaio, invece, si terranno due sessioni tecniche per conoscere i meccanismi più affascinanti dell’orologeria: la cronografia, il tourbillon e il calendario perpetuo. Il relatore sarà Ugo Pancani di FHH (Fondation de la Haute Horlogerie, che organizza Watches and Wonders a Ginevra).

Expertise su un orologio a VO Vintage
Expertise su un orologio a VO Vintage

VO Vintage è anche l’occasione per ammirare e conoscere la tradizione orafo-gioielliera del passato e per lasciarsi sedurre dal fascino di quei preziosi che sono passati alla storia come simboli della propria epoca, ancor oggi attuali per la loro unicità. Saranno infatti presenti selezionati operatori del mercato specializzati in preziosi d’epoca e alta gioielleria vintage, fra cui Ela Antichità, Art Decò Bijoux e Montegrandi.

Tra i partner di VO Vintage c’è anche Ahci, Académie Horlogère des Créateurs Indépendants, storica associazione svizzera votata a perpetuare l’arte dell’orologeria indipendente, e il nuovo Forum Watchouse dedicato agli appassionati di orologi e fondato da Jacopo Giudici e Giorgione, key opinion leader nel settore.

Gioielli d'epoca a Vo Vintage. Copyright: gioiellis.com
Gioielli d’epoca a Vo Vintage. Copyright: gioiellis.com







Vicenzaoro All in Once al 21 gennaio




Nel caso a qualcuno fosse venuto qualche dubbio (vista la quarta ondata di covid): Vicenzaoro January è confermata. La fiera della gioielleria organizzata da Italian Exhibition Group si terrà dal 21 al 26 gennaio 2022. La società, probabilmente, non si attende però un pieno ritorno alla normalità pre-epidemia. Lo show avrà sempre un pubblico internazionale,  ma con espositori, buyer e operatori provenienti in particolare da Europa e Middle-East. Tradotto: per i visitatori da Stati Uniti e America Latina c’è ancora tempo. Una novità invece,  è il nuovo claim per Vicenzaoro: All at once. Sembra indicare, insomma, che il mondo del gioiello si trova tutto in una volta in una piattaforma «che ottimizza i percorsi d’acquisto, facilita il cross selling, rivela le ultime tendenze e innovazioni, aiuta ad ampliare il networking».

Vetrine di Piovani a Vicenzaoro September. Copyright: gioiellis.com
Vetrine di Piovani a Vicenzaoro September. Copyright: gioiellis.com

Vicenzaoro, in effetti, non comprende solo l’offerta di prodotti finiti, i gioielli, ma anche pietre, dalle tecnologie di lavorazione, packaging, e da un paio di anni anche orologi nello spazio, confermato, di Vo Vintage. Tecnologie e le innovazioni di processo torneranno, inoltre, con T.Gold, il salone internazionale per i macchinari e processi di progettazione e realizzazione del gioiello, organizzato in collaborazione con l’Associazione Italiana di Fabbricanti ed Esportatori di Macchine Orafe.

Visitatori a Vicenzaoro September. Copyright: gioiellis.com
Visitatori a Vicenzaoro September. Copyright: gioiellis.com

Per evitare problemi legati alla malefica pandemia, non è stato dimenticato l’aspetto della sicurezza, grazie al piano #safebusiness by Ieg, che permette un’esperienza in fiera sicura e agile, grazie al programma globale di certificazione degli standard internazionali di pulizia, sanificazione e prevenzione dei rischi infettivi per ambienti e personale promosso dal Global Biorisk Advisory Council.

Vicenzaoro
Vicenzaoro

Vicenzaoro September. Copyright: gioiellis.com
Vicenzaoro September. Copyright: gioiellis.com







A Vicenzaoro è ritornato il business




È andata bene. È andata bene considerando i tempi, le quarantene, gli spostamenti non ancora tornati al livello pre covid. Il bilancio di Vicenzaoro September 2021, nella nuova edizione all’insegna della sobrietà, ha totalizzato l’80% delle visite registrate nell’edizione 2019 (quando, però, il numero non era stato comunicato). È il dato più confortante che riguarda la fiera dedicata al gioiello organizzata da Ieg, considerando che in Italia il settore impegna 30 mila addetti per oltre 7 mila aziende, con un export pari a 8 miliardi di euro.

Vicenzaoro September. Copyright: gioiellis.com
Vicenzaoro September. Copyright: gioiellis.com

A Vicenzaoro hanno partecipato circa 800 aziende, numero che è quasi la metà rispetto a quelle presenti qualche anno fa. È il segno dei tempi. Nel consuntivo di Ieg si sottolineano però l’affluenza internazionale di buyer e visitatori provenienti dall’estero, che ha superato il 30% del totale: per il 77% dall’Europa, con in testa Spagna, Germania, Francia, il 7% dal Middle East e con arrivi anche da Stati Uniti, Russia e Nord Africa, con 108 Paesi rappresentati dai visitatori esteri di Vicenzaoro in questa edizione di ripartenza. Per essere un periodo di pandemia, non è certo un cattivo risultato, anzi, è un deciso successo.

Visitatori a Vicenzaoro. Copyright: gioiellis.com
Visitatori a Vicenzaoro. Copyright: gioiellis.com

Vicenzaoro September è stata diversa anche come look. Niente booth personalizzati ma, come nella edizione in versione ridotta dello scorso anno, chiamata Voice, padiglioni tutti uguali, color salmone, con metrature ridotte. C’era da aspettarsi borbottii di disapprovazione. Invece non è avvenuto. Come sempre gioielli.com ha selezionato una trentina di pareri raccolti tutti nel padiglione Icon, con la promessa dell’anonimato (richiesto chissà perché). Risultato: l’83% si è mostrato favorevole a questa versione sobria dei booth, sottolineando che in ogni caso è comunque migliore rispetto alle altre fiere internazionali (visto che Baselworld al momento non c’è più). Le uniche obiezioni del restante 17% hanno riguardato la disposizione del proprio booth.

Gioielli a Vicenzaoro. Copyright: gioiellis.com
Gioielli a Vicenzaoro. Copyright: gioiellis.com

Vetrina a Vicenzaoro. Copyright: gioiellis.com
Vetrina a Vicenzaoro. Copyright: gioiellis.com

Italian Exhibition Group. Copyright: gioiellis.com
Italian Exhibition Group. Copyright: gioiellis.com







Diamanti di laboratorio sconosciuti ai giovani




Anche se le vendite di diamanti «cresciuti» in laboratorio, cioè sintetici, è in aumento, non è detto che il concetto di pietre artificiali sia ben chiaro tra gli acquirenti. Specialmente se i diamanti creati da macchine sono considerate green, ecologiche, verdi, biocompatibili, sostenibili. Potete aggiungere voi la definizione più rispettosa dell’ambiente chre preferite. Un sondaggio presentato a Vicenzaoro September, infatti, mette il dito nella piaga: i giovani, i  Millennials e la Generazione Z, non hanno recepito il concetto. Si può fare una colpa? Evidentemente no. È chi vende pietre sintetiche che non ha comunicato abbastanza. Inoltre, c’è un dibattito intenso su quanto le gemme sintetiche, create in buona parte in Cina, siano davvero amiche dell’ambiente. Per esempio, per essere «cresciute» in laboratorio hanno necessità di un grande utilizzo di elettricità che, in Cina, deriva in gran parte da centrali a carbone (naturale, non sintetico).

