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I gioielli della corona di Olanda

Anche i reali di Olanda possono vantare un buon numero di gioielli importanti. Ecco quali sono ♦

Maxìma di Olanda anni fa era stata inserita dalla rivista Time tra le 100 persone più influenti al mondo per il suo impegno sociale. E sembra proprio una donna fortunata: ha sposato un principe, è diventata regina, dopo che nel 2013 Beatrice d’Olanda ha abdicato a favore del figlio Guglielmo Alessandro. Maxima Zorreguieta Cerruti, argentina di nascita, ha così avuto anche accesso a una delle collezioni di gioielli più ricche d’Europa. È un patrimonio accumulato nei secoli e mantenuto intatto grazie a una brillante soluzione: quella di far confluire i pezzi più importanti in una fondazione. E se i membri femminili della famiglia possono usufruirne in base al ruolo dinastico, alcuni di questi preziosissimi gioielli sono riservati unicamente alla regina regnante o consorte. Come, appunto, la regina Máxima , che a un anno dall’incoronazione ha dimostrato grande abilità nel modificarli e indossarli. Perché si tratta di diademi smontabili e rimontabili come collane e bracciali e viceversa. Ecco come, partendo proprio dalla tiara di diamanti zaffiri indossata nel giorno dell’incoronazione.

Maxìma d’Olanda con la tiara e gli orecchini della parure di zaffiri
Maxìma d’Olanda con la tiara e gli orecchini della parure di zaffiri

Sapphire Parure. Realizzata nel 1881 per la regina Emma, la tiara, che fa parte della Sapphire Parure, ha 655 diamanti sudafricani di 242 carati complessivi con un taglio brillante e 33 zaffiri del Cashmere di 155 carati. Uno zaffiro centrale a taglio cuscino circondato da due zaffiri più piccoli e da cinque diamanti per lato è l’elemento centrale, indossabile anche separatamente come spilla. Per renderla più leggera la nuova regina elimina sostituisce i tre diamanti montati a forma di giglio sulla sommità e li sostituisce con un unico grande diamante. Il girocollo di questa parure invece, è stato indossato come tiara aggiungendo sulla sommità cinque elementi costituiti da uno zaffiro centrale, circondato da diamanti in una montatura a forma di rombo.

Maxìma d’Olanda con la collana della parure di zaffiri indossata come tiara
Maxìma d’Olanda con la collana della parure di zaffiri indossata come tiara

Tiara di diamanti. Dono di nozze della regina Emma nel 1879, era in origine sormontata da tre stelle di diamanti a 12 punte. Ora è composta da tre diamanti centrali che possono essere sostituiti da rubini.

Dettaglio della tiara con 34 diamanti taglio rosa
Dettaglio della tiara con 34 diamanti taglio rosa

Tiara di diamanti taglio rosa. Tiara formata da una fila di 34 grossi diamanti i incastonati su una placca di platino (chaton) secondo una moda in voga nella metà del XIX secolo, che può essere usato come diadema o una collana.

Maxìma d’Olanda con la tiara di 34 diamanti taglio rosa
Maxìma d’Olanda con la tiara di 34 diamanti taglio rosa

Tiara della Regina Anna. Appartenuta alla Gran Duchessa Anna Pavlovna di Russia, moglie di Guglielmo II d’Olanda, è composta da diamanti e sette perle a forma di pera che pare risalgano al 1600.

Maxìma d’Olanda con la tiara delle perle antiche
Maxìma d’Olanda con la tiara delle perle antiche

Tiara delle margherite. Trasformata più volte, inizialmente aveva sulla sommità cinque perle tonde circondate ciascuna da dieci diamanti taglio brillante, in modo da formare una margherita, appunto. Nel 2002 al posto dei fiori vennero inserite delle stelle tramandate dalla regina Emma, seconda moglie di Guglielmo III. I gioielli a forma di stella erano popolari nel tardo XIX secolo, e fu Sissi l’imperatrice Elisabetta d’Austria a decretarne il successo usandole come fermagli nei capelli.Maxìma le ha volute per il giorno del suo matrimonio.

La tiara delle margherite
La tiara delle margherite

Tiara Mellerio. Fa parte di una parure costituita da una collana, un bracciale e una spilla con rubini e diamanti in grande quantità: 385 gemme nella tiara, 425 nella collana e 135 nel bracciale.

La tiara Mellerio con bracciali e orecchini
La tiara Mellerio con bracciali e orecchini

Tiara Wurttenberg. È un diadema con un intricato disegno di diamanti e perle che formano volute e gigli, sormontati da due file di perle a forma di goccia: sei nella parte inferiore e cinque in quella superiore, entrambe sono rimovibile e per questo sono possibili quattro versioni: con o senza perle, con la prima o seconda fila. È sempre stata la preferita dell’ex regina Beatrice, che dal giorno del suo matrimonio in poi l’ha portata in tutte le occasioni ufficiali.

Dettaglio della tiara Wurttenberg
Dettaglio della tiara Wurttenberg
Maxìma d’Olanda con la tiara di tre diamanti centrali sostituibili con i rubini
Maxìma d’Olanda con la tiara di tre diamanti centrali sostituibili con i rubini
Dettaglio della tiara delle margherite-stelle
Dettaglio della tiara delle margherite-stelle
La tiara dele perle antiche senza perle
La tiara dele perle antiche senza perle

Una tiara di platino segue i Borbone

I gioielli, e soprattutto le tiare, della regina di Spagna, Letizia Ortiz ♦︎

Come tutte le regine, anche Letizia Ortiz Rocasolano moglie di Filippo VI di Spagna, ama i gioielli. Da ex giornalista di network come Bloomberg, Cnn e dell’emittente pubblica spagnola Tve, conosce bene il valore dell’immagine e della comunicazione visiva. Abbigliamento e scelta dei gioielli sono, quindi, particolarmente curati da Letizia, che si è sposata con l’allora principe delle Asturie, Felipe di Borbone, il 22 maggio del 2004. La cerimonia è stata un evento seguito dalle televisioni di tutto il mondo: sugli schermi è apparsa, così, una delle innumerevoli tiare che fanno parte del corredo reale.

La tiara regalata dall'ex dittatore Francisco Franco alla allora regina di Spagna, Sofia, e ora indossata da Letizia
La tiara regalata dall’ex dittatore Francisco Franco alla allora regina di Spagna, Sofia, e ora indossata da Letizia

È un tipo di gioiello che sembra essere tra i preferiti della regina. Non a caso per festeggiare l’anniversario di matrimonio il re Filippo VI ha regalato una tiara del valore di 50.000 euro a Letizia: è composta da 450 diamanti taglio brillante e cinque paia di perle australiane. Accanto alle tiare, ovviamente, la regina di Spagna conserva molti altri gioielli, tra cui un paio di orecchini con tre zaffiri ciascuno e un grande bracciale di Cartier in oro bianco e diamanti. A proposito di bracciale: Letizia ha anche deciso di trasformare una corona di diamanti della regina Vittoria Eugenia. I diamanti incastonati sono stati rimossi per essere riutilizzati in due braccialetti identici.

La tiara prussiana. Dalla linea neoclassica con ispirazione greca, la tiara è stata realizzata a Berlino nel 1913 dal gioielliere Koch. In platino e diamanti, è composta da due fasce: la parte superiore con foglie di alloro e il fondo con greche, nel mezzo una fila di fasce verticali di brillanti con un motivo centrale da cui pende un diamante taglio a pera. Fu regalata a Sofia dalla madre per il suo diciottesimo compleanno.

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La tiara prussiana
Letizia Ortiz indossa la tiara prussiana il giorno delle nozze con Felipe di Borbone
Letizia Ortiz indossa la tiara prussiana il giorno delle nozze con Felipe di Borbone

La collana chatones. Dono di nozze del re Alfonso Alfonso XIII alla moglie era un tipo di collana molto in voga nella metà del XIX secolo: i diamanti incastonati su una placca di platino (chaton) con una montatura a quattro gambi molto discreta. Il re era solito a ogni anniversario, compleanno o nascita aggiungere due diamanti. Risultato? Una collana di 90 carati che arrivava fino alla vita. Divisa in due parti, una toccò a Juan Carlos e spesso si vede al collo di Sofia di Spagna.

La regina Sofia indossa la tiara di Cartier e la collana chatones
La regina Sofia indossa la tiara di Cartier e la collana chatones
Letizia con la tiara chatones
Letizia con la tiara chatones

La tiara Cartier. Realizzata negli anni Venti per la regina Vittoria Eugenia il diadema è composto da una aigrette centrale, ossia una montatura o gioiello a forma di piuma, in platino e diamanti e da tre riccioli digradanti con una perla incastonata al centro. In un secondo tempo le perle vennero sostituite da smeraldi ereditati  dall’imperatrice Eugenia di Francia sua madrina. Che furono poi venduti durante l’esilio romano e la tiara tornò al suo aspetto originale.

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La tiara Cartier in un immagine precedente all’eliminazione della perla sulla sommità

La tiara Mellerio o de la Chata. Regalo di Isabella II per le nozze della figlia, soprannominata Chata, è uno dei pochi gioielli che si è salvata dalla vendita durante l’esilio parigino. La struttura di platino raffigura idealmente la schiuma di un’onda nel centro e ai lati delle conchiglie da cui pendono delle perle a forma di pera e 12 brillanti che ondeggiano seguendo i movimenti della testa. Questo è quanto generalmente è noto. Ma un lettore di gioiellis.com (vedi commenti in fondo a questa pagina) fa notare che la storia è un’altra: il diadema Mellerio di diamanti e perle di pera, precisa, non fu venduto a Drouot (30 giugno 1878) da Isabelle II semplicemente perché la regina ricevette una rendita dalla Spagna dopo il ritorno al trono di suo figlio, Alfonso, ed è con questo denaro che ha acquistato nuovi gioielli dal gioielliere francese, come una collana e una tiara a stella.

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La principessa delle Asturie con la tiara de la Chata

La tiara floreale. Si trasforma in collana o spilla il diadema composto di grandi di fiori di diamanti, regalato da Francisco Franco a Sofia di Grecia, promessa sposa di Juan Carlos di Borbone.

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La tiara floreale regalo di Francisco Franco a Sofia di Grecia per le nozze con Juan Carlos

I rubini Niarchos. Opera di Van Cleef et Arpels, sono un regalo di nozze a Sofia di Grecia da parte dell’armatore greco. La collana è composta da una catena montata in oro con rubini cabochon di diverse grandezze, ognuno circondato da diamanti. La tiara è una doppia fila dello stesso motivo della collana e può essere utilizzata come una collana a due giri o come un lungo sautoir. A completare la parure degli orecchini pendenti a goccia.

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La parure di rubini, regalo di Stavros Niarchos a Sofia di Grecia per le nozze con Juan Carlos

La tiara russa. Realizzata in platino, perle e diamanti per Cristina d’Austria, reggente di Spagna, si ispira al tradizionale copricapo femminile russo Kokoshnikc, da cui proviene il nome.

