Londra

Ingo Henn, lusso e sorprese 

Pietre, volumi, romanticismo e razionalità: i gioielli di Ingo Henn con la sua Henn of London ♦

Ingo Henn appartiene alla categoria di quelli che volevano disegnare gioielli fin da bambini. Non solo: da piccolo amava le grandi pietre colorate. E ne ha fatto una professione. Il designer, di origine tedesca, ma trapiantato a Londra, utilizza pietre preziose dai colori unici. Diciamola tutta: è il figlio di Hans-Jürgen Henn, uno dei principali rivenditori di gemme. Da bravo tedesco, Ingo ha fatto le cose per bene: ha studiato la professione di orafo (la gemmologia l’ha imparata a casa), ha viaggiato, ha conosciuto tecniche e designer al massimo livello.

Anello con tormalina paraiba del Mozambico, diamanti, platino
Anello con tormalina paraiba del Mozambico, diamanti, platino

A metà degli anni Novanta ha deciso di avere imparato il necessario e ha fondato il suo marchio nel quartiere dei gioielli di Hatton Garden, a Londra. La gioielleria è proprio accanto agli uffici della società che commercia in gemme. Razionalità germanica. Ma questo non impedisce a Ingo Henn di sviluppare alcuni tra i gioielli più romanticamente eclettici del nostro secolo, con la sua Maison Henn of London. Pietre preziose di raffinata tonalità e qualità, ma unite a un design prezioso per accostamento di colori e sorprendente uso dei volumi. I suoi gioielli sono pezzi unici, disegnati attorno al colore e al tipo di pietra utilizzato. 

Pendente in oro giallo, con granati mandarino, diamanti e smalto
Pendente in oro giallo, con granati mandarino, diamanti e smalto
Pendente in oro bianco con tanzanite intagliata a mano da 57,45 carati, diamanti, smalto
Pendente in oro bianco con tanzanite intagliata a mano da 57,45 carati, diamanti, smalto
Pendente con topazio rosa, diamanti, smalto, oro bianco
Pendente con topazio rosa, diamanti, smalto, oro bianco
Pendente con acquamarina Santa Maria intagliata (non riscaldata), diamanti e oro bianco
Pendente con acquamarina Santa Maria intagliata (non riscaldata), diamanti e oro bianco
Orecchini con tanzaniti ovali, diamanti, smalto, oro bianco 18 carati
Orecchini con tanzaniti ovali, diamanti, smalto, oro bianco 18 carati

Glenn Spiro, fantasie al titanio

Le creazioni in titanio (e non solo) del brand londinese G by Glenn Spiro ♦

Il gioielliere londinese Glenn Spiro nel 2016 ha aperto il nuovo atelier di G, il suo brand, nell’ex salone del fashion designer Sir Norman Hartnell, nel cuore di Mayfair. Occupa il primo piano di un palazzo in stile georgiano, progettato nel 1930 dall’architetto Gerald Lacoste, con pareti a specchioepoltrone imbottite firmate da Marco Zanuso. Sono scelte in linea con la scelta stilistica del designer, nel solco della più assoluta tradizione britannica. Che, come noto, comprende una buona dose di originalità.

Orecchini in titanio color turchese e diamanti Wavy Heart
Orecchini in titanio color turchese e diamanti Wavy Heart

Nato nella zona est di Londra in una famiglia di modeste condizioni, Spiro ha lasciato la scuola a 15 anni per seguire i corsi di formazione professionale con cui ha imparato l’arte della creazione di gioielli. Dopo un periodo di lavoro come orafo a Hatton Garden, ha aperto un laboratorio a Farringdon, zona est di Londra, quando aveva 21 anni. Tutti gli riconoscono due qualità: un occhio speciale per giudicare le pietre squisita e la sua parlantina. Tutti e due questi aspetti sono utili nella professione di gioielliere. I primi anni il suo lavoro è stato soprattutto produrre per altri grandi brand. Poi, ha conquistato un suo pubblico grazie alle inconsuete creazioni di gioielleria (ne vedete qualche esempio in queste immagini). Sono spesso pezzi one-of-a-kind, in molti casi creati grazie alla capacità di utilizzare il titanio, anche in versione colorata, come metallo leggero e resistente con cui sostenere pietre notevoli. L’effetto è sorprendente. D’altra parte, non c’è nulla di più di tradizionale dell’anticonformismo, perlomeno in gioielleria.  

Anello in oro rosa e diamanti
Anello in oro rosa e diamanti
Anello Papillon in titanio, oro bianco, rubini e diamanti
Anello Papillon in titanio, oro bianco, rubini e diamanti
Orecchini Foglie d'autunno con smeraldi e diamanti
Orecchini Foglie d’autunno con smeraldi e diamanti
Orecchini conchiglia con diamanti e oro bianco
Orecchini conchiglia con diamanti e oro bianco
Orologio con diamanti e zaffiri: il quadrante è nascosto da petali che si aprono per mostrare le lancette
Orologio con diamanti e zaffiri: il quadrante è nascosto da petali che si aprono per mostrare le lancette
Anello con rubini e diamante
Anello con rubini e diamante
Orecchini lisca di pesce, con diamanti e rubini
Orecchini lisca di pesce, con diamanti e rubini

Hannah Martin, orgoglio e Rock N’ Roll

I gioielli a tiratura limitata di Hannah Martin, a Londra. Un po’ ribelli e un po’ trasgressivi ♦

La Central St Martins School di Londra merita la medaglia (d’oro, ovviamente) per essere una fabbrica inesauribile di designer di alto livello. Una di queste è Hannah Martin (quasi lo stesso nome della scuola, coincidenza), che ha iniziato a lavorare come consulente per altri marchi del lusso a Parigi, zona Place Vendôme. Inevitabilmente, ha poi messo a frutto la propria capacità con un marchio che porta il suo nome, assieme al partner commerciale, Nathan Morse. Nel 2005 ha così fondato a Londra il suo brand. La sua filosofia, un po’ a sorpresa, poggia su tre pilastri che a prima vista non sono tutti collegabili con la gioielleria: autenticità, creatività e onestà.

Piercing in oOro giallo 18 carati con perla marrone di Tahiti e diamanti champagne
Piercing in oOro giallo 18 carati con perla marrone di Tahiti e diamanti champagne

Tre valori importanti, così come sono essenziali le scelte stilistiche, unite alla attenzione per gli aspetti tecnici della realizzazione. Molti pezzi sono realizzati su ordinazione, altri sono in tiratura limitata. Ogni pezzo è prodotto a mano dai migliori artigiani di Londra, sia nel laboratorio che attraverso una rete intricata di specialisti in Hatton Garden: «Siamo sfacciatamente orgogliosi del nostro legame diretto con la natura storica del mestiere», è il commento di Hannah Martin. I risultati le danno ragione. Come per la collezione, It’s Only Rock N’ Roll, che ha i suoi riferimenti dall’idea di un mondo giovanile.

