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A Cremona Partiture Preziose

Musica del Seicento e gioielli del 2016. Il sorprendente concerto si intitola Partiture Preziose. La musica di Monteverdi e il gioiello contemporaneo. E, in realtà, è una mostra curata da Barbara Caliendo, Monica Farnè, Sonia Catena in programma a Cremona, nel Foyer del Teatro Ponchielli, dal 20 al 28 maggio. Lo spunto è l’edizione 2016 del Monteverdi Festival, Vergini, Ninfe e Regine. Partiture Preziose è un’anteprima di IncorporAzioni-Gesti intorno al corpo che verrà realizzato il prossimo autunno. L’esposizione si concluderà domenica 29 maggio in due location temporanee: Palazzo Cavalcabò (ore 10.30) e Palazzo Pallavicino Ariguzzi (ore 17.30) sedi che ospiteranno due concerti del Monteverdi Festival 2016. L’ingresso è libero.

Chimajarno, Bicolor waterfall
Chimajarno, Bicolor waterfall
Zaira, Divertissement
Zaira, Divertissement
Elisa Lanna, Microcosmo
Elisa Lanna, Microcosmo
Evasiva, Frammenti
Evasiva, Frammenti
Fragiliadesign, Cuori Nascosti
Fragiliadesign, Cuori Nascosti
Lalì Creative Leather, Plume
Lalì Creative Leather, Plume
Mia Gioielli ontemporanei, Own light
Mia Gioielli ontemporanei, Own light
Monica Rotta, Croci & Cammei
Monica Rotta, Croci & Cammei
Xapà Creazioni, Fremito d'ali tra i rovi
Xapà Creazioni, Fremito d’ali tra i roviA 

Venezia indossa l’avanguardia

Dilagano le mostre dedicate al gioiello: la prossima è in programma a Venezia. Dal Museo di Vicenza, passando per le rassegne durante la Design Week di Milano, fino alle grandi mostre ad Asti e Torino: sembra che il gioiello sia diventata l’opera d’arte più cool d’Italia. La nuova rassegna è programmata all’interno della manifestazione sul design Design.Ve. Curata da Ilaria Ruggiero, l’esposizione è realizzata grazie al sostegno della Scuola del Gioiello Alchimia e patrocinata dall’Associazione Gioiello Contemporaneo.

Design.Ve è un festival diffuso nella città lagunare più bella del mondo. E, tra le cose da vedere all’interno di questo evento c’è Adornment – Contemporary Jewelry Exhibition, sezione dedicata al gioiello contemporaneo. Il tema della mostra di quest’anno è The shape of wearable art: «un gioiello che esplora e valica i tipici confini formali del corpo per sfidarne la mera vestibilità e oltrepassarne il limite». In effetti, lo spirito del programma viaggia sul filo dell’avanguardia: sono stati selezionati quei pezzi che per forma, design e uso del materiale, sfidano il convenzionale spazio di vestibilità per oltrepassarlo ed entrare in dialogo con il corpo in una modalità inaspettata, capace di svelare nuovi sensi e significati legati all’identità dell’individuo, in quanto essere singolo o inserito nella collettività.

In mostra saranno esposti 14 tra artisti e designer del gioiello internazionale: Rosalba Balsamo, Florence Croisier, Clara del Papa, Marion Delarue, Eleonora Ghilardi, Elie Hirsch, Florence Jaquet, Laberintho, Chiara Lucato, Letizia Maggio, Paola Mirai, Ōki Izumi, Nazan Pak e Caterina Zanca. Federico Graglia

Adornment – Contemporary Jewelry Exhibition
The shape of wearable art
Venice in a Bottle
Castello 1794
30122 Venezia
25 maggio – 26 giugno 2016
Da lunedì a domenica 10.00 – 20.00
Opening giovedì 26 maggio 2016 alle 19.00

Florence Jaquet, Literary Jewel
Florence Jaquet, Literary Jewel
Composizione concettuale di Caterina Zanca
Composizione concettuale di Caterina Zanca
Marion Delarue, spilla Pappagallo devoto
Marion Delarue, spilla Pappagallo devoto
Lavinia Rossetti, Madeleine
Lavinia Rossetti, Madeleine
Maria Walker, collana Trascendieron
Maria Walker, collana Trascendieron
Chiara Lucato,Il cantastorie, collana con pendente, argento ossidato, acciaio
Chiara Lucato,Il cantastorie, collana con pendente, argento ossidato, acciaio

Torino vertiginosa con Ada Minola

L’avanguardia, l’arte, la cultura: il Piemonte sembra diventata la seconda capitale delle mostre sul gioiello. Dopo l’iniziativa di Patrizia Sandretto Re Rebaudengo (l’articolo qui) ad Asti, Torino risponde con una exhibition a Palazzo Madama. Dal 6 maggio al 12 settembre la Sala Atelier ospita Gioielli Vertiginosi, una mostra sull’arte orafa e in particolare sulla personalità artistica e umana di Ada Minola (1912-1993): scultrice, orafa, imprenditrice, gallerista, attiva a Torino nella seconda metà del Novecento. Chi non conosce il suo lavoro, in particolare quello legato alla gioielleria, farebbe bene ad andare a visitare la mostra curata da Paola Stroppiana. Si articola in cinque sezioni e presenta per la prima volta al pubblico 120 gioielli che delineano i principali caratteri della produzione orafa di Ada Minola, che negli anni ha variato la sua produzione sull’onda di diverse influenze stilistiche: dall’Art Nouveau al gioiello d’artista, dai confronti con le sculture di Giò Pomodoro e Lucio Fontana al periodo neo-barocco, dai dialoghi con le opere di Umberto Mastroianni alle influenze dell’universo estetico del geniale architetto Carlo Mollino.

La vita esuberante di Ada

Ada Minola era amica di Carlo Mollino, che progetta gli arredi dell’abitazione di famiglia nel 1944, ha frequentato Lucio Fontana, Giò Pomodoro, Umberto Mastroianni e, alla fine degli anni Cinquanta, il critico d’arte francese Michel Tapié, che poi chiamerà Ada a dirigere l’International Center of Aesthetic Research da lui fondato a Torino nel 1960. La passione per il gioiello deriva da essere stata figlia e nipote di orafi lombardi. Conosce la tecnica della fusione a cera persa, con la quale realizza i primi gioielli in oro, argento e pietre preziose. Su invito di Arnaldo e Giò Pomodoro i pezzi sono esposti alla Triennale del 1957. Alcuni suoi gioielli entrano in prestigiose collezioni private italiane e internazionali, come quella della gallerista americana Martha Jackson e del poeta francese Emmanuel Looten, che li definirà in una poesia a lei dedicata «gioielli vertiginosi». Che è anche il titolo della mostra di Palazzo Madama. Federico Graglia

Gioielli Vertiginosi
Palazzo Madama
Piazza Castello, Torino
Fino al 30 aprile 2016:
Lunedì: ore 10.00-18.00
Da mercoledì a venerdì: ore 10.00-18.00
Sabato: ore 11.00-19.00
Domenica: ore 10.00-19.00
Chiuso il martedì
Dal 1° maggio 2016:
Lunedì: ore 11.00-19.00
Da mercoledì a domenica: ore 11.00-19.00
Chiuso il martedì
Ticket: 10 euro

