oro

Oro al record, continuerà a salire?

L’oro ha toccato il massimo storico: continuerà a salire? Oppure si è trattato solo di una fiammata destinata a spegnersi? La risposta interessa sia il mondo della gioielleria sia chi investe nel metallo giallo. Tutti sanno che il futuro è imprevedibile anche per gli analisti più esperti. Si può, però, disegnare un quadro che può offrire delle indicazioni.

Andamento del valore dell'oro a 5 anni
Andamento del valore dell’oro a 5 anni

A inizio marzo le quotazioni dell’oro a New York hanno superato 2.140 dollari l’oncia, con un picco di 2.145,40 dollari. Eppure il record precedente era stato raggiunto solo tre mesi prima: il 4 dicembre il valore dell’oro era salito a 2.135 dollari, ma poi era sceso. Il punto fondamentale, però, secondo gli esperti è il superamento della quota 2.000 dollari a metà febbraio: una soglia psicologica, che apre a qualsiasi scenario, tanto che in una settimana il metallo giallo è aumentato di circa 100 dollari.
Polsini in oro giallo a forma di vite e bullone. Prezzo: 4200 euro
Villa Gioielleria. Gemelli in oro giallo a forma di vite e bullone

Perché il valore dell’oro è salito così tanto? I principali fattori sono due: le tensioni geopolitiche che spingono verso beni rifugio e le manovre dei grandi fondi di investimento. Il primo fattore è semplice da comprendere: guerra in Medio Oriente, guerra in Ucraina, elezioni americane che possono essere un fattore di ulteriore incertezza. Motivi che spingono molti investitori a puntare una parte dei loro soldi sulla solidità dell’oro. Questo fattore condiziona alcuni fondi di investimento che, anche per gli algoritmi che determinano le scelte di portafoglio, si aggregano al trend. In questo modo alimentano ulteriormente l’ascesa delle quotazioni.
Bracciale in oro con la forma di teschio di ariete
Bracciale in oro con la forma di teschio di ariete by Vicky Shawe. Copyright: gioiellis.com

Attenzione: non è un meccanismo automatico, destinato a ripetersi in eterno. Un altro aspetto che condiziona la quotazione dell’oro è, per esempio, l’andamento dei tassi d’interesse. Gli investitori si aspettano che la Federal Reserve, la banca centrale americana, possa diminuire i tassi visto che l’inflazione sembra sotto controllo. Questa attesa influisce sul rendimento dei titoli di Stato americani e la quotazione del Treasury Bond ha già in parte riflette queste aspettative. Se il valore delle obbligazioni diminuisce, pensano molti investitori, un’alternativa è comprare oro. Certo, se poi la Fed non dovesse abbassare i tassi e le guerre in giro per il mondo dovessero finire o, almeno, trovare una tregua, probabilmente l’oro perderebbe parte del suo appeal, con un ridimensionamento delle quotazioni.

Piccoli lingotti d'oro
Piccoli lingotti d’oro

I gioielli da meditazione di Alo Yoga

Gioielli per lo yoga. Ma non è necessario indossarli mentre si pratica un esercizio di asana. L’idea è di Alo Yoga, azienda americana specializzata in abbigliamento dedicato a chi pratica l’antica disciplina indiana o, più facilmente, la tecnica di rilassamento muscolare diffusa in Occidente. In ogni caso, Alo Yoga accanto legging e felpe, ora propone anche una collezione dedicata a chi pratica yoga o meditazione.

Modella con le collane di Alo Yoga
Modella con le collane di Alo Yoga

La capsule collection comprende quattro pezzi: collane composte da sfere di pietre come quarzo, occhio di tigre, turchese bianco e onice nero. Le collane sono realizzate con 108 perle, numero che dovrebbe essere utile per recitare mantra. Al centro si trova il pendente Be Here in palladio placcato oro 18 carati. I gioielli sono composti da un team tutto femminile di artigiane tibetane e una parte di ogni vendita sarà donata alla cura e all’educazione dei bambini presso il Manjushree Vidyapeth Orhpanage nell’Himalaya orientale. Il prezzo è di 215 euro o dollari.
Collana con perle occhio di quarzo rosa
Collana con perle occhio di quarzo rosa

Collana con perle occhio di onice nero
Collana con perle occhio di onice nero

L’arte di Carlo Luca della Quercia

Carlo Luca della Quercia Illario, una storia alle spalle sotto forma di serpente ♦︎

Un secolo di storia chiamato a rivivere: compie 27 anni Carlo Luca della Quercia Illario marchio nato nel secolo scorso e ricostituito da Giovanni assieme a Carlo e Gian Luca Illario nella eldorado della alta gioielleria italiana, Valenza, nel 1997.

Carlo della Quercia ha studiato gemmologia al Gia di New York e alla N.Y. University. Gian Luca ha studiato a Milano e Londra con indirizzo artistico. Questo bagaglio ha permesso la rinascita di gioielli storici del primo Novecento e di art déco, conservati negli archivi della Maison. Tra i gioielli che più di altri hanno trovato posto nella storia di Carlo Luca della Quercia, c’è la serie Serpenti, una delle forme di gioiello più famose. Ma che, per essere realizzata come si deve, ha la necessità di una lavorazione attenta ed esperta.

Bracciale Serpente con madreperla
Bracciale Serpente con madreperla

I serpenti sono bracciali estensibili di diverse lunghezze, che possono variare di lunghezza: da un giro a più giri. Sono tutti fabbricati interamente a mano, ogni singola scaglia è collegata alla successiva con perni a scomparsa e con l’introduzione all’interno di due molle in oro che si estendono in senso contrario tra loro contribuiscono a dare la massima estensione al bracciale. I bracciali serpente possono essere solo in oro, in oro smaltato a caldo in diverse tonalità di colore, in oro rivestito in madreperla, arricchiti da pietre preziose incastonate a pavé sulla testa e battute negli occhi.

Insomma, per riuscirci bisogna possedere una grande perizia. E infatti, parte della attività dell’azienda si svolge per conto di grandi Maison internazionali, che affidano al loro laboratorio la realizzazione di propri gioielli.

Anello in oro 18 carati, con zaffiro birmano, acquamarina e diamanti
Anello in oro 18 carati, con zaffiro birmano, acquamarina e diamanti
Anello anni Sessanta con zaffiro di Ceylon di 18,16 carati e diamanti
Anello anni Sessanta con zaffiro di Ceylon di 18,16 carati e diamanti
Collana di smeraldi e ametista
Collana di smeraldi e ametista
Anello serpente in oro, smalto, diamanti
Anello serpente in oro, smalto, diamanti

Come vendere i vostri gioielli in cinque mosse

Volete vendere un gioiello e non sapete che cosa fare? Leggete questa breve guida su come vendere i vostri gioielli senza farvi imbrogliare ♦

Forse è un buon momento per vendere gioielli. Per questo motivo sono molti i gioiellieri che accettano di acquistare collane, anelli e bracciali, magari solo per staccare le pietre preziose, se ce ne sono, da rimontare con un design più moderno. Ma attenzione: vendere l’anello di brillanti della nonna o l’anello che vi ha regalato l’ex fidanzato non è semplice. Perlomeno: non è facile ottenere un prezzo univoco. Mentre l’oro ha delle quotazioni più o meno certe, i diamanti presentano una serie di aspetti nella valutazione che lo rendono suscettibile di proposte differenti per quanto riguarda il prezzo. Per i gioielli, poi, è ancora più complicato: contano la marca, la fattura, i carati dell’oro, oltre alla qualità delle pietre preziose o semi-preziose se ce ne sono. Sono molti gli  aspetti da considerare.