Anello Teardrop in oro
Anello Teardrop in oro
Piercing Teardrop in oro
Piercing Teardrop in oro
Ciondolo in oro bianco e diamanti
Ciondolo in oro bianco e diamanti
Hannah Martin a GemGenève
Hannah Martin. Copyright: gioiellis.com

I preziosi sogni di Morphée

Le raffinate collezioni di Morphée Joaillerie. 
Morfeo è un mito che si associa al sonno, alla pace, alla tranquillità. Ma nella gioielleria evoca una Maison parigina («a pochi passi dalla famosa Place Vendôme») che vuole «cristallizzare i sogni del genere umano attraverso l’uso di oro e pietre preziose». Morphée Joaillerie, d’altra parte, è scaturito dai sogni della designer belga Pamela Hastry. I suoi gioielli sono in edizione limitata, proprio come i desideri che si possono realizzare, ma con la possibilità di produrne anche su misura. Pamela ha imparato il mestiere a Londra, lo ha affinato a Roma, lo vende a Parigi. Ah, Pamela Hastry è anche una gemmologa. Insomma, un viaggio in prima classe.

Orecchini della collezione Florealis in oro, diamanti, tormalina rosa. Copyright: gioiellis.com
Orecchini della collezione Florealis in oro, diamanti, tormalina rosa. Copyright: gioiellis.com

Gli abili artigiani francesi trasformano le sue idee in collezioni a base di fiori di ciliegio, farfalle, ranuncoli, non-ti-scordar-di-me. Ma anche Esprimi un desiderio o Millésime. Se gli ingredienti del menu di Morphée non sorprendono (oro, pietre preziose), la leggerezza e la composizione dei singoli pezzi sono del tutto originali. Una collezione simbolo, nella linea di alta gioielleria, è Florealis, che utilizza diamanti e rubellite per gioielli ispirati ai delicati e complicati pattern dei fiori. Di recente la Maison ha anche rinnovato il suo sito web. 

Morphee Joaillerie bracciale a fascia diamanti bianchi e fancy gialli copyright gioiellis
Morphée Joaillerie, bracciale a fascia con diamanti bianchi e gialli. Copyright: gioiellis.com
Bracciale a fascia con diamanti bianchi. Copyright: gioiellis.com
Bracciale a fascia con diamanti bianchi. Copyright: gioiellis.com
Anello della collezione Florealis con diamanti e rubellite. Copyright: gioiellis.com
Anello della collezione Florealis con diamanti e rubellite. Copyright: gioiellis.com
Collana della collezione Florealis. Copyright: gioiellis.com
Collana della collezione Florealis. Copyright: gioiellis.com
Orecchini doppi con diamanti e tormaline rosa. Copyright: gioiellis.com
Orecchini doppi con diamanti e tormaline rosa. Copyright: gioiellis.com
Orecchini con diamanti fancy gialli. Copyright: gioiellis.com
Orecchini con diamanti fancy gialli. Copyright: gioiellis.com

Tessa Packard, british style

Accanto a gioielli tradizionali, Tessa Packard sorprende con creazioni preziose, ma anche divertenti ♦

Tessa Packard è direttrice creativa del brand che ha fondato lei stessa nel 2013 e che in poco tempo ha scalato la classifica dei gioiellieri trendy. Spesso realizza pezzi un po’ eccentrici, come i suoi orecchini Uovo fritto, composti da oro bianco, diamanti, agata gialla e topazio bianco. Lei descrive la sua formula come «buon design e integrità narrativa». Introduce una nuova collezione ogni sei mesi, ma si è anche specializzata nella produzione di gioielli su misura, sia per singoli clienti che per altre aziende.

Rock Pool earring in oro bianco, ottone ossidato, rodio nero, smalto e citrino
Rock Pool earring in oro bianco, ottone ossidato, rodio nero, smalto e citrino

Insomma, la fantasia creativa assieme alla creatività nel business. Tessa fa anche giustamente notare di partecipare spesso come speaker in numerosi workshop dedicati al ruolo della donna nel mondo del lavoro. La sua produzione, in ogni caso, piace: nel 2015 la Maison è stata nominata per uno dei 30 Hot Under 30 volti nel settore della gioielleria. E dire che Tessa è totalmente autodidatta. È nata in Brasile, ma cresciuta in Gran Bretagna. Ha studiato Belle Arti e Storia dell’Arte all’università prima di lanciare se stessa nel mondo dell’arte commerciale di Londra. Ma dalle gallerie d’arte è passata alla gioielleria. Ci tiene a sottolineare che tutti i suoi gioielli sono prodotti e rifiniti a mano nel Regno Unito.

Bracciale in oro giallo e acquamarina del Mozambico
Bracciale in oro giallo e acquamarina del Mozambico

Un altro aspetto anti convenzionale riguarda l’utilizzo di materiali plastici, come la lucite, accanto ai tradizionali oro e pietre preziose. La lucite, per esempio, negli  anni Cinquanta e Sessanta era estremamente popolare per la gioielleria, con diverse aziende specializzate nella creazione di pezzi di alta qualità con questo materiale. Perle di lucite e ornamenti sono ancora venduti dai fornitori di gioielli, che Tessa trasforma in gioielli originali.

Anello Manhattan in oro 18 carati, lapislazzuli
Anello Manhattan in oro 18 carati, lapislazzuli
Collana in oro giallo 18 carati, argento brunito, perle e diamanti con nappa staccabile
Collana in oro giallo 18 carati, argento brunito, perle e diamanti con nappa staccabile
Orecchini in oro bianco 18 carati, quarzo rosa, onice, ossidiana e maialino in porcellana dipinta
Orecchini in oro bianco 18 carati, quarzo rosa, onice, ossidiana e maialino in porcellana dipinta
Orecchini in oro giallo 18 carati, ottone, corallo, plastica, carta da parati vintage e pesci in resina
Orecchini in oro giallo 18 carati, ottone, corallo, plastica, carta da parati vintage e pesci in resina
Orecchini in lucite
Orecchini in lucite
Orecchini pendenti in oro giallo 18 carati, diamanti e tormalina anguria
Orecchini pendenti in oro giallo 18 carati, diamanti e tormalina anguria
Tessa Packard, orecchini Fried Eggs
Tessa Packard, orecchini Fried Eggs

La corona d’amore della regina Vittoria

La storia della corona più amata dalla regina Vittoria e disegnata dal marito, il principe Albert. È esposta al Victoria & Albert Museum di Londra ♦︎

I gioielli della casa reale britannica vi affascinano? Ecco un’occasione imperdibile: il Victoria & Albert Museum di Londra espone uno dei gioielli più amati della regina Vittoria, una piccola corona con zaffiri e diamanti. Il motivo per cui la regina Vittoria amava questa corona è che fu progettata da suo marito Albert. La corona è il pezzo più pregiato della esposizione di gioielli intitolata a William Bollinger, milionario irlandese-americano degli hedge fund e sua moglie e Judith, che hanno finanziato l’apertura nel 2008.