Controllo del reattore al plasma CVD che produce diamanti ​​in laboratorio
Controllo del reattore al plasma CVD che produce diamanti ​​in laboratorio

In ogni caso, a Vicenzaoro è emerso che oltre il 90% degli intervistati non conosce i temi della sostenibilità etica dei diamanti. E solo per chi ha presente il fattore ambientale considera questo aspetto come rilevante per la scelta. La maggioranza degli intervistati, inoltre, pensa che solo il diamante naturale racchiude anche un fattore emotivo, per la sua autenticità e rarità. Al contrario delle pietre costruite in laboratorio. Ma le idee dei giovani intervistati sono piuttosto confuse, visto che solo il 60% è pronto ad acquistare un diamante naturale, mentre il 35% si dice indifferente.

Orecchini con diamanti blu creati in laboratorio
Orecchini con diamanti blu creati in laboratorio

La ricerca qualitativa, curata da Laura Inghirami, imprenditrice e fondatrice di Donna Jewel, con la collaborazione di Igi (Istituto Gemmologico Italiano) è stata presentata nell’ambito dei Gem Talk assieme a Gaetano Cavalieri, presidente Cibjo, Andrea Sangalli, vice presidente di Federpreziosi. Conclusione: tutti d’accordo che gli acquirenti devono essere informati di più e meglio, con il Cibjo che ha realizzato un documento di Linee Guida scaricabile dal web. Sarà sufficiente?

Il Talk sui diamanti sintetici a Vicenzaoro
Il Talk sui diamanti sintetici a Vicenzaoro

La nuova miniera: l'impianto di produzione in Oregon di diamanti artificiali
La nuova miniera: l’impianto di produzione in Oregon di diamanti artificiali







I trend del gioiello fino al 2023




Volete sapere quali saranno i prossimi trend della gioielleria? Tutti gli anni Vicenzaoro presenta un focus centrato sulle prospettive per il futuro, riassunte nel The Jewellery TrendBook, quest’anno aggiornato al 2023. Il lavoro di Paola De Luca si propone, insomma, di rivelare le tendenze dei prossimi due anni. Secondo quanto anticipato in un Talk alla Fiera di Vicenza, preparatevi a sei contemporanee linee guida.

Vicenzaoro settembre 2021. Copyright: gioiellis.com
Vicenzaoro settembre 2021. Copyright: gioiellis.com

1 Il Geo-design. È un’evoluzione del mondo art decó, ma più pulito e semplice. Utilizzerà l’uso di forme geometriche, come dallo stile da cui deriva che vedrà, e in particolare il bianco e il nero, ma anche lo smeraldo, e ovviamente diamanti, assieme onice e madreperla.

Orecchini con diamanti e onice by Louis Vuitton
Orecchini con diamanti e onice by Louis Vuitton

2 Gamification. Questo trend si ispira al mondo vagamente infantile dei cartoni animati, supercolorato, con l’uso di smalti e nuance fluo, ma assieme ai diamanti e alle gemme semipreziose. Porterà alla ribalta resine, oro e diamanti, ma anche metalli colorati e giocosi.

Bea Bongiasca, anello Baby Vine Tendril
Bea Bongiasca, anello Baby Vine Tendril

3 Organika. È un trend che prevede l’uso di materiali grezzi e poco lavorati, con texture artigianali ed elementi geometrici, pietre al naturale per un ritorno alle origini della vita.

Orecchini ispirati alla pianta che cresce nel deserto, il saxaul
Orecchini ispirati alla pianta che cresce nel deserto, il saxaul by Lydia Courteille

4 Sentimental Stories. Alla base del trend c’è la voglia di relazione e di connessione, che in effetti non sembra mai essere scomparsa dalla Terra, con gioielli che incapsuleranno emozioni come amuleti, iniziali o zodiaci. Sempre più richiesti gli oggetti in grado di contenere e rappresentare storie: pendenti con foto, miniature, piccoli mosaici, nuove interpretazioni di cammei e ritratti.

Anello con perla Akoya e perla di Tahiti
Anello you and me con perla Akoya e perla di Tahiti

5 The Green Footprint. Risponderà alla crescente attenzione all’ambiente reinterpretando piante, animali e insetti, ecosistemi marini o terrestri con materiali sostenibili come gemme sintetiche, vetro e plastica riciclati.

Spilla in argento rosa con perle e insetto
Spilla in argento rosa con perle e insetto di Delfina Delettrez

6 Fluidcore. Si riferisce ai concetti di diversità e inclusione: il genderless diventerà mainstream con collezioni dal design urban e adatte a tutte le sfumature di genere.

Collana di perle per uomo di Mikimoto
Collana di perle per uomo di Mikimoto

I trend sono stati presentati nel corso del Talk intitolato Re.Humanization: The Awakening di Trendvision Jewellery + Forecasting, Osservatorio indipendente di Ieg (società che organizza Vicenzaoro). Sul palco, la mente del format predittivo, Paola De Luca, Margherita Burgener, designer di alta gioielleria, Augusto Ungarelli, Ceo di Vendorafa, Nina Dzhokhadz, Founder di Connect Agency–Jewellery showroom & Co-Founder del brand NeverNoT, e le gemmologhe Katerina Perez e Isabella Yan, oltre ad Akash Das, professor Isdi, Mumbai – School of Fashion Design e Researcher per The Futurist.

La presentazione di «The Jewellery TrendBook 2023». Da sinistra, Paola De Luca, Augusto Ungarelli, Katerina Perez, Emanuela Burgener, Nina Dzhokhadz
La presentazione di «The Jewellery TrendBook 2023». Da sinistra, Paola De Luca, Augusto Ungarelli, Katerina Perez, Emanuela Burgener, Nina Dzhokhadz







Saliranno al 21% le vendite di gioielli online





Fino al 21% le vendite di gioielli online

Vicenzaoro è ripartita nel segno dell’ottimismo. Ma anche registrando i segni del cambiamenti che, inevitabilmente, coinvolgono il mondo della gioielleria. Sono le conclusioni del Talk inaugurale The State of the Art, organizzato da Ieg  (Italian Exhibition Group, la società proprietaria del format) e il Club degli Orafi Italia.

Da sinistra, Massimo Fasoli, Ceo e jewellery Designer, Fasoli, Jérôme Favier, Vice Presidente e Ceo di Damiani International, Stephen Lussier Executive Vice-President Consumer and Brands di De Beers, Andrea Cabrini Direttore Class CNBC, Nicolò Rapone, Operations Senior Director of Jewelry Business Unit, Bulgari | Stefania Trenti, Responsabile Ufficio Industry Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo
Da sinistra, Massimo Fasoli, Ceo e jewellery Designer, Fasoli, Jérôme Favier, Vice Presidente e Ceo di Damiani International, Stephen Lussier Executive Vice-President Consumer and Brands di De Beers, Andrea Cabrini Direttore Class CNBC, Nicolò Rapone, Operations Senior Director of Jewelry Business Unit, Bulgari | Stefania Trenti, Responsabile Ufficio Industry Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo

Opinioni che si basano su dati concreti: Stefania Trenti, responsabile dell’Ufficio Industry Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo (la più grande banca italiana), ha presentato un aggiornamento dei dati macroeconomici di settore. Conclusioni: dopo lo shock dei lockdown, con il conseguente stop delle vendite, il mondo dei gioielli registra un’impennata dei prezzi, dopo depressione della domanda. Ma il settore «recupera rapidamente: tra gennaio e giugno 2021 il fatturato è cresciuto dell’80% circa rispetto ai minimi del primo semestre dello scorso anno», ha spiegato la manager. La reale misura della crescita risulta dal confronto con il 2019 che, come ha sottolineato Trenti, «è già dell’8% superiore rispetto allo stesso periodo del 2019, un risultato migliore rispetto alla media del manifatturiero». E lo scenario di domanda mondiale previsto è ancora in crescita nei prossimi anni.

