Parigi - Page 5

Duodeci, alta gioielleria online

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Alta gioielleria su ordinazione attraverso una piattaforma online: è l’idea della francese Duodeci ♦︎

Acquistare un gioiello che non c’è. Anzi, un pezzo di alta gioielleria. È la nuova frontiera stabilita da Duodeci, una nuova Maison francese di alta gioielleria. Duodeci propone di acquistare gioielli di cui esiste solo uno schizzo. Bracciali, spille e anelli possono essere ordinati e visualizzati online, sul sito dell’azienda. I gioielli sono creati ad hoc, al massimo in 12 copie (numero che spiega il nome della Maison), con certificazione del tribunale sul numero di pezzi realizzati.

Délicate Suspension di Tony Furion
Délicate Suspension di Tony Furion

Ma il cliente può chiedere varianti, per esempio l’utilizzo di una particolare pietra. Il Made to order comprende anche la conoscenza del designer autore del progetto, che sarà poi realizzato completamente in Francia, anche in questo caso con certificazione Joaillerie de France o French Heritage. I designer impegnati con Duodeci.fr hanno già lavorato con i grandi brand della gioielleria francese, ma provengono anche dal mondo delle arti. I loro volti appaio sul sito della piattaforma online, dove si trovano anche i termini per i contatti e per, ovviamente, chiedere lumi sul prezzo. Federico Graglia

O+Cinq di Émeline Piot
O+Cinq di Émeline Piot

O+Cinq di Émeline Piot
O+Cinq di Émeline Piot

L'oeil de l'Eden di Nathalie Castro
L’oeil de l’Eden di Nathalie Castro

Murumure d'Eden di Pamela Hastry
Murumure d’Eden di Pamela Hastry

Aurélie Dufour, anello Cuillette
Aurélie Dufour, anello Cuillette
Marina Cabanel, La Aventura (scritto così...)
Marina Cabanel, orecchini La Aventura (scritto così…)
Louise D'Ussel, Cocktail di gemme
Louise D’Ussel, Cocktail di gemme
Nathalie Castro, collana Evoluzione
Nathalie Castro, collana Evoluzione
Celestine Di Nastazia, pendenti Inseparable
Celestine Di Nastazia, pendenti Inseparable
Victoria De Martino, bracciale Caresse
Victoria De Martino, bracciale Caresse







Dinh Van con un Pulse

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La collezione Pulse della Maison francese Dinh Van sceglie forme semplici, ma raffinate ♦︎

Famoso per la sua collezione di gioielli Menottes, cioè manette, con una forma che 50 anni fa suscitò scandalo, il brand Dinh Van si è rilanciato e rinnovato. Il suo fondatore, Jean Dinh Van, aveva creato il marchio nel 1965, dopo aver collaborato con Cartier. E della grande Maison francese aveva ereditato un pizzico di anticonformismo accanto a un design semplice, ma innovativo. Non alta gioielleria, ma gioielli comunque di un certo standing.

Anello grande in oro bianco e diamanti
Anello grande in oro bianco e diamanti

Passato in una nuova gestione, il marchio Dinh Van si è rinnovato con 16 punti vendita e ora punta sul mercato degli Stati Uniti, anche se la sua base rimane saldamente ancorata a Parigi. La Maison non ha perso un gusto minimalista e allo stesso tempo moderno, come testimonia la sua ampia collezione Pulse, in oro rosa e bianco con diamanti. Lo stile ricorda, in astratto, elementi metallici utilizzati nel vecchio gioco Meccano. Solo che qui non servono a combinare viti e bulloni, ma a ornare lobi, polsi, dita e décolleté.




Anello piccolo in oro bianco e diamanti
Anello piccolo in oro bianco e diamanti
Bracciale in oro bianco e diamanti
Bracciale in oro bianco e diamanti
Bracciale in oro rosa e diamanti
Bracciale in oro rosa e diamanti
Orecchini in oro rosa e diamanti
Orecchini in oro rosa e diamanti

Orecchini pendenti in oro rosa e diamanti
Orecchini pendenti in oro rosa e diamanti







I gioielli di Reza al Tefaf

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L’alta gioielleria della Maison Reza arriva al Tefaf di New York ♦︎

Non è raro che i gioiellieri abbiano vite o storie avventurose alle spalle. Questo vale soprattutto per i grandi creatori di gioielli con origine all’Est o in Medio Oriente. Ed è anche il caso di Alexandre Reza, scomparso a Parigi nel 2016 a 94 anni, ma con una storia degna di un romanzo. Basti dire che è stato considerato il più grande collezionista di gemme dei tempi moderni, prima di diventare gioielliere. E dal 1 al 5 novembre i gioielli della Maison che ha fondato sono visibili all’edizione di New York del Tefaf, la grande mostra dedicata agli oggetti d’arte, antichità e gioielli di lusso e da collezione. Oggi la Maison è condotta dal figlio del fondatore, Olivier, nella sede di Place Vendôme.

Anello Troïdia (a tre lati) con rubino non trattato Est Africa di 8,48 carati, diamanti
Anello Troïdia (a tre lati) con rubino non trattato Est Africa di 8,48 carati, diamanti

Alexandre Reza è nato nel 1922 a Mosca, figlio di un gioielliere. Come altre famiglie russe, dopo la Rivoluzione di Ottobre i Reza si sono trasferiti in Francia, prima a Nizza e poi a Parigi. Ha iniziato la sua carriera come esperto di diamanti, viaggiando molto per trovare ogni pietra. Alexandre Reza ha anche fornito gemme a marchi di gioielli come Boucheron, Bulgari, Cartier, Chaumet, Harry Winston, Louis Gérard e Van Cleef & Arpels. E come è successo a molti altri commercianti ed esperti di pietre preziose, a un certo punto ha deciso di trasformarsi in gioielliere. Ma di gram classe: solo alta gioielleria con diamanti rari, smeraldi, rubini e zaffiri. Secondo la casa d’aste Sotheby’s, “movimento, leggerezza, composizione e armonia sono le parole chiave dei suoi lavori”.