La corona appartenuta alla regina Vittoria, con zaffiri e diamanti
La corona appartenuta alla regina Vittoria, con zaffiri e diamanti

Il Victoria & Albert Museum ha una delle collezioni di gioielli più belle e complete al mondo: oltre 3.000 gioielli, dall’antichità ai giorni nostri. Tra questi ci sono anche pezzi particolarmente pregiati, tra cui una corazza celtica d’oro, ciondoli donati da Elisabetta I ai suoi cortigiani, diamanti indossati da Caterina Grande di Russia, gioielli del designer art nouveau Réné Lalique, tiare di Cartier e opere contemporanee di Wendy Ramshaw, Peter Chang e Marjorie Schick.

La regina Vittoria con la corona indossata sulla nuca, nel ritratto di Franz Xaver Winterhalter
La regina Vittoria con la corona indossata sulla nuca, nel ritratto di Franz Xaver Winterhalter

La piccola corona della regina

La corona della regina Vittoria è molto flessibile, si può piegare avanti e indietro: la sua dimensione è quasi quella di un diadema, ma un po’ più largo. Il gioiello fu progettato dal consorte della regina, Albert, nel 1840, l’anno del matrimonio della coppia. È stato poi realizzato materialmente da Joseph Kitching, di Kitching e Abud, gioiellieri della regina. Nel 1842 Victoria ha indossato la corona in  occasione di un ritratto eseguito da Franz Xaver Winterhalter. La coroncina era molto importante per Victoria, perché le ricordava il marito, scomparso nel 1861. Cinque anni dopo, ancora in lutto per la morte di Albert, Victoria ha scelto quella piccola corona, al posto di quella ufficiale, per aprire il Parlamento.

La regina Vittoria con il marito Albert, ritratto circa 1840
La regina Vittoria con il marito Albert, ritratto circa 1840

Gli eredi della corona

Dopo la morte della regina Victoria, la corona è stata ereditata dai discendenti: è toccata prima a Edoardo VII, poi a Giorgio V e alla Regina Maria, infine alla loro figlia, la principessa Mary. Ma, anni fa, la corona era stata acquistato da un anonimo acquirente privato americano: il governo britannico ne aveva bloccato l’esportazione. Nel 2016 è stata però acquistata per 5 milioni di sterline dalla famiglia Bollinger e donata al museo.

Oltre alla corona, la galleria William e Judith Bollinger del museo dedicata ai gioielli espone 3 mila oggetti, compresi 49 pezzi art déco collezione dalla sorella di Freddie Mercury, Kashmira Cooke, e prestati al museo nella memoria del cantante con la prospettiva che diventi un regalo permanente.

Pendente in smalto con cameo in agata, fa parte della la galleria William e Judith Bollinger
Pendente in smalto con cameo in agata, fa parte della la galleria William e Judith Bollinger
Ornamento per capelli a forma di orchidea, circa 1905
Ornamento per capelli a forma di orchidea, circa 1905
Lovers Eye, spilla inglese, circa 1800, in oro con perle e diamanti
Lovers Eye, spilla inglese, circa 1800, in oro con perle e diamanti

L’India nei gioielli di Sophie Theakston

Il fascino dell’India, l’amore per l’arte, per le decorazioni, per un ricco arredamento, ma anche per miti più o meno fantasiosi: Sophie Theakston è una designer britannica che ama il simbolismo e l’antico folklore indiano. I suoi gioielli, infatti sono realizzati in Rajasthan prima di essere venduti a Londra. La lavorazione dei gioielli risente proprio della tradizione indiana, che ricorre spesso. Come per le pietre semi preziose intagliate con le figure del pantheon della religione induista, come la divinità Ganesh.

Collana con stella e luna in oro e diamanti polki
Collana con stella e luna in oro e diamanti polki

Ma non solo. Perché la designer presenta anche gioielli, come il bracciale rigido a polsino in oro 18 carati con simboli che sono un riferimento al pittore austriaco di fine Ottocento-primi Novecento Gustav Klimt. I gioielli di Sophie Theakston, sottolinea la Maison, sono realizzati con materiali di provenienza etica, sono completamente sostenibili, rispettosi dell’ambiente e delle persone che lavorano per realizzarli. La designer, in ogni caso, conosce bene il mestiere: rappresenta la seconda generazione di una famiglia di gioiellieri. È sposata con il presentatore televisivo Jamie Theakston (il nome da nubile è Sophie Siegle) e si alza tutte le mattine alle 5,15.

Collana in oro con Buddha a quattro facce
Collana in oro con Buddha a quattro facce
Anello in oro com una hessonite cabochon
Anello in oro com una hessonite cabochon
Bracciale Expectation in oro 18 carati  e diamanti
Bracciale Expectation in oro 18 carati e diamanti
Collana con lapislazzuli intagliato con la figura di Ganesh
Collana con lapislazzuli intagliato con la figura di Ganesh
Bracciale in oro con opali
Bracciale in oro con opali
Sophie Theakston
Sophie Theakston

L’Oriente gotico di Ralph Masri 




Il giovane designer libanese Ralph Masri reinterpreta le architetture di Oriente e Occidente nei suoi gioielli ♦

Chissà perché al mondo ci sono Paesi e città in cui si concentrano più gioiellieri? Uno di questi fortunati luoghi è il Libano. Chiusa (per fortuna) la lunga parentesi di tensioni tra le diverse anime della popolazione, l’attività di creazione di gioielli è ripresa, forte anche della base di clienti che arrivano a Beirut dagli emirati del Golfo. Così non deve stupire se nella città che era una volta definita come la Svizzera del Medio Oriente nascono nuove generazioni di designer. Uno dei più acclamati è Ralph Masri.

Orecchini Arabesque Deco in oro bianco e diamanti
Orecchini Arabesque Deco in oro bianco e diamanti

Hanno indossato i suoi gioielli donne come Meghan Markle e la principessa Rania di Giordania.

Il designer si è laureato in Bachelors of Art dei gioielli alla Central Saint Martin College di Londra. Ha poi seguito degli stage presso aziende di nome e peso, come Pomellato e Swarovski a Londra. Perché oltre a disegnare oggetti piacevoli bisogna anche sapere come venderli e organizzare il lavoro. Ha poi studiato come utilizzare la propria creatività da un gioielliere londinese, Scott Wilson, che è specializzato in maxi bijoux per il mondo della moda. Ma Ralph Masri ha seguito la sua strada: i suoi gioielli sono geometrici, saettanti, semplici e ricchi allo stesso tempo. Per la collezione Arabesque Deco, per esempio, si è ispirato ai motivi degli antichi edifici del Medio Oriente, mentre per Sacred Windows ha preso spunto dalle linee architettoniche delle cattedrali gotiche. A voi la scelta.