Spilla con diamanti e perle
Spilla con diamanti e perle

1. Rendetevi conto di ciò che davvero avete nel cassetto. Solo perché la nonna ha detto che il suo vecchio anello di diamanti era prezioso (un regalo del caro nonno) non vuol dire che lo sia davvero. Il valore sentimentale è una cosa, quello venale un’altra. Quindi, prima di correre dal primo gioielliere, meglio avere un quadro preciso della sua qualità e genuinità. Se si tratta di un diamante di una certa dimensione e peso, vale la pena rivolgersi a un perito qualificato, che può dare un parere imparziale delle caratteristiche e delle condizioni della pietra. E anche di mettere in evidenza gli attributi positivi che potrebbero influenzare il suo valore. Ma informatevi prima sul costo della perizia: deve valere la pena. Spesso un banco dei pegni offre un servizio simile. Meglio ancora: se volete far valutare un diamante rivolgetevi a un istituto gemmologico riconosciuto. Per un gioiello, invece, bisogna per forza rivolgersi a una gioielleria: meglio quelle con una tradizione alle spalle e con un gioielliere di esperienza.

Anello in platino con diamanti del 1950 circa. Base d'asta: 1500 euro
Anello in platino con diamanti del 1950 circa

2. Preparatevi a un prezzo realistico. Sognare è bello, ma bisogna fare i conti con la realtà. Abbiamo detto che il mercato è in un momento favorevole, ma dipende molto dal tipo di pietra. Per farvi un’idea, date un’occhiata alle vendite su eBay. Prima di rivolgersi a un venditore, infine, pensate che lui comprerà solo se è convinto di concludere un buon affare, non per farvi un favore. Non pensate di riuscire a spuntare lo stesso prezzo a cui è stato acquistato il gioiello. Di solito lo sconto richiesto è di circa il 50%, in alcuni casi ancora maggiore.

Bracciale a forma di cigno bianco, con diamanti
Bracciale a forma di cigno bianco, con diamanti

3. Considerare le opzioni di vendita. Chi acquista il vostro gioiello ha tre opzioni: vendere a sua volta il pezzo a un altro operatore del settore, direttamente al pubblico, oppure utilizzare solo il metallo del vostro anello per farne uno nuovo. Considerate la possibilità di rivolgervi a un produttore di gioielli, cioè a un’azienda che produce gioielli: probabilmente il prezzo che potete spuntare non sarà il massimo, ma in compenso di solito la vendita avviene molto velocemente. Attenti però a rivolgervi a operatori in possesso di tutti permessi di legge e con un curriculum specchiato. Le indagini su molti negozi di acquisto oro stanno a dimostrare che è facile imbattersi in commercianti di onestà dubbia. Una breve indagine su Google può essere di aiuto. A proposito: esiste anche un sito specializzato nella compravendita online tra privati (www.idonowidont.com). Il meccanismo offre una garanzia a venditore e acquirente (naturalmente si paga una commissione), ma attenzione: è in lingua inglese e potrebbero esserci eventuali problemi di dogana.

Anello con diamante taglio smeraldo e oro bianco
Anello con diamante taglio smeraldo e oro bianco

4. Siete emotivamente pronti a vendere? La cosa più difficile non è spuntare un buon prezzo, ma essere sicuri di voler vendere un gioiello che, di solito, è anche parte della vostra storia. Si tende ad aggiungere un valore emotivo a un diamante sull’anello di fidanzamento, e la delusione sul reale valore di mercato può essere uno shock. Siete davvero sicuri di voler vendere il vostro gioiello?

Anello in oro giallo con diamanti
Anello in oro giallo con diamanti

5. Considerate le aste. Se avete un gioiello di un certo valore, una strada interessante è quella di proporlo in un’asta. Oltre ai colossi Sotheby’s e Christie’s, ogni Paese ha case d’aste che organizzano periodicamente vendite all’incanto. Se il gioiello ha una foggia interessante, potrebbe spuntare un prezzo superiore a quello di una semplice vendita in gioielleria.

Un'asta condotta da David Bennett (Sotheby's)
Un’asta condotta da David Bennett (Sotheby’s)

Come scegliere un anello

Come scegliere un anello di fidanzamento? Lo chiedono in parecchi, uomini e donne. Ecco come scegliere.

A parte lo stile, la pietra (il classico diamante) e il prezzo, bisogna innanzitutto individuare bene su quale metallo puntare. Se non sai quale anello scegliere, ecco gli aspetti più importanti da sapere

Oro giallo. Una volta gli anelli di fidanzamento erano solo di oro giallo. È l’oro più tradizionale, quello che segnala il valore del metallo. Oggi, invece, un anello di fidanzamento in oro giallo ha un sapore un po’ vintage, anche se rimane sempre un classico. Qualcuno lo preferisce così, proprio per il suo sapore di gioiello di altri tempi, ma con un valore che rimarrà intatto anche per il futuro. In questo caso, comunque, meglio scegliere un disegno semplice, magari con un piccolo diamante incastonato.

Anello indossato della collezione Motion
Anello indossato della collezione Motion di PdPaola

Oro bianco. Attenti: in realtà non esiste l’oro bianco. Si tratta di oro mescolato a qualche metallo senza colore, come argento, nichel, manganese e/o (più raramente) palladio. Diffidate, quindi da chi vi propone un anello in “oro bianco puro”. Spesso è rivestito in rodio per dargli una patina più bianca e una finitura brillante. In questo caso, l’anello dopo pochi anni dovrebbe essere immerso di nuovo in una soluzione per mantenere intatto il suo colore bianco e la lucentezza e sostituire la rodiatura, altrimenti tornerà al colore del suo ingrediente principale: oro giallo. È una seccatura, ma in realtà il processo è relativamente poco costoso, e molti gioiellieri offrono questo servizio gratuitamente.

Anello con diamante a taglio marquise
Anello in oro bianco con diamante a taglio marquise

Oro rosso e rosa. L’oro rosa è stato ormai sdoganato e c’è chi lo preferisco a quello bianco o giallo. Ma esiste persino un oro verde (in lega con l’argento) e, soprattutto, l’oro rosso (in lega col rame). Non è per niente utilizzato per gli anelli di fidanzamento, a meno di complicate lavorazioni che lo abbinano all’oro bianco o giallo. Un anello di fidanzamento in oro troppo rosso, che va molto di moda per altre tipologie di gioielli, è considerato un po’ troppo vistoso, poco elegante. Naturalmente, il design dell’anello conta molto nel giudizio finale.

Anello doppio in oro rosa e diamanti indossato
Piaget, anello doppio in oro rosa e diamanti indossato

Platino. Questo sì che ha un colore naturale bianco, anche se leggermente grigiastro. Per poter essere venduto come anello di platino deve essere composto per almeno il 90-95 per cento con questo metallo. Nel corso del tempo il colore del platino non tende al giallo, come per l’oro bianco. Perde però la sua finitura lucida: a qualcuno piace perché così, per contrasto, rende il diamante ancora più scintillante. Il platino, in ogni caso, può essere lucidato professionalmente per ripristinare il suo splendore originale: un processo che è paragonabile in termini di costi di cura per l’oro bianco. In generale, i colori di oro bianco e platino sono simili, ma non sono proprio la stessa cosa: provate a infilare un anello per tipo sulla stessa mano e vedrete. L’oro bianco è più argenteo, mentre il platino è più (leggermente) sul grigio. I diamanti bianchi li completano entrambi magnificamente, ma attenzione: se il vostro anello di fidanzamento è di platino, non aggiungete una fede nuziale in oro bianco. Rimanere coordinati con il metallo scelto la prima volta è una idea migliore.

Anello in platino, morganite, diamanti
Anello in platino, morganite, diamanti di Tomasz Donocik

Il prezzo. Il più grande vantaggio dell’oro bianco rispetto al platino è sicuramente il costo. Il platino è più caro, perché è più raro dell’oro. Ogni anno sono estratte solo 160 tonnellate di platino contro le 1.500 tonnellate di oro. Inoltre, il platino è più denso del metallo giallo: la stessa dimensione di anello peserà notevolmente più in platino che in oro (e i metalli preziosi sono valutati a peso). A grandi linee, un gioiello in oro bianco costa circa la metà di un equivalente in platino. Quindi, se vi piace il bianco e volete risparmiare, scegliete l’oro.