Orecchini Crescent, con due diamanti taglio princess per 8,27 carati e 204 taglio brillante per 9 carati
Orecchini Crescent, con due diamanti taglio princess per 8,27 carati e 204 taglio brillante per 9 carati

Ma non sono mancate le disavventure: nel 1994 i ladri armati hanno rubato gemme per un valore di circa 21 milioni di dollari nel salone del gioielliere a Parigi. In compenso, nel maggio 2010 Sotheby’s ha venduto un diamante blu vivido fantasia da 5,02 carati incastonato in un anello toi-et-moi accanto a un diamante bianco da 5,42 carati per 6,3 milioni di dollari, stabilendo un prezzo record per un gioiello di Reza. Margherita Donato





Bracciale Dune con madreperla e 72 diamanti
Bracciale Dune con madreperla e 72 diamanti

Orecchini con zaffiri birmani taglio pera di 18,5 e 20 carati
Orecchini con zaffiri birmani taglio pera di 18,5 e 20 carati
Orecchini con 16 rubini del Mozambico per 36,6 carati e 24 diamanti taglio marquise per 33 carati
Orecchini con 16 rubini del Mozambico per 36,6 carati e 24 diamanti taglio marquise per 33 carati
Orecchini con diamanti classe D per 47,3 carati su platino
Orecchini con diamanti classe D per 47,3 carati su platino
Anello con rubino ovale e diamanti
Anello con rubino ovale e diamanti
Anello Tour Rectangle, diamante di 2,59 carati, rubini per 3 carati e 118 brillanti
Anello Tour Rectangle, diamante di 2,59 carati, rubini per 3 carati e 118 brillanti

Anello con zaffiro a taglio turbante di 6,68 carati su platino
Anello con zaffiro a taglio turbante di 6,68 carati su platino







Le nuove preziose catene di Hermès

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La collezione di gioielleria Enchaînements Libres firmata da Hermès: catene scatenate ♦︎

Libere dalle catene, oppure libere nonostante le catene? Scegliete voi come interpretare il nome della nuova collezione di gioielli firmata Hermès: Enchaînements Libres. In effetti la collezione allude a due significati differenti. Il primo si riferisce alla forma dei gioielli, che si basano su variazioni sul tema della catena: grande, piccola, intrecciata. Ma può anche alludere alle disuguaglianze che affliggono il mondo femminile.

Collana della collezione Enchaînements Libres
Collana della collezione Enchaînements Libres

Fatto sta che Pierre Hardy, direttore creativo della divisione gioielleria della Maison, sceglie una terza spiegazione: la catena come collegamento tra la cosmetica e il cosmo, “parole che condividono la stessa origine e che sono legate all’ordine e all’armonia.” Insomma, si vola alto. Anche se una quarta interpretazione indica la catena come un ritorno alle origini di della Maison parigina, dato che era utilizzata per imbracature e selle, la prima attività di Hermès. La collezione è composta da sei variazioni tematiche sulla catena. Adage Hermès, per esempio, è una collana oversize composta da anelli ellittici tempestati con diamanti per oltre 110 carati. Hermès Voltige ricorda invece la cotta, la maglia di metallo usata dai cavalieri nel Medioevo per proteggersi in battaglia.





Collana di Hermès indossata
Collana di Hermès indossata

Collezione Enchaînements Libres
Collezione Enchaînements Libres
La collana Hermès Grand Jete. Foto di Remy Lonvis ed Hermes
La collana Hermès Grand Jete. Foto di Remy Lonvis ed Hermes

Collana Hermès Voltige. Foto di Remy Lonvis ed Hermes
Collana Hermès Voltige. Foto di Remy Lonvis ed Hermes







I diamanti Yeprem ispirati a Parigi

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I gioielli di diamanti di Yeprem ispirati a Parigi: forme sinuose e sorprendenti ♦︎

Non è la prima volta e non sarà certamente nemmeno l’ultima che dei gioielli siano ispirati a Parigi. La Cité Lumière, oltre a essere la capitale della Francia, è anche una delle città che sono tra quelle trendsetter, una grande finestra sospesa tra la tradizione secolare e il futuro. Ma, soprattutto, Parigi è anche la capitale dell’alta moda e, quindi, anche dell’alta gioielleria. Ecco perché la Maison libanese Yeprem, famosa in tutto il mondo per i suoi straordinari gioielli con diamanti, ha scelto proprio Parigi e la settimana della moda per presentare una serie di pezzi di alta gioielleria capaci di estrarre un sospiro a tutte le donne che amano i diamanti.

Collier e orecchini di Yeprem
Collier e orecchini di Yeprem

I gioielli presentati in occasione della settimana della moda sono in perfetto stile Yeprem: diamanti, diamanti e ancora diamanti. Le pietre sono allineate o composte su oro bianco, con  curve sinuose e geometrie sorprendenti. Non mancano neppure gli anelli per la seconda falange delle dita, cioè quella centrale. Sono gioielli glamour e non a caso i diamanti Yeprem sono stati indossati da celebrity come Catherine Zeta Jones, Rita Ora, Lady Gaga, Camila Cabello, Nawal El Zoghbi o Hailee Steinfeld. Fondata 50 anni fa a Beirut da Yeprem Chakardemian, un gioielliere di origine armena, la Maison ha saputo rinnovarsi fino a cogliere i trend e a proporre una gioielleria vorticosa e con grande appeal per le star di tutto il mondo. E i gioielli presentati a Parigi non fanno eccezione. Lavinia Andorno




Collana con pendente e anelli
Collana con pendente e anelli
Collier a tre fili e orecchini di Yeprem
Collier a tre fili e orecchini di Yeprem
Anelli e orecchini indossati
Anelli e orecchini indossati
Collana e orecchini
Collana e orecchini







L’Art Deco di Roberto Coin

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La collezione Art Deco di Roberto Coin rielabora lo stile nato un secolo fa a Parigi ♦︎

Ci sono mode passeggere come la neve d’inverno. Sono mode, appunto. Ma ci sono anche stili che si piantano nella memoria come i recinti di un giardino che tutti vogliono visitare. Passa il tempo e i fiori di quel giardino continuano ad affascinare gli amanti del bello. Rientra in questa categoria l’art déco. Non tutti sanno che il nome deriva dalla Exposition internationale des arts décoratifs et industriels modernes che si tenne a Parigi nel 1925. Da allora è passato un secolo, ma lo stile tenuto a battesimo in quella occasione, e che ha influenzato arti decorative, visive, architettura e moda, continua a essere rivisitato. E la gioielleria non fa eccezione.