Orecchini Modernist in oro rosa, diamanti e zaffiri rosa
Orecchini Modernist in oro rosa, diamanti e zaffiri rosa
Anello Modernist in oro rosa, diamanti e zaffiri rosa
Anello Modernist in oro rosa, diamanti e zaffiri rosa
Orecchini con pavé di diamanti e zaffiri
Orecchini con pavé di diamanti e zaffiri
Bracciale Modernist in oro bianco, diamanti, zaffiri
Bracciale Modernist in oro bianco, diamanti, zaffiri
Anello Arabesque in oro bianco e diamanti
Anello Arabesque in oro bianco e diamanti
Meghan Markle con un anello di Ralph Masri
Meghan Markle con un anello di Ralph Masri
Anello in oro rosa e diamanti indossato da Meghan Markle
Anello in oro rosa e diamanti indossato da Meghan Markle
La principessa Rania di Giordania con orecchini di Ralph Masri
La principessa Rania di Giordania con orecchini di Ralph Masri







Le pieghe di Tomasz Donocik

Tutti prima o poi hanno a che fare con una piega. Può essere la piega che dà forma ai capelli, quella che divide un foglio di carta, quella di un abito. Oppure di un gioiello. Come nel caso di Pleats, collezione di Tomasz Donocik dedicata alle alterazioni di una superficie. La collezione, spiega il designer di origine polacca, ma con base a Londra, è ispirata ai movimenti del design dell’inizio del XX secolo, in particolare allo stile Art Déco e anche alle pieghe comunemente usate nella moda in quel periodo. Ma i gioielli ricordano anche le forme che appaiono quando si guarda dentro a un caleidoscopio, oppure la sottile superficie legnosa che si ottiene quando si tempera una matita.

Orecchini in oro giallo 18 carati, incastonati con quarzo fumé, citrino, topazio giallo, cristallo, zaffiri bianchi e diamanti
Orecchini in oro giallo 18 carati, incastonati con quarzo fumé, citrino, topazio giallo, cristallo, zaffiri bianchi e diamanti

Pleats è composta di soli quattro pezzi: due anelli, una grande spilla e un paio di orecchini. I gioielli sono realizzati in oro giallo 18 carati, quarzo fumé, citrino, topazio giallo, cristallo, zaffiri bianchi e diamanti bianchi. In uno dei due anni è incastonata anche una tormalina verde.

Anello in oro giallo 18 carati con  quarzo fumé, citrino, topazio giallo, crystal, zaffiri bianchi e diamanti
Anello in oro giallo 18 carati con quarzo fumé, citrino, topazio giallo, crystal, zaffiri bianchi e diamanti

Spilla in oro giallo 18 carati con  quarzo fumé, citrino, topazio giallo, crystal, zaffiri bianchi e diamanti
Spilla in oro giallo 18 carati con quarzo fumé, citrino, topazio giallo, crystal, zaffiri bianchi e diamanti

Tomasz Donocik. Copyright: gioiellis.com
Tomasz Donocik. Copyright: gioiellis.com

Le nobili fans di Robinson Pelham




I gioielli di Robinson Pelham, il brand che piace anche alla famiglia Middleton ♦

La famiglia reale britannica, ma anche i parenti aggiunti, sono sempre sotto l’occhio dei riflettori. Anni fa anche il matrimonio della sorella della duchessa di Cambridge, Pippa Middleton, con il ricco James Matthews, non è stato da meno. Oltre al vestito, l’attenzione si è concentrata sui gioielli indossati dalla sorella di Kate, moglie del principe William. Pippa ha indossato orecchini di diamante a forma di goccia, firmati Robinson Pelham.

Orecchini Zouk in oro e zaffiri rosa di Robinson Pelham
Orecchini Zouk in oro e zaffiri rosa

Il marchio di gioielli britannico è un punto fermo della famiglia Middleton, che ha commissionato regolarmente pezzi su misura, a partire dell’anello stile Art Déco con diamante taglio Asscher per la sposa. Anche il diadema indossato da Pippa Middleton è stato commissionato a Robinson Pelham. Abbiamo già raccontato dell’anello di fidanzamento di Pippa Middleton (qui): è stato creato dalla Maison londinese Robinson Pelham. Si tratta di una gioielleria che si trova nel quartiere di Chelsea e ha 19 anni di esperienza alle spalle. Per i primi dieci anni ha prodotto solo gioielli su misura, poi ha allargato il raggio d’azione alle collezioni prêt-à-porter. Lo stile è moderno, per niente legato alle forme classiche della gioielleria inglese.

Anello Arena in oro 14 carati, topazio e smalto azzurro
Anello Arena in oro 14 carati, topazio e smalto
Anello Eye Love You in oro 18 carati, zaffiri e tsavoriti di Robinson Pelham
Anello Eye Love You in oro 18 carati, zaffiri e tsavoriti
Anello in oro, ametista e smalto rosa
Anello in oro, ametista e smalto rosa
Elemento arcobaleno per collana in oro e zaffiri multicolori
Elemento arcobaleno per collana in oro e zaffiri multicolori
Orecchino in oro 14 carati con tsavoriti a forma di serpente
Orecchino in oro 14 carati con tsavoriti

Orecchini a cerchio in oro e zaffiri gialli
Orecchini a cerchio in oro e zaffiri gialli

Pippa Middleton con anello
Pippa Middleton con un anello di Robinson Pelham







L’orizzonte prezioso di David Morris




Alta gioielleria firmata David Morris: la Maison di Bond Street, a Londra, ha aggiunto altre stelle nel cielo della capitale britannica. La sua collezione Skylines, composta da diamanti straordinari, bianchi e colorati, presenta anche una serie di gioielli ispirati all’antico Egitto. L’elemento che riporta indietro al tempo delle piramidi è l’utilizzo di lapislazzuli, una pietra cara ai faraoni, assieme a diamanti e pietre come il raro opale nero. Lo stile dei nuovi pezzi aggiunge anche una geometria rigorosa, con linee rette e simmetriche.

Collana Antares, com 5,57 carati di diamanti rosa e 65,35 carati di diamanti bianchi su oro bianco
Collana Antares, com 5,57 carati di diamanti rosa e 65,35 carati di diamanti bianchi su oro bianco

Il direttore creativo Jeremy Morris, però, è andato anche oltre, senza abbandonare la predilezione del gioielliere londinese per diamanti e maxi pietre preziose. Come per la collana Capola, con un motivo geometrico composto de cristallo di rocca e diamanti, con al centro uno zaffiro cabochon di oltre 48 carati. Oppure con l’anello Aurora Maelstrom, con al centro un eccezionale diamante blu taglio pera dal peso di 4,28 carati, circondato da diamanti rosa e bianchi. L’orizzonte a Londra è sempre più prezioso.

Anello Aurora Maelstrom con un diamante blu taglio pera di 4,28 carati, diamanti rosa e diamanti bianchi
Anello Aurora Maelstrom con un diamante blu taglio pera di 4,28 carati, diamanti rosa e diamanti bianchi
Collana Capola com zaffiro cabochon birmano di 64,55 carati e 48,35 carati di cristallo di rocca, 18,18 arati di diamanti
Collana Capola com zaffiro cabochon birmano di 64,55 carati e 48,35 carati di cristallo di rocca, 18,18 arati di diamanti
Orecchini Mosaica con 6,4 carati di zaffiri e 7 carati di diamanti
Orecchini Mosaica con 6,4 carati di zaffiri e 7 carati di diamanti
Orecchini in oro bianco con opali
Orecchini in oro bianco con opali
Orecchini Meteora con tormalina rosa per 60,66 carati, onice, diamanti, titanio e oro bianco
Orecchini Meteora con tormalina rosa per 60,66 carati, onice, diamanti, titanio e oro bianco
Anello Vega con zaffiro birmano di 16,30 carati, diamanti bianchi e rosa
Anello Vega con zaffiro birmano di 16,30 carati, diamanti bianchi e rosa

Anello Confetti con lapislazzuli, opale nero, diamanti
Anello Confetti con lapislazzuli, opale nero, diamanti







Cassandra Goad, gioielli con il sorriso




I gioielli pieni di humour e fantasia di Cassandra Goad, tra tagliatelle e fiori di cavolo

Per i londinesi è un’istituzione. Per chi non abita in Gran Bretagna, Cassandra Goad è soprattutto la designer apprezzata da Kate Middleton: la duchessa di Cambridge ha scelto gli orecchini della Maison in occasione del battesimo del terzogenito Louis ed è una sua fan. E nel 2020 la designer ha presentato una speciale collezione per celebrare i 35 anni del brand, con una rivisitazione dei pezzi più celebri.