Il Talk «The State of the Art»
Il Talk «The State of the Art»

Nel dettaglio, il report di Intesa Sanpaolo registra un balzo per e-commerce e digitalizzazione, anche nel processo produttivo. Morale: le vendite online di gioielleria nel 2025 saranno tra il 18% e il 21%, rispetto al 13% del 2019. Inoltre, aumenta l’impegno delle aziende con il 12% di realtà che ha in programma investimenti in e-commerce e marketing digitale e il 7% che prevede investimenti in soluzioni digitali di produzione.

Vetrina di Stenzhorn a VicenzaOro September. Copyright: gioiellis.com
Vetrina di Stenzhorn a VicenzaOro September. Copyright: gioiellis.com

Secondo l’analisi presentata nel talk, inoltre, il valore del brand si afferma sempre più quale driver di valorizzazione del prodotto con una crescita media attesa fra l’8% e il 12% nel periodo 2019-2025 per la componente di prodotti a marchio, più che doppia rispetto alla media di settore. A oggi, sono il 13% le imprese italiane con almeno un marchio registrato.

Contemporaneamente, aumenta l’attenzione alle tematiche sostenibili: il 20-30% di chi acquista (entro il 2025) sarà influenzato da questo aspetto. Non meno fondamentale è la formazione, indispensabile per garantire continuità all’artigianalità delle produzioni: nel 2020 il 61% delle entrate programmate sono state ritenute di difficile reperimento e, di queste, il 72% per preparazione inadeguata. Ma l’impatto del periodo pandemico non è da sottovalutare in particolare per le fasi iniziali della filiera del diamante come l’estrazione che hanno comportato momenti di crisi di approvvigionamento.

VicenzaOro January 2019. Copyright: gioiellis.com
VicenzaOro January 2019. Copyright: gioiellis.com

Abbiamo affrontato un futuro pieno di incertezze, ma non avrei potuto essere più orgoglioso di come abbiamo risposto. Abbiamo immediatamente iniziato a sostenere tutte le persone – Paesi, comunità e clienti – che dipendono dai diamanti. Noi di De Beers e i nostri partner della JV abbiamo messo in atto un programma di soccorso covid-19 del valore di circa 17 milioni di dollari, lavorando per garantire che il settore dei diamanti e tutti coloro che ne dipendono potessero riprendersi e ricostruire il più rapidamente possibile. Stiamo vedendo la domanda di diamanti nei nostri mercati chiave superare quella pre-pandemia, perché questi miracoli della natura hanno qualcosa di vitale da dire: sono simboli di un legame significativo, del collegamento al mondo della natura e fonte di gioia dopo un periodo di oscurità.
Stephen Lussier Executive Vice-President Consumer and Brands di De Beers

Il booth di Yoko London. Copyright: gioiellis.com
Il booth di Yoko London. Copyright: gioiellis.com

Per un settore in cui le possibilità di smartworking sono limitate, un aspetto rilevante è stata la gestione delle persone. “L’impatto iniziale è stato duro. Siamo stati vicini a chi era a casa senza poter lavorare, abbiamo imparato a leggere i piccoli grandi segnali di stress per poi offrire il supporto più adeguato”, ha raccontato Nicolò Rapone, operations senior director of Jewelry Business Unit, Bulgari. Durante i mesi di pandemia l’attenzione del brand si è rivolta all’innovazione e al dialogo, non solo con i clienti: “Ci siamo concentrati nell’implementare strumenti dedicati alle fasi di post-vendita e piattaforme di collaborazione con partner e fornitori”.

Jérôme Favier
Jérôme Favier

Per noi la crisi è stato un catalizzatore di trasformazione. Il cliente finale è sempre più attento e ricerca il brand con tutto il suo patrimonio di valori, contenuti e autenticità. Crediamo che la partita si giochi sul terreno dell’omnicanalità e dei touchpoint multipli. È il percorso completo che conta nell’experience del cliente.
Jérôme Favier, vice presidente e Ceo di Damiani International

“È in corso un’accelerazione alla digitalizzazione di tutti gli attori del processo, dal brand al consumatore”, ha registrato Massimo Fasoli, Ceo e jewellery designer, dell’azienda omonima. Le sfaccettature sono molteplici, in primo luogo per geografia: “Chi è più prossimo alla backbone digitale accelera molto più velocemente, chi è più in periferia sperimenta una curva lenta. Questo genererà delle diversità nelle abitudini dei consumatori”.

VicenzaOro January
VicenzaOro January







La nuova sfida di Vicenzaoro




Una fiera per dimenticare (la pandemia), una fiera per ricordare (una delle eccellenze italiane, la gioielleria), una fiera per fare business: Vicenzaoro September (10 al 14 settembre) ha una missione difficile, ma non impossibile. Le adesioni sono state ottime, considerando il periodo, e se tutto va bene il più grande evento europeo (dato che Baselworld non è ancora risorto) del mondo del gioiello tornerà ai fasti degli anni d’oro.

VicenzaOro January, visitatori nel booth di Giovanni Ferraris
VicenzaOro January, visitatori nel booth di Giovanni Ferraris. Copyright: gioiellis.com

Al momento, in ogni caso, la società organizzatrice di Vicenzaoro, Ieg, conta oltre 800 brand espositori (circa il 30% internazionali) e buyerin arrivo dall’Europa e dal Middle East, con top buyer russi e americani. Il ritorno in presenza è stato fondamentale per ripartire, previo Green Pass o controllo della temperatura corporea, utilizzo della mascherina titolo di vaccinazione in lingua inglese che riporti la tipologia di vaccino, necessariamente approvato da Ema (quindi, niente vaccino cinese e neppure lo Sputnik russo) per chi proviene dall’estero.

VicenzaOro January 2020. Copyright: gioiellis.com
VicenzaOro January 2020. Copyright: gioiellis.com

Molti i grandi brand di primo piano presenti, da Damiani a Roberto Coin, da Fope a Gismondi 1754, ma ci sono anche tante aziende di gioielleria di minori dimensioni che, però, rappresentano una fetta importante della manifattura e della gioielleria, come Antonini, Mattioli, Annamaria Cammilli, Nanis, Giovanni Ferraris, Davite & Delucchi, Vendorafa e Picchiotti. E, tra i non italiani, Stenzhorn, Fabergé, Tirisi, Yeprem, Akillis, Yoko London. Accanto al business, inoltre, come sempre a Vicenzaoro c’è un fitto programma di convegni, workshop e momenti di formazione, di cui abbiamo già parlato su gioiellis.com.

Booth di Fope, VicenzaOro January 2018. Copyright: gioiellis.com
Booth di Fope, VicenzaOro January 2018. Copyright: gioiellis.com

Oltre ai gioielli da indossare, torna anche chi produce gioielli di tecnologia con T.Gold, il salone internazionale per i macchinari per i processi di progettazione e realizzazione del gioiello. E per gli appassionati di orologeria e alta gioielleria vintage torna VOVintage (11-13 settembre), dedicato ai collezionisti e aperto al pubblico.

VicenzaOro January, visitors. Copyright: gioiellis.com
VicenzaOro January, visitors. Copyright: gioiellis.com

Le previsioni sono positive: l’export italiano del comparto orafo-gioielliero segna +2,8% nei primi cinque mesi 2021 rispetto allo stesso periodo del 2019 (poco significativo un raffronto con il +86% rispetto al 2020 nel contesto della crisi sanitaria). Una dinamica positiva che si riflette anche nei dati di import. Ai primi posti del nostro export sono Stati Uniti ed Emirati Arabi Uniti (rispettivamente +67,4%, per 185,6 milioni in valore assoluto, e +4,5% cioè + 16,2 milioni) su medesimo periodo 2019. Nella top 5 hub logistico-commerciali del settore come Irlanda, Francia e Svizzera, mentre forte decrescita per Hong Kong.