White gold ring with tanzanite, rubies and white diamonds. Yellow gold ring with citrine, orange sapphires and white diamonds. White gold ring with green tourmaline, natural green garnet and white diamonds
White gold ring with tanzanite, rubies and white diamonds. Yellow gold ring with citrine, orange sapphires and white diamonds. White gold ring with green tourmaline, natural green garnet and white diamonds

L’ultimo omaggio a quel gusto che combina geometrie rigorose con il piacere della decorazione è firmato da Roberto Coin. La nuova collezione presentata a VicenzaOro si chiama, appunto, Art Deco e raccorda l’atmosfera vintage con un design moderno e contemporaneo. Pietre preziose e oro si alternano nelle sagome squadrate o tonde, senza che il richiamo a uno stile del passato ne comprometta la freschezza. Accanto all’oro, bianco o rosa, i gioielli utilizzano una grande varietà di pietre, come diamanti, tormaline, malachite, rubini, ametiste, granati, tanzaniti, citrini, madreperla, giada nera…





White gold earrings with tanzanite, pink tourmalines and white diamonds
White gold earrings with tanzanite, pink tourmalines and white diamonds

Rose gold earrings with amethyst, ruby and white diamonds
Rose gold earrings with amethyst, ruby and white diamonds
Rose gold rings with black jade, mother of pearl, malachite and diamonds
Rose gold rings with black jade, mother of pearl, malachite and diamonds
White gold ring with malachite and crystal rock doublet and diamonds
White gold ring with malachite and crystal rock doublet and diamonds
White gold earrings with malachite and crystal rock doublet and diamonds
White gold earrings with malachite and crystal rock doublet and diamonds
Rose gold ring with mother of pearl, fossil coral and crystal rock triplet and diamonds
Rose gold ring with mother of pearl, fossil coral and crystal rock triplet and diamonds
Rose gold pendant with mother of pearl, fossil coral and crystal rock triplet and diamonds, rose gold earrings with mother of pearl, fossil coral and crystal rock triplet and diamonds
Rose gold pendant with mother of pearl, fossil coral and crystal rock triplet and diamonds, rose gold earrings with mother of pearl, fossil coral and crystal rock triplet and diamonds
Rose gold tassel pendant with malachite and diamonds, rose gold tassel pendant with black jade and diamonds, rose gold tassel pendant with mother of pearl and diamonds
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Rose gold tassel earrings with malachite and diamonds, rose gold tassel earrings with black jade and diamonds, rose gold tassel earrings with mother of pearl and diamonds
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La collana è una mappa




Storytelling Jewelery propone gioielli che rappresentano mappe di città o di quartieri. Anche quello scelto da voi ♦

Idea: un collana o un anello per non perdersi in città. Cioè una collana che diventa anche una mappa, con le strade che formano una griglia. L’idea è di una designer israeliana, Talia Sari Wiener. La sua Storytelling Jewelery, fondata nel 2011, propone dei pendenti che sono mappe di Roma, Barcellona, Gerusalemme, New York, Parigi, San Francisco, Tel Aviv e Tokyo. Queste carte topografiche, piuttosto decorative e appariscenti, sono in argento oppure ottone placcato oro 24 carati. Certo, se cercate l’indirizzo di un ristorante o di un hotel non lo trovate certo sul pendente, ma l’idea ricorda un po’ quella delle cartine geografiche sulle borse di Alviero Martini. Nel caso consideriate la collana un po’ troppo ingombrante, ecco gli anelli, con le stesse mappe, ma in scala ridotta.

Esempio di un pendente-mappa selezionato online. In questo caso una porzione del centro di Milano
Esempio di un pendente-mappa selezionato online. In questo caso una porzione del centro di Milano

Ma la vera novità è la possibilità di scegliere una mappa a piacere, anche quella del quartiere in cui abitate, oppure di un luogo a cui siete particolarmente affezionati. Tramite il sito web di Storytelling Jewelery è possibile scegliere online la città e la zona preferite e vedere subito la mappa trasformata in gioiello.




Anello New York
Anello New York

Anello Barcellona
Anello Barcellona
Collana Barcellona
Collana Barcellona
Anello Londra
Anello Londra
Anello Londra indossato
Anello Londra indossato
Anello Roma
Anello Roma
Anello Tokyo
Anello Tokyo

Collana Tokyo
Collana Tokyo







Anna Hu, alta gioielleria in musica





Alta gioielleria, alta creatività e persino musica nella nuova collezione di Anna Hu ♦︎

Parigi, haute couture, haute joaillerie. Insomma, tra Place Vendôme e il Louvre si cammina in alto, tra le nuvole. Le collezioni di alta gioielleria presentate ai primi di luglio 2019 testimoniano un livello sempre altissimo. Una delle collezioni più sorprendenti è stata quella di Anna Hu dedicata alla musica. La designer di origine taiwanese, ma che ormai vive e lavora a New York è considerata un genio. E anche, secondo alcuni, la creatrice di alta gioielleria più costosa. Potrebbe essere vero. I suoi pezzi sono pochi, raffinati, elaborati, ricchi. E anche intelligenti.

Jadeite Cello Brooch, spilla con giada, oro bianco, diamanti bianchi e gialli
Jadeite Cello Brooch, spilla con giada, oro bianco, diamanti bianchi e gialli

La Silk Road Music Collection è stata presentata all’interno della sala di danze dell’Hotel Ritz di Parigi, in Place Vendôme: una location perfetta per unire lusso e musica. Difficile dire quale tra i gioielli sia più bello. Di sicuro ha attirato l’attenzione la spilla Jadeite Cello, ispirata a un quadro di Picasso e anche al segno grafico che precede il pentagramma sugli spartiti musicali. La chiave di violino è realizzata con quattro pezzi di giadeite sapientemente modellata, da 1,43 carati a 34,93 carati. La designer utilizza invece l’oro per il corpo della spilla assieme a un pavé con diamanti gialli e bianchi.

Blue Magpie Brooch
Blue Magpie Brooch

Il titolo della collezione indica, però, anche un altro elemento: la strada che unisce l’Oriente all’Occidente. In questo caso una strada musicale, un elemento di congiunzione che permette di assaporare il meglio dei due mondi. C’è anche un pizzico di Italia: la spilla Blue Magpie, infatti, è ispirata a Giuseppe Castiglione, missionario gesuita e pittore che nel Settecento, alla corte imperiale della Cina, ha creato un originale stile di pittura. La spilla è realizzata con pietre preziose colorate che formano due gazze, un nido e dei fiori azzurri.