Anello in oro giallo 18 carati con una spessartite ovale del Kenya di 4,33 carati e diamanti
Anello in oro giallo 18 carati con una spessartite ovale del Kenya di 4,33 carati e diamanti

Cassandra Goad  si è conquistata un posto speciale tra i gioiellieri di Londra anche perché è lei stessa un po’ speciale. Gran parte dei gioielli di Cassandra Goad sono ispirati ai viaggi, per esempio, più recentemente quelli in Messico e in Sicilia. Ma lei è anche gemmologa, scrittrice, poliglotta. Insomma, non è facile mettere Cassandra Goad in una casella. Conviene comprendere la sua storia, iniziata quando aveva 13 anni e ha iniziato a lavorare part-time da uno storico gioielliere. Nel 1985 ha iniziato la propria attività a Notting Hill. Infine, ha aperto il suo showroom di quattro piani in Sloane Street, Londra.

Collana con acquamarina e diamanti
Collana con acquamarina e diamanti

Gli studi in gemmologia consentono alla designer di scegliere anche pietre inusuali, tra cui praisioliti, cianiti, tormaline e opali di fuoco, oltre a pietre classiche come smeraldi, zaffiri, rubini, acquamarina. Ma, oltre all’esperienza, Cassandra aggiunge quel tocco di humour inglese che rende tutto più leggero e divertente. Nella collezione Bella Sicilia, per esempio, si trovano gli orecchini di perle indossati da Kate Middleton ispirati ai fiori di cavolo, oppure un anello modellato sulle tagliatelle. Ma anche ai mosaici dell’epoca romana e bizantina che si trovano sull’isola italiana. Ma un’altra specialità della designer è trasformare vecchi gioielli in nuovi pezzi aggiornati allo spirito del nostro tempo. Un po’ come avviene con le tradizioni britanniche.

Anello in oro 18 carati con zaffiri e diamanti
Anello in oro 18 carati con zaffiri e diamanti
Anello in oro con perle di Tahiti e diamanti
Anello in oro con perle di Tahiti e diamanti
Orecchini Cavolfiore con turchese
Orecchini Cavolfiore con turchese
Anello in oro 18 carati con diamanti e zaffiri
Anello in oro 18 carati con diamanti e zaffiri
Orecchini Shanghai in oro, perle e acquamarina
Orecchini Shanghai in oro, perle e acquamarina
Cassandra Goad, orecchini Cavolfiore, indossati da Kate Middleton
Cassandra Goad, orecchini Cavolfiore, indossati da Kate Middleton







Vulcanica Francesca Marcenaro




La vulcanica fantasia di Francesca Marcenaro, da Pisa a Londra con idee sorprendenti. E un premio ♦

Da Pisa a Londra, dagli studi in legge all’università e al lavoro nello studio legale del padre al palcoscenico della gioielleria. Non è stata usuale la strada di Francesca Marcenaro, designer di gioielli che ha trasformato una passione in una professione. Nel 2019 Francesca Marcenaro ha anche ricevuto il prestigioso Goldsmiths Craft & Design Award per la categoria 3D Design Precious Jewellery in Silver and Bronze.

Bracciale della collezione Volcanic Treasure, in argento ossidato, perle, vetro granulato, marcasite
Bracciale della collezione Volcanic Treasure, in argento ossidato, perle, vetro granulato, marcasite

Nel 2010 ha iniziato quindi a tradurre tutte le sue idee in oggetti, in gioielli. Ma oltre a progettare le sue collezioni, offre la sua capacità di designer ad altre aziende. E con uno stile anche questo fuori dal comune: Francesca utilizza, infatti, diverse tecniche e materiali, per esempio la granulazione vetro. Lei si descrive come una curiosa per natura: ispirata dalla natura e fiabe, entusiasta dell’arte antica italiana, ma anche di tecnologia, ingegneria e innovazione. Come testimonia una grande collana in cui la forma del tubogas è abbinata a una sorta di caleidoscopio di pietre. Oppure nella collezione Volcanic Treasure, ispirata alle rocce e alla lava del sottosuolo terrestre. Lavora ad Hatton Garden, la zona dei gioiellieri, a Londra.

Collana della Volcanic Treasure collection in argento, marcasite, quarzo citrino, granulazione di vetro
Collana della Volcanic Treasure collection in argento, marcasite, quarzo citrino, granulazione di vetro
Orecchini della Volcanic Treasure collection in argento, marcasite, quarzo citrino, granulazione di vetro
Orecchini della Volcanic Treasure collection in argento, marcasite, quarzo citrino, granulazione di vetro
Bracciale in argento, marcasite e vetro granulato
Bracciale in argento, marcasite e vetro granulato
Cocktail ring in argento annerito, rodio, ametista
Cocktail ring in argento annerito, rodio, ametista
Orecchini con perle
Orecchini con perle
Anello della collezione Il lago dei desideri
Anello della collezione Il lago dei desideri
Orecchini della collezione Magic Berries
Orecchini della collezione Magic Berries







Van Cleef & Arpels story in mostra a Londra




La lunga storia di Van Cleef & Arpels è iniziata nel 1896, anche se la fondazione vera e propria è del 1906. L’iniziativa della Maison a Parigi si deve al tagliatore di diamanti olandese Alfred Van Cleef e da suo suocero, Salomon Arpels. Da allora di tempo ne è passato parecchio, ma Van Cleef & Arpels rimane uno dei marchi di altra gioielleria più famosi al mondo, anche grazie al fatto di essere stato scelto da celebrity come reali come Grace Kelly, la principessa del Galles, Ava Gardner, Farah Pahlavi, Eva Perón, Elizabeth Taylor, la duchessa di Windsor (alla quale si attribuisce l’idea della collana zip) o la regina Nazli d’Egitto. I gioielli dell’azienda di gioielleria, che ora fa parte del gruppo svizzero Richemont, sono spesso a forma di fiori, animali, ballerine.

La collana Zip, uno dei gioielli più famosi di Van Cleef & Arpels
La collana Zip, uno dei gioielli più famosi di Van Cleef & Arpels

E i gioielli storici, che ora fanno parte della raccolta della Maison e di collezioni private, sono esposti al Design Museum di Londra dino al 20 ottobre. La mostra, intitolata The Art of Movement, comprende un centinaio di gioielli e sottolinea leggerezza e dinamismo dei pezzi speciali di Van Cleef & Arpels. Il percorso si articola in quattro temi: Natura viva, Danza, Eleganza e Movimenti astratti. Sono presenti anche bozzetti e disegni che raccontano la nascita dei gioielli della Maison.