Ada Minola e Michel Tapié, Torino 1960
Ada Minola e Michel Tapié, Torino 1960
Anello in oro con rubini e smeraldi. Foto di Emanuele Riccio
Anello in oro con rubini e smeraldi. Foto di Emanuele Riccio
Anello in oro con zaffiro. Foto di Emanuele Riccio
Anello in oro con zaffiro. Foto di Emanuele Riccio
Bracciale in oro. Foto di Emanuele Riccio
Bracciale in oro. Foto di Emanuele Riccio
Bracciale in oro. Foto di Emanuele Riccio
Bracciale in oro. Foto di Emanuele Riccio
Bracciale in argento e pietre. Foto di Emanuele Riccio
Bracciale in argento e pietre. Foto di Emanuele Riccio
Anello in argento e smeraldi. Foto di Emanuele Riccio
Anello in argento e smeraldi. Foto di Emanuele Riccio
Orecchini in argento. Foto di Emanuele Riccio
Orecchini in argento. Foto di Emanuele Riccio
Fermaglio per capelli in argento e pietre. Foto di Emanuele Riccio
Fermaglio per capelli in argento e pietre. Foto di Emanuele Riccio
Fermaglio per capelli in argento. Foto di Emanuele Riccio
Fermaglio per capelli in argento. Foto di Emanuele Riccio
Anello di Ada Minola. Foto di Emanuele Riccio
Anello di Ada Minola. Foto di Emanuele Riccio
Carlo Mollino, disegno di guanto per Ada, 1950 circa
Carlo Mollino, disegno di guanto per Ada, 1950 circa
Ada Minola nel suo studio, Torino, 1958
Ada Minola nel suo studio, Torino, 1958

Da Hollywood ad Asti 500 bijoux

Oltre 500 esemplari di Gioielli Fantasia in mostra. Ma forse l’aspetto più sorprendente è che questo esercito di gioielli arriva da un’unica collezione, quella di Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, che oltre a essere una cultrice dell’arte è anche un’appassionata di collane, spille e bracciali. La mostra è organizzata ad Asti a Palazzo Mazzetti, che conserva anche raccolte di intagli, tessuti antichi e ceramiche, si intitola Gioielli Fantasia. Sogni americani. È un’occasione per guardare l’evoluzione della Costume Jewelry, dai gioielli classici alle creazioni pop degli anni Cinquanta e Sessanta, create da designer come Trifari, Marcel Boucher, Coro, De Rosa, Eisenberg, Miriam Haskell, Eugène Joseff, Kenneth J. Lane, Pennino, fino a Wendy Gell e Iradj Moini. La costume jewelry è un fenomeno socio-culturale nato negli Stati Uniti dopo la grande crisi del 1929-1939: dato che i soldi scarseggiavano, i prodotti di lusso sono stati soppiantati da gioielli con materiali non preziosi. Una scelta che ha stimola la fantasia e condotto a nuove tecniche. Anche la finzione di Hollywood ha dato una mano alla creazione di grandi gioielli con materiali meno nobili di quelli dei gioielli di alta gamma. Per esempio, quelli indossati sugli abiti di scena dalle dive del cinema come Greta Garbo, Marlene Dietrich, Bette Davis e Vivien Leigh. Joseff, designer che ha inventato bijoux per centinaia di film di successo (come Via col Vento), ha firmato gioielli indossati anche da first lady, come Mamie Eisenhower e Jacqueline Kennedy Onassis.

Secondo Patrizia Sandretto Re Rebaudengo questi gioielli fantasia «rappresentano un patrimonio culturale che ci riporta a tempi difficili e a grandi cambiamenti sociali». Insomma, spiega, sono «poveri ma belli», accessibili e alla portata di tutti.

Gioielli Fantasia. Sogni americani
16 aprile – 2 ottobre 2016
Palazzo Mazzetti, Corso Vittorio Alfieri 357, Asti
Orari: da martedì a domenica ore 9.30-19.30 (ultimo ingresso ore 18.30), chiuso il lunedì ad eccezione del 25 aprile e del 15 agosto.
Biglietto intero € 5.00, ridotto € 3.00
www.palazzomazzetti.it

Ballerina, spilla
Ballerina, spilla
Bijoux a forma di rana
Bijoux a forma di rana in mostra ad Asti
Spilla in mostra «Gioielli Fantasia. Sogni americani»
Spilla in mostra «Gioielli Fantasia. Sogni americani»
Patrizia Sandretto Re Rebaudengo con collana fantasia
Patrizia Sandretto Re Rebaudengo con collana fantasia
Patrizia Sandretto Re Rebaudengo
Patrizia Sandretto Re Rebaudengo
Patrizia Sandretto Re Rebaudengo
Patrizia Sandretto Re Rebaudengo con una delle collane della sua collezione

L’Italia dei gioielli in mostra

Tanti gioielli e un allestimento albino: dal 2 aprile al 12 settembre, a Milano c’è da vedere la mostra Brilliant! I futuri del gioiello italiano, organizzata alla Triennale nell’ambito della XXI Esposizione Internazionale della Triennale di Milano, dal titolo 21st Century. Design After Design, che comprende 20 mostre in giro per la città nell’arco di sei mesi. Oltre ai gioielli, insomma, c’è un sacco di altre cose da vedere: se vi piace il design è un’occasione (vi raccomandiamo di visitare comunque tutta la mostra). La parte dedicata ai gioielli è curata da Alba Cappellieri. L’obiettivo è collegare il gioiello tra arte e design, con in più le tentazioni dettate dalla moda. Tra artigianato e tecnologia, sono in mostra gioielli italiani indossati da busti di gesso bianco: l’insieme è davvero sorprendente. A proposito: abbiamo detto busti di gesso, perché i gioielli sono tutti dello stesso tipo, cioè collane. Pezzi unici o di particolare interesse. Un esempio: la Calla in ebano con tre elementi in pavé di diamanti di Vhernier. È composta da un unico elemento che, ripetuto, si rincorre. Realizzata in diverse varianti, fra cui una versione con tutti gli elementi in oro rosa, una in kogolong e oro rosa, una in full pavé di diamanti, è diventata un’icona del marchio. Ma i brand rappresentati sono tantissimi, da Bulgari a Crivelli, da Antonini a Pomellato. Monica Battistoni

Brilliant! I futuri del gioiello italiano
Palazzo della Triennale
Viale Alemagna, 6
20121 Milano, Italia
Biglietti: ticket singolo 15 euro, consente di entrare una volta in ciascun luogo nell’arco dei sei mesi. Season pass 22 euro: permette di accedere a tutte le sedi quante volte si desidera da aprile a settembre.