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Sofia di Spagna con la tiara russa, appartenuta a Cristina d’Austria reggente di Spagna

La tiara dei fiori di giglio. Il più spettacolare tra i doni di nozze di Alfonso XIII, fu creato nel 1906 dal gioielliere Ansorena di Madrid ed è composto da diamanti taglio brillante e cuscino, su una montatura in platino che disegna il simbolo araldico dei Borboni: i gigli. Sarà per questo che la ex regina Sofia l’ha indossata solo nelle grandi occasioni, come gioiello simbolo delle regine di Spagna.

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La tiara con i fiori di giglio simbolo araldico dei Borboni
La tiara regalata da Filippo per l'anniversario di nozze
La tiara regalata da Filippo per l’anniversario di nozze
La ex regina di Spagna Sofia con la tiara prussiana
La regina di Spagna Sofia con la tiara prussiana
La regina Sofia con la tiara
La regina Sofia con la tiara

Come indossare tiara o diadema

Tiare e diademi sono di gran moda, preziose o semplici bijoux. Ecco una selezione e i consigli su come indossare una tiara o un diadema e non solo al matrimonio ♦

Oggi, la parola tiara è diventato sinonimo di diadema. La tiara è spesso tradotta con una parola simile a diadema in molte lingue. Entrambe le parole, in ogni caso, derivano dagli ornamenti indossati sulla testa da uomini e donne nell’antichità. Questi ornamenti indicavano uno status elevato. Ma oggi non è più così. La tiara è indossata spesso durante le occasioni formali, in particolare se il codice di abbigliamento è la cravatta bianca, oppure per cerimonie come quelle del matrimonio. E non solo: una tiara può essere anche indossata con un abbigliamento informale. Naturalmente, in questo caso, sarà differente dalla tiara utilizzata per una cerimonia.

Elizabeth von Thurn und Taxis indossa una spilla e e una tiara con diamanti e smeraldi (immagine dal catalogo Sotheby's)
Elizabeth von Thurn und Taxis indossa una spilla e e una tiara con diamanti e smeraldi (immagine dal catalogo Sotheby’s)

La prima donna a rendere popolari tiare, diademi e coroncine, appannaggio dell’alta gioielleria e dell’alta società, è stata Courtney Love, nel 1995, quando si è presentata a un concerto con un voluminoso cerchietto di cristalli che sembravano diamanti. Qualcosa di simile alla corona di Miss America, peccato che il rossetto fosse volutamente sbavato.

Meghan Markle, prima del suo principesco matrimonio, con tiara
Meghan Markle, prima del suo principesco matrimonio, con tiara

Sono passati oltre 20 anni e ci sono ragazze a New York che non rinunciano a un  gioiello tra i capelli nemmeno per andare in ufficio, mentre la stilista Vivienne Westwood indossa un diadema di corallo quando va in giro in bicicletta per Londra. Insomma, un po’ come il cappello firmato Borsalino, tornato di moda per gli uomini anche giovani e vestiti casual, un outfit non è completo se manca l’ornamento giusto in testa. Che, attenzione, non è più espressione di un rango, ma una libera scelta.

Come indossare la tiara

La cosa più interessante è che la democratizzazione della tiara ha modificato persino l’etichetta delle giovani principesse e regine europee, con Kate Middelton in testa (è il caso di dire), che indossa la tiara piuttosto indietro, in linea con le orecchie e inclinata di almeno 45 gradi, mentre la consuetudine la vorrebbe collocata molto più avanti e quasi orizzontale. Ora che conoscete anche il modo più giusto per portarla ecco una selezione adatta ai matrimoni e alle occasioni meno formali.  

Carolina Herrera, Falling Jasmine tiara e orecchino a bottone in argento placcato oro e smalto bianco
Carolina Herrera, Falling Jasmine tiara e orecchino a bottone in argento placcato oro e smalto bianco

I diademi sono spesso indossati dalle attrici nei film, nelle commedie e in televisione. Nel 2013, Cartier ha creato una replica della tiara di rubini e diamanti che avevano originariamente realizzato nel 1956 per la Principessa Grace di Monaco per il film Grace of Monaco , con Nicole Kidman. Ma le tiare possono essere anche in plastica, strass , cristalli Swarovski o qualsiasi altro materiale non prezioso. Sono indossati dalle donne in occasioni come una festa o un ballo. Sono anche indossati dai vincitori dei concorsi di bellezza e dai bambini che si travestono da principesse Disney.

Princess Eugenia con la tiara
Princess Eugenia con la tiara
La principessa Beatrice con lo sposo Edoardo Mapelli Mozzi, indossa la Queen Mary's Fringe Tiara
La principessa Beatrice con lo sposo Edoardo Mapelli Mozzi, indossa la Queen Mary’s Fringe Tiara
Swarovski, Lucia tiara, in palladio e oro
Swarovski, Lucia tiara, in palladio e oro
Tiara in platino con acquamarina
Bulgari, tiara in platino con acquamarina
Tiffany, diadema Butterfly. Gli spinelli rosa e i diamanti tondi taglio brillante adornano un diadema in platino di squisita manifattura, che sviluppa il tema della farfalla al centro. Peso complessivo in carati: diamanti tondi taglio brillante, 19.97; spinelli rosa, 10.98; diamanti marquise, 0.73
Tiffany, diadema Butterfly. Gli spinelli rosa e i diamanti tondi taglio brillante adornano un diadema in platino di squisita manifattura, che sviluppa il tema della farfalla al centro. Peso complessivo in carati: diamanti tondi taglio brillante, 19.97; spinelli rosa, 10.98; diamanti marquise, 0.73
TIara di Susan McLeary
Tiara di Susan McLeary
Kate Middleton con la tiara di Cartier
Kate Middleton con la tiara di Cartier
Tiara e collana vittoriana venduta da Christie's
Tiara e collana vittoriana venduta da Christie’s
BijouxBrigitte, diadema color argento con strass. Prezzo: 25 euro
BijouxBrigitte, diadema color argento con strass
La tiara progettata per Asscher (dal sito di Reena Ahluwalia)
La tiara progettata per Asscher (dal sito di Reena Ahluwalia)
Oscar de La Renta, tiara in metallo placcato oro e cristalli. Prezzo: 300 euro
Oscar de La Renta, tiara in metallo placcato oro e cristalli

I gioielli della regina Elisabetta visti da vicino




L’addio alla regina Elisabetta ha emozionato milioni di persone. Ma la regina lascia un’eredità non solo legata alla sua figura istituzionale, ma anche materiale. A partire dai suoi gioielli. E uno degli eventi legati al giubileo della regina, celebrato solo due mesi prima della sua morte, riguarda la mostra dei gioielli di sua maestà. La mostra, organizzata dal Royal Collection Trust, si trova in quella che era la casa della regina, cioè a Buckingham Palace, a Londra. I visitatori possono ammirare molti storici gioielli della regina, accompagnati da immagini e stampe originali rifinite a mano scattate da Dorothy Wilding (1893-1976), che ha ritratto in più occasioni Elisabetta II. La mostra si intitola The Platinum Jubilee: The Queen’s Accession e dura fino al 2 ottobre.

La regina Elisabetta indossa la tiara The Girls of Great Britain and Ireland
La regina Elisabetta indossa la tiara The Girls of Great Britain and Ireland

I gioielli sono gli oggetti più eccitanti per gli appassionati. Anche perché non ci sono solo gioielli che hanno un valore esclusivamente storico, oltre che essere preziosi. Molti dei gioielli in mostra, invece, sono tra i preferiti della regina, che li ha indossati più volte in occasioni ufficiali e per i ritratti che sono diventati icone. Per esempio, la tiara Diamond Diadem e la tiara The Girls of Great Britain and Ireland.

La tiara The Girls of Great Britain and Ireland. La regina fece riattaccare la parte superiore e la fascia nel 1969 e da allora la tiara è diventata uno dei suoi gioielli più riconoscibili
La tiara The Girls of Great Britain and Ireland. La regina fece riattaccare la parte superiore e la fascia nel 1969 e da allora la tiara è diventata uno dei suoi gioielli più riconoscibili

Il Diamond Diadem è stato creato in occasione della incoronazione di Giorgio IV, nel 1821. È un gioiello realizzato con 1.333 diamanti taglio brillante e con una fascia con due file di perle. Due diamanti sono incastonati nella forma di una rosa, un cardo e due quadrifogli: sono i simboli nazionali di Inghilterra, Scozia e Irlanda. Il diadema fu ereditato nel 1837 dalla regina Vittoria e, tra l’altro, compare sul primo francobollo mai creato, il mitico Penny Black. Il diadema è passato alla regina Alessandra, poi alla regina Mary, alla regina Elisabetta, alla regina madre e poi a Elisabetta II, che lo ha indossato il giorno della sua incoronazione e per l’apertura del parlamento dal primo anno del suo regno.

Il Diamond Diadem. È incastonato con 1.333 diamanti taglio brillante e 169 perle. Il diadema è stato originariamente creato per l'incoronazione di Giorgio IV nel 1821
Il Diamond Diadem. È incastonato con 1.333 diamanti taglio brillante e 169 perle. Il diadema è stato originariamente creato per l’incoronazione di Giorgio IV nel 1821

Il diadema Vladimir, invece, si chiama così perché è stato realizzato per la Granduchessa Vladimir di Russia e venduto da sua figlia alla regina Mary nel 1921. Ereditato dalla attuale regina nel 1953, il diadema è stato indossato con le sue gocce di perle originali. Ma ci sono anche gioielli che sono visibili in pubblico per la prima volta, come la spilla con fiocco Dorset e un paio di braccialetti con diamanti.

Diadema Vladimir. Realizzato per la Granduchessa Vladimir di Russia, questo diadema è stato venduto da sua figlia alla regina Mary nel 1921. Ereditato dalla regina nel 1953, il diadema è stato indossato con le sue gocce di perle originali
Diadema Vladimir. Realizzato per la Granduchessa Vladimir di Russia, questo diadema è stato venduto da sua figlia alla regina Mary nel 1921. Ereditato dalla regina nel 1953, il diadema è stato indossato con le sue gocce di perle originali

La la tiara The Girls of Great Britain and Ireland, invece, è della regina dal 1947, come regalo per il matrimonio da parte della nonna, la regina Mary. Tra i gioielli compare anche la collana Nizam of Hyderabad in platino con 300 diamanti: è stata donata alla principessa Elisabetta dal Nizam di Hyderabad (governatore del Regno, titolo dei sovrani nativi dello Stato indiano di Hyderabad) come regalo di nozze nel 1947. Elisabetta II l’ha indossata stato spesso indossato per impegni ufficiali e per ritratti formali.