VicenzaOro January. Copyright: gioiellis.com
VicenzaOro January. Copyright: gioiellis.com







Corsi e workshop a Vicenzaoro




Nel countdown verso Vicenzaoro (10-14 settembre), la società organizzatrice spinge l’acceleratore sugli aspetti complementari alla fiera dedicata al gioiello. Uno di questi è l’occasione di partecipare a corsi, workshop o eventi dedicati al mondo della gioielleria e delle pietre. Gli appuntamenti che possono interessare gli operatori della filiera del gioiello non mancano.

Paolo Cesari e Guido Grassi Damiani
Paolo Cesari e Guido Grassi Damiani

Sabato 11 settembre. L’importanza di fare squadra al femminile è al centro dell’incontro Gemology Women Icons, a cura di Assogemme, in collaborazione con Igi, Istituto Gemmologico Italiano. In un settore tradizionalmente maschile, le donne, che pur hanno avuto da sempre un ruolo rilevante in virtù anche della particolare sensibilità percettiva rispetto ai colori e alla conoscenza delle gemme unita a una particolare empatia che le agevola nella gestione delle relazioni, stanno rafforzando sempre più il proprio ruolo in posizioni chiave delle maggiori aziende del settore. Ciò su cui occorre ancora lavorare è l’identificazione di una modalità del tutto femminile di fare team adottando codici di comportamento e gestione differenti da quanto fino ad oggi è avvenuto seguendo modelli tipici del mondo manageriale maschile. Partecipano Paolo Cesari, Presidente di Assogemme, Claudia Piaserico, presidente di Federorafi, Raffaella Ascagni, head gemologist di Buccellati, Loredana Sangiovanni, gemologist director di Dolce & Gabbana, Loredana Prosperi, responsabile laboratorio di analisi Igi, Vittoria Carandini, high jewellery expert di Damiani. «L’attività di Assogemme da sempre sostiene il riconoscimento delle aziende che basano produzione e design in Italia in contrapposizione al progressivo e rapido affermarsi di aziende che operano con modalità e secondo criteri poco trasparenti», sostiene il presidente, Paolo Cesari.

Workshop sul mercato del gioiello
Workshop sul mercato del gioiello

Domenica 12 settembre. È previsto un nuovo ciclo di Gem Talks, incontri con esperti gemmologi provenienti da tutto il mondo organizzati in collaborazione con Igi (Istituto Gemmologico Italiano), con approfondimenti utili per gli attori della filiera, dal produttore al grossista, al dettagliante. Titolo: Il diamante naturale e il diamante sintetico, tra ordine e caos. Interverranno Gaetano Cavalieri, presidente Cibjo – The World Jewellery Confederation, che offrirà una panoramica con Laboratory-Grown Diamond Guidelines, Loredana Prosperi, direttrice dell’Istituto Gemmologico Italiano, per un approfondimento della posizione di Uni, Ente Italiano di normazione sulle modalità di utilizzo. Titolo dell’intervento: La norma Uni sul diamante sintetico: uno strumento normativo a disposizione del mercato e degli operatori. Andrea Sangalli, vice presidente e coordinatore della Commissione Diamante, metterà a confronto tradizione e innovazione con Naturale o sintetico? Questo è il dilemma. La posizione di Federpreziosi Confcommercio. Laura Inghirami, imprenditrice e fondatrice di Donna Jewel, esplorerà il rapporto fra la pietra e le più giovani generazioni con Millennials e Generazione Z: quale feeling con il diamante. È amore a prima vista?.

Analisi gemmologica a Vicenzaoro
Analisi gemmologica a Vicenzaoro

Lunedì 13 settembre. Sono in programma i Digital Talks, incontri e brainstorming da 30 minuti sui temi caldi dell’innovazione digitale dedicati ai dettaglianti del gioiello e dell’orologeria. Sono organizzati in collaborazione con Confcommercio Federpreziosi. Tema dell’edizione settembrina del format: Lunga vita ai negozi. È un focus sull’evoluzione del punto vendita alla luce delle nuove abitudini d’acquisto e della spinta alla digitalizzazione sperimentata durante il periodo pandemico. Steven Tranquilli, direttore di Federpreziosi, offrirà una panoramica sui trend futuri dello spazio fisico con Gioiellerie… a prova di futuro, mentre Fabrizio Valente, founder & Ceo di Kiki Lab, indicherà best practice e case history: Le chiavi per il successo nel Nuovo Mondo. Concetti e casi stimolo per le gioiellerie.

VicenzaOro January 2020. Copyright: gioiellis.com
VicenzaOro January 2020. Copyright: gioiellis.com

Incontri anche per quanto riguarda gli orologi, nell’ambito di Vo Vintage, l’evento dedicato a tutti i collezionisti. Il palinsesto dedicato all’orologeria vintage è curato da Michele Mengoli.

Domenica 12 settembre. Training tecnici tenuti dal Capac di Milano, Politecnico del Commercio e del Turismo, che rappresenta l’eccellenza lombarda nell’ambito dei servizi formativi nel settore orologiero. Due le sessioni di Watch Technical Class a cura del professor Rinaldo Cassani per un’introduzione alle basi della teoria dei movimenti in orologeria e applicazioni pratiche di assemblaggio e smontaggio.

Ulteriore sessione formativa dedicata a una delle grandi icone dell’orologeria con Stefano Mazzariol, tra i più riconosciuti esperti di segnatempo vintage nel mondo, che svelerà ad appassionati e professionisti del settore tutti i segreti del Rolex Newman Master, il quadrante Daytona più leggendario.

Lunedì 13 settembre. È in programma Watch Essentials Class, introduzione alla storia dell’orologeria, del mercato, della terminologia utilizzata, dei movimenti meccanici e delle complicazioni più famose. Si tratta di un inedito corso tenuto dalla Fhh, Fondation de la Haute Horlogerie, istituzione ginevrina che da oltre dieci anni promuove e diffonde l’eccellenza orologiera e la sua cultura nel mondo, con un formatore e ambassador d’eccezione Ugo Pancani, professore in Orologiera Meccanica ed Elettronica.

Vo Vintage, laboratorio. Copyright: gioiellis.com
Vo Vintage, laboratorio. Copyright: gioiellis.com






 

Vicenzaoro anti covid




Anche Vicenzaoro (10 al 14 settembre) si adegua alle disposizioni in materia di sicurezza sanitaria. Tradotto: gli ingressi alla fiera del gioiello gestita da Ieg sarà consentito solo a chi ha Green pass (che certifica la guarigione o la vaccinazione), controllo della temperatura corporea, e utilizzo della mascherina. Chi non fosse in possesso di Green Pass potrà presentare l’esito negativo di un tampone eseguito nelle ultime 48 ore. Chi proviene da zone extra Ue dovrà presentare un titolo di vaccinazione in lingua inglese che riporti la tipologia di vaccino, necessariamente approvato da Ema (quindi, niente vaccino cinese e neppure lo Sputnik russo).

Un'immagine di Voice 2020. Copyright: gioiellis.com
Un’immagine di Voice 2020. Copyright: gioiellis.com

Inoltre, Italian Exhibition Group allestirà all’esterno del quartiere fieristico un punto tamponi rapidi antigenici a disposizione di chi, per vari motivi, non sarà in grado di produrre il Green Pass oppure per chi avrà bisogno dell’esisto del tampone per rientrare nel proprio Paese. Il punto tamponi sarà attivo durante le giornate di svolgimento della fiera. Nella giornata antecedente l’apertura sarà riservata agli espositori. La prestazione, prenotabile on line, avrà un costo di 15 euro.