La mostra «Brilliant! I futuri del gioiello italiano»
La mostra «Brilliant! I futuri del gioiello italiano»
Antonini, pendente Anniversary
Antonini, pendente Anniversary
Il collier Calla, di Vhernier
Il collier Calla, di Vhernier
Il collier Sophia Loren di Damiani
Il collier Sophia Loren di Damiani
Roberto Coin, Black Jade
Roberto Coin, Black Jade
Minica Castiglioni, collana realizzata con stampante 3D per bijouets
Monica Castiglioni, collana realizzata con stampante 3D per bijouets
Margherita Burgener, Blooming
Margherita Burgener, Blooming
Marco Bicego, collana Marrakerch Supreme
Marco Bicego, collana Marrakerch Supreme
Giancarlo Montebello, Superleggeri
Giancarlo Montebello, Superleggeri
Giampiero Bodino, collana Corona
Giampiero Bodino, collana Corona
Collana di Crivelli
Collana di Crivelli
Bulgari, Diva Gingko
Bulgari, Diva Gingko
Barbara Paganin, More
Barbara Paganin, More

 

Ombre e gioielli a Milano

Ombre e gioielli, legati da un grande evento come il Salone del Mobile, che torna a Milano e la trasforma in capitale mondiale del design. Shadows Wood & Jewellery ha già avuto il suo battesimo nel 2015. Ora torna nel loft Spazio Tortona 26. Proprio al centro di uno dei punti caldi del Fuorisalone, cioè degli eventi collegati con la Fiera del mobile. L’allestimento è curato da Plano. Anche il gruppo degli orafi che espongono le loro opere è lo stesso dell’anno scorso, con l’aggiunta di alcune new entry. Oltre ai singoli orafi ci sarà la presenza anche della Galleria Rossini di Milano, e della Scuola Orafa Ambrosiana. Tra le novità 2016, Controluce e Vetroscatola, scatole luminose e trasparenti i cui contenuti, per l’occasione, verranno dal mondo del gioiello e della stampa 3d.
Shadows Wood & Jewellery
Via Tortona 26, Milano
Design Week dal 12 al 17 aprile
Orario: dalle 10.00 alle 19.00

Andrea Lazzerini, pearls fantasy necklace
Andrea Lazzerini, pearls fantasy necklace
Antonella Ferrara, Stele
Antonella Ferrara, Stele
Averla gioielli
Averla gioielli
Caterina Galvano, tris knot
Caterina Galvano, tris knot
Daniela Repetto, collier
Daniela Repetto, collier
Francesca Mazzotta, anello Frame
Francesca Mazzotta, anello Frame
Limodoro, anello in argento e spinello sintetico
Limodoro, anello in argento e spinello sintetico
Marinella Inzirillo, anelli in argento oro e diamanti
Marinella Inzirillo, anelli in argento oro e diamanti
Mikky Eger
Mikky Eger
Sheila Cunha
Sheila Cunha
Simona Materi, spilla in argento patinato e tormaline cabochon
Simona Materi, spilla in argento patinato e tormaline cabochon
Stella Gnesutta Pedina
Stella Gnesutta Pedina

Indossare la Bellezza, 300 bijoux in mostra

Avete tempo fino al 29 maggio per visitare la mostra Indossare la Bellezza. La grande bigiotteria italiana (https://gioiellis.com/in-100-bijoux-la-storia-ditalia). Inaugurata sabato 19 marzo, la mostra è organizzata nel Museo del Bijou di Casalmaggiore, in provincia di Cremona. Se vi piacciono i bijoux, ne trovate selezionati 300, selezionati da Bianca Cappello. In mostra , tra gli altri, un sautoir decò con perle millefiori di Ercole Moretti, le spille in micro mosaico di inizio secolo dei Fratelli Traversari, i bijoux del periodo autarchico e bellico, quelli sartoriali del Dopoguerra, e della dolce vita firmati Giuliano Fratti, Ottavio Re, Ornella Bijoux e Ferenaz. I girocolli firmati Moschino, Armani, Valentino, Ferrè, Rocco Barocco, Coveri e Ugo Correani, i bijoux creati da Bozart per Tita Rossi ed i luminosi abiti gioiello per Fashion TV, i bijoux di Luciana de Reutern e Coppola e Toppo per Ken Scott e gli splendidi bijoux di Pellini che, da Emma Caimi a Donatella, è oggi alla terza generazione di una stirpe di bigiottieri milanesi. E, poi, i collier firmati Bijoux Cascio per Emilio Pucci, i bijoux di Sharra Pagano, Angela Caputi – Giuggiù, Carlo Zini, Unger, le corone di Miss Italia realizzate da De Liguoro, gli orecchini a cascata degli anni Sessanta di Viganò e Artigiana Fiorentina Bigiotteria, gli eleganti bijoux in vetro soffiato di Sorelle Sent. Una sezione a parte è dedicata ai bijoux pezzi unici realizzati da Corbella negli anni ’30 per il teatro la Scala di Milano.

Bijoux a Casalmaggiore
Bijoux a Casalmaggiore
Particolare della mostra
Particolare della mostra
Alcuni dei 300 nijoux selezionati
Alcuni dei 300 nijoux selezionati
Copricapo con bracciale
Copricapo con bracciale
Bracciale in metallo e cristalli
Bracciale in metallo e cristalli
Il team che ha curato la mostra
Il team che ha curato la mostra
Inaugurazione di «Indossare la Bellezza. La grande bigiotteria italiana»
Inaugurazione di «Indossare la Bellezza. La grande bigiotteria italiana»

Salone del Mobile e gioielli

Se siete a Milano per il Salone del Mobile, potete approfittarne per visitare il progetto Ridefinire il Gioiello. L’evento è dedicato al viaggio e alle culture diverse. La mostra è curata da Sonia Patrizia Catena, ed è organizzato dal 17 marzo alla Galleria Rossini: sarà visitabile con il Fuorisalone. La mostra propone i sette vincitori del Premio Speciale Rossini, gioielli che hanno ridefinito il concetto stesso di monile prezioso attraverso differenti materiali. In esposizione le creazioni di Nelly Bonati (nel_nel), Valentina Cecconi (Filiforme), Mariolina Mascarino (Quasi Caramelle), Emanuela Mezzadri, Alessandra Pasini (Pasa Gioielli), Gabriella Poglianich, Elisabetta Portinari e Daniela Paolucci – gioielli in pietra di Vicenza.