Collana Nizam of Hyderabad in platino con 300 diamanti
Collana Nizam of Hyderabad in platino con 300 diamanti
Bracciale di Cartier in platino, diamanti e zaffiri
Bracciale di Cartier in platino, diamanti e zaffiri
Collana Delhi Durbar. È composta con nove smeraldi originariamente di proprietà della nonna della regina, Mary. Il diamante ovale da 8,8 carati è stato tagliato dal diamante Cullinan, il più grande mai trovato
Collana Delhi Durbar. È composta con nove smeraldi
originariamente di proprietà della nonna della regina, Mary. Il diamante ovale da 8,8 carati è stato tagliato dal diamante Cullinan, il più grande mai trovato
Garrard, collana regina del Sudafrica, 1947
Garrard, collana regina del Sudafrica, 1947
Garrard, bracciale della regina del Sudafrica
Garrard, bracciale della regina del Sudafrica
La regina Elisabetta II ritratta da Dorothy Wilding
La regina Elisabetta II ritratta da Dorothy Wilding
La regina Elisabetta II indossa il Diamond Diadem e la collana Nizam of Hyderabad
La regina Elisabetta II indossa il Diamond Diadem e la collana Nizam of Hyderabad
Spilla con diamanti dono della contea del Dorset alla regina Mary nel 1893. È stata donata alla principessa Elisabetta come regalo di nozze nel 1947
Spilla con diamanti dono della contea del Dorset alla regina Mary nel 1893. È stata donata alla principessa Elisabetta come regalo di nozze nel 1947






Quale tiara scegliere per il matrimonio?




Quale tiara scegliere per il matrimonio? Meglio prendere esempio da quelle celebri. Lo ha spiegato in un libro Enrica Roddolo giornalista del Corriere della Sera ♦

Meglio la Halo tiara di Kate (Middleton) o la Meander tiara di Zara (figlia della principessa Anna)? Non c’è Royal wedding senza una tiara scintillante, come racconta il libro Sì! matrimoni reali, matrimoni regali, scritto da Enrica Roddolo e Giuliana Parabiago (Vallardi). Già, ma quale cerchietto di diamanti, pietre preziose o perle scegliere? Ecco che cosa hanno scelto principesse e regine, come racconta il volume a quattro mani che ripercorre i più affascinanti Royal wedding della storia del Novecento.

Kate Middleton con la Halo tiara
Kate Middleton con la Halo tiara

La tiara nuziale di Kate, battezzata dal suo creatore, la maison Cartier di Parigi, Halo Tiara – luccicante di quasi 800 diamanti a taglio brillante e 149 a taglio baguette – era stata un dono d’amore di re Giorgio VI per la regina madre. Ed era stata commissionata a Parigi e indossata in varie occasioni da Elizabeth Bowes-Lyon, poi più nota come «regina madre», sopra la frangetta in voga negli anni Venti. Non a caso, l’abito del 1923, indossato da Elizabeth Bowes-Lyon, sembra quello delle ballerine «flappers». Mentre la fi glia di re Giorgio, Elisabetta II, l’avrebbe sfoggiata come uno scintillante cerchietto a fermare i suoi riccioli appoggiati alle spalle. E, prima di finire sul capo bruno di Kate, era già stata prestata dalla regina alla sorella Margaret e alla figlia Anna.

Meghan Markle con orecchini e tiara
Meghan Markle con orecchini e tiara

Ancora più affascinante la storia, che si snoda nel tempo, della tiara indossata da Zara, la figlia della principessa reale Anna, per il suo «sì», pronunciato a Edimburgo sul finire dell’estate 2011, con il campione di rugby Mike Tindall. È la Meander Tiara, che si ispira alle linee pulite della classicità greca. Non a caso, è appartenuta alla madre del principe Filippo di Grecia, il duca di Edimburgo. Eterea e molto classica, la tiara era stata donata, come regalo di nozze, a Elisabetta proprio dalla principessa Alice di Battenberg, che era andata in sposa al principe Andrea di Grecia. In realtà, Elisabetta non la indossò mai e la passò qualche anno dopo a una giovanissima principessa Anna, che invece l’ha sfoggiata molto spesso con entusiasmo.

Zara Phillips
Zara Phillips

Anche la regina madre, Elizabeth Bowes-Lyon, aveva indossato una magnifica tiara per il suo «sì» al futuro Giorgio VI: la splendida Strathmore Rose, tramandata nel tempo, in famiglia. E, ancora, uno splendente cerchietto di diamanti e pietre preziose molti anni dopo sarà la scelta anche di principesse più anticonformiste come Sarah Ferguson, andata in sposa al duca di York, Andrea, nel 1986, in un abito color avorio disegnato da Lindka Cierach; e poi di Sophie Rhys-Jones che nel 1999, per il suo «Sì» al principe Edoardo, indossò un candido abito di Samantha Shaw, dalla linea fluida. Fino alla tiara indossata anche da Kate Middleton, per il «sì» del 2011.

Sofia di Borbone
Sofia di Borbone

E in Spagna, alla corte dei Borbone? Nel 1962 Sofia andava in sposa a un sovrano senza un regno, ma sul suo capo brillava un magnifico diadema. Per portare all’altare il suo Juan Carlos – allora solo il figlio del conte di Barcellona: era lontano il trono dei Borbone che avrebbe ripreso solo negli anni Settanta, dopo la morte del generale Franco – Sofia aveva dovuto acconsentire a ben tre cerimonie nuziali. La casa reale greca di fede ortodossa, il credo cattolico di Juan Carlos e in mezzo mille altri problemi politico-diplomatici, compresi malumori dell’opposizione greca che facevano presagire disordini, rendevano inevitabile quel complesso cerimoniale. Lo stesso diadema, il 22 maggio 2004, incorniciava il viso di Letizia. Eppure, poco altro unisce quei lontani fiori d’arancio degli anni Sessanta tra Juan Carlos e Sofi a quelli, ancora profumati, tra Felipe e Letizia. Una tiara-legame sentimentale tra generazioni.

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La Tiara Spencer indossata da Lady Diana
Enrica Roddolo
Enrica Roddolo
La Queen Mary's Fringe Tiara
La Queen Mary’s Fringe Tiara
La principessa Beatrice con lo sposo Edoardo Mapelli Mozzi, indossa la Queen Mary's Fringe Tiara
La principessa Beatrice con lo sposo Edoardo Mapelli Mozzi, indossa la Queen Mary’s Fringe Tiara
La regina Elisabetta il giorno del suo matrimonio
La regina Elisabetta il giorno del suo matrimonio
Un'immagine degli anni Venti della tiara Greville
Un’immagine degli anni Venti della tiara Greville
Princess Eugenia con la tiara
Princess Eugenia con la tiara
La Strathmore Rose tiara
La Strathmore Rose tiara
Rose Elizabeth Bowes, la regina madre, moglie di Giorgio VI
Rose Elizabeth Bowes, la regina madre, moglie di Giorgio VI
Sophie Rhys Jones, contessa del Wessex e moglie di Edward
Sophie Rhys Jones, contessa del Wessex e moglie di Edward
Tiara Étoile in oro bianco con diamante D VVS2 taglio brillante da 0,93 carati, 2 diamanti D VVS1 taglio brillante da 0,73 e 0,70 carati, 2 diamanti D VVS1 taglio brillante da 0,53 carati ciascuno, 2 diamanti D VVS2 taglio brillante del peso di 0,54 carati ciascuno, 2 diamanti E VVS1 ed E VVS2 taglio brillante del peso di 0,54 carati ciascuno e diamanti taglio brillante.
Chaumet, tiara Étoile in oro bianco con diamante D VVS2 taglio brillante da 0,93 carati, 2 diamanti D VVS1 taglio brillante da 0,73 e 0,70 carati, 2 diamanti D VVS1 taglio brillante da 0,53 carati ciascuno, 2 diamanti D VVS2 taglio brillante del peso di 0,54 carati ciascuno, 2 diamanti E VVS1 ed E VVS2 taglio brillante del peso di 0,54 carati ciascuno e diamanti taglio brillante.
House of Garrard, tiara in oro bianco e diamanti
House of Garrard, tiara in oro bianco e diamanti







Aigrette, un gioiello per la testa




Sapete che cos’è un aigrette? È un gioiello che serve per mettere in risalto capigliatura e viso. Ecco che cosa è l’aigrette, che è tornato di moda ♦

Se vi chiedono se volete indossare un aigrette non sbarrate gli occhi come se vi avessero chiesto di inventare un nuovo algoritmo. Semplicemente, un aigrette è un gioiello a forma di piuma che adorna un cappello o si usa come fermaglio per i capelli. È andato di moda dalla fine dell’Ottocento fino alla prima metà del Novecento. Ora è stato rivalutato.

Aigrette in oro bianco, opale d'Etiopia,250 diamanti, 34 tormaline blu, 22 tanzanite violette, di Chaumet
Aigrette in oro bianco, opale d’Etiopia,250 diamanti, 34 tormaline blu, 22 tanzanite violette, di Chaumet

Dovete sapere, però, che aigrette è una parola francese che indica anche un volatile, la garzetta, o airone bianco. Le piume di questo uccello sono state utilizzate per comporre queste spille da testa per lungo tempo, per essere poi soppiantate da gioielli realizzati solo in metallo e pietre preziose. Forse i più famosi gioielli di questo tipo sono gli Aigrettes di Cartier, diventati una parte essenziale degli abiti da sera forniti dal famoso couturier di Londra, House of Worth, che furoreggiava ai primi del Novecento. Ne ha indossato uno anche l’attrice Carey Mulligan durante le riprese del film Il grande Gatsby, ambientato negli anni Venti.

Carey Mulligan nel film «Il grande Gatsby»
Carey Mulligan nel film «Il grande Gatsby»

Un esempio di aigrette molto speciale è quella a forma di di pavone del gioielliere parigino Mellerio. Il gioiello è appartenuto ad Anita Delgado, quinta moglie spagnola del maharaja di Kapurthala. Il maharaja aveva acquistato l’aigrette prima di incontrare la sua futura moglie, una ballerina di flamenco, e glielo aveva consegnato durante la loro cerimonia civile di matrimonio a Parigi. L’ornamento è realizzato in oro, diamanti e smalto.

L'aigrette a forma di pavone che fa parte oggi della collezione Al Thani
L’aigrette a forma di pavone che fa parte oggi della collezione Al Thani

Questo tipo di gioiello è stato apprezzato anche dagli uomini, ma in Oriente. Aigrette, tempestati di diamanti e rubini, decoravano i turbanti dei sultani a Istanbul. Molti di questi pennacchi sono oggi esposti nelle sale del Tesoro del Topkapi. Un aigrette è stato indossato un tempo anche dagli alti ufficiali dell’esercito francese. Il più famoso, però, è The Eye of the Tiger, diamante montato da Cartier in un aigrette per il turbante di Jam Sahib, Maharajah di Nawanagar, nel 1934.