Enzo Liverino, uno dei maggiori interpreti del corallo
Enzo Liverino, uno dei maggiori interpreti del corallo

Ieg ha annunciato anche il protocollo #Safebusiness e l’accreditamento ottenuto da Gbac Star grazie alla rispondenza agli standard internazionali di pulizia, sanificazione e prevenzione dei rischi. Ulteriori garanzie per padiglioni covid free e una visitazione concentrata sul business.

Il protocollo di sicurezza covid
Il protocollo di sicurezza covid

Ieg
Ieg







Con Vicenzaoro torna Trendvision




Assieme a Vicenzaoro (10-14 settembre) torna Trendvision Jewellery + Forecasting, l’Osservatorio indipendente specializzato nel forecasting del gioiello, giunto alla ventesima edizione. L’evento organizzato da Italian Exhibition Group, che torna in presenza, sarà l’occasione per scoprire The Jewellery Trendbook 2023+, che si propone come una guida alle tendenze nel mondo della gioielleria, a fenomeni emergenti e all’evoluzione dei consumi nei prossimi 18 mesi in un’ottica di sviluppo del business.

Interno di VicenzaOro
Interno di VicenzaOro

Questa edizione del Trendbook, tra l’altro, arriva in un momento delicato, ma anche effervescente, che segue il lungo periodo di crisi legato all’epidemia covid. Sostenibilità, circular economy & circular design, diversity & equality, gender & age fluidity sono i temi affrontati, con l’intenzione di offrire agli operatori del settore punti fermi e prospettive evolutive in grado di indirizzare il mercato del gioiello a una crescita virtuosa, responsabile e attenta alle esigenze dei clienti.

Paola De Luca
Paola De Luca

La presentazione della ricerca è in programma per sabato 11 settembre 2021 alle 13.00, durante il seminario dedicato Tv Talk – Trendvision Talk. Sul palcoscenico interattivo allestito nel cuore della Hall 7, The Main Stage, Paola De Luca, founder e creative director di Trendvision Jewellery + Forecasting, moderatrice nei momenti di talk-show, analizzerà e discuterà gli scenari futuri del settore con Margherita Burgener, designer di straordinarie creazioni, Augusto Ungarelli, Ceo di Vendorafa, Nina Dzhokhadz, founder di Connect Agency–Jewellery showroom & Co – founder del brand NeverNoT, Katerina Perez, fra le più affermate esperte del settore, Akash Das, docente all’Isdi, Mumbai – School of Fashion Design e Researcher, Isabella Yan, gemmologa.

Da sinistra: Katerina Perez, Akash Das, Augusto Ungarelli
Da sinistra: Katerina Perez, Akash Das, Augusto Ungarelli







Parole e gioielli a Vicenzaoro




Da tempo le fiere, le migliori, non sono solo occasione di business, ma anche di formazione professionale. Vicenzaoro Settembre (10-14 settembre 2021), per esempio, si annuncia denso di eventi collaterali, ma per qualcuno centrali. Come nelle edizioni passate, Vicenzaoro ha programmato una serie di confronti cob thought leaders e key influencers, che la società organizzatrice, Italian Exhibition Group, considera un think tank a beneficio delle eccellenze nazionali e internazionali dell’industry, riunite in presenza per la prima volta dall’inizio del periodo pandemico. Il programma, in effetti, è denso.

VicenzaOro. Copyright: gioiellis.com
VicenzaOro. Copyright: gioiellis.com

Venerdì 10, il talk inaugurale The state of the art, organizzato in collaborazione con Il Club degli Orafi Italia. L’idea è quella di scattare una fotografia dell’industry orafo-gioielliera, dall’estrazione alla produzione, dal prodotto finito fino alla distribuzione, passando per le tecnologie dedicate con i contributi di tutti i rappresentanti della filiera. E con la presentazione dei risultati aggiornati della ricerca di settore realizzata dal Centro Studi Intesa Sanpaolo, arricchito dalla partecipazione di un parterre di rappresentanti d’eccellenza del settore tra i quali Stephen Lussier, Executive Vice-President Consumer and Brands di De Beers Group.

Sabato 11 sarà la volta di Gemology Women Icons, organizzato da Assogemme e Istituto Gemmologico Italiano, con l’obiettivo di valorizzare il fare squadra al femminile, coinvolgendo, in un confronto sui valori intangibili della competenza in ambito gemmologico, autorevoli gemmologhe italiane tra cui Raffaella Ascagni, Head Gemologist Buccellati, e Loredana Sangiovanni, Direttore del Laboratorio Gemmologico della Divisione Gioielli e Orologi, Dolce & Gabbana.

Nel booth di Alessio Boschi. Copyright: gioiellis.com
Nel booth di Alessio Boschi. Copyright: gioiellis.com

Sabato 11 All’insegna dei valori della sostenibilità il convegno Fairtrade, l’oro etico Fairtrade per arrivare al cuore dei consumatori, che affronterà la necessità per grandi e piccoli player di scegliere una filiera etica anche alla luce di un consumatore sempre più sensibile all’origine delle materie prime. Ospite Mara Bragaglia, in arte Maraismara, che nel 2016 ha introdotto l’oro Fairtrade in Italia.

Domenica 12 Vicenzaoro ospiterà il seminario Sustainable Developement Goals: meeting their challenge, organizzato da Cibjo, Confederazione Mondiale della Gioielleria e promosso dal Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite. L’obiettivo è fornire un focus sulle strategie di attuazione e incentivazione nei settori della gioielleria e dell’estrazione e lavorazione delle pietre preziose di due dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda ONU 2030: Consumo e produzione responsabili (SDG 12) e Gender Equality (SDG 5). Con la presenza del Presidente CIBJO Gaetano Cavalieri, interverranno fra gli altriIris Van der Veken , direttore esecutivo del Responsible Jewellery Council (RJC), Feriel Zerouki , De Beers Senior VP Corporate Affairs, e Philipp Reisert , Managing Partner di C. Hafner & Co.

Domenica 12 Women in Jewellery è organizzato da Ieg e prende spunto dall’imminente uscita del libro Women in Jewelry di Linda Kozloff-Turner, che esplora l’importanza della diversità, dell’inclusione e della saggezza femminile nell’industria dei gioielli con testimonianze femminili da tutto il mondo.

Il brand di VicenzaOro
Il brand di VicenzaOro

A Vicenzaoro non mancheranno i Digital Talks, brainstorming da 30 minuti sui temi più caldi dell’innovazione digitale dedicata ai dettaglianti del gioiello e dell’orologeria in collaborazione con Confcommercio Federpreziosi e i Gem Talks, incontri con esperti gemmologi provenienti da tutto il mondo organizzati in collaborazione con l’Istituto Gemmologico Italiano per approfondimenti utili a tutti gli attori della filiera, il produttore, il grossista e il dettagliante.

Parallelo a Vicenzaoro, inoltre, c’è il palinsesto dedicato all’orologeria vintage, curato da Michele Mengoli, advisor di Vo Vintage, l’evento dedicato a collezionisti, appassionati e curiosi di orologeria e gioielleria vintage.

Sabato 11 è in programma il talk I marchi indipendenti e i nuovi scenari post-pandemia per esplorare i trend evolutivi dei brand in compagnia, fra gli altri, di Mario Peserico, Presidente di Assorologi e Bruno Bergamaschi, fondatore del forum Watchouse.

Vo Vintage, laboratorio. Copyright: gioiellis.com
Vo Vintage, laboratorio. Copyright: gioiellis.com

Domenica 12 il talk Il Futuro dell’Orologeria dove si spazierà dalla sostenibilità alla blockchain al collezionismo dei segnatempo con la moderazione di Dody Giussani, Direttore de L’Orologio.