Gioielleria Rocca a Bologna, ingresso
Gioielleria Rocca a Bologna, ingresso

Quale oro scegliere. La maggior parte degli anelli di fidanzamento in oro sono a 14 o a 18 carati, di solito segnalati con la sigla 14k o 18k. La lettera «k» sta per carati. L’oro a 14k è solo al 58,3 per cento puro. Quello a 18k è al 75 per cento puro. Maggiore è la quantità carati, più puro è l’oro, ma è anche meno resistente. L’oro nella sua forma naturale, infatti, è a 24k, ma in quello stato è troppo morbido da utilizzare per i gioielli complessi: si deforma facilmente. Deve essere in lega con altri metalli per poter indurire e diventare resistente. Per rinforzare l’oro nelle leghe si usa di solito il nichel, che però qualche volta provoca allergia. Il platino, invece, è un metallo forte, più forte e più pesante dell’oro. Tra l’altro, il platino è più puro ed è considerato ipoallergenico. È possibile, tuttavia, trovare anche oro bianco senza nichel.

Mariah Carey con l'anello di alta gioielleria in oro bianco e diamanti. Photo: Koto Bolofo
Mariah Carey con l’anello di alta gioielleria in oro bianco e diamanti di Chopard. Photo: Koto Bolofo

Simboli. L’oro indica storicamente ricchezza, saggezza, e potere divino. Ricordate le regole d’oro della Bibbia? Oppure, l’età d’oro o gli anni d’oro, che stanno a significare bei tempi. E il 50esimo anniversario di matrimonio si dice che sia quello delle nozze d’oro. L’oro è anche considerato da molti come il metallo tradizionale per fedi nuziali e di fidanzamento. Dal momento che non si ossida nel tempo, aiuta a simboleggiare la coppia di armonia eterna. Eppure adesso è il platino che sembra essere il nuovo simbolo di ricchezza e prestigio. Pensate alla «carta di credito platinum», che spesso ha migliori benefici e privilegi che la «carta di credito d’oro». A voi la scelta.

Anello con diamante a cuore indossato
Anello con diamante a cuore indossato

Come stringere o allargare un anello

Stringere un anello, oppure allargare un anello: può essere necessario in alcuni casi. Ecco quando e come si può fare

Che cosa fare quando l’anello preferito è diventato troppo stretto o troppo largo? Un gioiello, infatti, è per sempre. Ma le vostre mani e le vostre dita mutano nel tempo. Forse avete qualche etto in più, oppure siete dimagrite e la fede nuziale balla sull’anulare. Altra ipotesi: vi hanno regalato un anello della misura sbagliata. In tutti questi casi, si può chiedere indietro all’orafo l’oro eliminato in questa operazione? Perché il costo è così differente tra un anello e un altro? Ecco sei domande e sei risposte.

1 Come si allarga un anello?

L’orafo apre la banda dell’anello con una sega molto sottile. Poi preleva (se deve stringere) o aggiunge un pezzetto di metallo simile a quello che compone l’anello. Con le pinze, poi, ricongiunge i due pezzi separati. A questo punto salda l’anello e poi procede con diverse fase di lucidatura con spazzole precedentemente immerse in tre paste abrasive diverse, fino a ottenere la superficie desiderata. Naturalmente, nel caso debba allargare l’anello, deve essere tanto bravo da scegliere esattamente la lega uguale a quella del vostro gioiello. Il compito è ancora più semplice se avete conservato il certificato che descrive l’anello al momento dell’acquisto.

Anello da allargare
Anello da allargare

2 Bisogna aggiungere altro oro per allargare un anello?

A volte sì e a volte no. Se l’anello ha solo bisogno di allargarsi fino a meno di un 1/4 delle sue dimensioni originali e, inoltre, il metallo è sufficientemente spesso, il gioielliere può essere in grado di modificare il vostro anello lavorando su un mandrino e utilizzando  il martello da gioielliere. Insomma, lo allunga un po’ facendo diventare più sottile la banda di metallo. Ma non è facile che questo avvenga. Di solito l’anello è allargato con l’aggiunta di un piccolo pezzo di oro oppure, se è il caso, di platino. L’anello è poi saldato di nuovo e si passa alla lucidatura finale.

Anello da stringere
Anello da stringere

3 Come si stringe?

Per ridimensionare un anello, una piccola sezione della fascia circolare viene rimossa. Poi l’anello è sagomato di nuovo e saldato. Se ci sono pietre esposte, queste dovranno essere strette di nuovo nelle griffe. C’è un limite: se le pietre non possono essere strette rischiano di  cadere fuori dal supporto metallico. State attente, però, a non esagerare: e se vi capitasse di acquistare un paio di chili?

Laboratorio orafo Cazzaniga Nobili
Laboratorio orafo Cazzaniga Nobili

4 Si può chiedere la restituzione dell’oro eliminato quando si ridimensiona un anello?

La quantità di oro che viene eliminata nel procedimento di riduzione di solito è così minuscola che non avrebbe molto senso la restituzione. Inoltre, a volte l’anello deve essere limato e l’oro si trasforma in una polvere fine che viene aspirata. La riduzione di un anello richiede molta abilità: i milligrammi di oro che rimangono al gioielliere sono ampiamente scontati dal prezzo del suo lavoro. Oltretutto, tenete conto che il vostro anello non è di oro puro, ma di una lega che potrebbe contenere, per esempio, nichel, argento, platino, o altri metalli.

Decisamente da stringere
Decisamente da stringere

5 Perché è più costoso allargare o stringere alcuni anelli rispetto ad altri?

Il costo del lavoro del gioielliere dipende molto dalla quantità di lavoro e dalle dimensioni dell’anello, dal peso e dal tipo di metallo. Lavorare il platino è più costoso dell’oro, perché ci vuole più calore e più attenzione. Di solito è più costoso anche lavorare su anelli con le pietre, che hanno bisogno di cure particolari. Per esempio, solo diamante, zaffiro, e rubino possono resistere al calore di una fiamma di saldatura. Le altre gemme o devono essere rimosse dall’anello, oppure necessitano dell’uso di un laser, perché se vengono riscaldate, si bruciano e sono irrimediabilmente rovinate. Il maggior lavoro e le attrezzature necessarie per questi anelli alza il costo dell’operazione.

Controllate le misure della dita
Controllate le misure della dita

6 La dimensione del dito risulta diversa da un negozio all’altro. Perché?

Anelli e dita sono misurati con mandrini, dei lunghi coni in cui si infila l’anello per misurarne la larghezza. Tra uno e l’altro può esserci una diversa calibratura e, quindi, può risultare una misura diversa della circonferenza. La variazione è di solito tra 1/4 e 1/2 della dimensione. Inoltre, le dita possono anche cambiare dimensioni secondo le condizioni climatiche (con il freddo si stringono, con il caldo si gonfiano), oppure a causa delle condizioni di salute, o di peso e perfino secondo l’ora del giorno.

La memoria d’oro di Magic Wire

Nata nel 1960, Rancangelo è una delle maggiori imprese della gioielleria con base a Vicenza. Fondata da Angelo Antonio Rancan, si è sviluppata e oggi è guidata dal figlio, Pietro Rancan. L’azienda produce gioielli di alta gamma, con il marchio Rancangelo, ma ha di recente lanciato anche il marchio Magic Wire, nato poco prima della pandemia. Come nel resto della produzione dell’azienda, anche Magic Wire l’elemento base è l’oro. Ma, come suggerisce il nome del brand, gioca sulla forma del filo morbido e flessibile.

Collezione Quadrati
Collezione Quadrati

Per assicurare flessibilità e, allo stesso tempo resistenza, i fili d’oro hanno un’anima in titanio. Al combinazione dei due metalli aggiunge flessibilità senza pericolo di perdere la forma originale del gioiello. Il sistema è brevettato con il nome di Shape Memory. Sono gioielli apparentemente semplici e lineari, ma che nascondono una tecnologia raffinata. Come testimoniano le collezioni Square e Onde, dove la tridimensionalità del gioiello si coniuga con il movimento del morbido filo d’oro.

Gli anelli Square sono disponibili con più fili, accanto a bracciali, orecchini e collane. La pulizia della forma è la vera protagonista. I gioielli della collezione Onde sono un susseguirsi di linee curve di diverse ampiezze. Si muovono assieme alle diverse posture del corpo o ai gesti di chi li indossa. Oltre all’oro, in alcuni modelli presentano diamanti con taglio brillante.