Ridefinire il Gioiello
Opening: 17 marzo 2016 dalle ore 18.00
Galleria Rossini
Viale Monte Nero 58, Milano
La mostra resterà aperta fino al 17 aprile
Orari: da Mar. a Sab. dalle 10.00 alle 19.00
Informazioni:
www.ridefinireilgioiello.com

Chiara Del Sordo, Frammenti d'Etiopia
Chiara Del Sordo, Frammenti d’Etiopia
Elda Ricci, Masaica
Elda Ricci, Masaica
Gabriella Poglianich, Africa
Gabriella Poglianich, Africa
Valentina Cecconi, Incomplete
Valentina Cecconi, Incomplete

In 100 bijoux la storia d’Italia

Se vi piacciono i bijoux, se vi piace la moda, se vi piacciono le idee originali, ecco un’occasione: una mostra dedicata alla cugina della gioielleria. Da vedere ci sono 100 bijoux selezionati dalla storica e critica del gioiello Bianca Cappello. Il titolo della mostra è Indossare la Bellezza. La grande bigiotteria italiana ed è organizzata al Museo del Bijou di Casalmaggiore dal 19 marzo al 26 maggio. Si tratta di una ripresa dell’evento organizzato lo scorso anno all’Istituto Italiano di Cultura di Belgrado. La mostra è organizzata dal Comune di Casalmaggiore, con la partecipazione della associazione Amici del Museo del Bijou, il patrocinio di Fondazione Cologni Mestieri d’Arte e l’Istituto Italiano di Cultura di Belgrado. Che cosa si vede in questa mostra? Semplice: i bijoux ideati e realizzati in Italia dalla fine dell’Ottocento ai giorni nostri. C’è di tutto, comprese le lavorazioni tipiche della tradizione regionale italiana (tra cui il vetro di Murano, il corallo di Torre del Greco, la paglia di Firenze, il micro mosaico romano): una piccola cavalcata nella storia attraverso i gioielli. Dai sautoir decò con perle millefiori di Ercole Moretti, alle spille inizio secolo dei Fratelli Traversari, i girocolli firmati Moschino, Armani e Ugo Correani, i bijoux di Bozart per Tita Rossi alta moda, quelli di Luciana de Reutern e Coppola e Toppo per Ken Scott e gli splendidi bijoux  di Pellini che, da Emma Caimi a Donatella, è oggi alla terza generazione di una gloriosa stirpe di bigiottieri milanesi, le creazioni di Giuliano Fratti, uno dei più importanti bigiottieri italiani insieme agli ornamenti per il corpo firmati Bijoux Cascio, Sharra Pagano, Angela Caputi, Carlo Zini, Unger, Ornella Bijoux, De Liguoro, Artigiana Fiorentina Bigiotteria, Sorelle Sent. Una sezione a parte è dedicata ai bijoux pezzi unici realizzati da Corbella negli anni Trenta per il teatro la Scala di Milano.

Indossare la Bellezza. La grande bigiotteria italiana
A cura di Bianca Cappello
Museo del Bijou di Casalmaggiore
19 marzo – 29 maggio 2016
Via Azzo Porzio, 9 – 26041 – Casalmaggiore (Cremona)
Dal lunedì al sabato: 10.00 – 12.00 e 15.00 – 18.00; domenica e festivi 15.00 – 19.00
Ogni prima domenica del mese, ingresso e visita guidata (ore 16.00) gratuiti. #domenicalmuseo
Il Museo è accessibile anche a persone con disabilità
Ingresso intero: euro 3,00
Ingresso ridotto: euro 2,50
Percorsi tematici e laboratori (su prenotazione): euro 3,50 ad alunno (min 15 persone)
Supplemento visita guidata (su prenotazione, min 12, max 25 persone): euro 35 a gruppo

Anni Sessanta, bijoux Bozart per Tita Rossi
Anni Sessanta, bijoux Bozart per Tita Rossi
Anni Sessanta, Luciana De Reutern per Ken Scott. Foto Francesco Di Bona
Anni Sessanta, Luciana De Reutern per Ken Scott. Foto Francesco Di Bona
Anni Settanta, Sharra Pagano. Foto Francesco Di Bona
Anni Settanta, Sharra Pagano. Foto Francesco Di Bona
Anni Ottanta, Moschino. Foto Francesco Di Bona
Anni Ottanta, Moschino. Foto Francesco Di Bona
Ann Ottanta, Ugo Correani. Foto Francesco Di Bona
Ann Ottanta, Ugo Correani. Foto Francesco Di Bonaiuseo 

A Londra i disegni dei capolavori

Se andate a Londra, non mancate di andare a vedere la mostra Master of design, organizzata da Sotheby’s in New Bond Street su alcuni dei più grandi disegni di gioielli. Ma i protagonista, una volta tanto, è il lavoro di preparazione per la realizzazione dei gioielli: in particolare, i disegni che raffigurano anelli, bracciali e orecchini prima della loro lavorazione nei laboratori di oreficeria. Da ammirare ci sono centinaia di disegni inediti delle più prestigiose Maison, come Cartier, Van Cleef & Arpels, Boucheron, Verdura, Rubin e Bolin. Il periodo è quello che va dal 1890 al 1960. Potrete vedere, per esempio, i disegni di pezzi storici, come i gioielli Tutti Frutti di Cartier o le creazioni di Van Cleef & Arpels del periodo Art Deco. Ci sono anche delle curiosità, come i progetti per gioielli creati su misura per clienti famosi, come i Vanderbilt o la principessa Marie Bonaparte, che hanno contribuito al progetto di gioielli che non sono stati commercializzati per il normale pubblico. Da non perdere. Federico Graglia

I maestri del design
Sotheby, Londra
34-35 New Bond Street, W1S 2RT
Metro: Oxford Circus
Orario: 9:30-04:30, tutti i giorni
Fino all’8 marzo

Cartier, disegno per una collana con ghirlanda
Cartier, disegno per una collana con ghirlanda
Van Cleef & Arpels, collana, 1930
Van Cleef & Arpels, collana, 1930
Decorazioni in stile egizio di Cartier
Decorazioni in stile egizio di Cartier
Spilla firmata Bolin, 1900
Spilla firmata Bolin, 1900
Spilla in stile piramide di Cartier
Spilla in stile piramide di Cartier
Spilla scarabeo in stile egizio di Cartier
Spilla scarabeo in stile egizio di Cartier
Diesgno per tiara Tutti i frutti di Cartier
Diesgno per tiara Tutti i frutti di Cartier
Disegno per collana di Van Cleef & Arpels
Disegno per collana di Van Cleef & ArpelsSot

Mezzo secolo di arte del bijou

Chi ama gli accessori non può perdere la mostra L’arte del bijou italiano, che si tiene al Palazzo Reale a Milano dal 18 febbraio e fino al 2 marzo con ingresso libero. Oggetti unici o produzioni serali, 300 monili raccontano la storia del costume in un percorso espositivo che parte dagli anni Cinquanta fino ai giorni nostri. Nella prima sala c’è la sezione battezzata La Dolce Vita, quando il miracolo economico era imminente e la bigiotteria italiana, bella, ben fatta e conveniente, era prodotta con le tecniche della gioielleria. Protagonisti dell’epoca Luciana Aloisi di Reutern, Giuliano Fratti, Canesi, Unger, Maria Vittoria Albani per Ornella Bijoux, Ferenaz, Ottavio Re, Bijoux Cascio, Ercole Moretti, Coppola e Toppo, Bozart. L’altra stagione felice del bijou è quella degli anni Ottanta, con l’affermazione della moda italiana e non a caso la sezione è intitolata Prêt-à-porter. Le teche ospitano bracciali, collane e orecchini firmati dai grandi stilisti: Valentino, Walter Albini, Giorgio Armani, Gianfranco Ferrè, Gianni Versace, Missoni, Franco Moschino, Elio Fiorucci, Krizia, Fendi, Soprani, Laura Biagiotti, Romeo Gigli, Enrico Coveri. Ci sono tutti i rappresentati di quella stagione irripetibile che sancì il legame strettissimo tra bijou e moda e fu il trampolino di lancio del made in Italy.