Ornamento per turbante del Maharaja di Nawanagar, circa 1907
Ornamento per turbante del Maharaja di Nawanagar, circa 1907
Jam Sahib, Maharajah di Nawanagar, con la spilla per turbante di Cartier
Jam Sahib, Maharajah di Nawanagar, con la spilla per turbante di Cartier
Spilla per cappello con diamanti di Oscar Massin
Spilla per cappello con diamanti di Oscar Massin
Spilla per copricapo in oro e diamanti di Cartier
Spilla per copricapo in oro e diamanti di Cartier
Spilla per capo fine Ottocento
Spilla per capo fine Ottocento
Ritratto Mathilde Querini con aigrette, di Pietro Longhi, Louvre
Ritratto Mathilde Querini con aigrette, di Pietro Longhi, Louvre






 

La tiara di Lady Diana (e altre 50) esposte a Londra da Sotheby’s




Sotheby’s ha organizzato a Londra la più grande mostra di diademi (28 maggio – 15 giugno)  mai allestita negli ultimi 20 anni. L’evento coincide anche con la Jubilee Season, i festeggiamenti per i 70 anni di regno della regina Elisabetta. E tra le tiare in mostra ce n’è una più speciale di altre: la storica Spencer Tiara, indossata da uno dei membri più influenti della Famiglia Reale: Lady Diana. La tiara risale al 1767 ed è stata tramandata di generazione in generazione all’interno della famiglia Spencer. Il gioiello è stato indossato da Lady Diana, poco più di 40 anni fa, anche in occasione del matrimonio con il principe Carlo nella cattedrale di St. Paul.

La Spencer Tiara
La Spencer Tiara

La Spencer tiara ha un design in stile ghirlanda, con un elemento centrale a forma di cuore con incastonato un diamante affiancato da volute, intervallate da fiori a forma di stella e tromba, anch’essi tempestati di diamanti, montati in argento e oro. Il diamante centrale era particolarmente amato da Lady Diana: sua nonna, Lady Cynthia Hamilton, lo ricevette come regalo di nozze per il suo matrimonio nel 1919 con Jack, il visconte Althorp, il futuro settimo conte Spencer.

La principessa Diana con la Spencer Tiara
La principessa Diana con la Spencer Tiara

Nel corso di quasi 200 anni, come spesso accade in gioielli di questo tipo, la tiara Spencer è stata aggiunta e trasformata fino a quando il gioielliere della corona, Garrard, è stato incaricato negli anni Trenta di trasformare la tiara originale nel gioiello attuale. Lady Diana era nota per essere affezionata alla Spencer Tiara, spesso indossandola in occasione di eventi speciali: l’ha scelta almeno sette volte tra il 1983 e il 1992.

Le celebrazioni del Giubileo della Regina ci hanno offerto l’occasione perfetta per esporre al pubblico un’eccezionale selezione di diademi di provenienza nobile e reale, molti dei quali non venivano esposti da decenni. L’acquisto di questi gioielli è stato un lavoro d’amore, sfociato in una mostra che mette in mostra le migliori iterazioni all’interno del registro dello stile tiara, attraverso alcune delle sue incarnazioni più famose, tra cui la tanto amata e fotografata Spencer Tiara. Questo è anche un momento meraviglioso per noi per illuminare una luce speciale sull’abbagliante maestria consegnata da generazioni di gioiellieri principalmente con sede nel Regno Unito attraverso diversi secoli di produzione di diademi.
Kristian Spofforth, Head of Jewellery di Sotheby’s London

La Derby Tiara, inizialmente creata per la Duchessa di Devonshire nel 1893
La Derby Tiara, inizialmente creata per la Duchessa di Devonshire nel 1893

Oltre alla tiara di Lady Diana, la mostra presenta una cinquantina di diademi di provenienza aristocratica e reale, con alcuni pezzi che verranno esposti pubblicamente per la prima volta. Praticamente tutti i diademi della mostra sono stati realizzati e posseduti dalla nobiltà britannica e insieme offrono una rassegna abbagliante e completa di tutti i principali stili di design dei diademi, attraverso alcuni degli esponenti più esemplari del genere.

La tiara della regina Vittoria con diamanti e smeraldi realizzata dal gioielliere Joseph Kitching nel 1845
La tiara della regina Vittoria con diamanti e smeraldi realizzata dal gioielliere Joseph Kitching nel 1845

Un certo numero di diademi nella mostra, in particolare, sono stati indossati in occasione dell’incoronazione della regina nel 1953, come la tiara Anglesey, che si pensa sia stata realizzata intorno al 1890. Oppure la Derby Tiara, inizialmente creata per la Duchessa di Devonshire nel 1893 e la Westminster Halo Tiara, commissionata ai gioiellieri parigini Lacloche Frères nel 1930 dal Duca di Westminster per la sua sposa Loelia Ponsonby. Si possono confrontare, quindi, i design più affermati all’interno del genere tiara, come lo stile Impero, Naturalismo romantico, Belle Époque, Art Deco, genere moderno e contemporaneo.

The Fitzwilliam tiara, circa 1820, esposta alla Tiaras exhibition at Sotheby’s
The Fitzwilliam tiara, circa 1820, esposta alla Tiaras exhibition at Sotheby’s

Tra i pezzi più speciali c’è anche la tiara di smeraldi e diamanti della regina Vittoria, disegnata dal principe consorte Alberto nel suo stile revival gotico nel 1845. La tiara è stata realizzato dal gioielliere della corona Joseph Kitching, per la somma principesca (a quel tempo) di 1.150 sterline. È uno dei tanti gioielli che il principe ha ideato per la regina nel corso degli anni e, secondo quanto riferito, era il preferito. È anche considerato uno dei diademi di pietre preziose colorate più eleganti e sontuose mai creati: incastonato in oro ha diamanti a forma di cuscino intervallati da smeraldi taglio a gradino allineati sulla sua base, sormontati da ulteriori diamanti e smeraldi modellati a volute e sormontati da una fila graduata di 19 smeraldi cabochon rovesciati a forma di pera, il più grande dei quali pesa 15 carati.

Tiara di Cartier, 1904
Tiara di Cartier, 1904

Questa tiara è spesso associata alle rappresentazioni di una regina Vittoria più giovane con la sua famiglia, il principale tra questi è il ritratto La famiglia reale nel 1846 di Franz Xaver Winterhalter, che raffigura la regina Vittoria con il principe Alberto circondato dai loro figli, oltre a un numero di ritratti più intimi dell’artista. La regina Vittoria è anche nota per aver indossato la tiara in diversi impegni ufficiali, inclusa una visita di stato in Francia nel 1855.

Tiara appartenuta a Giuseppina Bonaparte in oro e cammei
Tiara appartenuta a Giuseppina Bonaparte in oro e cammei

Tiara con diamanti e perle coltivate
Tiara con diamanti e perle coltivate

Tiara con diamanti, circa 1830
Tiara con diamanti, circa 1830
Diadema di Cartier con ametista, zaffiro e onice, 1920
Diadema di Cartier con ametista, zaffiro e onice, 1920
Tiara di Van Cleef & Arpels con diamanti e turchese, 1960
Tiara di Van Cleef & Arpels con diamanti e turchese, 1960
Diadema in argento placcato di Garrard
Diadema in argento placcato di Garrard
Diadema i a banda con gemme, circa 1920
Diadema i a banda con gemme, circa 1920
Tiara di diamanti di Carrington & co
Tiara di diamanti di Carrington & co

Diadema e collana della seconda metà dell'Ottocento
Diadema e collana della seconda metà dell’Ottocento







Alta gioielleria Bulgari per il giubileo di Elisabetta

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È arrivato il momento del Giubileo di Platino della Regina Elisabetta II. Londra ha deciso di festeggiare l’anniversario, dal 2 al 5 giugno, con eventi e celebrazioni. E la regina, appassionata di gioielli (può vantare una collezione eccezionale) è anche fonte di ispirazione per i designer. Bulgari, per esempio, ha annunciato la tiara Jubilee Emerald Garden, ispirata alla regina d’Inghilterra. Assieme alla tiara è stato annunciato un orologio di alta gioielleria. Il set di due pezzi unici è stato realizzato, racconta la Maison, in oltre 1.500 ore di lavoro: è il frutto dell’abilità di un mastro orafo in collaborazione con un gruppo di cinque artigiani, due dei quali dedicati esclusivamente all’incastonatura manuale delle gemme.

Lo schizzo preparatorio per la tiara
Lo schizzo preparatorio per la tiara

Il set è composto da smeraldi e diamanti montati in una struttura in platino. E di platino, infatti, è il Giubileo della regina. Il design dei gioielli si ispira a un bouquet floreale. AL centro si trova uno smeraldo di 63.44 carati dello Zambia. Ma non solo. La gemma è incisa con un fiore di loto. La tiara è anche un gioiello trasformabile, che può diventare una collana.

Composizione del bracciale-orologio
Composizione del bracciale-orologio

L’orologio Divas’ Dream è realizzato in oro bianco, con otto smeraldi dello Zambia (circa 18.40 carati), diamanti rotondi taglio brillante e pavé di diamanti montati sulla cassa e sul bracciale. Il quadrante ha diamanti incastonati a neve (circa 11.40 carati). Anche la realizzazione dell’orologio è stata complessa: ha coinvolto cinque artigiani, per un totale di un migliaio di ore di lavoro. In questo caso gli smeraldi sono stati tagliati nella forma di ventaglio.

La tiara è anche un gioiello trasformabile, che può diventare una collana
La tiara è anche un gioiello trasformabile, che può diventare una collana

Lo smeraldo di 63.44 carati dello Zambia inciso con un fiore di loto
Lo smeraldo di 63.44 carati dello Zambia inciso con un fiore di loto

L'orologio Divas' Dream è realizzato in oro bianco, con otto smeraldi dello Zambia
L’orologio Divas’ Dream è realizzato in oro bianco, con otto smeraldi dello Zambia

Lavorazione del bracciale-orologio
Lavorazione del bracciale-orologio







Due diamanti big e tiare principesche all’asta di Christie’s




Il catalogo è ormai completato. E per gli appassionati di gioielli eccezionali e collezionisti di gemme, che in periodi storici difficili costituiscono un tipo di investimento particolarmente apprezzato, la vendita di Christie’s dei Magnifxicent Jewels l’11 maggio al Four Seasons Hotel des Bergues offrirà parecchie opportunità. A cominciare da The Rock, diamante che parte da una con un divario molto ampio: dai 19 ai 30 milioni di franchi svizzeri (13-24 milioni di euro oppure 9,2-20,5 milioni di dollari). Il diamante pesa 228,31 carati ed è il più grande mai visto nella storia in asta.

Rahul Kadakia con The Rock
Rahul Kadakia con The Rock

Siamo lieti di presentare l’asta di Ginevra Magnificent Jewels guidata da The Rock, il più grande diamante bianco mai offerto all’asta e un momento fondamentale nel mercato. Accanto a questo il leggendario diamante della Croce Rossa , che ha sostenuto coloro che hanno sopportato le difficoltà da quando è stato venduto all’Appello della Croce Rossa di Christie’s nel 1918, viene offerto con una quota del ricavato da donare al Comitato Internazionale della Croce Rossa. Con le pietre preziose della migliore qualità, gioielli di nobile provenienza e design iconici, l’asta rappresenta un’entusiasmante opportunità per i nostri collezionisti internazionali in questa stagione.
Max Fawcett, Head of Department, Jewellery

Come abbiamo già raccontato, torna invece per la terza volta in asta The Red Cross Diamond, che a dispetto del nome è di colore giallo intenso taglio cuscino di oltre 205 carati. È stato venduto per la prima volta da Christie’s nel 1918, e in parte il ricavato era destinato alla Croce Rossa. E anche questa vendita va in parte a beneficio del Comitato Internazionale della Croce Rossa.