Anna Hu, orecchini Ellington, ispirati al musicista americano Duke Ellington
Anna Hu, orecchini Ellington, ispirati al musicista americano Duke Ellington

Il braccialetto di Rachmaninov, compositore russo e pianista tardo romantico, utilizza tante pietre colorate, così come era molto colorata la musica composta dall’artista. Il bracciale si ispira però alla Cattedrale di San Basilio a Mosca. La Russia è, infatti, sulla Via della Seta.




Anello Papillon, in oro bianco, diamanti, zaffiri, acquamarina
Anello Papillon, in oro bianco, diamanti, zaffiri, acquamarina
Siren's Aria, anello in oro bianco con acquamarina
Siren’s Aria, anello in oro bianco con acquamarina
NNA HU Siren’s Aria Earrings in Aquamarine
Orecchini Siren’s Aria con acquamarina
Bracciale di Anna Hu dedicato a Rachmaninov
Bracciale di Anna Hu dedicato a Rachmaninov
Bracciale di Anna Hu dedicato a Rachmaninov, aperto
Bracciale di Anna Hu dedicato a Rachmaninov, aperto
Anello Papillon, in oro bianco, diamanti, zaffiri e rubellite
Anello Papillon, in oro bianco, diamanti, zaffiri e rubellite

Anello Papillon con rubino e diamanti
Anello Papillon con rubino e diamanti







Mauboussin sugli scaffali di Galeries Lafayettes





Lo storico brand francese Mauboussin è stato venduto al gruppo che controlla le Galeries Lafayettes ♦︎

Mauboussin è una storica azienda francese di gioielli, fondata nel 1827. Ha aperto il primo negozio negli Stati Uniti, a New York nel 2009 e a Mosca nel 2017. Ora, però, ha anche un nuovo proprietario, altrettanto storico: le Galeries Lafayettes, grande magazzino francese aperto nel 1895 sul Boulevard Haussmann. Il gruppo Galeries Lafayettes, che controlla il grande magazzino, ha annunciato l’acquisizione di una quota di maggioranza del brand di gioielli Mauboussin, assieme al suo attuale Ceo, Alain Némarq, che continuerà a gestire l’azienda. Il manager è riuscito a ottenere una parte nell’operazione grazie al supporto del fondo Mirabaud Asset Management.

Mauboussin, anello in oro rosa e zaffiri rosa
Mauboussin, anello in oro rosa e zaffiri rosa

Galeries Lafayettes controlla già altri marchi della gioielleria, come Galeries Lafayette-Royal Quartz Paris, Louis Pion, Guérin Joaillerie, Bhv e La Redoute. Mauboussin era stato rilevato dall’imprenditore Dominique Frémont nel 2002, che deteneva l’84,3%, mentre il restante 15,7% era di proprietà di Némarq, che ha guidato la ristrutturazione della maison dal 2002, trasformandola in uno dei principali player del settore, con un fatturato pari a 75 milioni di euro nel 2018 e oltre 60 mila gioielli prodotti all’anno. Il marchio conta su una rete di 75 punti vendita in Francia e nelle più note capitali internazionali.





Tiara con diamanti e zaffiri
Tiara con diamanti e zaffiri

Interno delle Galeries Lafayette
Interno delle Galeries Lafayette

Spilla di Mauboussin venduta da Sotheby's
Spilla di Mauboussin venduta da Sotheby’s

Spilla di Mauboussin del 1951
Spilla di Mauboussin del 1951







La prima collezione di alta gioielleria Gucci

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Aperta una boutique in Place Vandôme per l’alta gioielleria di Gucci, la prima collezione si chiama Hortus Deliciarum ♦︎

Dalle borse agli abiti. Dagli abiti ai gioielli. E dai gioielli all’alta gioielleria, nel luogo più esclusivo del mondo: Gucci ha aperto in Place Vendôme, a Parigi. Deve essere un luogo imprescindibile per il gruppo Kering, di cui fa parte il brand fiorentino. Proprio nello stesso tempo, infatti, sempre nella piazza più lussuosa della città ha aperto una boutique anche un altro brand che fa capo allo stesso gruppo francese Kering.

Leggi anche: Il brand cinese Qeeling in Place Vendôme

Orecchini in oro, diamanti, gemme colorate
Orecchini in oro, diamanti, gemme colorate

Gucci, insomma, fa un salto di qualità e affianca alla gioielleria per comuni mortali anche quella per chi budget alti, come aveva anticipato alla fine dello scorso anno. La boutique ospiterà i gioielli in oro e l’alta gioielleria firmati da Alessandro Michele, direttore creativo della maison. Risultato: la collezione Hortus Deliciarum, un giardino delle delizie dove i frutti sono “gemme uniche”.

La boutique Gucci in Place Vendome
La boutique Gucci in Place Vendome

La collezione comprende oltre 200 pezzi, principalmente unici. E anche ogni gemma è incastonata in maniera diversa, con un risultato che Michele definisce simmetria discordante. Questa ricerca dell’imperfezione, dell’unicità, rende omaggio agli emblemi classici dell’amore eterno, alla maestà del regno animale con mitici bestiari e fauna antica e, infine, ai solitari ridefiniti. Non mancano i colori forti: gemme con tinte particolarmente vivide, come topazi imperiali gialli, opali iridescenti0 topazi rosati, zaffiri rosa e blu, tormaline verdi, granati mandarino, diamanti bianchi, berilli gialli. Al contrario, la boutique è stata realizzata con colori molto sobri.

Anello in oro, diamanti, opale
Anello in oro, diamanti, opale

Gucci, in ogni caso, sottolinea che da novembre 2015 tutto l’oro utilizzato per i gioielli è certificato con lo schema del Responsible Jewellery Council Chain of Custody, “che consente di identificare la provenienza e garantire un approvvigionamento responsabile”. Insomma, Gucci amplia la sua platea di clienti: vende gioielli in oro tra 1.500 e 2.000 euro, ma con l’alta gioielleria si sale a 50.000 e 800.000. Lavinia Andorno

bracciale tormalina
Bracciale in oro bianco, diamanti, tormaline
collana diamanti topazi
Collier in oro bianco, diamanti, topazi

Collana serpente in oro bianco, diamanti, rubini
Collana serpente in oro bianco, diamanti, rubini





Jean Schlumberger a Parigi con Tiffany




A Parigi Tiffany organizza una mostra di cento gioielli di Jean Schlumberger ♦︎

Jean Schlumberger, uno dei numi della gioielleria. A lui Tiffany dedica una mostra di quattro settimane che comprende un centinaio di gioielli, tra cui 80 pezzi unici, a partire dal 12 giugno. I pezzi sono acquistabili e si possono prenotare in qualsiasi boutique Tiffany. La mostra-vendita è organizzata nella boutique degli Champs-Élysées.