Domenica 12 incontro con Ugo Pancani, professore in Orologeria Meccanica ed Elettronica e Ambassador della Fondation de la Haute Horlogerie, con tema Lo straordinario mondo del Vintage: il mercato, l’importanza delle condizioni all’atto dell’acquisto, il restauro a regola d’arte e come curare l’orologio nel tempo.

Foto ricordo per i buyer
Foto ricordo per i buyer







NotForAll, bijoux made in Firenze

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Bijoux: sono made in Firenze quelli del marchio NotForAll ♦︎

NotForAll è per tutti e nasce nel 2010. Il nome del brand è inglese, come fa notare la stessa azienda, eppure è italianissima, con sede a Calenzano, un paese tra le città di Prato e Firenze. NotForAll si descrive come progetto nato attorno a suggestioni tessili con l’incontro fra filato, metallo e pietre. E questo perché propone anche bijoux realizzati con lo stile dei tessuti all’uncinetto. Orecchini e collane sono piuttosto semplici, ma con un loro stile. Sono realizzati con metallo, a volte smaltato e pietre naturali o sintetiche. Il tutto per prezzi che in media oscillano tra i 100 e 200 euro.

Orecchini in argento, castoni bagnati oro rosé, pietre sintetiche
Orecchini in argento, castoni bagnati oro rosé, pietre sintetiche

Curiosamente, l’idea di NotForAll è di un appassionato di ciclismo, Gianni Frosali, che di professione si occupa di import export di materiali per la gioielleria attraverso un’altra società, la Jit. La piccola azienda ha comunque ottenuto una buona visibilità anche grazie alla partecipazione a eventi come Vicenzaoro e Homi.

Orecchini con pietre sintetiche verdi
Orecchini con pietre sintetiche verdi

Bracciale a uncinetto con cuore
Bracciale a uncinetto con cuore

Collana in argento con castoni bagnati oro rosa
Collana in argento con castoni bagnati oro rosa, Orecchini in argento con castoni bagnati oro rosa, elementi color corallo
Collana in argento con castoni bagnati oro rosa, pietre sintetiche
Collana in argento con castoni bagnati oro rosa, pietre sintetiche
Orecchini in argento con castoni bagnati oro rosa, dettagli color corallo
Orecchini in argento con castoni bagnati oro rosa, elementi color corallo

Orecchini in argento con castoni bagnati oro rosa, pietre sintetiche
Orecchini in argento con castoni bagnati oro rosa, pietre sintetiche







Vicenzaoro a quota 700




Vicenzaoro ha voglia di tornare al business as usual. Vuole lasciare alle spalle l’annus horribilis 2020 e tornare a respirare (con Green Pass e Safe Travel giustamente necessari per accedere). Risultato: Italian Exhibition Group, la società che organizza Vicenzaoro (10-14 settembre) annuncia che si preannuncia un’edizione nel segno della normalità. Cioè con tanti espositori presenti: prenotati, anticipa Ieg, ci sono oltre 700 i brand espositori. E, notizia che fa tirare un sospiro di sollievo a tutti, la community Icon, cioè lo spazio che ospiterà i brand più prestigiosi, è sold out.

VicenzaOro January. Copyright: gioiellis.com
VicenzaOro January. Copyright: gioiellis.com

Attendiamo Vicenzaoro perché è l’occasione per mostrare i nostri gioielli a nuovi potenziali buyer internazionali e alla stampa di settore. Un incontro in presenza atteso e dal grande valore relazionale e di business.
Jerome Favier, Ceo di Damiani Group

Jerome Favier, Ceo di Damiani
Jerome Favier, Ceo di Damiani

Damiani ha preannunciato che a Vicenzaoro presenterà le novità della collezione Minou. Inoltre, verrà esibita un’interpretazione esclusiva della collezione Mimosa in oro bianco, diamanti e cammeo sardonico. Anche Salvini, sempre parte del gruppo Damiani, presenterà le novità della collezione Link e Bliss, altro marchio della scuderia di Valenza, mostrerà nuove varianti delle collezioni Rugiada e Regal.

Booth di Fope, VicenzaOro January 2018. Copyright: gioiellis.com
Booth di Fope, VicenzaOro January 2018. Copyright: gioiellis.com

Tra i grandi marchi presenti, inoltre, ci saranno Roberto Coin, Fope, Crivelli. Gismondi 1754, Annamaria Cammilli, Nanis, Giovanni Ferraris, Davite & Delucchi, Vendorafa e Picchiotti. Fabergè ha preannunciato l’Uovo del Centenario, realizzato a mano in oro giallo, pesa 10 chilogrammi e si ispira al primo uovo imperiale del 1885. Il gioiello commemora l’anniversario della scomparsa di Peter Carl Fabergé. Tra i marchi esteri, si confermano la tedesca Stenzhorn, l’olandese Tirisi, la libanese Yeprem, specializzata nell’alta gioielleria a base di diamanti e dalle grandi dimensioni, Akillis, Yoko London.

Il booth di Yoko London. Copyright: gioiellis.com
Il booth di Yoko London. Copyright: gioiellis.com







T.Gold a cento presenze e cambia location




L’industria del gioiello ha uno dei momenti clou a T.Gold, l’evento dedicato a macchine e soluzioni per le imprese del settore. T.Gold si accompagna sempre a Vicenzaoro invernale, mentre quest’anno si terrà dal 10 al 14 settembre, dopo la pausa imposta da covid nel 2020. Come abbiamo già spiegato qui, per partecipare alle fiere occorre il Green Pass o il Safe Travel. T.Gold, inoltre, sarà ospitato in una nuova location, all’interno dello stesso quartiere espositivo di Vicenzaoro September. La società organizzatrice, Ieg, ha infatti riprogettato il layout per garantire a espositori e visitatori sicurezza in termini di distanziamento sociale.

Macchina per la lavorazione dell'oro
Macchina per la lavorazione dell’oro

La buona notizia è che la filiera del gioiello si è rimessa in moto a pieno regime. Ieg, la società che organizza sia Vicenzaoro sia T.Gold, comunica che al momento sono un centinaio le aziende che hanno confermato la propria presenza al la manifestazione internazionale dedicata ai macchinari per l’oreficeria e alle tecnologie più innovative applicate all’oro e ai gioielli. Tra le altre, i principali attori del mercato come Legor Group, Sisma, Lm Industry, Ombi, Invimec, Dws, Btt Impianti Del Gruppo Lem Industries, Ompar. Sarà presente anche un significativo numero di realtà internazionali come Hemerle + Meule, Goodwin Refractory Services, Grs. L’evento più importante al mondo dedicato all’innovazione tecnologica di filiera al servizio della creatività orafa e gioielliera che tradizionalmente ha luogo a gennaio si sposterà dunque a settembre per l’edizione 2021 e si svolgerà in presenza.

Lavorazione dimostrativa a T.Gold
Lavorazione dimostrativa a T.Gold

L’evento B2B è suddiviso in sei macro-categorie: la preparazione delle leghe, i trattamenti galvanici; la prototipazione e la produzione digitale; le lavorazioni meccaniche, le diamantature, il taglio laser; il montaggio e la saldatura; l’affinazione e il recupero residui di produzione; finitura, lucidatura e smalti.

Espositori a T.Gold 2020
Espositori a T.Gold 2020

Infine T.Gold ospiterà il progetto StartUp and Carats, alla seconda edizione, organizzato da Ieg insieme alla direzione strategica condivisa con Ice: un’area espositiva e divulgativa interamente dedicata al mondo delle Start-up e Pmi Innovative a beneficio dei visitatori e degli espositori che intercetteranno nuove opportunità di evoluzione, ottimizzazione e perfezionamento delle tecnologie al servizio del gioiello.