The red Cross diamond, di oltre 205 carati
The red Cross diamond, di oltre 205 carati

Da quasi mezzo secolo la nostra famiglia ha il privilegio di salvaguardare il diamante della Croce Rossa. Da quando è stato introdotto sul mercato per la prima volta nel 1918, l’eredità di questo simbolo dell’umanità è sempre stato il sostegno delle comunità devastate dalla guerra, dalla carestia e da altre difficoltà subite da persone in tutto il mondo. In questo momento di buon auspicio nella storia, onoriamo la chiamata che altri hanno fatto prima di noi. In collaborazione con Christie’s, siamo lieti di mettere in vendita The Red Cross Diamond con una quota del ricavato da donare alla grande istituzione di cui porta il nome. Dedichiamo ulteriormente questa vendita agli instancabili sforzi dei volontari del Comitato Internazionale della Croce Rossa e abbiamo il privilegio di sostenere la loro causa.
Anonimo proprietario di The Red Cross Diamond

La Tiara Fürstenberg
La Tiara Fürstenberg

L’asta di Magnificent Jewels comprende anche diademi del XIX e XX secolo, tra cui la Tiara Fürstenberg (stima 400.000-600.000 franchi svizzeri), e una tiara di perle e diamanti con il marchio del famoso gioielliere austriaco Gustav Flach. Questo esemplare gioiello artigianale apparteneva a Sua Altezza Reale la Principessa di Fürstenberg, nata Contessa Irma di Schönborn Buchheim (1867-1948), membro di una delle più eminenti famiglie aristocratiche dell’Impero Asburgico. Una lettera negli archivi di Fürstenberg, diretta dal gioielliere Flach Mediansky & Paltscho, spiega i molti modi in cui la tiara può essere trasformata, da un diadema per i balli di corte dell’alta società viennese a uno stile più moderato con perle, mentre i motivi di diamanti possono essere indossati come una collana, una spilla o delle forcine per capelli.

Collana di Bulgari con diamanti e rubini
Collana di Bulgari con diamanti e rubini
Orecchini di Jar a spirale con tormaline verdi
Orecchini di Jar a spirale con tormaline verdi






 

Le onde di Chaumet con la capsule Déferlante

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Non poteva mancare la tiara nella nuova collezione di alta gioielleria di Chaumet, chiamata Déferlante. Il nome, in lingua francese, è spesso utilizzato per indicare un’onda che si infrange sulla spiaggia o sulle rocce. E, infatti, i gioielli hanno un aspetto che ricorda le linee ondeggianti del mare, come se fossero composti dalla leggera schiuma che si forma sul bordo delle onde. Invece, si tratta di diamanti. La capsule collection presentata durante la settimana della Couture continua la precedente collezione della maison, che era ispirata allo stile dei gioielli di Napoleone e Giuseppina (con tiara e gioielli trasformabili).

Anello trasformabile in oro bianco con diamante taglio smeraldo di oltre 6 carati al centro, e diamanti brillante, baguette, quadrati
Anello trasformabile in oro bianco con diamante taglio smeraldo di oltre 6 carati al centro, e diamanti brillante, baguette, quadrati

Anche tra i nuovi pezzi della collezione Déferlante si trovano gioielli trasformabili, come nel caso dell’anello composto da diamanti con diversi tagli. Tra i gioielli spicca la collana di diamanti a tre file, con diamanti che fluttuano e si rincorrono. Il gioiello è formato da due diamanti D VVS1 a forma di pera da 3,57 e 1,05 carati, un diamante D VVS2 taglio smeraldo da 1,56 carati, un diamante E VVS1 taglio smeraldo da 1,54 carati, un diamante E VVS2 taglio smeraldo da 1,54 carati, un diamante D VVS1 taglio smeraldo da 1,51 carati, un diamante F VVS2 taglio quadrato da 0,70 carati, diamanti taglio brillante, taglio princess, a pera, taglio quadrato e taglio baguette. Insomma, pietre della massima qualità e design accattivante. I gioielli, inoltre, esaltano la leggerezza grazie all’uso del fils couteaux, una tecnica raffinata per una montatura ridotta a soli tre rebbi per le pietre.

Collana Déferlante in oro bianco, con 2 diamanti D VVS1 a forma di pera da 3,57 e 1,05 carati, un diamante D VVS2 taglio smeraldo da 1,56 carati, un diamante E VVS1 taglio smeraldo da 1,54 carati, un diamante E VVS2 taglio smeraldo da 1,54 carati, un diamante D VVS1 taglio smeraldo da 1,51 carati, un diamante F VVS2 taglio quadrato da 0,70 carati, diamanti taglio brillante, taglio princess, a pera, taglio quadrato e taglio baguette
Collana Déferlante in oro bianco, con 2 diamanti D VVS1 a forma di pera da 3,57 e 1,05 carati, un diamante D VVS2 taglio smeraldo da 1,56 carati, un diamante E VVS1 taglio smeraldo da 1,54 carati, un diamante E VVS2 taglio smeraldo da 1,54 carati, un diamante D VVS1 taglio smeraldo da 1,51 carati, un diamante F VVS2 taglio quadrato da 0,70 carati, diamanti taglio brillante, taglio princess, a pera, taglio quadrato e taglio baguette
Spilla della collezione Déferlante
Spilla della collezione Déferlante
Orecchini con diamanti della collezione Déferlante
Orecchini con diamanti della collezione Déferlante

Diadema Déferlante in oro bianco, con un diamante D VVS2 taglio princess da 1.02 carati, 2 diamanti E VVS2 taglio princess da 1.02 carati ciascuno, 2 diamanti F VVS1 taglio quadrato da 0.71 e 0.70 carati, un diamante E VVS2 taglio brillante da Diamanti da 0,34 carati, taglio brillante, taglio princess, taglio quadrato e taglio baguette
Diadema Déferlante in oro bianco, con un diamante D VVS2 taglio princess da 1.02 carati, 2 diamanti E VVS2 taglio princess da 1.02 carati ciascuno, 2 diamanti F VVS1 taglio quadrato da 0.71 e 0.70 carati, un diamante E VVS2 taglio brillante da Diamanti da 0,34 carati, taglio brillante, taglio princess, taglio quadrato e taglio baguette







I gioielli di Joséphine raddoppiano la stima




Nell’anno dell’anniversario della morte di Napoleone, due diademi che, per tradizione, si pensa siano appartenuti a Joséphine de Beauharnais (1763-1814), moglie dell’imperatore francese, sono stati venduti da a Londra da Sotheby’s per 576.600 sterline (circa 671.00 euro o 759.000 dollari). Una cifra che ha quasi raddoppiato la stima massima di 300.000 sterline. Segno che i gioielli storici conservano un fascino che va al di là del loro valore materiale.

Giuseppina di Beauharnais ritratta da Andrea Appiani
Joséphine de Beauharnais ritratta da Andrea Appiani

I diademi sono considerati esempi del più raffinato artigianato francese dell’inizio del XIX secolo. Sono stati realizzati a Parigi intorno al 1808 con design neoclassico. Dopo la Rivoluzione francese, infatti, Napoleone aveva cercato di legittimare il suo nuovo governo facendo risorgere riferimenti storici e culturali all’antica Roma. Joséphine capì il valore della sua immagine pubblica, e usò vestiti e gioielli per evocare gli ideali del mondo antico e collegandola con l’attuale Impero per aumentare il prestigio del regime del marito.

Diadema in oro, cammeo e smalto di Jacques-Amboise Oliveras del 1808 circa con cinque cammei ovali in pietra dura raffiguranti Zeus, Dioniso (probabilmente XVIII secolo), Medusa, Pan e Gaia (probabilmente fine XVI secolo); offerto insieme a una chiusura da cintura di design simile, con un cammeo in agata di Medusa (probabilmente fine del XVI secolo) e un ornamento per cintura con un cammeo in pietra dura di Zeus (1780-1800), nella custodia originale
Diadema in oro, cammeo e smalto di Jacques-Amboise Oliveras del 1808 circa con cinque cammei ovali in pietra dura raffiguranti Zeus, Dioniso (probabilmente XVIII secolo), Medusa, Pan e Gaia (probabilmente fine XVI secolo); offerto insieme a una chiusura da cintura di design simile, con un cammeo in agata di Medusa (probabilmente fine del XVI secolo) e un ornamento per cintura con un cammeo in pietra dura di Zeus (1780-1800), nella custodia originale

I due diademi fanno parte di una parure (progettati per essere indossati anche insieme). Sono realizzati in oro e smalto champlevé blu decorato con venticinque intagli di corniola, prevalentemente teste classiche maschili e femminili. Sono stati offerti insieme a un paio di orecchini pendenti, ciascuno con un solo intaglio e similmente decorati, e un pettine per capelli e un ornamento per cintura, con al centro con un cammeo in corniola di Bacco. I gioielli sono stati custoditi a Londra per 150 anni.

Diadema in oro, cammeo e smalto di Jacques-Amboise Oliveras del 1808 circa con cinque cammei ovali in pietra dura raffiguranti Zeus, Dioniso (probabilmente XVIII secolo), Medusa, Pan e Gaia (fine XVI secolo)
Diadema in oro, cammeo e smalto di Jacques-Amboise Oliveras del 1808 circa con cinque cammei ovali in pietra dura raffiguranti Zeus, Dioniso (probabilmente XVIII secolo), Medusa, Pan e Gaia (fine XVI secolo)







Una spirale per l’alta gioielleria Chaumet

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L’estetica dell’ellisse, delle linee che si avviluppano attorno a un baricentro come nella nuova collezione di Chaumet, ha caratterizzato il periodo del barocco. Ma non solo: anche nell’Ottocento le spirali hanno avuto un momento di gloria. Lo testimonia, per esempio, la colonna al centro di Place Vendôme alta 44 metri e decorata con bassorilievi che rappresentano trofei e scene di battaglie combattute dall’esercito francese. Come nella Colonna Traiana a Roma, innalzata nell’anno 113 per celebrare la conquista della Dacia, anche nel monumento di Place Vendôme i bassorilievi seguono un andamento a spirale. E proprio a questo motivo si è ispirata la Maison che produce alta gioielleria da 1780 (prima che fosse eretta la colonna). In ogni caso, Chaumet è stata la prima gioielleria ad aprire un negozio in Place Vendôme nel 1812.