Il grande designer, a cui la Maison americana ha dedicato anche un libro, è stato infatti uno dei maggiori creativi della gioielleria, è ha lavorato in particolare proprio per Tiffany.

Spilla a forma di delfino in oro, smeraldi, diamanti firmata da Jean Schlumberger per Tiffany
Spilla a forma di delfino in oro, smeraldi, diamanti firmata da Jean Schlumberger per Tiffany

Francese, alsaziano di Mulhouse, una cittadina al confine con Germania e Svizzera, Schlumberger ha avuto due fortune: la prima è quella scampare alla terribile battaglia di Dunkerque, durante la Seconda guerra mondiale. L’altra è stata quella di incontrare il presidente di Tiffany, Walter Hoving, nel 1956.

Dopo la guerra e la breve carriera militare, infatti, il designer si era trasferito a New York a disegnare abiti per Chez Ninon. Nel 1946, però, si era già trasformato in gioielliere con una propria Maison. Ma è con Tiffany che decolla la sua fama, iniziata con la spilla Bird on a Rock, con un grande fancy yellow diamond. Trasferito da Tiffany, dove aveva un suo laboratorio e un ascensore privato, Schlumberger ha lavorato per la Maison fino alla fine degli anni Settanta (nato nel 1907 è scomparso nel 1987) e negli ultimi anni è stato anche vice presidente di Tiffany.

Bird on a Rock, spilla con un diamante fancy yellow
Bird on a Rock, spilla con un diamante fancy yellow

Schlumberger è una figura entrata nella storia della gioielleria, con lavori che sono rimasti famosi, come i suoi gioielli ispirati alle creature marine e ad altri animali. Jacqueline Kennedy indossava così tanti braccialetti di Schlumberger che la stampa li soprannominò braccialetti di Jackie. È stato anche uno dei quattro gioiellieri ai quali Tiffany ha permesso di firmare il proprio lavoro, assieme a Paloma Picasso, Elsa Peretti e Frank Gehry. Federico Graglia





Collana che fa parte di una suite firmata Van Cleef & Arpels, in diamanti e peridoti. Parte della collezione Rockefeller
Bracciale con diamanti e acquamarine di Jean Schlumberger per Tiffany, parte della collezione Rockefeller. Venduta per 250.000 dollari

Bracciale e spilla con zaffiri e diamanti di Jean Schlumberger per Tiffany
Bracciale e spilla con zaffiri e diamanti di Jean Schlumberger per Tiffany

Spilla con zaffiri e diamanti di Tiffany, design du Schlumberger
Spilla con zaffiri e diamanti di Tiffany, design du Schlumberger

Jasmine, collana di Jean Schlumberger del 1966
Jasmine, collana di Jean Schlumberger del 1966

Bracciale in oro 18 carati e smalto
Bracciale in oro 18 carati e smalto di Jean-Schlumberger

Collana appartenuta a Carroll Petrie, di Schlumberger per Tiffany, venduta per 905mila dollari
Collana appartenuta a Carroll Petrie, di Schlumberger per Tiffany, venduta per 905mila dollari







Monsieur Laurence Graff




Graff apre a Parigi una super boutique con i tesori della collezione della Maison londinese ♦︎

A Londra è un’istituzione, nel mondo è un mito, nella gioielleria è sinonimo di diamanti extra large. Ora Graff è anche una boutique a Parigi, precisamente al 237 di Rue Saint-Honoré, al centro del quartiere dello shopping di lusso. E non è una piccola dépendance della sede principale di Londra: la boutique, infatti, ha una superficie di 370 metri quadri. Tanto che qualche malizioso (non mancano neppure nel mondo della gioielleria) ha insinuato che si tratti di una mossa da mettere in relazione con la Brexit, che potrebbe rivalutare le capitali dell’Europa continentale. Chissà.

Rendering dell'esterno della boutique
Rendering dell’esterno della boutique

In ogni caso la boutique di Parigi è equipaggiata per ospitare gli esigenti clienti della Maison. I lavori sono stati fatti a regola d’arte: la facciata è classica, ma incorpora elementi come rivestimenti in metallo argentato spazzolato a mano, montanti patinati con texture a goccia di lava. Gli interni del salone a doppia altezza (tra soffitto e pavimento ci sono 7 metri) sono stati progettati dal celebre architetto americano Peter Marino. Ogni stanza suscita un certo impatto: in una, per esempio, il soffitto è fatto a cupola, con una forma che evoca un diamante. Pezzi di alta gioielleria sorridono dalle bacheche, ci sono pareti realizzate con piume di pavone iridescenti, color petrolio, ognuna delle quali è stata applicata a mano. E nascosti tra le penne ci sono tre spettacolari vetrine che, una volta aperte, rivelano tesori esclusivi dalla cassaforte privata di Laurence Graff. Bienvenu. Alessia Mongrando





Interno della boutique Graff
Interno della boutique Graff

Orologio con smeraldi e diamanti con una silhouette a ventaglio con smeraldi ovali e diamanti bianchi
Orologio con smeraldi e diamanti con una silhouette a ventaglio con smeraldi ovali e diamanti bianchi

Graff, alta orologeria. Orologio bracciale con diamanti fancy yellow
Graff, alta orologeria. Orologio bracciale con diamanti fancy yellow

Il diamante Graff Lesedi La Rona
Il diamante Graff Lesedi La Rona

Baselworld 2018, Graff
Baselworld 2018, Graff[/caption
[caption id="attachment_29765" align="aligncenter" width="709"]Laurence Graff con il Lesotho Primise, il 15esimo più grande gioiello del mondo Laurence Graff con il Lesotho Primise, il 15esimo più grande gioiello del mondo







Pasquale Bruni porta la luna a Parigi

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Pasquale Bruni nei magazzini Printemps di Parigi con la sua collezione Jolì ♦︎

Gioielleria italiana in uno dei templi dello shopping di Parigi: Printemps. Il negozio principale del gruppo, lungo il boulevard Haussmann, nel IX arrondissement, ospita ora un punto vendita di Pasquale Bruni, Maison storica della gioielleria di Valenza.