Edizione 2020 di T.Gold
Edizione 2020 di T.Gold







Vicenzaoro covid free con il Green Pass




Vicenzaoro covid-free. Il protocollo di sicurezza permetterà a visitatori e buyer di accedere ai padiglioni di Fiera Vicenza senza l’incubo del contagio. Ieg, la società che organizza l’evento (10-14 settembre) ha definito le misure anti contagio: Green Pass e Safe Travel. Italian Exhibition Group, aveva già messo a punto per prima in Italia il protocollo Safe Business, ma ora si allinea con le nuove misure di sicurezza.

Voice, settembre 2020. Copyright: gioiellis.com
Voice, settembre 2020. Copyright: gioiellis.com

Per accedere a Vicenzaoro, dunque, sarà richiesto il green pass (qui i link su come ottenere il green pass). Una misura che, tra l’altro, è estesa anche alle fiere di altri settori. Qui, invece, il link per conoscere il protocollo Safe Travel.

L’obiettivo è garantire ai nostri espositori/visitatori padiglioni covid free, un luogo dove l’unica preoccupazione di chi vi accede deve essere quella di fare business. La richiesta di questa misura ci arriva in modo forte dalle aziende, specie quelle multinazionali, che intendono garantire la massima sicurezza ai propri collaboratori che frequenteranno le fiere dopo la riapertura di settembre. Non è un caso che il Green Pass sia previsto come requisito dalla grandissima maggioranza degli organizzatori fieristici europei.
Corrado Peraboni, Ad di Ieg

Corrado Peraboni, Ceo di Ieg
Corrado Peraboni, Ceo di Ieg

In tema di sicurezza, conferma una nota di Ieg, condividere informazioni per superare ogni difficoltà negli spostamenti è un valore prezioso da offrire a espositori e visitatori. Con questa mission, ancora prima nel nostro Paese, Italian Exhibition Group offrirà ai propri ospiti stranieri una nuova opportunità di conoscenza delle regole in tema di ingresso e permanenza in Italia. Ciò varrà ancor di più nel corso della continua evoluzione della situazione pandemica. Le informazioni offerte derivano dall’accordo siglato con lo Studio Arletti&Partners, società esperta di mobilità internazionale e che dal 1998 serve aziende e privati in materia di distacco all’estero, coprendo tutti gli aspetti di consulenza relativi alla mobilità globale.

Italian Exhibition Group. Copyright: gioiellis.com
Italian Exhibition Group. Copyright: gioiellis.com

Per chi arriva dall’estero

Ieg, inoltre, si impegna a fornire costante assistenza informativa su norme e adempimenti a cui visitatori ed espositori internazionali dovranno attenersi per l’ingresso in Italia. Un servizio che riguarda l’arrivo in aereo, treno, bus o auto, che indica le disposizioni nazionali e quelle eventualmente declinate dalle aziende sanitarie locali nei territori di svolgimento delle manifestazioni. I clienti riceveranno le informazioni mediante la compilazione di un form disponibile sui siti delle manifestazioni. Servirà solo indicare luogo di partenza, eventuali scali internazionali e luogo di arrivo. La risposta conterrà anche i numeri di assistenza medica territoriale.

Il sistema sarà quotidianamente aggiornato rispetto a eventuali cambi di normativa grazie a un pool di professionisti specializzati in discipline giuridiche. Qualora i clienti di Ieg avessero necessità di ulteriore assistenza sarà possibile fornire servizi customizzati.

Il re del corallo, Enzo Liverino. Copyright: gioiellis.com
Il re del corallo, Enzo Liverino. Copyright: gioiellis.com

Il booth di Nanis a VicenzaOro January. Copyright: gioiellis.com
Il booth di Nanis a VicenzaOro January. Copyright: gioiellis.com







Bros Manifatture torna a Jck Las Vegas e Vicenzaoro




Il gioiello di Bros Manifatture ha battuto il covid e ora torna nelle fiere di settore. L’azienda di Montegiorgio (Fermo, Marche, Italia) ha confermato di aver chiuso il 2020 con un bilancio in positivo (i ricavi erano di circa 40 milioni nel 2019), seppure inevitabilmente con vendite in calo causa pandemia. Un risultato, commenta il comunicato stampa dell’azienda, che è frutto «dell’impegno di un gruppo compatto e solido, capace di supportare i propri retailers con promozioni mirate a sostenere il sell out alla riapertura». Parallelamente alla forte presenza negli store fisici, compreso quello aperto a Miami, l’azienda ha anche incrementato del 178% le vendite online dei marchi della casa: Brosway, Rosato, S’Agapo e Pianegonda.

Lanfranco Beleggia, fondatore e presidente di Bros Manifatture
Lanfranco Beleggia, fondatore e presidente di Bros Manifatture

Ma l’azienda non si affida solo al canale digitale: Bros Manifatture ha già deciso di partecipare in presenza alle due fiere internazionali Jck a Las Vegas il prossimo agosto e a Vicenzaoro September. L’aspettativa sul business del futuro è infatti più che raddoppiata rispetto allo scorso anno e cresce di pari passo la propensione a partecipare ad eventi fisici per rinsaldare il rapporto diretto con i retail partner e instaurare nuove collaborazioni durature nel tempo.

Punto vendita di Brosway a Santiago
Punto vendita di Brosway a Santiago

Bros Manifatture ha anche ribadito l’impegno sociale dell’azienda e il supporto a cause benefiche, oltre alla riscoperta delle proprie origini italiane. Per questo, sono state attivate e rinnovate collaborazioni con onlus e associazioni no-profit in Italia e all’estero e sono stati devoluti fondi a supporto della ricerca scientifica. In particolare, Rosato, in collaborazione con Legambiente, ha sviluppato una linea prodotto per la campagna Tartalove a salvaguardia delle tartarughe marine caretta caretta. In America, Brosway Italia è impegnata con la fondazione Lauren’s Kids nella lotta contro la violenza sui minori e ha prestato un fondamentale ausilio alla Red Cross nella gestione della crisi pandemica.

Bracciali della collezione New Chakra
Bracciali della collezione New Chakra

A livello locale, il forte legame con il territorio marchigiano ha fatto sì che particolare attenzione fosse destinata anche a opere di recupero ambientale: lo storico Palazzo Alaleona in pieno centro storico a Montegiorgio (FM) è stato ristrutturato e sarà aperto al pubblico in forma di relais di lusso, che ospiterà turisti da tutto il mondo e aggiungerà valore agli itinerari di riscoperta dei piccoli borghi italiani.

Inoltre, anche la tenuta Officina Del Sole, conosciuta per la sua posizione sulle colline marchigiane, le viste mozzafiato e la produzione di olio e vino autoctoni e già apprezzata da centinaia di turisti e affezionati ogni anno, diventerà sede di un’attività didattica e ospiterà un museo della civiltà contadina.

Earcuff in argento rosato
Earcuff in argento rosato
Orecchino ape di Rosato
Orecchino ape di Rosato






 

Vicenzaoro September, ecco i primi brand




Si risveglia il settore delle fiere, con Vicenzaoro pronta a tornare dal 10 al 14 settembre, in presenza. Incoraggiante, per ora, l’adesione dei brand alla principale manifestazione italiana del settore orafo e gioielli: Fope, Roberto Coin, Crivelli, Bros Manifatture, Unoaerre, Graziella Group, Chrysos, Karizia, World Diamond Group sono tra i grandi nomi già confermati, secondo quanto comunica Ieg, la società che organizza l’evento di Vicenza. In attesa che altri big della gioielleria tornino a occupare i booth della fiera. Va ricordato anche che assieme a Vicenzaoro restano in programma T.Gold (macchine e attrezzature, cone le conferme di Sisma, Legor, Fasti, Ombi, Cimo) e VoVintage (orologi e gioielli d’epoca, aperta al pubblico).