Pianeti collection
Pianeti collection

Altre linee di Magic Wire sono Angel, evergreen del brand, e Pianeti, di carattere minimalista. Ne fa parte l’iconico anello a spirale, un best seller del brand, grazie alla sua particolarità e versatilità che lo rendono perfetto anche abbinato ad altri pezzi. E la linea Perfect aggiunge i diamanti all’essenzialità di Angel.

Onde collection
Onde collection

Emi&Eve, give peace a chance 

Nuovi gioielli di Emi&Eve, il brand di una designer italiana nato a Londra per aiutare la popolazione cambogiana ♦︎

I gioielli Emi&Eve nascono dalla creatività di una giovane designer, Cassandra Postema, diplomata in Fashion and Textile Design al Central St. Martin College di Londra. Un viaggio in Cambogia le ha cambiato la vita e le ha donato la giusta ispirazione per avviare un progetto caratterizzato da eccellenza nel design, innovazione e responsabilità sociale. Non a caso il nome del marchio di gioielleria aggiunge un esplicito payoff: Bombs to Beauty. Come trasformare le armi in qualcosa di bello, insomma.

Leggi anche: Emi&Eve gioielli per la pace

Anello Unity in ottone placcato oro 23,5 carati con corniola e topazio bianco
Anello Unity in ottone placcato oro 23,5 carati con corniola e topazio bianco

Cassandra ha quindi deciso di creare una opportunità attraverso i gioielli realizzati in Cambogia e ispirati alla natura e alle filosofie orientali. Gli artigiani che lavorano per Emi&Eve utilizzano il metallo recuperato dagli agenti della Cmac (Cambodia Mine Action Centre) e dai pescatori del luogo. Il materiale di base utilizzato in tutte le collezioni è l’ottone, derivato dal riciclo di residuati bellici estratti dal suolo cambogiano. L’ottone è poi placcato in oro per mantenere il colore inalterato nel tempo, in alcuni casi con l’aggiunta di pietre naturali e non trattate.

Anello Unity in ottone placcato oro 23,5 carati con onice e topazio bianco
Anello Unity in ottone placcato oro 23,5 carati con onice e topazio bianco
Anello in ottone placcato oro 23,5 carati
Anello in ottone placcato oro 23,5 carati
Orecchini Unity in ottone placcato oro e topazio bianco
Orecchini Unity in ottone placcato oro e topazio bianco
Orecchini Unity in ottone placcato oro e ametista
Orecchini Unity in ottone placcato oro e ametista
Orecchini River in ottone placcato oro e onice
Orecchini River in ottone placcato oro e onice
Bracciale in ottone e corniola
Bracciale in ottone e corniola






 

L’oro è meglio se equo e solidale

Acquistare e vendere gioielli di oro estratto in miniere che rispettano i diritti dei lavoratori e riducendo i pericoli, oltre a essere un’azione giusta eticamente, può diventare un vantaggio per il marketing. Pensateci: preferite acquistare un gioiello che è costata la vita a qualche minatore sottopagato oppure, con una minima differenza di prezzo, oro che ha rispettato tutti i diritti civili? Fairtrade gold è l’equivalente del commercio equo e solidale per il cibo. Questo ragionamento sta spingendo numerosi brand della gioielleria a specificare la provenienza etica del materiale impiegato e, in particolare, dell’oro. E la provenienza etica, oltre a essere lodevole, si rivela anche un potente strumento di marketing.

Pepite d'oro
Pepite d’oro

Fairtrade, recita il testo di presentazione «offre un’ancora di salvezza per i minatori artigianali e su piccola scala e le loro comunità. La nostra passione è quella di vedere la trasparenza, la tracciabilità, la verità e la giustizia nelle condizioni di vita di milioni di artigiani e piccoli minatori in tutto il mondo. I piccoli minatori lavorano in condizioni remote, emarginati e dure, facendo un lavoro pericoloso per la loro stessa vita. Sono costantemente sfruttati dai mediatori e il loro accesso ai mercati è limitato e raramente ricevono un prezzo equo per i loro oro». Insomma, l’associazione cerca di mettere un po’ di equilibrio in un mondo dominato dalle grandi multinazionali minerarie.

Anello Eternity in oro Fairtrade
Anello Eternity in oro Fairtrade by Mad

Negli anni scorsi l’adesione di un centinaio di gioiellieri e artigiani dell’oro in Gran Bretagna, per esempio, ha fruttato 100 mila dollari ai minatori, sotto forma di premi. Chi aderisce a Fairtrade può acquistare oro e argento eticamente certificati da cinque master licenziatari. L’oro è semilavorato in fogli, filo, tubo o grani. Il limite di consumo annuale è di 500 grammi di oro o di platino, o 2 chilogrammi di argento. Secondo Reena Agarwal, coordinatrice dell’associazione, «è un grande momento per i piccoli gioiellieri. Il mercato della gioielleria etica è in rapida crescita e il marchio Fairtrade è la certificazione più ampiamente riconosciuta a livello mondiale. Fairtrade ha un profilo di marchio forte».

Cercatore d'oro
Cercatore d’oro

Insomma, l’oro equo e solidale può essere anche un vantaggio in termini di vendite. «Il Fairtrade per l’oro e i metalli preziosi è un’iniziativa molto innovativa, che offre un’ancora di salvezza per i minatori poveri  di tutto il mondo che lavorano su piccola scala. È il modo migliore per comunicare i vantaggi di una provenienza responsabile del metallo ai clienti. Oltre ai gioiellieri registrati, abbiamo anche 50 licenziatari per l’acquisto di grandi quantità di oro, che sono autorizzati a timbrare i loro gioielli», aggiunge Reena Agarwal, secondo quanto ha riportato tempo fa il sito Professional Jeweller.

Anello Rose in oro 18 carati fairtrade
Anello Rose in oro 18 carati fairtrade di Ute Decker

Oro ai massimi, le previsioni per il 2024

L’oro ha superato i 2.100 dollari l’oncia, un record. Tempo di vendere? O di acquistare? Un report riservato della banca olandese Ing offre qualche suggerimento.

Per l’oro il mercato sembra in accelerazione per due motivi: le attese sulle strategie di politica monetaria delle banche centrali e le tensioni geopolitiche, a cui si somma l’incertezza per il futuro del mercato azionario. Il risultato è che il metallo giallo ha raggiunto a dicembre i 2.146 dollari l’oncia. Il record precedente di 2.075 dollari è stato raggiunto nell’agosto del 2020, quando il mondo era alle prese con la pandemia di covid e i tassi erano sotto zero. Da inizio anno del 2023 l’incremento è stato di circa il 15%. La fine del pericolo inflazione dovrebbe spingere le banche centrali ad abbassare i tassi e l’acquisto di oro sembra una buona idea a molti investitori internazionali.

Lingotti d'oro
Lingotti d’oro

Le due guerre in corso in Ucraina e Israele contribuiscono a spingere verso una diversificazione degli investimenti su beni più difensivi, come l’oro. A questo si aggiunge la politica delle banche centrali che hanno aumentato le proprie riserve auree. Nel terzo trimestre 2023, per esempio, le riserve di oro sono aumentate di 337 tonnellate. E mei primi nove mesi dell’anno le banche centrali hanno acquistato 800 tonnellate (+14% sul 2022) di metallo giallo, oltre un terzo della produzione mineraria nello stesso periodo, che già è stata da primato. E tra le banche centrali, la più attiva è stata quella cinese.
Lingotti d'oro in vendita
Lingotti d’oro in vendita

Il report di Ing
Ma l’oro continuerà la corsa? Un report riservato della banca olandese Ing cerca di rispondere a questa domanda. «Ci aspettiamo che i prezzi rimangano al di sopra del livello di 2.000 dollari il prossimo anno mentre la corsa globale all’oro continua», sostengono gli autori, gli analisti Warren Patterson (Head of Commodities Strategy) e Ewa Manthey (Commodities Strategist). «Riteniamo che la politica della Fed rimarrà fondamentale per le prospettive dei prezzi dell’oro nei prossimi mesi. La forza del dollaro Usa e l’inasprimento delle banche centrali hanno pesato sul mercato dell’oro per gran parte del 2023. Tassi più alti sono generalmente negativi per l’oro» è la premessa. «Gli ultimi dati statunitensi mostrano che l’inflazione e il mercato del lavoro si stanno raffreddando, con i mercati che ora scontano una probabilità del 50% di un taglio dei tassi a marzo e scontano pienamente un taglio a maggio». Ciò dovrebbe sostenere il rialzo dell’oro.
I gioielli in oro sono destinati ad aumentare di prezzo
I gioielli in oro sono destinati ad aumentare di prezzo