Tra l’edonismo degli anni Ottanta e il minimalismo odierno, c’è la tradizione artigianale milanese con marchi come Bozart, Ornella Bijoux, Sharra Pagano, Ottavio Re e Unger, che sono riusciti a coniugare la qualità artigianale con l’accessibilità della produzione industriale, la sperimentazione dei nuovi materiali con le tendenze del fashion. A loro è dedicata la seconda sezione. E a noi che abbiamo visitato la mostra in anteprima ci chiediamo perché nella capitale della moda, una manifestazione del genere debba durare così poco e soprattutto perché sia un evento a termine. In fondo il quadrilatero e gli stilisti sono una delle attrazioni della città, un museo dedicato agli accessori non stonerebbe. Anzi.

L’arte del bijou italiano
19 febbraio al 2 marzo 2016
Palazzo Reale, Milano
Ingresso libero
Lunedì ore 14:30-19:30
Tutti i giorni 9:30-19:30
Giovedì e sabato fino alle 22:30

La mostra L'arte del bijou italiano
La mostra L’arte del bijou italiano
Collana Sharra Pagano per Moschino. Ottone, vetro.  Anni Ottanta
Collana Sharra Pagano per Moschino. Ottone, vetro. Anni Ottanta
Collana firmata Bozart, 1968
Collana firmata Bozart, 1968
Versace, collana Conchiglie e stelle marine    metallo dorato, strass
Versace, collana Conchiglie e stelle marine metallo dorato, strass
Lino Raggio, Sharra Pagano. Collana Vittoriana. Vetro, anni Novanta
Lino Raggio, Sharra Pagano. Collana Vittoriana. Vetro, anni Novanta
Collana Stefano-Anna Piaggi, Ugo Correani per Versace. Metallo dorato, plastica. Anni Ottanta
Collana Stefano-Anna Piaggi, Ugo Correani per Versace. Metallo dorato, plastica. Anni Ottanta
Collana di Maria Vittoria Albani per Ornella Bijoux. Metallo, strass jais, Swarovsky. Anni Settanta
Collana di Maria Vittoria Albani per Ornella Bijoux. Metallo, strass jais, Swarovsky. Anni Settanta
Unger, spille, 1986
Unger, spille, 1986

Gioielli per la pelle in mostra

Sabato 23 gennaio, mentre i padiglioni di VicenzaOro erano attraversati da una folla di buyer assatanati, in centro, nella nobile Basilica Palladiana, veniva inaugurata la mostra Skin: la superficie del gioiello, allestita nelle sale del Museo del Gioiello. L’inaugurazione più che un successo è stata un eccesso: una folla non sazia degli ori pregustati negli stand si è riversata nelle belle, ma relativamente piccole sale del Museo. La mostra, che resterà allestita fino al 1 maggio 2016, ha come filosofia la considerazione che il primo incontro con gli oggetti, di qualsiasi natura essi siano, è prettamente superficiale, e solo in seguito si possono apprezzare o meno elementi come l’indossabilità, la materialità e il peso. Curata da Alba Cappellieri e Livia Tenuta, la mostra si affianca alla esposizione permanente (potete quindi vedere tutte e due). I gioielli hanno tutti una superficie, ma in particolare la mostra si occupa delle spille, attraverso l’utilizzo di tecniche tradizionali e innovative, il colore, le strutture e i volumi. Non a caso la spilla sta conoscendo un revival anche nel mondo della gioielleria commerciale. Sono esposti i gioielli prodotti da oltre 70 artisti affermati e designer orafi italiani e internazionali.
Ecco l’elenco degli artisti con opere in mostra: Senay Akin, Barbara Antolini, Alessia Ansaldi, Francesca Antonello, Sanae Asayama, Rosalba Balsamo, Silvia Beccaria, Emanuela Bergonzoni, Maura Biamonti, Dana Bloom, Giulia Boccafogli, Patrizia Bonati, Massimiliano Bonoli per Mattia Cielo, Fabrizio Bonvicini, Luisa Bruni, Margherita Burgener, Fabio Cammarata, Maria Jennifer Carew, Alessandro Cremonesi, Isabella Del Bono, Elviro Di Meo e Antonio Rossetti, Sandra Dipinto, Anna Fornari, Laura Forte, Emma Francesconi, Stefano Fronza, Francesca Gabrielli, Lucilla Giovanninetti, Heidemarie Herb, Laura Lanaro, Marta Laudani e Marco Romanelli, Benjamin Lignel, Limodoro, Eliana Lorena, Stefania Lucchetta, Letizia Maggio, Laura Magro, Alba Rosa Mancini, Manuganda, Stefano Marchetti, Alberto Mariani, Mattioli, Tomoko Mizu, GianCarlo Montebello, Nach Bijoux, Kazumi Nagano, Olga Noronha, Barbara Paganin, Jinbi Park, Ricardo Peiro, Marco Picciali, Alba Polenghi Lisca, Patrizia Pompeo, Patricia Posada, Paolo Quagliotto, Claudio Ranfagni, Daniela Repetto, Carla Riccoboni, Ivana Riggi, Roberta Risolo, James Rivière, Maddalena Rocco, Stenia Scarselli, Gianluca Staffolani, Barbara Uderzo, Silvia Valenti, Federico Vianello, Francesca Villa, Violavaleriano, Cristian Visentin, Laura Volpi, Andy Yuk, Chiara Zanetti, Cristina Zani, Roberto Zanon.

Da sinistra: Livia Tenuta, Matteo Marzotto, Alba Cappellieri
Da sinistra: Livia Tenuta, Matteo Marzotto, Alba Cappellieri
Inaugurazione della mostra Skin: la superficie del gioiello
Inaugurazione della mostra Skin: la superficie del gioiello
Skin: la superficie del gioiello
Skin: la superficie del gioiello
Una bacheca della mostra a Vicenza
Una bacheca della mostra a Vicenza
Bachece della mostra a Vicenza
Bachece della mostra a Vicenza
Skin: la superficie del gioiello allestita nelle sale del Museo del Gioiello
Skin: la superficie del gioiello allestita nelle sale del Museo del Gioiello
Skin: la superficie del gioiello allestita nelle sale del Museo del Gioiello
Skin: la superficie del gioiello allestita nelle sale del Museo del Gioiello
Inaugurazione della mostra
Inaugurazione della mostra