Bracciale Jolì
Bracciale Jolì

Printemps è un luogo storico di Parigi: i grandi magazzini sono stati fondati nel 1865 da Jules Jaluzot e Jean-Alfred Duclos e si trovano all’incrocio tra il Boulevard Haussmann e la Rue du Havre. Sulla facciata si trovano scolpite le figure delle quattro stagioni e all’interno si può ammirare la cupola art déco realizzata nel 1923 dal mastro vetraio Brière.

Insomma, un luogo adatto per presentare, tra l’altro, una delle ultime collezioni di Pasquale Bruni: Joli, ispirata alla luna. Blu indaco frutto di lapislazzulo e agata, la madreperla con l’agata bianca, il calcedonio rosa, sono le pietre utilizzate per ricreare l’atmosfera della luna, trasmigrata nella forma del fiore che è il simbolo della Maison. I fiori sono realizzati in oro rosa, su cui è applicato un pavé di diamanti, che in alcuni casi sostituisce la superficie delle pietre.





Collane della collezione Jolì
Collane della collezione Jolì

Pasquale Bruni, anello in oro e diamanti con calcedonio e agata
Pasquale Bruni, anello in oro e diamanti con calcedonio e agata
Interno dei magazzini Printemps a Parigi
Interno dei magazzini Printemps a Parigi
Anello in oro rosa con pavé di diamanti
Anello in oro rosa con pavé di diamanti
Orecchini della colelzione Ton Jolì
Orecchini della collezione Jolì
Pasquale Bruni, anello in oro e diamanti con lapislazzulo e agata
Pasquale Bruni, anello in oro e diamanti con lapislazzulo e agata







Charlize Theron brilla con Messika




Charlize Theron, a Parigi per il lancio del suo film, brilla con i gioielli di diamanti firmati da Messika ♦︎

Charlize Theron ha scelto di brillare a Parigi. L’attrice ha presentato il suo nuovo film, Long Shot, diretto da Jonathan Levine, in cui Charlize è protagonista assieme a Seth Rogen. Ma alla premiere alla Gaumont Opera Capucines l’attrice ha brillato anche per il suo look: ha infatti scelto di indossare l’alta gioielleria di Messika, regina dei diamanti di Parigi. In particolare, Charlize Theron ha indossato gli orecchini Snake Dance della nuova collezione di high jewelry Born to Be Wild di Messika e l’anello Shards of Mirror della collezione di gioielli Once Upon A Time.

Charlize Theron in Messika
Charlize Theron in Messika

I diamanti sono l’elemento naturale di Valérie Messika. Figlia di un grande commerciante di diamanti, André, si è laureata in marketing e comunicazione alla Sorbona prima di un apprendistato nel settore gioielleria di Chanel nel 1999. Tornata nell’azienda paterna, la designer ha affiancato il lavoro di tranding di pietre preziose a quello della gioielleria, sempre con al centro eccezionali diamanti. Lavinia Andorno

L'anello Shards of Mirror della collezione Once Upon A Time
L’anello Shards of Mirror della collezione Once Upon A Time
Wild Moon earrings
Wild Moon earrings

Snake Dance mini Hoops
Snake Dance mini Hoops
Shaman Shield Earrings
Shaman Shield Earrings
Diamond Catcher ring
Diamond Catcher ring

Diamond Catcher chandelier earrings
Diamond Catcher chandelier earrings







Le star che brillano con Djula

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Da Katy Perry a Lady Gaga: ecco perché alle star piacciono i gioielli della Maison parigina Djula ♦︎

Le ultime star a indossarli sono state Katy Perry e Lady Gaga. Ma l’elenco delle attrici o cantanti che hanno scelto di sfilare sul red carpet con i gioielli di Djula è lunga. E c’è un perché: la Maison di Parigi ha scelto di correre su due strade parallele: la gioielleria bella, ma non impossibile (per le persone normali), ma anche anche alta gioielleria, pezzi unici da indossare per occasioni eccezionali come, appunto, una passerella in occasione di festival o cene di gala. Ma, anche per i gioielli delle star, Djula non perde la sua caratteristica acquisita al momento della nascita, oltre due decenni fa: proporre gioielli in stile glam rock, come lo definisce il fondatore, Alexandre Corrot.

Diamanti assieme a un design speciale, con linee geometriche e tanti riflessi, come per l’orecchino singolo indossato da Katy Perry. Oppure scelte choc, come la collezione filo spinato.

Katy Perry con orecchino by Djula
Katy Perry con orecchino by Djula

Per riuscirci, Djula utilizza diamanti per i micro pavé di qualità G VS1 (con minuscole inclusioni), a forma di pera, diamanti marquise o baguette di qualità VS2 (leggere inclusioni). Insomma, diamanti con un buon rapporto qualità-prezzo. E, sottolinea l’azienda,  diamanti e pietre preziose provengono da aree non in conflitto. Ma è probabilmente il piacere di indossare qualcosa di lusso, ma anche di diverso e un po’ trasgressivo che piace alle star che indossano i gioielli della Maison di Faubourg Saint-Honoré. Alessia Mongrando





Orecchino di diamanti Single, indossato da Katy Perry
Orecchino di diamanti Single, indossato da Katy Perry

Lady Gaga con orecchini di diamanti by Djula
Lady Gaga con orecchini di diamanti by Djula

La modella e attrice Laverne Cox con choker di diamanti
La modella e attrice Laverne Cox con choker di diamanti
Bracciale con diamanti di diversi tagli
Bracciale con diamanti di diversi tagli
Bracciale con rubini e diamanti
Bracciale con rubini e diamanti
Grandi orecchini Soleil in oro rosa e diamanti
Grandi orecchini Soleil in oro rosa e diamanti
Anello con diamanti taglio brillante e baguette
Anello con diamanti taglio brillante e baguette







54 clip di Van Cleef & Arpels





Le più belle clip di Van Cleef & Arpels riunite in una mostra a Parigi. Eccone alcune ♦︎

La clip, recita la definizione, è un fermaglio a molla di varia fattura e per diversi usi. D’accordo, ma la clip può anche esistere per un altro, unico, differente motivo: essere ammirata. È il caso delle clip di alta gioielleria, che di solito non fermano, chiudono o servono a nulla altro che a mostrare la propria bellezza. Tornata di moda dopo anni di oblio, la spilla vive una seconda giovinezza. E a ricordare che cosa avviene quando l’alta gioielleria sposa l’arte della oreficeria ci pensa Van Cleef & Arpels, che a Parigi, nella lussuosa sede al numero 20 di Place Vendôme, ha organizzato una mostra delle sue clip più famose: dalle celebri ballerine, agli animali, fino ai fiori.