Ballerina, clip del 1952
Ballerina, clip con turchesi e rubini del 1952
Clip Trois Clochettes, 1964
Clip Trois Clochettes, 1964
Collana in oro, 1971
Collana in oro, 1971
Disegno preparatorio
Disegno preparatorio
Orologio segreto, 1937
Orologio segreto, 1937

Spilla a forma di ballerina
Spilla a forma di ballerina in oro, perle, smalto







Le novità di Assya

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Nuovi gioielli firmati Assya, la boutique che Tessa Grazzini ha aperto a Londra ♦
Anni fa l’India ha incantato Tessa Grazzini. Così, dopo quel viaggio, Tessa Grazzini ha pensato di incantare Londra con Assya, boutique nel quartiere dello shopping di Notting Hill, dove la designer si è stabilita. Ma se l’India è l’ispirazione, i gioielli di Assya sono rivolte a donne occidentali, moderne e alla ricerca di qualcosa di diverso. Ma senza essere troppo impegnativo. Insomma, gioielli da indossare anche in ufficio o nel tempo libero. E, soprattutto, con uno stile internazionale.

Orecchini in argento placcato oro con ametista, crisoprasio, citrino, tormalina e tanzanite
Orecchini in argento placcato oro con ametista, crisoprasio, citrino, tormalina e tanzanite

Come è la storia della designer: nata in Italia, Tessa ha vissuto in America e Sud America e viaggiato a lungo in giro per il mondo prima di stabilirsi a Londra. Ha lavorato da Sotheby’s, e poi Estee Lauder prima di completare i corsi di gioielleria al Central St Martin e creare la sua prima collezione. Utilizza argento, vermeil, oro 18 carati, con pietre preziose e semi preziose. Ogni pezzo è fatto a mano tra Regno Unito e Italia. Ha sperimentato anche tecniche di lavorazione nuove, come la finitura shimmer, ottenuta con un procedimento di sabbiatura su argento e oro. Tessa è lavora ora con la sorella Ninfa, specialista di marketing.

Anello in vermeil con ametista e crisoprasio
Anello in vermeil con ametista e crisoprasio
Orecchini in vermeil con cilindri di pietra luna e tasvorite
Orecchini in vermeil con cilindri di pietra luna e tasvorite
Bracciali di Assya
Bracciali di Assya
Orecchino in vermeil e turchesi indossato
Orecchino in vermeil e turchesi indossato
Anello in vermeil con turchese
Anello in vermeil con turchese

Collana in vermeil con calcedonio, crisoprasio, ametista, opale rosa
Collana in vermeil con calcedonio, crisoprasio, ametista, opale rosa







L’eredità di Andrew Grima




La fantasia innovativa degli anni Sessanta rivive con la Maison Andrew Grima ♦

È bello quando i miti continuano. La Maison Andrew Grima, gioielliere che ha segnato gli anni Sessanta, scomparso nel 2007, continua il suo cammino grazie al lavoro della moglie Jojo e della figlia Francesca. Andrew Grima ha una storia originale. È nato a Roma da genitori italiani (con una parentela con la famiglia Farnese) e maltesi. È cresciuto a Londra, dove ha frequentato la St Joseph College, Beulah Hill, ma ha poi studiato ingegneria meccanica. Suo padre era un designer di tessuti e i fratelli di Andrew sono divenne architetti. Il suo lavoro di gioielliere è stato molto apprezzato anche dalla famiglia reale britannica: tra gli altri, per una spilla con rubini acquistata dalla scomparsa regina Elisabetta II e un’altra in oro per la principessa Margaret.

Anello in oro con opale e diamanti, 1974
Anello in oro con opale e diamanti, 1974

Andrew Grima è stato il designer di gioielli più trandy nel West End di Londra negli anni Sessanta e Settanta. Vendeva i gioielli nella sua galleria al numero 80 di Jermyn Street , Mayfair, arredata con la prima scala a chiocciola in perspex al mondo, costruita da Peter Rice e Ove Arup. Nel 1970 Grima ha anche disegnato una collezione di orologi, About Time, per Omega. E nel 1976 una collezione di orologi digitali a Led dorati per Pulsar. Il designer britannico ha vinto numerosi premi per il suo contributo all’industria della gioielleria. Per esempio, è stato l’unico gioielliere a vincere il Premio Duca di Edimburgo per il design e ha vinto 13 De Beers Diamonds International Awards, più di ogni altro gioielliere.
La regina Elisabetta con una spilla con rubino di Andrew Grima
La regina Elisabetta con una spilla con rubino di Andrew Grima

Tra i suoi fan ci sono anche stilisti come Miuccia Prada e Marc Jacobs. Per fortuna Francesca Grima ha ereditato dal padre una buona dose di creatività, mentre la madre Jojo ha lavorato a lungo con il marito, tanto da apprendere lo stile e le tecniche di lavorazione. In poche parole: è scomparso un uomo, ma continua a vivere quello che ha creato. Dopo due decenni in Svizzera madre e figlia sono tornate a Londra e continuano a proporre novità nello stile inconfondibile della Maison, che prevede forme astratte e inconsueti accostamenti di materiali, di pietre e con forme geometriche spesso irregolari. E ogni anno sono introdotti solo 20-30 nuovi pezzi.

Anello con ametista di 81 carati, 2014
Anello con ametista di 81 carati, 2014
Andrew Grima, 1969
Andrew Grima, 1969
Collana in platino con un berillo ovale e diamanti, 1973
Collana in platino con un berillo ovale e diamanti, 1973
Orecchini in oro con citrini madeira, 1970
Orecchini in oro con citrini madeira, 1970
Anello con citrino di 47,54 carati su oro, 2022
Anello con citrino di 47,54 carati su oro, 2022
Anello in oro con diamanti, 2021
Anello in oro con diamante taglio vecchia miniera, 2021







Alta gioielleria e arte al Pad di Londra




A Londra torna il Pad, fiera fondata nel 2007 dall’antiquario parigino di quarta generazione Patrick Perrin. È l’unica fiera nel Regno Unito dedicata esclusivamente al design del XX secolo e contemporaneo. Ed è anche l’occasione per vedere da vicino gioielli preziosi e rari. Quest’anno il Pad è in programma dal 10 al 16 ottobre a Berkeley Square. In primavera sarà la volta dell’edizione parigina. Per quanto riguarda i gioielli, Valery Demure, fondatrice del sito online Objet d’Emotion e la Marylebone, l’omonima galleria londinese, presenterà designer indipendenti da tutto il mondo, tra cui il Melanie Georgacopoulos e l’italiana designer Francesca Villa.