Tiara Torsade de Chaumet
Tiara Torsade de Chaumet

Il risultato è Torsade de Chaumet, che presenta gioielli contrassegnati dal motivo della spirale, in oro bianco diamanti e rubini, zaffiri o smeraldi. Non manca il gioiello che ha contribuito alla fama di Chaumet: la tiara. La Maison ne creò una anche per il suo primo grande cliente, l’imperatrice Giuseppina, moglie di Napoleone. La tiara Torsade de Chaumet è in oro bianco 18 carati, ornata di 385 diamanti bianchi Ef Vvs taglio brillante, per un totale di 63,63 carati e 156 diamanti bianchi taglio a rosa per 23,87 carati. Le spirali sono poi utilizzate per orecchini, collane, bracciali e anelli, sempre come segno distintivo della collezione.

Orecchini in oro bianco e diamanti
Orecchini in oro bianco e diamanti
Anello in oro bianco, zaffiro e diamanti
Anello in oro bianco, zaffiro e diamanti
Anello in oro bianco, smeraldo e diamanti
Anello in oro bianco, smeraldo e diamanti
Bracciale in oro bianco e diamanti
Bracciale in oro bianco e diamanti

Collana in oro bianco, diamanti e rubini
Collana in oro bianco, diamanti e rubini







The Spectacle venduto da Christie’s per 14,2 milioni di dollari




C’era attesa per la vendita del diamante-monstre messo all’asta da Christie’s a Ginevra. Il diamante chiamato The Spectacle da 100,94 carati, catalogato come D-color, è stato venduto per 14,2 milioni di dollari (11,73 milioni di euro), cioè 141.000 dollari per carato. Il diamante è stato tagliato da un raro diamante grezzo ancora più grande da 207,29 carati. Il processo di taglio, ha richiesto un anno e otto mesi. Il taglio smeraldo è stato scelto perché permette di mantenere la perfetta geometria del cristallo.

The Spectacle, diamante D-color, Internally Flawless, da 100,94 carati
The Spectacle, diamante D-color, Internally Flawless, da 100,94 carati

I gioielli della figlia di Napoleone

Il super diamante non era l’unica star dell’asta. L’altra gioielleria che ha attirato l’attenzione dei media erano i nove pezzi che includevano una tiara, un collier, un paio di orecchini, due ciondoli e spille, un anello e un braccialetto. Gioielli che hanno una storia di rilievo e venduti in coincidenza con il 5 maggio, anniversario di 200 anni della morte di Napoleone. Una straordinaria coincidenza, perché la spettacolare parure di zaffiri e diamanti faceva parte della collezione della figlia adottiva di Napoleone, Stephanie de Beauharnais, Granduchessa di Baden (1789-1860). Risultato: la collezione è stata venduta al 100%, raggiungendo un totale combinato di 3,6 milioni di dollari (circa 3 milioni di euro). Assieme a questi gioielli, l’importante corona di zaffiri appartenuti a Maria II Regina del Portogallo ha realizzato 1,9 milioni di dollari (1,6 milioni di euro).

Crown, octagonal step-cut and oval-shaped sapphires, varied old-cut diamonds, gold, 1850s. Photo: courtesy Christie's
Crown, octagonal step-cut and oval-shaped sapphires, varied old-cut diamonds, gold, 1850s. Photo: courtesy Christie’s

Ulteriori punti salienti della vendita includevano un diamante fantasia rosa intenso di 15,23 carati, che ha realizzato 9,5 milioni di dollari (7,8 milioni di euro), un anello di diamanti fancy rosa violaceo di Boucheron (3,5 milioni di dollari) e un ciondolo con diamante a forma di cuore da 53,53 carati, venduto per 3,1 milioni di dollari.

Anello con diamante ovale rosa intenso da 15,23 carati e diamanti incolori
Anello con diamante ovale rosa intenso da 15,23 carati e diamanti incolori

Il bilancio generale della Christie’s Geneva Spring Luxury Season comprende tre aste live e due online, tra gioielli, vini e orologi, con un successivo seguito di vendite online. Il totale in tre giorni di aste è stato di oltre 95 milioni di dollari, con partecipanti da 50 Paesi. Tutte e cinque le aste in agenda hanno accolto nuovi clienti e una partecipazione significativa è stata notata attraverso Christie’s Live, lo strumento di offerta online, che ha visto i clienti da San Francisco a Mosca e da Oslo a Johannesburg fare offerte attive. In particolare, l’asta di Magnificent Jewels ha raggiunto i 64 milioni di dollari (quasi 53 milioni di euro) con tassi di venduto del 91% a lotto e del 98% in valore. All’asta hanno partecipato offerenti di 29 Paesi.

Anello di diamanti fancy rosa violaceo di Boucheron
Anello di diamanti fancy rosa violaceo di Boucheron

Diamante taglio a cuore da 53,53 carati
Diamante taglio a cuore da 53,53 carati







Gli zaffiri vincono all’asta di Sotheby’s a Ginevra




La tiara appartenuta alla famiglia Savoia, ex reali d’Italia, ha concentrato l’attenzione all’asta di Magnificent Jewels and Noble Jewels di Sotheby’s a Ginevra (56 milioni totalizzati). La tiara è stata venduta a 1,6 milioni di dollari, uno dei prezzi più alti pagati per un gioiello di questo tipo negli ultimi anni. La tiara era stata pubblicizzata da Sotheby’s anche ricorrendo a uno originale strumento di marketing: era possibile indossare virtualmente la tiara attraverso Instagram (ciò è avvenuto 22.000 volte). Il gioiello, in perle naturali e diamanti, era stato molto probabilmente regalato a Maria Vittoria dal Pozzo in occasione del suo matrimonio con Amedeo I di Savoia, duca d’Aosta nel 1867.

La tiara composta da perle naturali e diamanti
La tiara composta da perle naturali e diamanti

Con il loro mix di magnificenza e intimità, i diademi hanno un fattore X che trascende i tempi e le culture. Questa tiara racchiude tutto lo sfarzo, il potere e la presenza associati ai gioielli reali e nelle ultime due settimane ha catturato l’immaginazione dei collezionisti e degli utenti di Instagram. Il prezzo raggiunto oggi testimonia non solo la sua eccezionale maestria artigianale e la qualità dei suoi materiali che la rendono una vera opera d’arte, ma anche la sua risonanza storica ed emotiva.
Benoit Repellin, responsabile dell’asta Magnificent Jewels di Sotheby’s a Ginevra

Benoit Repellin, responsabile dell'asta Magnificent Jewels di Sotheby's a Ginevra
Benoit Repellin, responsabile dell’asta Magnificent Jewels di Sotheby’s a Ginevra

Ma la tiara non è stato l’unico gioiello ad attirare l’attenzione dei collezionisti. Uno zaffiro del Kashmir da 55,19 carati (la gemma più grande del suo genere mai proposta all’asta) ha fatto ancora meglio. La gemma è abbinata a un altro zaffiro di 25,97 carati: le pietre sono montate in una spilla degli anni Trenta con diamanti, appartenuta a Maureen Constance Guinness, marchesa di Dufferin e Ava. Il gioiello è stato venduto per oltre 3,9 milioni di dollari.

zaffiro ovale e uno a forma di cuscino del peso rispettivamente di 5519 carati e 2597 carati 1
Spilla con zaffiri di 55,19 e 25,97 carati

L’asta ha registrato, inoltre, la vendita di un gruppo di sette gioielli di un’importante collezione di proprietà nobiliare , con grandi diamanti e pietre preziose, molti dei quali erano incastonati in spettacolari design di Harry Winston. Il 100% dei lotti di questa collezione ha trovato acquirenti, raggiungendo un eccezionale 19,8 milioni di dollari, molto al di sopra della stima pre-vendita (10,9 – 16,5 milioni). Tra i pezzi più importanti, c’era una collana di zaffiri e diamanti di Harry Winston, che sostiene un ciondolo staccabile con uno zaffiro a forma di cuscino da 111,73 carati di origine Ceylon e colore blu reale , venduta per 4,7 milioni di dollari.

Harry Winston, spilla-pendente con smeraldo e diamanti
Harry Winston, spilla-pendente con smeraldo e diamanti

Collana di perle naturali, diamanti e rubini
Collana di perle naturali, diamanti e rubini

Anello con raro diamante rosa arancio vivo fantasia a forma di pera del peso di 5,04 carati,
Anello con raro diamante rosa arancio vivo fantasia a forma di pera del peso di 5,04 carati,
Harry Winston, collana di diamanti con grande zaffiro a forma di cuscino da 111,73 carati
Harry Winston, collana di diamanti con grande zaffiro a forma di cuscino da 111,73 carati
Harry Winston, collana di diamanti, 1973
Harry Winston, collana di diamanti, 1973
Anello con diamante blu intenso di Graff
Anello con diamante blu intenso di Graff






 

Una tiara di Casa Savoia in asta da Sotheby’s





Le grandi case d’aste hanno deciso di sfidarsi a colpi di tiare, corone e gioielli di nobile provenienza. Sotheby’s a Ginevra, l’11 maggio, proporrà una magnifica tiara tramandata per generazioni dalla famiglia reale italiana come highlight dell’asta Magnificent Jewels and Noble Jewels. I gioielli delle case reali hanno un duplice fascino: quello legato alla fatura stessa dei gioielli e quello storico, testimonianza di fasti e potere del passato.

La tiara composta da perle naturali e diamanti
La tiara composta da perle naturali e diamanti. Photo: courtesy Sotheby’s

La tiara appartiene a Casa Savoia, tra le più antiche famiglie reali del mondo e quella che dal 1861 al 1946 è stata casa regnante d’Italia. Il gioiello è composto da perle naturali e diamanti ed, secondo Sotheby’s, una delle tiare più importanti apparse sul mercato negli ultimi anni. Il gioiello sarà offerto con una stima di 1-1,5 milioni di dollari. Insomma, si preannuncia un’asta imbevuta di storia.

Dettaglio della tiara. Photo: courtesy Sotheby's
Dettaglio della tiara. Photo: courtesy Sotheby’s

Ma il profilo dinastico è temperato da un sorprendente (per il mondo delle aste) ricorso alla tecnologia. Per inaugurare la presentazione della tiara sul mercato globale, infatti, Sotheby’s ha lanciato un nuovo filtro Instagram, con l’obiettivo di far conoscere questo importante gioiello storico a un pubblico del XXI secolo, più abituato a scrollare le immagini sullo smartphone che a frequentare le vendite all’incanto. Il filtro si trova sul profilo Instagram ufficiale di Sotheby’s (@sothebys) e su quello dedicato ai gioelli (@SothebysJewels). Il filtro permette di provare virtualmente la tiara e di scattare una foto di se stessi mentre la si indossa, sullo sfondo 3D di un edificio storico italiano, la Palazzina di Caccia di Stupinigi a Torino, un tempo tra le residenze di Casa Savoia.