La mostra si intitola Le clip, un bijou de style et d’élégance e raccoglie 54 pezzi della collezione del patrimonio della Maison, accompagnati da disegni e video.

Chrysanthème, esposto anche al  Musée des Arts Decoratifs
Chrysanthème, spilla con rubini e diamanti esposta anche al Musée des Arts Decoratifs

È anche l’occasione per rivisitare mode e forme legate ai periodi storici che vanno dagli anni Venti fino a oggi. Spighe di grano, piume, cerchi perfetti, nodi di pizzo, leoni e pulcini, fate che si sono appuntate su vestiti da sera o da giorno, in occasioni diverse. Ma sempre come un segno distintivo: non tutti possono indossare piccole opere d’arte.

Boutique Van Cleef & Arpels
Heritage Gallery
20 Place Vendôme 75001, Paris
Dal 21 gennaio al 30 marzo 2019
dal lunedì al sabato dalle 11 alle 19





Clip Danseuse (1947) © Van Cleef & Arpels
Clip Danseuse (1947) © Van Cleef & Arpels

Clip Orchidea (1927) © Van Cleef & Arpels
Clip Orchidea (1927) © Van Cleef & Arpels
Clip Lion (1967) © Van Cleef & Arpels
Clip Lion (1967) © Van Cleef & Arpels
Clip Lace Bow (1949) © Van Cleef & Arpels
Clip Lace Bow (1949) © Van Cleef & Arpels

Clip Fairy Dragonfly (1941) © Van Cleef & Arpels
Clip Fairy Dragonfly (1941) © Van Cleef & Arpels







La collana che misura i diamanti

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Fred ripropone la sua collana a forma di calibro per misurare i carati dei diamanti ♦︎

Ti hanno regalato un anello con diamante. Vabbè, ma quanto è grande il diamante? E ha più carati del mio? Diciamo la verità: l’invidia fa parte dei peccati umani e, di sicuro, una parte si trova in gioielleria. Proprio per mettere alla prova chi ha questo difetto (che Dante nella Divina Commedia colloca nel Purgatorio: come pena hanno gli occhi cuciti), il gioielliere Fred Samuel ha escogitato un gioiello davvero sorprendente.

La collana ha come pendente un calibro, uno strumento per misurare la caratura dei diamanti.

Il collier Calibre pierre
Il collier Calibre pierre

Naturalmente all’interno di questo strumento, utilizzato dai gioiellieri per velocizzare il lavoro di controllo della caratura, si trovano uno o più diamanti di diverso peso.

Questa collana, tra l’altro, è anche legata alla ricorrenza della maison, che ha compiuto i 110 anni: ideato negli anni Settanta, ora il ciondolo è stato riproposto in una edizione numerata di soli 110 pezzi, tanti quanti gli anni del compleanno. È nata, infatti, da Fred Samuel, nato in una famiglia argentina che commerciava in pietre preziose e perle, la sua passione. Trasferito a Parigi Fred Samuel ha dato vita alla Maison che porta il suo nome e si trova in rue de la Paix. Giulia Netrese





Bracciale Una Île d'Or
Bracciale Una Île d’Or

Bracciale in oro giallo della collezione Force 10
Bracciale in oro giallo della collezione Force 10
Anello in oro rosa e diamanti della collezione Force 10
Anello in oro rosa e diamanti della collezione Force 10
Anello in oro giallo e diamanti della collezione Force 10
Anello in oro giallo e diamanti della collezione Force 10
Orecchini Sugar Pain in oro rosa, diamanti, ametiste, quarzo
Orecchini Sugar Pain in oro rosa, diamanti, ametiste, quarzo

Collana Sugar Pain in oro rosa, diamanti, tormalina rosa, rubelliti
Collana Sugar Pain in oro rosa, diamanti, tormalina rosa, rubelliti







Che ci fa un rinoceronte in gioielleria?

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I gioielli di Chateau Euphorie, che si ispira al rinoceronte indiano adottato da Luigi XV.

Diciamolo: non conta solo fare qualcosa di bello, ma anche farsi ricordare. E la memoria passa anche attraverso impressioni, emozioni, sollecitazioni. Per esempio, un nome che rimane impresso nel ricordo ha più impatto di uno qualsiasi. Come nel caso di Chateau Euphorie: difficile dimenticarsi di questo nome, anche se i gioielli che propone sarebbero interessanti anche se fossero anonimi. Fatto sta che a Parigi Chateau Euphorie ha aperto il suo primo negozio nel marzo 2015, sugli Champs Elysées, due anni dopo essere stata fondata.

Ha dalla sua una sicura capacità di indipendenza artistica: design che si distingue anche nelle ispirazioni.

Bracciale in oro rosa e bianco con diamanti della collezione Clara
Bracciale in oro rosa e bianco con diamanti della collezione Clara

Come nel caso della collezione principale, Clara. Che non è il nome di una fanciulla, ma di un rinoceronte. Certo un rinoceronte in una gioielleria sembra uno scherzo. Ma in questo caso si tratta del pachiderma cornuto portato dall’India nel XVIII secolo per diventare parte dello zoo privato di Luigi XV. Al tempo il povero animale fece una grande impressione in Occidente. E mai si sarebbe immaginato che tre secoli più tardi sarebbe diventato un ciondolo in agata bianca o calcedonio, oro giallo o bianco con diamanti bianchi. Insomma, un rinoceronte in un castello di gioielli. È proprio vero che la fantasia non ha limiti. Lavinia Andorno





Pendente a forma di rinoceronte della Brick collection
Pendente a forma di rinoceronte della Brick collection

Anello della collezione Giardino Segreto, in oro brunito e zaffiri
Anello della collezione Giardino Segreto, in oro brunito e zaffiri

Ciondolo della collezione Giardino Segreto, in oro brunito e zaffiri
Ciondolo della collezione Giardino Segreto, in oro brunito e zaffiri

Anello della collezione Clara in oro bianco, agata, diamanti
Anello della collezione Clara in oro bianco, agata, diamanti