Van Cleef & A., sognando California

Beverly Hills è un luogo famoso per la concentrazione di personaggi del mondo dello spettacolo che vi abitano. Non stupisce, quindi, che la cittadina vicino a Los Angeles ospiti una mostra dedicata alla alta gioielleria. In particolare, a Van Cleef & Arpels, brand che in America è sbarcato nel 1939, con la sua prima boutique a New York. A Berverly Hills il brand parigino è arrivato nel 1970. La Maison si è trovata bene (i clienti non mancano), tanto che ha anche creato un’intera collezione di Alta Gioielleria, California Reverie, ispirata al paesaggio del Golden State. Ora Van Cleef & Arpels celebra con una mostra (fino al 2 marzo) alcuni dei suoi pezzi più famosi. Se siete da quelle parti potete dare un’occhiata, l’ingresso è libero. La mostra è divisa in quattro temi: Natura, Couture, Esotismo e Ballerine. Ci sono anche molti pezzi che appartengono a collezioni private. Uno dei pezzi più importanti della sezione dedicata alla natura, per esempio, è la suite Reine-Margeuerites, datata intorno al 1990-1993, che faceva parte della collezione di Elizabeth Taylor. Non manca, naturalmente, la ormai mitica collana zip, idea alla Duchessa di Windsor, che nel 1938 ha chiesto a Renée Puissant, direttore artistico della Maison 1926-1942 e alla figlia di Alfred Van Cleef, di creare un gioiello ispirato alla cerniera. Federico Graglia
45 anni a Beverly Hills
A Celebration of Style & Design
13 Novembre 2015 al 2 Marzo, 2016
Aperto da Lunedì a Sabato 10:00-06:00
Domenica 12:00-05:00
Entrata libera

Ballerina con diamanti e zaffiri, del 2008
Ballerina con diamanti e zaffiri, del 2008
Pappagallo con diamanti, zaffiri, spinelli, calcedonio, opale, onice
Pappagallo con diamanti, zaffiri, spinelli, calcedonio, opale, onice
La suite Reine-Margeuerites, datata intorno al 1990-1993. Faceva parte della collezione di Elizabeth Taylor
La suite Reine-Margeuerites, datata intorno al 1990-1993. Faceva parte della collezione di Elizabeth Taylor
Orecchini di zaffiri e diamanti a forma di campanule
Orecchini di zaffiri e diamanti a forma di campanule
Fiore con diamanti e rubini
Fiore con diamanti e rubini
Collana con ametista, turchese e diamanti
Collana con ametista, turchese e diamanti
Collana con diamanti e rubini
Collana con diamanti e rubini
Van Cleef & Arpels: collana Zip con turchesi, crisoprasio e diamanti
Van Cleef & Arpels: collana Zip con turchesi, crisoprasio e diamanti

La nuova Étourdissant di Cartier

Étourdissant, parola che si può tradurre come «tanto abbagliante da stordirti» è un fiore all’occhiello di Cartier (ne abbiamo già parlato qui: https://gioiellis.com/abbagliante-cartier). La linea comprende pezzi di gioielleria unici e speciali che sorprendono non solo per il colore e le dimensioni delle pietre, come si potrebbe supporre dato il nome, ma anche per la fantasia con cui sono realizzati. Molti si ispirano alla grande tradizione della Maison parigina, con riferimenti a collezioni che hanno fatto la storia. Ora questa mirabolante raccolta di gioielli approda alla Pinacoteca di Parigi, a Singapore, dove la Maison Cartier espone 600 creazioni e anche 60 nuovi pezzi mozzafiato. Un’occasione per dare un’occhiata a questi eccezionali gioielli.

Cartier, bracciale con cristallo di rocca e diamanti, che evoca quello indossato da Gloria Swanson. Lo smeraldo ha un taglio cuscino
Cartier, bracciale con cristallo di rocca e diamanti, che evoca quello indossato da Gloria Swanson. Lo smeraldo ha un taglio cuscino
Cartier Etourdissant. Collier Ademan: zaffiro, perle e  diamanti montati su platino
Cartier Etourdissant. Collier Ademan: zaffiro, perle e diamanti montati su platino
Collana Ombres du Soir: diamanti e una pietra centrale di 34,96 carati
Collana Ombres du Soir: diamanti e una pietra centrale di 34,96 carati
Collier Aga, Tutti i frutti: smeraldi, zaffiri rubini e piccoli inserti di onice. È convertibile rimuovendo la pietra centrale
Collier Aga, Tutti i frutti: smeraldi, zaffiri rubini e piccoli inserti di onice. È convertibile rimuovendo la pietra centrale

I rari gioielli di Al Thani in mostra

Hamad bin Khalifa al-Thani non è solo uno degli uomini più ricchi del mondo, oltre a essere il califfo del Qatar. È anche un collezionista di arte e, pochi lo sanno, di gioielli. Beninteso, non certo gioielli qualsiasi, ma di rare e preziose spille appartenute a maharaja indiani, oppure di raffinati pezzi d’epoca firmati da Cartier o da altre Maison che stanno nell’Olimpo della gioielleria. La buona notizia è che ora questa specialissima collezione di gioielli sarà mostrata al pubblico dal 21 novembre fino al 28 marzo 2016 al Victoria and Albert Museum di Londra. La mostra comprende pezzi spettacolari: esotici come le giade Mughal, o un raro pinnacolo in oro dal trono di Tipu Sultan, pezzi che rivelano profondi cambiamenti che hanno avuto luogo nel design del gioiello indiano nel corso del 20esimo secolo. Ma la mostra prenderà in esame anche  l’influenza che l’India ha avuto sui gioielli delle avanguardie europee, per esempio su Cartier, fino a pezzi contemporanei realizzati da Jar e Bhagat, che si ispirano una fusione creativa di motivi tra quelli dell’era Mughal e l’Art Deco.

Victoria and Albert Museum

Orario di apertura
10.00 – 17.45 tutti i giorni
10,00-22,00 venerdì (aperture galleria ridotto dopo le 18:00)
Chiuso il 24, 25 e 26 dicembre
Biglietto: 10 sterline

Coppia di bracciali Kada da Bhagat, 2012, perle diamanti e platino
Coppia di bracciali Kada da Bhagat, 2012, perle diamanti e platino
Spilla da Bhagat, 2011. Platino, con diamanti, rubini, perle
Spilla da Bhagat, 2011. Platino, con diamanti, rubini, perle
Spilla Cintura di Cartier, intorno al 1920-1930
Spilla Cintura di Cartier, intorno al 1920-1930
Spilla di Cartier, 2012, in platino, smeraldi e diamanti
Spilla di Cartier, 2012, in platino, smeraldi e diamanti
Girocollo di Cartiercon rubini del 1931. Restaurato dal progetto originale
Girocollo di Cartiercon rubini del 1931. Restaurato dal progetto originale
Spilla a forma di pavone di Mellerio Meller, 1901, diamanti e oro
Spilla a forma di pavone di Mellerio Meller, 1901, diamanti e oro
Ornamento per turbante del Maharaja di Nawanagar, circa 1907
Ornamento per turbante del Maharaja di Nawanagar, circa 1907
Ornamento per turbante, Hyderabad, 1800-1850. Set di diamanti, perle e spinello
Ornamento per turbante, Hyderabad, 1800-1850. Set di diamanti, perle e spinello

A Milano gioielli e culture diverse

A Milano arrivano gioielli e atmosfere lontane lontane. Nei giorni di chiusura dell’Expo (29-30-31 ottobre) si apre la mostra Ridefinire il Gioiello. Obiettivo: confrontare stili e culture diverse attraverso il lavoro dei designer: collane, orecchini e anelli diventano un ponte tra i popoli. Saranno esposti 51 pezzi artistici, ma ci sarà anche spazio per un programma di eventi, workshop, incontri e performance musicali all’insegna del viaggio. Dopo le tre giornate al Mumi – Ecomuseo Milano, la mostra continuerà a Circuiti Dinamici (via Giovanola 19/21) dal 15 al 28 novembre. Il progetto della mostra, a cura di Sonia Patrizia Catena, è partito nel 2010. È centrato sulla creatività e il gioiello contemporaneo, con l’obiettivo di indagare e mappare in modo trasversale le interdipendenze tra il settore dell’artigianato-artistico e quello del design, individuando le criticità e le opportunità che possono contribuire a sviluppare i due settori. Il progetto ha coinvolto più di 2mila creativi tra artisti, designer e orafi.