Il filtro Instagram permette di indossare virtualmente la tiara
Il filtro Instagram permette di indossare virtualmente la tiara

Le tiare sono sempre state il fiore all’occhiello delle grandi collezioni di gioielli, ma nell’ultimo decennio la loro popolarità è salita a livelli senza precedenti. Questi pezzi storici sono apprezzati in tutto il mondo, non solo per la loro maestria e la qualità dei materiali che li rende vere e proprie opere d’arte, ma anche per la loro importanza storica ed emotiva: un mix di magnificenza e intimità.
Benoit Repellin, responsabile dell’asta Magnificent Jewels di Sotheby’s, Ginevra

Maria Vittoria dal Pozzo
Maria Vittoria dal Pozzo

Interessante la storia della tiara: risale alla seconda metà del XIX secolo ed è appartenuta a due collezioni reali d’Europa. Probabilmente è stata donata a Maria Vittoria dal Pozzo come regalo di nozze in occasione del suo matrimonio con Amadeo I di Savoia, duca d’Aosta, poi re di Spagna (1870-1873) nel 1867. La tiara è rimasta in famiglia per oltre 150 anni e si ritiene sia stato creata da Musy Padre e Figli, gioielliere di corte di Torino e uno dei più antichi orafi d’Europa. Il gioiello è composto da motivi a spirale, diamanti a cuscino, circolari e a taglio singolo, che incorniciano 11 perle naturali a forma di goccia leggermente barocche. Ma il gioiello è stato più recentemente indossato come collana.

La royal tiara in versione collana. Photo: courtesy Sotheby's
La royal tiara in versione collana. Photo: courtesy Sotheby’s

Il codice QR per il filtro Instagram da scannerizzare con la fotocamera del telefono
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Quali gioielli indossare per il matrimonio


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Quali gioielli indossare il giorno delle nozze? Se state pensando a che cosa scegliere oltre all’anello di matrimonio, leggete questo articolo ♦

Avete individuato il vestito. Avete deciso il locale del banchetto. Avete trovato un accordo (faticoso) sulla lista degli invitati. Resta un dubbio: quali gioielli indossare il giorno del matrimonio? D’accordo, c’è l’anello nuziale, ma poi? Se avete qualche perplessità ecco 9 consigli utili.

Anello nuziale sulla mano sinistra
Anello nuziale

1 Abbinate tessuti e oro. Anche l’oro ha un colore: può essere bianco, giallo o rosa. Se il colore dell’oro si abbina a quello del vestito l’effetto sarà migliore. Ci avevate pensato? Il color avorio di una stoffa, per esempio, si abbina meglio con l’oro giallo, perché è in nuance con la tonalità del tessuto. Se l’abito è candido senza sfumature, si abbina meglio l’oro bianco o il platino e magari anche l’argento, a patto che sia di design. Attente alle perle: anche quelle le piccole sfere possono essere più o meno bianche e si intonano con l’abito. L’oro rosa si abbina meglio a un vestito colorato: non tutte si sposano in bianco, giusto? Altra cosa da tenere d’occhio: spesso gli abiti da sposa sono ornati con perline o decorazioni in argento: in questo caso i gioielli vanno coordinati con il tipo di prezioso decor scelto.

Gioielli abbinati con il colore del tessuto
Gioielli abbinati con il colore del tessuto

2 Non bisogna strafare. Anche se nel cassetto avete molti gioielli, oppure avete la possibilità di acquistarne a volontà, il giorno delle nozze è meglio non assomigliare a un albero di Natale. Non è necessario indossare contemporaneamente diadema, orecchini, collana, bracciale e, magari, altri anelli. Meglio scegliere uno o due gioielli di qualità, ma che siano appropriati con l’abito. Il vecchio «less si more» vale anche quando ci si sposa.

Per i gioielli nel giorno del matrimonio vince sempre la semplicità
Per i gioielli nel giorno del matrimonio vince sempre la semplicità

3 Orecchini solo se… Bisogna fare attenzione agli orecchini: non solo devono essere in tono con il resto dell’abbigliamento, ma anche alla forma del viso. Potrebbero anche essere di troppo, per esempio, se avete optato per un diadema molto ricco.

Leggi anche: Come scegliere gli orecchini.

Orecchini pendenti molto vistosi, ma niente collana né diadema
Orecchini pendenti molto vistosi, ma niente collana né diadema

4 Collana semplice. Assieme a un vestito con scollatura è quasi obbligatoria una collana. Una sottile catena con pendente non troppo grande va bene quanto il classico filo di perle, singolo o doppio. Chi ha un collo sottile e slanciato può anche avventurarsi nella scelta di un girocollo, a patto che sia coordinato con l’abito e non sembri trovato per caso nel baule della nonna. Niente collana, invece, nel caso di un abito monospalla.

Collana, orecchini e diadema con piccole perle: perfettamente coordinati
Collana, orecchini e diadema con piccole perle: perfettamente coordinati

5 Niente orologio. È arrivata l’ora di dire «sì». Ma non è il caso di consultare le lancette, siete d’accordo? Ci penseranno gli altri a dirvi di non andare in anticipo. Se sentite la necessità di indossare qualcosa al polso, meglio un bracciale che si intoni con l’abito. Ricordate che le mani sono molto fotografate il giorno del matrimonio: una ragione in più per una scelta ragionata del bracciale che deve essere in sintonia con l’anello.

Parure di collana e bracciale. Niente orologio
Parure di collana e bracciale. Niente orologio

6 Rispettate i tempi. Non c’è niente di peggio che ridursi all’ultimo momento per la scelta dei gioielli: sono una parte fondamentale dell’aspetto per un giorno altrettanto fondamentale della vita. Scegliete e provate gli abbinamenti almeno tre mesi prima.

Il rischio di arrivare alla vigilia del matrimonio senza l'anello
Il rischio di arrivare alla vigilia del matrimonio senza l’anello

7 Budget. Non è il caso di indossare tanti gioielli di poco valore. Se il vostro portafoglio non vi consente una grande spesa, meglio sceglierne uno solo, ma di qualità: rimarrà con voi il resto della vita ed è un piccolo investimento.

Fede di Cartier, oro bianco e diamanti.
Fede di Cartier, oro bianco e diamanti. Prezzo: 19.900 euro

8 Diadema sì o no? Il diadema a forma di cerchietto o piccola corona, decorato con perle, pietre preziose o fiori, è il gioiello che è più visibile di altri. Occorre, quindi, molta cautela nella scelta, anche perché un diadema rischia di sovrastare l’effetto del vestito. Prima di tutto, il diadema va coordinato con l’abito: per esempio, se il vestito ha delle perline, anche il diadema utilizzerà delle perle. Inoltre, va di sicuro abbinato agli altri gioielli: di solito una tiara è in argento oppure oro bianco. Fate attenzione che il colore corrisponda a quello di orecchini o del bracciale, se ne indossate uno. Altro punto importante: il diadema deve corrispondere alla quantità e al tipo di capelli. Inutile indossare un piccolo cerchio tra una massa di capelli ricci: scomparirà. Infine: è assolutamente necessario provare il diadema prima, e con il tipo di acconciatura dei capelli che sarà utilizzata il giorno del matrimonio. Quando fate la prova, indossatelo per un po’, per capire se è comodo oppure si tramuta in un meccanismo che fa venire il mal di testa.

Volete saperne di più sulle tiare? Leggete Le tiare regali raccontate da Enrica Roddolo. 

Una tiara può anche essere un semplice cerchio con perline
Un diadema può anche essere un semplice cerchio con perline

9 Scegliere l’anello. Sembra scontato, eppure c’è chi si riduce all’ultimo momento nella scelta dell’anello da scambiarsi al momento del «sì». È un errore: quell’anello sarà il gioiello più indossato negli anni a venire, meglio ponderare bene l’acquisto. Non è detto che l’anello debba essere una semplice fede in oro giallo: ormai si trovano anelli nuziali in tutti e tre i colori dell’oro. C’è anche chi sceglie un anello con pietre colorate ma, in quel caso, è più difficile l’abbinamento con il vestito e tutto il resto. Un consiglio utile: considerate il tipo di lavoro o occupazione abituale e scegliete un anello che vi permetta libertà di movimento oppure non rischi di rovinarsi con l’uso quotidiano.

Leggi anche: Come scegliere l’anello di matrimonio

Anelli nuziali
Anelli nuziali







Tiare e corone, la festa è in testa




Fare festa con qualcosa di prezioso tra i capelli: una tiara. Diademi e corone sono gioielli perfetti per una sera speciale

Un po’ di coraggio e un tocco scintillante: per sentirsi regine della notte in occasione di una serata speciale (decidete voi quale) basta un gioiello tra i capelli. Non occorre essere principesse o indossare un vestito da sposa per indossare un diadema. A proposito, è meglio specificare: una tiara è una leggera corona ornamentale. È un gioiello indossato dalle donne fin dall’antichità. Indossavano una tiara le donne dell’antica Grecia e le matrone dell’antica Roma. Oggi la tiara è indossata in particolare durante occasioni molto formali ma non solo, come qualcuno crede, per la cerimonia di matrimonio. Se siete curiose, la parola tiara è una parola che si è conservata dal latino, e a sua volta deriva dal greco antico τιάρα termine sua volta importato dall’antico persiano. Un sinonimo di tiara è diadema.

Elizabeth von Thurn und Taxis indossa una spilla e e una tiara con diamanti e smeraldi (immagine dal catalogo Sotheby's)
Elizabeth von Thurn und Taxis indossa una spilla e e una tiara con diamanti e smeraldi (immagine dal catalogo Sotheby’s)

La tiara è spesso associata alla nobiltà, benché sia un ornamento ormai entrato nell’uso comune, anche se limitato alle occasioni importanti. È molto in uso, per esempio, nell’alta società americana. Resta il fatto che in origine tiare e diademi fossero un appannaggio dei nobili. Non a caso la famiglia reale britannica ne possiede un numero imprecisato. La regina indossa spesso tiare in occasioni di cerimonie di Stato. Buona parte delle tiare della regina Elisabetta sono un’eredità della regina Alexandra di Danimarca, moglie di Edoardo VII, figlio maggiore della regina Vittoria.

La principessa Beatrice con lo sposo Edoardo Mapelli Mozzi, indossa la Queen Mary's Fringe Tiara
La principessa Beatrice con lo sposo Edoardo Mapelli Mozzi, indossa la Queen Mary’s Fringe Tiara

La regina Mary, moglie di Giorgio V, figlio di Edoardo), per esempio ha ricevuto una famosa tiara in stile kokoshnik (acconciatura popolare russa) come regalo di nozze da Lord e Lady Iveagh nel 1893. Consiste di numerosi cerchi di diamanti a incastro, con gocce di perle attaccate all’interno. Ora è indossata di Camilla, duchessa di Cornovaglia e moglie del principe Carlo.

La Kokoshnik tiara e una collana di diamanti e smeraldi
La Kokoshnik tiara e una collana di diamanti e smeraldi indossati dalla regina Elisabetta

Ma le tiare non sono sempre così preziose. Ce ne sono con finte perle, ci sono diademi con cristalli Swarovski, piccole corone in stile greco, ma con foglie di pelle invece che d’oro. Insomma, questo gioiello non è più posato solo sulle teste coronate e c’è anche chi lo indossa per uscire la sera, come Rihanna, Sarah Jessica Parker e altre celebrity. Insomma, perché farne a meno?