Orecchini di Neha Dani con diamanti e rubini
Orecchini di Neha Dani con diamanti e rubini

Tra i creatori di gioielli è prevista anche la gioielliera parigina Emmanuelle Zysman, nota per il suo artigianato disegni stratificati in oro spazzolato, argento e pietre preziose. Ancora, ci sarà Yael Sonia, designer di origine brasiliana, che crea gioielli cinetici con un tocco architettonico e il talento per metà ghanese e per metà cinese Melinda Zeman, che ha lanciato Boochier nel 2019, con i suoi brillanti gioielli in smalto e diamanti.

Orecchini di Silvia Furmanovitch
Orecchini di Silvia Furmanovitch

Una novità è il gioielliere indiano Moksh, che propone gioielli ispirati all’epoca Moghul. Elisabetta Cipriani, che gestisce l’omonima galleria londinese specializzata in wearable art, presenterà l’opera del giovane orafo britannico Joy BC con pezzi ispirati all’antica Grecia. Maria Sole Ferragamo, fondatrice di So-Le Studio, propone invece pezzi realizzati da scarti di materiali come ritagli di pelle e trucioli di ottone. Sempre Elisabetta Cipriani presenterà un nuovo progetto in fiera: Salvia, seconda collaborazione con artista italiano Giuseppe Penone. Ha realizzato un anello in edizione limitata di 10 pezzi, in oro 18 carati, raffigura una foglia di salvia. La gallerista italiana porta al Pad anche i gioielli della scultrice greca Sophia Vari e dell’artista italiano Giorgio Vigna.

Orecchini di Francesca Villa
Orecchini di Francesca Villa

La rassegna di Londra comprende anche Carpenter Workshop Jewellery, azienda che lanciato di recente dalla galleria internazionale del design Carpenter, che presenterà gioielli di artisti come Cindy Sherman, Rashid Johnson e Robert Longo presentate in partnership con la gioielleria statunitense marchio LizWorks.

Collana di Boghossian con diamanti e pietre semi preziose
Collana di Boghossian con diamanti e pietre semi preziose

Alta gioielleria

Accanto ai gioielli creati da artisti, il Pad propone anche pezzi di alta gioielleria. La Maison londinese David Morris copie 60 anni e partecipa per la prima volta al Pad con un paio orecchini con rare perle naturali a goccia, con diamanti rosa e diamanti bianchi briolette, oltre che con una collana di opale nero da 43 carati e lapislazzuli. Il gioielliere indiano Neha Dani crea solo da 15 a 20 pezzi all’anno e presenterà i suoi gioielli-scultura, tempestato di pietre preziose (ne utilizza fino a 3.000 per gioiello). Come il bracciale Aialik, con pietre di luna blu tagliate su misura incastonate in oro 18 carati e diamanti. Una presenza consueta, invece, è quella di Glenn Spiro, gioielliere britannico molto apprezzato per il suo design di avanguardia e Boghossian, con creazioni ispirate alla storica Via della Seta.

Boghossian, anello Toi et Moi con diamanti rosa e bianco
Boghossian, anello Toi et Moi con diamanti rosa e bianco
David Morris, bracciale Tetris con diamanti
David Morris, bracciale Tetris con diamanti

David Morris, orecchini chandelier in titanio con smeraldi e diamanti
David Morris, orecchini chandelier in titanio con smeraldi e diamanti

Gioielli di Francesca Villa, Yael Sonia, Melanie Georgacopoulos, Boochier, Aaltas e Moksh
Gioielli di Francesca Villa, Yael Sonia, Melanie Georgacopoulos, Boochier, Aaltas e Moksh







I gioielli della regina Elisabetta visti da vicino




L’addio alla regina Elisabetta ha emozionato milioni di persone. Ma la regina lascia un’eredità non solo legata alla sua figura istituzionale, ma anche materiale. A partire dai suoi gioielli. E uno degli eventi legati al giubileo della regina, celebrato solo due mesi prima della sua morte, riguarda la mostra dei gioielli di sua maestà. La mostra, organizzata dal Royal Collection Trust, si trova in quella che era la casa della regina, cioè a Buckingham Palace, a Londra. I visitatori possono ammirare molti storici gioielli della regina, accompagnati da immagini e stampe originali rifinite a mano scattate da Dorothy Wilding (1893-1976), che ha ritratto in più occasioni Elisabetta II. La mostra si intitola The Platinum Jubilee: The Queen’s Accession e dura fino al 2 ottobre.

La regina Elisabetta indossa la tiara The Girls of Great Britain and Ireland
La regina Elisabetta indossa la tiara The Girls of Great Britain and Ireland

I gioielli sono gli oggetti più eccitanti per gli appassionati. Anche perché non ci sono solo gioielli che hanno un valore esclusivamente storico, oltre che essere preziosi. Molti dei gioielli in mostra, invece, sono tra i preferiti della regina, che li ha indossati più volte in occasioni ufficiali e per i ritratti che sono diventati icone. Per esempio, la tiara Diamond Diadem e la tiara The Girls of Great Britain and Ireland.

La tiara The Girls of Great Britain and Ireland. La regina fece riattaccare la parte superiore e la fascia nel 1969 e da allora la tiara è diventata uno dei suoi gioielli più riconoscibili
La tiara The Girls of Great Britain and Ireland. La regina fece riattaccare la parte superiore e la fascia nel 1969 e da allora la tiara è diventata uno dei suoi gioielli più riconoscibili

Il Diamond Diadem è stato creato in occasione della incoronazione di Giorgio IV, nel 1821. È un gioiello realizzato con 1.333 diamanti taglio brillante e con una fascia con due file di perle. Due diamanti sono incastonati nella forma di una rosa, un cardo e due quadrifogli: sono i simboli nazionali di Inghilterra, Scozia e Irlanda. Il diadema fu ereditato nel 1837 dalla regina Vittoria e, tra l’altro, compare sul primo francobollo mai creato, il mitico Penny Black. Il diadema è passato alla regina Alessandra, poi alla regina Mary, alla regina Elisabetta, alla regina madre e poi a Elisabetta II, che lo ha indossato il giorno della sua incoronazione e per l’apertura del parlamento dal primo anno del suo regno.

Il Diamond Diadem. È incastonato con 1.333 diamanti taglio brillante e 169 perle. Il diadema è stato originariamente creato per l'incoronazione di Giorgio IV nel 1821
Il Diamond Diadem. È incastonato con 1.333 diamanti taglio brillante e 169 perle. Il diadema è stato originariamente creato per l’incoronazione di Giorgio IV nel 1821

Il diadema Vladimir, invece, si chiama così perché è stato realizzato per la Granduchessa Vladimir di Russia e venduto da sua figlia alla regina Mary nel 1921. Ereditato dalla attuale regina nel 1953, il diadema è stato indossato con le sue gocce di perle originali. Ma ci sono anche gioielli che sono visibili in pubblico per la prima volta, come la spilla con fiocco Dorset e un paio di braccialetti con diamanti.