Ridefinire il Gioiello
29 ottobre 2015 dalle ore 17.00 alle ore 20.00
Mumi – Ecomuseo Milano
Alzaia Naviglio Pavese 16, Milano
La mostra resterà aperta nelle giornate del 29-30-31
Orari:  giovedì 17.00 – 20.00
Venerdì – sabato 10.00 – 20.00

Gisella Ciullo, collana Ersilia
Gisella Ciullo, collana Ersilia
Giulia Boccafogli, Agra
Giulia Boccafogli, Agra
Valentina Cecconi, Incomplete
Valentina Cecconi, Incomplete

Coco Chanel story a Londra

I gioielli di Coco Chanel celebrati in una mostra a Londra. Si intitola Mademoiselle Privé ed è visitabile dal 13 ottobre al 1 novembre alla Saatchi Gallery. L’esposizione celebra la Maison parigina e racconta la storia del celebre profumo Chanel n°5, ma anche delle collezioni di alta gioielleria, con serie come quella che è appena stata reinterpretata con Chanel haute couture autunno-inverno 2015-2016 (vedi https://gioiellis.com/chanel-sotto-il-segno-del-leone). L’evento non manca di sottolineare l’apporto del direttore artistico per più di 30 anni, Karl Lagerfeld. Ma ovviamente si parte dalla prima collezione di gioielli firmata da Mademoiselle Chanel nel 1932. E poi i temi forti che simboleggiano l’identità del marchio. Come quelli che tra il 1988 e il 2007 sono stati disegnati da Lorenz Bäumer. Cosimo Muzzano

Mademoiselle Privé
Tutti i giorni 10.00-18.00 (mercoledì fino alle 22.00)
Entrata libera
Saatchi Gallery
Duke of York’s HQ
King’s Road
London SW3 4RY

Anello collezione 1932, oro bianco e diamanti
Anello collezione 1932, oro bianco e diamanti
Anello collezione 1932, oro bianco e diamanti
Anello collezione 1932, oro bianco e diamanti
Anello collezione 1932, oro bianco e diamanti
Anello collezione 1932, oro bianco e diamanti
Chanel, anello collezione 1932, oro bianco e diamanti
Chanel, anello collezione 1932, oro bianco e diamanti
Sfilate autunno-inverno 2015: la collana ripresa dal disegno originale del 1932
Sfilate autunno-inverno 2015: la collana ripresa dal disegno originale del 1932
L'immagine originale della collana disegnata da Coco Chanel  nel 1932
L’immagine originale della collana disegnata da Coco Chanel nel 1932
La locandina della mostra
La locandina della mostra

A Milano Gioielli di gusto

Expo 2015 unisce il cibo ai gioielli. L’obiettivo è raggiunto con una mostra a Milano, sede dell’esposizione (18 settembre – 8 dicembre 2015). La mostra si intitola Gioielli di gusto. Il menu è ricco: saranno esposti 200 pezzi d’autore, tra bijoux e accessori moda, che mettopno in rapporto food e jewellery. Non sono pochi, infatti, i gioielli che si sono ispirati al cibo, a partire dai celebri monili che celebrano la frutta. Ma ci sono anche bijoux che hanno riprodotto, pesce, selvaggina, uova. L’iniziativa della mostra è di Mara Cappelletti, insegnante di storia del gioiello, gli allestimenti del designer Alejandro Ruiz, le curatrici Maria Canella, Mariateresa Chirico e Anty Pansera.

Il percorso della mostra si snoda attraverso quattro aree distinte. Il gusto dei gioielli è dedicata ai grandi gioiellieri, con oggetti ottocenteschi appartenenti alla collezione De Marchi ed esemplari Art Déco e degli anni Trenta e Quaranta tra cui pezzi storici di Mauboussin, per concludere con i contemporanei. La sezione Il gusto della moda espone le ispirazioni gastronomiche nelle creazioni di stilisti come Moschino, Ferrè, Missoni, Marras, e Krizia, nonché la fashion jewellery di Ayala Bar, Mary Frances, Yvone Christa New York e Ornella Bijoux. Il Gusto contemporary, invece, conserva una collezione di pezzi unici o realizzati in piccolissime serie. Tra gli altri, sono presenti in questa sezione, Veronica Guiduzzi, Angela Simone, Barbara Uderzo. Infine, il Gusto vintage, ospita una serie di bijoux appartenenti al periodo compreso dalla prima metà dell’Ottocento fino agli anni Novanta, con pezzi di Trifari, Boucher e Sharra Pagano per giungere alle collezioni storiche di Fendi, Ferré e Lagerfeld.

Gioielli di custo. Racconti fantastici tra ornamenti golosi

Palazzo Morando | Costume Moda Immagine
via Sant’Andrea 6, primo piano, spazi espositivi – Milano
18 settembre – 8 dicembre 2015
T. +39 02 884 65735 – 64532
info@mostragioiellidigusto.com – c.palazzomorando@comune.milano.it
www.mostragioiellidigusto.com | www.civicheraccoltestoriche.mi.it

Three of life, spilla Art-Déco
Three of life, spilla Art-Déco
Escargot (lumaca), spilla anni Quaranta
Escargot (lumaca), spilla anni Quaranta
Orologio-spilla, metà Ottocento
Orologio-spilla, metà Ottocento
Orecchini in corallo oro e diamanti, DeSimone
Orecchini in corallo oro e diamanti, DeSimone
Orologio-spilla stile Tutti Frutti di Mauboussin, anni Trenta
Orologio-spilla stile Tutti Frutti di Mauboussin, anni Trenta

A Vicenza Gioielli in tavola

Se c’erano dubbi sull’interesse degli italiani per la gioielleria, l’affluenza al neonato Museo del Gioiello di Vicenza li dissolve. In cinque mesi (da fine dicembre) la Basilica Palladiana, in cui ha sede il museo è stata visitata da 28mila persone. Quello di Vicenza è il primo museo in Italia e uno dei pochi al mondo dedicato esclusivamente al gioiello. Ha ospitato anche mostre temporanee, come quella dedicata a Gioielli del Mare. Coralli, Cammei, Perle tra Memoria e Modernità, che si è chiusa il 1 luglio (https://gioiellis.com/da-vedere-i-gioielli-del-mare-a-vicenza).