Anche se il quadro non è così schematico. Per esempio, nel 2023 gli investimenti in fondi specializzati in oro sono diminuiti. Da inizio anno, i deflussi globali sono stati pari a 13 miliardi di dollari, equivalenti a un calo di 225 tonnellate nelle riserve. La maggior parte di queste vendite è arrivata dai fondi europei e dal Nord America. «Guardando al 2024, riteniamo che assisteremo a una ripresa dell’interesse degli investitori per il metallo prezioso e a un ritorno agli afflussi netti dato l’aumento dei prezzi dell’oro con il calo dei tassi di interesse statunitensi», è la previsione di Ing.
Piccoli lingotti d'oro
Piccoli lingotti d’oro

A spingere l’oro, come detto in precedenza, c’è anche il fattore banche centrali, che hanno aumentato i loro acquisti, principalmente Cina (+78 tonnellate), Polonia (+57 tonnellate), Turchia (+39 tonnellate) e India (+9 tonnellate). La Cina è stata il maggiore acquirente di oro nel 2023 in una serie di acquisti durata 11 mesi. La Banca popolare cinese ha acquistato quest’anno 181 tonnellate, portando l’oro al 4% delle sue riserve. Non solo: nel 2022 le banche centrali hanno acquistato la cifra record di 1.136 tonnellate di oro, rispetto alle 450 tonnellate acquistate nel 2021, spinte dalle incertezze provocate dalla guerra in Ucraina. Un motivo in più, secondo Ing, per continuare a sostenere il valore dell’oro a salire nel 2024.

Le prospettive, però, secondo gli analisti non sono di superare troppo il record di dicembre2023: «Ci aspettiamo che i prezzi dell’oro raggiungano nuovi massimi il prossimo anno e raggiungano una media di 2.100 dollari l’oncia nel quarto trimestre, con una media del 2024 di 2.031 dollari l’oncia», scrivono nel report. Insomma, il valore dell’oro dovrebbe rimanere alto, circa ai livelli di fine 2023.

Le previsioni di Ing
Le previsioni di Ing

Il lusso accessibile di Dana Rebecca

Terza generazione di designer di gioielli, Dana Rebecca Gordon sembra avere le pietre, preziose, nel Dna. E infatti, ha debuttato con una linea a soli 16 anni e subito dopo il college (è americana di Chicago): durante l’estate, racconta, è andata in India con mio padre ed è tornata a casa con la mia prima collezione. Subito tutta venduta. Un incoraggiamento a fondare il marchio con il nome Dana Rebecca.

Anello Sophia in oro bianco e diamanti
Anello Sophia in oro bianco e diamanti

Tutte le sue creazioni, che lei definisce di lusso accessibile, partono dalla combinazione soprattutto di oro e diamanti, anche se a volte ama lavorare con pietre diverse, per esempio tormalina, pietra di luna, opale, acquamarina: tanti colori incastonati nell’oro a 14 carati. Ma si tratta di gioielli senza tempo e molto versatili visto che possono essere abbinati con la stessa facilità a un abito couture o portati con una t-shirt e jeans. Anche la collezione per la prossima stagione è composta da tanti pezzi, molti orecchini, e forme geometriche di diversi volumi: gioielli eleganti, ma da indossare tutti i giorni.

Pendente Sadie in oro giallo e diamanti baguette
Pendente Sadie in oro giallo e diamanti baguette
Orecchini in oro bianco e diamanti baguette
Orecchini in oro bianco e diamanti baguette
Bracciale in oro bianco e diamanti
Bracciale in oro bianco e diamanti
Pendente com diamanti taglio marquise
Pendente com diamanti taglio marquise
Orecchini in oro rosa e diamanti
Orecchini in oro rosa e diamanti
Orecchini a cerchio in oro rosa e diamanti
Orecchini a cerchio in oro rosa e diamanti
Anello eternity con topazio
Anello eternity con topazio

Pulire i gioielli con la salsa di pomodoro

Salsa di pomodoro, vodka o birra per pulire i vostri gioielli. Si può. Se non avete sottomano niente di meglio… ♦

A tavola con i gioielli. Per pulirli. Secondo alcuni, ci sono tanti modi per rendere collane, anelli e orecchini più brillanti: basta utilizzare alcuni prodotti che di solito sono impiegati in cucina. Per esempio, ketchup, birra e vodka. Attenzione: non stiamo consigliando di seguire queste indicazioni, soprattutto per i vostri gioielli più preziosi. Ma, chissà, forse funzionano…

Per esempio, una ciotola di ketchup può ripulire un anello immerso nella salsa rossa dopo 5 o 10 minuti. Lasciare troppo a lungo il gioiello a contatto con la salsa, però, potrebbe causare danni. Pulire il tutto con uno spazzolino da denti e risciacquare. Un altro alimento utile è la birra: basta versarne un po su un panno pulito e strofinare delicatamente per far rivivere l’oro. Meglio non provarci, però, sulle placcature leggere, e non usare birra scura.

Tomatensauce
Salsa di pomodoro

L’alcol piace anche ai diamanti: un bicchierino di vodka può restituire luminosità alle pietre, ma anche a strass e cristallo. Basta versare la vodka su un panno morbido e pulire accuratamente i gioielli, oppure immergere il gioiello in un bicchiere colmo del liquore russo per eccellenza. Chi è astemio si consoli: l’acqua frizzante è ottima per resuscitare lo splendore delle gemme. Immergete un gioiello con incastonate delle pietre in un bicchiere con acqua minerale gasata. Lasciate riposare tutta la notte: al mattino sarà tutto più luccicante.

 

Pulire i gioielli con l'acqua minerale
Pulire i gioielli con l’acqua minerale

E dopo pranzo? Lavarsi i denti è una buona norma igienica. Già che ci siete, però, potete usare spazzolino e dentifricio sui gioielli in metallo o pietre come diamanti o rubini. Poi, risciacquate (prima di rimettervi a tavola).

Spazzolino e dentifricio sono utili anche per pulire i gioielli
Spazzolino e dentifricio sono utili anche per pulire i gioielli

La naturale asimmetria di Brusi

I gioielli della piccola Maison milanese Brusi, fondata nel 1930
Brusi fa parte delle tante storie della gioielleria italiana. Un racconto che è cominciato a Milano nel 1920, quando Pietro Codari, un giovane orefice, ha iniziato la sua attività e ha aperto un laboratorio. La storia è continuata: nel 1970 il figlio Paolo ha ereditato laboratorio e professione. L’azienda con il tempo si è ingrandita e ha affinato la propria vocazione. Oggi Paola, Andrea e Simone, i tre figli di Paolo Codari, lavorano nell’azienda di famiglia e sono responsabili della gestione creativa, finanziaria e commerciale di Brusi.

Anello in oro con tanzanite e corona di diamanti
Anello in oro con tanzanite e corona di diamanti

L’azienda, situata in una zona storica della città, tra il Cimitero Monumentale di Milano e il quartiere cinese, propone pezzi di buona qualità, a base di oro, diamanti e pietre preziose. Anelli con pavé di diamanti champagne e pietre preziose come la tanzanite sono i cavalli di battaglia. Sempre con lo stile della «quasi simmetria». Cioè quella differenza dalla perfetta specularità geometrica che si trova spesso in natura. L’obiettivo è presentare gioielli in sintonia con la natura, proprio grazie a questa naturale asimmetria. Concetto sottile, ma interessante.