Carolina Herrera, Falling Jasmine tiara e orecchino a bottone in argento placcato oro e smalto bianco
Carolina Herrera, Falling Jasmine tiara e orecchino a bottone in argento placcato oro e smalto bianco
Tiara di diamanti trasformabile in collana di Cartier
Tiara di diamanti trasformabile in collana di Cartier

Tiara in oro bianco 18 carati, diamanti e ametiste di diverse sfumature
Tiara in oro bianco 18 carati, diamanti e ametiste di diverse sfumature

Meghan Markle, prima del suo principesco matrimonio, con tiara
Meghan Markle, prima del suo principesco matrimonio, con tiara







I gioielli di re Farouk d’Egitto




Si pensava perduto e, invece, anni fa il tesoro di re Farouk d’Egitto è stato ritrovato nel caveau di una banca egiziana: si tratta di 265 gioielli tra cui un diamante di 44 carati, che si ritiene essere il terzo più grande al mondo. Farouk I d’Egitto (Il Cairo 1920 –  Roma, 18 marzo 1965), è stato il decimo sovrano della dinastia di Mehmet Ali e penultimo Re dell’Egitto. Il suo regno è finito per il colpo di Stato dei militari guidati da Nasser, in seguito al quale il sovrano è stato costretto ad abdicare al trono in favore del figlio neonato Ahmad Fuʾād. Esiliato, Farouk è morto in Italia nel 1965. Circa la movimentata vita del sovrano, protagonista della Dolce Vita, e della sua collezione segreta di gioielli sono stati scritti tanti articoli. Pochi, però, si sono soffermati sulla collezione di gioielli, fino a quando qualcuno è stato messo in vendita dalle case d’Aste.

Spilla di Van Cleef & Arpels venduta da Sotheby's: faceva parte del tesoro di re Farouk
Spilla di Van Cleef & Arpels venduta da Sotheby’s: faceva parte del tesoro di re Farouk

Molti gioielli sono esposti nel Royal Jewelry Museum di Alessandria, che si trova in quella che era la dimora della sorella del re Farouk, Fatima. Si tratta di circa 246 oggetti accumulati dalla dinastia Muhammed Ali, poi confiscati dalle autorità egiziane al termine della monarchia. Non tutti, però, visto che due anni fa Sotheby’s ha messo in vendita tre gioielli appartenuti al re, tra cui una spilla di Van Cleef & Arpels, la marca preferita della principessa Fawzia, altra sorella di Farouk. Per esempio, nel 1939, per il suo matrimonio con il principe ereditario dell’Iran, la principessa Fawzia ha indossato un diadema di diamanti e platino di Van Cleef & Arpels. E altri bracciali e girocollo di platino e brillanti sono appartenuti alla madre di Farouk, la regina Nazli, moglie di re Fuad I.
Collana di Boucheron indossata dalla moglie di Farouk il giorno del suo matrimonio. Ha diamanti per 34,6 carati
Collana di Boucheron indossata dalla moglie di Farouk il giorno del suo matrimonio. Ha diamanti per 34,6 carati

Per esempio, una collana di diamanti che sostiene un pettorale flessibile a forma di sunburst, centrata su una pietra rotonda del peso di circa 6 carati, incastonata con 118 diamanti rotondi più grandi del peso di circa 134 carati, accentuata da diamanti rotondi più piccoli del peso di circa 27 carati, completata da baguette diamanti del peso di circa 50 carati, è stata venduta per 4,3 milioni di dollari tre anni fa da Sotheby’s. È questp è solo uno dei gioielli che fanno parte del tesoro accumulato dalla dinastia Muhammed Ali, che ha regnato ininterrottamente in Egitto per oltre un secolo e mezzo.

Collana in platino e diamanti di Van Cleef & Arpels, circa 1939. È composta da oltre 600 diamanti rotondi e baguette: apparteneva alla madre di Faouk, regina Nazli
Collana in platino e diamanti di Van Cleef & Arpels, circa 1939. È composta da oltre 600 diamanti rotondi e baguette: apparteneva alla madre di Faouk, regina Nazli

La collana di Van Cleef & Arpels
La collana di Van Cleef & Arpels

La collana di diamanti indossata dalla regina Nazli
La collana di diamanti indossata dalla regina Nazli

Tiara con pavone e fiori di loto della principessa Farida, indossata per il matrimonio con re Farouk. In cima c’è un diamante a forma di cuore di circa 4 carati
Tiara con pavone e fiori di loto della principessa Farida, indossata per il matrimonio con re Farouk. In cima c’è un diamante a forma di cuore di circa 4 carati

Collana di diamanti e platino del tesoro di re Farouk, indossata dalla prima moglie Farida
Collana di diamanti e platino del tesoro di re Farouk, indossata dalla prima moglie Farida
Re Farouk d'Egitto
Re Farouk d’Egitto
Farouk e Farida il giorno del matrimonio
Farouk e Farida il giorno del matrimonio

Il diadema del matrimonio fu un regalo della regina madre Nazli. Il collier da 114 diamanti per 346 carati, invece fu commissionato da Farouk a Boucheron come regalo per la sposa
Il diadema del matrimonio fu un regalo della regina madre Nazli. Il collier da 114 diamanti per 346 carati, invece fu commissionato da Farouk a Boucheron come regalo per la sposa







La strana storia della tiara indossata da Beatrice

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La maggior parte dei commenti sui giornali e sul web riguardo alle nozze della principessa Beatrice con Edoardo Mapelli Mozzi si sono centrati sul vestito firmato Norman Hartnell. Pochi, invece, hanno sottolineato la scelta di indossare una tiara che ha una storia lunga e sorprendente. Quindi, vale la pena di raccontare la storia della tiara indossata dalla principessa Beatrice, figlia del principe Andrea, duca di York e secondo figlio maschio della regina Elisabetta. Gioiello chiamato Queen Mary’s Fringe Tiara.

La principessa Beatrice con lo sposo Edoardo Mapelli Mozzi, indossa la Queen Mary's Fringe Tiara
La principessa Beatrice con lo sposo Edoardo Mapelli Mozzi, indossa la Queen Mary’s Fringe Tiara

La tiara che ha indossato Beatrice è speciale: basti dire che era tra i capelli della regina Elisabetta il giorno del suo matrimonio con Filippo, principe di Edimburgo nel 1947. Si tratta della Queen Mary Fringe, che ha più di cento anni. La tiara, infatti, è stata realizzata dal gioielliere di Londra Garrard su commissione della regina Mary nel 1919. Ma ha un origine ancora più antica perché è composta con i diamanti di un collana che la regina Vittoria aveva regalato nel 1893 alla regina Mary in occasione del suo matrimonio con quello che sarebbe diventato Giorgio V, e allora era nipote della inquilina di Buckingham Palace.

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Ancora un passo indietro. La collana di diamanti, che è diventata tiara, erano in origine di proprietà di Giorgio III e di sua moglie, la regina Charlotte. Proprio per questo motivo la tiara è chiamata anche come diadema di Giorgio III o di Hannover, in passato il titolo nobiliare della famiglia reale, che ha origini tedesche. Ma era una collana con una forma esotica e, soprattutto, in stile kokoshnik: parola che indica un tradizionale copricapo delle donne russe. La collana, infatti, era convertibile e poteva essere indossata anche sui capelli come diadema.

La tiara, dunque, è stata indossata dalla regina Mary per il suo matrimonio e poi dalla regina Elisabetta per il suo matrimonio con Philip Mountbatten. Ma con un piccolo dramma: mentre Elisabetta si stava vestendo per la cerimonia, si è bloccato il meccanismo che mantiene la forma della cornice della tiara. Un problema risolto, con qualche ansia, dopo che il gioiello è stato portato in tutta fretta nel laboratorio del gioielliere. Nonostante questo, la frangia centrale della tiara è rimasta leggermente inclinata, come testimoniano le foto scattate nell’occasione .

La regina Elisabetta il giorno del suo matrimonio
La regina Elisabetta il giorno del suo matrimonio

La storia della tiara non è finita. È stata indossata ancora, infatti, dalla Principessa Anne nel 1973, in occasione del suo matrimonio con Mark Phillips. La regina Elisabetta, in seguito, ha ereditato il diadema nel 2020 quando è morta la regina Madre e lo ha indossato in un Diamond Jubilee Portrait, un’immagine scattato nella Sala Blu a Buckingham Palace da Julian Calder per il Governatore Generale della Nuova Zelanda nel 2011. E ora è stata la volta di Beatrice. Chi sarà la prossima a indossare il gioiello?

La regina Elisabetta II (a destra) ela principessa Augusta di Hesse Cassel, Duchessa di Cambridge (a destra) con la tiara The Cambridge Lover Knot
La regina Elisabetta II (a destra) ela principessa Augusta di Hesse Cassel, Duchessa di Cambridge (a destra) con la tiara The Cambridge Lover Knot

La Queen Mary's Fringe Tiara
La Queen Mary’s Fringe Tiara







Dorotheum mette all’asta i gioielli d’Asburgo

All’asta di Dorotheum diadema e spilla di Maria Valeria, arciduchessa d’Austria ♦︎

Il fascino dell’antica nobiltà è spesso presente nelle aste di gioielli. Lo sa bene Dorotheum, che a Vienna il 27 novembre mette in vendita diadema e spilla di Maria Valeria, figlia dell’Imperatrice Elisabetta. Maria Valeria è stata la figlia prediletta di Elisabetta Amalia Eugenia di Wittelsbach, duchessa di Baviera che, con il matrimonio con Francesco Giuseppe, divenne imperatrice d’Austria, regina apostolica d’Ungheria, regina di Boemia e di Croazia.

Diadema di Maria Valeria, arciduchessa d’Austria
Diadema di Maria Valeria, arciduchessa d’Austria

I due preziosi gioielli di proprietà di Maria Valeria sono un diadema incastonato con 15 perle orientali e diamanti di 25 carati, e un’altrettanto magnifica spilla, cosiddetta corsage: due pezzi che stupiscono non solo con i loro diamanti, ma anche per le numerose e rarissime perle orientali, allora di moda in tutta Europa, simbolo di bellezza, potere e influenza. I due gioielli sono considerati in ottimo stato di conservazione. La stima va dai 100.000 ai 200.000 euro (per il diadema) e dai 60.000 ai 100.000 euro (per la spilla).

Spilla corsage di Maria Valeria, arciduchessa d’Austria
Spilla corsage di Maria Valeria, arciduchessa d’Austria

Nel 1890, quando l’arciduchessa Maria Valeria sposò l’arciduca Francesco Salvatore d’Austria-Toscana, il gioielliere A. E. Köchert era fornitore di Corte e Camera Imperial-Regia già di terza generazione. È stato lui a eseguire la spilla intorno al 1890. È invece a Wilhelm Friedrich Haarstrick, fino al 1891 firmatario autorizzato e responsabile dell’atelier, che si deve il disegno del diadema. Federico Graglia

Maria Valeria, arciduchessa d’Austria
Maria Valeria, arciduchessa d’Austria

Elisabetta d'Austria, quadro di Franz Xaver Winterhalter
Elisabetta d’Austria, quadro di Franz Xaver Winterhalter