Anello Clara in oro bianco, diamanti, peridoto
Anello Clara in oro bianco, diamanti, peridoto
Anello Clara in oro nero, diamanti neri, onice
Anello Clara in oro nero, diamanti neri, onice
Orecchini della collezione Clara in oro bianco, agata, diamanti
Orecchini della collezione Clara in oro bianco, agata, diamanti
Bracciale della collezione Clara in oro bianco e rosa, agata, morganite
Bracciale della collezione Clara in oro bianco e rosa, agata, morganite
Collieri della collezione Clara in oro bianco, agata, diamanti, ceramica
Collieri della collezione Clara in oro bianco, agata, diamanti, ceramica
Pendente della collezione Clara in oro bianco, diamanti, calcedonio
Pendente della collezione Clara in oro bianco, diamanti, calcedonio

Pendente della collezione Clara in oro bianco, diamanti, zaffiro rosa, opale rosa
Pendente della collezione Clara in oro bianco, diamanti, zaffiro rosa, opale rosa







I preziosi nastri di Mikimoto





La nuova collezione di alta gioielleria di Mikimoto: Jeux de Rubans ♦︎

Mikimoto ha approfittato della settimana della haute couture di Parigi, in luglio, per presentare una grande collezione di alta gioielleria. È una collezione speciale, perché celebra compleanno numero 125 della nascita della Maison giapponese specializzata in perle. Il fondatore, Kokichi Mikimoto, oltre un secolo fa è riuscito a inventare il modo per coltivare le perle: grazie a lui, oggi, questo dono del mare è diventato più diffuso. Per celebrare tutto questo, Mikimoto ha quindi lanciato la Jeux de Rubans (giochi di nastri) collection.

Come potete indovinare, anche la nuova collezione gira intorno all’utilizzo delle perle: ce ne sono di tutti i tipi, anche rarissime. Come nel caso delle perle conch. Si tratta di perle rare: non sono composte di madreperla, ma sono prodotte da concrezioni calcaree. Le perle Conch non sono perle con un nucleo di madreperla. Sono, invece, prodotte dal mollusco Strombus Gigas, che vive nella Florida meridionale, vicino ai Caraibi. Questo mollusco produce queste particolari perle che hanno sfumature eccezionali, come quella utilizzata per un anello della collezione. Ma, attenzione: gli esperti consigliano di indossare una perla conch solo di sera, perché il colore di queste perle tende a sbiadire con l’andar del tempo. Giulia Netrese





Platino con smeraldi, diamanti, perle
Platino con smeraldi, diamanti, perle

Pendente con perle, diamanti e acquamarina
Pendente con perle, diamanti e acquamarina
Anello con oro rosa, diamanti, grossa perla
Anello con oro rosa, diamanti, grossa perla
Collier di Mikimoto, sei fili di perle, zaffiri rosa
Collier di Mikimoto, sei fili di perle, zaffiri rosa
Orecchini in oro intarsiato e perle con diamanti
Orecchini in oro intarsiato e perle con diamanti
Choker con perle, diamanti, tsavoriti
Choker con perle, diamanti, tsavoriti
Anello in oro bianco con perla di conchiglia rosa, diamanti e zaffiri rosa
Anello in oro bianco con perla di conchiglia rosa, diamanti e zaffiri rosa
Collana a colletto
Collana a colletto
Collana della collezione Jeux de Rubans, con grande perla pendente
Collana della collezione Jeux de Rubans, con grande perla pendente
Collana in oro bianco con perle e tanzaniti
Collana in oro bianco con perle e tanzaniti
La presentazione della collezione Jeux de Rubans a Parigi
La presentazione della collezione Jeux de Rubans a Parigi

Mikimoto, collana con perle
Mikimoto, collana con perle







A Parigi 250 gioielli d’artista




Da Calder a Koons: a Parigi i gioielli d’artista della collezione di Diane Venet. Fino all’8 luglio ♦︎

Che cosa fa una donna con l’anima di artista e moglie di uno scultore? Fa collezione di gioielli. Ma di gioielli speciali, creati da altri artisti. Così Diane Venet, moglie di Bernar Venet, in 30 anni ha messo assieme una considerevole raccolta, che spesso gira per il mondo. Ora, però, Parigi fa le cose in grande e dal 7 marzo all’8 luglio 2018 il Musée des Arts Décoratifs dedica spazio alla grande raccolta intitolata De Calder à Koons, bijoux d’artistes. La colletion idéale de Diane Venet.

Che è davvero vasta: 230 pezzi, più altri 20 prestati da gallerie e proprietari, con sculture-gioiello di artisti celeberrimi, come Alexander Calder, Jeff Koons, Max Ernst, Pablo Picasso, Niki de Saint Phalle, Caesar, Takis e Louise Bourgeois, Salvator Dalì e, ovviamente, Bernar Venet. In tutto sono 150 gli autori rappresentati nella collezione. I materiali utilizzati sono in gran parte tradizionali: oro, argento, bronzo, smalto. I gioielli progettati dagli artisti sono spesso stati realizzati da orafi.

«La mia passione per il gioiello d’arte è nata il giorno in cui Bernar si è divertito avvolgendo il mio anulare sinistro un sottile Bacchetta d’argento… Questo gesto, toccante nella sua spontaneità, ha avuto un altro effetto su di me, quello di scoprire l’universo poco conosciuto di questi gioielli d’arte unici, preziosi per la loro rarità e il loro carico simbolico spesso all’origine della loro creazione», ha raccontato Diane Venet. Certo, alcuni di questi gioielli sono sculture in miniatura, non indossabili, ma altri sono stati concepiti come opere d’arte da infilare al dito oppure attorno al collo. Sono gioielli veri. Ma con un guizzo che rivela lo stile e la creatività dell’autore. Rudy Serra

De Calder à Koons, bijoux d’artistes. La colletion idéale de Diane Venet
Musée des Arts Décoratifs
107, rue de Rivoli, Paris
Da martedì a domenica: 11-18
Ticket da 9 a 13 euro




Damien Hirst. Pill Charm Bracelet, 2004, argento
Damien Hirst. Pill Charm Bracelet, 2004, argento
Diane Venet. Foto: Damian Noszkowicz
Diane Venet. Foto: Damian Noszkowicz
Luciano Fontana, bracciale Elisse Concetto Spaziale, 1967
Luciano Fontana, bracciale Elisse Concetto Spaziale, 1967
Frank Stella, anello in oro
Frank Stella, anello in oro
Victor Vasarely, bracelet Jolie, 1985, argento e smalto
Victor Vasarely, bracelet Jolie, 1985, argento e smalto
Bernar Venet, anello Ligne indéterminée, oro, 1998
Bernar Venet, anello Ligne indéterminée, oro, 1998

Claude Viallat, collier, acrilico, 2016
Claude Viallat, collier, acrilico, 2016







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