Anelli con smeraldi e zaffiri
Anelli con smeraldi e zaffiri blu
Anelli con diamanti champagne
Anelli con diamanti champagne
Orecchini in oro, apatite, madreperla, diamanti brown
Orecchini in oro, apatite, madreperla, diamanti brown
Orecchini in oro e diamanti champagne e bianchi
Orecchini in oro e diamanti champagne e bianchi
Orecchini in oro e zaffiri blu
Orecchini in oro e zaffiri blu
Orecchini in oro e rubini
Orecchini in oro e rubini
Anello in oro bianco e tanzanite
Anello in oro bianco e tanzanite

Salvatore Arzani, fiori, cuori e fantasia

Pavé di diamanti, oro, zaffiri… Sono i classici materiali con cui sono realizzati i gioielli di Salvatore Arzani ♦

Uno dei tanti laboratori artigianali del lusso che si trovano a Valenza è quello di Salvatore Arzani. È un’azienda piccola, ma con qualità grandi, tanto che vende all’estero la maggior parte della sua produzione che, come spesso accade nella cittadina piemontese, è figlia di una lunga tradizione. Assieme a moglie, figlie del fondatore, e una decina di virtuosi di incastonatura, bulino e saldatrice, il piccolo brand è una specie di riassunto di quello che è l’artigianato italiano e del design nella gioielleria.

Collana in oro bianco 18 kt con pendente chicco di riso in pavé di diamanti
Collana in oro bianco 18 kt con pendente chicco di riso in pavé di diamanti

Per esempio, con una collezione di pezzi unici in oro 18 carati e diamanti, con ampio uso di pietre colorate, che punteggiano i grossi anelli che compongono le catene. Anche collezioni come Fantasia, in ogni caso, seguono i classici canoni di diamanti, bianchi, neri o colorati e pietre come gli zaffiri che compongono pavé a volte simili a mosaici e a tortuosi arabeschi. Bracciali, grossi anelli, pendenti a forma di cuore o fiore, sono i capisaldi della gioielleria firmata Salvatore Arzani.

Anello-in-oro-bianco--18-kt-con-incassati-diamanti-taglio-brillante.
Anello in oro bianco 18 kt con incassati diamanti taglio brillante
Anello in oro bianco e diamanti a forma di fiore
Anello in oro bianco e diamanti a forma di fiore
Anelli con diamanti e zaffiri della collezione Fantasia
Anelli con diamanti e zaffiri della collezione Fantasia
Anelli rosa con diamanti bianchi, neri e colorati
Anelli rosa con diamanti bianchi, neri e colorati
Catena in oro e diamanti
Catena in oro e diamanti
Anelli catena in oro bianco, giallo e diamanti
Anelli catena in oro bianco, giallo e diamanti

I gioielli atomici di Settantanove Studio

Chi legge questo articolo indossa, oppure ha nel cassetto, almeno un gioiello d’oro. Ma, probabilmente, non lo conosce fino in fondo. Non sa, per esempio, che gli atomi che compongono l’oro del suo gioiello sono composti da 79 elettroni. Sembra un particolare superfluo, ma non lo è: l’oro è oro proprio perché ha quel determinato numero di particelle elementari. Ed è anche il motivo che ha indotto Gioia Lelli, designer di Forlì, ha chiamare Settantanove Studio il suo brand di gioielleria. La parola Studio, invece, indica la ricerca di un design essenziale e contemporaneo. La scelta della designer, però, non deriva da un background scientifico: prima di dedicarsi ai gioielli Gioia si è laureata in pedagogia e ha lavorato nel settore scolastico.

Anello cuore in oro 18 carati
Anello cuore in oro 18 carati

I gioielli di Settantanove Studio, quindi, non possono essere che in oro 18 carati, con un design che è definito come composto da linee semplici ed essenziali. I gioielli sono concepiti da Gioia e sono curati nei minimi particolari, dalla fase di progettazione alla loro realizzazione, con una lavorazione interamente a mano e cura minuziosa del dettaglio. È riservata attenzione anche alla scelta dei materiali: Settantanove Studio predilige l’utilizzo di oro etico derivante da miniere che rispettano specifici standard ambientali e sociali. Le pietre preziose e semi preziose vengono fornite da aziende certificate. Infine, il brand utilizza un packaging realizzato con materiali riciclabili.

Collana Luna
Collana Luna
Orecchino in oro con acquamarina
Orecchino in oro con acquamarina
Orecchini Bold in oro
Orecchini Bold in oro
Collana Puro Amore con acquamarina
Collana Puro Amore con acquamarina

The body art by Anissa Kermiche

Anissa Kermiche, una designer con la tentazione di piccole provocazioni che esaltano il corpo femminile, ma non solo ♦︎

Da ingegnere a gioielliere: non è un percorso usuale quello di Anissa Kermiche. Nata a Parigi per un matrimonio franco-algerino, ha avuto, racconta, una rigida educazione. Forse anche per quello, o forse come reazione alla compassata professione di ingegnere, dopo la laurea è volata a Londra, per imparare il 3D Computer Aided Design alla Holts Academy di Hatton Gardens. Voleva creare gioielli. Ci è riuscita piuttosto bene.

Orecchino a bottone in oro 9 carati
Orecchino a bottone in oro 9 carati

Ora il suo brand, Anissa Kermiche, comprende gioielli con oro diamanti e un pizzico di provocazione, come per gli orecchini con il dito di sfida alzato, o per il pendente che raffigura una busto nudo di donna. Insomma, esattamente quello che non ci si aspetta da una laureata in ingegneria. Oltretutto, vanta anche un aspetto decisamente grazioso, forse anche più che grazioso, e quindi è una perfetta testimonial di se stessa. Certo, nei suoi gioielli non mancano i riferimenti geometrici.  Ma lei preferisce ispirarsi ad artisti come Francois Morellet, Alexander Calder e Constantin Brancusi. Così ha deciso il destino: le vie della gioielleria sono infinite.

Bracciale in argento dorato con perle di acqua dolce
Bracciale in argento dorato con perle di acqua dolce
Bracciale in oro 14 carati con tanzanite
Bracciale in oro 14 carati con tanzanite
Orecchino Brönte a cerchio in oro 14 carati e diamanti
Orecchino Brönte a cerchio in oro 14 carati e diamanti
Collana Buonanotte in argento placcato e smalto
Collana Buonanotte in argento placcato e smalto
Collana Le Derrière Sanded, argento placcato
Collana Le Derrière Sanded, argento placcato
Orecchino con perle
Orecchino con perle
Anissa Kermiche
Anissa Kermiche

Gioielli e oro: vero o falso? Domande e risposte

Vero o falso? L’oro si riconosce con un morso? La vera giada è fredda? La cubic zirconia, spesso confusa con lo zircone, è indistinguibile dal diamante? L’argento provoca allergia? Il 925 è il numero dell’argento perfetto? I riflessi di una pietra devono essere arcobaleno? Sono tra le tante domande che riceviamo spesso con le relative risposte.  

Per controllare che il gioiello sia di oro autentico bisogna morderlo.

FALSO L’oro puro è un metallo molto morbido e, in effetti, i denti possono lasciare facilmente un segno se è purissimo, a 24 carati. Ma morderlo non è una garanzia né una prova raccomandabile. Oltretutto, si possono danneggiare i denti. Senza contare che il piombo è ancora più morbido dell’oro: un gioiello che utilizza piombo placcato oro potrebbe facilmente essere scambiato. Inoltre, di solito per i gioielli è utilizzato oro a 18 carati, o anche meno: 14 e perfino 9 carati. Si tratta di oro in lega con altri metalli: in questo modo si rende l’oro meno malleabile e anche meno costoso. Insomma, in realtà oltre all’oro si finisce per mordere anche altri metalli come argento, rame, palladio, nickel.

Mordere l'oro non è una garanzia
Mordere l’oro non è una garanzia

Per scoprire se una pietra è autentica bisogna guardarla in controluce.