Tra i booth di VicenzaOro January. Copyright: gioiellis.com
Tra i booth di VicenzaOro January. Copyright: gioiellis.com

Siamo fiduciosi di raccogliere a Vicenza i primi frutti dei sacrifici fatti in questo anno e mezzo di restrizioni visto il buon feeling del mercato per il prodotto italiano e la disponibilità delle imprese di rimettersi in gioco per tornare al business in presenza e in sicurezza.
Stefano de Pascale, direttore di Confindustria Federorafi

VicenzaOro September 2019
VicenzaOro September 2019. Copyright: gioiellis.com

Secondo l’ultima indagine campionaria elaborata per Federorafi dal Centro Studi di Confindustria Moda, nel gennaio-marzo 2021 il 24% delle aziende italiane intervistate ha rilevato un aumento di fatturato rispetto al primo trimestre del 2020. E il sentiment del campione vede il 25% con un inizio di ripresa già nella primavera 2021, il 39% a partire dall’autunno 2021. Circa metà del campione (48%) segnala un ritrovato dinamismo dei mercati esteri, Stati Uniti, Francia, Emirati Arabi/Qatar sugli altri.

VicenzaOro september 2018. Copyright gioiellis.com
VicenzaOro september 2018. Copyright gioiellis.com

Altre conferme arrivano dai buyer esteri, che stanno pianificando la loro visita alla manifestazione. Il Vbi, Vicenzaoro Buyer Index, che rileva periodicamente gli atteggiamenti di un panel rappresentativo di operatori mondiali, evidenzia a giugno che la fiducia sul business futuro è più che raddoppiata rispetto allo scorso anno. Cresce di pari passo la propensione a partecipare alla fiera in presenza da Middle East e Nord America, ma anche dell’Europa e dall’Italia. Positive, secondo un sondaggio di Confcommercio Federpreziosi, le intenzioni di partecipazione di dettaglianti e operatori: il 75% pensa di tornare tra i padiglioni vicentini per rinnovare o ampliare l’assortimento di prodotto (33,2%), ma soprattutto per riprendere i rapporti professionali diretti con fornitori, clienti, colleghi (41,7%).

Nel booth di Alessio Boschi. Copyright: gioiellis.com
Nel booth di Alessio Boschi. Copyright: gioiellis.com







VicenzaOro scalda i motori




Si delinea quello che sarà il ritorno di VicenzaOro September. La grande fiera del gioiello, che lo scorso hanno ha lasciato il posto, causa pandemia, alla versione ridotta di Voice, riprende il consueto format con aziende, buyer e, soprattutto, un clima più sereno. Il titolo escogitato per la prossima edizione è The state of art. Insomma, un po’ generico: ci sta dentro di tutto, di più. Ma l’idea è proprio quella di fare il punto della situazione dopo un anno vissuto pericolosamente.

VicenzaOro. Copyright: gioiellis.com
VicenzaOro. Copyright: gioiellis.com

VicenzaOro, organizzata da Italian Exhibition Group, si terrà dal 10 al 14 settembre, ovviamente alla Fiera di Vicenza. Torna anche T.Gold, il salone internazionale per i macchinari e le tecnologie avanzate per i processi di progettazione e realizzazione del gioiello. Di solito è in programma a gennaio, ma quest’anno si sposta a settembre, negli stessi padiglioni espositivi. Seconda prova per VoVintage (11-13 settembre), il marketplace per l’orologeria e la gioielleria vintage, spazio aperto anche al pubblico di appassionati e collezionisti.

VicenzaOro January 2020. Copyright: gioiellis.com
VicenzaOro January 2020. Copyright: gioiellis.com

L’evento, in ogni caso, non perde il suo lato digitale: le aziende potranno utilizzare la piattaforma interattiva di business matching targata Ieg, The Jewellery Golden Cloud. Come sempre, inoltre, VicenzaOro approfondirà anche le tendenze di stili e design, e si concentrerà su momenti di analisi e studio sullo stato dell’arte del comparto con il coinvolgimento dei più esperti stakeholder e player di settore partner di Ieg. Alcuni di questi appuntamenti saranno visibili in ogni parte del mondo grazie alle dirette streaming.

VicenzaOro January. Copyright: gioiellis.com
VicenzaOro January. Copyright: gioiellis.com

Dato che la prudenza non è mai troppa, rimane valida l’applicazione del piano #safebusiness by Ieg, varato nel 2020 per garantire un’esperienza in fiera sicura e allo stesso tempo agile: l’azienda è il primo player fieristico e congressuale in Italia ad aver ottenuto per le sue sedi l’accreditamento Gbac Star, il programma globale di certificazione degli standard internazionali di pulizia, sanificazione e prevenzione dei rischi infettivi per ambienti e personale promosso dal Global Biorisk Advisory Council (Gbac).

Gioielli esposti a VicenzaOro. Copyright: gioiellis.com
Gioielli esposti a VicenzaOro. Copyright: gioiellis.com







Dubai capitale dei gioielli nel febbraio 2022


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Il 2020 è stato un anno nefasto anche per le fiere dedicate alla gioielleria, ma il 2021 dovrebbe consentire una parziale ripresa degli eventi in presenza. Il 2022, però, dovrebbe essere l’anno della riscossa e gli organizzatori sono già al lavoro. E Dubai si annuncia come una delle tappe principali per produttori e distributori di gioielleria. Dal 22 al 24 febbraio 2022, nel Dubai World Trade Centre, infatti, si terrà la prima edizione del Jewellery, Gem & Technology Dubai. Il JGT Dubai, nelle intenzioni degli organizzatori, sarà una delle maggiori kermesse a livello mondiale dedicate alla gioielleria.

Fiera di gioielleria a Dubai
Fiera di gioielleria a Dubai

La fiera degli Emirati è il frutto di una joint venture tra due dei principali player del settore degli eventi: Informa Markets Jewellery, organizzatore di Jewellery & Gem World Hong Kong e Italian Exhibition Group, organizzatore di Vicenzaoro. La combinazione di risorse, esperienza, presenza internazionale e conoscenza del mercato dei due partner, inoltre, sarà rafforzata dal sostegno e dalle competenze di Dubai Multi Commodities Centre, partner ufficiale di JGT Dubai, e di Dubai Gold and Jewellery Group in qualità di industry partner. L’evento è rivolto in particolare a grossisti, retailer e produttori di Medio Oriente, India, Russia, Europa meridionale e Nord Africa.

Edifici a Dubai
Edifici a Dubai

In qualità di organizzatore leader di fiere del settore della gioielleria, Informa Markets Jewellery risponde alle esigenze del comparto assumendo il ruolo di partner strategico. Il nostro settore sta subendo una trasformazione significativa ed è nostro compito creare e cogliere nuove opportunità che segneranno la direzione di un percorso nel lungo periodo.
David Bondi, senior vice president di Informa Markets in Asia

Nato come hub globale dedicato alla creatività e all’innovazione, JGT Dubai fa leva sulle risorse di Informa Markets Jewellery, come un portafoglio globale unico di fiere ed eventi, una grande piattaforma digitale, JewelleryNet, un Jewellery Media team dedicato con una pubblicazione di punta, JNA, ed uno dei premi più prestigiosi del settore, il Jewellery World Awards.

I nostri eventi di sourcing dedicati alla gioielleria nei principali mercati di tutto il mondo, Europa, Nord America e Medio Oriente, testimoniano la portata del nostro ruolo di partner industriali. A febbraio 2022 metteremo a frutto l’esperienza globale e la competenza locale di Ieg in uno degli appuntamenti leader del settore.
Corrado Peraboni, Chief Executive Officer di Ieg

Corrado Peraboni, Ceo di Ieg
Corrado Peraboni, Ceo di Ieg







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