Dal 16 luglio, invece, sarà la volta dei Gioielli in Tavola, progetto realizzato in continuità con i temi di Expo. Saranno esposti 150 gioielli realizzati con alimenti o che traggono la propria fonte di ispirazione dal cibo. Cristalli di Zucchero, vegetali essiccati, ricami di pasta, piante in erba o morbido cioccolato, sono solo alcuni dei materiali che costituiscono gli spettacolari ornamenti in mostra. Gioielli commestibili che abbracciano il gusto e la vista e per questo disegnano nuovi scenari dell’ornamento. Alle opere di giovani designer si affiancano i lavori di maestri come Gaetano Pesce, che ha realizzato estrosi gioielli-spaghetti, la vicentina Barbara Uderzo, una delle prime a contaminare il gioiello con il cibo, Annamaria Zanella, artista orafa padovana che ha sperimentato con eleganza le texture del cibo nel gioiello e Iv design (composta dai vicentini Ivano Vianello e Francesca Braga Rosa) che hanno trasformato vegetali in collane e bracciali.

«Questo progetto vuole rappresentare un omaggio al grande appuntamento dell’Expo, attraverso un percorso sui generis che unisce due mondi lontani come il cibo e i gioielli. È la filosofia di fondo del Museo del Gioiello, un progetto dal concept innovativo che vuole proporre un racconto di ampio respiro sulla gioielleria. Fiera di Vicenza rafforza così la propria capacità di creare valore e nel proporsi come innovativo esempio di interconnessione tra business, fashion e cultura», commenta Corrado Facco, direttore generale di Fiera di Vicenza. E secondo Alba Cappellieri, direttore del Museo del Gioiello, «la mostra Gioielli in tavola presenta gioielli dalle forme insolite e dai materiali atipici: colla di pesce, pretzel, liquerizia, zucchero, riso e sale che si uniscono ai vegetali più misteriosi per gioielli davvero sorprendenti. Ne emerge una nuova geografia dell’ornamento, allegra e colorata. Il cibo è qui interpretato sia nella sua funzione di alimento commestibile che come ispirazione cromatica e formale. È una mostra poetica, che riserva molte sorprese e ci fa riflettere sui valori del gioiello». Federico Graglia

Orari di apertura
lunedì-venerdì 10-18
sabato, domenica e festivi 9-19
Biglietto: intero 6 euro, ridotto 4 euro

Alice Paravati, collana pop corn (particolare)
Alice Paravati, collana pop corn (particolare)
Anna Maria Zanella, Green sugar
Anna Maria Zanella, Green sugar
Barbara Uderzo, bijoux aux chocolat
Barbara Uderzo, bijoux aux chocolat
Barbara Uderzo, blob ring
Barbara Uderzo, blob ring
Francesca Cacciopoli, anelli di sale
Francesca Cacciopoli, anelli di sale
Gaetano Pesce, bracciale spaghetti multicolor
Gaetano Pesce, bracciale spaghetti multicolor
Noemi MA Cantero, collana di pesce
Noemi MA Cantero, collana di pesce
Anelli alla mostra Gioielli in Tavola
Anelli di sale di Cecilia Rossi alla mostra Gioielli in Tavola
Composizione di Alice Paravati
Composizione di Alice Paravati
Collana di Susan Montalbetti
Collana di Beatrice Montalbetti
Uno dei pezzi che sarà esposto nella mostra Gioielli in tavola
Uno dei pezzi che sarà esposto nella mostra Gioielli in tavola
corrado facco
Corrado Facco

A Milano l’arte del gioiello in mostra

Se siete dalle parti di Milano, magari per visitare l’Expo, non lasciatevi scappare la mostra intitolata Gioiello – arte e nutrimento dell’anima. È realizzata da Club degli Orafi Italia (giovedì 25 giugno – lunedì 27 luglio) al Museo Poldi Pezzoli di Milano. I gioielli sono collocati nel loro ambiente naturale, quello artistico: sono in mostra quelli delle botteghe rinascimentali, fino ai pezzi contemporanei. Qualche nome ammesso tra le bacheche e il celeberrimo ritratto di dama del Pollaiolo: Broggian, Cesari e Rinaldi, Chantecler, Fope, Forevemark, Enzo Liverino, Vendorafa Lombardi e Vhernier. Firme della gioielleria che espongono, tutti insieme e in un museo, pezzi pregiati delle proprie collezioni, segno del legame tra passione e abilità artigiana, capacità commerciale e senso estetico. D’altra parte, in Italia la gioielleria si è sviluppa in parallelo con l’evoluzione dell’arte classica, quella delle tele e delle sculture. Nota a parte: il rapporto di affinità e di ricerca comune che lega il Club degli Orafi Italia e il Museo Poldi Pezzoli, è  testimoniato dal sostegno del Club per il restauro di due preziosi smalti limosini, ora restituiti al loro splendore: una Pace con l’Adozione del bambino e una Pace con la Pietà, entrambe del 1500 circa. Ecco alcune immagini che abbiamo scattato all’inaugurazione.

Gioiello – arte e nutrimento dell’anima
Museo Poldi Pezzoli
via Manzoni 12
25 giugno – 27 luglio 2015
Dalle 10 alle 18 (ultimo ingresso alle 17.30), chiuso tutti i martedì.
Biglietto (mostra e collezione permanente) 10 euro intero

Chantecler, orecchini collezione Agrumi in oro  e smaltatura a vetrata in resina
Chantecler, orecchini collezione Agrumi in oro e smaltatura a vetrata in resina
Chantecler, collana e orecchini collezione Agrumi in oro e smaltatura a vetrata in resina
Chantecler, collana e orecchini collezione Agrumi in oro e smaltatura a vetrata in resina
Cesari e Rinaldi, prototipo di collana in 3D con tre pietre: rubellite, tanzanite, granato mandarino
Cesari e Rinaldi, prototipo di collana in 3D con tre pietre: rubellite, tanzanite, granato mandarino
Il bracciale Orofilato in tessuto d'oro di seganti da Giovanna Broggian
Il bracciale Orofilato in tessuto d’oro di seganti da Giovanna Broggian
Inaugurazione mostra
Inaugurazione mostra
Vendorafa Lombardi,  collana e orecchini della collezione Orto prezioso  in oro giallo e bianco, con diamanti bianchi e brown, rubini, peridoto, quarzo citrino, rodolite, smalto, realizzata partendo da foglie vere
Vendorafa Lombardi, collana e orecchini della collezione Orto prezioso in oro giallo e bianco, con diamanti bianchi e brown, rubini, peridoto, quarzo citrino, rodolite, smalto, realizzata partendo da foglie vere
Constantine Papadimitriou per Forevermark, bracciale collezione Cornestones in oro bianco e diamanti
Constantine Papadimitriou per Forevermark, bracciale collezione Cornestones in oro bianco e diamanti
La sala della mostra
La sala della mostra
Vhernier, anello Aladino in oro rosa, madreperla grigia e cristallo di rocca
Vhernier, anello Aladino in oro rosa, madreperla grigia e cristallo di rocca
Aladino, anello in oro rosa,  madreperla bianca australiana  e cristallo di rocca
Aladino, anello in oro rosa, madreperla bianca australiana e cristallo di rocca
Solo Mia Luce, bracciali in oro bianco, rosa e giallo con diamanti
Solo Mia Luce, bracciali in oro bianco, rosa e giallo con diamanti
Chantecler: Agrumi
Chantecler, collezione Agrumi
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