VERO In realtà l’unico modo veramente affidabile per identificare una pietra preziosa è il parere di un gemmologo o di un gioielliere, oppure i test di laboratorio. Premesso questo, ecco un suggerimento utile per decidere se vale la pena di prendere in considerazione la pietra di un anello o di una collana. Ponete la pietra contro la luce del sole e guardare l’arco di colori che produce. Le pietre preziose autentiche di solito mostrano un arcobaleno che si rifletterà su una superficie vicina. La maggior parte delle vere gemme produrrà una gamma completa di colori: avvicinate la pietra all’occhio e inclinatela, dovrebbe comparire un arcobaleno. Le pietre che non producono nulla sono spesso falsi. Ripetiamo: non è una  prova definitiva: per alcune pietre, in particolare quelle molto dense, di colorazione profonda o che non sono state lucidate completamente, il sistema potrebbe non funzionare. Ma è un piccolo test da non trascurare.

Esame di un diamante a un precedente Dubai Jewellery Show
Esame di un gioiello con diamante

Uno zircone è praticamente uguale a un diamante, solo che costa meno.

FALSO Quello chiamato comunemente zircone è in realta una cubic zirconia: una pietra artificiale che assomiglia al diamante.  È brillante, ma molto, molto più economica. In realtà, è solo molto difficile distinguerla da un vero diamante se non siete esperti. È una forma cristallina cubica del biossido di zirconio. È un materiale sintetico molto duro, otticamente perfetto e solitamente incolore, anche se può essere realizzato in una varietà di colori diversi. Non va confuso con lo zircone naturale, pietra composta da  silicato di zirconio, spesso di colore blu. La cubic zirconia a volte viene erroneamente chiamato erroneamente «zirconio cubico». La produzione commerciale è iniziata nel 1976. Suo principale concorrente come una gemma creata in laboratorio è la moissanite sintetica.

Cubic zirconia
Cubic zirconia

L’argento provoca allergia e fa diventare verde la pelle.

FALSO La colorazione non è causata da un’allergia: è una reazione ai metalli usati in gioielleria e con cui spesso è fuso l’argento, soprattutto quando la pelle suda. Insomma, indica che l’argento non è puro. È il rame e non l’argento a provocare spesso un alone verde sulla pelle. L’argento Sterling, per esempio, è al 7,5 per cento una lega con rame. Le macchie più comuni lasciate dai gioielli in argento Sterling, in ogni caso, sono nere e non verdi. Alcuni gioielli in argento Sterling sono rivestiti con prodotti che li aiutano a mantenere la patina, ma i rivestimenti possono svanire nel tempo.

Bracciali in argento a maglia geometrica con charm
Bracciali in argento a maglia geometrica con charm Pandora

Vero o falso? Il numero 925 indica che il gioiello è di vero argento.

VERO Nella parte interna di un gioiello, l’incisione o punzonatura del numero 925 indica che il materiale è, appunto Argento 925, la lega più comune. Ovviamente, la garanzia è relativa: nulla vieta che sia stata apposta su un gioiello falso, ma di solito per l’argento non avviene.

In questo orecchino di Giovanni Raspini è ben visibile la punzonatura con il numero 925
In questo orecchino di Giovanni Raspini è ben visibile la punzonatura con il numero 925

Il negozio cinese sotto casa ha degli anelli di giada a un prezzo molto buono. Posso fidarmi? Mi hanno detto che la vera giada è fredda.

VERO La temperatura non è una prova sufficiente, ma un’indicazione la dà: la giada è scarsamente termoconduttrice. Appoggiandola a una parte sensibile, per esempio sul volto, è facile avvertire una sensazione di freddo. Un’altro suggerimento facile è provare a incidere la pietra con l’unghia: la vera giada è molto dura e non mostrerà un graffio. La stessa prova si può condurre con un oggetto molto caldo: la vera giada non mostrerà segni al contatto. Infine, la giada autentica ha di solito piccole imperfezioni, comuni in natura. Una pietra perfetta dovrebbe farvi nascere un sospetto. In ogni caso, la vera giada è molto costosa.

Anello Palloncino con giada
Anello Palloncino di Vhernier con giada verde

5 regole per vendere i vostri gioielli d’oro

È una buona idea vendere adesso i vostri gioielli? Come si fa a vendere un anello, una collana o gli orecchini? Ecco le cose da sapere prima di vendere i vostri preziosi gioielli: la prima cosa da controllare è… ♦

Il prezzo dell’oro sale, scende, risale di nuovo. Sarà il momento giusto per vendere i vostri gioielli? Se avete un gioiello in oro, prima di venderlo è meglio farsi un’idea della quotazione del metallo giallo. Ma qual è il vero prezzo? Se il gioiello è di una grande Maison, con diamanti o altre pietre preziose, è meglio farlo valutare da almeno tre gioiellieri diversi: le valutazioni possono essere molto differenti.

Gioielli in oro
Gioielli in oro

Se, invece, il vostro gioiello è realizzato in oro, la prima cosa da fare è guardare con attenzione i grafici delle quotazioni (ma anche di argento e platino). I più esperti possono anche seguire i listini del New York Spot Gold o del London FixQual è meglio? Dipende: il primo è un indice di prezzo principalmente per le transazioni negli Stati Uniti, mentre il secondo si riferisce ai mercati europei e internazionali. Non è un dettaglio da poco se si ha intenzione di vendere un gioiello importante, perché il compratore potrebbe fare la sua valutazione sulla piazza più conveniente per lui. Conoscere, comunque, la quotazione dell’oro serve a farsi un’idea del prezzo: meglio non fidarsi di quello che spiegano alcuni operatori che acquistano gioielli a peso. Ecco, quindi, cinque consigli per vendere al meglio i propri ori.

Isabelle Fa, collana in oro indossata. Copyright: gioiellis.com
Isabelle Fa, collana in oro indossata. Copyright: gioiellis.com

1 Identificate le variazioni di prezzo: se c’è un picco al rialzo dei prezzi dell’oro, il London Fix è il primo a registrarne la crescita, di conseguenza è questo il mercato migliore per il venditore e ovviamente non per l’acquirente. Ripetiamo: questo vale per gioielli che abbiano un certo peso. Per pochi grammi la differenza non è molta.

2 Imparate pesi e misure dell’oro: è fondamentale, perché anche se i compratori usano i grammi come unità di misura, in realtà il valore sul mercato internazionale è fissato in once. E 1 oncia equivale a 31,1 grammi. Quindi, per capire il prezzo attuale non resta che moltiplicare il valore di 1 oncia per 31,1.

Lingotti d'oro
Lingotti d’oro

3 Controllate i carati dei gioielli: il prezzo ufficiale dell’oro è quello del metallo puro, a 24 carati. Ma nessun gioiello moderno ha 24 carati. I gioielli sono realizzati con oro unito ad altri metalli, per aumentare la resistenza, oppure semplicemente per abbassare il prezzo. L’oro a 14 carati significa, per esempio, che solo il 58,3% del vostro gioiello è composto in oro. Il resto può essere nichel, argento, rame… Quindi, quando andrete a vendere il gioiello, sarà calcolato non per il suo peso totale, ma in quello relativo alla parte di oro. Attenzione, i gioielli a 9 carati vengono spesso pubblicizzati come oro, ma in caso di vendita non sono considerati tali.

Lavorazione di gioielleria
Lavorazione di gioielleria

4 Calcolate e confrontare il prezzo migliore: È meglio misurare e pesare con precisione i gioielli prima di recarsi in qualsiasi negozio, per farvi un’idea (su internet sono in vendita bilance apposite). Inoltre, tenete conto che chi acquista oro non paga il prezzo teorico del listino, perché  deve fondere il gioiello e, ovviamente, aggiungere la sua percentuale di guadagno, su cui paga le tasse. In sostanza, se avete calcolato bene il valore del vostro gioiello d’oro tenendo conto della percentuale presente nella lega (i carati) e il suo peso, dovete togliere almeno un buon 30%.

Lavorazione orafa. Foto: LaPresse
Lavorazione orafa. Foto: LaPresse

5 Ottenete il prezzo migliore: Internet è un buon canale per acquistare gioielli, ma non per vendere. Alcuni acquirenti applicano tariffe ribassate fino al 50% rispetto ad alcuni negozi «compro oro»: la stessa collana di 14 carati potrebbe essere valutata la metà I gioiellieri potrebbero, invece, possono pagarla di più se rilevano una lavorazione artigianale di pregio, perché il gioiello potrebbe essere trasformato e riutilizzato.