Diadema Vladimir. Realizzato per la Granduchessa Vladimir di Russia, questo diadema è stato venduto da sua figlia alla regina Mary nel 1921. Ereditato dalla regina nel 1953, il diadema è stato indossato con le sue gocce di perle originali
Diadema Vladimir. Realizzato per la Granduchessa Vladimir di Russia, questo diadema è stato venduto da sua figlia alla regina Mary nel 1921. Ereditato dalla regina nel 1953, il diadema è stato indossato con le sue gocce di perle originali

La la tiara The Girls of Great Britain and Ireland, invece, è della regina dal 1947, come regalo per il matrimonio da parte della nonna, la regina Mary. Tra i gioielli compare anche la collana Nizam of Hyderabad in platino con 300 diamanti: è stata donata alla principessa Elisabetta dal Nizam di Hyderabad (governatore del Regno, titolo dei sovrani nativi dello Stato indiano di Hyderabad) come regalo di nozze nel 1947. Elisabetta II l’ha indossata stato spesso indossato per impegni ufficiali e per ritratti formali.

Collana Nizam of Hyderabad in platino con 300 diamanti
Collana Nizam of Hyderabad in platino con 300 diamanti
Bracciale di Cartier in platino, diamanti e zaffiri
Bracciale di Cartier in platino, diamanti e zaffiri
Collana Delhi Durbar. È composta con nove smeraldi originariamente di proprietà della nonna della regina, Mary. Il diamante ovale da 8,8 carati è stato tagliato dal diamante Cullinan, il più grande mai trovato
Collana Delhi Durbar. È composta con nove smeraldi
originariamente di proprietà della nonna della regina, Mary. Il diamante ovale da 8,8 carati è stato tagliato dal diamante Cullinan, il più grande mai trovato
Garrard, collana regina del Sudafrica, 1947
Garrard, collana regina del Sudafrica, 1947
Garrard, bracciale della regina del Sudafrica
Garrard, bracciale della regina del Sudafrica
La regina Elisabetta II ritratta da Dorothy Wilding
La regina Elisabetta II ritratta da Dorothy Wilding
La regina Elisabetta II indossa il Diamond Diadem e la collana Nizam of Hyderabad
La regina Elisabetta II indossa il Diamond Diadem e la collana Nizam of Hyderabad
Spilla con diamanti dono della contea del Dorset alla regina Mary nel 1893. È stata donata alla principessa Elisabetta come regalo di nozze nel 1947
Spilla con diamanti dono della contea del Dorset alla regina Mary nel 1893. È stata donata alla principessa Elisabetta come regalo di nozze nel 1947






La sfida preziosa di Shaun Leane




Gioielli leggeri, con un curioso contrasto tra art nouveau e minimalismo, in piena Londra: ecco il lavoro di Shaun Leane ♦

Londra, a due passi da Bond Street: se cercate Shaun Leane lo trovate lì, per la precisione al numero 18 di Woodstock Street. Ha cominciato a imparare il mestiere a 15 nelle botteghe del quartiere londinese degli orafi: mentre i suoi coetanei giocavano a football, lui apprendeva l’arte della gioielleria, come apprendista. Era la sua strada: oggi il brand Shaun Leane inventa, propone e vende pezzi apprezzati e, soprattutto, originali. Ma non bizzarri. Shaun Lee è noto anche per un altro motivo: negli anni ha disegnato pezzi scultorei creati per Alexander McQueen, molto apprezzati durante le sfilate di moda.

Anello Quill in oro bianco 18 carati e diamanti
Anello Quill in oro bianco 18 carati e diamanti

Dice Shaun: “Non possiamo guardare al futuro senza guardare al passato”. Anche se i suoi gioielli sono disponibili per essere acquistati online, in realtà di ogni modello ne sono prodotte solo piccole quantità. Anche perché spesso non è semplice trovare sul mercato gli elementi necessari, come le perle rosa naturali, o tormaline particolarmente eccitanti. I prezzi dei gioielli oscillano da qualche centinaio di sterline fino a 8-10.000. L’anello con due diamanti tagliati a pera da 8, in oro bianco, con un disegno particolarmente elaborato, costa però oltre 20.000 sterline. Il designer ha anche realizzato l’anello di fidanzamento della principessa Beatrice, figlia del principe Andrea d’Inghilterra, con Edoardo Mapelli Mozzi.

La principessa Beatrice, figlia del principe Andrea d'Inghilterra, indossa l'anello di fidanzamento di Edoardo Mapelli Mozzi realizzato da Shaun Leane
La principessa Beatrice, figlia del principe Andrea d’Inghilterra, indossa l’anello di fidanzamento di Edoardo Mapelli Mozzi realizzato da Shaun Leane
La corona di spine disegnata in occasione di una sfilata di Alexander  McQueen nel 1996
La corona di spine disegnata in occasione di una sfilata di Alexander McQueen nel 1996
Anello di fidanzamento in oro giallo 18 carati con diamanti
Anello di fidanzamento in oro giallo 18 carati con diamanti
Anello Aurora in oro, ametista, rodolite
Anello Aurora in oro, ametista, rodolite
Anello Aurora in oro giallo 18 carti comn quarzo citrino, fumé e arancio
Anello Aurora in oro giallo 18 carti comn quarzo citrino, fumé e arancio
Orecchini Orchid in oro bianco, diamanti, tsavorite, smalto
Orecchini Orchid in oro bianco, diamanti, tsavorite, smalto

Orecchini Talon in oro giallo e diamanti
Orecchini Talon in oro giallo e diamanti







Jessie Harris, avanguardia e minimal




Tra arte concettuale e design, tra oreficeria e futurismo: ecco la designer londinese Jessie Harris ♦︎

Che la sua piattaforma di lancio si stata quella dell’arte, della scultura, delle performance visive, è facile indovinarlo: Jessie Harris, designer inglese, è una delle nuovi firme della fine jewelry londinese, spiega che si concentra sull’utilizzo di linee pulite e forme strutturali per produrre sculture minime dedicate al corpo. I suoi gioielli sono di quelli che si definiscono minimal. Piacciono a chi non vuole fronzoli, ma geometrie pulite, capaci di segnare volumi, pieni e vuoti precisi, con una lavorazione semplice. Il problema, in questi casi, è come inventare qualcosa di nuovo con un semplice filo d’oro che si trasforma in orecchini o anello. Riuscirci, è un traguardo per pochi.

Anello con zaffiro verde e diamanti
Anello con zaffiro verde e diamanti

Jessie ha studiato la Fine Art al Collegio d’arte di Chelsea e si è laureata nel 2010. Ha iniziato con la creazione di installazioni audio concettuali, ma dai concetti ha preferito passare a qualcosa di più tangibile: la gioielleria. Nella sua breve auto biografia precisa però che le sue collezioni sono definibili come Retro Futurism, Strutture di riferimento. Tra avanguardie artistiche e oreficeria, Jessie progetta e realizza i suoi pezzi nel suo studio East London.

Orecchini Curl Double Drop in oro e diamanti
Orecchini Curl Double Drop in oro e diamanti
Orecchini Curl Hoop in oro e diamanti
Orecchini Curl Hoop in oro e diamanti
Curl Neclace in oro 18 e 9 carati (la catena)
Curl Neclace in oro 18 e 9 carati (la catena)
Anelli in oro e diamanti brown
Anelli in oro e diamanti brown

Anello Open Curl in oro
Anello Open Curl in oro







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