Controllate il peso del gioielli
Controllate il peso del gioielli

Gli otto colori dell’oro di Annamaria Cammilli

Annamaria Cammilli è l’unica Maison a proporre gioielli in oro con otto diverse tonalità.

C’è chi punta tutto sull’oro bianco, magari accompagnato da un piccolo diamante. C’è chi amplia la scelta ai tre classici colori del metallo: giallo, rosa e bianco. Ma solo una Maison si è allargata oltre questi confini e ha ampliato la palette di colori dell’oro. Con quattro? Macché. Cinque? Neppure. Annamaria Cammilli si era spinta fino a sette colori dell’oro. Ma poi il brand di Firenze ha ulteriormente allargato la tavolozza dei colori con il Brown Chocolate. I colori dell’oro per cui il brand è famoso, insomma, sono diventati otto.

Orecchini della collezione Velvet in oro Natural Beige
Orecchini della collezione Velvet in oro Natural Beige

L’oro cambia colore in esclusive sfumature che sono il risultato di fusioni di leghe speciali. Ma tutti i colori sono rigorosamente 18 oro carati.

Anello della collezione Aqua in oro 18Kt Giallo Lemon Bamboo e Giallo Sunrise (al centro) con diamanti
Anello della collezione Aqua in oro 18Kt Giallo Lemon Bamboo e Giallo Sunrise (al centro) con diamanti

Gli otto colori dell’oro proposti da Annamaria Cammilli sono: Giallo Lemon Bamboo, Giallo Sunrise, Bianco Ice, Rosa Champagne, Brown Chocolate, Nero Lava, Arancio Apricot, Natural Beige.

Anello della collezione Premiere in oro Bianco Ice 18Kt con diamanti
Anello della collezione Premiere in oro Bianco Ice 18Kt con diamanti

Le sfumature introdotte negli anni da Annamaria Cammilli vanno dal giallo sunrise al rosa champagne, fino ad arrivare al nero, passando per il bianco e il beige natural. Anche i nuovi gioielli nella sfumatura cioccolato utilizzano la classica finitura della superficie dell’oro satinata, uno dei segni distintivi della Maison. La speciale lavorazione in cui il brand è  famoso si trova, inoltre, nelle nuove collezioni, di cui parleremo in altri articoli su gioiellis.com. M.B.

Anello della collezione Premiere in oro Rosa Champagne con diamanti
Anello della collezione Premiere in oro Rosa Champagne con diamanti
Anello della collezione Serie Uno in oro Brown Chocolate con diamante
Anello della collezione Serie Uno in oro Brown Chocolate con diamante
Anello della serie Regina in oro Giallo Lemon Bamboo 18Kt con Brillanti
Anello della serie Regina in oro Giallo Lemon Bamboo 18Kt con Brillanti
Orecchini della collezione Premiere in oro Nero Lava con diamanti
Orecchini della collezione Premiere in oro Nero Lava con diamanti
Orecchini della collezione Velvet in oro Arancio Apricot
Orecchini della collezione Velvet in oro Arancio Apricot

Che cosa sono i carati?

Di quanti carati è il vostro diamante? E di quanti carati è, invece, il vostro anello d’oro? Per chi non è un esperto di gioielleria o non conosce le regole base del mondo dei gioielli, i carati sono un gran pasticcio. I carati, l’unità di misura utilizzata per pietre preziose e perle, infatti, sono una cosa completamente diversa dai carati che si riferiscono all’oro. Lo sapevate? In lingua inglese è tutto più facile: i carati che misurano i diamanti iniziano con la lettera C mentre quelli per l’oro iniziano con la K. In altre lingue, invece, si scrive allo stesso modo ed è tutto più complicato.

Ecco, quindi, perché bisogna fare attenzione a non confondere i diversi concetti: i carati dei diamanti (oppure di rubini, smeraldi, zaffiri eccetera) con i carati che sono relativi all’oro. Ecco come distinguere i due diversi carati.

Diamante a cuore di Recarlo
Diamante a cuore di Recarlo

I carati delle pietre

Il carato (l’abbreviazione è ct) è un’unità che indica la massa di una pietra o di una perla. Si utilizzano i carati per comodità, dopo che per secoli ogni Paese si regolava in modo diverso. Per chi commerciava in diamanti o altre pietre era difficile, quindi, regolarsi. A Firenze, per esempio, l’unità di misura base equivaleva a 197,2 milligrammi, mentre a Londra era di 205,49. Dopo tante discussioni, alla fine, nel 1907 è stato deciso di adottare come misura del carato 200 milligrammi. Un singolo carato, quindi, equivale a un quinto di 1 grammo.

Anello con diamante bianco ovale da 31,82 carati
Anello con diamante bianco ovale da 31,82 carati

Ora sapete esattamente quanto pesa il diamante che avete al dito: dividete per cinque il numero di carati e avrete il peso in grammi. O, più facilmente, in milligrammi, visto che non è frequente indossare un diamante che pesa 5 carati (e quindi 1 grammo). proprio per questo il carato è divisibile in 100 punti di 2 milligrammi.

Anello di Van Cleef & Arpels a forma bombata con diamanti
Anello di Van Cleef & Arpels a forma bombata con diamanti

A proposito, perché il carato si chiama così? L’origine pare sia legata ai semi di carruba. La parola carato deriva dall’arabo qīrāṭ قيراط, che però è deriva dal greco kerátion κεράτιον, che indica i semi di carruba. E questi semi erano utilizzati anticamente per pesare i gioielli, grazie alla loro forma sempre regolare. Poi il termine carato è stato utilizzato in Italia e, in seguito, nel resto del mondo. L’utilizzo della unità di misura carato per pesare i diamanti risale al 1570.

Selezione dei diamanti nel laboratorio di Antwerp (Anversa)
Selezione dei diamanti nel laboratorio Tiffany di Antwerp (Anversa)

I carati dell’oro

I carati di diamanti, pietre preziose e perle si riferiscono al peso. I carati dell’oro, invece, indicano la percentuale di metallo giallo presente in un gioiello, la sua purezza. Il termine carato è prevalso tra i tanti sistemi adottati in passato e, in particolare, sulla misura di libbre e once, che sono ancora utilizzati per il peso dell’oro, del platino o dell’argento. Perché questa confusione, quindi? Semplice: l’origine antica della parola è la stessa, cioè i carati utilizzati per misurare i materiali preziosi.

Nel caso dei carati che si riferiscono all’oro, però, indicano i millesimi di quantità di oro (o altri metalli preziosi) contenuta in una lega. Il massimo, per quanto riguarda l’oro, è 24 carati. Non troverete mai oro a 25 o più carati. I 24 carati indicano che l’or è al 100% puro. I 24 carati sono la base per calcolare il resto (sempre per l’oro). I gioielli a 18 carati, quindi, sono al 75% d’oro. Si calcola così: 18 : 24 = 0,75. Analogamente, un gioiello con oro al 14% significa che contiene poco più della metà di oro, il resto sono altri metalli (14 : 24 = 0,58).

Anello a fascia in oro 22 carati
Anello a fascia in oro 22 carati

I carati d’oro possono essere indicati, in alcuni casi, anche con il numero che si riferisce alla percentuale (il risultato della divisione aritmetica). Per esempio, l’oro a 18 carati può essere indicato anche con la sigla 750, quello a 14 carati con 583 e così via. Se, ancora, in un gioiello leggete il numero 375 sappiate che equivale a 9 carati.

I carati si utilizzano anche per l’argento. Quello sterling, per esempio, contiene il 92,5% di argento e il 7,5% di altri metalli, generalmente rame. È indicato generalmente come argento 925.

Anello Wave Stacking in oro 24 carati
Menē, anello Wave Stacking in oro 24 carati
Anello Bahia in oro 18 carati e diamanti
Anello Bahia in oro 18 carati e diamanti
Anello in oro rosa 14 carati
Anello in oro rosa 14 carati
Anello in oro rosa 9 carati e diamante ice
Anello in oro rosa 9 carati e diamante ice
Anello in argento satinato e lucido
Anello in argento 925 satinato e lucido
1 2 3 33